"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"
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NEWSLETTER n°1 del 2012
Aggiornamento della settimana -
dal 31 dicembre 2011 al 6 gennaio 2012 -
Prossima NEWSLETTER prevista per il 13 gennaio 2012 | | ||||||||||||||
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N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili (di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì) *La Lectio di fr. Egidio Palumbo è temporaneamente sospesa per motivi di famiglia Il 2 febbraio 2010 é nato il Blog di Tempo Perso PIETRE VIVE che viene aggiornato quotidianamente e mette così a disposizione in modo facile e veloce una o più notizie ******************* Siamo anche in FaceBook con la pagina sociale "QUELLI DELLA VIA" ******************* Siamo anche in Twitter con la pagina "QUELLI DELLA VIA" *******************
Questo il nostro augurio per il nuovo anno:
"Diventate vela del mondo che trascina il genere umano dalle secche al largo" (don Tonino Bello) Buon 2012!
Durante
queste festività ho ricevuto meno messaggi augurali, rispetto agli
ultimi anni. Quasi metà, in confronto all'anno scorso. Alla ricerca di
spiegazioni accettabili, ho escluso subito che possa trattarsi di
ragioni che mi riguardano direttamente. La mia rete di relazioni
- pubbliche e private - è la stessa degli ultimi anni.
Ho pensato, allora, che si stia consumando, rapidamente, la "fine degli auguri". Coerente con la nostra era secolarizzata, senza santi e senza sacro. Ma si tratta di una tendenza in atto da tempo. Perché mai dovrebbe produrre questi effetti proprio ora? ... Ilvo Diamanti: Tanti auguri da un "tardivo digitale" --------------------------------------------------------------- (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)"Disarmo vuol dire futuro. Per un’economia di giustizia e di pace"
Convegno nazionale di Pax Christi Brescia - 29-31 dicembre 2011
I temi hanno sfidato il movimento su disarmo ed economia, banche e finanza. Già dallo slogan il sentiero si fa impervio…
INTERVENTI CONVEGNO (audio)
introduzione del Vescovo presidente Mons. Giovanni Giudici
“Una finanza da disarmare”, relazione di Don Silvio Piccoli con Antonio De Lellis
“Quale riconversione possibile?”, relazione di Gianni Alioti in dialogo con Giorgio Beretta
Tavola rotonda con Damiano Carrara e Sabina Siniscalchi
44ª MARCIA NAZIONALE PER LA PACE
Il corteo dei pacifisti attraversa il centro storico di Brescia. Sono le ore 20,30 del 31 dicembre 2011.
video Il lungo corteo dei pacifisti si ferma in preghiera nei pressi delle carceri bresciane di Canton Mombello. All´arrivo sulla salita del carcere, la marcia è stata salutata dalle urla dei detenuti, che dalle loro celle gridavano «Buon anno!» e «Grazie!», ricambiati dallo sventolio delle bandiere arcobaleno e dalla luce calda sprigionata dalle fiaccole. video
video 31
Dicembre 2011 - Chiesa dei Santi Nazaro e Celso - Brescia - S.
Messa di chiusura della 44a Marcia nazionale per la Pace il testo integrale dell'omelia del Vescovo mons. Luciano Monari -------------------------------------------- 1° Gennaio 2012
45ª Giornata Mondiale della Pace.
Come
da tradizione si sono svolte in varie città italiane molte
manifestazioni, patrocinate da associazioni e movimenti cattolici ma
non solo, per celebrare la 45ª Giornata Mondiale della Pace.
Tra le varie iniziative messe in campo ricordiamo quelle della Comunità di Sant’Egidio,
che ha invitato ad unirsi al messaggio del Papa Benedetto XVI “Educare
i giovani alla Giustizia e alla Pace”, “nella convinzione che ripartire
dal mondo giovanile e dalla responsabilità nei confronti delle nuove
generazioni è una della grandi vie per umanizzare le società
contemporanee, per la realizzazione del bene comune e l’affermazione
della pace nel mondo”...
Il movimento Pax Christiha
invece salutato l’anno con una tre giorni di incontri a Brescia, al
termine dei quali si è svolta la 44ª Marcia nazionale della pace...
Pax Christi: disarmare il mondo (a cominciare dal 2012)
-------------------------------------------- Cinque condizioni per educare promuovendo pace e giustizia.
Chi
vede quanto sia insostenibile e iniqua la società che abbiamo costruito
sinora non può che guardare all'educazione come alla via cruciale per
il cambiamento. Un'educazione finalizzata a generare pace e giustizia.
Ma nella riflessione su questo compito bisogna evitare di essere
generici.
Non
è molto utile evocare questo o quel significato dell'educare, senza
precisare a quale contesto si fa riferimento, a chi ci si rivolge, con
quale metodo, con quali energie. Insomma, si tratta di specificare le
condizioni concrete di un'azione simile e di rendersi disponibili ad
attuarle.
Desiderare la conversione di Roberto Mancini
-------------------------------------------- Alex
Zanotelli è il secondo ospite delle iniziative promosse dal Centro
Studi "G. Donati" di Bologna per discutere del rapporto tra il mondo
della cultura e il Sud del Mondo ed il ruolo che studenti e docenti
universitari possono assumersi nella risolvere le disparita' sempre
piu' forti tra la parte più ricca e quella più povera del mondo.
Dopo
la lezione di Monsignor Bregantini, si passa all'appuntamento con "Le
strade di Paolo tra le genti", per il quale padre Zanotelli,
missionario comboniano, parla al pubblico di migrazioni e
dell'importanza dell'incontro, con studenti fuori sede, immigrati,
rifugiati, con i poveri e gli sfruttati del nostro tempo, prendendo
spunto dall'esperienza di Paolo di Tarso, migrante e apostolo delle
genti.
Introduce: Santino Prosperi, preside della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Alma Mater Studiorum -- Universita' di Bologna
Modera: p. Giovanni Munari, direttore EMI Editore - Bologna
Alex Zanotelli. Le strade di Paolo tra le genti. Parte 1/2/3/4/5/6 Guarda anche il nostro precedente post:
Sulle strade dell'Utopia con il Centro Studi Donati. Il mondo del sapere incontra il disagio del Sud del Mondo - 22 novembre: 2° incontro con Alex Zanotelli: “Le strade di Paolo tra le genti” -------------------------------------------- Un'inchiesta
di Altreconomia smentisce il ministro della Difesa Di Paola. Dalla
documentazione ufficiale del programma militare Joint Strike Fighter
F-35, guidato dagli Usa, si evince che l'uscita del nostro Paese
dall'accordo con altri 8 Stati non comporta oneri aggiuntivi. E sui
social media si riaccende la discussione
Laura Bonasera: Caccia F35, la protesta anche sul web Lo studio: "In caso di rinuncia niente multe" L'F-35
Jsf (Joint Strike Fighter), l'aereo finito nel mirino delle polemiche
per gli elevati costi del progetto, è un caccia multiruolo di nuova
generazione, adatto all attacco aria-suolo, prodotto da un consorzio
d'imprese anglo-americano. L'Italia ne ha ordinati 131 esemplari
REPUBBLICA: Ecco l'F-35 Jsf, il caccia delle polemiche (video) Ed è boom. Non siamo più
soli.... finalmente. Politici e grandi media stanno appoggiando
la campagna NO F35. Con Il
messaggero, Repubblica e La 7 di Enrico
Mentana abbiamo avuto la visibilità insperata. Senza nulla
togliere agli amici di Famiglia Cristiana che da sempre ci
seguono ed accompagnano.
Fabio Pipinato: Politici, media. Non siamo più soli. NO F 35 Un
rapporto che presenta gravi mancanze e diverse anomalie che sollevano
più di un interrogativo sull’attendibilità dei dati forniti dai governi
e sul sistema dei controlli da parte dei Parlamenti: è quello che si
ricava da un’attenta analisi della “XIII Relazione annuale sul
controllo delle esportazioni di tecnologia e attrezzature
militari” (qui in .pdf) pubblicata a fine anno sulla Gazzetta
Ufficiale dell’Unione Europea che Unimondo presenta in anteprima.
Giorgio Beretta: Rapporto UE sull'export di armi: l'Italia trucca i dati, Germania e UK li nascondono Qui di seguito pubblichiamo il
documento che abbiamo preparato e letto alla Marcia della Pace di
Brescia il 31/12/2011. Il documento è stato letto all’interno della
Chiesa di San Faustino, che ha un significato particolare per Brescia,
perché è la chiesa che sta sotto alla famosa gru dove alcuni immigrati
sono saliti in segno di protesta fra il 30 ottobre e il 15 novembre
2010 per rivendicare i loro diritti e affermare la loro dignità di
persone. In quell’occasione la chiesa di San Faustino è stata vicina ai
manifestanti e i sacerdoti hanno aperto le porte della chiesa
accogliendo quanti avevano bisogno. Ecco il testo del documento:
PAX CHRISTI: Il Collettivo dei giovani di Pax Christi alla marcia della pace di Brescia (31/12/2011) ... Vado a casa contento a
braccetto di VINCENZA, mia moglie. Ma anche con la sensazione di avere
fatto esperienza di una chiesa che mi piace, perchè finalmente cammina
in mezzo alla gente.
Carlo Castellini: Tra cronaca, commento, storia e ricordi --------------------------------------------------------------- (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)La conciliazione tra lavoro e famiglia - un equilibrio instabileCasa-lavoro, un equilibrio instabile Conciliazione
tra le famiglie e il mondo dell'occupazione: da un'indagine Istat
emerge l'esigenza di una maggiore elasticità del mercato. Per dare più
flessibilità alle lavoratrici.
Il
rapporto su "La conciliazione tra lavoro e famiglia" ribadisce come in
Italia le attenzioni per la prole in tenerissima età resti un compito
femminile, con conseguenti aggiustamenti nella vita lavorativa. Le
occupate a tempo pieno vorrebbero più spazio per la famiglia nelle loro
vite, soddisfatte le impiegate part-time
Lavoro e figli ancora incompatibili Il 37% delle donne lascia l'impiego Per approfondire: La conciliazione tra lavoro e famiglia: i dati ISTAT Testo integrale pdf (666 KB)
Tavole xls (110 KB)
-------------------------------------------- Stretti
tra una crisi che non dà segni di remissione e la moltiplicazione dei
centri commerciali, i negozi chiudono i battenti al ritmo di decine di
migliaia all'anno. Un problema economico e sociale, visto che entro il
2011 ci saranno per questo 150mila nuovi disoccupati.
Ecco come i negozianti che perdono l'attività tentano di riconvertirsi nelle vendite a domicilio e nell'ambulantato
I
consumi, secondo i dati della Confesercenti, vanno peggio delle
previsioni e la ripresa tarda. Il risultato è un forte restringimento
del numero di esercizi in attività. Il negoziante che fallisce, se può,
si ricicla nelle vendite a domicilio o nel commercio ambulante,
entrambi fenomeni in crescita
La grande morìa dei negozi sottocasa E i commercianti fanno il porta a porta
La
fiducia dei consumatori è a livelli bassissimi. Le vendite al dettaglio
sono in calo. Fallimenti in forte aumento. Un salasso di 150 mila posti
di lavoro e rischio di "desertificazione" nei centri urbani
Ogni giorno muoiono 180 botteghe Poche aperture, saldo negativo Schiacciati
dalle grandi distribuzioni i piccoli negozi cercano nuove strategie per
restare in vita e vincere la crisi. Chi può tenta di mantenere
l'attività in famiglia: "Nei momenti di difficoltà possiamo permetterci
di guadagnare meno soldi". E i municipi provano a correre ai ripari
offrendo condizioni agevolate a chi acquista al dettaglio (di Rosaria
Amato, video di Fanuel Morelli)
''Sopravviviamo solo grazie alla conduzione familiare'' (video)
-------------------------------------------- (SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"... L’immagine incancellabile
della tragedia di via Giovannoli è quella consegnata alle cronache dal
testimone che ha descritto la scena osservata pochi minuti dopo il
delitto: la giovane mamma ferita e seduta in terra, che accarezza
inebetita la sua piccola ormai priva di vita. Tutto intorno i bassi
condomini di un quartiere popolare, nelle cui case tanti presepi
ospitano le piccole effigi di un’altra Madre che contempla un altro
Bambino. In questi pochi giorni in cui ancora le luci del Natale
resteranno accese, sarà bene che tutti, a Roma e non solo, sappiamo
dedicare qualche momento a riflettere sull’unico vero antidoto che, da
quella grotta, può davvero aiutarci a combattere e a sconfiggere il
veleno dell’odio.
Il dovere di resistere --------------------------------------------------------------- L'assassinio del commerciante
cinese e della sua figlioletta di 6 mesi chiude una stagione in cui la
cattiva politica ha speculato sulla parola "sicurezza".
Fulvio Scaglione: Roma, la stagione del sangue --------------------------------------------------------------- (SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"Un concessionario di moto
s’impicca perché non riesce più a pagare i suoi dipendenti. Un
pensionato si lancia dal balcone dopo aver ricevuto una lettera in cui
l’Inps gli chiede indietro 5000 euro. E’ la Spoon River quotidiana di
una crisi che più ancora dei poveri colpisce gli impoveriti, gettando
nel panico coloro che si ritrovano sbalzati all’improvviso in una
condizione di incertezza e non reggono all’onta di perdere il posto,
l’azienda, la casa, la faccia.
Non lasciamoci mangiare --------------------------------------------------------------- Il
lato più tragico della recessione certificato dall'indagine di Eures
sulla prima ondata di licenziamenti e chiusure nel 2009. Tra chi ha
perso il lavoro il fenomeno è cresciuto del 40% in un anno, colpendo
soprattutto la popolazione maschile
REPUBBLICA: Suicidi, il boom legato alla crisi ogni giorno un caso fra i disoccupati --------------------------------------------------------------- Inizia
l'anno nuovo con un appello disperato che il Gruppo EveryOne trasmette
alle Nazioni Unite, alle Istituzioni dell'Unione europea, alle autorità
di Egitto e Territori Palestinesi (dove hanno residenza i capi del
traffico di esseri umani e organi). EVERYONE: Traffico di esseri umani: appello disperato dal Sinai --------------------------------------------------------------- (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Bisogna smettere, e pure in fretta, di pensare l'italiano tipo come un individuo dotato di nonni nati in Italia. Questo è un messaggio chiave che trasmette il rapporto dell'Istat sul futuro della popolazione del nostro Paese. Infatti, a vivere in Italia nel prossimo mezzo secolo saranno sempre di più persone e famiglie che hanno origini straniere, più o meno lontane nel tempo. Il nostro futuro multietnico ...
Insomma, piaccia o non piaccia saranno gli immigrati e i loro figli a
pagare in modo determinante le nostre pensioni. Andassero via tutti,
saremmo nei guai fino al collo...
C'è
chi pensa sul serio che possiamo «prendere in affitto» milioni di
persone tenendoli qui «appesi» per decenni? «Se io fossi uno xenofobo
me lo chiederei», dice il demografo Massimo Livi Bacci: «Se il saldo
positivo sarà davvero di 11 milioni di persone mi spaventerebbe meno
avere 11 milioni di immigrati emarginati, senza casa, senza diritti,
ignari della lingua, senza una famiglia che come in tutte le
emigrazioni è quella che aiuta l'inserimento? Non credo proprio.
L'inserimento non è solo un interesse loro: è anche interesse nostro»...
I numeri e il futuro, immigrati o clandestini?
Guarda anche il nostro precedente post: Sono quasi un milione i minori, figli dell’immigrazione, che vivono in Italia; oltre 570.000 nati nel nostro Paese e in più di 700.000 frequentano le nostre scuole... perché non possono essere riconosciuti come CITTADINI ITALIANI? -------------------------------------------- Immigrazione/integrazione in Italia: realtà duplice... Nel 2065 gli immigrati saranno il 25% - così ci dice lo studio demografico dell’Istat. Ogni lettore che ha incamerato questa notizia, sembra si debba chiedere: È una notizia buona? È una notizia cattiva? Sembra che in sintonia con il suo grado di civiltà, ognuno sappia darsi una risposta. E invece sono le domande che non funzionano, a prescindere dalla risposta. Siamo - dovremmo essere - più avanti. Anzi: siamo più avanti, senza saperlo ancora bene (o averlo accettato). Non sto parlando della politica dell’immigrazione: in quella siamo indietro anni luce - ma non c’è da scandalizzarsi troppo: la politica dell’immigrazione è immobile e vetusta come la quasi totalità delle scelte politiche italiane. Ma
guardiamo un po’ alla realtà: le nostre scuole sono il luogo giusto per
guardare al futuro che è già presente, per comprendere che ciò che
costituisce una delle grandi questioni in Europa negli ultimi decenni,
in realtà è già un dato di fatto. Basta mettersi
davanti all'uscita, e si assiste all’integrazione già
avvenuta.
Un giorno davanti alla scuola
Guarda anche i nostri precedenti post:
-------------------------------------------- (SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"Il 2012 si apre con una
stangata per le tasche degli stranieri che vivono in Italia. Infatti è
in arrivo, a partire dal 30 gennaio, una nuova tassa tra gli 80 e i 200
euro. La tassa - già prevista dalla legge sulla sicurezza del 2009, ma
finora rimasta sulla carta - è ora realtà, grazie a un decreto firmato
a ottobre dagli allora ministri dell'Interno e dell'Economia Roberto
Maroni e Giulio Tremonti, pubblicato il 31 dicembre in Gazzetta
Ufficiale.
Immigrati, stangata fiscale anche per loro Costi da 80 a 200 euro per restare in Italia - Repubblica Il governo ci ripensa e
la tassa sul permesso di soggiorno potrebbe finire in
archivio. O almeno venire modificata in base al reddito.
Tassa di soggiorno, il governo ci ripensa Maroni: non provino a cambiare il mio decreto --------------------------------------------------------------- Ingiusto, secondo la Conferenza
episcopale italiana, l'aumento della tassa sui soggiorni. Immediato
intervento dei ministri Cancellieri e Riccardi.
Annachiara Valli: Cei, Governo e tassa sugli immigrati Se il mezzo milione di immigrati
irregolari che lavorano nell’agricoltura, nell’edilizia, nei servizi,
venissero regolarizzati, produrrebbero entrate per lo Stato di oltre
cinque miliardi. Perché non regolarizzarli? La domanda se l’è posta il
segretario confederale della Cgil Vera Lamonica, che – nemmeno troppo
provocatoriamente – ha lanciato la proposta come risposta alla norma
che prevedeva un’ulteriore tassa sui permessi di soggiorno. Norma che
l’altro ieri i ministri dell’Interno, Annamaria Cancellieri, e della
Cooperazione internazionale e l’Integrazione, Andrea Riccardi,hanno
annunciato di “voler rivedere”.
Luca Galassi: Italia, tutti regolari ... Per quasi un anno ho scritto nella rubrica Con questa faccia da straniero.
Cercavo di raccontare l’Italia, la mia vita, il quotidiano con l’occhio dello straniero che pensavo di essere. Che pensavo di essere. Ma già dal primo testo mi sono ricordato che non scrivo da straniero. Scrivo da Cleo. Un ragazzo nato in Burkina, in una città che si chiama Ouagadougou che adesso vive qui, a Parma. Ho vissuto anche in altre città. In altri paesi. La mia è una storia piena di incontri. Di conoscenza. Di alti e di bassi. Di affetti lasciati ovunque dove sono passato. Adesso sono qui e scrivo Cleophas Adrien Dioma: Scrivere per Domani non mi fa sentire straniero Sebbene sia un reato punibile
con il carcere, il Caporalato in Calabria continua a governare il
mercato del lavoro agricolo. A due anni dalla rivolta degli immigrati
di Rosarno, la pratica di uno schiavismo neanche tanto camuffato sono
ancora lì sotto gli occhi (distratti) di tutti. Dodici ore di lavoro
per 25 euro, con il trasporto da pagare. La xenofobia dilaga, ma copre
situazioni di altra natura
Raffaella Cosentino: Metà delle "clementine" raccolte da sfruttati tra tendopoli e minacce dei "caporali" L'accoglienza dei rifugiati, in
Italia, è tema assai spinoso. In giorni in cui, a Roma, si parla di
sgomberare definitivamente l'insediamento di afghani nei pressi della
stazione Ostiense, raccontare un'esperienza positiva può risultare
utile. E la provincia di Potenza, da questo punto di vista, sta
svolgendo un lavoro eccellente.
ITALIA-RAZZISMO: Potenza, città modello in accoglienza e lungimiranza --------------------------------------------------------------- Trenitalia saluta il 2012
introducendo la quarta classe sui treni Frecciarossa e lo fa con
un’eleganza che, come sempre, contraddistingue l’azienda italiana dei
trasporti ferroviari, cioè discriminando gli stranieri.
In realtà, la pubblicità di Trenitalia lo definisce eufemisticamente “diversificare il servizio al fine di andare incontro alle esigenze di tutti gli utenti”. Però, il significato di questa illuminata operazione di marketing, pare avere ben altro scopo. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta Silvia Olivetti: Faccetta Nera 2012: Quando il razzismo si chiama Frecciarossa e viaggia in Standard Le immagini e la replica «Non
solo extracomunitari nella Standard: In altre foto si vedono bambini,
famiglie, professionisti. E in Premium un'araba»
Gianni Santucci e Giacomo Valtolina: Immigrati in quarta classe Lo spot di Trenitalia fa discutere i blogger --------------------------------------------------------------- Ancora Facebook sotto accusa, stavolta come fattore scatenante dello scoppio di coppia.
Marco Sanavio: Caro, scusa ma preferisco Facebook (testo+video) ---------------------------------------------------------------
Non si ferma la spirale di
violenza che scuote la Nigeria e sconvolge la comunità cristiana. Dopo
le stragi di Natale, l'ultimatum ai cristiani perchè lascino il nord
del Paese e le bombe di ieri, questa sera c'è stato un nuovo attacco
contro una chiesa.
AVVENIRE: Nigeria, assaltata una chiesa sei morti e decine di feriti Almeno 25 morti in Nigeria per mano dei terroristi islamisti. Gli attacchi sullo sfondo della crisi economica e del petrolio
Fulvio Scaglione: Boko Haram, ancora strage di cristiani Un
quadro desolante di uno dei paesi più ricchi di risorse naturali del
mondo, dove metà della popolazione risulta denutrita o malnutrita. Le
testimonianze di una funzionaria di polizia che guadagna 50 dollari al
mese e che non riesce a dare da mangiare ai figli tutti i giorni.
Stesso destino ad un impiegato del ministero dell'istruzione, con 60
dollari al mese e 120 d'affitto da pagare
REPUBBLICA: Congo, dove "délestage" vuol dire "Oggi posso mangiare, domani no" “Non sarà l’Iran a distruggere
Israele, ma forse saranno gli Haredim”. Con queste nette parole
Giuseppe Franchetti, figura molto nota dell’ebraismo italiano ed
esponente della sinistra laica sionista che anima la rivista
Keshet, nel dicembre 2010 avvertiva del pericolo che queste
frange estremiste – ma niente affatto marginali – della composita
realtà israeliana possano minare i fondamenti di una società
democratica e pluralista. Franchetti è stato profetico.
Nei giorni scorsi infatti gli haredim sono stati protagonisti, nella cittadina di Beit Shemesh situata tra Gerusalemme e Tel Aviv, di un’ondata di azioni oscurantiste e violente, in perfetta assonanza con i talebani e gli altri fondamentalisti di matrice islamica. Piergiorgio Catttani: I talebani di Israele, quando il fondamentalismo minaccia la convivenza «Muslim missihi id wahda».
L’anno nuovo in piazza Tahrir è cominciato al grido di «cristiani
musulmani uniti», come una sola cosa. Un auspicio o forse una
scaramanzia. Per qualcuno una realtà. Lo gridano i giovani della
rivoluzione, chiedendo al contempo alla giunta militare di andarsene.
«Yaskoy, yaskot, hokom elaskar!» Militari a casa. Il 2011 è stato
l’anno della caduta di Mubarak. Il 2012 sarà quello della fine del
potere dell’esercito.
Anna Pozzi: Giovani cristiani e islamici uniti per un "nuovo Egitto" Ammonterebbe a
circa 162mila il numero dei morti in Iraq dall’inizio della
guerra a fine del 2011, secondo i dati raccolti dall’Iraq Body Count,
gruppo pacifista che compila statistiche sulle vittime delle violenze
in Iraq. La cifra comprende militari statunitensi e altri stranieri,
forze di sicurezza irachene, membri di milizie locali e civili. Secondo
l’indagine, almeno 114.212 sarebbero i civili uccisi ad oggi.
E-IL MENSILE: Iraq, 162mila morti dall'inizio della guerra Una nuova ondata di
violenza a livello comunitario è scoppiata nello Stato del Jonglei, in
Sud Sudan, costringendo migliaia di famiglie a fuggire e nascondersi
nella vegetazione. Due strutture di Medici Senza Frontiere sono
state prese di mira e l’organizzazione medico-umanitaria indipendente
ha dovuto temporaneamente sospendere, nella regione di Pibor, le sue
attività mediche di cui c’è estremo bisogno.
MEDICI SENZA FRONTIERE: Sud Sudan, decine di migliaia di civili in fuga e senza assistenza sanitaria “Le operazioni condotte nel
2011 sui cieli libici hanno rappresentato per l’Aeronautica Militare
italiana l’impegno più imponente dopo il 2° Conflitto Mondiale”. È
orgogliosissimo il Capo di Stato maggiore delle forze aeree, generale
Giuseppe Bernardis. L’Italia repubblicana ha conosciuto i teatri di
guerra dell’Iraq, della Somalia, del Libano, dei Balcani,
dell’Afghanistan e del Pakistan, ma mai avevamo sganciato tante bombe e
tanti missili aria-terra come abbiamo fatto in Libia per spodestare e
consegnare alla morte l’ex alleato e socio d’affari Muammar Gheddafi.
Antonio Mazzeo: Guerra alla Libia con settecento super bombe italiane
Alle
associazioni dei genitori e degli studenti piace l'idea di tenere le
scuole aperte durante le vacanze natalizie, affidando gli alunni che lo
vorranno ad educatori esperti facenti capo a cooperative: alcuni
rappresentanti delle categorie direttamente coinvolte nell'esperimento
riferiscono di apprezzare l'iniziativa perché rappresenta finalmente la
volontà di aprire le istituzioni scolastiche al territorio ed alle
esigenze di chi vi risiede.
TISCALI: A Milano scuole aperte anche a Natale: d'accordo anche le associazioni di genitori e studenti Il
ministro dell'istruzione ha annunciato numerosi provvedimenti,
dall'utilizzo delle tecnologie nelle classi fino all'inserimento di
nuovi docenti universitari. E poi settimana corta e iscrizioni online.
Ecco le misure che si preparano nei prossimi mesi
Salvo Intravaia: Tablet, concorsi, Sud e meno tagli la scuola del 2012 targata Profumo Il
figlio di un mio amico
non vuole più andare a scuola. Cosa gli puoi dire? Bel
problema. Il figlio di questo mio amico dice: “So leggere e
scrivere, non voglio fare né il medico né l’ingegnere, voglio fare
il webmaster. Mi spiegate cosa mi serve andare
a scuola?”
Jacopo Fo: La scuola uccide di noia! Ho
chiesto alle reti provinciali degli studenti di descrivermi lo stato
delle loro scuole. Se ci sono disservizi o edifici non a norma. Almeno
quelli più evidenti o degni di segnalazione. Il primo report che mi
arriva è da Mazara del Vallo, Trapani. E dunque inizio da loro.
Mila Spicola: Scuole sgarrupate: iniziare da dove? Il Sud come area per un
progetto pilota per la scuola italiana. «Il Mezzogiorno può diventare
il vero elemento di traino per lo sviluppo del Paese», dice il ministro
dell’Istruzione Francesco Profumo. Prolungamento dell’obbligo
scolastico fino a 17 anni attraverso un più stretto rapportocon gli
istituti professionali regionali; formazione degli studenti più
innovativa; concorsi per giovani docenti e scuole come centri di
aggregazione: è anche da qui - spiega Profumo - che passa una scuola
più «visionaria», perché capace di intuire il futuro.
Maria Paola Milanesio: Profumo al Mattino: «Scuola fino a 17 anni, dal Sud un progetto pilota Istituti aperti tutto il giorno» I
giorni di chiusura delle scuole per le vacanze natalizie non sono privi
di notizie di rilievo per la scuola. Forse non è il momento più adatto
per accorgersi di alcuni segnali interessanti, ma sarebbe un peccato
non coglierli. Fra le occasioni di riflessione: si sono svolti a metà
dicembre i due compiti scritti per gli aspiranti presidi, le scuole
stanno ricevendo il pacchetto dei dati Invalsi relativi alle loro
classi, con armamentario di percentuali e grafici, sta per partire il
progetto “Scuole in chiaro”. Quale filo rosso unisce queste tre notizie?
Daniela Notarbartolo: Presidi, Invalsi, trasparenza: qual è il fili rosso che li unisce? L’iscrizione
scolastica on line nella versione 2012 costituisce certamente una
novità e un’occasione per semplificare e migliorare le procedure che
ogni anno impegnano oltre due milioni di famiglie alla ricerca della
scuola più adatta per i propri figli.
TUTTOSCUOLA: Iscrizioni on line. Necessaria una buona partenza Circolare n. 108 MIURAOODGSSSI prot. 6756
MIUR: "Scuola in chiaro" - Diffusione on-line dei dati delle singole istituzioni scolastiche. Ragionare sui dati per ripartire e gradualmente ricostruire. Un’analisi de “La scuola in cifre” dal 2008 a oggi.
Osvaldo Roman: Il servizio nella primaria dopo la "cura Gelmini" Quali sono le prospettive delle politiche dell’istruzione nell’era del “governo tecnico”?
Giovanni Cominelli: Le due non-riforme della Gelmini boicottano il concorso di Profumo Il Rapporto della
Fondazione Agnelli sulla scuola in Italia, appena pubblicato,
conferma dati noti: ad alimentare la dispersione scolastica è
la media. Da sempre anello debole del sistema di istruzione, la
secondaria di primo grado registra e spesso rende definitiva la
correlazione tra condizioni socio-culturali ed esiti, ancora
contenuta nella primaria: gli studenti con genitori con la licenza
media rischiano un ritardo scolastico infatti quattro volte più dei
figli di laureati.
È tradito il mandato che la Costituzione affida alla scuola Marina Boscaino: Poco media, molto inferiore Appuntamento con il ministro
Profumo per Fish, Fand e le altre associazioni che fanno parte
dell'Osservatorio. Nocera: "Sarà la riunione inaugurale che segnerà il
riavvio delle attività. Sottoporremo al ministro la richiesta formale
di annullare il bando per il corso di abilitazione al sostegno
destinato ai soprannumerari"
SUPERABILE: Il 10 gennaio riparte l'Osservatorio permanente per l'integrazione
Saltati i pavimenti e divelte
le porte nella sede del Gruppo cooperativo Goel a Caulonia (Reggio
Calabria), che si contrappone del 2003 allo strapotere economico delle
cosche. L'esplosione in un laboratorio sociale per l'inserimento
lavorativo dei profughi coinvolti. Un altro ordigno a Lamezia Terme a
Natale
Luca Kocci: Rifugiati, la 'ndrangheta colpisce Bomba nel centro calabrese ... il Gruppo Cooperativo Goel
si sente comunque ancor più motivato a continuare nel proprio percorso
di legalità, giustizia sociale e sviluppo sostenibile: continuerà con
forza le attività di accoglienza degli immigrati, per sottrarli al
controllo della malavita e guadagnarli all’integrazione e allo
sviluppo; incrementerà le attività di Goel Biò, per creare un mercato
locale degli agrumi che premi gli agricoltori che si oppongono alla
‘ndrangheta e ai torbidi mercati di sfruttamento; diffonderà nelle
regioni settentrionali le iniziative di contrasto all’infiltrazione
criminale che da alcuni anni vengono portate avanti attraverso
l’Alleanza con la Locride e la Calabria contro la ‘ndrangheta e le
massonerie deviate; persisterà a ignorare e disprezzare le regole non
scritte che la ‘ndrangheta impone a livello sociale ed economico...
Leonardo Cavaliere: altra bomba contro i minori stranieri non accompagnati Ma
esistono anche imnprese che rispettano le regole. Intanto però dilagano
forme di sfruttamento che rasentano la schiavitù. I datori di lavoro
sono spesso anche proprietari delle poche case messe a disposizione dei
migranti. Se si perde il lavoro, si perde anche la casa. Vietato
ammalarsi: chi non si presenta un giorno perché ha la febbre, viene
lasciato a piedi dal furgone del padrone
Raffaella Cosentino: La 'ndrangheta allunga la filiera e nascono Cooperative senza terra Oggi Peppino Impastato avrebbe compiuto 64 anni nello stesso giorno in cui 28 anni fa veniva ucciso a Catania, Pippo Fava
Umberto Di Maggio: Noi li ricordiamo vivi Nel giorno del compleanno del giornalista ucciso dalla mafia a Cinisi il debutto di Centopassi tv
Norma Ferrara: Una maratona nel nome di Peppino Impastato Peppino Impastato, una vita contro la mafia! video di Stefano Marchesotti 32 anni fa Cosa nostra uccideva Piersanti Mattarella governatore della Regione Siciliana
LIBERAINFORMAZIONE: Un presidente contro la mafia
La pace: incontro con l'altroHOREB n. 60 - 3/2011TRACCE DI SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI Quando
si parla di pace, oggi, facilmente si fa riferimento ad alleanze
strategiche, equilibrio di forze e di armi; si ritiene quindi che la
pace sia frutto di alchimie politiche e del buon senso dei “grandi” di
questo mondo.
Nella
riflessione biblica, la pace è, prima di tutto, dono che procede da Dio
e non dagli uomini, essa è costitutiva della natura di Dio, infatti,
Pace è il suo nome, «Jhwh-Shalom» (Gdc 6,24).
Gesù
viene sulla terra per annunciare agli uomini che Dio è Signore di tutti
e quindi per portare a tutte le genti la nuova novella della pace (At
10,36). Egli non è solo colui che evangelizza la pace, ricorda Paolo,
ma anche colui che, mediante il sangue della sua croce, riconcilia
tutte le cose, facendo la pace (Col 1,20).
Con
la sua morte in croce, sottolinea ancora l’Apostolo, Gesù distrugge in
sé l’inimicizia, abbatte il muro di separazione che tiene lontani
giudei e pagani, e crea un uomo nuovo, per cui, conclude Paolo, “Gesù è
la nostra pace” (Ef 2,14).
Proprio
perché Gesù è la nostra pace, per chi accoglie il suo spirito e si
lascia coinvolgere nel suo vissuto, la pace non si pone come esigenza
etica o sociale, ma essa è intrinseca al dono globale, definitivo e
supremo fatto da Dio all'uomo per mezzo di Gesù Cristo,
allora la pace è costitutiva della vita del credente, in quanto vita
coinvolta nel dinamismo trinitario e animata dallo spirito del Padre e
del Figlio, che è Spirito di comunione e di pace.
Questo
l'incipit dell'Editoriale di Horeb, Quaderni di riflessione e
formazione per quanti desiderano coltivare una spiritualità che assuma
e valorizzi il quotidiano. Editoriale Sommario E' possibile richiedere copie-saggio gratuite: CONVENTO DEL CARMINE 98051 BARCELLONA P.G. (ME) E-mail: horeb.tracce@alice.it --------------------------------------- La Bibbia in un frammento "In principio era
il Logos e il Logos era presso Dio e il Logos era Dio... E il Logos carne divenne e pose la sua tenda in mezzo a noi". (Giovanni 1, 1.14)
Gianfranco Ravasi: In principio era il Logos
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CHIESA
E SOCIETA'
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BENEDETTO XVI |
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