QUELLI DELLA VIA
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Cristiani uniti nella ricerca del diritto e della giustizia
di Santino Coppolino



"UT UNUM SINT"(Gv 17,21) - Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani 18-25 Gennaio 2013 -
Per ogni cristiano la preghiera è quella realtà profonda di dimorare in Dio e di Dio che dimora in noi, è scegliere di costruire la propria casa, la propria vita sulla roccia della Parola del Signore che per noi Cristiani ha assunto un Nome e un Volto in Gesù Nazareno. Quando comprenderemo e decideremo di fidarci e affidarci nelle Sue mani, comincerà in noi quella assimilazione a Colui che ci ama e che ci trasformerà in "Un cuor solo e un'anima sola"(At 4,32). Anche quest'anno veniamo convocati come credenti in Cristo Gesù, a riflettere e a pregare "affinchè diventiamo Uno", coscienti che l'Unità dei Cristiani è sempre dono di Dio, dono da chiedere, da implorare, ma è anche impegno, sforzo, lotta comune passo dopo passo, verso la trasformazione nell'unica famiglia dell'Uno di Dio. Tra i testi biblici offerti alla meditazione dal Consiglio Ecumenico delle Chiese e dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani vorrei consegnare alla vostra riflessione un brano tratto dal libro del Profeta Michea. 


"Con che cosa mi presenterò al Signore, mi prostrerò al Dio Altissimo? Mi presenterò a Lui con olocausti, con vitelli di un anno? Gradirà il Signore migliaia di montoni e torrenti di olio a miriadi? Gli offrirò forse il mio primogenito per la mia colpa, il frutto delle mie viscere per il mio peccato? Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che il Signore vuole da te: praticare la giustizia, amare la bontà, camminare umilmente con il tuo Dio." (Mi 6,6-8) Il profeta ci sta gridando di non accontentarci della sola pratica del culto, di non trasformare la Fede nel Dio della Storia in vacue manifestazioni religiose, poichè dice Dio: "Sono sazio degli olocausti e dei sacrifici senza numero... l'incenso per me è un abominio... anche se moltiplicate le preghiere Io non ascolto, le vostre mani grondano sangue... non posso sopportare delitto e solennità"(Is 1,10-20).
Siamo chiamati come credenti all'unità, ieri come oggi, non tanto nelle liturgie, nei riti, nei paramenti, nelle processioni, ma e sopratutto nella ricerca del Diritto e della Giustizia. La celebrazione della Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani diventa una opportunità, un autentico segno di speranza se ci aiuta a camminare nella nudità della Fede - come Abramo - in solidarietà con coloro che ogni giorno soffrono emarginazione, violenza, fino alla privazione della vita. Cattolici,
Otodossi, Protestanti di ogni confessione, abbiamo tutti quanti un solo Padre nei cieli, Dio, e un solo Signore, Gesù Cristo, ci unisce l'Amore senza fine dello Spirito Santo, Dio benedetto nei secoli dei secoli .
Amen. Shalom

Santino Coppolino



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