"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°10 del 2012

Aggiornamento della settimana

- dal 3 al 9 marzo 2012 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 16 marzo 2012          


 
 



IL VANGELO DELLA DOMENICA 

LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo

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Preghiera dei fedeli




OMELIA 

di P. Gregorio Battaglia
   di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia


 
N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
         (di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
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NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 








Pagina in continuo aggiornamento





I NOSTRI TEMPI



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Auguri a tutte le donne, 365 giorni l'anno!



Beata la donna
cosciente della propria femminilità
e della propria missione
nella Chiesa e nel mondo.
Beata la donna
che cura il proprio fascino
interiore ed esteriore
perché l’armonia della persona
fa più bella la convivenza umana.
Beata la donna...


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8 marzo: "Giornata internazionale della donna", ma è davvero "Festa della donna"?



Che cosa ci dice, oggi, questa esplosione di fiori gialli? La mimosa è una creatura modesta eppure prepotente, s’arrampica nei luoghi più impervi, è tenace con la terra e sfida le intemperie. Quest’anno in molti luoghi è fiorita troppo presto, ingannata dal caldo, poi si è intirizzita. Ma oggi è dappertutto: nelle mani e nei capelli, sugli angoli di strada. La giornata internazionale della donna, comunemente chiamata «festa», è in realtà memoria di un evento terribile: un incendio divampato in una fabbrica dove morirono tante operaie.
Al di là dell’equivoco di fondo che ha trasformato in allegria festosa un tragico ricordo di morte, al di là dell’inevitabile dose di retorica che in questo nostro presente tanto laicizzato quanto affamato di celebrazioni ogni ricorrenza porta con sé, è lecito domandarsi quale sia, ancora, il senso di questa giornata particolare. A incominciare dalla sua denominazione ufficiale, che racchiude il femminile in un singolare generico: questa è la festa non delle donne, ma della donna. Come una sorta di entità astratta, inafferrabile e fors'anche angelicata. 

  Noi donne, orgogliose di essere diverse di Elena Lowenthal

Confesso che non sono particolarmente entusiasta che sia ancora necessario un “8 Marzo” per ricordarci che siamo l’altra metà svantaggiata della società. Mi mettono a disagio gentili concessioni sui treni o nei musei per festeggiarci. Non parliamo di imbarazzanti show. Vorrei che durante tutto l’anno fossimo semplicemente considerate personale normali con diritti e doveri che valgono per tutte-tutti. 

  8 Marzo, che cosa c'è da festeggiare? di Stefanella Campana

... Sembra incredibile, ma nella santità delle religioni albergano tabù ancestrali che gli studi antropologici e le secolarizzazioni non sono riusciti a eliminare. Sono i tabù peggiori perché responsabili dei pregiudizi sessuofobici e misogini che, sacralizzati, hanno prodotto, nel nome di dio, discriminazioni e violenze. 
Nel terzo millennio le religioni dovrebbero andare in analisi e domandarsi quanto la sessuofobia e la misoginia insidino nel profondo la loro possibilità di futuro. 

  8 marzo 2012, ancora streghe di Giancarla Codrignani

Cercavo uno spunto per parlare dell'Ottomarzo senza farvi cascare troppo le braccia, quando mi sono imbattuto nell'intervista a una delle donne più famose del mondo, l’icona musicale Lady Gaga. 

  Libera donna in libero Stato di Massimo Gramellini

TELEFONO ROSA - L'8 marzo in due minuti - Noi non festeggiamo

  video


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8 marzo: "Giornata internazionale della donna", ma è davvero "Festa della donna"? / 2



Per la prima volta in occasione della Giornata della Donna, una delegazione composta da quaranta donne italiane e immigrate su invito di Livia Turco, presidente della Fondazione Nilde Iotti, ha deposto stamattina all'Altare della Patria a Roma una corona di alloro e mimose. Un segno di condivisione dei valori fondanti della Repubblica italiana e per ribadire la comune battaglia delle donne per i diritti, la dignità, contro la violenza e per una cittadinanza inclusiva delle differenze. 

  8 marzo. Italiane e immigrate all’Altare della Patria

E' giunto il momento - ha concluso il Presidente Napolitano - "di nuove e più decise accelerazioni : per il conseguimento della parità di genere, per il generale progresso di un'educazione al rispetto delle donne come persone nella pienezza della loro autonomia e del loro ruolo".

  "Incrementare l'occupazione femminile per favorire la crescita dell'economia italiana"

Sono tre donne coraggiose, Maria Concetta Cacciola, Lea Garofalo e Giuseppina Pesce. Tre donne calabresi che diventano il simbolo in rosa della lotta alla ‘ndrangheta, alla illegalità ma soprattutto ai soprusi di cui, ancora, sempre più spesso si sente parlare in modo sommesso. L’iniziativa “Tre foto e una mimosa” che sta facendo il giro d’Italia passando di bocca in bocca tra tutti i politici, è stata voluta dal direttore de Il Quotidiano della Calabria, Matteo Cosenza che, basandosi su un promemoria del giornalista Giuseppe Baldessarro, corrispondente della testata dalla provincia di Reggio Calabria, ha voluto porre, alla società civile, alcune domande. 

  Maria Concetta, Lea, Giuseppina. Tre foto ed una mimosa per l'otto marzo

Un'altra giornata internazionale della donna, la 101esima; un altro giorno in cui metà della popolazione del mondo dovrà decidere se cedere alla disperazione per i ripetuti femminicidi (37 in Italia dall'inizio dell'anno), per il perpetuarsi dell'oppressione di genere, per la disuguaglianza generalizzata in materia di lavoro, responsabilità familiari, rappresentanza politica, oppure accettare con un sospiro il canonico rametto di mimose. 

  Non è ancora un mondo per donne Ma c'è qualche segnale di progresso

Le donne italiane hanno poco da festeggiare. Vivono peggio delle colleghe francesi, delle spagnole, delle tedesche e delle inglesi. Col Nord-Europa, poi, non c’è nemmeno paragone. Non sono chiacchiere da salone estetico, ma ce lo dice direttamente l’Unione europea, con una serie di statistiche ben nascoste nel suo sito. 

  Care donne italiane, siete le meno in salute d’Europa

Una cronista de «La Stampa» si è finta una 25enne straniera in cerca di un posto come colf: il suo cellulare preso d’assalto da uomini a caccia d’avventure. Nessun contatto quando si è presentata come maschio

  Cerchi un lavoro e trovi soltanto offerte a luci rosse

Versione originale e integrale, in alta qualità, del documentario "Il corpo delle donne" sulla rappresentazione del femminile nella TV italiana

  video

Sto per andare in carcere. Tra poche ore sarò a Rebibbia femminile, proprio oggi che è l’8 marzo, la festa di tutte le donne. E sinceramente non so dirvi se questa coincidenza carichi o meno la visita di significato. Molto probabilmente dipende dall’accezione che diamo all’8 marzo e dal valore che diamo alle donne (e alla persone) ogni giorno della nostra vita. Certo è che, per le recluse di Rebibbia, oggi è un giorno come un altro e la nostra visita servirà a spezzare solo in parte la monotonia di giornate tutte uguali.

  8 marzo con le mamme e i bambini di Rebibbia

...Uno dei significati più profondi di questa giornata va ricercato nella condizione delle donne rifugiate e migranti, protagoniste della mobilità internazionale ma spesso non riconosciute come destinatarie di diritti, donne senza voce che pagano il prezzo più alto. Tra loro ci sono anche donne vittime di tratta, abusate e vendute. Così come donne che sono scappate dai loro paesi per sfuggire alla violenza domestica dopo aver invano chiesto aiuto alle autorità dei paesi di origine e che in Italia hanno invece ottenuto protezione attraverso la status di rifugiate... 

  8 marzo dedicato alle donne rifugiate e migranti

Oggi, 8 marzo, è la Giornata internazionale della donna, che in Italia compie 90 anni. Una festa che per noi non ha il colore giallo della mimosa, ma quello variopinto e screziato delle tante donne che hanno lottato e lottano per le conquiste sociali, politiche ed economiche femminili (e non solo), contro le discriminazioni e contro le violenze. Delle donne che si sono fatte strada e ora reggono Paesi, guidano le sorti dell’economia internazionale, conquistano platee.

  8 marzo, le donne forti che cambiano il mondo

Vedi anche i nostri precedenti post:
  • Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: occasione per riflettere
  • 8 Marzo - Giornata internazionale della donna
  • 8 marzo: "Giornata internazionale della donna", ma è davvero "Festa della donna"?


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Riproponiamo un precedente nostro post con qualche "consiglio" di Madre Teresa che dedichiamo in particolar modo a tutte le donne, ma non solo...

   8 marzo Festa della donna

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Entro a Palazzo Ducale e le prime parole che ascolto dal presidente della Comunità di S. Egidio sono tratte da una citazione di Madre Teresa di Calcutta: “Essere non amati, non voluti, dimenticati. E’ questa la grande povertà, peggio di non avere niente da mangiare”. Ascolto queste parole di donna e ripenso alle “mie” donne maltrattate, non amate, non volute (o volute male) e dimenticate. Penso alla loro povertà che spesso si accompagna anche a quella economica.

  Alessandra Ballerini: 8 marzo, se ami le donne proteggile

Nessun “codice d’onore”: i clan mafiosi le donne le uccidono eccome. In poco più di un secolo sono 150 le donne ammazzate dalle mafie. Oggetto di vendette trasversali, troppo impegnate politicamente, incastrate dentro una situazione familiare e mafiosa da cui non sono riuscite a uscire. È su di loro che si concentra il dossier Sdisonorate, realizzato dall’associazione antimafie daSud, attiva dal 2005.
Oltre alle loro storie lo studio ci presenta molteplici contributi: un’intervista a Rita Borsellino e Angela Napoli, un saggio su “Madri e figlie” di Anna Puglisi e Umberto Santino del centro di documentazione Peppino Impastato, la postfazione della studiosa Ombretta Ingrascì. Del dossier, presentato il 24 febbraio scorso presso la sede nazionale dell’associazione a Roma, pubblichiamo ampi stralci della prefazione di Celeste Costantino

  Celeste Costantino: Donne e mafie: Il codice del "disonore"

Parlamentari, giornalisti, sindacalisti, testimoni di giustizia, familiari di vittime della mafia, amministratori di piccoli e grandi centri, volontari, studenti ma anche tanti semplici cittadini hanno voluto prendere posizione, affermare che la Calabria non dimenticherà quelle tre donne di ndrangheta che con il loro “no” hanno innescato una piccola rivoluzione.

  Alessi Candito: Otto marzo, per non dimenticare le donne vittime di mafia


Nel giorno della sentenza del maxi-processo “Crimine”, l’8 marzo in Calabria è nel segno delle donne ribelli che, inseguendo un amore conosciuto su internet, un destino diverso per i figli o, semplicemente, la vita al posto della morte, hanno aperto il fronte più caldo nel contrasto alla criminalità organizzata calabrese, il fronte interno. I loro nomi, Rosa Ferraro, Giuseppina Pesce, Ilaria La Torre e Maria Concetta Cacciola sono diversi, così come i loro destini: c’è chi è riuscito a collaborare con la giustizia, chi è stata uccisa e chi ha preferito togliersi la vita, stretta nella morsa sempre più stretta di famiglie violente di ‘ndrangheta.

  Francesca Chirico: Calabria, la lotta alla ‘ndrangheta la fanno le donne

Denunciò abusi, oggi scrive a tutte le donne
... Io sono diventata la MALANOVA del mio paese, la cattiva notizia. E come tutte le cattive notizie, dovevo pagare. Ma io ho pagato e sto continuando a pagare tutt'oggi; ma una cosa è certa: io non mi sono mai arresa, ho sempre creduto in me e nella mia volontà di andare avanti. Ho creduto nella forza delle donne e soprattutto nella donna che sono diventata, ancora troppo bambina...

  Anna Maria Scarfò: Credete in voi, non abbiate paura di sfidare l'omertà


8 marzo, vita e lavoro
Le violenze contro le donne e i salari più bassi sono spie di una disuguaglianza non colmata, neppure in Europa.

  Rosanna Biffi: Il nemico dentro casa

  Rosanna Biffi: Uguale lavoro, meno guadagno

  Relazione di apertura dell’incontro nazionale “Vite, lavoro, non lavoro delle donne


Sono milioni nel mondo le donne che vivono in condizioni di estrema povertà. In occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, l’agenzia Fides ha raccolto esperienze di aiuto alle donne in Paesi difficili, quali il Sudan del Sud e il Pakistan.

  AVVENIRE: Nascere donna: voci da Sud Sudan e Pakistan

La chiesa cattolica, come anche le altre chiese, non possono sottrarsi a guardare con lucidità al ruolo decisivo che esse hanno giocato per decidere la qualità della vita delle donne, dato che sono state sia
formidabili potenziali di emancipazione sia terrificanti luoghi di asservimento. Vale anche per le chiese, in fondo, la domanda: se non ora, quando?

  Marinella Perrone: Questione femminile e Chiesa cattolica Un dialogo necessario (pdf)

Più che ricordarle, «forse bisogna cominciare a conoscerle»: le tredici laiche che parteciparono come uditrici al Concilio Vaticano II, addirittura più numerose delle suore (dieci), «non sono figure da tappezzeria, ma donne di spessore», evidenzia Cettina Militello, docente alla facoltà teologica del Marianum, dove domani, venerdì 9, e sabato 10 un seminario approfondirà i profili di quattro uditrici: Alda Miceli, Rosemary Goldie, Pilar Bellosillo e Marie-Louise Monnet.

  Laura Badaracchi: Donne al Concilio


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Dimenticata da tutti, senza neppure una notizia che confermi che Maria Sandra Mariani sia viva e sia in buone condizioni. La voce di mamma Fiammetta e del marito Lido è debole e rotta dalle lacrime che scendono sul viso. Sono i genitori di Maria Sandra Mariani, la turista italiana sequestrata in Algeria, nell'oasi di Djanet, nel Sahara, durante un attacco di banditi.
Mamma Fiammetta e papà Lido attendo con speranza una voce, un messaggio che li tranquillizzi. Attendono con dignità nella loro casa di San Casciano Val di Pesa (Firenze)

  LEGGO: Maria Sandra, sequestrata in Algeria. La mamma: "Dimenticata da tutti"

Rossella Urru in marcia nel deserto diretta a Bamako, capitale del Mali, oppure nascosta da qualche parte nelle mani di un mediatore e in attesa di essere consegnata alle autorità consolari italiane? Mentre passano le ore la vicenda è sempre più misteriosa con voci contrastanti.

  L'UNIONE SARDA: Tracce di Rossella si perdono nel deserto "La Mauritania ha creato caos mediatico"

  un 8 marzo speciale per Rossella (video)


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Viviamo un momento storico in cui è più facile negare, criticare e ignorare piuttosto che accettare, apprezzare e considerare. Tutto questo si accentua quando ci riferiamo all’altro, al diverso, allo straniero, all’immigrato. Sono parole forti, che tendono a “ghettizzare” tutti gli uomini e le donne che non hanno la pelle del nostro stesso colore e non professano la nostra religione. Come se questa piccola parola, nostro, segnasse il confine tra quello che può andare bene e tutto ciò che non è accettabile.

  Ilaria Biancacci: Italia, mosaico multietnico

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Cancellata l’Agenzia per il terzo settore: Non profit KO?



E adesso? Chi starà dietro ai furbetti dal (finto) cuore tenero e dalla raccolta fondi facile? Da venerdì 24 febbraio non c’è più l’Agenzia per il terzo settore. Cancellata per decreto dal governo che vuole mettere ordine nel settore delle Authority. Una decisione annunciata dal ministro del Lavoro Elsa Fornero in persona, sotto la cui giurisdizione dovrebbero ora passare le competenze dell’ex Agenzia per le onlus, da dieci anni all'opera, sede a Milano in via Rovello. 

  Cancellata l’Agenzia per il terzo settore: a me il no profit

Non profit, 3.313 Onlus fantasma
Dall'assistenza agli anziani alla lotta contro la fame: attività inesistenti o molto dubbie. L'azione di controllo dell'Agenzia per il Terzo settore che il Governo vuole chiudere.
  • Falsità e millantato credito a danno degli ultimi
  • Aiuto ai ciechi, lotta contro la povertà: tutte le voci della truffa
  • Così il Governo ha detto di voler chiudere l'Agenzia
  • La chiusura dell'Agenzia per il Terzo settore, le reazioni
L'accusa di Stefano Zamagni, presidente dell'Agenzia: "Monti e i suoi ministri ritengono che per far ripartire l'Italia non serva l'imprenditoria civile".

  "Il Governo uccide il Terzo Settore"

La crisi economica sta imponendo alle persone, soprattutto a quelle più fragili, grandi sacrifici. I tagli ai bilanci degli enti locali stanno producendo, fra i più vulnerabili e fra i malati, un crescente senso di solitudine e di abbandono da parte delle istituzioni. I nuovi poveri, i tanti precari, i giovani disoccupati, gli immigrati, i detenuti, gli anziani vengono lasciati ancora più soli. Le difficoltà economiche non devono tuttavia essere considerate il segno della necessità di accantonare definitivamente il nostro sistema di welfare per lasciare spazio alla beneficenza o al mercato. 

  Ma il Welfare non è ancora finito di Luigi Ciotti


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“Servono più risorse e un organismo per rilanciare la cooperazione”




Il ministro a Roma per un convegno. E sui finanziamenti: “Lo 0,12% di risorse disponibili per il 2012 rappresentano un punto di partenza talmente basso che risalire non sarà difficile”. Annunciata una conferenza nazionale per fine maggio.

  Riccardi: “Servono più risorse e un organismo per rilanciare la cooperazione”

L’Associazione ONG italiane, il CINI e LINK2007 sono soddisfatte di com'è andata la Conferenza “La Cooperazione internazionale dell’Italia: una risorsa da valorizzare, modernizzare, rilanciare”, tenutasi oggi a Roma, con la partecipazione del ministro. Se son rose...

  FIDUCIA A RICCARDI DALLE ONG 1/3/12

Le Ong italiane chiedono al Governo che l’aiuto allo sviluppo torni a essere «al centro della politica». Il ministro Riccardi concorda e rilancia: presto una conferenza nazionale.

  Riccardi: "Rilanciamo la cooperazione"


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Che cosa cambierà, rispetto a prima, con la nuova Ici-Imu? Per saperlo con esattezza si dovranno attendere i regolamenti. Ma alcuni punti fermi possono essere posti.
Intanto, l’emendamento del governo ha previsto che, per avere l’esenzione, gli enti non profit devono svolgere negli immobili di proprietà attività sociali «con modalità non commerciali». Se l’attività è mista, invece, l’esenzione si applicherà «solo alla frazione dove si svolge l’attività di natura non commerciale». E questo è pacifico. Ma cosa si intende per «modalità non commerciali»?

   Massimo Calvi:  Imu per il non profit. Era già tutto previsto

Occorre passare dai tagli allo stato sociale a un forte sostegno al reddito (l’unica via per rilanciare i consumi); da un mercato senza regole a un’economia che punta sull’ambiente, sull’innovazione e appunto sul protagonismo della società civile; da un rigorismo nei conti pubblici unilaterale e ferreo a una politica fiscale che non ha paura di utilizzare la leva delle tasse per ridistribuire equamente le risorse, un oculato intervento statale che non dà contributi a pioggia ma che premia per davvero l’efficienza. Queste non sono le proposte degli indignati o dei no global bensì di economisti americani come Stiglitz o Krugman.

   Piergiorgio Cattani:  Monti, cosa vuoi fare con il no profit?


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Acqua: Forum Alternativo Mondiale dell’Acqua Marsiglia 12-17 marzo, risposte a sete Pianeta - "E' tempo di soluzioni"



Il Forum Alternativo Mondiale dell’Acqua (FAME or Forum Alternatif Mondial de l’Eau) si terrà a Marsiglia, Francia, dal 14 al 17 Marzo 2012. Questo evento è organizzato in collaborazione con associazioni e movimenti, sindacati, ONG, cittadini e rappresentanti eletti provenienti da tutto il mondo.

  il sito FAME2012

Attualmente sono sette miliardi le persone da sfamare sul Pianeta e le stime parlano di nove miliardi entro il 2050. Per avere cibo per tutti, bisogna mettere al sicuro l'oro blu: è questo il messaggio che la Fao lancia quest'anno in occasione di tre avvenimenti cruciali per il 2012, dal sesto Forum mondiale di Marsiglia alla Giornata mondiale dell'acqua del 22 marzo, fino alla Settimana mondiale dell'acqua di Stoccolma, prevista quest'estate. 

  Forum mondiale Acqua, allarme Fao su oro blu e cibo

Facile come bere un bicchiere d'acqua. Già, ma se il bicchiere è vuoto? Tra il 12 il 17 marzo, in Francia, a Marsiglia, il Forum mondiale dell'acqua fa il punto sul bene più prezioso che ha l'umanità. Un bene sempre più raro, sempre più conteso: in gioco c'è la vita di milioni di persone. Legata alla sopravvivenza stessa dell'uomo, associata in tutte le culture a vita e purificazione, l'acqua dovrebbe essere il bene universale, il diritto per antonomasia. E invece spesso si trasforma in un privilegio, in un prodotto da vendere e su cui speculare. 

  Acqua, assetati di diritti


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In un Pianeta sempre piu' a corto di oro blu e sempre piu' affollato, 'e' tempo di soluzioni'. E' questo l'onnipresente slogan del prossimo Forum mondiale dell'acqua, che si tiene a Marsiglia dal 12 al 17 marzo prossimo, un evento che promette di riunire migliaia di persone per discutere un piano d'azione globale per preservare l'oro blu. Nella settimana di lavoro non saranno presenti solo premier e ministri, parlamentari e rappresentanti di enti locali, ma anche organizzazioni internazionali come Fao, Unesco e Banca mondiale, istituti tecnici e di ricerca, insieme ad imprese private, associazioni e organizzazioni non governative di tutte le bandiere, dagli ambientalisti alle associazioni di consumatori.

   ANSA:  Acqua: Forum mondiale 12-17 marzo, risposte a sete Pianeta

All’appuntamento di Marsiglia (12-17 marzo) si confrontano due posizioni. Quella di molti stati, imprese e soggetti finanziari, portatori di interessi specifici, che considerano l’acqua una risorsa strategica e la vogliono gestire. E quella del forum alternativo, che punta all’interesse dell’intera collettività e si batte per l’acqua bene comune.

   Raffaello Zordan:  Non ce la danno da bere

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Ricordando Lucio Dalla: Vito Mancuso, Roberto Vecchioni, Paolo e Vittorio Taviani a "Che tempo che fa"


Il  teologo Vito Mancuso, il cantautore Roberto Vecchioni ed i registi Paolo e Vittorio Taviani  nello studio di "Che tempo che fa" per parlare di un comune amico, Lucio Dalla

  video

Guarda il nostro precedente post:

  Ricordando Lucio Dalla



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‎"Cos'è l'amore?" la domanda ricorrente di Lucio Dalla...


Di una cosa era certissimo: che c'è l'al di là, l'oltre la morte, "il secondo tempo", la vita per sempre. Ancora recentemente mi aveva ripetuto: "Questa vita è solo l'anticamera, il bello deve venire!". Ho conosciuto Lucio una sera a Bologna nel 1971, giovani della medesima età (uno nato appena ventiquattr'ore prima dell'altro), e siamo subito diventati amici. Da allora incontri, conversazioni, telefonate, discorsi a tavola, mie visite a casa sua e ultimamente anche sue venute a Bose... Lucio era amabile perché umanissimo: nei rapporti con le persone, certo, ma anche nel suo pensare, nel suo poetare, nel suo abitare il tempo della vita per trovare in esso ciò che davvero conta, ciò che rimane, ciò che è eterno: perché "è eterno anche un minuto, ogni bacio ricevuto dalla gente che ho amato". Tante volte assieme abbiamo parlato dell'Amore e Lucio ha voluto che fossi io a presentare a Torino nel dicembre scorso il suo ultimo album: "Questo è amore". "Cos'è l'amore?", mi chiedeva in un modo che pareva ossessivo. Non che non lo sapesse, ma voleva sempre mettersi alla prova, interrogarsi per verificare se i suoi rapporti, i suoi amori erano Amore...

  Il mio coetaneo poeta che voleva capire l'amore di Enzo Bianchi (pdf)

Con la compostezza, il dolore e la legittimità di un vedovo, il giovane Marco Alemanno ha reso pubblico omaggio al suo uomo e maestro Lucio Dalla in San Petronio, dopo l'eucaristia, se non rompendo almeno scheggiando il monolito di ipocrisia che grava, nell'ufficialità cattolica, sul "disordine etico" nelle sue varie forme, l'omosessualità sopra ogni altra.
È importante prenderne atto. Anche se è altrettanto importante sapere che fuori dalla basilica, nel denso, sconfinato abbraccio che i bolognesi hanno dedicato a Dalla, i suoi costumi privati non costituivano motivo di dibattito. Se non per lodare e rimpiangere la dimestichezza di strada e di osteria che Dalla aveva con "chiunque", il suo promiscuo prendere e dare parole, tempo e compagnia, la sua disponibilità umana. Ma dentro San Petronio la vita privata di Lucio, la sua omosessualità pure così poco ostentata, e mai rivendicata, creava un grumo che Bologna ha provveduto a sciogliere nella sua maniera, che è compromissoria, strutturalmente consociativa...

  Il compagno di Dalla e il velo dell'ipocrisia di Michele Serra

La Cei ha espresso l'auspicio che ai funerali di Lucio Dalla non risuonino le canzoni di Lucio Dalla. Neanche quelle di De Gregori, in questo i vescovi sono stati assolutamente equanimi. Altro che i gorgheggi pagani (e struggenti) di Elton John alle esequie di Lady Diana. Nessuna «canzonetta» deve distrarre i fedeli dall’incontro con la morte che si celebra nel rito: salutare il feretro sulle note di «Futura» sarebbe una rimozione del problema. Mi infastidiscono gli applausi ai funerali: li ritengo una scorciatoia emotiva per non penetrare il mistero, scaricando fuori di noi l'angoscia che il suono del silenzio ci provoca dentro. Ma la bella musica non è un applauso e Dalla è Dalla, un poeta, un cuore pulsante, che poi è quanto di più sacro io riesca a immaginare... 

  Funeral party di Massimo Gramellini

Quella bara nella basilica di San Petronio ha riunito la città nella sua chiesa mentre attorno alla cerimonia si scatena la bufera della comunità gay. Esequie sorvegliatissime dalla Curia. Da una parte le parole d'affetto di padre Bernardo Boschi, frate domenicano che durante l'omelia si rivolge direttamente al compagno di Lucio Dalla, Marco Alemanno, parlando della "scossa" provocata dalla notizia della sua morte: "Un tonfo... direi quasi crudele, vero Marco?" (video). E dall'altra le parole di Monsignor Gabriele Cavina, che annuncia Alemanno come "collaboratore" di Dalla, e che nell'istante della Comunione invita la platea a rispettare il precetto: "Chi desidera accostarsi all'Eucarestia e si trova in peccato mortale, prima ricorra al sacramento della Confessione e faccia penitenza".

  L'addio a Lucio. "Povero Marco, che crudeltà" padre Boschi tende la mano ad Alemanno

La cronaca del saluto a Lucio Dalla dallo storico giornale di Bologna "Il resto del Carlino"

  Lacrime e dolore al funerale Lucio Dalla nel cuore di tutti

... Se in questi giorni volete capire meglio la figura di Lucio Dalla, vi consiglio il libro-Dvd, “Gli occhi di Lucio”, scritto con Marco Alemanno. E’ una biografia pura, senza orpelli, dove stelle e parole vanno di pari passo e dove con la fisarmonica sotto braccio possiamo ritrovare la semplicità di un grande innovatore della canzone italiana.

  “Gli occhi di Lucio”. La poesia di Lucio Dalla

Lucio Dalla e Marco Alemanno presentano il libro "Gli occhi di Lucio" a Lecce. Imperdibile il gorgheggio del cantante dopo aver comprato una statuetta in cartapesta nel centro di Lecce. Poi l'arrivo nella storica sede del circolo cittadino per la presentazione del libro. E' il 22 novembre del 2008.

  video

Vedi anche i nostri precedenti post:
  • Ricordando Lucio Dalla
  • Ricordando Lucio Dalla: Vito Mancuso, Roberto Vecchioni, Paolo e Vittorio Taviani a "Che tempo che fa"



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L'incontro tra Lucio Dalla e Alda Merini riproposto da DoReCiakGulp (TG1):

   Tg1 DoReCiakGulp del 3 marzo 2012 ( Lucio Dalla ) (video)


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... A me di Lucio Dalla interessa questo: il fatto che ha molto da insegnarmi sulla moralità dell'artista di fronte al mondo. Credo che la sua ricerca religiosa, segnata dalla fede cristiana, non sia estranea a questa sua posizione, che conta ben più della (pur alta) qualità della sua musica. E non m'importa un fico secco delle polemiche che i soliti giornalisti sciacalli amano scatenare, come quella relativa a Marco Alemanno, suo compagno, che in chiesa è stato chiamato "amico", facendo gridare i nuovi benpensanti all'ipocrisia...

   Luca Doninelli:  Se basta la parola "amico" a mandare in crisi certi ideologi

Mi hanno molto colpito, in questi giorni di sorprendente lutto collettivo, le parole di alcune persone che sono state vicine a Lucio Dalla, soprattutto quelle di Enzo Bianchi su la Repubblica di oggi e di Vito Mancuso a Che tempo che fa di sabato scorso. Pagata la tara di quel po’ di inevitabile celebrazione che tocca a ogni persona pubblica e al fatto normalissimo che quando ci si raduna a salutare per sempre una persona cara, la si ricorda per le cose belle che ci ha lasciato e non certo per palesarne ombre o difetti, quello che ogni volta è saltato fuori è il ritratto di un uomo mite, profondo, buono, in ricerca, amante dell’amore. 
Ma soprattutto testimone “a sua insaputa” di questi valori che - a detta di tutti quelli che l’hanno conosciuto bene - pure hanno dato forma e colore alla sua esistenza...

   Mirella Camera:  Le insegne e l'esistenza

Alle esequie a San Petronio le letture e le preghiere dei fedeli sono affidate a quelli che il cantautore definì i suoi "teologi preferiti": Vito Mancuso, l'amico Benedetto Zacchiroli e lo scrittore religioso e priore di Bose Enzo Bianchi

   Giacomo Galeazzi:  Dalla in dialogo con Dio

... Due sono le novità venute da San Petronio: quella messa di addio non è stata solo un “atto dovuto”, di carattere cittadino più che ecclesiale, come – più o meno – nei due casi precedenti, ma essa si è svolta come un esplicito riconoscimento comunitario del “credente e praticante” Lucio Dalla; ad essa era presente e al termine di essa ha parlato – commuovendo tutti – quel Marco Alemanno che da otto anni era il “compagno” inseparabile di Lucio, il quale era ben noto come omosessuale, anche se non ostentava né rivendicava, anzi viveva con domande e con qualche disagio quella sua condizione.
Per capire quello che è successo in San Petronio occorre qualche minimo richiamo al cristiano Dalla. Abbiamo visto il teologo Vito Mancuso leggere la prima lettura, il padre domenicano Bernardo Boschi tenere l’omelia, Enzo Bianchi formulare le intenzioni della “preghiera dei fedeli”, il francescano Enzo Fortunato dare voce a un saluto venuto dal Sacro Convento di Assisi: sono le persone e gli ambienti con i quali Lucio conduceva la sua combattuta ricerca di Dio. E bisognerebbe aggiungere i benedettini del monastero di Santo Stefano in Bologna, nonché il prete della parrocchia vicina a casa, in piazza dei Celestini, dove Lucio era stato battezzato e dove andava a messa la domenica e qualche volta leggeva all’ambone...

   Luigi Accattoli:  Lucio Dalla in San Petronio come e perché

Era pura caricatura l’idea che le esequie cristiane siano qualcosa che può essere negoziato: sono il diritto di un battezzato e il desiderio di credenti che hanno sentito il dolore della morte; sono il rito col quale si accoglie un uomo di carne, e non i suoi peccati come ha ricordato monsignor Silvagni. Non per nulla quando questo diritto è stato violato, chiudendo le porte di una chiesa di Roma a Piergiorgio Welby, i più sbigottiti sono stati i parroci e i credenti.

   Alberto Melloni:  La lezione di Bologna

Parla Vito Mancuso, teologo, amico personale di Lucio Dalla. "Dopo i funerali è prevalsa la logica dello scontro. Così non si va da nessuna parte"

   Valerio Varesi:  "Che errore contrapporre Chiesa e gay Omosessuali anche tra preti e vescovi"



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Manifestazione in tutta Europa contro la liberalizzazione degli orari. Ma in Italia è probabilmente una battaglia già persa.

   Se domenica non è più domenica


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C’è un giorno che è come nes­sun altro. Perché libero, fe­stivo, speciale. E che perciò va pre­servato dall’obbligo invadente del lavoro, del vendere e del comprare. In difesa della Domenica – del Dies dominicus – così, domani scenderà nelle piazze di 12 Paesi europei una "santa alleanza" laica. Costituita da sindacati di varia estrazione, asso­ciazioni della società civile, assieme alle comunità cattoliche, protestanti e ortodosse. Tutti uniti nella Euro­pean sunday alliance, appunto, per ribadire il carattere particolare e fondamentale della domenica.

   Francesco Riccardii:  Giorno senza prezzo




Notizie dal mondo



Sempre più persone in fuga verso lo stato sud-sudanese di Upper Nile e verso le regioni occidentali dell'Etiopia. Questo il risultato dei nuovi scontri nelle aree di confine tra Sudan e Sud Sudan

   REPUBBLICA:  Sud Sudan, nuovi esodi per le violenze. Un campo profughi per 20 mila persone

Un variegato movimento di liberazione, compresi i combattenti tuareg, chiede il ritiro dell’esercito e punta all’autodeterminazione del vasto territorio a nord del fiume Niger, che include Gao, Kidal e Timbuctu. Accesi i combattimenti. In migliaia riparano oltreconfine. E a fine aprile ci sono le presidenziali. 

   Anna Jannello:  Mali, Azawad in rivolta

È iniziata, dallo scorso primo marzo, una nuova era di rapporti economici tra Marocco e Ue. Dopo la liberalizzazione in febbraio degli scambi agricoli, un nuovo accordo commerciale introduce la libera circolazione di prodotti industriali, eliminando i dazi doganali e garantendo, così, una maggior competitività, in Marocco, dei manufatti europei nei confronti di quelli asiatici.

   Fortuna Ekutsu Mambulu:  Commercio Marocco-Ue: i conti tornano




Lotta alla mafia


Una nuova normativa può aiutare l'economia e a difendersi dal denaro corrotto. Ma vanno aumentati i tempi di prescrizione e le pene: solo così diventerà uno strumento efficace nella lotta alle mafie. L'appello dell'autore di Gomorra

   Roberto Saviano:  "Subito una legge anti-corruzione" (video)

La nostra storia recente si caratterizza per l’assoluto deficit di verità nelle indagini sui più eclatanti e dolorosi lutti nazionali.

   Francesco La Licata:  Tra mafia e politica un progetto segreto

BORSELLINO SI SENTIVA TRADITO E SAPEVA DEI COLLOQUI FRA MAFIA E PARTI INFEDELI DELLO STATO
La Dia notifica ordinanza in carcere per Salvatore Madonia e due esecutori della strage. Manette anche per un falso collaboratore di giustizia

   LIBERA INFORMAZIONE:  Quattro arresti per l'inchiesta su via D'Amelio

Dall’ultima ricostruzione della Procura di Caltanissetta sulla bomba che il 19 luglio 1992 uccise Paolo Borsellino, emerge in maniera nitida come gli attentati mafiosi abbiano accompagnato – parallelamente all’inchiesta milanese Mani Pulite – il trapasso dalla prima alla seconda Repubblica.

   NARCOMAFIE:  Borsellino ucciso perchè sapeva della trattativa tra Stato e mafia

Il racconto del "Faccia a Faccia" con il procuratore Gian Carlo Caselli in occasione del premio di giornalismo scolastico dedicato a Mauro Rostagno

   Bianca Rumore:  La Sicilia antimafia un modello per l'Europa

Cinque arresti e il racconto di un sistema che blocca i lavori sulla statale jonica

   Gianluca Ursini:  Calabria, le mani della 'ndrangheta sulla 106

Intimidazioni e minacce al fondatore di "Ammazzateci Tutti"

   AMMAZZATECI TUTTI:  Siamo tutti Aldo Pecora



FEDE E
SPIRITUALITA'



La pace: incontro con l'altro

HOREB n. 60 - 3/2011


TRACCE DI SPIRITUALITA'

A CURA DEI CARMELITANI

Quando si parla di pace, oggi, facilmente si fa riferimento ad alleanze strategiche, equilibrio di forze e di armi; si ritiene quindi che la pace sia frutto di alchimie politiche e del buon senso dei “grandi” di questo mondo. 
Nella riflessione biblica, la pace è, prima di tutto, dono che procede da Dio e non dagli uomini, essa è costitutiva della natura di Dio, infatti, Pace è il suo nome, «Jhwh-Shalom» (Gdc 6,24). 
Gesù viene sulla terra per annunciare agli uomini che Dio è Signore di tutti e quindi per portare a tutte le genti la nuova novella della pace (At 10,36). Egli non è solo colui che evangelizza la pace, ricorda Paolo, ma anche colui che, mediante il sangue della sua croce, riconcilia tutte le cose, facendo la pace (Col 1,20). 
Con la sua morte in croce, sottolinea ancora l’Apostolo, Gesù distrugge in sé l’inimicizia, abbatte il muro di separazione che tiene lontani giudei e pagani, e crea un uomo nuovo, per cui, conclude Paolo, “Gesù è la nostra pace” (Ef 2,14). 
Proprio perché Gesù è la nostra pace, per chi accoglie il suo spirito e si lascia coinvolgere nel suo vissuto, la pace non si pone come esigenza etica o sociale, ma essa è intrinseca al dono globale, definitivo e supremo fatto da Dio all'uomo per mezzo di Gesù Cristo, allora la pace è costitutiva della vita del credente, in quanto vita coinvolta nel dinamismo trinitario e animata dallo spirito del Padre e del Figlio, che è Spirito di comunione e di pace.

Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb, Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.


   Editoriale

   Sommario


E' possibile richiedere copie-saggio gratuite:
CONVENTO DEL CARMINE
98051 BARCELLONA P.G. (ME)
E-mail: horeb.tracce@alice.it


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Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)

I MERCOLEDÌ DELLA BIBBIA – 2012

CAMMINANDO NELLA VIA DI GESÙ

Lettura del Vangelo di Marco

Dal 25 Gennaio al 28 Marzo

presso la sala del convento dalle h. 20.00 alle h. 21.00

Calendario degli incontri


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Scuola di Formazione per la Vita Cristiana "SCEGLIERE DIO PER AMICO"
Itinerario Formativo Triennale del Vicariato di Barcellona Pozzo di Gotto (ME)

Scuola di Formazione per la Vita Cristiana
"SCEGLIERE DIO PER AMICO"
Itinerario Formativo Triennale
Vicariato di Barcellona P. G. (ME)

III ANNO




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  La Bibbia in un frammento

"A questa vista,
 le folle furono
 prese da timore, 
resero gloria a Dio 
che aveva dato 
un tale potere 
agli uomini".
(Matteo 9,8)

  Gianfranco Ravasi: Il paralitico, il perdono, gli uomini



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‎"Le Frontiere dello Spirito" puntata del 4 marzo 2012


Domenica 4 marzo 2012, "Le Frontiere dello Spirito", il programma di cultura e attualità religiosa, curato e condotto dal Cardinale Gianfranco Ravasi, insigne biblista, e dalla giornalista Maria Cecilia Sangiorgi.

Nella prima parte della trasmissione, il cardinale Ravasi commenta con la consueta competenza e autorevolezza la prima lettura (Gn 22,1-2.9a.10-13.15.18) e il brano del salmo (115,10.15-19) proclamati nella celebrazione della domenica. 

Nella seconda parte del programma "I volti e le storie", curata da Maria Cecilia Sangiorgi, il servizio "Misericordia armi di pace all'arsenale di Torino".
In primo piano il Sermig - Servizio Missionario Giovani – nato nel 1964 da un’intuizione di Ernesto Olivero, scrittore che si definisce, un “innamorato di Dio”, e da un sogno condiviso da molti: sconfiggere la fame con opere di giustizia e di sviluppo, vivere la solidarietà verso i più poveri.
La sede è l’ex arsenale militare di Torino, ribattezzato Arsenale della Pace, una superficie di quarantamila metri quadrati che migliaia di volontari, hanno trasformato in una casa di accoglienza per i poveri, offrendo loro un rifugio per la notte, pasti e cure sanitarie.

   il video della puntata intera sul sito Mediaset



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Guardatevi dall'inutile mormorazione, preservate la lingua dalla maldicenza (Sap 1,11)

  
Via dal chiacchiericcio

Una bocca menzognera uccide l'anima (Sap 1,11)

   Chi confonde parole

Vecchiaia veneranda non è la longevità, né si misura con il numero degli anni. (Sap 4,8)

  
Resta per sempre


Che cosa ci ha giovato la nostra superbia? Che cosa ci ha portato la ricchezza con la spavalderia? (Sap 5,8).

  
Gli altri dei


Sui potenti sovrasta un'indagine rigorosa. A voi sovrani sono dirette le mie parole, perché impariate la sapienza e non abbiate a cadere (Sap 6,8-9)

  
Più forte il dovere

Mi conceda Dio di parlare secondo conoscenza e di pensare in modo degno dei doni ricevuti (Sap 7,15).

  
Di terra e di cielo



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II domenica di Quaresima: la festa della Trasfigurazione


La liturgia, nella seconda domenica di Quaresima, propone alla nostra meditazione e alla nostra contemplazione il Vangelo della Trasfigurazione, secondo la versione di S. Matteo (17,1-9). (ndr. quest'anno  Marco 9,2-10)
E' un passo molto ricco, dalle mille sfumature, del quale non è possibile in questa sede fare una analisi dettagliata e approfondita. Raccogliamo solo alcune suggestioni che possono esserci utili per la riflessione personale, soprattutto come stimolo a far sì che l'esperienza taborica raggiunga anche noi, dentro le precise, concrete e quotidiane circostanze nelle quali ci troviamo al presente

   Quaresima: la festa della Trasfigurazione

Spiegazione dell'Icona della Trasfigurazione realizzata da G. Raffa nella cappella Muratori (BO)

  
video




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Trasfigurazione: riflessioni dalla lettera pastorale 1999-2000 del Cardinale Carlo Maria Martini “Quale bellezza salverà il mondo?”


Dalla lettera pastorale 1999-2000 del Cardinale C. M. Martini “Quale bellezza salverà il mondo?”, che fa riferimento all'Icona della Trasfigurazione: "...E’ bello scommettere la propria esistenza su Colui che non solo è la Verità in persona, che non solo è il Bene più grande, ma è anche il solo che ci rivela la bellezza divina di cui il nostro cuore ha profonda nostalgia e intenso bisogno... Al cuore della Trasfigurazione vi è dunque la bellezza del dono di Dio da accogliere e vivere senza riserve... La lettera sarà dunque concepita anzitutto come una rilettura dell’episodio della Trasfigurazione secondo tre momenti: la salita verso il monte, la rivelazione sul monte, la discesa dal monte. Su tutto dominerà il tema della bellezza della rivelazione trinitaria che risalta dal racconto sinottico (Mt 17,1-10; Mc 9,2-8; Lc 9,28-37) riportato all’inizio della lettera..."

   il testo integrale della lettera pastorale del Cardinale Carlo Maria Martini “Quale bellezza salverà il mondo?”


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‎"La Parola Creatrice" di Gianfranco Ravasi (VIDEO)


“In principio Dio disse: Sia la luce! E la luce fu”. Questa frase non è solo l’incipit della Bibbia, ma è anche la rappresentazione simbolica dell’inizio assoluto della creazione. Questa stessa Parola archetipica diventa il principio creatore anche della storia umana che racchiude in sé splendori e miserie, proprio come accade alla creatività poetica che ha un profilo glorioso, ma che rivela anche una sua incapacità radicale ad esprimere il mistero. Sospesa tra simbolo e silenzio, la creazione nata dalla Parola trascendente, si rivela come custodia del divino e dell’umano che s’incontrano e si scontrano in una creatività destinata a generare non un vuoto finale, ma una pienezza.

   il video dell'intervento di mons. Ravasi Festival della Mente (Sarzana 2/9/2007)


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Tentazioni. Gesù, Satana e il potere dell'orgoglio di Enzo Bianchi


Lc 4,3-4:«Ora, gli disse il diavolo: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». E Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo” (Dt 8,3)».
Occorre in primo luogo mettere l’attenzione sul «se». Gesù è stato definito Figlio di Dio dalla voce venuta dal cielo, ed è su questa condizione che il diavolo fa leva per insidiarlo: se tu sei veramente tale, puoi rifiutare la qualità umana, qualità svelata dalla fame che potrebbe condurti alla morte. Non è un caso che la tentazione primordiale riguardi l’oralità: è su questo terreno che l’uomo e la donna nel giardino dell’in-principio sono tentati e cadono. In altre parole, le tentazioni più forti si radicano nella dimensione «primordiale» della persona: appetito, aggressività, egoismo philautico… Il nostro rapporto con il cibo e il modo in cui mangiamo rivelano infatti le nostre radici, le radici del nostro comportamento in relazione a noi stessi, agli altri e a Dio.
Ma la tentazione: «Se tu sei Figlio di Dio» è tesa anche a sviluppare una falsa immagine di Dio, quella suggerita dal serpente ad Adamo ed Eva: «Voi potete essere Dio» (cf. Gen 3,5). Ovvero: il diavolo insinua a Gesù che, se lui è davvero Figlio di Dio, potrà fare a meno dei limiti, del limite creaturale che segna l’uomo, e perciò sarà capace di trasformare magicamente le pietre in pane! Davanti a Gesù vi è una pietra, e la tentazione è quella di comandarle di diventare pane: dal minerale al cibo, dalla natura alla vita, senza passare attraverso gli altri e senza tenere conto di essi; mangiare piuttosto che avere fame, e farlo in modo immediato, per soddisfare la fame, senza alcun cammino di comunione. È un sogno di onnipotenza: avere accesso e potere immediato, solitario sulle cose!...

   Tentazioni. Gesù, Satana e il potere dell'orgoglio di Enzo Bianchi



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‎"Senza silenzio non si fa la rivoluzione" di Carlo Maria Martini


Tra le molte cose che si possono dire sulla maniera in cui è vissuta oggi la dimensione contemplativa dell’esistenza, viene in mente la disabitudine alla pratica della preghiera e alle pause contemplative. In questo la nostra civiltà occidentale si distingue nettamente dalle civiltà dell’Oriente, dove sono in onore la pratica e le tecniche contemplative e il gusto per la riflessione profonda. Forse la gente prega e riflette più di quanto non sappia o non dica. Si tratta di aiutarla a dare un nome più preciso, un indirizzo più costante, a certe impennate del cuore che, più o meno intensamente, sono presenti nella storia di ognuno. 
L’esodo massiccio dalle città nei periodi di vacanza e nei fine settimana esprime in fondo anche questo desiderio di ritorno alle radici contemplative della vita.

   Senza silenzio non si fa la rivoluzione


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... Storie diverse, storie in fondo simili, perché gli eremiti sono esseri umani ridotti all’essenziale. Riportati, appunto, al fondo di verità in cui tutti, quando facciamo i conti con il nostro destino, finiamo per assomigliarci. È anche per questo, forse, che lo scaffale in cui si raccolgono i volumi dedicati ai solitari si arricchisce continuamente...

  Alessandro Zaccuri: Soli & di tutti i colori. La carica degli eremiti


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   Le persone ti pesano?...

   Ogni domenica, ascoltando la torah...

   Tutti noi abbiamo bisogno di luce...

   Cos'è la misericordia...

   Più invecchio, più mi convinco che...

   Servire Dio nel povero...

   La nostra è un'epoca in cui...

   ... ho ancora dei sogni...


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‎"Divorzio veloce e matrimonio duraturo: uno sguardo oltre la legge" di Silvano Fausti


Mentre si discute di divorzio breve, il biblista gesuita Silvano Fausti rilegge le parole del Vangelo sul matrimonio e sostiene che al riguardo Gesù non impone una legge ma fa un dono: «Dice che è possibile vivere realmente il rapporto a immagine di Dio: cioè come fedeltà e come indissolubilità». Ma allora, come trovare il modo per far sì che un matrimonio abbia le condizioni minime per resistere?

   Divorzio veloce e matrimonio duraturo: uno sguardo oltre la legge di Silvano Fausti


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‎"Povertà condivisione, speranza" di Enzo Bianchi


Insieme -2 Rubrica di ENZO BIANCHI Rocca, marzo 2012

L’acuirsi della crisi finanziaria e il suo dirompente debordare nell'economia reale ha causato un sensibile aumento di persone e di famiglie che sono venute a trovarsi, più o meno inaspettatamente, sotto la soglia della povertà. Una povertà di certo non scelta dalla quale sperano di uscire al più presto possibile. In questo contesto che segno può venire alla società da quanti fanno della povertà liberamente scelta un impegno, una memoria evangelica e, più in profondità, da tutti i discepoli di Gesù di Nazaret che ha proclamato “Beati i poveri?”. In altri termini, come può esserci oggi una “beatitudine” della povertà in una società che aveva fatto della lotta alla miseria un obiettivo primario e che ora, per la prima volta da decenni, vede concretamente la possibilità che i figli conoscano una condizione economica peggiore di quella dei padri? 
Non va dimenticato che la povertà è la condizione umana, perché l’uomo è una creatura limitata, fragile, precaria, contrassegnata dal bisogno e dall'ineluttabile morte. Sì, l’essere umano è mortale, e basta questo per dire la sua radicale povertà. Nasciamo inermi, affidati ad altri da cui dipende la nostra vita, e moriamo nella solitudine che dice tutta la nostra miseria, la nostra incompiutezza. La condizione umana è quella di una creatura limitata, non autosufficiente né indipendente, e proprio per questo chiamata all'interdipendenza, alla condivisione, alla solidarietà inscritte al cuore dell’esistenza. 

   Povertà condivisione, speranza


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Uomini e profeti

Fedi e Mondo

Il volto della povertà: ritratti di Francesco d’Assisi 
con  Massimo Cacciari e Chiara Frugoni
sabato 3 marzo 2012


Un tema che non ci è nuovo: il tema della povertà. Ma declinata come scelta: come scelta di vita in Francesco d’Assisi, e, forse, in prospettiva larga, ideale, se si capisce a fondo che cosa può significare povertà, come scelta obbligata se non si vuole essere sopraffattori del mondo, uccisori del mondo. Non abbastanza si è insistito sul significato che ha avuto per Francesco d’Assisi la scelta di vivere poveramente, in obbedienza all’Evangelo di Gesù.  È questo, in fondo, il nodo intorno a cui la vita di Francesco si è sviluppata, ed è questo il nodo intorno a cui la grande chiesa ha dibattuto,  per contenere la forza eversiva del “santo”.  È qui, anche, che si aprono prospettive di significato di grande interesse anche per il mondo contemporaneo.

 

    Ascolta o scarica


Leggere la Bibbia

“Qohelet. L’essere umano non domina il vento ” 
con Amos Luzzatto e Salvatore Natoli
domenica 4 marzo 2012


Qual è la visione della vita in Qohelet, l’altro libro “scandaloso” della Bibbia, dopo il Cantico dei cantici? Ha scritto André Néher che in Qohelet “si affrontano due etiche contraddittorie. Una che si potrebbe definire come saggezza razionale, e l’altra come perplessa irragionevolezza”. È proprio in questo, forse, che consiste la modernità di Qohelet e la sua forza di attrazione per il lettore di oggi. Del testo proponiamo una nuova traduzione, di Amos Luzzatto, che ridefinisce le “parole chiave” di Qohelet come “vanità delle vanità” o la “teoria dei momenti” (“c’è un tempo per…”), ma anche, assieme a Salvatore Natoli, ne ridefinisce le dinamiche del conoscere e la portata etica.

    Ascolta o scarica


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JESUS, marzo 2012 Caro Diogneto - 39 «Un’occasione per vivere il vangelo » di Enzo Bianchi


JESUS, marzo 2012 Caro Diogneto - 39 Rubrica di ENZO BIANCHI 

Come reagire a quanto sta succedendo nella chiesa, in questi ultimi tempi in modo più manifesto di prima? Lamentarci? Già fatto. Denunciare? Pure, sempre cercando di non offendere la carità né di nominare il “peccatore”! Forse, si tratta di fare anche di questi momenti un’occasione per vivere il vangelo e per continuare ad amare la chiesa anche qualora si dovesse concludere che essa è irreformabile perché impermeabile al Vangelo... 

   Un’occasione per vivere il vangelo 


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OREUNDICI: IL QUADERNO DI MARZO 2012 "IL SILENZIO E LA PAROLA" - IL BISOGNO DEL NULLA l’uomo mediatore tra visibile e invisibile di Arturo Paoli - L'EDITORIALE DI MARIO DE MAIO


IL BISOGNO DEL NULLA l’uomo mediatore tra visibile e invisibile di Arturo Paoli

RICORDANDO…
Dopo oltre quarant'anni di esistenza nelle favelas del Brasile sono tornato alla mia terra lucchese e mi è stata assegnata l’antica residenza estiva degli arcivescovi, restaurata dopo anni di abbandono. Da circa cinque anni vi abito e mi sento in un appartamento di servizio. Avevo previsto che l’ampio salone di ingresso restasse silenzioso e avevo fatto scolpire in legno un appello del beato De Foucauld di evitare chiacchiere e riservare il tempo a incontri personali molto più proficui. Ma con il portone sulla strada aperto agli arrivi e ai commiati, sembra un sogno il progetto del silenzio.

   IL BISOGNO DEL NULLA

Cari amici,
all'inizio della storia della Chiesa, nelle prime comunità cristiane, coloro che desideravano approfondire il loro cammino di fede si rivolgevano ai padri del deserto e chiedevano loro: ”Maestro dammi una parola di vita”. La breve frase che ricevevano, spesso un versetto della Scrittura, li accompagnava a lungo nel loro vivere quotidiano. In quella domanda vi era tutta la consapevolezza del valore della parola

   L'EDITORIALE DI MARIO DE MAIO


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Nel decennale del suo insediamento, il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni racconta a Vatican Insider il "suo" Vaticano

  Giacomo Galeazzi: “Manca una progettualità nel dialogo tra le grandi religioni”

Intervista con lo studioso islamico Khaled Fouad Allam che parla del rapporto tra pensiero credente e non credente e del dialogo tra le fedi

  Sabrina Conti: Religioni, oppio dei popoli?

Negli ultimi mesi sul web è aumentato in modo esponenziale il numero di siti dedicati alla «lotta alla cristianofobia». Le discriminazioni e le violenze a cui sono soggette le minoranze cristiane di molti Paesi è un problema noto e gravissimo (basti pensare, per citare due casi drammatici, all’uccisione del politico cattolico pachistano Shahbaz Bhatti un anno fa o all’attentato contro una chiesa copta ad Alessandria d’Egitto la sera di Capodanno del 2011). Tuttavia, parallelamente alla doverosa denuncia di questi fatti, pare che nella rete si stia sviluppando anche la tendenza a strumentalizzare questa situazione: alcuni siti cercano di ingigantire il problema, arrivando al punto di produrre prove infondate o, peggio ancora, manipolate. E ci sono casi di vere e proprie truffe.

  Michele Ambrosini: Quando la cristianofobia fa comodo





CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni





Le sfide di questi tempi difficili don Francesco Soddu, 53 anni, sassarese, dal 20 febbraio nuovo direttore della Caritas italiana, ha scelto di affrontarle in prima linea con umiltà e determinazione.

   Paolo Lambruschi:  Soddu: «La sfida della carità? È curare la solitudine»


POLITICA



L’Italia sembra si stia mettendo a posto con l’Europa, eppure il problema rimane sempre lo stesso: per ripartire dove si trovano i soldi? E chi li tira fuori? Ballarò ne parla con il viceministro all’Economia Vittorio Grilli. Gli altri ospiti di Giovanni Floris sono il direttore generale dell’ABI Giovanni Sabatini, il sindaco di Torino Piero Fassino, la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso, Gianluca Pini della Lega Nord, la filosofa Michela Marzano, l’economista Giacomo Vaciago, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli.. In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza.

In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza (video)

  BALLARO': Puntata del 6 marzo (video puntata integrale)

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Per 46 parlamentari del Centrodestra il momento di uscire allo scoperto è venuto. Ma non hanno capito che il loro tempo è ormai finito.

  FAMIGLIA CRISTIANA: Chi vuole la testa di Riccardi

In Rete i commenti alle parole che hanno provocato una bufera politica. Ma c'è anche chi attacca: "Così alimenta l'antipolitica"

  Carmine Saviano: Riccardi raccoglie il plauso del web "Ha detto come stanno le cose"

E’ inutile nasconderlo o tentare di minimizzarlo: la cancellazione del vertice di ieri tra Monti e i segretari di Pdl, Pd e Terzo polo, dopo il rifiuto di Angelino Alfano a prendervi parte, segna la prima aperta rottura della maggioranza che sostiene il governo.

  Marcello Sorgi: Il rischio paralisi del governo

Mario Monti avrebbe volentieri festeggiato il calo dello spread sui titoli italiani per la prima volta sotto quota 300, se a guastargli la festa non fosse arrivata la lettera di quarantacinque senatori del Pdl decisi a far pagare al ministro Riccardi il conto salato di una mozione di sfiducia individuale. 

  Marcello Sorgi: Il Pdl terrà alta la guardia sul governo

Il premier Monti (e noi italiani con lui) deve preoccuparsi di un imprevisto pericolo: il rischio che una delegittimazione della sua leadership arrivi proprio da quei leader, quegli ambienti, quell’Europa che finora lo hanno lodato, sostenuto, celebrato. L’Italia che sta faticosamente risalendo il pozzo della mancanza di credibilità in materie economiche, viene lasciata amaramente sola, proprio dall’Europa, in due gravissime crisi internazionali in cui si ritrovata intrappolata.

  Lucia Annunziata: Il peso che ci manca nel mondo

Da una parte cogliamo i frutti positivi del lavoro sin qui fatto dal Governo Monti in Italia ed in Europa, dove Roma ha ritrovato credibilità ed autorevolezza. Dall'altra, flettendo la tensione da spread e insieme avvicinandosi le scadenze elettorali, riscontriamo una generale tendenza al rilassamento che s'accompagna - e non è un caso - al riemergere di forti tensioni tra i partiti che sostengono il Governo.
Questa è una miscela pericolosa.

  Guido Gentili: Gli obiettivi irrinunciabili


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 BENEDETTO XVI
 





      Angelus - 4 marzo 2012

     Udienza -  7 marzo 2012, Preghiera e silenzio: Gesù maestro di preghiera

     Omelia -  4 marzo 2012: Santa Messa nella Parrocchia romana di San Giovanni Battista de La Salle al Torrino

     Discorso -  Parole a conclusione degli Esercizi Spirituali della Curia Romana (3 marzo 2012)

     Discorso -  Visita Pastorale alla Parrocchia romana di San Giovanni Battista de La Salle al Torrino (4 marzo 2012)

     Lettera -  Lettera al Cardinale Laurent Monsengwo Pasinya, predicatore degli Esercizi Spirituali (3 marzo 2012)


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OPINIONI E COMMENTI


Il Papa ha confermato per altri cinque anni il cardinale Angelo Bagnasco alla presidenza dei vescovi italiani. Le conferenze episcopali degli altri Paesi del mondo eleggono il loro presidente, ma nel caso del nostro Paese, visto lo speciale legame con la Santa Sede e con il vescovo di Roma che ha tra i suoi titoli anche quello di «primate d’Italia», la designazione viene fatta direttamente dal Papa.

  Andrea Tornielli:  Vescovi italiani il Papa non cambia, alla Cei comincia il Bagnasco-bis

Nella lettera aperta firmata in questi giorni da sette tra parroci, religiosi e religiose vi sono inquietudini e desideri interessanti da rileggere a cinquant'anni dal Concilio

  Luca Rolandii:  C'è posta per la Chiesa italiana

L'emergenza educativa può essere affrontata anche insegnando ai giovani la misericordia di Dio, grazie al sacramento della Confessione. Lo ha detto il Papa nella udienza ai partecipanti al corso sul Foro interno promosso dalla Penitenzieria apostolica, accompagnati dal penitenziere maggiore, card. Manuel Monteiro de Castro.

  AVVENIRE:  Benedetto XVI: riscoprire la Confessione per la nuova evangelizzazione




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"AVVENTO/NATALE 2011"
Pagina speciale di TEMPO PERSO

         
  n. 1  del 6 gennaio 2012

n. 4  del 27 gennaio 2012

n. 7  del 17 febbraio 2012

n. 2  del 13 gennaio 2012

n. 5  del 3 febbraio 2012

n. 8  del 24 febbraio 2012

n. 3  del 20 gennaio 2012

n. 6  del 10 febbraio 2012

n. 9  del 2 marzo 2012




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   AVVISI: 

  1) La newsletter è settimanale;

 

  2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:

      http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm

 

  3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm