"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°3 del 2012

Aggiornamento della settimana

- dal 14 al 20 gennaio 2012 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 27 gennaio 2012          


 
 



IL VANGELO DELLA DOMENICA 

LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo

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Preghiera dei fedeli




OMELIA 

 di P. Gregorio Battaglia
       di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia

 
N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
         (di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
 e mette così a disposizione in modo facile e veloce
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NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 



Questo il nostro augurio per il nuovo anno:
"Diventate vela del mondo che trascina il genere umano dalle secche al largo" (don Tonino Bello)

Buon 2012!











I NOSTRI TEMPI



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Tragedie in mare... manovre azzardate... errori umani... ma... la legge del mare è uguale per tutti?


La grande nave morta, riversa sullo scoglio, sembra l’immagine plastica di una sconfitta. Forse la porteranno via, forse sarà fatta a pezzi, forse andrà sul fondo con i suoi tesori dopo svuotato il ventre dai suoi oli divenuti veleni. Era una città della gioia, dei balocchi persino, ora visitata dalla morte, dall'angoscia per i dispersi, dalla tribolazione dei naufraghi, e in un’ora ridotta da ammiraglia del mare a giocattolo infranto. Una sconfitta, ma una sconfitta senza duello. Non è stato il mare, è stato l’errore umano, è una sconfitta umana...
È questa fallibilità umana il perno ricorrente del nostro smarrimento, il terminale delle nostre affidate speranze e delle segrete paure. Sentirci esposti all'errore altrui, e insieme coscienti della nostra stessa ordinaria capacità d’errore, diviene oggi un affaccio sul mistero dell’uomo, su quella rischiosa "zona libera" che egli rappresenta nella sapienza del cosmo...
Ci misuriamo sull'uomo, dunque, qui ci diamo le coordinate. L’errore umano, l’eroismo umano, la storia umana sono per noi lacrime, pugni chiusi, braccia aperte. Ma braccia aperte, imparando ancora.

  L'errore e il senso

Ma che strano. Quando succede una tragedia, come il naufragio della nave da crociera di questi giorni, si parla prima di tutto dei morti, dei dispersi. Si intervistano i sopravvissuti, le loro famiglie, si cercano le loro storie, i loro racconti, da Venezia agli Stati Uniti, alla Corea. E si cercano i responsabili di quella assurda, folle, azzardata manovra! E poi si indaga sulle eventuali complicità, sui possibili disastri ambientali. Si celebrano – giustamente – gli eroi che hanno salvato tante vite umane.
Per la guerra non è così. Anzi, l’esatto contrario.
I responsabili di quella assurda, folle, azzardata manovra che fu la guerra (‘avventura senza ritorno’ come la definì Giovanni Paolo II) vengono celebrati come eroi, o perlomeno come persone sagge e intelligenti che hanno affrontato la situazione con serietà! Le storie raccontate sono quelle dei piloti che bombardano, dei politici compiaciuti, dei missili intelligenti che colpiscono con precisione a 5 Km. di distanza. Che affascinano il telespettatore anche lui parte attiva di questa emozionante avventura. La tecnologia a servizio del bene contro il male. 

  17 gennaio 1991: assurda, folle, azzardata manovra

Ora che a naufragare siamo "noi" è più semplice ricordare che in mare si muore. Ma la tragedia della Concordia non è certo il primo naufragio di quest'anno nei nostri mari...
A centinaia, a migliaia gli immigrati affogano ogni anno nel breve tratto del canale di Sicilia. Una striscia di mare che comporterebbe ben pochi pericoli, se migliaia di profughi disperati non fossero costretti a giocarsi la pelle su barconi instabili e sovraffollati...

  I naufragi degli "altri": oltre 1600 i profughi affogati nel Canale di Sicilia quest'anno!

  Allarme per un gommone disperso: a bordo 55 profughi della Somalia

... Sul mare ogni vita vale una vita. Se accade che si veda «uomo in mare», ogni viaggio si ferma, ogni direzione si devia: l'uomo va tolto dalla bocca del mare.
È la legge del mare. L'umana legge del mare. Per questa legge l'uomo trova l'uomo, cioè trova se stesso. Trova che l'uomo vale più del commercio, della conquista, dell'avventura e della guerra.
Anche il nemico devi salvare dal mare. Anche lo straniero. Anche l'immigrato. Devi salvare l'uomo dal mare, per essere tu uomo.
Abbiamo violato la legge del mare. Abbiamo violato l'unica umanità. Abbiamo stabilito che chi per noi non ha diritto di venire a noi può anche morire in bocca al mare.
E poi, per godimento ed esibita ricchezza, abbiamo sfidato il mare costruendovi sopra torri di Babele fragili quanto enormi...

  La legge del mare (pdf)


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Il grande cuore del Giglio e... l'Italia migliore!


«Sono venuto sull'Isola del Giglio per pregare, per ringraziare e per incoraggiare. Questa mattina ho incontrato alcuni parenti dei dispersi e non sono state necessarie tante parole: in questi frangenti basta uno sguardo, una stretta di mano e soprattutto una preghiera». È giunto ieri mattina con il traghetto il vescovo di Pitigliano-Sovana-Orbetello, Guglielmo Borghetti, e come prima cosa si è fermato a pregare nella chiesa dei santi Lorenzo e Mamiliano, la stessa che venerdì 13 gennaio, nella notte, ha dato accoglienza ai primi 400 naufraghi...

  Mons. Borghetti: «Questa è l’Italia migliore»

  Mons. Borghetti incontra i parenti dei dispersi: "Ci siamo detti tutto con uno sguardo" (video)

  Don Lorenzo: "La notte del naufragio abbiamo aperto la chiesa, il Giglio ha un cuore grande"
(video)

 
Suor Lina: "Quella notte abbiamo soccorso i bambini" (video)
 

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Due drammatici documenti audio: la telefonata tra la Capitaneria di porto e il comandante Schettino, e la testimonianza di Giovanna Giampedroni, madre del commissario di bordo Manrico.

    Elisa Chiari:  «Comandante, torni subito a bordo» (testo+audio)

"Primopiano" del prossimo numero di Famiglia Cristiana. L’immagine della Costa Concordia consegna alla storia l’idea di un’Italia che si dibatte tra coraggio e codardia.

    FAMIGLIA CRISTIANA:  Concordia, emblema del nostro Paese

Un capro espiatorio per sfogare la rabbia, un eroe senza macchia per placarla. E’ la formula un po’ stucchevole delle storie italiane al tempo della crisi. Anche nel dramma del Giglio la realtà è stata immediatamente diluita in un fumetto.
Servivano un’immagine evocativa (la nave sdraiata su un fianco, simbolo del Paese alla deriva) e uno Schettino che riempisse il vuoto lasciato da Berlusconi alla casella Figuracce & Bugie e assommasse su di sé l’orrore del mondo (ieri il Tg5 ha definito i suoi tratti fisici «lombrosiani» e il Tg3 lo mostrava in smoking come il comandante di «Love Boat» per suggerire maliziosamente la sua inconsistenza morale, quando TUTTI i comandanti di una crociera indossano lo smoking, nelle serate di gala). Mancava ancora il buono, che nella trama assolve al compito cruciale di riscattare l’onore ferito della collettività, fortificandola nell’illusione di essere migliore di quanto non sia. Adesso anche il buono c’è...

    Massimo Gramellini:  L'unico eroe

Francesco Anfossi ha raccolto dalla viva voce di Manrico Giampedroni il racconto della notte del naufragio: l'intervento per salvare  i passeggeri, la caduta nella nave ormai quasi rovesciata, il ferimento, le lunghe ore in attesa dei soccorsi. Il servizio uscirà su Famiglia Cristiana n.5, in parrocchia e in edicola da giovedì 26 gennaio.Su Famigliacristiana.it, invece, pubblichiamo in sequenza, a partire da oggi, le puntate-audio del suo racconto.

    FAMIGLIA CRISTIANA:  Il naufragio e i soccorsi, parla Manrico Giampedroni (testo+audio)


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Vizi capitali - Vizi privati (e pubbliche virtù) della tua banca -


Dove vanno i soldi che affidiamo alla banca? Provate a fare questa domanda al vostro impiegato allo sportello. Dopo un attimo di sconcerto (le banche non sono abituate a queste domande) vi risponderà: vengono prestati alle imprese, investite in titoli di borsa o nella costruzione di opere pubbliche. “Si, replicherete voi, ma quali imprese, quali titoli o grandi opere?”. Qui l’impiegato comincerà a guardarvi in modo strano pensando a uno scherzo, per poi tagliare corto: gli impieghi sono coperti dal segreto bancario. 
Ed è vero, ma almeno per le grandi operazioni possiamo sapere molte cose e spesso è la stessa banca a rivelarle (per farsi pubblicità). 
Per saperne di più 13 organizzazioni della società civile, tra cui Mosaico di Pace, hanno raccolto tutti i dati disponibili e li hanno messi in rete suwww.vizicapitali.org. Scorrendo le pagine del sito troverete tutti i “vizi” ai quali le nostre banche non sanno rinunciare: armamenti, opere dannose per l’ambiente e la società, paradisi fiscali, danni ai risparmiatori, privatizzazione dell’acqua e investimenti nell’energia nucleare. Con quali obiettivi? Almeno due: informare e cambiare.

  Vizi capitali

In questo sito troverete un’analisi aggiornata delle prime dieci banche italiane sulla base di sette indicatori (i “vizi capitali”): armamenti, impatto sociale, impatto ambientale, paradisi fiscali, tutela del risparmiatore, nucleare civile e privatizzazione dei servizi idrici. Per fare cosa? Anzitutto per cambiare. Per quanto potenti infatti, gli istituti hanno un punto debole: dipendono da noi, ovvero dai nostri soldi. Siamo noi a decidere se e come alimentare questo sistema.

  Visita il sito Vizicapitali.org Vizi privati (e pubbliche virtù) della tua banca


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Realtà agghiacciante e INACCETTABILE - Sanremo Gdf Operazione Acheronte (il fiume degli Inferi) - violenze "inaudite e sconcertanti" a danno di vecchi e disabili non-autosufficienti


Anziani picchiati e insultati, legati ai letti, abbandonati in condizioni igieniche indecenti. E, in almeno un paio di casi, morti in circostanze tali da meritare un approfondimento di indagine. Era questa la vita alla Casa di Riposo Borea e Massa di Sanremo, dove i 42 anziani ospiti - ci sono i filmati - vivevano subendo a giudizio della Gdf violenze "inaudite e sconcertanti". Sette arrestati tra il personale dell'istituto, e in tutto 15 indagati...
i filmati raccontano una realtà davvero agghiacciante. Documentano il sistematico disprezzo della dignità umana in un istituto che non è una casa di riposo ma un lager, e il personale non è composto da infermieri ma da carcerieri. Non a caso la Gdf, dopo le prime intercettazioni telefoniche e ambientali, ha voluto chiamare l'operazione Acheronte, il fiume degli Inferi. Lì finiva chi varcava quella soglia.

  Ospizio lager a Sanremo

Una lunga serie di "inauditi maltrattamenti" all'interno della casa di riposo Borea di Sanremo. Vittime delle violenze i 42 anziani ospiti, tenuti in "condizioni igieniche indecenti". Le indagini, partite nel giugno 2011, si sono svolte attraverso migliaia di ore di intercettazioni ambientali e filmati che hanno documentato gli abusi

ATTENZIONE: immagini  shoccanti che potrebbero urtare la sensibilità di chi guarda

  Video

... Siamo in Italia, a Sanremo, in una casa di riposo. Cose del genere non dovrebbero mai accadere. Non in Italia. Non in una casa di riposo. Non a danno dei vecchi. Non sui disabili e i non-autosufficienti. Non ad opera del personale che lavora lì, e che per questo lavoro vien pagato.
Non c’è un reato, in questo comportamento, ce ne sono 4-5. Nessun codice li abbraccia tutti quanti. Quale che sia, la pena sarà inadeguata alla colpa...
Noi portiamo in case di riposo i nostri vecchi pensando che l’istituto diventa il nostro continuatore, si occupa dei vecchi con la stessa affettuosità che avremmo noi, e in più ci mette una competenza che noi non abbiamo. Questo crediamo. Separarci dai nostri vecchi ci costa, lo sentiamo come una specie di tradimento: ci han tenuti con sé finché ce l’han fatta, ora che non ce la fanno più ce ne sbarazziamo. Ma questo nostro senso di colpa è alleviato dal pensiero (che gira per il cervello di tutti coloro che scaricano negli ospizi i genitori anziani) che lì stiano meglio che a casa. Se hanno bisogno di qualcosa, lì lo capiscono prima di noi. Se hanno un problema, lo sanno senza che gli venga detto. Invece, è doloroso dirlo, questo atroce filmato... qui scopriamo una cosa inaudita, difficile perfino da dire, e dunque, per i lettori, da credere: qui i vecchi e gli inabili, in questa casa di riposo (mai nome fu più mendace) non sono trattati con affetto, non con professionalità, e nemmeno con neutro rispetto: qui sono odiati...

  Le prede più facili

Avete visto le violenze a Sanremo nei confronti non solo di anziani ma anche – sembra di capire dalle immagini – di giovani disabili? E’ la conferma che va tenuto altissimo il livello di controllo verso il sistema delle residenze per non-autosufficienti: più alto certamente di quanto non lo sia oggi. Viene da chiedersi quante cose sappiamo ma soprattutto quante non conosciamo. Nel settore ci sono persone serie, tante, che svolgono il loro compito con rigore e professionalità. E’ giusto immaginare che questa rete di residenze deve esistere per quanti non sono in grado di mantenere in famiglia la presenza di un parente gravemente ammalato o con disabilità. 
E però deve essere chiaro che la strada preferita deve restare la permanenza in famiglia...

  Assegni di cura per chi li chiede


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Suicidi in carcere... una strage silenziosa



... "La notizia dell'ennesimo detenuto suicida - commenta il Sappe in una nota - e' sempre, oltre che una tragedia personale e familiare, una sconfitta per lo Stato. Quella delle morti in carcere, per suicidio o per cause naturali, si sta configurando 
come una vera e propria ecatombe. E se il drammatico numero non sale ulteriormente e' grazie alle donne e agli uomini della polizia penitenziaria, che quotidianamente sventano numerosi tentativi di suicidi"...

  Detenuto suicida in carcere

Una morte silenziosa, attenuata dalla colpa, che rende ogni gesto estremo una meritata condanna. 
Sovraffollamento, condizioni di vita precarie e insostenibili. Sono le carceri italiane, dove la pena si sconta con la quotidiana lotta alla sopravvivenza. Leggende, storie del Belpaese, titoli ad effetto: tutto diventa maledettamente reale quando a parlare sono i numeri.

  Suicidi in carcere, i dati di una strage silenziosa

... C’è poca attenzione alle condizioni di vita dei detenuti e alla possibilità che possano “redimersi” ed essere recuperati alla vita sociale, dopo aver scontato la giusta pena. Eppure, per un cristiano visitare i carcerati fa parte delle opere di misericordia corporali. Su questo verterà il giudizio del Signore. Ce lo ricorda l’evangelista Matteo: «Ero carcerato e siete venuti a trovarmi»...

  Quei suicidi in carcere

Le associazioni Ristretti orizzonti, Antigone, e A buon diritto chiedono di "fermare la strage", perché "c'è una correlazione tra le morti e il sovraffolammento nei penitenziari". A togliersi la vita sono stati 45 italiani e 21 stranieri. La loro età media non arrivava neanche a 40 anni

  Nel 2011 morti 186 detenuti 66 i suicidi dietro le sbarre

Guarda i nostri precedenti post:

  Benedetto XVI in visita al carcere di Rebibbia

  Giustizia - carcere - dignità




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La giornata di ieri, 18 gennaio, passerà alla cronaca come il Giorno in cui i New Media hanno vinto il derby contro gli Old Media, il digitale ha superato nel torneo la vecchia pellicola, i blog redatti in garage azzittito le rockstar, i filmati traballanti di registi adolescenti sulla rete Youtube oscurato i kolossal alla Ben Hur. Era infatti la giornata di protesta contro due proposte di legge americane dal nome bizzarro, una alla Camera, detta Sopa Stop Online Piracy Act, l’altra al Senato, detta Pipa, Protect Intellectual Property Act, ma con lo stesso obiettivo: difendere il diritto di autore delle grandi compagnie che producono spettacolo, informazione, musica, film, dalla distribuzione gratuita su internet.

    Gianni Riotta:  Limiti al web il vicolo cieco della politica



Notizie dal mondo



Il voto del 28 novembre non è stato regolare, la commissione elettorale deve correggere i propri errori o dimettersi, il governo deve trarre le conseguenze della disfatta elettorale, la comunità internazionale non sia compiacente. Così la Conferenza episcopale congolese in un documento dal titolo significativo: “Il coraggio della verità”.

   NIGRIZIA:  Rd Congo, vescovi in campo

Stanno bene ma sono ancora sotto sequestro i due religiosi rapiti nel Nord del Paese. Intanto, continuano guerriglia, violenze e fughe dei civili. E i due governi si scambiano accuse.

   Luciano Scalettari:  Sudan e Sud Sudan, sequestri e scontri

Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha annunciato la sospensione delle operazioni militari francesi in Afghanistan a seguito della strage di soldati francesi compiuta da un militare governativo afgano, ventilando il ritiro anticipato del contingente transalpino.

   Enrico Piovesana:  Francia, sospese operazioni militari in Afghanistan

La decennale contrapposizione tra Stati Uniti e Iran (e rispettivi alleati) appartiene a questo novero. Una partita giocata in nome della democrazia e dell’ordine internazionale da una parte, del diritto all’autodeterminazione e della non ingerenza dall’altra.

   Andrea Dalla Palma:  America Latina. La visita di Ahmadinejad irrita Washington



SCUOLA

Colpisce la concreta minuzia di queste indicazioni di lavoro che legano strettamente, senza astruserie pedagogiche, l' opera del ministero alla vita del più sperduto istituto elementare.

   Mario Pirani:  Scuola, i tecnici sanno fare le nozze con i fichi secchi

Gite, corsi, cancelleria e detersivi: ecco per cosa chiedono contributi i licei. Sul sito del ministero dell'Istruzione i dati relativi a tutti gli istituti. Al Sud il contributo privato è minore

   Salvo Intravaia:  Scuola pubblica, ma pagano anche le famiglie fino all'80% delle spese a carico dei genitori

Le istruzioni ministeriali sulla formazione del programma annuale 2012, diramate il 22 dicembre scorso, non risolvono una delle questioni ripetutamente poste, quella del compenso ai docenti che sostituiscono il dirigente scolastico nei periodi in cui questi è assente o che ne svolgono le funzioni nelle sedi prive di titolare.
Anzi, la risolvono negativamente, giacché ribadiscono, argomentandolo, il concetto, già sinteticamente espresso l'anno scorso, secondo cui ai docenti non potrebbero essere conferite funzioni superiori (la sostituzione dei presidi) se non nei casi di posti di dirigente vacanti o di assenze con diritto alla conservazione del posto, ferie escluse (art. 52, secondo comma, del decreto legislativo n. 165 del 2001)

   Mario D'Adamo:  Il dirigente scolastico è assente Ma nessuno lo può sostituire

Non sappia il Ministro cosa fanno lui e il suo Ministero. Non so se esiste questo comandamento nel decalogo della politica, ma mi sembra che il Ministro dell’Università e della Ricerca ne faccia una regola aurea: infatti sono in atto due processi fondamentali del Miur per l’università e la ricerca in Italia, che avranno rilievo per gli anni a venire, e sono improntati a logiche diametralmente opposte tra loro. Logiche così contraddittorie da rendere impossibile il perseguimento e persino l’individuazione di un qualunque obiettivo ragionevole.

   Andrea Bellelli:  Miur: dove attacchiamo il somaro?

La crisi di identità della scuola media italiana pare farsi sempre più profonda. A parlare sono i dati dell’ultimo “Rapporto sulla scuola della Fondazione Agnelli” che, nel riproporre la dibattuta questione della necessità di riorganizzare tale ciclo di istruzione, offre anche importanti spunti di riflessione in merito.

   Fiorella Farinelli:  Scuola media, anello debole del nostro sistema di istruzione?

Il presidente del Consiglio Monti invita a metter mano al miglioramento del capitale umano italiano, poiché il paese è in coda per il numero di diplomati, dopo l'Estonia, la Polonia, il Cile e la Slovenia. Occorre chiedersi se questi parametri misurino un'effettiva inferiorità formativa.

   Giorgio Israel:  Il capitale umano che i test ignorano

La scuola italiana è vietata ai diversamente abili. Lo dice un maestro che, seppur non abilitato all’insegnamento ai ragazzi portatori di handicap, è stato costretto più volte dai dirigenti scolastici a fare attività di sostegno, in assenza di docenti specializzati. Ma lo afferma anche il recente rapporto dell’Istat “L’integrazione degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di primo grado statali e non statali” presentato nei giorni scorsi.

   Alex Corlazzoli:  La scuola vietata ai diversamente abili

Anno nuovo, ministro nuovo. Come nuovo è anche l’osservatorio sull’integrazione scolastica, insediato due settimane fa a Roma dal ministro per l’istruzione Francesco Profumo. All’incontro hanno preso parte le dieci associazioni più rappresentative delle persone con disabilità. Aumentano le presenze di portatori di disabilità nella scuola, ma i problemi restano gli stessi.

   Luca Galassi:  La scuola senza sostegno


Lotta alla mafia


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OLTRE LE INGIUSTIZIE PER LA LEGALITÀ don Luigi Ciotti (video)


"OLTRE L'UTOPIA.
Per-corsi di speranza" 
promossi dai Missionari Comboniani di Brescia in collaborazione con il Centro Missionario Diocesano.

   Locandina degli incontri (pdf)

Primo incontro svolto presso la Casa Comboni Viale Venezia, 116 - Brescia - alle ore 20.30 del 22 Settembre 2011 con Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele.

   OLTRE LE INGIUSTIZIE PER LA LEGALITÀ (video)


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Dentro l'operazione "Panoramic" con Giuseppe Linares, dirigente della divisione anticrimine della Questura di Trapani

   Rino Giocalone:  Così catturiamo i boss della mafia

Il procuratore nazionale antimafia propone di confiscare i beni anche ai "grandi" evasori fiscali

   LIBERA INFORMAZIONE:  Grasso al Copasir: mafie sono cambiate, adeguare gli strumenti di contrasto

I volontari nei campi sequestrati alla mafia organizzati da Libera incontrati durante la presentazione al teatro Eliseo di Roma dello spettacolo "Per non morire di mafia", tratto dal libro scritto dal Procuratore Nazionale antimafia, Piero Grasso

   Anna Maria Del Luca:  I beni sottratti alla mafia e quei ragazzi che dicono no

Dal momento che il settore degli appalti pubblici in Italia vale da solo l’8% del Pil (oltre 100 miliardi di euro), dando lavoro a 1,5 milione di persone, è facile immaginare come questo business attiri non solo aziende pulite ma anche varie organizzazioni mafiose. In Italia l’infiltrazione mafiosa negli appalti è un cancro difficile da debellare: oltre 5mila aziende non applicano il codice antimafia previsto per appalti superiori a 150mila euro, e il 30% degli appalti totali avviene senza gara. Per rispondere a questa situazione pericolosa, alcuni Comuni italiani hanno pensato che la criminalità organizzata vada combattuta con opportuni strumenti proprio a partire dalla categoria edile.

   Maurizio Bongioanni:  Certificati antimafia, contrastare l’infiltrazione mafiosa


FEDE E
SPIRITUALITA'



La pace: incontro con l'altro

HOREB n. 60 - 3/2011


TRACCE DI SPIRITUALITA'

A CURA DEI CARMELITANI

Quando si parla di pace, oggi, facilmente si fa riferimento ad alleanze strategiche, equilibrio di forze e di armi; si ritiene quindi che la pace sia frutto di alchimie politiche e del buon senso dei “grandi” di questo mondo. 
Nella riflessione biblica, la pace è, prima di tutto, dono che procede da Dio e non dagli uomini, essa è costitutiva della natura di Dio, infatti, Pace è il suo nome, «Jhwh-Shalom» (Gdc 6,24). 
Gesù viene sulla terra per annunciare agli uomini che Dio è Signore di tutti e quindi per portare a tutte le genti la nuova novella della pace (At 10,36). Egli non è solo colui che evangelizza la pace, ricorda Paolo, ma anche colui che, mediante il sangue della sua croce, riconcilia tutte le cose, facendo la pace (Col 1,20). 
Con la sua morte in croce, sottolinea ancora l’Apostolo, Gesù distrugge in sé l’inimicizia, abbatte il muro di separazione che tiene lontani giudei e pagani, e crea un uomo nuovo, per cui, conclude Paolo, “Gesù è la nostra pace” (Ef 2,14). 
Proprio perché Gesù è la nostra pace, per chi accoglie il suo spirito e si lascia coinvolgere nel suo vissuto, la pace non si pone come esigenza etica o sociale, ma essa è intrinseca al dono globale, definitivo e supremo fatto da Dio all'uomo per mezzo di Gesù Cristo, allora la pace è costitutiva della vita del credente, in quanto vita coinvolta nel dinamismo trinitario e animata dallo spirito del Padre e del Figlio, che è Spirito di comunione e di pace.

Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb, Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.


   Editoriale

   Sommario



E' possibile richiedere copie-saggio gratuite:
CONVENTO DEL CARMINE
98051 BARCELLONA P.G. (ME)
E-mail: horeb.tracce@alice.it


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Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)

I MERCOLEDÌ DELLA BIBBIA – 2012

CAMMINANDO NELLA VIA DI GESÙ

Lettura del Vangelo di Marco

Dal 25 Gennaio al 28 Marzo

presso la sala del convento dalle h. 20.00 alle h. 21.00

 

   Calendario degli incontri


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  (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


Scuola di Formazione per la Vita Cristiana "SCEGLIERE DIO PER AMICO"
Itinerario Formativo Triennale del Vicariato di Barcellona Pozzo di Gotto (ME)

Scuola di Formazione per la Vita Cristiana
"SCEGLIERE DIO PER AMICO"
Itinerario Formativo Triennale
Vicariato di Barcellona P. G. (ME)

III ANNO

  • Locandina
  • Calendario incontri 2012 (9 gennaio - 26 marzo)



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  La Bibbia in un frammento

"Giuseppe non conobbe Maria finchè ella
generò un figlio ed egli lo chiamò Gesù".
(Matteo 1,25)

  Gianfranco Ravasi: Non la conobbe


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Uomini e profeti

Fedi e Mondo

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Nel cuore di Asia
con Giuseppe Cederna e 
Andrea Dell’Angelo 
sabato 14 gennaio 2012

 

Ancora Tibet. Anche se ovunque nel mondo stragi e ingiustizie vengono perpetrate nei confronti di chi è più debole, di chi ha meno resistenza agli assalti del potere, l’occupazione cinese del Tibet ci sembra particolarmente rappresentativa di un tentativo di cancellazione di una civiltà con il pretesto della lotta all’oscurantismo religioso. L’associazione non governativa A.S.I.A. da anni persegue una politica di aiuti, con discrezione e intelligenza, per sostenere la popolazione tibetana anche nella conservazione della propria cultura. Ci accompagnano in un singolare viaggio in una delle zone più impervie del Tibet  Andrea Dell’Angelo,  presidente di A.S.I.A., e lo scrittore Giuseppe Cederna.

    Ascolta


Leggere la Bibbia

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Aggeo e Zaccaria
con  Piero Stefani
domenica 15 gennaio 2012

 

Con Aggeo e Zaccaria siamo nel pieno della ricostruzione del tempio – che avverrà in due fasi: una prima iniziata nel 520 e una seconda nel 515 – ma anche nel pieno della crisi degli esuli ritornati a Gerusalemme. Difficoltà interne alla comunità e interne agli occupanti persiani rendono inquieto il clima non solo degli abitanti, ma anche della loro fede. Aggeo e Zaccaria si adoperano per rinvigorire l’unità religiosa del popolo, con richiami alle parole che sono risuonate in tutta la Bibbia: la giustizia e la libertà, la fedeltà e l’obbedienza. Ma compaiono anche (soprattutto nel secondo Zaccaria, che è un profeta posteriore al primo) accenti di un mondo nuovo, e molti simboli ispireranno la narrazione evangelica. Ne parliamo  con il biblistaPiero Stefani.

 

    Ascolta


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‎"Le Frontiere dello Spirito" puntata dell'8 gennaio 2011


Domenica 8 gennaio 2012, alle ore 8.50, nuovo appuntamento con “Le Frontiere dello Spirito”, il programma di cultura e attualità religiosa, curato e condotto dall’insigne biblista il cardinale Gianfranco Ravasi, e dalla giornalista Maria Cecilia Sangiorgi. 

Nella prima parte della trasmissione, il cardinale Ravasi commenta con la consueta competenza e autorevolezza un brano tratto dal Libro dei Salmi, che costituisce per i Cristiani una vera e propria raccolta di preghiere dal grande valore spirituale. “Ecco, Dio è la mia salvezza; io avrò fiducia, non avrò timore, perché la mia forza e mio canto è il Signore; egli è stato la mia salvezza.” Conosciamo di amare i figli di Dio se amiamo Dio.

Nella seconda parte del programma, curata da Maria Cecilia Sangiorgi, il servizio "anno 2012  fine del mondo?". 
L’argomento affrontato è quindi strettamente legato al nuovo anno: secondo una diffusa leggenda metropolitana, una profezia maya , avrebbe fissato per il 21 dicembre 2012, la fine del mondo.
Analizzando il calendario Maya ciascun ciclo del Lungo computo (uno dei loro modi di calcolare lo scorrere del tempo) corrisponde ad un’era del mondo; per i Maya il passaggio da un’era all'altra è segnato da catastrofi e distruzioni. Il ciclo attualmente in corso è iniziato il 6 settembre del 3114 avanti Cristo e avrà termine il 22 dicembre del 2012, cioè sabato 21 dicembre sarà l’ultimo giorno del vecchio ciclo.
Un gesuita antropologo, p. Riccardo Faglia, profondo conoscitore della cultura maya, ospite del programma, svela l’infondatezza di questa teoria ma invita a lasciarsi interrogare dalla saggezza indigena: siamo alla fine del mondo o solo alla fine del mondo che abbiamo costruito?

   il video della puntata intera sul sito Mediaset


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‎"Le Frontiere dello Spirito" puntata del 15 gennaio 2012


Domenica 15 gennaio 2012 "Le Frontiere dello Spirito" la rubrica religiosa scritta e condotta da Maria Cecilia Sangiorgi e dal cardinale Gianfranco Ravasi.

Nella prima parte, il cardinale Ravasi approfondisce le letture tratte dal libro di Samuele (3,3b-10.19).

A seguire la rubrica "Volti e storie" a cura di Maria Cecilia Sangiorgi con il servizio "Bibbia così antica, così moderna" .
La Bibbia è un libro che fa parte da millenni della storia dell'umanità e della vita degli uomini. Un tempo, quando scrivere e leggere era privilegio di pochi, l'Antico e il Nuovo Testamento, le storie, i personaggi la vita di Cristo erano conusciuti attraverso l'arte, la pittura, la scultura, le vetrate, i mosaici... Intere generazioni hanno pregato, meditato, si sono istruite nella Fede contemplando immagini che narravano le meraviglie di Dio. Nessunn libro al mondo è stato illustrato dall'arte quanto la Bibbia e del resto vanta una serie infinita di record... è il libro al mondo più venduto, 47 copie al minuto... eppure numerose indagini rivelano che, soprattutto in Europa, compreso l?italia non è altrettanto letta e conosciuta, specialmente dalle nuove generazioni, problema che ha attraversato in filigrana un recente convegno ecumenico promosso dalla Comunità di  Bose sulla Parola di Dio nella vita spirituale ...

Premessa
"La Bibbia è un libro universale, è un libro per tutti, non solo per le persone istruite o per chi non lo è, si rivolge a tutti. La Bibbia ha la possibilità di parlare alle questioni più profonde dell'animo umano, sia al lettore anziano che a quello giovane, sia a chi appartiene ad una determinata denominazione cristiana sia a un non credente, è un libro che ha la capacità di toccare il cuore umano" a parlare è p. Christopher Savage Monastero Ortodosso New Skete - USA

   il video della puntata intera sul sito Mediaset


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Voci in Rete - Padre Alberto Maggi


Padre Alberto Maggi è un teologo, biblista cattolico e religioso dell'Ordine dei Servi di Maria.

INTERVISTA A CURA DI PONTILEX

   video



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GIORNATA PER L’APPROFONDIMENTO E LO SVILUPPO DEL DIALOGO TRA CATTOLICI ED EBREI - Dio allora pronunciò tutte queste parole: Non uccidere (Esodo 20, 1.12) -



Il 17 gennaio la Chiesa in Italia celebra come negli anni passati la «Giornata dell’Ebraismo», che offre un’opportunità particolare per ricordare le radici ebraiche della fede cristiana, per guardare con gratitudine al dialogo sistematico in corso con l’ebraismo dal concilio Vaticano II e per promuoverlo ulteriormente nella situazione attuale attraverso azioni concrete. La «Giornata dell’Ebraismo» è stata finora accolta dalle Conferenze episcopali di Austria, Polonia, Paesi Bassi e Svizzera; in altri Paesi si sta al momento riflettendo sull'opportunità di seguire questo esempio. Il presidente della Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo, il cardinale Kurt Koch, dietro incarico di Benedetto XVI , ha sollecitato alcuni Paesi, in cui ebrei e cattolici vivono fianco a fianco e sono in dialogo da molto tempo, a prendere in considerazione l’introduzione di tale giornata commemorativa.
Il dialogo ebraico-cattolico è iniziato in maniera sistematica dopo il concilio Vaticano II. La dichiarazione Nostra aetate (n. 4), che rappresenta il punto di partenza e il documento fondante di questo dialogo, fornisce tuttora un indispensabile orientamento per ogni sforzo volto all'avvicinamento e alla riconciliazione tra ebrei e cristiani.

   La responsabilità particolaredi ebrei e cattolici

Quest'anno, il tema dell'evento, nato da un’intuizione della Conferenza episcopale italiana, è “Non uccidere”. Su questa Giornata si sofferma, al microfono di Amedeo Lomonaco, il vescovo di Pistoia, mons. Mansueto Bianchi, presidente della Commissione per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della Cei 

   Giornata per il dialogo fra cattolici ed ebrei sul tema "Non uccidere" (audio)

   il testo integrale del sussidio per la GIORNATA PER L’APPROFONDIMENTO E LO SVILUPPO DEL DIALOGO TRA CATTOLICI ED EBREI - Dio allora pronunciò tutte queste parole: Non uccidere (Esodo 20, 1.12) -

Il punto della situazione “ecumenica” tra i traguardi raggiunti in questi 50 anni di dialogo (dal Concilio Vaticano II ad oggi) e le sfide nuove da affrontare.
Il SIR (Servizio Informazione Religiosa) lo ha chiesto al card. Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, in occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che si celebra dal 18 al 25 gennaio e alla Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo fra cattolici ed ebrei che in alcuni Paesi dell’Europa, tra cui l’Italia, si celebra il 17 gennaio.

   La via della pazienza: il card. Kurt Koch su ecumenismo e Giornata ebraismo



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JESUS/Gennaio: "La Chiesa, una preghiera polifonica" di Antonio Tarzia


A chiusura del mese di gennaio, nei giorni che precedono la festa della Conversione di Paolo di Tarso, la Chiesa universale medita sulla sua essenza, sui fondamenti costitutivi della sua elezione. Legge il capitolo 17 del Vangelo di Giovanni, quello prima della Passione, ove Gesù prega il Padre in un discorso accorato che assomiglia tanto a un testamento...

   La Chiesa, una preghiera polifonica di Antonio Tarzia


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Un appassionato dell’unità dei cristiani: Olivier Clément - Il ricordo di Enzo Bianchi, Piero Pisarra e Flaminia Morandi


Già tre anni sono trascorsi dal passaggio di Olivier Clément dalla morte alla Vita, tre anni in cui la sua voce di appassionato dell’unità dei cristiani continua a risuonare dai suoi scritti che narrano i tesori della chiesa indivisa e li offrono non solo ai fedeli di tutte le confessioni ma a tanti uomini e donne assetati di senso. In questi tre anni, per ben due volte consecutive i cristiani hanno celebrato tutti insieme la Pasqua, cuore della loro fede, testimoniando almeno attraverso il calendario l’unicità del loro Signore e della sua comunità nella compagnia degli uomini: una coincidenza che tanto avrebbe rallegrato quell'uomo di Dio nato e cresciuto in un ambiente ateo.
Fu proprio la sua passione per la “chiesa una” a colpirmi quando lo conobbi, ormai più di quarant'anni fa...

   Olivier Clément: la passione per la chiesa una di Enzo Bianchi

Era uno dei teologi ortodossi più noti e apprezzati in Italia: non a caso Papa Wojtyla gli aveva chiesto di scrivere le meditazioni della Via Crucis al Colosseo. Cresciuto in una famiglia atea, dopo una lunga ricerca spirituale si convertì alla fede dell’Oriente cristiano, di cui è stato esponente colto, illuminato e dialogante.

   Un mistico tra Parigi e Bisanzio di Piero Pisarra

Per ricordare questo grande uomo di pensiero e di vita, le parole di una sua studiosa ed amica, la teologa Flaminia Morandi (nel 1° anniversario della sua morte).

   video


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Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani - 18/25 gennaio 2012


"Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo, nostro Signore" (cfr. 1 Cor 15, 51-58) 18-25 gennaio 2012
Presentazione
La preghiera è una realtà potente nella vita di un cristiano. La preghiera è trasformante. Quando i cristiani comprendono il valore e l'efficacia della preghiera in comune per l'unità di quanti credono in Cristo, essi cominciano ad essere trasformati in ciò per cui stanno pregando.

   Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani

Linee guida per la crescita della collaborazione tra le Chiese in Europa

   Il testo della Charta Oecumenica redatto a Strasburgo

Cento anni or sono il cristianesimo ha, se così si può dire, inventato l'ecumenismo. È stato indotto a farlo dalla contraddizione nella quale viveva da secoli, dopo le due profonde fratture avvenute al suo interno: nel 1054 la cristianità latina e quella bizantina si erano separate (una frattura che dura da quasi 1.000 anni), e nel 1517, all'interno della cristianità latina, si sono divisi il protestantesimo e il cattolicesimo romano (una frattura che dura da quasi 500 anni). Queste divisioni, accompagnate da reciproche scomuniche e da secoli di dura polemica, contraddicono la natura stessa della Chiesa che, nel Credo di Nicea-Costantinopoli, condiviso da tutte le confessioni cristiane, si considera e proclama solennemente una. Dalla presa di coscienza della contraddizione di una Chiesa che si dice una, ma non lo è perché è divisa, e dalla volontà di superarla perché alla lunga essa mina la credibilità stessa del messaggio cristiano, è nato il movimento ecumenico, che prese le mosse dalla conferenza missionaria di Edimburgo del 1910. Da allora molto cammino è stato percorso.

   Ecumenici per vincere secoli di divisioni


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Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani - 18/25 gennaio 2012 - 1° giorno

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Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani - 18/25 gennaio 2012 - 2° giorno

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Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani - 18/25 gennaio 2012 - 3° giorno


"Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo, nostro Signore" (cfr. 1 Cor 15, 51-58) 18-25 gennaio 2012

LETTURE BIBLICHE E COMMENTO PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA

  • Letture
  • Commento
  • Preghiera 
  • Domande per la riflessione personale
Leggi tutto:

   Trasformati da Cristo, colui che serve “Il Figlio dell’uomo è venuto ... per servire” (Mc 10, 45)

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   Trasformati dalla paziente attesa del Signore  “Lascia fare, per ora. Perchè è bene che noi facciamo così la volontà di Dio sino in fondo” (Mt 3, 15)

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   Trasformati dal Servo sofferente “Cristo [...] morì per voi” (1 Pt 2, 21)


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(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"


‎... Noi veramente crediamo che questa unità cui ci hai coinvitati, è necessaria quale testimonianza del mistero della tua opera nella natura umana, incline alla decomposizione e alla disintegrazione a causa del peccato e dell'egoismo.
Questa unità è necessaria anche perché il mondo creda che non c'è altra speranza se non nella persona di Gesù Cristo, tuo prediletto, che hai mandato per unire le realtà celesti con quelle terrestri...

   Preghiera per l'unità dei cristiani


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Andai a trovarlo per la prima volta nel 1983. E in quell’occasione, con una troupe televisiva, rischiammo di incendiargli la casa. Sistemando le luci, l’operatore spostò una lampada che bruciava davanti a un’icona. E le tende di casa presero fuoco. Quando gli ricordo quell’episodio, Olivier Clément sorride. Si limita a raccomandare, a me e ai tecnici che mi accompagnano, maggiore prudenza. Sono venuto a intervistarlo di nuovo. Una lunga conversazione sui temi che da sempre sono al centro del suo lavoro di teologo: il difficile incontro tra Oriente e Occidente, la spiritualità della bellezza, il senso del messaggio cristiano di fronte alle sfide dell’ateismo e del nichilismo. Il tono di Clément è pacato, la voce profonda. Ma in ogni parola brucia lo stesso fuoco che vediamo anche ora bruciare in una lampada davanti a un’icona, come nel 1983.

    Piero Pisarra:  Intervista a Olivier Clément

CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni


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Chi fa deviare i giusti per la via del male, nel suo tranello lui stesso cadrà (Pr 28,10). 

  I conti non fatti

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La Giornata mondiale del migrante e del rifugiato/2


Il Messaggio di papa Benedetto XVI si articola in tre parti, dedicate rispettivamente ai lavoratori migranti, ai rifugiati e agli studenti internazionali. A tutti loro è rivolta oggi la nuova evangelizzazione, in un contesto sociale in cui “il miscuglio di nazionalità e di religioni va crescendo in misura esponenziale. (...) Di fronte a tale sfida, la Chiesa si sente sollecitata a rivedere i suoi metodi, le sue espressioni e il suo linguaggio, rinnovando il suo slancio missionario. 
Una ‘nuova’ evangelizzazione, quindi, ma che non scalfisce i contenuti e i valori del mandato missionario, trasmessi dalla Sacra Scrittura, dalla Tradizione e dal Magistero”.
Le migrazioni offrono l’opportunità di far conoscere il Vangelo a uomini e donne che appartengono ad altre religioni o che non hanno incontrato Gesù Cristo. Nello stesso tempo numerosi cristiani emigrano in Paesi in cui i cristiani sono una minoranza o dove l’antica tradizione di fede è ridotta ad un fatto culturale. In ambedue i casi i laici possono annunciare la Buona Novella con la parola e l’esempio, assistiti da una pastorale adeguata. 
“La nuova evangelizzazione nel mondo delle migrazioni, deve far leva soprattutto sul necessario coinvolgimento del laicato, da una parte, e sull'importanza del dialogo a tutti i livelli, dall'altra”.
Il Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti si unisce alla voce del Santo Padre, ha affermato l’Arcivescovo Vegliò, per manifestare sentimenti di stima, apprezzamento e gratitudine verso tutti coloro “che impegnano tempo, energie e risorse nella pastorale della migrazioni, spesso nel silenzio e, talvolta, anche a rischio della propria vita”.

   il testo integrale del MESSAGGIO DI BENEDETTO XVI PER LA GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO (2012) "Migrazioni e nuova evangelizzazione"

Dopo l'Angelus di oggi:
Cari fratelli e sorelle,
celebriamo oggi la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Milioni di persone sono coinvolte nel fenomeno delle migrazioni, ma esse non sono numeri! Sono uomini e donne, bambini, giovani e anziani che cercano un luogo dove vivere in pace.
Nel mio Messaggio per questa Giornata del Migrante e del Rifugiato ho richiamato l’attenzione sul tema “Migrazioni e nuova evangelizzazione”, sottolineando che i migranti sono non soltanto destinatari, ma anche protagonisti dell’annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo.

   video

In un lungo colloquio con Radio Vaticana, monsignor Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti parla della giornata a loro dedicata

   “Tutelare e curare chi fugge da guerre e violenze”

   l'intervista (audio)

Migranti, l'umanità in viaggio
Oggi si celebra la Giornata mondiale del migrante: i dati dell'immigrazione in Italia, che è ancora terra di approdi, e quelli dell'emigrazione, dall'Italia e dall'Europa
  • L'Italia, terra di approdi
  • Addio mia bella patria, l'Europa si rimette in viaggio
Sono 932mila i minori di origine straniera regolarmente registrati all'anagrafe italiana, di cui 572mila sono nati nel nostro paese (1). A loro si uniscono i 7.540 minori migranti soli non accompagnati presenti in Italia (2), che sono il volto insieme più vivo e vulnerabile della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2012. 
Save the Children richiama l’attenzione sulla necessità di una migliore accoglienza, protezione e una piena integrazione per tutti i bambini e gli adolescenti stranieri presenti nel nostro paese. Tra i più a rischio sono proprio i minori non accompagnati registrati dal sistema di accoglienza nazionale, che hanno quasi tutti un’età compresa tra i 15 e 16 anni, ma 728 hanno meno di 14 anni e 68 meno di 6. Più del 90% sono maschi, le nazionalità prevalenti sono quella afghana (1.37), egiziana (1.058) e tunisina (1027), seguite da Marocco, Bangladesh e Mali. Uno su due è giunto in Italia via mare nel periodo tra il 1 gennaio al 14 dicembre 2011 (3), con viaggi spesso drammatici, rischiando più volte la vita o assistendo alla morte per naufragio dei propri compagni o familiari. 

   Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, Save the Children: nel 2012 sistema nazionale di accoglienza e riforma della cittadinanza per i minori

Vedi anche il nostro post precedente:
   La Giornata mondiale del migrante e del rifugiato


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A scuola di perdono per sconfiggere l'odio - Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII - Università del Perdono -



Più forza, meno rabbia, meno violenza, uguale perdono questa l’equazione della prima giornata di lezione della nuova Università del Perdono che apre ufficialmente sabato prossimo presso la Casa Madre del Perdono (via Chitarrara, 675 a Taverna di Montecolombo) dell’Associazione Papa Giovanni XXIII dove dal 2005 ad oggi sono oramai state accolte oltre 150 persone (detenuti comuni non tossicodipendenti) alle quali, in varie forme e gradi, sono state offerte occasioni di cambiamento della propria vita, attraverso soprattutto un cambio di mentalità. 

   a Rimini la nuova Università del Perdono

   la locandina (pdf)

Perdonare chi ci ha fatto del male. Chi ci riesce, vive, chi odia si macera e muore dentro. Come spiegava già la fulminante genialità di William Shakespeare: "Serbare rancore equivale a prendere un veleno e sperare che a morire sia l’altro"... Chi sa amare il nemico, insomma, traccia il confine tra misericordia e vendetta, ma soprattutto scopre il segreto per cui, nonostante l’ingiustizia subìta, la vita può ancora essere un tesoro prezioso anziché un tormento. Un segreto che non è facile mettere in pratica quando il dolore ci schiaccia, ma che si può apprendere da chi ci è passato.
Il verso shakespeariano è dunque lo slogan della nuova Università del Perdono... 

   A scuola di perdono per sconfiggere l'odio

Un percorso sul perdono e la riconciliazione aperto a tutti e scandito da vari incontri... nella Casa Madre del Perdono a Montecolombo, Rimini. L’iniziativa è dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII è ha per titolo: “Verso l’Università del Perdono” a significare l’intenzione di approfondire, attraverso esperti e testimoni, la possibilità di amare il nemico. Il perdono rappresenta anche un elemento importante del percorso proposto a circa 300 detenuti e ex detenuti ospiti di diverse case della Papa Giovanni XXII in Italia, con importanti risultati. Ma che cosa significa il perdono per queste persone? Adriana Masotti lo ha chiesto a Giorgio Pieri, responsabile della Casa di Montecolombo...

   Il perdono nelle carceri: iniziativa dell'associazione Papa Giovanni XXIII

Quando perdonare significa “tornare liberi”. Un’esperienza che gli ospiti della Casa Madre del Perdono - per lo più provenienti dal carcere - vivono ogni giorno sulla loro pelle. Fanno un grande lavoro prima di tutto su se stessi, devono perdonarsi per ciò che hanno fatto e perdonare chi, in precedenza, ha fatto loro del male. Qui, il primo passo di un cammino difficile, ma pieno di significato. Chiunque può compierlo...
Nel servizio le interviste a Francesco Lambiasi – vescovo Diocesi di Rimini e Padre Gianfranco Testa – cofondatore progetto sul perdono “Espere” 

   Verso l’Università del Perdono: a Montecolombo una giornata-incontro (testo+video)


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"L'etica delle tasse" di Enzo Bianchi


Sono quasi duemila anni che alcune parole dell’apostolo Paolo rivolte ai cristiani di Roma risuonano con forza per tutti i discepoli di Gesù Cristo: “Rendete a ciascuno ciò che gli è dovuto: a chi il tributo, il tributo; a chi le tasse le tasse; a chi il timore il timore; a chi il rispetto il rispetto”. Parole che, accostate a quelle che gli evangelisti mettono in bocca a Gesù stesso – “Rendete a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio” – dovrebbero orientare il comportamento dei cristiani verso le autorità civili, in particolare per quanto riguarda il contributo economico da versare per la gestione della cosa pubblica e per i beni comuni che lo Stato garantisce, non affidabili alla sfera privata dell’economia per il semplice fatto che i “profitti” che se ne traggono sono forzatamente dilazionati nel tempo. Ma se la risposta di Gesù a un quesito legato specificatamente a un “tributo da pagare a Cesare” è sovente ricordata ogni qualvolta si discute di laicità dello stato o di atteggiamento da assumere da quanti sono al contempo cristiani e cittadini, non altrettanto si può dire dell’ammonimento di Paolo che viene troppo sbrigativamente relegato tra le indicazioni “datate”, connesse a una situazione storica e sociale ormai scomparsa quale quella dell’impero romano.
Eppure credo che possa essere prezioso, non solo per i cristiani, arricchire l’attuale riflessione sulle tasse, con questo concetto anche neotestamentario di “rendere” il dovuto a chi gli spetta, con questo invito al discernimento degli ambiti, al rispetto delle prerogative e dei limiti di ogni “signoria”, sia essa politica o religiosa. Tale discernimento infatti mi pare strettamente legato alla consapevolezza o meno della propria appartenenza a una “comunità”, del sapersi membra di un determinato corpo, ecclesiale o sociale...

   L'etica delle tasse di Enzo Bianchi

Per approfondire:
Legalità, socialità, pace: sono valori strettamente collegati, non dissociabili uno dall'altro. La loro attualità è permanente, se non perenne. 

   Trilogia di documenti sull'educazione alla legalità, alla socialità e alla pace



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‎"L'uomo dell'età moderna e la Chiesa" Congresso internazionale (Roma 16-19 novembre 2011) - documentazione, interviste e video della relazione di mons. Peter Henrici: "Perché la filosofia moderna è 'moderna'?"


L'uomo dell'età moderna e la Chiesa 
Congresso internazionale a Roma 16-19 novembre 2011

Cos'è la Modernità? Porsi questo interrogativo è ancora cruciale se, per definire la nostra temperie culturale, non sappiamo trovare termini alternativi e ad essa non correlati (Postmodernità). Il senso del moderno è tutt'oggi disputato quale momento irrinunciabile per la comprensione delle sfide che si pongono al pensiero contemporaneo.

Presenti filosofi, teologi e storici provenienti dalla Gregoriana, da Università statali italiane (Roma, Torino, Urbino, Viterbo, Chieti-Pescara, Lecce) e di diverse nazioni (Parigi, Friburgo, Monaco, Zurigo), differenti per formazione, ma uniti dalla comune preoccupazione per il vissuto odierno, per la Chiesa e per il pensiero della cristianità.
«Nella cultura corrente, infatti – spiega il gesuita Paul Gilbert, nuovo Decano della Facoltà di Filosofia della Gregoriana – le rappresentazioni della Modernità, cioè dei secoli XVII-XVIII, sono spesso contrastate. Il Congresso vuole pertanto approfondire lo studio di alcuni aspetti teologici, filosofici e culturali di questo periodo, al fine di aiutare alla formazione di giudizi equilibrati sul tema».
I secoli di Galileo Galilei e di Roberto Bellarmino, di Matteo Ricci e di Cristoforo Clavio – di cui ricorrerà l’anniversario il prossimo anno (1612-2012) – ci interpellano ancora, proponendo un legame tra tecnica e speculativa molto più forte rispetto a quest’oggi.

  Leggi il programma (pdf)

  video dell'intervista del R.P. Paul Gilbert a: Prof. Simone D'Agostino (Università Gregoriana) Prof. Domenico Bosco (Chieti-Pescara) Prof. Costantino Esposito (Bari) Mgr. Peter Henrici (Zurigo-Vescovo Emerito)

A conclusione delle giornate di studio due conferenze pubbliche di Mons. Peter Henrici e del Card. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura.
mons. Peter Henrici: "Perché la filosofia moderna è 'moderna'?"

  video


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‎"L'uomo dell'età moderna e la Chiesa" Congresso internazionale (Roma 16-19 novembre 2011) - video della relazione del Card. Gianfranco Ravasi: "La sensibilità moderna e l'Incarnazione"


Il progetto internazionale «Fides ex auditu» dell’organizzazione Faith Comes by Hearing

L'uomo dell'età moderna e la Chiesa Congresso internazionale a Roma 16-19 novembre 2011

A conclusione delle giornate di studio due conferenze pubbliche di Mons. Peter Henrici e del Card. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. 

Card. Gianfranco Ravasi: "La sensibilità moderna e l'Incarnazione"

  video


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POLITICA


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‎"Politica: perché ha bisogno della religione" di Lorenzo Ornaghi


Le grandi tendenze della storia, quelle che producono cambiamenti estesi, intensi e duraturi, spesso procedono per lungo tempo sommerse e non avvertite dalla maggior parte di noi, per poi manifestarsi all'improvviso e, non di rado, con violenza. L’evento o gli eventi che portano alla luce simili tendenze inquietano e, quasi sempre, accrescono la paura di individui e collettività per il futuro che li attende. Così è accaduto anche per la lunga tendenza «moderna», sotto la cui spinta la «laicità» dello spazio pubblico sembrava dover imporre l’insignificanza – o addirittura l’ostracismo – di ogni riferimento al sacro e al senso religioso.
L’11 settembre ci ha colti di sorpresa. E proprio l’evento dell’11 settembre, nel momento stesso in cui ha mostrato la vulnerabilità dei sistemi di convivenza dell’Occidente, ha costretto a prendere atto della lunga tendenza che aveva distorto – e, nella noncuranza dei più, continuava a svilire – il rapporto tra religione e politica...

  Politica: perché ha bisogno della religione di Lorenzo Ornaghi


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David Riley, responsabile del rating sul debito sovrano dell’agenzia Fitch ospite di Ballarò parla della crisi che sta sconvolgendo l’Europa. Tra gli altri ospiti di Giovanni Floris il sottosegretario all’economia Gianfranco Polillo, Enrico Giovannini presidente dell’Istat, l’economista Lucrezia Reichlin già direttore generale alla ricerca della BCE, il presidente di Confimprese e direttore generale per la valorizzazione del patrimonio culturale Mario Resca, Roberto Cota presidente presidente Regione Piemonte (Lega Nord), Bruno Tabacci di Alleanza per l’Italia, Fabio Salviato, fondatore di Banca Etica e presidente della Federazione Banche Etiche Europee, il presidente di Rcs libri Paolo Mieli, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli. Al centro del dibattito i mercati, le mosse di Mario Monti , l’Europa partendo dall’Italia dove vola il costo della vita, sale la disoccupazione, cresce la pressione fiscale, le liberalizzazioni sono in arrivo e il peso della manovra comincia a farsi sentire. Molti si chiedono se serviva un’agenzia di rating per dirci che eravamo in serie B. 

In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza (video)

  BALLARO': ITALIA DECLASSATA, A BALLARÒ IL RESPONSABILE DI FITCH (video puntata integrale)

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In questo video, Sergio Rizzo, durante la trasmissione "Ma anche no" del 15 gennaio 2012 su LA7, mette a confronto i tagli alla politica e i tagli ai più bisognosi. Il risultato è sorprendente e nonostante gli argomenti siano noti, si resta pur sempre sconvolti: vale la pena rinfrescarsi la memoria con questi dati aggiornati.

  LA7- "Ma anche no": Intervista a Sergio Rizzo (testo+video)

La Sicilia da lunedì è teatro di una mobilitazione che sta coinvolgendo agricoltori, pescatori, edili, disoccupati, artigiani e autotrasportatori (Aias) impegnati a dire basta all’indifferenza dei politici per le sorti dell’isola. Sono le “Cinque giornate di Sicilia” improntate su manifestazioni nei punti cruciali di autostrade e svincoli, in modo da bloccare la regione e impedire l’uscita e l’entrata di qualsiasi prodotto. Una protesta che si sta rivelando efficace, grazie anche allo stop totale della circolazione di camion e mezzi pesanti in tutta la Sicilia. A organizzarla, una cordata chiamatasi Forza d’urto, costituita anche dal Movimento agricolo dei Forconi e da gruppi spontanei, espressione di un malcontento reale, che in molti, sin da subito, stanno tentando di strumentalizzare. È il caso di Forza Nuova e delle correnti della destra estrema, che in vari modi hanno appoggiato la manifestazione. Eppure, in tutte le occasioni, manifestanti e organizzatori hanno precisato di rifiutare ogni etichetta e di respingere chiunque si presenti con qualche bandiera. Dov’è la verità? Ce lo spiega Vito Lo Monaco, presidente del Centro Studi Pio La Torre di Palermo.

  Stella Spinelli: Sicilia, uno sguardo oltre i forconi

La Sicilia, da lunedì, è teatro di uno dei più grandi movimenti di protesta italiani dallo scoppio della crisi. La regione è paralizzata da blocchi stradali e manifestazioni, tesi a isolarla. Il vertice a Palermo non sblocca la situazione. Lombardo: “Ho chiesto un confronto con Monti. Rimuovere gli sbarramenti? Non c’è pieno controllo del movimento, ma niente atti di forza”. Richichi (Aias): “Andare a Roma? Non abbiamo i soldi per i biglietti”. Isola nel caos: supermercati semivuoti, code chilometriche nei pochissimi distributori di benzina ancora aperti. Venti presìdi nel Catanese, Paternò inespugnabile. Oltre cento camion fermi agli imbarcaderi in Calabria, sotto assedio il petrolchimico di Gela. Da dove viene e dove porterà questa rivolta ce lo spiega Umberto Santino, colui che ha fondato e che dirige il Centro siciliano di documentazione ” Giuseppe Impastato” di Palermo.

  Stella Spinelli: Sicilia, Forza d’urto e Forconi. Per saperne di più

Sicilia, la rivolta degli scontenti
Lo sciopero dei Tir contro l'aumento dei carburanti e della tariffe autostradali porta allo scoperto un malessere diffuso e profondo, che unisce diverse categorie contro la politica.

  Delia Parinello: Un'isola che sogna la rivoluzione

  Pietro Scaglione: Fra Vespri siciliani e globalizzazione

  Paolo Parazzolo: Quando Palermo sognava una città per l'uomo

Da più parti mi è stato chiesto di prendere posizione su quanto sta accadendo in questi giorni in Sicilia, rispetto ai blocchi del Movimento dei Forconi. Forse risulterò impopolare e, sebbene abbia già avuto prova del fatto che molto probabilmente da qualcuno sarò insultata, sarò diretta: mi sento distante anni luce da quanto sta succedendo e non perché io sia un parlamentare europeo, ma perchè innanzitutto non condivido il metodo, e non ho ben chiare (io come tanti altri) le vere motivazioni di questi blocchi.

  Sonia Alfano: Perchè non sto con i forconi siciliani

Lo sciopero dei tassisti, confermato a oltranza anche dopo una prima intesa tra governo e sindacati delle autopubbliche, e la protesta annunciata dai benzinai, che minacciano una serrata di dieci giorni consecutivi, sono i veri ostacoli ai decreti sulle liberalizzazioni che il governo si accinge a varare oggi in consiglio dei ministri.

    Marcello Sorgi: Dalla piazza i veri ostacoli alle riforme del governo

Non è vero che il contrario della democrazia sia necessariamente la dittatura. C’è almeno un altro regime: l’oligarchia. E tra i due regimi possono esserci poi varie forme intermedie. Una di queste è quella esistente da qualche tempo in Italia.

    Ernesto Galli Della Loggia: Una invisibile supercasta


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 BENEDETTO XVI
 





 
    Angelus - 15 gennaio 2012

      Udienza - 18 gennaio 2012, Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani

      DiscorsoAi Dirigenti e al Personale dell'Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano (13 gennaio 2012)

    DiscorsoAl gruppo degli Ecc.mi Presuli della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti d’America, in Visita “ad Limina Apostolorum” (19 gennaio 2012)

      DiscorsoAlla Delegazione Ecumenica della Chiesa Luterana di Finlandia, in occasione della Festa di Sant'Enrico (19 gennaio 2012)



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BENEDETTO XVI UDIENZA GENERALE 18 gennaio 2012: Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani



Cari fratelli e sorelle!
Inizia oggi la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani che, da oltre un secolo, viene celebrata ogni anno da cristiani di tutte le Chiese e Comunità ecclesiali, per invocare quel dono straordinario per cui lo stesso Signore Gesù ha pregato durante l’Ultima Cena, prima della sua passione: “Perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me ed io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato” (Gv 17,21)...
Da quando il movimento ecumenico moderno è nato, oltre un secolo fa, vi è sempre stata una chiara consapevolezza del fatto che la mancanza di unità tra i cristiani impedisce un annuncio più efficace del Vangelo, perché mette in pericolo la nostra credibilità. Come possiamo dare una testimonianza convincente se siamo divisi? Certamente, per quanto riguarda le verità fondamentali della fede, ci unisce molto più di quanto ci divide. Ma le divisioni restano, e riguardano anche varie questioni pratiche ed etiche, suscitando confusione e diffidenza, indebolendo la nostra capacità di trasmettere la Parola salvifica di Cristo...
Il cammino della Chiesa, come quello dei popoli, è nelle mani del Cristo risorto, vittorioso sulla morte e sull’ingiustizia che Egli ha portato e ha sofferto a nome di tutti. Egli ci fa partecipi della sua vittoria. Solo Lui è capace di trasformarci e renderci, da deboli e titubanti, forti e coraggiosi nell’operare il bene. Solo Lui può salvarci dalle conseguenze negative delle nostre divisioni. Cari fratelli e sorelle, invito tutti ad unirsi in preghiera in modo più intenso durante questa Settimana per l’Unità, perché cresca la testimonianza comune, la solidarietà e la collaborazione tra i cristiani, aspettando il giorno glorioso in cui potremo professare insieme la fede trasmessa dagli Apostoli e celebrare insieme i Sacramenti della nostra trasformazione in Cristo. Grazie.

  il testo integrale dell'Udienza di Benedetto XVI del 18 Gennaio 2012

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OPINIONI E COMMENTI


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