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N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
(di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)
Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
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NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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Questo il nostro augurio per il nuovo anno:
"Diventate vela del mondo che trascina il genere umano dalle secche al largo" (don Tonino Bello)
Buon 2012!
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
La
grande nave morta, riversa sullo scoglio, sembra l’immagine plastica di
una sconfitta. Forse la porteranno via, forse sarà fatta a pezzi, forse
andrà sul fondo con i suoi tesori dopo svuotato il ventre dai suoi oli
divenuti veleni. Era una città della gioia, dei balocchi persino, ora
visitata dalla morte, dall'angoscia per i dispersi, dalla
tribolazione dei naufraghi, e in un’ora ridotta da ammiraglia del mare
a giocattolo infranto. Una sconfitta, ma una sconfitta senza duello.
Non è stato il mare, è stato l’errore umano, è una sconfitta umana...
È
questa fallibilità umana il perno ricorrente del nostro smarrimento, il
terminale delle nostre affidate speranze e delle segrete paure.
Sentirci esposti all'errore altrui, e insieme coscienti della
nostra stessa ordinaria capacità d’errore, diviene oggi un affaccio sul
mistero dell’uomo, su quella rischiosa "zona libera" che egli
rappresenta nella sapienza del cosmo...
Ci
misuriamo sull'uomo, dunque, qui ci diamo le coordinate. L’errore
umano, l’eroismo umano, la storia umana sono per noi lacrime, pugni
chiusi, braccia aperte. Ma braccia aperte, imparando ancora.
L'errore e il senso
Ma
che strano. Quando succede una tragedia, come il naufragio della nave
da crociera di questi giorni, si parla prima di tutto dei morti, dei
dispersi. Si intervistano i sopravvissuti, le loro famiglie, si cercano
le loro storie, i loro racconti, da Venezia agli Stati Uniti, alla
Corea. E si cercano i responsabili di quella assurda, folle, azzardata
manovra! E poi si indaga sulle eventuali complicità, sui possibili
disastri ambientali. Si celebrano – giustamente – gli eroi che hanno
salvato tante vite umane.
Per la guerra non è così. Anzi, l’esatto contrario.
I
responsabili di quella assurda, folle, azzardata manovra che fu la
guerra (‘avventura senza ritorno’ come la definì Giovanni Paolo II)
vengono celebrati come eroi, o perlomeno come persone sagge e
intelligenti che hanno affrontato la situazione con serietà! Le storie
raccontate sono quelle dei piloti che bombardano, dei politici
compiaciuti, dei missili intelligenti che colpiscono con precisione a 5
Km. di distanza. Che affascinano il telespettatore anche lui parte
attiva di questa emozionante avventura. La tecnologia a servizio del
bene contro il male.
17 gennaio 1991: assurda, folle, azzardata manovra
Ora
che a naufragare siamo "noi" è più semplice ricordare che in mare si
muore. Ma la tragedia della Concordia non è certo il primo naufragio di
quest'anno nei nostri mari...
A
centinaia, a migliaia gli immigrati affogano ogni anno nel breve tratto
del canale di Sicilia. Una striscia di mare che comporterebbe ben pochi
pericoli, se migliaia di profughi disperati non fossero costretti a
giocarsi la pelle su barconi instabili e sovraffollati...
I naufragi degli "altri": oltre 1600 i profughi affogati nel Canale di Sicilia quest'anno!
Allarme per un gommone disperso: a bordo 55 profughi della Somalia
...
Sul mare ogni vita vale una vita. Se accade che si veda «uomo in mare»,
ogni viaggio si ferma, ogni direzione si devia: l'uomo va tolto dalla
bocca del mare. È la legge del
mare. L'umana legge del mare. Per questa legge l'uomo trova l'uomo,
cioè trova se stesso. Trova che l'uomo vale più del commercio, della
conquista, dell'avventura e della guerra. Anche il nemico devi salvare dal mare. Anche lo straniero. Anche l'immigrato. Devi salvare l'uomo dal mare, per essere tu uomo. Abbiamo
violato la legge del mare. Abbiamo violato l'unica umanità. Abbiamo
stabilito che chi per noi non ha diritto di venire a noi può anche
morire in bocca al mare. E poi, per godimento ed esibita ricchezza, abbiamo sfidato il mare costruendovi sopra torri di Babele fragili quanto enormi...
La legge del mare (pdf)
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Il grande cuore del Giglio e... l'Italia migliore!
«Sono venuto sull'Isola del Giglio per pregare, per
ringraziare e per incoraggiare. Questa mattina ho incontrato alcuni
parenti dei dispersi e non sono state necessarie tante parole: in
questi frangenti basta uno sguardo, una stretta di mano e soprattutto
una preghiera». È giunto ieri mattina con il traghetto il vescovo di
Pitigliano-Sovana-Orbetello, Guglielmo Borghetti, e come prima cosa si
è fermato a pregare nella chiesa dei santi Lorenzo e Mamiliano, la
stessa che venerdì 13 gennaio, nella notte, ha dato accoglienza ai
primi 400 naufraghi...
Mons. Borghetti: «Questa è l’Italia migliore»
Mons. Borghetti incontra i parenti dei dispersi: "Ci siamo detti tutto con uno sguardo" (video)
Don Lorenzo: "La notte del naufragio abbiamo aperto la chiesa, il Giglio ha un cuore grande" (video)
Suor Lina: "Quella notte abbiamo soccorso i bambini" (video)
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Due drammatici documenti audio:
la telefonata tra la Capitaneria di porto e il comandante Schettino, e
la testimonianza di Giovanna Giampedroni, madre del commissario di
bordo Manrico.
Elisa Chiari: «Comandante, torni subito a bordo» (testo+audio)
"Primopiano" del prossimo
numero di Famiglia Cristiana. L’immagine della Costa Concordia consegna
alla storia l’idea di un’Italia che si dibatte tra coraggio e codardia.
FAMIGLIA CRISTIANA: Concordia, emblema del nostro Paese
Un capro espiatorio per sfogare
la rabbia, un eroe senza macchia per placarla. E’ la formula un po’
stucchevole delle storie italiane al tempo della crisi. Anche nel
dramma del Giglio la realtà è stata immediatamente diluita in un
fumetto.
Servivano un’immagine evocativa (la nave sdraiata su un fianco, simbolo
del Paese alla deriva) e uno Schettino che riempisse il vuoto lasciato
da Berlusconi alla casella Figuracce & Bugie e assommasse su di sé
l’orrore del mondo (ieri il Tg5 ha definito i suoi tratti fisici
«lombrosiani» e il Tg3 lo mostrava in smoking come il comandante di
«Love Boat» per suggerire maliziosamente la sua inconsistenza morale,
quando TUTTI i comandanti di una crociera indossano lo smoking, nelle
serate di gala). Mancava ancora il buono, che nella trama assolve al
compito cruciale di riscattare l’onore ferito della collettività,
fortificandola nell’illusione di essere migliore di quanto non sia.
Adesso anche il buono c’è...
Massimo Gramellini: L'unico eroe
Francesco Anfossi ha raccolto
dalla viva voce di Manrico Giampedroni il racconto della
notte del naufragio: l'intervento per salvare i passeggeri, la
caduta nella nave ormai quasi rovesciata, il ferimento, le lunghe ore
in attesa dei soccorsi. Il servizio uscirà su Famiglia
Cristiana n.5, in parrocchia e in edicola da giovedì 26 gennaio.Su
Famigliacristiana.it, invece, pubblichiamo in sequenza, a partire
da oggi, le puntate-audio del suo racconto.
FAMIGLIA CRISTIANA: Il naufragio e i soccorsi, parla Manrico Giampedroni (testo+audio)
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Vizi capitali - Vizi privati (e pubbliche virtù) della tua banca -
Dove vanno i soldi che affidiamo alla banca? Provate a fare questa
domanda al vostro impiegato allo sportello. Dopo un attimo di sconcerto
(le banche non sono abituate a queste domande) vi risponderà: vengono
prestati alle imprese, investite in titoli di borsa o nella costruzione
di opere pubbliche. “Si, replicherete voi, ma quali imprese, quali
titoli o grandi opere?”. Qui l’impiegato comincerà a guardarvi in modo
strano pensando a uno scherzo, per poi tagliare corto: gli impieghi
sono coperti dal segreto bancario.
Ed
è vero, ma almeno per le grandi operazioni possiamo sapere molte cose e
spesso è la stessa banca a rivelarle (per farsi pubblicità).
Per
saperne di più 13 organizzazioni della società civile, tra cui Mosaico
di Pace, hanno raccolto tutti i dati disponibili e li hanno messi in
rete suwww.vizicapitali.org. Scorrendo le pagine del sito
troverete tutti i “vizi” ai quali le nostre banche non sanno
rinunciare: armamenti, opere dannose per l’ambiente e la società,
paradisi fiscali, danni ai risparmiatori, privatizzazione dell’acqua e
investimenti nell’energia nucleare. Con quali obiettivi? Almeno due:
informare e cambiare.
Vizi capitali
In
questo sito troverete un’analisi aggiornata delle prime dieci banche
italiane sulla base di sette indicatori (i “vizi capitali”): armamenti,
impatto sociale, impatto ambientale, paradisi fiscali, tutela del
risparmiatore, nucleare civile e privatizzazione dei servizi idrici.
Per fare cosa? Anzitutto per cambiare. Per quanto potenti infatti, gli
istituti hanno un punto debole: dipendono da noi, ovvero dai nostri
soldi. Siamo noi a decidere se e come alimentare questo sistema.
Visita il sito Vizicapitali.org Vizi privati (e pubbliche virtù) della tua banca
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Anziani
picchiati e insultati, legati ai letti, abbandonati in condizioni
igieniche indecenti. E, in almeno un paio di casi, morti in circostanze
tali da meritare un approfondimento di indagine. Era questa la vita
alla Casa di Riposo Borea e Massa di Sanremo, dove i 42 anziani ospiti
- ci sono i filmati - vivevano subendo a giudizio della Gdf violenze
"inaudite e sconcertanti". Sette arrestati tra il personale
dell'istituto, e in tutto 15 indagati...
i
filmati raccontano una realtà davvero agghiacciante. Documentano il
sistematico disprezzo della dignità umana in un istituto che non è una
casa di riposo ma un lager, e il personale non è composto da infermieri
ma da carcerieri. Non a caso la Gdf, dopo le prime intercettazioni
telefoniche e ambientali, ha voluto chiamare l'operazione Acheronte, il
fiume degli Inferi. Lì finiva chi varcava quella soglia.
Ospizio lager a Sanremo Una
lunga serie di "inauditi maltrattamenti" all'interno della casa di
riposo Borea di Sanremo. Vittime delle violenze i 42 anziani ospiti,
tenuti in "condizioni igieniche indecenti". Le indagini, partite nel
giugno 2011, si sono svolte attraverso migliaia di ore di
intercettazioni ambientali e filmati che hanno documentato gli abusi
ATTENZIONE: immagini shoccanti che potrebbero urtare la sensibilità di chi guarda
Video
... Siamo in Italia, a Sanremo,
in una casa di riposo. Cose del genere non dovrebbero mai accadere. Non
in Italia. Non in una casa di riposo. Non a danno dei vecchi. Non sui
disabili e i non-autosufficienti. Non ad opera del personale che lavora
lì, e che per questo lavoro vien pagato.
Non c’è un reato, in questo
comportamento, ce ne sono 4-5. Nessun codice li abbraccia tutti quanti.
Quale che sia, la pena sarà inadeguata alla colpa...
Noi portiamo in case di riposo
i nostri vecchi pensando che l’istituto diventa il nostro continuatore,
si occupa dei vecchi con la stessa affettuosità che avremmo noi, e in
più ci mette una competenza che noi non abbiamo. Questo crediamo.
Separarci dai nostri vecchi ci costa, lo sentiamo come una specie di
tradimento: ci han tenuti con sé finché ce l’han fatta, ora che non ce
la fanno più ce ne sbarazziamo. Ma questo nostro senso di colpa è
alleviato dal pensiero (che gira per il cervello di tutti coloro che
scaricano negli ospizi i genitori anziani) che lì stiano meglio che a
casa. Se hanno bisogno di qualcosa, lì lo capiscono prima di noi. Se
hanno un problema, lo sanno senza che gli venga detto. Invece, è
doloroso dirlo, questo atroce filmato... qui scopriamo una cosa
inaudita, difficile perfino da dire, e dunque, per i lettori, da
credere: qui i vecchi e gli inabili, in questa casa di riposo (mai nome
fu più mendace) non sono trattati con affetto, non con professionalità,
e nemmeno con neutro rispetto: qui sono odiati...
Le prede più facili
Avete visto le violenze a Sanremo nei
confronti non solo di anziani ma anche – sembra di capire dalle
immagini – di giovani disabili? E’ la conferma che va tenuto altissimo
il livello di controllo verso il sistema delle residenze per
non-autosufficienti: più alto certamente di quanto non lo sia oggi.
Viene da chiedersi quante cose sappiamo ma soprattutto quante non
conosciamo. Nel settore ci sono persone serie, tante, che svolgono il
loro compito con rigore e professionalità. E’ giusto immaginare che
questa rete di residenze deve esistere per quanti non sono in grado di
mantenere in famiglia la presenza di un parente gravemente ammalato o
con disabilità. E però deve essere chiaro che la strada preferita deve restare la permanenza in famiglia...
Assegni di cura per chi li chiede
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Suicidi in carcere... una strage silenziosa
... "La notizia dell'ennesimo detenuto suicida - commenta il Sappe in
una nota - e' sempre, oltre che una tragedia personale e familiare, una
sconfitta per lo Stato. Quella delle morti in carcere, per suicidio o
per cause naturali, si sta configurando
come una vera e propria
ecatombe. E se il drammatico numero non sale ulteriormente e' grazie
alle donne e agli uomini della polizia penitenziaria, che
quotidianamente sventano numerosi tentativi di suicidi"...
Detenuto suicida in carcere
Una morte silenziosa, attenuata dalla colpa, che rende ogni gesto estremo una meritata condanna. Sovraffollamento,
condizioni di vita precarie e insostenibili. Sono le carceri italiane,
dove la pena si sconta con la quotidiana lotta alla sopravvivenza.
Leggende, storie del Belpaese, titoli ad effetto: tutto diventa
maledettamente reale quando a parlare sono i numeri.
Suicidi in carcere, i dati di una strage silenziosa
...
C’è poca attenzione alle condizioni di vita dei detenuti e alla
possibilità che possano “redimersi” ed essere recuperati alla vita
sociale, dopo aver scontato la giusta pena. Eppure, per un cristiano
visitare i carcerati fa parte delle opere di misericordia corporali. Su
questo verterà il giudizio del Signore. Ce lo ricorda l’evangelista
Matteo: «Ero carcerato e siete venuti a trovarmi»...
Quei suicidi in carcere
Le
associazioni Ristretti orizzonti, Antigone, e A buon diritto chiedono
di "fermare la strage", perché "c'è una correlazione tra le morti e il
sovraffolammento nei penitenziari". A togliersi la vita sono stati 45
italiani e 21 stranieri. La loro età media non arrivava neanche a 40
anni
Nel 2011 morti 186 detenuti 66 i suicidi dietro le sbarre
Guarda i nostri precedenti post:
Benedetto XVI in visita al carcere di Rebibbia
Giustizia - carcere - dignità
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La giornata di ieri, 18
gennaio, passerà alla cronaca come il Giorno in cui i New Media hanno
vinto il derby contro gli Old Media, il digitale ha superato nel torneo
la vecchia pellicola, i blog redatti in garage azzittito le rockstar, i
filmati traballanti di registi adolescenti sulla rete Youtube oscurato
i kolossal alla Ben Hur. Era infatti la giornata di protesta contro due
proposte di legge americane dal nome bizzarro, una alla Camera, detta
Sopa Stop Online Piracy Act, l’altra al Senato, detta Pipa, Protect
Intellectual Property Act, ma con lo stesso obiettivo: difendere il
diritto di autore delle grandi compagnie che producono spettacolo,
informazione, musica, film, dalla distribuzione gratuita su internet.
Gianni Riotta: Limiti al web il vicolo cieco della politica
Il voto del 28 novembre non è
stato regolare, la commissione elettorale deve correggere i propri
errori o dimettersi, il governo deve trarre le conseguenze della
disfatta elettorale, la comunità internazionale non sia compiacente.
Così la Conferenza episcopale congolese in un documento dal titolo
significativo: “Il coraggio della verità”.
NIGRIZIA: Rd Congo, vescovi in campo
Stanno
bene ma sono ancora sotto sequestro i due religiosi rapiti nel Nord del
Paese. Intanto, continuano guerriglia, violenze e fughe dei civili. E i
due governi si scambiano accuse.
Luciano Scalettari: Sudan e Sud Sudan, sequestri e scontri
Il presidente francese Nicolas
Sarkozy ha annunciato la sospensione delle operazioni militari francesi
in Afghanistan a seguito della strage di soldati francesi compiuta da
un militare governativo afgano, ventilando il ritiro anticipato del
contingente transalpino.
Enrico Piovesana: Francia, sospese operazioni militari in Afghanistan
La decennale contrapposizione
tra Stati Uniti e Iran (e rispettivi alleati) appartiene a questo
novero. Una partita giocata in nome della democrazia e dell’ordine
internazionale da una parte, del diritto all’autodeterminazione e della
non ingerenza dall’altra.
Andrea Dalla Palma: America Latina. La visita di Ahmadinejad irrita Washington
Colpisce
la concreta minuzia di queste indicazioni di lavoro che legano
strettamente, senza astruserie pedagogiche, l' opera del ministero alla
vita del più sperduto istituto elementare.
Mario Pirani: Scuola, i tecnici sanno fare le nozze con i fichi secchi
Gite,
corsi, cancelleria e detersivi: ecco per cosa chiedono contributi i
licei. Sul sito del ministero dell'Istruzione i dati relativi a tutti
gli istituti. Al Sud il contributo privato è minore
Salvo Intravaia: Scuola pubblica, ma pagano anche le famiglie fino all'80% delle spese a carico dei genitori
Le istruzioni ministeriali
sulla formazione del programma annuale 2012, diramate il 22 dicembre
scorso, non risolvono una delle questioni ripetutamente poste, quella
del compenso ai docenti che sostituiscono il dirigente scolastico nei
periodi in cui questi è assente o che ne svolgono le funzioni nelle
sedi prive di titolare.
Anzi, la risolvono negativamente, giacché ribadiscono, argomentandolo,
il concetto, già sinteticamente espresso l'anno scorso, secondo cui ai
docenti non potrebbero essere conferite funzioni superiori (la
sostituzione dei presidi) se non nei casi di posti di dirigente vacanti
o di assenze con diritto alla conservazione del posto, ferie escluse
(art. 52, secondo comma, del decreto legislativo n. 165 del 2001)
Mario D'Adamo: Il dirigente scolastico è assente Ma nessuno lo può sostituire
Non
sappia il Ministro cosa fanno lui e il suo Ministero. Non so se
esiste questo comandamento nel decalogo della politica, ma mi sembra
che il Ministro dell’Università e della Ricerca ne faccia una regola
aurea: infatti sono in atto due processi fondamentali del Miur per
l’università e la ricerca in Italia, che avranno rilievo per gli anni a
venire, e sono improntati a logiche diametralmente opposte tra
loro. Logiche così contraddittorie da rendere impossibile il
perseguimento e persino l’individuazione di un qualunque obiettivo
ragionevole.
Andrea Bellelli: Miur: dove attacchiamo il somaro?
La crisi di
identità della scuola media italiana pare farsi sempre più profonda. A
parlare sono i dati dell’ultimo “Rapporto sulla scuola della Fondazione
Agnelli” che, nel riproporre la dibattuta questione della necessità di
riorganizzare tale ciclo di istruzione, offre anche importanti spunti
di riflessione in merito.
Fiorella Farinelli: Scuola media, anello debole del nostro sistema di istruzione?
Il
presidente del Consiglio Monti invita a metter mano al miglioramento
del capitale umano italiano, poiché il paese è in coda per il numero di
diplomati, dopo l'Estonia, la Polonia, il Cile e la Slovenia. Occorre
chiedersi se questi parametri misurino un'effettiva inferiorità
formativa.
Giorgio Israel: Il capitale umano che i test ignorano
La scuola italiana è vietata ai diversamente abili.
Lo dice un maestro che, seppur non abilitato all’insegnamento ai
ragazzi portatori di handicap, è stato costretto più volte dai
dirigenti scolastici a fare attività di sostegno, in assenza di docenti
specializzati. Ma lo afferma anche il recente rapporto dell’Istat “L’integrazione
degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di primo
grado statali e non statali” presentato nei giorni scorsi.
Alex Corlazzoli: La scuola vietata ai diversamente abili
Anno
nuovo, ministro nuovo. Come nuovo è anche l’osservatorio
sull’integrazione scolastica, insediato due settimane fa a Roma dal
ministro per l’istruzione Francesco Profumo. All’incontro hanno preso
parte le dieci associazioni più rappresentative delle persone con
disabilità. Aumentano le presenze di portatori di disabilità nella
scuola, ma i problemi restano gli stessi.
Luca Galassi: La scuola senza sostegno
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
"OLTRE L'UTOPIA. Per-corsi di speranza"
promossi dai Missionari Comboniani di Brescia in collaborazione con il Centro Missionario Diocesano.
Locandina degli incontri (pdf)
Primo
incontro svolto presso la Casa Comboni Viale Venezia, 116 - Brescia -
alle ore 20.30 del 22 Settembre 2011 con Don Luigi Ciotti,
fondatore del Gruppo Abele.
OLTRE LE INGIUSTIZIE PER LA LEGALITÀ (video)
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Dentro l'operazione "Panoramic" con Giuseppe Linares, dirigente della divisione anticrimine della Questura di Trapani
Rino Giocalone: Così catturiamo i boss della mafia
Il procuratore nazionale antimafia propone di confiscare i beni anche ai "grandi" evasori fiscali
LIBERA INFORMAZIONE: Grasso al Copasir: mafie sono cambiate, adeguare gli strumenti di contrasto
I
volontari nei campi sequestrati alla mafia organizzati da Libera
incontrati durante la presentazione al teatro Eliseo di Roma dello
spettacolo "Per non morire di mafia", tratto dal libro scritto dal
Procuratore Nazionale antimafia, Piero Grasso
Anna Maria Del Luca: I beni sottratti alla mafia e quei ragazzi che dicono no
Dal momento che il settore
degli appalti pubblici in Italia vale da solo l’8% del Pil (oltre 100
miliardi di euro), dando lavoro a 1,5 milione di persone, è facile
immaginare come questo business attiri non solo aziende pulite ma anche
varie organizzazioni mafiose. In Italia l’infiltrazione mafiosa negli
appalti è un cancro difficile da debellare: oltre 5mila aziende non
applicano il codice antimafia previsto per appalti superiori a 150mila
euro, e il 30% degli appalti totali avviene senza gara. Per rispondere
a questa situazione pericolosa, alcuni Comuni italiani hanno pensato
che la criminalità organizzata vada combattuta con opportuni strumenti
proprio a partire dalla categoria edile.
Maurizio Bongioanni: Certificati antimafia, contrastare l’infiltrazione mafiosa
La pace: incontro con l'altro
HOREB n. 60 - 3/2011
TRACCE DI SPIRITUALITA'
A CURA DEI CARMELITANI
Quando
si parla di pace, oggi, facilmente si fa riferimento ad alleanze
strategiche, equilibrio di forze e di armi; si ritiene quindi che la
pace sia frutto di alchimie politiche e del buon senso dei “grandi” di
questo mondo.
Nella
riflessione biblica, la pace è, prima di tutto, dono che procede da Dio
e non dagli uomini, essa è costitutiva della natura di Dio, infatti,
Pace è il suo nome, «Jhwh-Shalom» (Gdc 6,24).
Gesù
viene sulla terra per annunciare agli uomini che Dio è Signore di tutti
e quindi per portare a tutte le genti la nuova novella della pace (At
10,36). Egli non è solo colui che evangelizza la pace, ricorda Paolo,
ma anche colui che, mediante il sangue della sua croce, riconcilia
tutte le cose, facendo la pace (Col 1,20).
Con
la sua morte in croce, sottolinea ancora l’Apostolo, Gesù distrugge in
sé l’inimicizia, abbatte il muro di separazione che tiene lontani
giudei e pagani, e crea un uomo nuovo, per cui, conclude Paolo, “Gesù è
la nostra pace” (Ef 2,14).
Proprio
perché Gesù è la nostra pace, per chi accoglie il suo spirito e si
lascia coinvolgere nel suo vissuto, la pace non si pone come esigenza
etica o sociale, ma essa è intrinseca al dono globale, definitivo e
supremo fatto da Dio all'uomo per mezzo di Gesù Cristo,
allora la pace è costitutiva della vita del credente, in quanto vita
coinvolta nel dinamismo trinitario e animata dallo spirito del Padre e
del Figlio, che è Spirito di comunione e di pace.
Questo
l'incipit dell'Editoriale di Horeb, Quaderni di riflessione e
formazione per quanti desiderano coltivare una spiritualità che assuma
e valorizzi il quotidiano. Editoriale
SommarioE' possibile richiedere copie-saggio gratuite: CONVENTO DEL CARMINE 98051 BARCELLONA P.G. (ME) E-mail: horeb.tracce@alice.it
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Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)
I MERCOLEDÌ DELLA BIBBIA – 2012 CAMMINANDO NELLA VIA DI GESÙ Lettura del Vangelo di Marco Dal 25 Gennaio al 28 Marzo presso la sala del convento dalle h. 20.00 alle h. 21.00 |
Calendario degli incontri
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Scuola di Formazione per la Vita Cristiana
"SCEGLIERE DIO PER AMICO"
Itinerario Formativo Triennale
Vicariato di Barcellona P. G. (ME)
III ANNO
- Locandina
- Calendario incontri 2012 (9 gennaio - 26 marzo)
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La Bibbia in un frammento
"Giuseppe non conobbe Maria finchè ella generò un figlio ed egli lo chiamò Gesù".
(Matteo 1,25)
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Uomini e profeti
Fedi e Mondo
slcontent
Nel cuore di Asia con Giuseppe Cederna e Andrea Dell’Angelo sabato 14 gennaio 2012
Ancora
Tibet. Anche se ovunque nel mondo stragi e ingiustizie vengono
perpetrate nei confronti di chi è più debole, di chi ha meno resistenza
agli assalti del potere, l’occupazione cinese del Tibet ci
sembra particolarmente rappresentativa di un tentativo di cancellazione
di una civiltà con il pretesto della lotta all’oscurantismo religioso.
L’associazione non governativa A.S.I.A. da anni persegue una politica
di aiuti, con discrezione e intelligenza, per sostenere la popolazione
tibetana anche nella conservazione della propria cultura. Ci
accompagnano in un singolare viaggio in una delle zone più impervie del
Tibet Andrea Dell’Angelo, presidente di A.S.I.A., e lo scrittore Giuseppe Cederna.
Leggere la Bibbia
slcontent
Aggeo e Zaccaria con Piero Stefani domenica 15 gennaio 2012
Con
Aggeo e Zaccaria siamo nel pieno della ricostruzione del tempio – che
avverrà in due fasi: una prima iniziata nel 520 e una seconda nel 515 –
ma anche nel pieno della crisi degli esuli ritornati a Gerusalemme.
Difficoltà interne alla comunità e interne agli occupanti persiani
rendono inquieto il clima non solo degli abitanti, ma anche della loro
fede. Aggeo e Zaccaria si adoperano per rinvigorire l’unità religiosa
del popolo, con richiami alle parole che sono risuonate in tutta la
Bibbia: la giustizia e la libertà, la fedeltà e l’obbedienza. Ma
compaiono anche (soprattutto nel secondo Zaccaria, che è un profeta
posteriore al primo) accenti di un mondo nuovo, e molti simboli
ispireranno la narrazione evangelica. Ne parliamo con il biblistaPiero Stefani.
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Domenica
8 gennaio 2012, alle ore 8.50, nuovo appuntamento con “Le Frontiere
dello Spirito”, il programma di cultura e attualità religiosa, curato e
condotto dall’insigne biblista il cardinale Gianfranco Ravasi, e dalla
giornalista Maria Cecilia Sangiorgi.
Nella
prima parte della trasmissione, il cardinale Ravasi commenta con la
consueta competenza e autorevolezza un brano tratto dal Libro dei
Salmi, che costituisce per i Cristiani una vera e propria raccolta di
preghiere dal grande valore spirituale. “Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore, perché la mia forza e mio canto è il
Signore; egli è stato la mia salvezza.” Conosciamo di amare i figli di
Dio se amiamo Dio.
Nella seconda parte del programma, curata da Maria Cecilia Sangiorgi, il servizio "anno 2012 fine del mondo?".
L’argomento affrontato è quindi
strettamente legato al nuovo anno: secondo una diffusa leggenda
metropolitana, una profezia maya , avrebbe fissato per il 21 dicembre
2012, la fine del mondo.
Analizzando
il calendario Maya ciascun ciclo del Lungo computo (uno dei loro modi
di calcolare lo scorrere del tempo) corrisponde ad un’era del mondo;
per i Maya il passaggio da un’era all'altra è segnato da
catastrofi e distruzioni. Il ciclo attualmente in corso è iniziato il 6
settembre del 3114 avanti Cristo e avrà termine il 22 dicembre del
2012, cioè sabato 21 dicembre sarà l’ultimo giorno del vecchio ciclo.
Un
gesuita antropologo, p. Riccardo Faglia, profondo conoscitore della
cultura maya, ospite del programma, svela l’infondatezza di questa
teoria ma invita a lasciarsi interrogare dalla saggezza indigena: siamo
alla fine del mondo o solo alla fine del mondo che abbiamo costruito?
il video della puntata intera sul sito Mediaset
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Domenica
15 gennaio 2012 "Le Frontiere dello Spirito" la rubrica religiosa
scritta e condotta da Maria Cecilia Sangiorgi e dal cardinale
Gianfranco Ravasi.
Nella
prima parte, il cardinale Ravasi approfondisce le letture tratte dal
libro di Samuele (3,3b-10.19).
A
seguire la rubrica "Volti e storie" a cura di Maria Cecilia Sangiorgi con il servizio "Bibbia così antica, così moderna" .
La Bibbia è un libro che fa parte da millenni della storia dell'umanità
e della vita degli uomini. Un tempo, quando scrivere e leggere era
privilegio di pochi, l'Antico e il Nuovo Testamento, le storie, i
personaggi la vita di Cristo erano conusciuti attraverso l'arte, la
pittura, la scultura, le vetrate, i mosaici... Intere generazioni hanno
pregato, meditato, si sono istruite nella Fede contemplando immagini
che narravano le meraviglie di Dio. Nessunn libro al mondo è stato
illustrato dall'arte quanto la Bibbia e del resto vanta una serie
infinita di record... è il libro al mondo più venduto, 47 copie al
minuto... eppure numerose indagini rivelano che, soprattutto in Europa,
compreso l?italia non è altrettanto letta e conosciuta, specialmente
dalle nuove generazioni, problema che ha attraversato in filigrana un
recente convegno ecumenico promosso dalla Comunità di Bose sulla
Parola di Dio nella vita spirituale ...
Premessa "La
Bibbia è un libro universale, è un libro per tutti, non solo per le
persone istruite o per chi non lo è, si rivolge a tutti. La Bibbia ha
la possibilità di parlare alle questioni più profonde dell'animo umano,
sia al lettore anziano che a quello giovane, sia a chi appartiene ad
una determinata denominazione cristiana sia a un non credente, è un
libro che ha la capacità di toccare il cuore umano" a parlare è p.
Christopher Savage Monastero Ortodosso New Skete - USA
il video della puntata intera sul sito Mediaset
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Padre Alberto Maggi è un teologo, biblista cattolico e religioso dell'Ordine dei Servi di Maria.
INTERVISTA A CURA DI PONTILEX
video
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Il
17 gennaio la Chiesa in Italia celebra come negli anni passati la
«Giornata dell’Ebraismo», che offre un’opportunità particolare per
ricordare le radici ebraiche della fede cristiana, per guardare con
gratitudine al dialogo sistematico in corso con l’ebraismo dal concilio
Vaticano II e per promuoverlo ulteriormente nella situazione attuale
attraverso azioni concrete. La «Giornata dell’Ebraismo» è stata finora
accolta dalle Conferenze episcopali di Austria, Polonia, Paesi Bassi e
Svizzera; in altri Paesi si sta al momento
riflettendo sull'opportunità di seguire questo esempio. Il
presidente della Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo,
il cardinale Kurt Koch, dietro incarico di Benedetto XVI , ha
sollecitato alcuni Paesi, in cui ebrei e cattolici vivono fianco a
fianco e sono in dialogo da molto tempo, a prendere in considerazione
l’introduzione di tale giornata commemorativa. Il
dialogo ebraico-cattolico è iniziato in maniera sistematica dopo il
concilio Vaticano II. La dichiarazione Nostra aetate (n. 4), che
rappresenta il punto di partenza e il documento fondante di questo
dialogo, fornisce tuttora un indispensabile orientamento per ogni
sforzo volto all'avvicinamento e alla riconciliazione tra
ebrei e cristiani.
La responsabilità particolaredi ebrei e cattolici
Quest'anno,
il tema dell'evento, nato da un’intuizione della Conferenza episcopale
italiana, è “Non uccidere”. Su questa Giornata si sofferma, al
microfono di Amedeo Lomonaco, il vescovo di Pistoia, mons. Mansueto
Bianchi, presidente della Commissione per l’Ecumenismo e il Dialogo
interreligioso della Cei
Giornata per il dialogo fra cattolici ed ebrei sul tema "Non uccidere" (audio)
il testo integrale del
sussidio per la GIORNATA PER L’APPROFONDIMENTO E LO SVILUPPO DEL
DIALOGO TRA CATTOLICI ED EBREI - Dio allora pronunciò tutte queste
parole: Non uccidere (Esodo 20, 1.12) -
Il
punto della situazione “ecumenica” tra i traguardi raggiunti in questi
50 anni di dialogo (dal Concilio Vaticano II ad oggi) e le sfide nuove
da affrontare. Il
SIR (Servizio Informazione Religiosa) lo ha chiesto al card. Kurt Koch,
presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, in
occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che si
celebra dal 18 al 25 gennaio e alla Giornata per l’approfondimento e lo
sviluppo del dialogo fra cattolici ed ebrei che in alcuni Paesi
dell’Europa, tra cui l’Italia, si celebra il 17 gennaio.
La via della pazienza: il card. Kurt Koch su ecumenismo e Giornata ebraismo
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JESUS/Gennaio: "La Chiesa, una preghiera polifonica" di Antonio Tarzia
A chiusura del mese di gennaio, nei giorni che precedono la festa della
Conversione di Paolo di Tarso, la Chiesa universale medita sulla sua
essenza, sui fondamenti costitutivi della sua elezione. Legge il
capitolo 17 del Vangelo di Giovanni, quello prima della Passione, ove
Gesù prega il Padre in un discorso accorato che assomiglia tanto a un
testamento...
La Chiesa, una preghiera polifonica di Antonio Tarzia
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Già tre
anni sono trascorsi dal passaggio di Olivier Clément dalla morte alla
Vita, tre anni in cui la sua voce di appassionato dell’unità dei
cristiani continua a risuonare dai suoi scritti che narrano i tesori
della chiesa indivisa e li offrono non solo ai fedeli di tutte le
confessioni ma a tanti uomini e donne assetati di senso. In questi tre
anni, per ben due volte consecutive i cristiani hanno celebrato tutti
insieme la Pasqua, cuore della loro fede, testimoniando almeno
attraverso il calendario l’unicità del loro Signore e della sua
comunità nella compagnia degli uomini: una coincidenza che tanto
avrebbe rallegrato quell'uomo di Dio nato e cresciuto in un
ambiente ateo.
Fu proprio la sua passione per la “chiesa una” a colpirmi quando lo conobbi, ormai più di quarant'anni fa...
Olivier Clément: la passione per la chiesa una di Enzo Bianchi
Era uno dei teologi ortodossi più noti e apprezzati in Italia: non a
caso Papa Wojtyla gli aveva chiesto di scrivere le meditazioni della
Via Crucis al Colosseo. Cresciuto in una famiglia atea, dopo una lunga
ricerca spirituale si convertì alla fede dell’Oriente cristiano, di cui
è stato esponente colto, illuminato e dialogante.
Un mistico tra Parigi e Bisanzio di Piero Pisarra
Per
ricordare questo grande uomo di pensiero e di vita, le parole di una
sua studiosa ed amica, la teologa Flaminia Morandi (nel 1° anniversario
della sua morte).
video
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"Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo, nostro Signore" (cfr. 1 Cor 15, 51-58) 18-25 gennaio 2012
Presentazione
La
preghiera è una realtà potente nella vita di un cristiano. La preghiera
è trasformante. Quando i cristiani comprendono il valore e l'efficacia
della preghiera in comune per l'unità di quanti credono in Cristo, essi
cominciano ad essere trasformati in ciò per cui stanno pregando.
Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
Linee guida per la crescita della collaborazione tra le Chiese in Europa
Il testo della Charta Oecumenica redatto a Strasburgo
Cento
anni or sono il cristianesimo ha, se così si può dire, inventato
l'ecumenismo. È stato indotto a farlo dalla contraddizione nella quale
viveva da secoli, dopo le due profonde fratture avvenute al suo
interno: nel 1054 la cristianità latina e quella bizantina si erano
separate (una frattura che dura da quasi 1.000 anni), e nel 1517,
all'interno della cristianità latina, si sono divisi il protestantesimo
e il cattolicesimo romano (una frattura che dura da quasi 500
anni). Queste divisioni, accompagnate da reciproche scomuniche e
da secoli di dura polemica, contraddicono la natura stessa della Chiesa
che, nel Credo di Nicea-Costantinopoli, condiviso da tutte le
confessioni cristiane, si considera e proclama solennemente una. Dalla
presa di coscienza della contraddizione di una Chiesa che si dice una,
ma non lo è perché è divisa, e dalla volontà di superarla perché alla
lunga essa mina la credibilità stessa del messaggio cristiano, è nato
il movimento ecumenico, che prese le mosse dalla conferenza
missionaria di Edimburgo del 1910. Da allora molto cammino è stato
percorso.
Ecumenici per vincere secoli di divisioni
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"Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo, nostro Signore" (cfr. 1 Cor 15, 51-58) 18-25 gennaio 2012
LETTURE BIBLICHE E COMMENTO PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA
- Letture
- Commento
- Preghiera
- Domande per la riflessione personale
Leggi tutto:
Trasformati da Cristo, colui che serve “Il Figlio dell’uomo è venuto ... per servire” (Mc 10, 45)
*******
Trasformati dalla paziente attesa del Signore “Lascia fare, per ora. Perchè è bene che noi facciamo così la volontà di Dio sino in fondo” (Mt 3, 15)
*******
Trasformati dal Servo sofferente “Cristo [...] morì per voi” (1 Pt 2, 21)
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(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
...
Noi veramente crediamo che questa unità cui ci hai coinvitati, è
necessaria quale testimonianza del mistero della tua opera nella natura
umana, incline alla decomposizione e alla disintegrazione a causa del
peccato e dell'egoismo.
Questa
unità è necessaria anche perché il mondo creda che non c'è altra
speranza se non nella persona di Gesù Cristo, tuo prediletto, che hai
mandato per unire le realtà celesti con quelle terrestri...
Preghiera per l'unità dei cristiani
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Andai
a trovarlo per la prima volta nel 1983. E in quell’occasione, con una
troupe televisiva, rischiammo di incendiargli la casa. Sistemando le
luci, l’operatore spostò una lampada che bruciava davanti a un’icona. E
le tende di casa presero fuoco. Quando gli ricordo quell’episodio,
Olivier Clément sorride. Si limita a raccomandare, a me e ai tecnici
che mi accompagnano, maggiore prudenza. Sono venuto a intervistarlo di
nuovo. Una lunga conversazione sui temi che da sempre sono al centro
del suo lavoro di teologo: il difficile incontro tra Oriente e
Occidente, la spiritualità della bellezza, il senso del messaggio
cristiano di fronte alle sfide dell’ateismo e del nichilismo. Il tono
di Clément è pacato, la voce profonda. Ma in ogni parola brucia lo
stesso fuoco che vediamo anche ora bruciare in una lampada davanti a
un’icona, come nel 1983.
Piero Pisarra: Intervista a Olivier Clément
CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Chi fa deviare i giusti per la via del male, nel suo tranello lui stesso cadrà (Pr 28,10).
I conti non fatti
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
La Giornata mondiale del migrante e del rifugiato/2
Il
Messaggio di papa Benedetto XVI si articola in tre parti, dedicate
rispettivamente ai lavoratori migranti, ai rifugiati e agli studenti
internazionali. A tutti loro è rivolta oggi la nuova evangelizzazione,
in un contesto sociale in cui “il miscuglio di nazionalità e di
religioni va crescendo in misura esponenziale. (...) Di fronte a tale
sfida, la Chiesa si sente sollecitata a rivedere i suoi metodi, le sue
espressioni e il suo linguaggio, rinnovando il suo slancio
missionario.
Una
‘nuova’ evangelizzazione, quindi, ma che non scalfisce i contenuti e i
valori del mandato missionario, trasmessi dalla Sacra Scrittura, dalla
Tradizione e dal Magistero”.
Le
migrazioni offrono l’opportunità di far conoscere il Vangelo a uomini e
donne che appartengono ad altre religioni o che non hanno incontrato
Gesù Cristo. Nello stesso tempo numerosi cristiani emigrano in Paesi in
cui i cristiani sono una minoranza o dove l’antica tradizione di fede è
ridotta ad un fatto culturale. In ambedue i casi i laici possono
annunciare la Buona Novella con la parola e l’esempio, assistiti da una
pastorale adeguata.
“La
nuova evangelizzazione nel mondo delle migrazioni, deve far leva
soprattutto sul necessario coinvolgimento del laicato, da una parte, e
sull'importanza del dialogo a tutti i livelli, dall'altra”.
Il
Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti si
unisce alla voce del Santo Padre, ha affermato l’Arcivescovo Vegliò,
per manifestare sentimenti di stima, apprezzamento e gratitudine verso
tutti coloro “che impegnano tempo, energie e risorse nella pastorale
della migrazioni, spesso nel silenzio e, talvolta, anche a rischio
della propria vita”.
il
testo integrale del MESSAGGIO DI BENEDETTO XVI PER LA
GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO (2012) "Migrazioni
e nuova evangelizzazione"
Dopo l'Angelus di oggi:
Cari fratelli e sorelle,
celebriamo
oggi la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Milioni di
persone sono coinvolte nel fenomeno delle migrazioni, ma esse non sono
numeri! Sono uomini e donne, bambini, giovani e anziani che cercano un
luogo dove vivere in pace.
Nel
mio Messaggio per questa Giornata del Migrante e del Rifugiato ho
richiamato l’attenzione sul tema “Migrazioni e nuova evangelizzazione”,
sottolineando che i migranti sono non soltanto destinatari, ma anche
protagonisti dell’annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo.
video
In un lungo colloquio con Radio
Vaticana, monsignor Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio
Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti parla della
giornata a loro dedicata
“Tutelare e curare chi fugge da guerre e violenze”
l'intervista (audio) Migranti, l'umanità in viaggio Oggi
si celebra la Giornata mondiale del migrante: i dati dell'immigrazione
in Italia, che è ancora terra di approdi, e quelli dell'emigrazione,
dall'Italia e dall'Europa - L'Italia, terra di approdi
- Addio mia bella patria, l'Europa si rimette in viaggio
Sono
932mila i minori di origine straniera regolarmente registrati
all'anagrafe italiana, di cui 572mila sono nati nel nostro paese (1). A
loro si uniscono i 7.540 minori migranti soli non accompagnati presenti
in Italia (2), che sono il volto insieme più vivo e vulnerabile della
Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2012. Save
the Children richiama l’attenzione sulla necessità di una migliore
accoglienza, protezione e una piena integrazione per tutti i bambini e
gli adolescenti stranieri presenti nel nostro paese. Tra i più a
rischio sono proprio i minori non accompagnati registrati dal sistema
di accoglienza nazionale, che hanno quasi tutti un’età compresa tra i
15 e 16 anni, ma 728 hanno meno di 14 anni e 68 meno di 6. Più del 90%
sono maschi, le nazionalità prevalenti sono quella afghana (1.37),
egiziana (1.058) e tunisina (1027), seguite da Marocco, Bangladesh e
Mali. Uno su due è giunto in Italia via mare nel periodo tra il 1
gennaio al 14 dicembre 2011 (3), con viaggi spesso drammatici,
rischiando più volte la vita o assistendo alla morte per naufragio dei
propri compagni o familiari.
Giornata
Mondiale del Migrante e del Rifugiato, Save the Children: nel 2012
sistema nazionale di accoglienza e riforma della cittadinanza per i
minori
Vedi anche il nostro post precedente:
La Giornata mondiale del migrante e del rifugiato
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Più forza, meno rabbia, meno violenza, uguale perdono
questa l’equazione della prima giornata di lezione della nuova
Università del Perdono che apre ufficialmente sabato prossimo presso la
Casa Madre del Perdono (via Chitarrara, 675 a Taverna di Montecolombo)
dell’Associazione Papa Giovanni XXIII dove dal 2005 ad oggi sono oramai
state accolte oltre 150 persone (detenuti comuni non tossicodipendenti)
alle quali, in varie forme e gradi, sono state offerte occasioni di
cambiamento della propria vita, attraverso soprattutto un cambio di
mentalità.
a Rimini la nuova Università del Perdono
la locandina (pdf)
Perdonare
chi ci ha fatto del male. Chi ci riesce, vive, chi odia si macera e
muore dentro. Come spiegava già la fulminante genialità di William
Shakespeare: "Serbare rancore equivale a prendere un veleno e sperare
che a morire sia l’altro"... Chi sa amare il nemico, insomma, traccia
il confine tra misericordia e vendetta, ma soprattutto scopre il
segreto per cui, nonostante l’ingiustizia subìta, la vita può ancora
essere un tesoro prezioso anziché un tormento. Un segreto che non è
facile mettere in pratica quando il dolore ci schiaccia, ma che si può
apprendere da chi ci è passato.
Il verso shakespeariano è dunque lo slogan della nuova Università del Perdono...
A scuola di perdono per sconfiggere l'odio
Un
percorso sul perdono e la riconciliazione aperto a tutti e scandito da
vari incontri... nella Casa Madre del Perdono a Montecolombo, Rimini.
L’iniziativa è dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII è ha per
titolo: “Verso l’Università del Perdono” a significare l’intenzione di
approfondire, attraverso esperti e testimoni, la possibilità di amare
il nemico. Il perdono rappresenta anche un elemento importante del
percorso proposto a circa 300 detenuti e ex detenuti ospiti di diverse
case della Papa Giovanni XXII in Italia, con importanti risultati. Ma
che cosa significa il perdono per queste persone? Adriana Masotti lo ha
chiesto a Giorgio Pieri, responsabile della Casa di Montecolombo...
Il perdono nelle carceri: iniziativa dell'associazione Papa Giovanni XXIII
Quando
perdonare significa “tornare liberi”. Un’esperienza che gli ospiti
della Casa Madre del Perdono - per lo più provenienti dal carcere -
vivono ogni giorno sulla loro pelle. Fanno un grande lavoro prima di
tutto su se stessi, devono perdonarsi per ciò che hanno fatto e
perdonare chi, in precedenza, ha fatto loro del male. Qui, il primo
passo di un cammino difficile, ma pieno di significato. Chiunque può
compierlo...
Nel
servizio le interviste a Francesco Lambiasi – vescovo Diocesi di Rimini
e Padre Gianfranco Testa – cofondatore progetto sul perdono
“Espere”
Verso l’Università del Perdono: a Montecolombo una giornata-incontro (testo+video)
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Sono
quasi duemila anni che alcune parole dell’apostolo Paolo rivolte ai
cristiani di Roma risuonano con forza per tutti i discepoli di Gesù
Cristo: “Rendete a ciascuno ciò che gli è dovuto: a chi il tributo, il
tributo; a chi le tasse le tasse; a chi il timore il timore; a chi il
rispetto il rispetto”. Parole che, accostate a quelle che gli
evangelisti mettono in bocca a Gesù stesso – “Rendete a Cesare quel che
è di Cesare e a Dio quel che è di Dio” – dovrebbero orientare il
comportamento dei cristiani verso le autorità civili, in particolare
per quanto riguarda il contributo economico da versare per la gestione
della cosa pubblica e per i beni comuni che lo Stato garantisce, non
affidabili alla sfera privata dell’economia per il semplice fatto che i
“profitti” che se ne traggono sono forzatamente dilazionati nel tempo.
Ma se la risposta di Gesù a un quesito legato specificatamente a un
“tributo da pagare a Cesare” è sovente ricordata ogni qualvolta si
discute di laicità dello stato o di atteggiamento da assumere da quanti
sono al contempo cristiani e cittadini, non altrettanto si può dire
dell’ammonimento di Paolo che viene troppo sbrigativamente relegato tra
le indicazioni “datate”, connesse a una situazione storica e sociale
ormai scomparsa quale quella dell’impero romano.
Eppure
credo che possa essere prezioso, non solo per i cristiani, arricchire
l’attuale riflessione sulle tasse, con questo concetto anche
neotestamentario di “rendere” il dovuto a chi gli spetta, con questo
invito al discernimento degli ambiti, al rispetto delle prerogative e
dei limiti di ogni “signoria”, sia essa politica o religiosa. Tale
discernimento infatti mi pare strettamente legato alla consapevolezza o
meno della propria appartenenza a una “comunità”, del sapersi membra di
un determinato corpo, ecclesiale o sociale...
L'etica delle tasse di Enzo Bianchi
Per approfondire:
Legalità,
socialità, pace: sono valori strettamente collegati, non dissociabili
uno dall'altro. La loro attualità è permanente, se non perenne.
Trilogia di documenti sull'educazione alla legalità, alla socialità e alla pace
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L'uomo dell'età moderna e la Chiesa
Congresso internazionale a Roma 16-19 novembre 2011
Cos'è
la Modernità? Porsi questo interrogativo è ancora cruciale se, per
definire la nostra temperie culturale, non sappiamo trovare termini
alternativi e ad essa non correlati (Postmodernità). Il senso del
moderno è tutt'oggi disputato quale momento irrinunciabile
per la comprensione delle sfide che si pongono al pensiero
contemporaneo.
Presenti
filosofi, teologi e storici provenienti dalla Gregoriana, da Università
statali italiane (Roma, Torino, Urbino, Viterbo, Chieti-Pescara, Lecce)
e di diverse nazioni (Parigi, Friburgo, Monaco, Zurigo), differenti per
formazione, ma uniti dalla comune preoccupazione per il vissuto
odierno, per la Chiesa e per il pensiero della cristianità.
«Nella
cultura corrente, infatti – spiega il gesuita Paul Gilbert, nuovo
Decano della Facoltà di Filosofia della Gregoriana – le
rappresentazioni della Modernità, cioè dei secoli XVII-XVIII, sono
spesso contrastate. Il Congresso vuole pertanto approfondire lo studio
di alcuni aspetti teologici, filosofici e culturali di questo periodo,
al fine di aiutare alla formazione di giudizi equilibrati sul tema».
I
secoli di Galileo Galilei e di Roberto Bellarmino, di Matteo Ricci e di
Cristoforo Clavio – di cui ricorrerà l’anniversario il prossimo anno
(1612-2012) – ci interpellano ancora, proponendo un legame tra tecnica
e speculativa molto più forte rispetto a quest’oggi.
Leggi il programma (pdf)
video
dell'intervista del R.P. Paul Gilbert a: Prof. Simone D'Agostino
(Università Gregoriana) Prof. Domenico Bosco (Chieti-Pescara) Prof.
Costantino Esposito (Bari) Mgr. Peter Henrici (Zurigo-Vescovo Emerito)
A conclusione delle giornate di studio due conferenze pubbliche di
Mons. Peter Henrici e del Card. Gianfranco Ravasi, Presidente del
Pontificio Consiglio della Cultura. mons. Peter Henrici: "Perché la filosofia moderna è 'moderna'?"
video
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Il progetto internazionale «Fides ex auditu» dell’organizzazione Faith Comes by Hearing
L'uomo dell'età moderna e la Chiesa Congresso internazionale a Roma 16-19 novembre 2011
A
conclusione delle giornate di studio due conferenze pubbliche di Mons.
Peter Henrici e del Card. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio
Consiglio della Cultura.
Card. Gianfranco Ravasi: "La sensibilità moderna e l'Incarnazione"
video
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POLITICA
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Le
grandi tendenze della storia, quelle che producono cambiamenti estesi,
intensi e duraturi, spesso procedono per lungo tempo sommerse e non
avvertite dalla maggior parte di noi, per poi manifestarsi
all'improvviso e, non di rado, con violenza. L’evento o gli eventi che
portano alla luce simili tendenze inquietano e, quasi sempre,
accrescono la paura di individui e collettività per il futuro che li
attende. Così è accaduto anche per la lunga tendenza «moderna», sotto
la cui spinta la «laicità» dello spazio pubblico sembrava dover imporre
l’insignificanza – o addirittura l’ostracismo – di ogni riferimento al
sacro e al senso religioso.
L’11
settembre ci ha colti di sorpresa. E proprio l’evento dell’11
settembre, nel momento stesso in cui ha mostrato la vulnerabilità dei
sistemi di convivenza dell’Occidente, ha costretto a prendere atto
della lunga tendenza che aveva distorto – e, nella noncuranza dei più,
continuava a svilire – il rapporto tra religione e politica...
Politica: perché ha bisogno della religione di Lorenzo Ornaghi
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David Riley, responsabile del
rating sul debito sovrano dell’agenzia Fitch ospite di Ballarò parla
della crisi che sta sconvolgendo l’Europa. Tra gli altri ospiti di
Giovanni Floris il sottosegretario all’economia Gianfranco Polillo,
Enrico Giovannini presidente dell’Istat, l’economista Lucrezia Reichlin
già direttore generale alla ricerca della BCE, il presidente di
Confimprese e direttore generale per la valorizzazione del patrimonio
culturale Mario Resca, Roberto Cota presidente presidente Regione
Piemonte (Lega Nord), Bruno Tabacci di Alleanza per l’Italia, Fabio
Salviato, fondatore di Banca Etica e presidente della Federazione
Banche Etiche Europee, il presidente di Rcs libri Paolo Mieli, il
presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli. Al centro del dibattito i
mercati, le mosse di Mario Monti , l’Europa partendo dall’Italia dove
vola il costo della vita, sale la disoccupazione, cresce la pressione
fiscale, le liberalizzazioni sono in arrivo e il peso della manovra
comincia a farsi sentire. Molti si chiedono se serviva un’agenzia di
rating per dirci che eravamo in serie B.
In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza (video)
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In questo video,
Sergio Rizzo, durante la trasmissione "Ma anche no" del 15 gennaio
2012 su LA7, mette a confronto i tagli alla politica e i tagli ai
più bisognosi. Il risultato è sorprendente e nonostante gli
argomenti siano noti, si resta pur sempre sconvolti: vale la pena
rinfrescarsi la memoria con questi dati aggiornati.
La Sicilia da lunedì è teatro
di una mobilitazione che sta coinvolgendo agricoltori, pescatori,
edili, disoccupati, artigiani e autotrasportatori (Aias) impegnati a
dire basta all’indifferenza dei politici per le sorti dell’isola. Sono
le “Cinque giornate di Sicilia” improntate su manifestazioni nei punti
cruciali di autostrade e svincoli, in modo da bloccare la regione e
impedire l’uscita e l’entrata di qualsiasi prodotto. Una protesta che
si sta rivelando efficace, grazie anche allo stop totale della
circolazione di camion e mezzi pesanti in tutta la Sicilia. A
organizzarla, una cordata chiamatasi Forza d’urto, costituita anche dal
Movimento agricolo dei Forconi e da gruppi spontanei, espressione di un
malcontento reale, che in molti, sin da subito, stanno tentando di
strumentalizzare. È il caso di Forza Nuova e delle correnti della destra estrema,
che in vari modi hanno appoggiato la manifestazione. Eppure, in tutte
le occasioni, manifestanti e organizzatori hanno precisato di rifiutare
ogni etichetta e di respingere chiunque si presenti con qualche
bandiera. Dov’è la verità? Ce lo spiega Vito Lo Monaco, presidente del Centro Studi Pio La Torre di Palermo.
La Sicilia, da lunedì, è teatro
di uno dei più grandi movimenti di protesta italiani dallo
scoppio della crisi. La regione è paralizzata da blocchi stradali e
manifestazioni, tesi a isolarla. Il vertice a Palermo non sblocca la
situazione. Lombardo: “Ho chiesto un confronto con Monti. Rimuovere gli
sbarramenti? Non c’è pieno controllo del movimento, ma niente atti di
forza”. Richichi (Aias): “Andare a Roma? Non abbiamo i soldi per i
biglietti”. Isola nel caos: supermercati semivuoti, code chilometriche
nei pochissimi distributori di benzina ancora aperti. Venti presìdi nel
Catanese, Paternò inespugnabile. Oltre cento camion fermi agli
imbarcaderi in Calabria, sotto assedio il petrolchimico di
Gela. Da dove viene e dove porterà questa rivolta ce lo
spiega Umberto Santino, colui che ha fondato e che dirige
il Centro siciliano di documentazione ” Giuseppe
Impastato” di Palermo.
Sicilia, la rivolta degli scontenti
Lo sciopero dei Tir contro l'aumento dei carburanti e della tariffe
autostradali porta allo scoperto un malessere diffuso e profondo, che
unisce diverse categorie contro la politica.
Da
più parti mi è stato chiesto di prendere posizione su quanto sta
accadendo in questi giorni in Sicilia, rispetto ai blocchi
del Movimento dei Forconi. Forse risulterò impopolare e, sebbene
abbia già avuto prova del fatto che molto probabilmente da qualcuno
sarò insultata, sarò diretta: mi sento distante anni luce da
quanto sta succedendo e non perché io sia un parlamentare europeo, ma
perchè innanzitutto non condivido il metodo, e non ho ben chiare
(io come tanti altri) le vere motivazioni di questi blocchi.
Lo
sciopero dei tassisti, confermato a oltranza anche dopo una prima
intesa tra governo e sindacati delle autopubbliche, e la protesta
annunciata dai benzinai, che minacciano una serrata di dieci giorni
consecutivi, sono i veri ostacoli ai decreti sulle liberalizzazioni che
il governo si accinge a varare oggi in consiglio dei ministri.
Marcello Sorgi: Dalla piazza i veri ostacoli alle riforme del governo
Non è vero che il
contrario della democrazia sia necessariamente la dittatura. C’è
almeno un altro regime: l’oligarchia. E tra i due regimi possono
esserci poi varie forme intermedie. Una di queste è quella esistente da
qualche tempo in Italia.
Ernesto Galli Della Loggia: Una invisibile supercasta
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Angelus - 15 gennaio 2012
Udienza - 18 gennaio 2012, Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani
Discorso - Ai Dirigenti e al Personale dell'Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano (13 gennaio 2012)
Discorso - Al
gruppo degli Ecc.mi Presuli della Conferenza dei Vescovi Cattolici
degli Stati Uniti d’America, in Visita “ad Limina Apostolorum” (19
gennaio 2012)
Discorso - Alla Delegazione Ecumenica della Chiesa Luterana di Finlandia, in occasione della Festa di Sant'Enrico (19 gennaio 2012)
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
BENEDETTO XVI UDIENZA GENERALE 18 gennaio 2012: Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani
Inizia
oggi la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani che, da oltre
un secolo, viene celebrata ogni anno da cristiani di tutte le Chiese e
Comunità ecclesiali, per invocare quel dono straordinario per cui lo
stesso Signore Gesù ha pregato durante l’Ultima Cena, prima della sua
passione: “Perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me
ed io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi
hai mandato” (Gv 17,21)...
Da
quando il movimento ecumenico moderno è nato, oltre un secolo fa, vi è
sempre stata una chiara consapevolezza del fatto che la mancanza di
unità tra i cristiani impedisce un annuncio più efficace del Vangelo,
perché mette in pericolo la nostra credibilità. Come possiamo dare una
testimonianza convincente se siamo divisi? Certamente, per quanto
riguarda le verità fondamentali della fede, ci unisce molto più di
quanto ci divide. Ma le divisioni restano, e riguardano anche varie
questioni pratiche ed etiche, suscitando confusione e diffidenza,
indebolendo la nostra capacità di trasmettere la Parola salvifica di
Cristo...
Il
cammino della Chiesa, come quello dei popoli, è nelle mani del Cristo
risorto, vittorioso sulla morte e sull’ingiustizia che Egli ha portato
e ha sofferto a nome di tutti. Egli ci fa partecipi della sua vittoria.
Solo Lui è capace di trasformarci e renderci, da deboli e titubanti,
forti e coraggiosi nell’operare il bene. Solo Lui può salvarci dalle
conseguenze negative delle nostre divisioni. Cari fratelli e sorelle,
invito tutti ad unirsi in preghiera in modo più intenso durante questa
Settimana per l’Unità, perché cresca la testimonianza comune, la
solidarietà e la collaborazione tra i cristiani, aspettando il giorno
glorioso in cui potremo professare insieme la fede trasmessa dagli
Apostoli e celebrare insieme i Sacramenti della nostra trasformazione
in Cristo. Grazie.
il testo integrale dell'Udienza di Benedetto XVI del 18 Gennaio 2012
video
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OPINIONI E COMMENTI
La
Segreteria di Stato risponde all’appello di un teologo: «Il Papa
auspica che ogni mancanza di rispetto incontri la reazione ferma e
composta della comunità cristiana». Interviene anche padre Lombardi
IL VOLTO CHE DIVIDE
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