"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°2 del 2012

Aggiornamento della settimana

- dal 7 al 13 gennaio 2012 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 20 gennaio 2012          


 
 



IL VANGELO DELLA DOMENICA 

LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo

--------------------------------------------------------
Preghiera dei fedeli




OMELIA 

di P. Gregorio Battaglia
       di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia

 
N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
         (di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
 e mette così a disposizione in modo facile e veloce
 una o più notizie

*******************

Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale

"QUELLI DELLA VIA"


*******************

Siamo anche in Twitter con
la pagina


"QUELLI DELLA VIA"



*******************

 



NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 



Questo il nostro augurio per il nuovo anno:
"Diventate vela del mondo che trascina il genere umano dalle secche al largo" (don Tonino Bello)

Buon 2012!











I NOSTRI TEMPI



Dal 14° rapporto Demos-Repubblica emerge un Paese in declino ma determinato a rialzarsi. Affidandosi più al pubblico che al privato. Crolla la fiducia nei politici e per la prima volta anche nell'Europa. Si salvano solo Napolitano e le forze armate

    Ilvo Diamanti:  E' ora di restituire lo Stato ai cittadini

Il confine chiaro e netto di ciò che si può fare e ciò che non si può fare e che va condannato, sia che si abbiano 12 anni sia che se ne abbiano 96 poi sfuma in mille e infinite declinazioni e deroghe. In ogni ambito e in ogni latitudine, reale o virtuale e dunque il ragazzino, che scemo non è, si adegua. Se tutti sono furbi lo sono pure io. E vabbè, anche qualcuno di noi avrà bigiato a scuola una volta, ma se lo ricorda perchè le prese di santa ragione, non perchè papà salì a bordo della sua 600 beige dirigendosi in questura.

    Mila Spicola:  Pierino e l'Italia delle firme false


---------------------------------------------------------------


  (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

‎"Un terribile amore per la guerra" di Michele Nardelli e "Prevenire la guerra con le istituzioni" di Fabio Pipinato


Intervento di Michele Nardelli, Presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, in occasione del Convegno "Meno Male! Tra coscienza e responsabilità" Sanzeno, 2 – 3 settembre 2011

... Sono stato presentato come presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, un’istituzione unica nel suo genere in Italia, istituita per legge vent'anni fa con l’obiettivo di rendere permanente l’impegno per la pace e i diritti umani. Devo però rilevare come queste parole – pace e diritti umani – nel corso del tempo siano diventate vuote, banalizzate da un loro uso irresponsabile come dagli stessi rituali della pace. Voglio dirvi che non ho accettato questa responsabilità per assecondare questo processo e che non intendo fare quel che in genere ci si aspetta da un ruolo come questo: occuparsi delle emergenze, partecipare con i gonfaloni alle marce, celebrare le giornate dei diritti umani, senza magari nemmeno interrogarsi su come le nostre comunità si rapportano a questi diritti o verso l’uso delle risorse in un mondo sempre più interdipendente.
Ho inteso piuttosto svolgere questo mandato dicendo cose che possono talvolta essere considerate sgradevoli, sporcandosi le mani nello scavare dentro i conflitti, facendosene attraversare prendendosi carico del loro portato anche quando non corrisponde a quel che vorremmo, cercando di evitare – insomma – la melassa buonista della “banalità del bene”. Indagando le parole, per restituire loro significato.
In questo caso, indagare su come la guerra è andata cambiando nel tempo, sulle nuove guerre e, infine, sui suoi lati inconfessabili come la “felicità della guerra”. Temi che meriterebbero una trattazione specifica e che mi limito solo a sfiorare...

  Un terribile amore per la guerra di Michele Nardelli

Ho letto il bel pezzo del Presidente del Forum Trentino per la Pace apparso tra questi fogli dal titolo “Un terribile amore per la guerra”. La tesi di Nardelli è che, per prevenire future guerre, dobbiamo fare i conti con il criminale che alberga in ognuno di noi. Si. Ma il criminale cresce non solo in “me” ma anche in “noi”. 

  Prevenire la guerra con le istituzioni di Fabio Pipinato


--------------------------------------------

Armi - crisi - F35

Il Ministro Di Paola afferma che gli F35 creeranno 10.000 posti di lavoro. La cosa non porta bene. Già qualcun altro promise un milione di posti di lavoro e, in effetti, ne perse un milione esatto con un gap tra promesso e realizzato di 2 milioni.
Ma prima di rispondere vorrei invitare i lettori a fare assieme un giro nel web per vedere il fiume di dichiarazioni e news, sul tema, che sono arrivate in redazione in pochissime ore. Ciò dimostra quanto la questione stia a cuore di molti italiani...

  F35. Un posto di lavoro costa 1,5 milioni di euro

... Il ministro ed il governo farebbero bene anche a preoccuparsi per quel che si legge in un comunicato comune diffuso da un ampio gruppo di associazioni, reti e centri di ricerca di diversi Paesi europei, tra cui, per l'Italia, la Rete Disarmo e la Tavola della pace, che sottolinea: «La pubblicazione della "XIII Relazione annuale sul controllo delle esportazioni di tecnologia e attrezzature militari", che ricopre le esportazioni per l'anno 2010, solleva diversi interrogativi sull'attendibilità dei dati forniti dai governi e sull'impegno dell'Unione europea ad operare un controllo efficace delle esportazioni di armamenti. Questa importante relazione (470 pagine di tabelle e dati) è stata pubblicata l'ultimo giorno lavorativo dell'anno (venerdì, 30 dicembre 2011) senza darne alcuna comunicazione né sul sito web del Consiglio dell'Unione europea Consilium che è responsabile della sua pubblicazione), né su quello del Parlamento europeo. Ciò sta ad indicare che questa relazione è considerata alla stregua di una mera occorrenza burocratica, piuttosto che un importante documento degno di ampio dibattito pubblico da parte dei governi degli Stati membri e delle istituzioni dell'Unione»...

  Non solo F35: rapporto Ue sulle esportazioni di armi incompleto, in ritardo e passato sotto silenzio

Guarda anche il nostro precedente post:

  "F35: E’ UN’ALTRA LA STRADA" di mons. Giovanni Giudici, vescovo presidente di Pax Christi Italia


--------------------------------------------

A dire il vero non è il primo a cambiare il nome alle cose. Ma ogni volta la bugia stupisce, o almeno dovrebbe. E ancora di più se la bugia riguarda strumenti di morte. In questi primi giorni del 2012 mentre su molti giornali si parla dei cacciabombardieri F35, previsti a Cameri, in Provincia di Novara, interpellato da la Stampa, Diego Sozzani, Presidente della Provincia di Novara, ha affermato che “Gli F35 non devono essere visti come armi…”. Verrebbe da ridere, ma c’è da piangere! 
C’è da indignarsi per una bugia così grande che cambia il senso alle cose.

    Renato Sacco:  Bombe o pavesini?


Facciamo appello ai membri del Parlamento europeo per chiedere un dibattito sul 13° Rapporto dell’UE sulle esportazioni di armi. E' incompleto, in ritardo e passato sotto silenzio.

    PER LA PACE:  Tavola della Pace e RID denunciano il rapporto UE sull'export di armi

---------------------------------------------------------------


Gilles, era il prototipo del giornalista con cui lavorare in piena sintonia e senza stupide competizioni professionali. Con la qualifica di “Grand Reporteur” (Qualcosa di più di Inviato Speciale, una qualifica che esiste nella tradizione giornalistica francese) dopo essere stato cameraman era passato davanti alla telecamera.
Aveva il gusto del racconto, anche dietro le quinte tipico del settimanale di approfondimento per il quale lavorava: “Envoyé Speciale” di France 2. 

    Duilio Gianmaria:  Oggi Gilles sarebbe a fianco dei colleghi ungheresi a difesa della libertà di stampa

Ucciso oggi in Siria il giornalista francese Gilles Jacquier. Vincitore ben due volte del Premio Ilaria Alpi, Jacquier aveva partecipato all’ultima edizione del Premio e aveva vinto con il reportage “Tunisie, la révolution en marche".  La forza del nostro reportage – aveva detto  Gilles Jacquier, rispondendo a Tiziana Ferrario, conduttrice della serata finale del Premio Ilaria Alpi – è il fatto che siamo stati dentro gli avvenimenti”. 

    Barbara Bastianelli:  Siria, ucciso Gilles Jaquier, vincitore del premio Ilaria Alpi nel 2011. Il ricordo di Tiziana Ferrario e Andrea Vianello


---------------------------------------------------------------



  (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

Il lavoro che non c'è: quando manca anche la speranza...


Senza lavoro e per di più senza la speranza di poterlo trovare. La fotografia, drammatica, scattata dall’Eurostat parla chiaro: il numero di persone “senza posto di lavoro e senza speranza” cresce. Si tratta di un esercito che nell’Unione europea conta 8 milioni di persone. E, dato ancora più allarmante per lo Stivale, tra i Paesi dell’Ue all’Italia spetta il triste primato: quello del dato più alto al riguardo. 

  Lavoro: in Italia primato dei "senza posto e senza speranza"

Forse non l’abbiamo ancora notato, ma nei dati su occupazione e disoccupazione comunicati pochi giorni fa dall’Istat c’è una grossa novità. Per capirla, tuttavia, dobbiamo fare un piccolo ripasso della crisi italiana...
Iniziata nel 3˚ trimestre del 2008, la distruzione di posti di lavoro occupati da italiani è proseguita ininterrottamente per 12 trimestri, ovvero per 3 anni pieni. Ed eccoci alla novità di cui abbiamo detto all'inizio: nell'ultima indagine Istat, relativa al terzo trimestre del 2011, per la prima volta da 3 anni l’andamento tendenziale dell’occupazione degli italiani ha riconquistato il segno «più». Nel 3˚ trimestre del 2011 (ultimo dato disponibile) il numero di italiani occupati, infatti, è aumentato di 39 mila unità rispetto a un anno prima, interrompendo una serie di variazioni negative che durava dalla seconda metà del 2008.
Ma come dobbiamo leggere questo dato? Dobbiamo leggerlo come un segnale positivo, di progressiva uscita dalla crisi? 

  Occupati più italiani meno stranieri

  i dati ISTAT del III trimestre 2011: Occupati e disoccupati 


Talmente disperate da abbandonare i figli negli istituti di carità o nei centri per poveri.
In Europa le storie di giovani madri che si privano del cibo e che lasciano i loro bambini negli orfanotrofi, erano considerate scene lontane, uno spaccato di Paesi afflitti da anni di dittatura e in gravi condizioni di arretratezza. Almeno fino alla vigilia della crisi economica.
Nella Grecia strozzata dai prestiti della Troika - la triade di controllori dell'Unione europea, del Fondo monetario internazionale e della Banca centrale europea - sono sempre più coloro che, negli ultimi mesi, hanno messo i loro figli nelle mani di parroci e associazioni di volontariato come Sos children. 

  Grecia, crisi mangia futuro

«Vivere senza un lavoro, specie se si è in età avanzata ma ancora produttiva è peggio di una diagnosi di cancro: mentre questa ti conserva la dignità e gli affetti, la condizione di disoccupato, oltre a spingerti a rinunciare alla vita, ti fa perdere la dignità, gli affetti e gli amici. Da malato ti sono tutti attorno, premurosi e generosi, da disoccupato tutti ti evitano, giudicandoti un incapace degno soltanto del minimo vitale». È un testamento spirituale quello che Salvatore De Salvo, 64 anni e da 7 senza un lavoro, lascia a tutti prima di morire. Sono le ultime parole, affidate a un blog, prima di farla finita in compagnia della moglie.

  "Vi mostriamo come si muore di povertà"


--------------------------------------------


Effetti di una crisi finanziaria che in Grecia ha già portato i più poveri a dover fare scelte penose. Come in un feuilleton della fine dell '800
Genitori in miseria non riescono ad occuparsi dei figli
abbandonano i loro figli perché si sentono falliti e non sanno nemmeno dove trovare qualcosa da mangiare, ma forse proprio con quel gesto dimostrano di amarli di più. 
Oppure no.

    Chloe Hadjimatheou:  Genitori in miseria non riescono ad occuparsi dei figli


Il tracollo finanziario ha messo fine al monopolio ideologico dei sostenitori del libero mercato. Ma nessuna delle teorie economiche alternative sembra capace di affermarsi al suo posto.

    Gideon Rachman:  La crisi delle ideee

Il duplice suicidio di Antonia a Salvatore, a Bari. Chiedevano una vita normale, un lavoro e un tetto dove vivere insieme.

    Francesco Anfossi:  Quei suicidi che ci interpellano

L'emergenza finanziaria non può uccidere i diritti sociali. Che sono tutelati dalla Costituzione. E sono la precondizione dei diritti civili. Quindi a un certo punto, se mancano soldi, bisogna per forza guardare altrove

    Michele Ainis:  Meno armi e più pensioni


---------------------------------------------------------------

(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"


‎... Due anni dopo Rosarno. Per una risposta diversa alla crisi
Sono attesi da tutt'Italia, in particolare dalle campagne meridionali, da Rosarno, come da Foggia, ( e forse anche da oltre confine) i braccianti agricoli, africani per la maggior parte, che animeranno domani, insieme a lavoratori e precari italiani, associazioni e realtà antirazziste, gruppi di acquisto solidale, piccoli produttori, la manifestazione di “proposta” che si terrà a partire dalle 14 in Piazza dell'Esquilino a Roma, a poche centinaia di mt dal Ministero dell'Interno. Manifestazione che rientra nel quadro delle mobilitazioni diffuse su tutto il territorio nazionale per celebrare i due anni dalla rivolta di Rosarno. Due anni durante i quali forse poco è cambiato in termini di contrasto ( reale) al caporalato e al lavoro nero, ma molto si è fatto, anzi, hanno fatto gli immigrati in termini di presa di coscienza e rivendicazione dei propri diritti...

  "Sono nero non criminale". A due anni da Rosarno una piazza per i diritti


---------------------------------------------------------------



Notizie dal mondo



(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"


A due anni dal terremoto, Haiti continua ad essere la voce triste della coscienza del mondo. Per questo vale la pena ricordare. E darsi una mossa

   Haiti


---------------------------------------------------------------


Il 12 gennaio 2010 un terribile sisma causò oltre 220 mila morti. Poi, il colera. Il bilancio di quel che è stato fatto grazie alla mobilitazione di tanti. E di quel che rimane da fare.

   Alberto Chiara:  Tra le macerie di Haiti, oggi (testo + video)


---------------------------------------------------------------

Centinaia di profughi Eritrei ancora oggi sono nelle mani dei predoni nel Sinai, oggi 12 gennaio 2012 alle ore 15.50 ho ricevuto una disperata richiesta di aiuto da una donna che si trova prigioniera dei trafficanti, insieme con lei ci sono altre 20 donne di cui 5 sono con figli quindi ci sono 6 bambini e 12 maschi adulti, gli uomini sono bendati e legati con catene mani e piedi, le donne in catene solo ai piedi.

   Mussie Zerai:  Appello urgente!!! Traffico di esseri umani e di organi!

Le aberranti violenze perpetrate in queste settimane natalizie dal movimento nigeriano Boko Haram sono atti a dir poco disumani, ingiustificabili, perpetrati contro Dio e contro gli uomini. E ogni giorno che passa il numero delle vittime cresce a dismisura. Ma cerchiamo di capire meglio chi siano realmente questi estremisti nigeriani che seminano morte e distruzione con così tanta disinvoltura.

   Giulio Albanese:  Nigeria, un inferno di dolore

Comitato Internazionale per la Pace in Medio Oriente, più noto come il Quartetto, è di nuovo all'opera, impegnato a riportare israeliani e palestinesi al tavolo negoziale con l'aiuto di re Abdallah di Giordania. Non è dififcile capire perchè il monarca giordano auspichi la ripresa di negoziati. La Giordania, confinante con Israele e Territori Palestinesi, ha sempre temuto la crisi dell'opzione dei due stati, perchè ogni alternativa la coinvolgerebbe risvegliando i suoi incubi peggiori.

   Hisham Abdallah:  La non pace e le spese del suo Faraone

Il Parlamento israeliano ha approvato con maggioranza di due terzi alcuni emendamenti alla legge anti-infiltrati. Gli immigrati illegali potrebbero andare in carcere per un tempo indeterminato e senza alcun processo.

   Giorgia Grifoni:  Israele, il rifugiato diventa criminale

Continua la campagna di "omicidi mirati" che sta decimando gli scienziati nucleari dell'Iran. Le accuse del regime a Israele e Usa.

   Fulvio Scaglione:  Iran, scienziati nel mirino

“Continuate a sognare, e la speranza verrà”. Questa frase è il famoso slogan dell’ex presidente di Taiwan, Chen Shui-bian, durante la campagna elettorale per il suo secondo mandato come sindaco di Taipei nel 1998. Commosse tanti elettori. E anche se Chen fu sconfitto, non riuscendo a farsi rieleggere primo cittadino della capitale, lo slogan lo accompagnò due anni più tardi, quando conquistò la poltrona presidenziale.

   Poetnoy Zheng:  Taiwan, le elezioni e il sogno

Il partito nazionalista al governo, il Kuomintang e l’opposizione democratica sono dati vicinissimi nei sondaggi, non lasciando intuire quale piega potrebbero prendere la votazione del 14 gennaio aTaiwan.

   Simone Pieranni - Chinafiles:  Taiwan al voto. Accuse di spionaggio per il presidente

Chi non ha pianto ai funerali del “caro leader” Kim Jong-Il, deceduto il 17 dicembre scorso, sarà punito con almeno sei mesi ai lavori forzati. Secondo il Daily NK, un sito della Corea del Sud, il governo avrebbe fissato le pene e le sanzioni per chi non ha preso parte agli incontri tenuti nel periodo di lutto o vi ha partecipato senza piangere o non ha espresso una giusta convinzione nelcordoglio.

   E-IL MENSILE:  Corea del Nord, lavoro forzato per chi non ha pianto ai funerali del "Caro leader"

Le violenze tra l'etnia Murle e i Lou Nuer continuane a mietere vittime tra i civili, ma i caschi blu dell'ONU e l'esercito pensano a proteggere i palazzi governativi.

   Will Ross:  Il massacro del popolo del Sud Sudan in fuga da Pibor

Come spesso accade nel mondo islamico, il corpo femminile è il sensibilissimo sensore del mutamento politico e culturale di quelle società. Dopo aver concesso loro il diritto di voto attivo e passivo alle elezioni amministrative, il regime saudita fa un'altra concessione alle donne. D'ora in poi il personale dei negozi di intimo sarà femminile. Lo stesso accadrà, tra pochi mesi, alle profumerie. Questa scelta apparentemente impolitica, che potrebbe sembrare una nuova forma di segregazione sessuale, è stata accolta con favore dalle donne che da tempo chiedevano una decisione in tal senso... 

   Renzo Guolo:  La primavera e il corpo delle donne




SCUOLA

Uno studio recente, condotto da economisti delle università di Harvard e della Columbia, afferma che se un “grande” insegnante sta lasciando, i genitori dovrebbero fare una colletta per offrirgli un bonus di almeno 100.000 dollari per restare un anno ancora. Certamente questa non sembra essere una strada percorribile, ma i loro figli otterrebbero certo una somma che supera di gran lunga quella offerta all’insegnante.
Questa ricerca, divenuta già punto di riferimento nel campo dell’educazione, sottolinea che la differenza tra un insegnante “forte” ed uno “debole” perdura lungo tutto l’arco di vita di una persona. 

   Riccardo Paduano:  Scuola e società: il "valore aggiunto" degli insegnanti

Nelle statistiche vanno sotto le voci di dispersione e insuccesso: ma il fenomeno sta diventando un vero allarme per la scuola italiana. I numeri negli anni crescono, e il ministero pensa a organizzare azioni di recupero

   Salvo Intravaia:  Profumo: in troppi a scuola si perdono Tra bocciati e "scomparsi" sono 434mila

Maggiore trasparenza sugli istituti scolastici italiani, più informazioni per le famiglie che stanno per iscrivere i figli a scuola e semplificazione del lavoro delle segreterie scolastiche. Sono i principali obiettivi del nuovo progetto “La scuola in chiaro” che, attraverso il sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,  fornirà dati continuamente aggiornati su ogni singola scuola e faciliterà la scelta delle famiglie.

   MIUR:  Al via il progetto la “Scuola in chiaro” Iscrizioni on line e una mappa completa di tutte le scuole


Su twitter lo scambio di battute con “menzioni” e risposte è saltato subito agli occhi. Chi scrive è il ministro della coesione territoriale, Fabrizio Barca in risposta a Mila Spicola, attivissima esponente “politica” – a prescindere dalle appartenenze partitiche – che si spende per i ragazzi delle scuole siciliane. E che sul social network più in voga del momento ha postato alcune proposte sul tema dell’edilizia scolastica rilanciando le richieste di un gruppo di studenti siciliani.
Pronta e attenta la risposta di Barca. Mila Spicola, sull’Unità di oggi in edicola, racconta la storia che val la pena di leggere.

   IL SUD - Mila Spicola:  La politica ai tempi di Twitter. Se il ministro risponde in rete...

Volevo intitolare questo articolo “ scuola liquida” per descrivere come vedo la scuola italiana oggi. Ma per non scimmiottare Baumann, e per ragioni più prosaiche, ho deciso di chiamarla  “solubile”: cioè uno stato liquido senza forma, senza scheletro, amebica ma con  tracce di sali e zuccheri sciolti qua e là che non riescono a fare massa. Dalle tracce forse si può  ri-partire per ri-trovare un sensato senso pubblico per una  futura  formazione nel nostro paese migliore dell’attuale?

   Raffaele Iosa:  La scuola solubile

La scuola italiana in questo momento si trova a dover affrontare dei passaggi troppo stretti, che richiederebbero tempi più distesi e analisi preliminari più approfondite. Il tempo però manca perché il Miur non ha voluto o saputo affrontare per tempo questi problemi, mentre le analisi non sono approfondite perché esiste una cortina molto colpevole a protezione dei dati necessari a prendere provvedimenti non orizzontali (generici), ma verticali (mirati). Mancando completamente una valutazione del sistema dell’istruzione, manca anche una sua conoscenza approfondita, unica condizione possibile per fare scelte selettive e migliorative. In questo contributo mi soffermo solo su tre punti nodali di questo inizio 2012.

   Stefano Stefanel:  Passaggi troppo stretti

Maddalena Calvisi, 40 anni, due figli, spiega la decisione di diventare una 'insegnante a chilometri zero': "Avevo solo due possibilità, rinunciare alla supplenza o tagliare le spese di trasporto"

   LA NUOVA SARDEGNA:  Oristano, la scuola non paga più: supplente pianta tenda nel cortile

Due spettri s' aggirano per le scuole italiane: la lavagna interattiva e il tablet. Il primo è un apparecchio del tipo dell' iPad, che si collega in rete e permette di leggere, ascoltare, vedere, scrivere, calcolare più o meno come un computer, con la differenza che pesa solo qualche centinaio di grammi. La lavagna interattiva è un grande display che sembra una lavagna: ci si scrive con una penna speciale o col dito e quel che si scrive si può salvare, modificare, spedire... Da un po' di tempo qualcuno ha stabilito che sono il futuro della scuola: nessuno sa di preciso chi abbia preso questa decisione ma sta di fatto che, appena un ministro s' installa, dichiara che i due gadget sono indispensabili. Il ministro Profumo non fa eccezione

   Raffaele Simone:  Se a scuola internet rende stupidi

Nelle democrazie evolute - in questo una parte d’Europa insegna - i meritevoli sono incoraggiati e sostenuti laddove cresce, insieme, la qualità di tutti. Nel leggere il programma del ministro Profumo presentato in Parlamento in questi giorni, si coglie una sensibilità che mi pare vada in questa direzione. È una novità. Ad esempio, una forte sensibilità sulla questione sociale della scuola, sulle diseguaglianze, sugli abbandoni, sui gravi problemi del mezzogiorno e la parallela necessità di rafforzare strumenti di sostegno - anche economici - per coloro che non ce la fanno, per le famiglie dove maggiore è il disagio. Siamo un Paese che spreca parte troppo grande delle proprie intelligenze. Altrettanto significativo è quel che egli dice rispetto all’autonomia scolastica che in questi anni è stata bersaglio di insensibilità burocratiche e ostilità politiche.

   Luigi Berlinguer:  La scuola è la mia casa

Il responsabile dell'Istruzione, Francesco Profumo, ha confermato ai microfoni di Tgcom24 la convocazione per oggi di un Consiglio dei ministri incardinato sul tema delleliberalizzazioni. "Il Paese deve cambiare e diventare più aperto", ha spiegato il ministro, che ha inoltre auspicato un sostanziale "ringiovanimento" del sistema scolastico.

   Maria Saporito:  Profumo: Verso una scuola più "giovane"

La figura dell'insegnante di sostegno è molto importante non solo per il processo formativo dell'alunno con disabilità, ma anche per promuovere e favorire il processo d'inclusione scolastica. Gli insegnanti di sostegno rilevati dal Miur sono poco più di 63 mila e il numero medio di alunni con disabilità per insegnante è molto vicino, a livello nazionale, a quello che era il tetto previsto dalla Legge 244/2007 (un insegnante di sostegno ogni due alunni con disabilità)

   LA STAMPA:  Istat, aumentano gli studenti disabili sono 139mila, il 3% del totale

Presenti, ma non ancora totalmente integrati. È la fotografia sulla situazione vissuta dagli alunni con disabilità nella scuola italiana. A scattarla è stato l’Istat nel suo «report» per l’anno scolastico 2010/2011. Rappresentano il 3% del totale della popolazione studentesca, ma poco più del 50% di loro partecipa anche alle attività extradidattiche della classe in cui sono inserite. E anche gli stessi edifici non sempre sono in grado di superare i problemi di accesso per gli alunni con disabilità motorie.

   Enrico Lenzi:  Disabilità a scuola, integrazione lontana



Lotta alla mafia


  (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


‎"La Chiesa parli chiaro contro le mafie" di don Tonino Palmese



Spesso, i mafiosi ostentano e convivono con simboli religiosi e usano linguaggi propri della fede. Di fronte ad espressioni cultuali e culturali è necessario chiederci come è stato possibile nel tempo, che persone dedite alla morte e alla violenza, abbiano potuto conciliare il senso di Dio con il crimine. Quando ci si trova davanti a questa schizofrenia della fede e dell’agire, la Chiesa non solo non può tacere, ma deve rivisitare il suo impegno di evangelizzazione e di testimonianza della carità. È necessario che si consideri tale fenomeno prendendo in esame due facce della stessa medaglia: la fede (l’immagine di Dio) e la Chiesa (nel senso del suo ruolo in terra di mafia). 

   La Chiesa parli chiaro contro le mafie di don Tonino Palmese


---------------------------------------


“ Sono sicuro di riuscire a trovare il modo di continuare a fare il mio lavoro. Non penso che un giornalista possa cambiare il mondo, ma credo nell’utilità sociale del mestiere di giornalista”: lo ha detto Giovanni Tizian, appena saputo, da una serie di intercettazioni ambientali ordinate dalla magistratura ,che ‘ndrangheta e camorra avevano intenzione di compiere un agguato mortale contro di lui. Giovanni vive ora sotto scorta. E nelle sue parole, c’è la dimensione morale, etica e culturale di un giornalista che vuole vivere e fare il proprio lavoro di denuncia , a difesa della legalità e contro la criminalità organizzata; vuole lavorare, fare quel “mestiere” che è il sale della democrazia, aumentando la conoscenza su fenomeni criminali che invece  le mafie vogliono tenere nascosta.

   Santo Della Volpe:  Io mi chiamo Giovanni Tizian

“Dobbiamo continuamente affermare che la Chiesa non ha l’esclusiva della salvezza, ma Dio offre la salvezza a tutte le genti. Per questo essere cristiani non è un privilegio ma una responsabilità. Il mio compito di cristiano non è di comandare sugli altri, ma di aiutarli nella piena realizzazione di sé. A voi giovani è affidata l’eredità del Concilio!” Vivere per un weekend nella casa del Vescovo Bettazzi è staa un’occasione straordinaria per il COLLETTIVO GIOVANI. E’ stato ancora un intenso lavoro di politica dal basso, anzi dala collina del castello di Albiano. Il Collettivo ha studiato in particolare la MAFIA/’NDRANGHETA AL NORD.

   COLLETTIVO GIOVANI DI PAX CHRISTI:  "La legalità è la carità laica" (Luigi Bettazzi)

Omissioni, bugie, compromessi, prestiti, abbandoni, violenza: di questo è fatta la vita del giocatore d'azzardo quando il gioco pian piano si trasforma in dipendenza compulsiva, e quindi in patologia. Una patologia che in Italia si sta espandendo a macchia d'olio, con 800mila persone dipendenti e 2 milioni a rischio. “Un danno sociale, ma anche umano” ha commentato il fondatore di Libera Don Luigi Ciotti che oggi a Roma ha presentato il dossier dal titolo “Azzardopoli, il paese del gioco d'azzardo, dove quando il gioco si fa duro, le mafie iniziano a giocare”.

   Anna Toro:  Gli artigli delle mafie sul business del gioco d'azzardo


Beni della mafia, parla don Ciotti
A 15 anni dalla legge per il riutilizzo sociale delle proprietà dei mafiosi sono tanti i risultati ottenuti. Ma sono ben 3.185 quelli ancora da assegnare. Ecco perché.

   Luciano Scalettari:  Uno schiaffo alla mafia - Intervista a don Ciotti (prima parte)

   Luciano Scalettari:  La mozzarella liberata - Intervista a don Ciotti (seconda parte)

   Luciano Scalettari:  Scheda - I numeri dei beni confiscati


FEDE E
SPIRITUALITA'



La pace: incontro con l'altro

HOREB n. 60 - 3/2011


TRACCE DI SPIRITUALITA'

A CURA DEI CARMELITANI

Quando si parla di pace, oggi, facilmente si fa riferimento ad alleanze strategiche, equilibrio di forze e di armi; si ritiene quindi che la pace sia frutto di alchimie politiche e del buon senso dei “grandi” di questo mondo. 
Nella riflessione biblica, la pace è, prima di tutto, dono che procede da Dio e non dagli uomini, essa è costitutiva della natura di Dio, infatti, Pace è il suo nome, «Jhwh-Shalom» (Gdc 6,24). 
Gesù viene sulla terra per annunciare agli uomini che Dio è Signore di tutti e quindi per portare a tutte le genti la nuova novella della pace (At 10,36). Egli non è solo colui che evangelizza la pace, ricorda Paolo, ma anche colui che, mediante il sangue della sua croce, riconcilia tutte le cose, facendo la pace (Col 1,20). 
Con la sua morte in croce, sottolinea ancora l’Apostolo, Gesù distrugge in sé l’inimicizia, abbatte il muro di separazione che tiene lontani giudei e pagani, e crea un uomo nuovo, per cui, conclude Paolo, “Gesù è la nostra pace” (Ef 2,14). 
Proprio perché Gesù è la nostra pace, per chi accoglie il suo spirito e si lascia coinvolgere nel suo vissuto, la pace non si pone come esigenza etica o sociale, ma essa è intrinseca al dono globale, definitivo e supremo fatto da Dio all'uomo per mezzo di Gesù Cristo, allora la pace è costitutiva della vita del credente, in quanto vita coinvolta nel dinamismo trinitario e animata dallo spirito del Padre e del Figlio, che è Spirito di comunione e di pace.

Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb, Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.


   Editoriale

   Sommario



E' possibile richiedere copie-saggio gratuite:
CONVENTO DEL CARMINE
98051 BARCELLONA P.G. (ME)
E-mail: horeb.tracce@alice.it


---------------------------------------

  (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


Scuola di Formazione per la Vita Cristiana "SCEGLIERE DIO PER AMICO"
Itinerario Formativo Triennale del Vicariato di Barcellona Pozzo di Gotto (ME)

Scuola di Formazione per la Vita Cristiana
"SCEGLIERE DIO PER AMICO"
Itinerario Formativo Triennale
Vicariato di Barcellona P. G. (ME)

III ANNO

  • Locandina
  • Calendario incontri 2012 (9 gennaio - 26 marzo)



---------------------------------------

(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"


Il priore della Comunità monastica di Bose, padre Enzo Bianchi, presenta il settimo e ultimo volume della collana "Lettere a un amico sulla vita spirituale".

  Enzo Bianchi: impara l'amore (video)


---------------------------

‎"È oggi in atto un ripensamento sul significato del battesimo, il sacramento che forse lungo i secoli ha subito il più preoccupante impoverimento: è stato ridotto a strumento della purificazione dal peccato originale e, come tale, a salvacondotto per la vita eterna. ...
...nel battesimo l'uomo diventa sacerdote, re e profeta. Qualifiche così dense e impegnative sono state in passato riservate ai presbiteri e ai religiosi: si riteneva che essi dovessero incarnare e svolgere tale ruolo nel mondo. Invece si tratta di prerogative intrinsecamente proprie dell'essere battezzati: ciascun battezzato è consacrato dallo Spirito ad annunciare il Regno di Dio - quindi è profeta -; ad impiantarlo nella storia - quindi è re -; a celebrarne lo sviluppo - quindi è sacerdote -. 
Il battezzato non è più di se stesso, è votato al Regno: ciò gli impone una svolta radicale, lo sforzo per una diversa impostazione di vita. Deve porre il centro di tutto non nel proprio io e nella ricerca della salvezza, ma in Dio e quindi negli uomini che sono figli di Dio ..." (Don Battista Borsato)

  Non appartenersi (pdf)

---------------------------------------------------------------


  La Bibbia in un frammento

"Tutte le generazioni da Abramo a
Davide sono quattordici; da Davide
alla deportazione in Babilonia
quattordici; dalla deportazione
in Babilonia a Cristo quattordici".
(Matteo 1,17)

  Gianfranco Ravasi: Quattordici generazioni


---------------------------------------------------------------


Uomini e profeti

Fedi e Mondo

slcontent

I destini del Sud
con  Giancarlo Maria Bregantini e Graziella Proto
Sabato 7 gennaio 2012


Il principale male del Sud è il senso tragico di una ineluttabilità del destino. Così esordisce mons. Giancarlo Maria Bregantini, ora arcivescovo di Campobasso, ma che è stato per molti anni vescovo nella Locride, una delle zone d’Italia più devastate dalla criminalità organizzata. Come contrastare quella capillare diffusione del crimine? Davvero basta un altro stile per sottrarre alla mafia la sua capacità di seduzione del mondo giovanile? E ora che la mafia è infiltrata negli ambienti “rispettabili”, che fare? A che cosa fare ricorso? 
Ne parliamo anche con Graziella Proto,  direttrice di “Casablanca”, una rivista catanese con forte presenza femminile che anima una sorta di “resistenza” antimafia, e che nasce dal fondo per l’imprenditoria femminile.

    Ascolta


Leggere la Bibbia

slcontent

Terzo Isaia. Nuovi cieli e nuova terra
con  Paolo Ricca
domenica 8 gennaio 2012

La visione di una nuova Gerusalemme, di nuovi cieli e di una nuova terra chiude gli ultimi capitoli del libro del profeta Isaia. Molti gli echi che saranno ripresi nel Nuovo Testamento, dai racconti dei Vangeli al Libro dell’Apocalisse. Ma, soprattutto, il libro di Isaia ci permette di precisare con maggiore esattezza i tratti del Dio biblico, un Dio di giustizia e di misericordia, e di comprendere perché la Bibbia è un libro che può essere letto guardando anche ai problemi che affliggono il mondo di oggi. Il teologo Paolo Riccaci aiuta a scavare dentro gli enigmi del testo.

 

    Ascolta


---------------------------------------------------------------


  (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

Suggerimenti di letture per un approccio al Vangelo di Marco: "La Parola tutta in una notte" di Gianfranco Ravasi


... Ma perché riproponiamo l'attenzione a questo Vangelo, curiosamente monco (le finali a noi giunte sono, infatti, redazionali e diverse), poco letto nei primi secoli cristiani perché ritenuto sbrigativamente una sorta di riassunto di quello di Matteo? I cattolici praticanti sanno che, nel ciclo triennale del lezionario liturgico domenicale, il 2012 è appunto ritmato sul Vangelo di Marco. Agli altri vorremmo, invece, suggerire la lettura di questo testo evangelico perché è uno dei profili più netti e nitidi della vicenda di Gesù di Nazareth e della sostanza del suo messaggio. Certo, come sopra si diceva, non siamo in presenza di una mera biografia storica o di un verbale documentario. La via che Cristo percorre dalla Galilea fino a Gerusalemme non è un puro e semplice tracciato geografico e cronologico, ma è un percorso anche simbolico che stimola alla "sequela" o, come si dice con un curioso neologismo francese, alla "suivance".
Tuttavia, il protagonista, le sue opere e le sue parole sono state talmente decisive nella storia dell'Occidente da essere pure "laicamente" imprescindibili, anche qualora non ci si iscriva tra i suoi seguaci...

   La Parola tutta in una notte di Gianfranco Ravasi

Per saperne di più sui libri citati nell'articolo:

   "Perché avete paura?" di Enzo Bianchi - È dell'indifferenza che bisogna avere paura

   Vangelo Secondo Marco a cura di: Perego Giacomo Edizioni San Paolo

   Élian Cuvillier Evangelo secondo Marco "Per la “lectio divina”sugli evangeli delle domeniche Qiqajon, Bose (Biella)

   Eugen Drewermann Il vangelo di Marco Immagini di redenzione Editrice Queriniana


   René Girard Il capro espiatorio Traduzione di F. Bovoli, Christine Leverd Ed. Adelphi



---------------------------------------



Sono questi i giorni della memoria della nascita e dell’infanzia di Gesù, e i vangeli che ci vogliono narrare la venuta nel mondo del Figlio di Dio, di colui che solo Dio ci poteva dare, di Gesù, Parola del Padre diventata carne (cf. Gv 1,14) per azione dello Spirito di Dio, sono però costretti a testimoniare che questa venuta, questo mirabile dono si è compiuto nel silenzio, nella discrezione, ed è stato percepito solo da alcuni, da pochi credenti.
Erano moltissimi quelli che si dicevano credenti e si annoveravano nel numero del popolo di Dio, erano molti quelli che frequentavano il tempio, le sinagoghe e parlavano del Dio uno e vivente, e tuttavia solo pochissimi uomini e donne, anonimi per i più, hanno saputo aspettare veramente il Messia, hanno saputo riconoscerlo e accoglierlo tra di loro come un dono di Dio. Se non avessero accolto e guardato con speranza a questo bambino, a Gesù, non avremmo mai saputo della loro esistenza né avremmo conosciuto i loro nomi: Zaccaria, un sacerdote, ed Elisabetta sua sposa; Giuseppe, un artigiano, e Maria sua sposa; Simeone, un vecchio sacerdote; Anna, una vecchia e povera vedova; alcuni pastori di Betlemme...

   Caro Diogneto 37 di Enzo Bianchi


---------------------------------------


OREUNDICI: IL QUADERNO DI GENNAIO 2012 "IL VALORE DEL TEMPO" - L'articolo di fondo "Il mio bilancio del tempo" di Arturo Paoli e l'editoriale di Mario De Maio


IL QUADERNO DI GENNAIO 2012
IL VALORE DEL TEMPO

Cari amici,
In questo quaderno vi proponiamo una riflessione sul significato e il valore del tempo. Non è il tempo che segna l’età, ma la consapevolezza del proprio divenire. Spesso usiamo dire che ci manca il tempo, che lo rincorriamo, che ne siamo schiavi. Questa affermazione è vera. Abbiamo fatto del tempo quasi un’entità che ci sovrasta e ci determina. In realtà il tempo è una convenzione che gli uomini hanno inventato per gestire il trascorrere della vita. Il tempo dovrebbe esserne a servizio, ma in definitiva diventa l’ostacolo per non vivere fino in fondo l’esperienza del momento. Come uscire dal tempo per entrare nella vita e vivere fino in fondo ciò in cui siamo impegnati? Come interrompere, sospendere questo assillo che diventa una difesa dal vivere?

   L'EDITORIALE di Mario De Maio

Nei miei incontri quotidiani il tempo è un soggetto difficilmente trascurato, gli anziani ormai liberati da impegni quotidiani entrano spesso nel commento sul tempo meteorologico: che freddo fa oggi – domani speriamo che sia migliore. Ricordo che, quando vivevo in America Latina, durante una visita al mio amico medico argentino trasferito in Canada, mi unii a un gruppo di anziani seduti in attesa del suo ritorno. Era un lavoro extra che ben volentieri il mio amico svolgeva con queste persone che avevano tempo di attendere. Mi avvicinai alla finestra osservando il paesaggio per me splendido sotto una coltre di bianco. E specialmente notevole era l’effetto prodotto sulle piante. Alla mia esclamazione di entusiasmo e di gioia non tardò la risposta: come è possibile lodare questo paesaggio che per lunghi mesi ci terrà imprigionati con l’attesa che forse sarà l’anno della nostra morte? Al contrario credo che a molti giovani italiani sarebbe molto gradito poter avere questi grandi spazi per esercitarsi nello sport dello sci. Questa è la migliore definizione del tempo, che assume significati gioiosi e allo stesso tempo molto tristi secondo il nostro sguardo...

   IL MIO BILANCIO DEL TEMPO di Arturo Paoli


---------------------------------------

Enzo Bianchi e Massimo Cacciari a Che Tempo che Fa parlano con Fabio Fazio del loro libro "Ama il prossimo tuo" (video)


Il 3 novembre scorso hanno pubblicato insieme "Ama il prossimo tuo", testo che comprende due saggi:"Farsi prossimo con amore" a firma del Priore della Comunità di Bose e "Drammatica della prossimità"scritto dal filosofo e docente di Estetica nella Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele di Milano; il primo, nel 1965, a ventitré anni, all'indomani della chiusura del Concilio Vaticano II, si ritira in solitudine nel villaggio di Bose (Magnano – Biella), dando vita alla Comunità Ecumenica Monastica di cui attualmente è Priore; tra i suoi testi, ricordiamo "Il pane di ieri", "Ogni cosa alla sua stagione", "L’altro siamo noi"; del secondo, "Krisis", "Icone della legge", "Geofilosofia dell’Europa", "L’arcipelago" e "Hamletica".

   video I e II parte

Guarda anche il nostro post precedente:

   "Ama il prossimo tuo" di Enzo Bianchi e Massimo Cacciari


---------------------------------------

LA GRANDE STORIA - LA CHIESA ALTROVE


LA CHIESA ALTROVE
(In onda il 6 GENNAIO 2012)
Un documentario di Maite Carpio
Consulenti storici: Padre Federico Lombardi, Alberto Melloni e Andrea Riccardi

La Chiesa Altrove è un viaggio in giro per il mondo, alla ricerca della Chiesa più remota, quella lontana dalla cupola di San Pietro. Un pellegrinaggio nei luoghi meno conosciuti e più nascosti del Cristianesimo. La Siria, l’Etiopia, l’Uganda, il Pakistan, la Turchia... sono luoghi di frontiera dove abitano donne e uomini che hanno fatto una scelta di vita radicale nel nome della propria fede. In questo modo La Chiesa Altrovemostra un’immagine della Chiesa contemporanea che va oltre l’ufficialità più nota, molto diversa da come è tradizionalmente conosciuta in Occidente.
Il documentario si struttura come un trittico intorno ai tre pilastri fondamentali del Cristianesimo: la prima arcata è dedicata alla Preghiera e al rapporto con il trascendente; la seconda affronta il tema della Carità, non tanto per individuare i grandi protagonisti di questa missione, ma le mille facce anonime della carità nel mondo; la terza campata infine vuole approfondire il tema della testimonianza, che comprende anche il discorso del Martirio cristiano.

   LA CHIESA ALTROVE

   video della puntata integrale dal sito RAI: LA GRANDE STORIA: LA CHIESA ALTROVE



---------------------------------------

A SUA IMMAGINE - I protagonisti del ‘900: Don Tonino Bello



Domenica 8 gennaio puntata dedicata a Don Tonino Bello. Rosario Carello ci racconta la vita e le opere di un grande testimone di fede del nostro mondo contemporaneo. Ancora oggi uno dei più acuti profeti dei nostri tempi. Attraverso i suoi scritti e le sue opere si ripercorre l’esperienza di servizio che lo ha portato fino alla santità. Si racconta il suo impegno per la promozione della pace, per la difesa delle persone più deboli della società, per la giustizia e la solidarietà

   il video della puntata dal sito Rai



---------------------------------------

"L'incontro con l'Altro, Fascinosum et Tremendum.Temi biblici tra difesa dell'identità ed integrazione, accoglienza e rifiuto" - Pisa 10 gennaio 2012: "L’INCONTRO CON LO STRANIERO NELL'ANTICO TESTAMENTO" relatore Enzo Bianchi


Nell'ambito dell'approccio multidisciplinare alla Bibbia, da Martedì 10 Gennaio, alle ore 17.15, nell'Aula Multimediale della Facoltà di Lettere in Palazzo Ricci (Via del Collegio Ricci) Pisa, il servizio Cultura e Università propone una serie di incontri dal titolo "L'incontro con l'altro: fascinosum et tremendum", un percorso di temi biblici tra difesa dell'identità e integrazione, accoglienza e rifiuto.
Leggi il programma completo

1° incontro10 gennaio 2012 - 
"L’INCONTRO CON LO STRANIERO NELL'ANTICO TESTAMENTO"
 relatore Enzo Bianchi, Priore della Comunità monastica di Bose.

Seguono le registrazioni audio dell'incontro:
  • Roberto Filippini professore - Docente di Epistemologia e di Psicologia analitica presso la Scuola di Specializzazione Quadriennale in Psicoterapia ad indirizzo junghiano AION di Bologna Modera
  • Enzo Bianchi - fondatore e priore della Comunità monastica di Bose
  • Roberto Filippini
  • Enzo Bianchi
  • Domanda del pubblico
  • Enzo Bianchi
  • Domanda del pubblico
  • Enzo Bianchi
  • Roberto Filippini
  • audio integrale


---------------------------------------




CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni


(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"


Presentata stamani presso la Sala Marconi della Radio Vaticana la 98.ma la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si celebrerà il prossimo 15 gennaio in tutte le parrocchie italiane.

  Migranti e nuova evangelizzazione. L'impegno della Chiesa italiana per la 98.ma Giornata mondiale



---------------------------------------------------------------

  (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)



Giornata mondiale del migrante e del rifugiato



L’Italia e l’Europa non possono immaginare il proprio futuro senza tutelare, anche da un punto di vista giuridico, coloro che fuggono da guerre e persecuzioni. Così come spesso, per gli immigrati, è la «mancanza del permesso di soggiorno» a ingenerare ulteriori tensioni sociali. È quanto hanno sottolineato ieri, martedì 10, a Roma, i responsabili della Fondazione Migrantes presentando le iniziative per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che si celebra domenica prossima.
Da parte del presidente, l’arcivescovo di Capua, nonché responsabile della Commissione episcopale per le migrazioni, Bruno Schettino, anche la richiesta di concedere «almeno un anno di permesso di soggiorno» a quanti si trovano in situazione irregolare ma «non hanno commesso reati, conoscono un po’ l’italiano e hanno voglia di restare». La misura, secondo il presule, andrebbe applicata anche ai tanti immigrati che, a seguito della crisi, negli ultimi tempi hanno perso il lavoro e, conseguentemente, sono divenuti irregolari. 

  Senza tutela non c’è futuro

Il ministro per la Cooperazione dice che 350 mila stranieri stanno per diventare irregolari a causa della crisi. E annuncia che intende rivedere le norme sulla loro permanenza nel nostro Paese. Al lavoro anche sulla revisione della tassa sul permesso di soggiorno

  Riccardi: "Prolungare a un anno il periodo di ricerca lavoro per gli immigrati"

Gennaro Ferrara durante il programma “Nel cuore dei giorni” intervista monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes in vista della prossima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2012 sul tema“Migrazioni e nuova evangelizzazione”. La Giornata sarà celebrata domenica 15 gennaio.

  Materiali, sussidi e informazioni nel sito internetwww.migrantes.it

  Guarda il video dell'intervista a Monsignor Giancarlo Perego


--------------------------------------------


Il 10 gennaio 2012, alle ore 11.30 a Roma, presso la Sala Marconi della Radio Vaticana (piazza Pia, 3), si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della Giornata Mondiale delle Migrazioni 2012, in calendario per domenica 15 gennaio, sul tema: “Migrazioni e nuova evangelizzazione”. 
Sono intervenuti mons. Bruno Schettino, arcivescovo di Capua e Presidente della Commissione Episcopale per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes,  mons. Giancarlo Perego, Direttore generale della Fondazione Migrantes. 
Ha moderato l’incontro mons. Domenico Pompili, Sottosegretario della CEI e Direttore dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali.

       intervento mons. Perego  (pdf)

         Intervento Schettino (pdf)

         Intervento Pompili (pdf)

La festa dei Popoli  intende costruire simbolicamente ponti culturali e sociali tra popoli di religioni diverse che vivono in mezzo a noi.
       festa popoli Torino

       festa popoli Rimini

       festa popoli Milano


---------------------------------------------------------------

  (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)



L'omelia via Twitter: dal vescovo francese Hervé Giraud al cardinale Gianfranco Ravasi?


Tutti hanno avuto qualcosa da dire sulle prediche o meglio sulle omelie tenute durante le sacre funzioni. I fedeli si sono sovente lagnati per la lunghezza; non pochi esponenti della gerarchia ecclesiastica, di contro, hanno recentemente espresso preoccupazioni per il tono dimesso, gli errori proferiti e, purtroppo, per l'inconsistenza degli argomenti evocati. Le prediche lunghe stancano, certe altre possono favorire interpretazioni labili delle Scritture. Tanto più che sempre meno sacerdoti conoscono le lingue originali della Bibbia.
Il cardinale Gianfranco Ravasi, ministro vaticano della Cultura, l'ha pensata bella rilanciando la sfida di un vescovo francese, Hervé Giraud: far circolare le omelie attraverso Twitter. Certo, sono 140 battute, ma il pubblico a cui giunge il messaggio è vastissimo e il contenuto è possibile certificarlo. Non c'è la voce che tuona dal pulpito, ma poche parole facili da leggere che ricordano a tutti momenti e messaggi della fede cattolica.

  L'omelia via Twitter, 140 battute per parlare a un pubblico immenso

Guarda anche il nostro post precedente:

  Il cardinale Gianfranco Ravasi e i social network.



--------------------------------------------


Interessante intervista di Radio Vaticana a mons. Ravasi sulle nuove opportunità di comunicazione (Twitter - Facebook - blog - TV ...)


Novità in rete: il cardinale Gianfranco Ravasi è su Twitter, il social network più noto al mondo insieme a Facebook. L’iniziativa del noto teologo, di postare on line brevi messaggi per sollecitare la riflessione, ha sollevato curiosità ed interrogativi.
Roberta Gisotti ha intervistato il porporato, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura:
D. – Eminenza, che cosa l’ha spinta ad entrare in questo ambito di comunicazione - possiamo dire - sincopata?
R. – Sono sostanzialmente due le ragioni. La prima è culturale, perché riguarda un fenomeno – come questo del linguaggio – che ormai costituisce una sorta di rete che si estende su tutto il nostro globo. E’ una rete che ha in sé non soltanto dei valori di comunicazione immediata, ma ha anche una nuova concezione dell’incontro tra le persone, anzi, per certi aspetti, anche una nuova visione della persona. Si tratta, quindi, di un fenomeno culturale globale. La seconda ragione è che nell'interno dell’orizzonte in cui siamo immersi, che è quello della nuova comunicazione e dei nuovi media, è fondamentale la dimensione religiosa, la dimensione della spiritualità, la dimensione anche di tutto ciò che, in qualche modo, è trascendente rispetto al quotidiano. Ci sono in rete tante domande - alcune volte anche sguaiate, dobbiamo dire - che riguardano proprio il fenomeno religioso. Ci sono queste due parole fondamentali: da una parte, quindi, la cultura e, dall'altra parte, la religione, che entrambe si confrontano con questa nuova atmosfera.

  Il cardinale Ravasi su Twitter: i miei messaggi sono per tutti. Omelie e catechesi nel linguaggio della rete

Vedi anche i nostri precedenti post:

  L'omelia via Twitter: dal vescovo francese Hervé Giraud al cardinale Gianfranco Ravasi?
  Il cardinale Gianfranco Ravasi e i social network.


--------------------------------------------

Nuovo Testamento in cuffia a tutte le latitudini - Il progetto internazionale «Fides ex auditu» dell’organizzazione Faith Comes by Hearing


Il progetto internazionale «Fides ex auditu» dell’organizzazione Faith Comes by Hearing

Obsculta, o fili, praecepta magistri, et inclina aurem cordis tui... «Ascolta, figlio» si legge nel prologo della Regula di san Benedetto, che ha cambiato la vita di milioni di persone dal VI secolo dell’era cristiana a oggi. La cosa più semplice — ma non più facile, semplicità e facilità non sono sinonimi — è ascoltare, far posto dentro la propria mente e la propria vita a una voce che proviene dall'esterno; un messaggio che in un primo tempo può suonare estraneo, bizzarro e inattuale, ma che nel tempo si rivela capace di svelare l’uomo a se stesso.
L’organizzazione no profit Faith Comes by Hearing di Albuquerque in New Mexico, che quest’anno festeggia i suoi primi quarant'anni, è nata per far conoscere il Vangelo a chi non può o non vuole leggerlo, a chi non è culturalmente attrezzato per accostarsi a un testo — più della metà della popolazione mondiale — ma anche per i nativi digitali che sostituiscono volentieri un libro con un file audio scaricabile su iPod.
L’impegno di Faith Comes by Hearing è produrre versioni audio del Nuovo Testamento e delle Sacre Scritture nelle diverse lingue del mondo: in trent'anni le audioversioni hanno toccato ben seicento idiomi... 

  Nuovo Testamento in cuffia a tutte le latitudini


--------------------------------------------

In fondo anche le giaculatorie sono preghiere-spot di poche sillabe o, se così possiamo definirle, tweet ante litteram: perché allora non fare la stessa cosa con i commenti alla Scrittura, lanciando in rete messaggi non più lunghi di 140 battute? A chiederselo è stato monsignor Hervé Giraud, vescovo di Soissons, una delle più antiche città della Piccardia, e presidente del Consiglio per la comunicazione della Conferenza episcopale francese.
In mezzo al cinguettio dei social network, le sue micromélies hanno attirato l’attenzione della stampa, ma la notizia è meno bizzarra di quello che può sembrare a un primo sguardo

    Silvia Guidi:  Se il vescovo cinguetta

Facebook, il social network più popolare al mondo, è dotato di diversi strumenti per il mantenimento e l’arricchimento di un mutuo status amicale, questo è noto. In genere però non ci si domanda come mai le dinamiche di relazione si fondino esclusivamente su feedback positivi (pollici in su, condivisioni) e non prevedano invece opzioni di istantanea disapprovazione. È mai possibile che i creatori del network si siano lasciati ispirare dal più tradizionale, ma a tutti gli effetti attualissimo, principio di non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te?

    Cristian Martini Grimaldi:  Il Vangelo al tempo di Facebook

Intervista al TG1 ad Antonio Spadaro S.J., direttore della «Civiltà Cattolica», sull'uso dei social media nella Chiesa.

    Meditazioni via internet (video)


Quella hacker è una filosofia che spinge alla creatività e alla condivisione opponendosi ai modelli di competizione e proprietà privata. Lo dice il direttore di “Civiltà cattolica”, Antonio Spadaro.

    Matteo Lo Presti:  I motori di ricerca cambiano l'idea stessa di Dio?


---------------------------------------------------------------

POLITICA


  (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


Intervista al Presidente del Consiglio Mario Monti (video) e al ministro dello sviluppo Corrado Passera


Intervista al Presidente del Consiglio Mario Monti
Fabio Fazio ha ospitato nella trasmissione "Che Tempo Che Fa" il presidente del Consiglio Mario Monti che ha parlato di lavoro, liberalizzazioni, Tobin tax ...
“L’operazione di consolidamento dei conti italiani è stata un’operazione molto grossa. Abbiamo conseguito l’obiettivo che il precedente governo aveva accettato dall'Europa, ovvero il bilancio in pareggio. Non ci sarà, dunque, bisogno di una nuova manovra”. 
“Dobbiamo agire su più fronti contemporaneamente l’Unione Europea chiede che entro il 23 gennaio l’Italia presenti un primo pacchetto di decisioni sulle liberalizzazioni. Intanto nuovi cantieri che si aprono come quello sulla riforma del lavoro, senza nessun dogma, senza nessuna intenzione di dividere i sindacati ma solo la volontà di creare più occupazione vera, rivolta soprattutto ai giovani”...

  Video 

Intervista al ministro dello sviluppo Corrado Passera
Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera
«Da due mesi a oggi, un grande effetto c'è già stato: un forte recupero di credibilità e di fiducia, che anche l'altro giorno a Parigi si percepiva con chiarezza. Credibilità conquistata sul campo dal presidente del Consiglio e dall'intero Paese. Riforme coraggiose che aspettavano da tempo, come quella delle pensioni, che il governo ha proposto, il Parlamento ha approvato in tempo record e la gente ha accolto con una reazione molto composta». 
Ministro Passera, eppure la situazione resta difficile. E lo spread oltre quota 500. 
«È vero, l'emergenza non è finita. Il peggio è passato: abbiamo corso davvero il rischio della Grecia, del disastro. Non siamo ancora fuori dal tunnel. Però un progetto di rilancio del Paese è stato avviato con determinazione. 

  «Un decreto al mese per liberalizzare Tasse? No, capitolo chiuso»


--------------------------------------------

E’ indubbio che la cura Monti sta provocando effetti profondi nell’economia del nostro Paese, e non so giudicare se questi saranno positivi o meno. Forse è una grande scommessa e tra qualche tempo saremo usciti dal buio di questi giorni. E’ una speranza – e un’attesa – che tutti ci accomuna.
Avverto invece che si sta determinando un’altra serie di problemi, che vanno al di là dell’economia e che investono il nostro sistema dei partiti, la nostra stessa democrazia. E mi domando: forse il punto di arresto per cui il nostro Parlamento si è dimostrato incapace di affrontare e risolvere i problemi che ha lasciato insorgere – è noto, comunque, il concorso di altre concause che vanno al di là della sua competenza – non sarà un punto di non ritorno?

  Maurizio Tirittico: Pensare al dopo Monti per "restaurare" la democrazia

economica affidata agli “esperti”, si debba e possa poi tornare alla “politica” e ci si chieda, più o meno pensosamente e penosamente, il come e il se ciò possa avvenire è, a mio parere assai curioso. Da un lato appare ovvio: siamo, si dice, in una fase di “sospensione” della politica e finanche della democrazia. E si porta a prova il fatto che un Governo si formi al di fuori e anche “non ostante” la dialettica politico parlamentare “corrente”. Dall’altro, chi si interroghi con onestà intellettuale non può non chiedersi le ragioni per le quali ciò sia avvenuto e, tenendo conto di esse, quali vie per superare tale anomalia.

  Franco De Anna: Restaurare la democrazia? Delle ambiguità della "restaurazione" (Più la "controreazione" di Maurizio Tirittico)

Cgil, Cisl e Uil presentano la piattaforma unitaria per la trattativa sul mercato del lavoro. Riduzione a soli 5 tipi di contratto, mantenimento della cassa integrazione e accorpamento di mobilità e disoccupazione.

  Massimo Franchi: Sindacati, piattaforma unitaria contro la precarietà

Doppio no della Consulta: i referendum che miravano ad «abrogare» il Porcellum e (nel primo caso) a ripristinare il Mattarellum, non sono ammissibili. Questo il verdetto finale, al termine di una lunga discussione.
Il Porcellum è brutto, impopolare, garantisce un Parlamento di “nominati” ma non è possibile abbandonarlo o modificarlo per via di una consultazione popolare. Il referendum non si farà: sta ai partiti, adesso, trovare - se vogliono - l’accordo per una riforma elettorale ancora tutta da vedere.

  Federica Fantozzi: No ai referendum, Napolitano "Ora riforma tocca alle Camere"

Le coincidenze, nella vita, sono casuali. In politica, invece, sono determinanti, perché sono capaci di imprimere un significato unitario a eventi apparentemente non collegati tra loro. La giornata di ieri ne ha fornito un altro inequivocabile esempio: il «no» della Consulta ai referendum elettorali e quello del Parlamento all’arresto di Cosentino, piovuti contemporaneamente sulla testa di un’opinione pubblica a dir poco sconcertata, hanno rafforzato l’impressione di una classe politica sempre più chiusa nel bunker.

    Luigi La Spina:  Chiusi nel bunker

Pur diversi ed eterogenei tra loro, i due no, della Camera all'arresto del coordinatore campano del Pdl Cosentino, e della Corte costituzionale ai referendum elettorali, avranno lo stesso effetto di consolidare il governo e la sua maggioranza.

    Marcello Sorgi: Il doppio "no" rafforza il governo

Nessun miracolo, Lazzaro non è resuscitato; sicché rimane in vita il Lazzarone. Ossia la nostra pessima legge elettorale, che i referendari avrebbero voluto cancellare riesumando il Mattarellum . Reviviscenza, è questo il nome in codice del marchingegno giuridico sottoposto alla Consulta. Ma la giurisprudenza costituzionale ha sempre escluso le resurrezioni (sentenze n. 40 del 1997, 31 del 2000, 24 del 2011); anche perché altrimenti, se un referendum sancisse l'abrogazione dell'ergastolo, otterrebbe il paradossale effetto di ripristinare la pena capitale. E in secondo luogo la Consulta, fin dalla sentenza n. 29 del 1987, ha sempre acceso il rosso del semaforo contro i referendum totalmente abrogativi d'una legge elettorale: in caso contrario ogni legislatura durerebbe un secolo, se il Parlamento non colmasse la lacuna.

    Michele Ainis: Ora cambiatela. E in fretta

“Il referendum sull’acqua è stato un mezzo imbroglio”. Sono ormai due i sottosegretari del governo Monti a rilasciare gravissime dichiarazioni tese a screditare la volontà popolare sulla difesa dell’acqua bene comune. La Campagna di Obbedienza civile si allarga e il Forum protesta e denuncia.

  Comunicato: Difendiamo l'esito del referendum. 27 milioni di voti non contano più nulla?


---------------------------------------------------------------




 BENEDETTO XVI
 





 
    Angelus - 8 gennaio 2012, Festa del Battesimo del Signore

      Udienza - 11 gennaio 2012, La preghiera di Gesù nell'Ultima Cena

      Omelia8 gennaio 2012: Festa del Battesimo del Signore

      DiscorsoPresentazione degli auguri del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede (9 gennaio 2012)

      DiscorsoAgli Amministratori della Regione Lazio e del Comune e della Provincia di Roma (12 gennaio 2012)



---------------------------------------------------------------

  (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


Festa del Battesimo del Signore - Benedetto XVI dedica Omelia e Angelus a riflessioni su responsabilità di genitori e consapevolezza di "essere semplicemente figli"



... La vostra responsabilità di genitori cristiani vi ha fatto pensare subito al Sacramento che segna l’ingresso nella vita divina, nella comunità della Chiesa. Possiamo dire che questa è stata la vostra prima scelta educativa come testimoni della fede verso i vostri figli: la scelta è fondamentale!
Il compito dei genitori, aiutati dal padrino e dalla madrina, è quello di educare il figlio o la figlia. Educare è molto impegnativo, a volte è arduo per le nostre capacità umane, sempre limitate. Ma educare diventa una meravigliosa missione se la si compie in collaborazione con Dio, che è il primo e vero educatore di ogni uomo...

  il testo integrale dell'Omelia nella Festa del Battesimo del Signore

Cari fratelli e sorelle! Oggi celebriamo la festa del Battesimo del Signore. Stamani ho conferito il Sacramento del Battesimo a sedici bambini, e per questo vorrei proporre una breve riflessione sul nostro essere figli di Dio. Anzitutto però partiamo dal nostro essere semplicemente figli: questa è la condizione fondamentale che ci accomuna tutti. Non tutti siamo genitori, ma tutti sicuramente siamo figli. Venire al mondo non è mai una scelta, non ci viene chiesto prima se vogliamo nascere. Ma durante la vita, possiamo maturare un atteggiamento libero nei confronti della vita stessa: possiamo accoglierla come un dono e, in un certo senso, “diventare” ciò che già siamo: diventare figli. Questo passaggio segna una svolta di maturità nel nostro essere e nel rapporto con i nostri genitori, che si riempie di riconoscenza. E’ un passaggio che ci rende anche capaci di essere a nostra volta genitori – non biologicamente, ma moralmente...
Cari amici, questa domenica del Battesimo del Signore conclude il tempo di Natale. Rendiamo grazie a Dio per questo grande mistero, che è fonte di rigenerazione per la Chiesa e per il mondo intero. Dio si è fatto figlio dell’uomo, perché l’uomo diventi figlio di Dio. Rinnoviamo perciò la gioia di essere figli: come uomini e come cristiani; nati e rinati ad una nuova esistenza divina. Nati dall’amore di un padre e di una madre, e rinati dall’amore di Dio, mediante il Battesimo... 

  il testo integrale dell'Angelus



--------------------------------------------


Il Papa al Corpo diplomatico in Vaticano: rispetto dell'uomo e libertà religiosa per costruire la pace e superare la crisi economica


Per uscire dalla crisi economica e costruire la pace nel mondo, bisogna mettere al centro la persona umana: questo, in sintesi, il messaggio che Benedetto XVI ha lanciato alla comunità internazionale, all'inizio del 2012, ricevendo stamani nella Sala Regia del Palazzo Apostolico i membri del Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Il Papa ha pronunciato un articolato ed appassionato discorso toccando tutti i principali temi dell’attualità internazionale.

  il testo integrale del discorso in occasione della presentazione degli auguri del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede

  video


--------------------------------------------


Pubblicata la Nota con indicazioni pastorali per l’Anno della fede proclamato da Benedetto XVI (11 ottobre 2012 - 24 novembre 2013)



Pochi mesi dopo la conclusione del Vaticano II, fu Paolo VI - il Papa che lo confermò e con rispettosa fermezza lo guidò e ne iniziò l'applicazione in tempi difficili - a volere un Anno della fede nel diciassettesimo centenario del martirio degli apostoli Pietro e Paolo, anno che fu concluso il 30 giugno 1968 con il Credo del Popolo di Dio. Se infatti "il Concilio non tratta espressamente della fede, ne parla ad ogni pagina, ne riconosce il carattere vitale e soprannaturale, la suppone integra e forte, e costruisce su di essa le sue dottrine" spiegò l'8 marzo 1967 Papa Montini.
La stessa convinzione ha spinto Benedetto XVI - che da giovane teologo ha vissuto il Vaticano II in prima persona - a indire un'analoga celebrazione, nel cinquantesimo anniversario del suo inizio e vent'anni dopo la promulgazione del catechismo che del concilio è frutto. Suo scopo essenziale è lo stesso che guidò Paolo VI, e cioè "rendersi conto dell'essenziale importanza che il Concilio, coerente con la tradizione dottrinale della Chiesa, attribuisce alla fede", a cui esso ha dato "nuova testimonianza e nuovo splendore".

  Con umile coraggio

Con la Lettera apostolica Porta fidei dell’11 ottobre 2011, Benedetto XVI ha indetto un Anno della fede. Esso avrà inizio l’11 ottobre 2012, 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, e terminerà il 24 novembre 2013, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo. Con la promulgazione di tale Anno il Santo Padre intende mettere al centro dell’attenzione ecclesiale ciò che, fin dall'inizio del suo Pontificato, gli sta più a cuore: l’incontro con Gesù Cristo e la bellezza della fede in Lui. D’altra parte, la Chiesa è ben consapevole dei problemi che oggi la fede deve affrontare e sente quanto mai attuale la domanda che Gesù stesso ha posto: «Il Figlio dell’uomo, quando tornerà, troverà ancora la fede sulla terra?» (Lc 18, 8). Per questo, «se la fede non riprende vitalità, diventando una profonda convinzione ed una forza reale grazie all'incontro con Gesù Cristo, tutte le altre riforme rimarranno inefficaci» (Discorso per la presentazione degli auguri natalizi alla Curia romana, 22 dicembre 2011). 

  il testo integrale del Comunicato sulla Nota con indicazioni pastorali per l’Anno della fede

Sulla Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede, Roberto Piermarini ha intervistato padre Hermann Geissler, responsabile dell’Ufficio Dottrinale del dicastero vaticano

  Padre Geissler: quando il cuore non brucia, la fede non può essere trasmessa

Un manuale per il periodo proclamato da Benedetto XVI fissato tra l'11 ottobre 2012 e il 24 novembre 2013

  Istruzioni per l'uso per l'anno della fede


--------------------------------------------

‎"La Chiesa inerte" di Raniero La Valle



È questo il primo articolo che scrivo quest’anno e mi pare di non poter cominciare il 2012 senza un grido d’allarme sullo stato della fede e della Chiesa.
Quest’anno, l’11 ottobre, cade il cinquantesimo anniversario dell’inizio del Concilio e del discorso inaugurale di Giovanni XXIII che annunciava gioia alla Chiesa (“Gaudet mater Ecclesia”) e un “balzo innanzi” nella fede, contro i malauguri dei profeti di sventura; a partire da questo anniversario, comincerà poi, indetto da Benedetto XVI, l’ “anno della fede”.
Tuttavia né la Chiesa cattolica appare in buona salute, né la fede appare rigogliosa. La Chiesa in Italia, liberata dal discredito che le veniva dalla contiguità con Berlusconi, non ha avuto un guizzo di vitalità, e giace inerte dinnanzi alla crisi tremenda che attraversa il Paese e scuote l’Occidente: né sa interpretarla, né sa dire parole di rinascita e di guida; l’unica cosa che si vede è una certa agitazione intorno a improbabili ritorni al potere di qualche élite cattolica obbediente.
Più grave è la condizione della fede. Le chiese restano vuote, anche quando i “meetings” religiosi fanno il pieno...

  La Chiesa inerte di Raniero La Valle

Il testo del teologo della liberazione José Comblin, pubblicato postumo da Adista, a cui si fa riferimento nell'articolo di Raniero La Valle

  VATICANO II, 50 ANNI DOPO di José Comblin



--------------------------------------------


OPINIONI E COMMENTI


Nel tradizionale discorso agli ambasciatori Benedetto XVI fa una panoramica sui problemi del mondo: dalla crisi economica alla Siria alla Nigeria e dice "La libertà religiosa è il primo dei diritti umani"

  Andrea Tornielli: Il Papa ai diplomatici: «Basta persecuzioni dei cristiani»

“La crisi può e deve essere uno sprone a riflettere sull’esistenza umana e sull’importanza della sua dimensione etica”: è uno dei passaggi forti del discorso che il Papa ha rivolto ieri al Corpo Diplomatico. Al centro dell’intervento, che ha avuto ampia eco a livello internazionale, è il rispetto della persona anche con riferimento ai fermenti della “Primavera araba”. Al riguardo, Alessandro Gisottiha intervistato il vescovo di Tunisi, mons. Maroun Elias Lahham

 RADIO VATICANA: audio

Un altro tema sottolineato nel discorso al Corpo Diplomatico è stato il rispetto della libertà religiosa definito dal Papa “il primo dei diritti umani”. Un’affermazione su cui si sofferma il sociologo Massimo Introvigne e già rappresentante dell'Osce per la lotta contro le discriminazioni anticristiane. L’intervista è di Fabio Colagrande

 RADIO VATICANA: audio


---------------------------------------------------------------






 Sei interessato a ricevere la nostra newsletter
 ma non sei iscritto ?
 
Iscriversi è facile e gratuito.  

               ISCRIZIONE ALLA NEWSLETTER

 riceverai la newsletter di "TEMPO  PERSO", ogni settimana, direttamente nella casella di posta elettronica.

L’elenco delle precedenti newsletter:

2012
"AVVENTO/NATALE 2011"
Pagina speciale di TEMPO PERSO

         
  n. 1  del 6 gennaio 2012





newsletter degli anni precedenti
 
  2011

  2010

  2009

  2008

 

   AVVISI: 

  1) La newsletter è settimanale;

 

  2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:

      http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm

 

  3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm