SESTO GIORNO:
Trasformati dall’amore misericordioso di Dio
“È la nostra fede che ci dà la vittoria” (1 Gv 5, 4)
Abacuc 3, 17-19
Dio, il Signore, è la mia forza
Il fico non germoglia più,
le vigne non danno più uva,
gli ulivi non producono niente.
I campi non forniscono raccolto,
le greggi scompaiono dai recinti,
i buoi dalle stalle.
Ma io trovo la mia gioia nel Signore,
sono felice perché Dio è il mio salvatore.
Dio, il Signore, è la mia forza,
egli rende i miei piedi agili
come quelli delle cerve,
mi fa camminare sulle vette dei monti.
Salmo 136(135), 1-4.23-26
Eterno è il suo amore per noi
Lodate il Signore, egli è buono,
eterno è il suo amore per noi
Lodate Dio, più grande degli dèi,
eterno è il suo amore per noi.
Lodate il Signore, più potente dei signori,
eterno è il suo amore per noi.
Lui solo fa grandi prodigi:
eterno è il suo amore per noi.
Nella nostra miseria si è ricordato di noi:
eterno è il suo amore per noi.
Ci ha strappato ai nostri oppressori:
eterno è il suo amore per noi.
Dona cibo ad ogni vivente:
eterno è il suo amore per noi.
Lodate Dio, il Signore dei cieli:
eterno è il suo amore per noi.
1 Giovanni 5, 1-6
È la nostra fede che ci dà la vittoria sul mondo
Chiunque crede che Gesù è il Cristo è diventato figlio di Dio. Chi ama un padre, ama anche i suoi figli. Di conseguenza, se amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti, siamo certi di amare anche i figli di Dio. Amare Dio vuol dire osservare i suoi comandamenti. E i suoi comandamenti non sono pesanti, perché chi è diventato figlio di Dio vince il mondo. È la nostra fede che ci dà la vittoria sul mondo. Solo chi crede che Gesù è il Figlio di Dio può vincere il mondo. Il Figlio di Dio è quel Gesù che è stato battezzato in acqua, e ha versato il suo sangue sulla croce. Non è passato soltanto attraverso l’acqua, ma anche attraverso il sangue. È lo Spirito che dà testimonianza di questo, quello Spirito che è verità.
Giovanni 15, 9-17
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri
amici
Gesù disse: «Come il Padre ha amato me, così io ho amato voi: rimanete nel mio amore! Se metterete in pratica i miei comandamenti, sarete radicati nel mio amore; allo stesso modo io ho messo in pratica i comandamenti del Padre mio e sono radicato nel suo amore. Vi ho detto questo, perché la mia gioia sia anche vostra, e la vostra gioia sia perfetta. «Il mio comandamento è questo: amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici se fate quel che io vi comando. Io non vi chiamo più schiavi, perché lo schiavo non sa che cosa fa il suo padrone. Vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto sapere tutto quel che ho udito dal Padre mio. Non siete voi che avete scelto me, ma io ho scelto voi, e vi ho destinati a portare molto frutto, un frutto duraturo. Allora il Padre vi darà tutto quel che chiederete nel nome mio. Questo io vi comando: amatevi gli uni gli altri».
Commento
Nel testo dell’Antico Testamento è la fede in Dio che mantiene viva la speranza, nonostante tutti i fallimenti. La lamentazione di Abacuc si trasforma in gioia nella fedeltà di Dio, che dà forza per affrontare la disperazione.
Il Salmo 136 conferma che la memoria delle opere meravigliose di Dio nella storia d’Israele è una prova dell’amore misericordioso ed eterno di Dio. A motivo dell’intervento di Dio, il popolo d’Israele sperimentò vittorie straordinarie e sorprendenti. Ricordare le grandi opere della salvezza di Dio è fonte di gioia, gratitudine e speranza, ed è ciò che i credenti hanno espresso per secoli nella preghiera, negli inni di lode e nella musica.
L’epistola ci ricorda che “chi è diventato figlio di Dio vince il mondo” (1 Gv 4). Ciò non significa necessariamente vittorie che possono essere misurate secondo parametri umani. La vittoria in Cristo comporta il cambiamento del cuore, la percezione della realtà dalla prospettiva dell’eternità e la fede nella vittoria finale sulla morte. Questa forza vittoriosa è la fede, che Dio offre e di cui è la fonte. E la sua manifestazione più perfetta è l’amore.
Nelle parole del vangelo, Cristo rassicura i suoi discepoli dell’amore di Dio, la cui conferma finale è la morte in croce del Salvatore. Allo stesso tempo, Egli li invita e li sfida a manifestare l’amore gli uni verso gli altri. La relazione di Gesù con i suoi discepoli è basata sull’amore. Egli non li tratta come semplici discepoli, ma li chiama amici. Il loro servizio a Cristo consiste nel conformare le loro vite all’unico comandamento dell’amore, frutto della convinzione e della fede interiore. Nello spirito dell’amore, anche quando il progresso nella via verso la piena visibile unità sembra lento, noi non perdiamo la speranza. L’amore saldo di Dio ci renderà capaci di superare le più grandi opposizioni e le più profonde divisioni. Questo è il motivo per cui “è la nostra fede che ci dà la vittoria sul mondo” (1 Gv 5, 4) e il potere trasformante dell’amore di Dio.
Preghiera
Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivente, con la tua resurrezione Tu hai trionfato sopra la morte, e sei diventato il Signore della vita. Per amore nostro ci hai scelto quali amici. Possa il tuo Spirito unirci a te e gli uni con gli altri in legami di amicizia, affinché possiamo fedelmente servirti in questo mondo come testimoni del tuo amore eterno. Tu, che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo un solo Dio nei secoli dei secoli. Amen.
Domande per la riflessione personale
1. Come dovremmo esprimere l’amore cristiano in contesti di differenti religioni e filosofie?
2. Che cosa dobbiamo fare per diventare testimoni più credibili dell’amore misericordioso ed eterno di Dio in un mondo diviso?
3. Come possono i seguaci di Cristo sostenersi l’un l’altro in modo visibile nel mondo?