QUELLI DELLA VIA
  Il portale di chi è alla ricerca di Verità 

"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"





SPECIALE
QUARESIMA - PASQUA 2012
Pagina in continuo aggiornamento
 
ULTIMI INSERIMENTI


29 maggio

Pentecoste

Omelia
P. Alberto Neglia
***
Omelia
P. Gregorio Battaglia
***
Lectio
Fr. Egidio Palumbo
***
Video
***


21 maggio

ASCENSIONE DEL SIGNORE

Omelia
P. Gregorio Battaglia
***

20 maggio

ASCENSIONE DEL SIGNORE

Lectio
Fr. Egidio Palumbo
***
Video
***
 

VI Domenica di Pasqua

Omelia
P. Gregorio Battaglia
***
Lectio
Fr. Egidio Palumbo
***
Video
***
V Domenica di Pasqua

Il segreto di una vita felice?
Prendete esempio dal viticoltore
P. Silvano Fausti
***
Video
***

IV Domenica di Pasqua

Omelia
P. Alberto Neglia
***
Lectio
Fr. Egidio Palumbo
***
Video
***


28 aprile

III Domenica di Pasqua

Omelia
P. Gregorio Battaglia
***
Lectio
Fr. Egidio Palumbo
***
Video
***

17 aprile

II Domenica di Pasqua

Omelia
P. Gregorio Battaglia
***
Lectio
Fr. Egidio Palumbo
***
Video
***

Domenica di Pasqua
RISURREZIONE DEL SIGNORE


Video
***
Omelia
P. Alberto Neglia
***
Ecco perché la Resurrezione non si spiega con le prove
P. Silvano Fausti
***

Veglia Pasquale della Notte Santa
RISURREZIONE DEL SIGNORE


Omelia
P. Aurelio Antista
***

MESSAGGI DALLA DIOCESI

Il "Pane di vita" per le comunità
mons. Francesco Montenegro

***
Riflessioni
Il giorno della vittoria dell'amore
P. Enzo Bianchi
*****


8 aprile

Veglia Pasquale della Notte Santa
RISURREZIONE DEL SIGNORE


Video: Gli auguri di Don Tonino Bello
"Togliete via il lievito vecchio per essere pasta nuova"

***

Venerdì Santo

Video
***
Omelia
P. Gregorio Battaglia
***
Omelia

P. Enzo Bianchi
***

Giovedì Santo

Video
***
Omelia
P. Alberto Neglia
***
Omelia

P. Enzo Bianchi
***
Riflessioni
Il grido del Figlio abbandonato...
e la strage nel Mediterraneo

M. Anna Maria Canòpi
Don Virginio Colmegna
***
Infinita solitudine...
Amedeo Guerriere
*****


2 aprile

  domenica delle Palme

Video
***
Omelia
P. Alberto Neglia
***
Lectio: Sulla via della Croce verso la Risurrezione
Fr. Egidio Palumbo
*****


30 marzo

V domenica di Quaresima

Video
***
Riflessioni
"Quaresima: saper digiunare per saper meglio amare"
Giacomo Samek Lodovici
*****

26 marzo

V domenica di Quaresima

Omelia
P. Gregorio Battaglia
*****

25 marzo

V domenica di Quaresima

Lectio
Fr. Egidio Palumbo
***
"La mentalità padronale distrugge il mondo"
P. Silvano Fausti
*****


23 marzo

Riflessioni
"Digiuno, abbraccio alla vita"
Giacomo Gambassi
*****

18 marzo

IV domenica di Quaresima

Video
***
Lectio
Fr. Egidio Palumbo
*****


12 marzo

III domenica di Quaresima

Omelia
P. Gregorio Battaglia
*****

11 marzo

III domenica di Quaresima

Video
***
Una volta il tempio era il luogo di mercato,
ora si fa del mercato il tempio"
P. Silvano Fausti
***
Riflessioni
"Stasera pane e acqua. Il ritorno del digiuno"
Lorenzo Fazzini
*****

5 marzo

II domenica di Quaresima

Omelia
P. Gregorio Battaglia
***
Omelia
P. Aurelio Antista
*****

4 marzo

II domenica di Quaresima
Video
***
Lectio
Egidio Palumbo
***
Riflessioni
"Noi torniamo all'essenziale
Stefania Careddu
*****

27 febbraio

I domenica di Quaresima
Omelia
P. Alberto Neglia
***

26 febbraio

I domenica di Quaresima
Video
***
Lectio
Egidio Palumbo
***
Riflessioni
Quaresima, mistero di bellezza e silenzio...
Agostino Clerici
*****

23 febbraio

Mercoledì delle Ceneri
Omelia
P. Alberto Neglia

Profumo di quaresima: non solo cenere
Marco Tibaldi
***
Riflessioni
QUARESIMA Istruzioni d’uso
P. Alberto Maggi

*****

22 febbraio

Mercoledì delle Ceneri
Tempo prezioso
Piera Cori
***
Video:
QUARESIMA... è tempo di AMARE!
Le pratiche penitenziali

Mercoledì delle Ceneri

*****

2

V2
QUARESIMA... è tempo di AMARE!


La Quaresima è uno dei tempi forti che la Chiesa cattolica celebra lungo l'anno liturgico. È il periodo che precede la celebrazione della Pasqua e che, secondo il rito Romano, dura quarantaquattro giorni (partendo dal mercoledì delle Ceneri) mentre, secondo il rito Ambrosiano, ne dura quaranta, a partire dalla domenica successiva al Martedì Grasso. Tale periodo è caratterizzato dall'invito insistente alla conversione a Dio.  È un cammino di preparazione a celebrare la Pasqua che è il culmine delle festività cristiane

Le opere della penitenza quaresimale sono:

  • Il digiuno ecclesiastico: anche se limitato al Mercoledì delle ceneri e al Venerdì santo, esprime la partecipazione del corpo nel cammino della conversione e propizia l'astensione dal peccato.
  • L'astinenza dalle carni il venerdì: era al principio segno di povertà, essendo nell'antichità il pesce più economico che la carne. È segno dell'abbandono del lusso per vivere una vita più essenziale.
  • La preghiera: La Quaresima è tempo di più assidua e intensa preghiera, legata molto strettamente alla conversione, per lasciare sempre più spazio a Dio. Preghiera individuale e comunitaria.
  • La carità: la Quaresima è tempo di più forte impegno di carità verso i fratelli. Non c'è vera conversione a Dio senza conversione all'amore fraterno.
La chiesa insegna che queste opere devono essere compiute nella consapevolezza del loro valore di segno in vista della conversione, e non fine a se stesse.
Le pratiche penitenziali



Pagina  del sito  della Santa Sede 


  Concluderò un'alleanza nuova e non ricorderò più il peccato (Geremia31,31-33)
 
«Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti» (Mc 14,24): così Gesù, nell’ora decisiva della sua Passione, rivela il senso di ciò che sta per accadere. Nel tradimento, nel rifiuto, nella morte violenta a cui va incontro con libertà e adesione, si consuma in realtà la stipulazione di quella Alleanza nuova ed eterna in cui trovano adempimento le attese dei profeti. Il perdono di Dio vince il peccato e attua il proposito di instaurare l’Alleanza piena e definitiva con il suo popolo.
Le Chiese che sono in Italia, impegnate nella riscoperta della dimensione educativa, si dispongono ad accogliere il messaggio dei testi liturgici della Quaresima. Soprattutto quest’anno, i brani biblici  ripercorrono le vicende dell’Alleanza tra Dio e il suo popolo, e annunciano che essa viene rinnovata e instaurata definitivamente in Cristo.
S.E. Mons. Mariano Crociata
Segretario  Generale della CEI
 


CENERE ED ACQUA
Riflessione di don Tonino Bello




CHE COSA È L’ICONA?

ICONA DI GESÙ “PANTOCRÁTOR” E MAESTRO



guida alla lettura dell'icona


a cura di Fr. Egidio Palumbo

 della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto


ICONA DELLA  RISURREZIONE O DELLA DISCESA AGLI INFERI



guida alla lettura dell'icona


a cura di Fr. Egidio Palumbo

 della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto





Suggerimenti, stimoli e materiali per catechisti, educatori, animatori, impegnati in una efficace comunicazione della fede.


Introduzione   -   digiuno   -   preghiera   -   elemosina   -   silenzio   -   perdono



La Quaresima è ormai alle porte. Per prepararci al meglio a questo tempo di grazia la commissione nazionale per la liturgia della Gi.Fra. (Giuventù Francescana d'Italia) ha preparato un sussidio per la preghiera giornaliera che ci accompagnerà fino alla Pasqua.




LA QUARESIMA COME E PERCHÈ?

La storia di una pratica che si ripete fin dai primissimi tempi del Cristianesimo
In preparazione alla S. Pasqua, fin dai primissimi tempi del Cristianesimo, cominciò a praticarsi dai fedeli un periodo di preparazione per disporsi sempre meglio a quello che è il mistero centrale della Redenzione del Cristo.
Dapprima si iniziò con un periodo di un solo giorno; poi questo periodo si andò sempre più allungando, comprendendo 6 settimane, e così si ebbe la Quaresima (dal latino “Quadragesimae”) cioè 40 giorni di preparazione al Mistero Pasquale. La Quaresima comporta per i fedeli due distinte pratiche religiose: il digiuno e la penitenza...



RIFLESSIONI


Alla ricerca della verità del proprio essere

di Enzo Bianchi


Ogni anno ritorna la quaresima, un tempo pieno di quaranta giorni da vivere da parte dei cristiani tutti insieme come tempo di conversione, di ritorno a Dio. Sempre i cristiani devono vivere lottando contro gli idoli seducenti, sempre è il tempo favorevole ad accogliere la grazia e la misericordia del Signore, tuttavia la Chiesa – che nella sua intelligenza conosce l’incapacità della nostra umanità a vivere con forte tensione il cammino quotidiano verso il Regno – chiede che ci sia un tempo preciso che si stacchi dal quotidiano, un tempo “altro”, un tempo forte in cui far convergere nello sforzo di conversione la maggior parte delle energie che ciascuno possiede. E la Chiesa chiede che questo sia vissuto simultaneamente da parte di tutti i cristiani, sia cioè uno sforzo compiuto tutti insieme, in comunione e solidarietà.

<><><><><><><><><><><><><>


La Pasqua secondo Martini (pdf)

Dialogo tra mons. Gianfranco Ravasi e mons. Carlo Maria Martini (allora Arcivescovo di Milano):
LA PASSIONE, LA RISURREZIONE E GERUSALEMME.

 

... Se si vuol dire questo evento con il linguaggio d’oggi, bisogna partire da un’esperienza vissuta, di novità, di perdono, di speranza, di apertura di orizzonti, di chiarimento di senso, di vittoria della vita sulla morte, dell’amore sull’odio, del perdono sulla vendetta. E tutto questo centrato sulla figura di Gesù, sul fatto della sua vittoria non solo sulla morte, ma anche sul senso della morte...
<><><><><><><><><><><><><>

"Il senso della Pasqua per chi non crede"

di Carlo Maria Martini

 

Mentre il Natale suscita istintivamente l’immagine di chi si slancia con gioia (e anche pieno di salute) nella vita, la Pasqua è collegata a rappresentazioni più complesse. È la vicenda di una vita passata attraverso la sofferenza e la morte, di un’esistenza ridonata a chi l’aveva perduta. Perciò, se il Natale suscita un po’ in tutte le latitudini (anche presso i non cristiani e i non credenti) un’atmosfera di letizia e quasi di spensierata gaiezza, la Pasqua rimane un mistero più nascosto e difficile...
 La domanda che mi faccio è: che cosa dice oggi a me, anziano, un po’ debilitato nelle forze, ormai in lista di chiamata per un passaggio inevitabile, la Pasqua? E che cosa potrebbe dire anche a chi non condivide la mia fede e la mia speranza?...
<><><><><><><><><><><><><>

"Quaresima primavera dello spirito" (audio)
intervista a S.E. Rev.ma Mons. Domenico Sigalini Vescovo di Palestrina

Il cammino della Quaresima per un cristiano è importante come la primavera per la natura, perché è la primavera dello spirito. E’ il momento in cui rinasce, riprende il cammino verso la santità. Noi siamo convinti che come cristiani non possiamo ridurre la nostra risposta ai doni di Dio soltanto a qualche gesto di cortesia o a qualche elemento funzionale alla buona educazione. Noi siamo coinvolti da Dio nel suo grande disegno di salvezza per l’umanità: dare all’uomo la speranza che tante volte tradisce, ridare alla gente un’apertura verso il trascendente, verso di Lui, e allo stesso tempo riscoprire il Vangelo come percorso che ci aiuta ad incontrare Dio nelle persone e le persone dentro le loro fatiche, le loro gioie, le loro speranze.

<><><><><><><><><><><><><>

QUARESIMA
Istruzioni d’uso

P. Alberto Maggi

Con il mercoledì delle ceneri inizia la quaresima. Per comprendere il significato di questo periodo occorre esaminare la diversa liturgia pre e post-conciliare.
Prima della riforma liturgica, l’imposizione delle ceneri era accompagnata dalle parole “Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai”, secondo la maledizione del Signore all'uomo peccatore contenuta nel Libro della Genesi (Gen 3,19). E con questo lugubre monito iniziava un periodo caratterizzato dalle penitenze, dai sacrifici e dalle mortificazioni.
Oggi l’imposizione delle ceneri è accompagnata dall'invito evangelico “Convertiti e credi al vangelo”, secondo le prime parole pronunciate da Gesù nel Vangelo di Marco (Mc 1,15).
Un invito al cambiamento di vita, orientando la propria esistenza al bene dell’altro e a dare adesione alla buona notizia di Gesù. L’uomo non è polvere e non tornerà polvere, ma è figlio di Dio, e per questo ha una vita di una qualità tale che è eterna, cioè indistruttibile, e per questo capace di superare la morte. In queste due diverse impostazioni teologiche sta il significato della quaresima.
<><><><><><><><><><><><><>

Quaresima, mistero di bellezza e silenzio...
Agostino Clerici

... C’è chi nemmeno se ne accorge più. Invece la Quaresima è “tempo favorevole” anche in un’ottica mondana. Tutto scorre così vorticosamente che non riusciamo più ad accorgerci di esistere. Ci sfugge la faticosa bellezza del vivere. Siamo presi dalle cose, irretiti dai pensieri, ingolfati dalle immagini. Quando decidiamo di fermarci nel godimento dell’essere?...

<><><><><><><><><><><><><>
"Noi torniamo all'essenziale"
Stefania Careddu

Ritorno all’essenziale. Che sia spirituale o attento alle esigenze dei meno fortunati, è un cammino quaresimale all’insegna della sobrietà quello che diocesi, parrocchie, associazioni e gruppi giovanili hanno intrapreso in vista della Pasqua. 

Un percorso fatto di ascolto, di riflessione, ma soprattutto di gesti concreti di solidarietà verso chi – nel Sud del mondo o nella comunità locale – si trova a fare i conti con la crisi e la povertà... 
<><><><><><><><><><><><><>
Stasera pane e acqua. Il ritorno del digiuno
Lorenzo Fazzini

​L’amministratore apostolico dei cattolici di Tbilisi, monsignor Giuseppe Pasotto, ha spiegato di recente al sitoMissiOnLine.org come vivono la quaresima i 50 mila cattolici del Caucaso: «Mercoledì delle Ceneri e venerdì santo a "pane e acqua"; ogni mercoledì e venerdì solo il pranzo, niente cena; chi può, non mangia mai carne per tutta la Quaresima». 

La "straordinarietà" (percepita da più parti) di tali scelte fa sorgere una domanda, non scontata bensì attuale: ma oggi i credenti digiunano ancora nella preparazione alla Pasqua? È ancora osservato il precetto dell’«astinenza dalle carni»? E, più in generale, il senso cristiano della penitenza rimane vivo o viene scalzato da un certo buonismo "pastorale"? Esperti e teologi interpellati sulla questione variano le loro considerazioni al riguardo. 
<><><><><><><><><><><><><>
«Digiuno, abbraccio alla vita»
Giacomo Gambassi

Nel prefazio del Mercoledì delle Ceneri il digiuno è descritto come la via che aiuta a «vincere le passioni, elevare lo spirito e infondere la forza». Benedetto XVI lo ha definito «un’arma spirituale» e lo ha indicato come «terapia» che «contribuisce a conferire unità fra corpo e anima». Insieme con la preghiera e la carità, l’astinenza dal cibo è una delle pratiche penitenziali che la Quaresima propone per «sconfiggere il male», come verrà annunciato nella Veglia pasquale. «Certo, l’osservanza del digiuno non è un atto masochistico. Non è mortificazione, ma "vivificazione" perché è opera positiva personale e comunitaria», spiega l’eremita camaldolese don Paolo Giannoni.
<><><><><><><><><><><><><>
«Quaresima: saper digiunare per saper meglio amare»
Giacomo Samek Lodovici

Per il cristiano la Quaresima – di cui siamo prossimi al culmine – è (anche) tempo di digiuno, di astinenza e di rinunce. Ma se oggi si comprende abbastanza facilmente il senso del digiuno come forma di protesta, per attirare l’attenzione nei confronti di una certa causa, è sul piano religioso che risulta non di rado smarrito il senso di queste pratiche impegnative...
<><><><><><><><><><><><><>
Infinita solitudine...
Amedeo Guerriere

... Chi aiuta oggi Cristo a portare la croce? Forse gli uomini gaudenti, in spasmodica ricerca di un piacere chiuso dentro gli angusti limiti sensoriali, talora tanto smodato da condurre alla dissoluzione della personalità? Forse una chiesa ancora legata alle suggestioni temporalistiche, alleata del trono, incapace di liberarsi di tutte quelle sovrastrutture che rischiano di soffocare la Buona novella del Regno, pronta a predicare la rassegnazione di fronte alle ingiustizie? O non forse chi si fa carico delle sofferenze delle vittime di un sistema che non conosce misericordia, brutale, che misura tutto con la legge del nudo profitto?...
<><><><><><><><><><><><><>
Il grido del Figlio appassionato... e la strage del Mediterraneo
M. Anna Maria Cànopi osb

 Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?  (Sal 22,1). Questo grido che raccoglie le ultime forze del Cristo ormai esausto sulla Croce attraversa il cosmo e penetra nei cieli, ma sembra lasciare insensibile il cuore di Dio.
Il Mediterraneo ci obbliga a riflettere
Don Virginio Colmegna

"72 persone sono state lasciate alla deriva nel Mediterraneo senza che nessuno le soccorresse fino a che 62 di loro, tra cui donne e bambini, sono morte di fame e sete. L’ho letto sulle pagine del blog della portavoce dell’Unhcr in Italia, Laura Boldrini. È un fatto che deve scuotere le nostre coscienze: non possiamo abituarci ad archiviare episodi come questo come incidenti di percorso necessari nella via verso lo sviluppo o costi da pagare per la nostra sicurezza... Ripensavo a tutto ciò mentre ero in ginocchio ai piedi del Crocifisso nella cappella della Casa della carità. E, cercando una preghiera di intercessione adeguata, ho capito che questo dramma era ormai entrato nel mio modo di vivere ilTriduo Pasquale che sta per cominciare.
<><><><><><><><><><><><><>

Il giorno della vittoria dell'amore

di Enzo Bianchi


In questi giorni di Pasqua emerge con forza la singolarità del cristianesimo tra tutte le religioni, ma emerge con forza anche ciò che nella fede cristiana appare uno “scandalo” e una “follia” per gli uomini religiosi e per quelli che si ritengono autosufficienti nel loro pensare. Va riconosciuto: le altre feste cristiane, con la loro aura poetica, sono vissute più o meno da tutti, ma la Pasqua appare una memoria e una festa irriducibile alla mentalità e al sentire comune.
Che cosa rivivono i cristiani?


MESSAGGI DALLE DIOCESI


La nostra Quaresima: sobrietà e giustizia
S.E. Rev.ma Mons. Cesare  Nosiglia Arcivescovo di Torino 

Carissimi, con l’austero rito delle Ceneri inizia il periodo più santo dell’anno: la Quaresima, che, alla sequela di Gesù, ci invita a rinnovare l’itinerario battesimale di morte e di risurrezione, per predisporci a vivere la Pasqua del Signore con cuore rinnovato dalla penitenza e dalla carità.
Si tratta di un tempo caratterizzato da tre aspetti che la Chiesa non si stanca di ricordarci: un rinnovato ascolto della Parola, per convertirci al Signore e purificare il cuore dal peccato; un tempo prolungato per la preghiera, personale, familiare e comunitaria; la pratica del digiuno che sostiene gesti di solidarietà e di distacco dai beni materiali allo scopo di renderci disponibili ad una vita fraterna e di attenzione ai poveri.
Dentro la crisi
Quest’anno la Quaresima coincide con un momento di particolare difficoltà per molti nostri fratelli e sorelle. La pesante crisi internazionale che ha colpito l’economia sta facendo sentire le sue ripercussioni...
<><><><><><><><><><><><><>

Maria di Nazaret vergine, madre e sposa (pdf)
S.E. Rev.ma Mons. Bruno Forte Arcivescovo di Chieti-Vasto

Carissimi, per prepararci all’Anno della Fede indetto da Papa Benedetto XVI a partire dall’11 Ottobre prossimo, ho scelto di riprendere in questa Quaresima 2012 la riflessione su Maria, vergine, madre, sposa. Il Suo esempio di credente, la Sua unicità di Madre del Figlio di Dio venuto nella carne, la Sua intercessione presso il Signore, aiutino tutti noi a ravvivare la nostra fede, a crescere in essa e a testimoniarla agli altri, specialmente a chi non ha il dono di credere. Maria, poi, realizza perfettamente ciò che l’Autore della Lettera agli Ebrei ci esorta a vivere e su cui il Santo Padre ci ha invitato a riflettere in questa Quaresima: “Prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone” (Ebrei 10,24). L’intercessione di Maria ci ottenga di vivere una carità sempre più grande! Accompagnandovi con la preghiera fedele, auguro a tutti un cammino quaresimale ricco di frutti di conversione e di grazia!
<><><><><><><><><><><><><>
"Messaggio per l'inizio della Quaresima"
  S.E. Rev.ma Mons. Giuseppe Fiorini Morosini Vescovo di Locri Gerace

Carissimi fratelli,La quaresima del corrente anno ci trova già in una situazione di difficoltà, di precarietà e di sacrifici per la grave congiuntura economica che stiamo vivendo. Quali altre mortificazioni e sacrifici possiamo proporre e imporci dinanzi a bilanci familiari drammatici, alla perdita del posto di lavoro, alla riduzione dei servizi anche essenziali, alla perdita di speranza soprattutto da parte dei giovani e all’emigrazione dalla nostra terra delle forze migliori, preparate con gravi sacrifici da parte dei genitori?Nonostante questa situazione di sacrifici per nulla scelti ma imposti dalla situazione, la quaresima si presenta a noi con il suo messaggio di forte richiamo all’austerità. Quest’anno potrebbe essere l’occasione propizia, sotto questa forte pressione di austerità non voluta ma subita, per riflettere su ciò che è importante per dare senso alla vita e creare le condizioni della nostra felicità.
<><><><><><><><><><><><><>
Riscoprire il senso del sacrificio
S.E. Rev.ma Mons. Antonio Mattiazzo Vescovo di Padova

Con il mercoledì delle Ceneri, il 22 febbraio, entriamo nel Tempo della Quaresima, il cui scopo è un ripensamento della nostra vita per prepararci a celebrare degnamente la Pasqua. È fortemente avvertito il bisogno di un cambiamento. Nella luce della fede si comprende che Dio stesso ci offre la grazia di un rinnovamento profondo e salutare della nostra vita.In questo tempo di grave crisi economica sono risuonati frequentemente appelli ed esortazioni ad affrontare dei sacrifici, come necessari per una ripresa. In antecedenza, nell’era del benessere e del consumismo, si poteva ascoltare chi lamentava: “Si è perso il senso del sacrificio”. È un tema che vale la pena di meditare in questo tempo di Quaresima.
La parola ‘sacrificio’ è tipica del linguaggio religioso. Ma che cosa significa esattamente in tale contesto? E come si rapporta alla sfera profana?
<><><><><><><><><><><><><>
Messaggio per la Quaresima
S.E. Rev.ma Mons. Guglielmo Borghetti Vescovo di Pitigliano Sovana Orbetello

“Tessere del grande mosaico di santità che Dio va creando nella storia, perché il volto di Cristo splenda nella pienezza del suo fulgore” (Benedetto XVI). La troviamo, questa espressione, nel testo della catechesi tenuta all’Udienza generale del Santo Padre del 13 aprile 2011, riportata come pagina introduttiva del nostro Programma Pastorale diocesano 2011-2012: mi piace riproporla in bella evidenza come espressione guida di questa Quaresima 2012. Il Santo Padre invita tutti ad aprirsi all’azione dello Spirito Santo, l’iconografo divino, che disegna in noi i lineamenti di Cristo e, dopo aver ripetutamente sottolineato come la strada per la santità è aperta a tutti, nessuno escluso, ribadisce che il segreto della santità è la carità pienamente vissuta. 
<><><><><><><><><><><><><>
Cercate negli affetti e nell'amore vero ogni felicità (pdf)
S.E. Rev.ma Mons. Beniamino Depalma Arcivescovo di Nola

Carissimi amici, la riflessione che vorrei proporvi per il tempo quaresimale parte dal mio dialogo personale con molti laici, credenti e non credenti, che con la medesima intensità reclamano dalla Chiesa una presenza forte e autentica nella quotidianità di ogni uomo... Mi tormenta in particolare, un “j’accuse” ben preciso, di fronte al quale non riesco mai a restare indifferente: “La gente soffre, e voi parlate di amore, sacrificio, speranza, salvezza, aldilà, resurrezione, mentre qui è pianto e stridore di denti, metre qui mali dalle radici solidissime ci soffocano e ci tolgono tutto”. Di fronte a tali osservazioni non voglio arroccarmi né pormi sulla difensiva, né mettere ai margini chi nutre dubbi sulla consistenza e veridicità del messaggio cristiano. Anzi, sono proprio queste provocazioni che fanno rinascere in me il desiderio di ridire la specificità della testimonianza cristiana nel mondo. Può mai un credente, un uomo o una donna alla sequela di Gesù, unirsi al coro dei profeti di sventura, delle Cassandre, dei pessimisti a prescindere, degli scettici e dei disillusi?


<><><><><><><><><><><><><>
Il "Pane di vita" per le comunità
S.E. Rev.ma Mons. Francesco Montenegro Arcivescovo di Agrigento

Ritorna ancora una volta la Pasqua “Il giorno del Signore, il giorno della risurrezione, il giorno dei Cristiani, il nostro giorno" (S. Girolamo).
Il giorno che, come il sole che spunta ogni mattina, riporta luce, risveglia i colori, riscalda i cuori, ridà lena per riprendere e continuare la fatica quotidiana, non appesantita dal buio della notte, ma rischiarata dalla luce che ritempra. Con la Pasqua, il Signore Risorto trasforma in festa la via dell’uomo. Se non fosse così tutto sarebbe inutile e sarebbe impossibile parlare di speranza. Nel nostro vocabolario la parola “buio” è scritta a grandi caratteri, nel linguaggio di Dio invece si distingue la parola “luce”...

<><><><><><><><><><><><><>

Mercoledì delle Ceneri
Gl 2,12-18       Sal 50,3-6.12-14.17            2Cor 5,20-6,2            Mt 6,1-6.16-18   



<><><><><><><><><><><><><>
Tempo prezioso
Piera Cori

Iniziamo il tempo prezioso della Quaresima. Un tempo “forte” per diventare forti nella fede, un tempo “favorevole”, cioè di grazia, di misericordia, di amore che Dio dona a tutti.
Il versetto del canto al vangelo dice così: “Non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore”. (Mt. 4,17) Queste poche parole delineano tutto il nostro cammino quaresimale. Non indurire il cuore, cioè non sclerotizzarlo!. Sappiamo tutti come ogni sclerosi porta a paralisi. Qui in particolare si parla di paralisi del cuore che è la più grave di tutte, perché porta la morte. Un cristiano che ha il cuore indurito non è cristiano.

<><><><><><><><><><><><><>
Omelia (audio)
P. Alberto Neglia

Nel mercoledì delle Ceneri diamo inizio al periodo liturgico quaresimale che ci porterà alla Santa Pasqua ... Nel periodo quaresimale dobbiamo lasciarci guardare da Dio e guardarlo, è il periodo in cui in sostanza ci dobbiamo innamorare, attraverso l'incrocio degli sguardi ci si innamora...

<><><><><><><><><><><><><>
Profumo di quaresima: non solo cenere
Marco Tibaldi

Il segno tradizionale con cui inizia la quaresima è la cenere. Segno austero, ci ricorda che “siamo polvere e in polvere torneremo”. Per questo è anche un segno funereo perché parla del nostro limite, della nostra fine, in una parola della nostra morte. Già questo è sufficiente per renderci tristi. Se poi pensiamo che la quaresima ci prepara al più grande funerale della storia, la passione di Gesù, il senso di grigiore e mestizia non può che aumentare. Molti dei nostri contemporanei, sia ‘praticanti che ex’, la vedono così e cercano di tenersi il più lontano possibile da questo periodo dell’anno e dalla sua conclusione. É noto che la notte di Natale le chiese sono comunque piene, mentre il triduo pasquale è normalmente ignorato. Il primo suona come un mistero che ha che fare con la vita, mentre il secondo con la morte che nessuno vuole vedere in faccia: da qui la fuga dalla quaresima.
C’è però un altro segno, il profumo, spesso ignorato, che ci può aiutare a vedere le cose in un modo diverso.

<><><><><><><><><><><><><>

I Domenica di Quaresima
Gen 9,8-15       Sal 24,4-9            1Pt 3,18-22            Mc 1,12-15 



<><><><><><><><><><><><><>
Lectio
Fr. Egidio Palumbo

Inizia il tempo di Quaresima, tempo di grazia per la nostra conversione e per il rinnovamento pasquale della nostra vita. Se in questo tempo ci dedichiamo con più decisione all'ascolto della Parola del Signore e alla sequela del Signore Crocifisso Risorto, comprenderemo ciò che è essenziale e ciò che è superfluo. Già il “Mercoledì delle Ceneri”, inizio dei quaranta giorni della Quaresima, ci veniva detto l’essenziale per la vita cristiana: curare senza apparenze e ipocrisie la relazione filiale con Dio (la preghiera, in tutte le sue forme), la relazione con gli altri e in particolare l’attenzione solidale verso i poveri (l’elemosina), il rapporto equilibrato con le cose (il digiuno). Ora, con le Domeniche che verranno, l’itinerario quaresimale di quest’anno (ciclo B) concentrerà il nostro sguardo di fede su Cristo Gesù, l’Uomo Nuovo....
<><><><><><><><><><><><><>
Omelia
P. Alberto Neglia

Abbiamo iniziato il periodo liturgico quaresimale... è un periodo di grazia, un periodo in cui il Signore ancora ci ricorda che ci viene a visitare, che ci viene a guardare e viene a stare in mezzo a noi, anche i brani biblici che abbiamo ascoltato mettono in evidenza quest'aspetto...
<><><><><><><><><><><><><>

II Domenica di Quaresima
Gen 22,1-2a.10-13.15.18       Sal 115,10.15-19            Rm 8,31b-34            Mc 9,2-1 0



<><><><><><><><><><><><><>
Lectio
Fr. Egidio Palumbo

La seconda tappa dell’itinerario quaresimale concentra l’attenzione sul Cristo Trasfigurato (Mc 9,2-10): il Cristo tentato nel deserto è il Cristo trasfigurato sul monte, che apre a noi la luce trasformante della sua Pasqua di passione, morte e risurrezione. E così l’itinerario quaresimale si presenta, sin dall'inizio. già orientato verso la Pasqua del Signore, verso il nostro morire con Lui per risorgere e vivere con Lui già in questa vita, già nel nostro oggi.
Per questo la pagina del vangelo narra dell’esperienza della Trasfigurazione che Gesù visse non in solitudine ma con i discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni, discepoli che sono considerati le “colonne della Chiesa” (Gal 2,9) e che rappresentano, rispettivamente, la Chiesa di Roma, la Chiesa di Gerusalemme, le Chiese dell’oriente, ovvero tutte le Chiese, e «fu trasfigurato davanti a loro» (Mc 9,2). Questo vuol dire che anche noi e tutte le nostre comunità ecclesiali siamo “presi da Gesù”, convocati da Lui, per partecipare alla sua trasfigurazione, affinché in Lui e con Lui veniamo trasfigurati anche noi...
<><><><><><><><><><><><><>
Omelia
P. Gregorio Battaglia

... Il clima che si respira in questa domenica è un clima di seduzione. Quando Gesù prende Pietro, Giacomo e Giovanni e li porta su un altro monte e davanti a loro e davanti a loro si prospetta questo scenario così interessante, una luce enorme, una luce che li avvolge, tanto che Pietro dice "Rabbì, è bello per noi essere qui".
Questa domenica insiste proprio su questa bellezza che ci seduce; in effetti tutta la vita cristiana o è frutto di questa seduzione o, in caso contrario...
<><><><><><><><><><><><><>
Omelia
P. Aurelio Antista

Domenica scorsa la liturgia ci ha fatto contemplare Gesù quale uomo provato, uomo sottoposto alla tentazione come ogni uomo che vive sulla terra, in questa domenica ancora ci invita a guardare Gesù, questa volta Gesù il trasfigurato, l'uomo luminoso, abitato dalla luce di Dio a motivo della sua obbedienza al progetto di Dio, alla missione che Dio gli ha affidato...
<><><><><><><><><><><><><>

III Domenica di Quaresima
Es 20,1-17       Sal 18/19,8-11           Cor 1,22-25            Gv 2,13-25



<><><><><><><><><><><><><>
Una volta il tempio era il luogo di mercato, ora si fa del mercato il tempio
P. Silvano Fausti

Nel tempo le istituzioni, immancabilmente, diventano fine a se stesse, oggetto del potere dei re e dei sacerdoti che ci campano su, tutti e due, a spese del popolo. Queste istituzioni – rappresentate da chi governa politicamente, il re, e da chi rappresenta il mondo dei valori, i sommi sacerdoti, oggi diremmo la Chiesa – ci sono sempre state in tutte le culture.
Nell’antico Israele c’era, però, qualcosa di più, e di diverso. Da un lato, re e sacerdoti che difendono le istituzioni: è il loro mestiere. Dall'altro, c’è sempre il profeta, che è un anti-istituzionalista e che richiama re e sacerdoti. Il profeta è il grillo parlante alla loro coscienza. Se manca il profeta, sia il sacerdote sia il re decadono perché nessuno dice la verità e ognuno fa i propri interessi. Allora ci si calpesta a vicenda, tutto diventa un mercato, un’oppressione. E quella che dovrebbe essere la casa di Dio, un mondo giustamente governato con leggi oneste, diventa invece tutto un luogo di avallo dell’ingiustizia e dell’oppressione. 
<><><><><><><><><><><><><>
Omelia
P. Gregorio Battaglia

... Nelle prime due domeniche di Quaresima la liturgia ci ha invitato a guardare la persona di Gesù... Lui, il segno di quest'umanità nuova...
Nella prima domenica ci veniva detto, attraverso il Vangelo di Marco, che la vita di Gesù è una vita tentata... sperimentata... esperta... La nostra esistenza, in quanto chiamata alla libertà è sempre messa alla prova, cosa scegliere?...  Gesù è colui che resta ben fedele, in ascolto della Parola, in obbedienza al Padre, la Sua vita tentata è una vita esperta, capace di attraversare la storia umana e mantenere fedele l'impegno ad amare...
Domenica scorsa venivamo portati su un monte alto dove Gesù ci permetteva di contemplare la bellezza di questa vita...
Adesso tocca a noi... è come se venissimo coinvolti... è come se il Signore ci dicesse: dai, forza, anche tu sei chiamato a diventare questa luce riflessa di Dio...

<><><><><><><><><><><><><>

IV Domenica di Quaresima
2Cr 36,14-16; 19-23       Sal 136/1-6           Ef 2,4-10            Gv 3,14-21



<><><><><><><><><><><><><>
Lectio
Fr. Egidio Palumbo

La quarta tappa dell’itinerario quaresimale concentra la nostra attenzione su Cristo dono dell’amore di Dio per il mondo. La pagina evangelica (Gv 3,14-21) fa parte del dialogo, avvenuto di notte, tra Gesù e Nicodemo (Gv 3,1-21), il quale viene esortato a rinascere dall’alto, dallo Spirito, per vedere il Regno di Dio, cioè per fare esperienza del Senso vero e ultimo della vita (ciò che nel prosieguo dell’evangelo di Giovanni equivarrà a “vita eterna”).
Nicodemo sembra fraintendere le parole di Gesù («come può nascere un uomo quando è vecchio… »: Gv 3,4), o forse poi le capisce molto bene («come può accadere questo?»: Gv 3,9), ma avrà bisogno di tempo per interiorizzarle, perché sia fatta un po’ di luce nella sua “notte oscura”; e infatti Nicodemo lo ritroveremo quasi alla fine del vangelo, al momento della sepoltura di Gesù con gli aromi profumati offerti per ungere il corpo di Gesù (Gv 19,39).
Ma intanto Nicodemo continua ad ascoltare il discorso di Gesù che gli sta parlando non delle cose del “cielo”, cioè di Dio in sé, ma delle cose della “terra”, cioè di Dio in relazione alla nostra umanità inserita nelle complesse e difficili vicende della storia e del mondo, di Dio che ha inviato il Figlio dell’uomo, il quale prima di salire al cielo (la risurrezione) è disceso dal cielo, ovvero ha assunto la nostra umanità e ha vissuto fino in fondo – senza schifarsi di noi – le vicende liete e tristi, belle e drammatiche di questo nostro mondo.
Ma, in particolare, come ha vissuto Gesù la sua esistenza umana di Figlio dell’uomo? Parte da qui la pagina evangelica di questa domenica...
<><><><><><><><><><><><><>

V Domenica di Quaresima
Ger 31,31-34       Sal 50,3-4.12-15           Eb 5,7-9            Gv 12,20-33



<><><><><><><><><><><><><>
Lectio
Fr. Egidio Palumbo

La quinta tappa dell’itinerario quaresimale concentra la nostra attenzione su Gesù, chicco di grano che, caduto in terra, marcisce, muore e porta molto frutto. La pagina evangelica (Gv 12,20-33) segue l’ingresso solenne di Gesù a Gerusalemme (del quale faremo memoria domenica prossima), acclamato dalla folla, che gli dava testimonianza riguardo alla risurrezione di Lazzaro, ma visto con preoccupazione dai farisei, che constatano, con una certa amarezza e impotenza, come il mondo va dietro a lui (Gv 12,12-19). Tutto sembra un grande trionfo per Gesù. Ma trionfo in che senso?
<><><><><><><><><><><><><>
La mentalità padronale distrugge il mondo
P. Silvano Fausti

Qual è la gloria del chicco di frumento? Un chicco di frumento è poco glorioso, è solo un chicco di frumento. Se te lo mangi, hai mangiato un chicco di frumento. Se invece il chicco di frumento cade nella terra e muore, porta molto frutto. La gloria del seme è morire per portare vita e frutto.
<><><><><><><><><><><><><>
Omelia
P. Gregorio Battaglia

Siamo giunti alla quinta domenica di Quaresima ed è chiaro che la stessa liturgia ci immette nel clima della grande settimana, la settimana santa; le ultime parole che abbiamo ascoltato dalla pagina del Vangelo già aprono questa prospettiva: "Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire"
Credo che sia opportuno un bilancio, ma anche una decisione da prendere, il percorso quaresimale deve comunque condurci non solo ad una presa di coscienza, una consapevolezza ancora più matura di quello che siamo, della nostra vocazione, ma allo stesso tempo anche al poter dire ancora di sì al Signore...
<><><><><><><><><><><><><>

SETTIMANA SANTA
Domenica delle Palme

Commemorazione dell'ingresso di Gesù in Gerusalemme: Mc 11,1-10       Is 50,4-7       Sal 21           Fil 2,6-11            Mc 14,1-15,47



<><><><><><><><><><><><><>
Omelia
P. Alberto Neglia

Abbiamo ascoltato il racconto della passione del Signore Gesù secondo il Vangelo di Marco, così come ce l'ha trasmesso la fede della comunità cristiana della quale Marco faceva parte.
Racconto della passione con questo termine prima ancora della sofferenza vorrei sottolineare  la passione d'amore...
<><><><><><><><><><><><><>
Domenica delle Palme / Domenica di Pasqua - Risurrezione del Signore

Lectio: "Sulla via della Croce verso la Risurrezione"
Fr. Egidio Palumbo

La Domenica della Passione del Signore facciamo memoria del suo ingresso solenne a Gerusalemme. La pagina di Mc 11,1-11 ci rende contemporanei a quell’evento, dove Gesù entra come il Messia Re e Pastore che visita Gerusalemme, che visita la nostra esistenza, i nostri luoghi di culto, le nostre case e le nostre città. Egli viene non nel segno del Potere arrogante e violento, bensì nel segno della piccolezza, della mitezza e della pace: infatti non sceglie di cavalcare un cavallo, come farebbe l’imperatore romano e qualunque re di questo mondo, poiché il cavallo era considerato animale da guerra, da combattimento, ma sceglie un asino, animale umile, pacifico, usato per il trasporto di carichi pesanti. La motivazione di questa scelta si rifà alla pagina del profeta Zaccaria 9,9-10, dove viene annunciata la venuta del Messia Re umile e pacifico...
<><><><><><><><><><><><><>
Giovedì Santo
Is 61,1-3.6.8-9       Sal 88           Ap 1,5-8            Lc 4,16-21



<><><><><><><><><><><><><>
Omelia
P. Alberto Neglia

Abbiamo ascoltato il capitolo 13 di Giovanni che si apre in modo solenne...
Pasqua per il popolo ebraico è sempre memoria, come abbiamo letto nel libro dell'Esodo, dell'amore appassionato di Dio che libera...
<><><><><><><><><><><><><>
Una vita data liberamente e per amore
P. Enzo Bianchi

Con il tramonto del giovedì santo ha inizio il triduo pasquale, quei giorni “santi”, distinti dagli altri, in cui noi cristiani meditiamo, celebriamo, riviviamo il mistero centrale della nostra fede: Gesù entra nella sua passione, conosce la morte e la sepoltura e il terzo giorno è risuscitato dal Padre nella forza di vita che è lo Spirito santo. Ma questo evento della passione di Gesù era dovuto al caso o a un destino che incombeva su Gesù? Perché Gesù ha conosciuto una condanna, la tortura e la morte violenta? 
<><><><><><><><><><><><><>
Venerdì Santo
Is 52,13-53.12       Sal 30           Eb 4,14-16; 5,7-9            Gv 18,1-19,42



<><><><><><><><><><><><><>
Omelia
P. Gregorio Battaglia

 Ieri nella Cena del Signore nella preghiera iniziale, la Colletta, si parlava del dono che il Signore fa alla Chiesa il dono della Cena come "convito nuziale"...
Noi siamo debitori ad una tradizione che ci ha consegnato una particolare sensibilità per la Passione del Signore... ma allo stesso tempo ci ha consegnato un eccesso di dolorismo; è come se questa parola "convito nuziale" non scalfisse per nulla la nostra mente, il nostro cuore. "Convito nuziale", non giorno di lutto, c'è un abisso...
<><><><><><><><><><><><><>
Omelia
P. Enzo Bianchi

Cari fratelli e sorelle, care sorelle di Cumiana, amici e ospiti, abbiamo ascoltato il racconto della passione di Gesù, una passione gloriosa secondo il vangelo di Giovanni (Gv 18,1-19,37), perché in essa, a differenza di quella narrata dai sinottici, riusciamo a vedere al di là di ciò che è avvenuto mondanamente, riusciamo a vedere ciò che Dio ha operato, la sua gloria quale kavod, peso, splendore, potenza che si impone. È una gloria non analogica a quella che noi uomini immaginiamo, progettiamo o proiettiamo su Dio e su Gesù Cristo.
<><><><><><><><><><><><><>
Veglia Pasquale della Notte Santa
RISURREZIONE DEL SIGNORE

Gen 1,1-2,2 
Sal 103  Gen 22,1-18 
Sal 15  Es 14,15-15,1  Sal 15,1-7a.17-18  Is 54,5-14  Sal 29  Is 55,1-11  Is 12,2-6   Bar 3,9-15.32-4,4  Sal 18 
Ez 36,16-17a.18-28    Sal 41    Rm 6,3-11   Sal 117     Mc  16,1-7



<><><><><><><><><><><><><>
Omelia
P. Aurelio Antista
Questa è una notte davvero diversa da tutte le altre, è una notte speciale. è notte Santa.
Questa è la notte in cui il Signore veglia, e anche noi stiamo vegliando riuniti insieme alla Sua presenza. Questa è la notte in cui il Signore squarcia le tenebre più fitte e crea cose nuove, crea la vittoria della vita sulla morte, crea la vittoria dell'amore sull'odio.
Questa è la notte in cui Dio fa risorgere Gesù di Nazareth e lo costituisce Signore della storia...
<><><><><><><><><><><><><>
Domenica di Pasqua
RISURREZIONE DEL SIGNORE
At 10,34a-37-43       Sal 117           Col 3,1-4            Gv 4,1-9



<><><><><><><><><><><><><>
Omelia
P. Alberto Neglia

Nel Vangelo di Giovanni è riportata un espressione di Gesù... "Quando sarò innalzato attirerò tutti a me".
Con quell'essere innalzato Gesù annunciava il mistero della Sua morte in croce, segno di una passione d'amore che attira tutti quanti, che coinvolge, che seduce; è l'amore di Dio appassionato che si dona, si consegna all'umanità sino a versare sangue, a perdere la faccia per ognuno di noi...
<><><><><><><><><><><><><>
Ecco perché la Resurrezione non si spiega con le prove
P. Silvano Fausti

Si può andare ancora oggi al Santo sepolcro, e cosa vediamo? Niente! Siamo di fronte al problema di un’assenza, l’unica assenza indebita: sappiamo che si nasce per caso, si vive non si sa come e non si sa quanto, si è sicuri che si torna al sepolcro e lì si rimane. E Lui non è lì.
Il sepolcro vuoto infrange l’unica certezza che ha l’uomo, l’unico ricordo. In greco, la lingua dei Vangeli, la parola ‘ricordo’ e ‘sepolcro’ sono la stessa parola; anche ‘morte’ ha la stessa radice. Praticamente è infranta la memoria di morte che ha l’uomo. Ma non basta che il sepolcro sia vuoto, come faccio a incontrare il Risorto?

<><><><><><><><><><><><><>
II Domenica di Pasqua
At 4,32-35       Sal 117           1Gv 5,1-6            Gv 20,19-31



<><><><><><><><><><><><><>
Lectio
Fr. Egidio Palumbo

Con la domenica di Risurrezione ha inizio il tempo pasquale di cinquanta giorni, che ha termine con l’evento della Pentecoste, con il dono dello Spirito a tutta la Chiesa, preceduto dall’evento dell’Ascensione di Gesù. La liturgia vive questi cinquanta giorni come se fossero un Giorno solo. Così uno degli Inni della Liturgia delle Ore (Ufficio delle Letture) di questo tempo liturgico:
«Ecco il gran giorno di Dio, splendente di santa luce: nasce nel sangue di Cristo l'aurora di un mondo nuovo. / Torna alla casa il prodigo, splende la luce al cieco; il buon ladrone graziato dissolve l'antica paura. / Gli angeli guardano attoniti il supplizio della croce, da cui l'innocente e il reo salgono uniti al trionfo. / O mistero insondabile dell'umana redenzione: morendo sopra il patibolo Cristo sconfigge la morte. / Giorno di grandi prodigi! La colpa cerca il perdono, l'amore vince il timore, la morte dona la vita. / Irradia sulla tua Chiesa la gioia pasquale, o Signore, unisci alla tua vittoria i rinati nel battesimo. / Sia lode e onore a Cristo, vincitore della morte, al Padre e al Santo Spirito ora e nei secoli eterni. Amen».
In questo unico e grande Giorno la Chiesa compie un itinerario mistagogico, al fine di approfondire sempre di più, con l’intelligenza e con il cuore, con il vangelo e con la vita, la fede nel Signore Gesù morto e risorto, e la centralità del mistero pasquale per la vita cristiana.
<><><><><><><><><><><><><>
Omelia
P. Gregorio Battaglia

Anche per noi nella notte di Pasqua è risuonato l'annuncio forte, gioioso "Il Signore è davvero risorto!".
Il Signore è il Vivente, Colui che ci precede, Colui che illumina la nostra strada, ma è anche vero che quest'annunzio ha bisogno di tempo, ha bisogno quasi di un percorso che ci permette di poter sperimentare la presenza del Risorto in mezzo a noi...
<><><><><><><><><><><><><>
III Domenica di Pasqua
At 3,13-15.17-19       Sal 4           1Gv 2,1-5            Lc 24,35-48



Lectio
Fr. Egidio Palumbo

Proseguiamo l’itinerario mistagogico del tempo pasquale, sostando ancora nel luogo dove si trovano riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro. La pagina del vangelo di questa domenica (Lc 24,35-48), infatti, ci parla dell’incontro del Crocifisso Risorto con gli Undici e con gli altri, incontro che avviene mentre i discepoli di Emmaus narrano loro di «ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane» (Lc 24,35)...
<><><><><><><><><><><><><>
Omelia
P. Gregorio Battaglia

Nell'ascoltare questa pagina del Vangelo di Luca di questa III Domenica di Pasqua, ricorrevano delle parole che avevamo già sentito nella II Domenica di Pasqua... sappiamo bene che la nostra fede parte da Gesù crocifisso e risorto, altrimenti come ci dice Paolo, vana sarebbe la nostra fede, ...ma noi non celebriamo una "sconfitta" ma celebriamo la potenza dell'Amore che ci ha preceduto...
<><><><><><><><><><><><><>.
IV Domenica di Pasqua
At 4,8-12       Sal 117           1Gv 3,1-2            Gv 10,11-18



Lectio
Fr. Egidio Palumbo

L’itinerario mistagogico di questa domenica di pasqua si sofferma sulla Bellezza/Bontà di Cristo contemplato come Pastore della sua Chiesa e di ogni cristiano (Gv 10,11-18). A Cristo viene attribuita la qualità di Pastore che nell’AT era attribuita solo a Dio; perciò egli dice «Io sono il Pastore Bello/Buono» (Gv 10,11.14), dove l’«Io sono» è espressione che evoca la presenza di Dio, che si fa compagno di viaggio di ogni credente, di ogni uomo (Es 3,14); è come se dicesse: «Io sono con te, il tuo Pastore» (cf. Gs 1,5.9.17).
Inoltre, qui Gesù è qualificato come il Pastore Bello/Buono...

<><><><><><><><><><><><><>
Omelia
P. Alberto Neglia

I brani biblici che abbiamo ascoltato in questa celebrazione ci danno tanta speranza e tanta gioia.
E' davvero molto bello quello che ci diceva l'apostolo Giovanni nella sua prima lettera: "Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!"...Siete amati, perché siete figli e lo siete realmente, perché in Gesù, morto e risorto, siamo tutti figli di Dio. Noi a volte lo dimentichiamo e ci comportiamo da estranei, non solo con Dio, perché se siamo figli siamo anche fratelli tra noi, ci comportiamo da estranei nei riguardi di Dio, e poi ci comportiamo con arroganza e non da figli con i fratelli che il Signore ci ha donato...
<><><><><><><><><><><><><>
V Domenica di Pasqua
At 9,26-31       Sal 21/22           1Gv 3,18-24            Gv 15,1-8



Il segreto di una vita felice? Prendete esempio dal viticoltore
P. Silvano Fausti

Viviamo nella supposizione che nulla valga la pena d’essere ripetuto, continuato per dopo. E invece le cose fondamentali si ripetono, mentre quelle ‘uniche’ non sono importanti per la vita.
Noi oggi siamo per il tutto e subito, per bruciare sensazioni nella supposizione che ci sia nulla che valga la pena d’essere ripetuto, continuato per dopo. Invece, aver la capacità di sostare, di ripetere... gli atti vitali fondamentali avvengono tutti nella ripetizione, dal battito del cuore al respiro.
<><><><><><><><><><><><><>

VI Domenica di Pasqua
At 10,25-26.34-35.44-48       Sal 97/98           1Gv 4,7-10            Gv 15,9-17



Lectio
Fr. Egidio Palumbo

L’itinerario mistagogico di questa domenica di Pasqua si sofferma ancora a meditare sulla relazione di comunione interpersonale tra Cristo Risorto (la Vite vera e fedele) e noi suo popolo, sua Chiesa (i tralci), e sulle relazioni dei cristiani tra loro (i tralci) all’interno del popolo di Dio, qualificando queste relazioni come relazioni di amore e di amicizia (Gv 15,9-17). Ma di quale amore e di quale amicizia si tratta?
<><><><><><><><><><><><><>
Omelia
P. Gregorio Battaglia

Nella prima lettera che Giovanni scrive alle comunità a cui è legato diceva così: "Amiamoci gli uni gli altri perché l'amore è da Dio..." è Lui che ha fatto il primo passo verso di noi; è Dio che si prende a cuore la nostra situazione, perché noi siamo creature incapaci di aprirci all'esperienza vera della vita e non c'è esperienza più bella di quella di poter amare, perché lì si fa esperienza della gioia, della felicità...
<><><><><><><><><><><><><>
ASCENSIONE DEL SIGNORE
At 1,1-11       Sal 46/47           Ef 4,1-13            Mc 16,15-20



Lectio
Fr. Egidio Palumbo

L’itinerario mistagogico del tempo pasquale si conclude con la celebrazione di due eventi: l’Ascensione del Signore e la Pentecoste. Sono due eventi che scaturiscono dalla Pasqua del Signore e ce la fanno comprendere da altre angolazioni.
Oggi è la domenica dell’Ascensione: celebriamo e annunciamo Gesù Risorto intronizzato «alla destra del Padre», ovvero costituito da Dio Signore del creato e di tutta la storia
...

<><><><><><><><><><><><><>
Omelia
P. Gregorio Battaglia

Credo che sia davvero un grande paradosso per noi oggi, settima domenica di Pasqua in cui celebriamo la festa dell'Ascensione del Signore, avere a che fare invece con una realtà che sembra smentire questa festa del Signore. Perché la festa dell'Ascensione è la festa di Colui che sale in alto... è un'umanità che sale e noi siamo abituati ad avere quest'immagine cosiddetta spaziale, quando una persona si comporta malissimo, noi diciamo che è scesa in basso e i fatti di ieri ci dicono dove siamo capaci di scendere..
<><><><><><><><><><><><><>
PENTECOSTE
At 2,1-11       Sal 103           1Cor 12,3-7            Gv 20,19-23



Lectio
Fr. Egidio Palumbo

L’iL’evento della Pentecoste porta a compimento il mistero pasquale. Così canta il Prefazio: «Oggi hai portato a compimento il mistero pasquale e su coloro che hai reso figli di adozione in Cristo tuo Figlio hai effuso lo Spirito Santo, che agli albori della Chiesa nascente ha rivelato a tutti i popoli il mistero nascosto nei secoli, e ha riunito i linguaggi della famiglia umana nella professione dell’unica fede».
Lo Spirito Santo è il dono di vita che riceviamo da Gesù Risorto e Signore della storia: egli, Terza Persona della Trinità, ci rende conformi al Figlio Gesù, ci aiuta ad ascoltare, comprendere, vivere e annunciare il Vangelo, ci ricolma di carismi e ministeri per l’edificazione della comunità ecclesiale e la crescita del Regno di Dio nel mondo, Regno di pace, di amore e di giustizia...
<><><><><><><><><><><><><>
Omelia
P. Gregorio Battaglia

Il tono di questa celebrazione è chiaramente invocativo, abbiamo con insistenza invocato la venuta dello Spirito Santo anche su di noi, come allora al sorgere della Chiesa lo Spirito è disceso lì nel cenacolo e ha investito i discepoli insieme a Maria, li ha rinnovati, li ha ricreati, li ha riplasmati, li ha spinti fuori ad annunziare a tutti le meraviglie del Signore, la grazia di Dio, la bontà di Dio, questo amore grande.
Questo è il senso di questa domenica che è la domenica dello Spirito Santo...
<><><><><><><><><><><><><>
Omelia
P. Alberto Neglia

Oggi è festa solenne della Pentecoste, è la festa della Chiesa che scaturisce dal dono dello Spirito... La Chiesa ci ha fatto ascoltare un brano del Vangelo di Giovanni... questi capitoli 15 e 16 sono molto belli perché ci riportano le ultime parole affettuose, attente del Signore Gesù prima di affrontare il mistero drammatico terribile della sua passione e della sua morte...
<><><><><><><><><><><><><>