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N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
(di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)
Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
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NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
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un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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Pagina in continuo aggiornamento
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Auguri a tutte le donne, 365 giorni l'anno!
Beata la donna
cosciente della propria femminilità
e della propria missione
nella Chiesa e nel mondo.
Beata la donna
che cura il proprio fascino
interiore ed esteriore
perché l’armonia della persona
fa più bella la convivenza umana.
Beata la donna...
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Che
cosa ci dice, oggi, questa esplosione di fiori gialli? La mimosa è una
creatura modesta eppure prepotente, s’arrampica nei luoghi più impervi,
è tenace con la terra e sfida le intemperie. Quest’anno in molti luoghi
è fiorita troppo presto, ingannata dal caldo, poi si è intirizzita. Ma
oggi è dappertutto: nelle mani e nei capelli, sugli angoli di strada.
La giornata internazionale della donna, comunemente chiamata «festa», è
in realtà memoria di un evento terribile: un incendio divampato in una
fabbrica dove morirono tante operaie.
Al
di là dell’equivoco di fondo che ha trasformato in allegria festosa un
tragico ricordo di morte, al di là dell’inevitabile dose di retorica
che in questo nostro presente tanto laicizzato quanto affamato di
celebrazioni ogni ricorrenza porta con sé, è lecito domandarsi quale
sia, ancora, il senso di questa giornata particolare. A incominciare
dalla sua denominazione ufficiale, che racchiude il femminile in un
singolare generico: questa è la festa non delle donne, ma della donna.
Come una sorta di entità astratta, inafferrabile e fors'anche
angelicata.
Noi donne, orgogliose di essere diverse di Elena Lowenthal
Confesso
che non sono particolarmente entusiasta che sia ancora necessario un “8
Marzo” per ricordarci che siamo l’altra metà svantaggiata della
società. Mi mettono a disagio gentili concessioni sui treni o nei musei
per festeggiarci. Non parliamo di imbarazzanti show. Vorrei che durante
tutto l’anno fossimo semplicemente considerate personale normali con
diritti e doveri che valgono per tutte-tutti.
8 Marzo, che cosa c'è da festeggiare? di Stefanella Campana
... Sembra incredibile, ma nella santità delle religioni albergano tabù
ancestrali che gli studi antropologici e le secolarizzazioni non sono
riusciti a eliminare. Sono i tabù peggiori perché responsabili dei
pregiudizi sessuofobici e misogini che, sacralizzati, hanno prodotto,
nel nome di dio, discriminazioni e violenze.
Nel terzo millennio le religioni dovrebbero andare in analisi e
domandarsi quanto la sessuofobia e la misoginia insidino nel profondo
la loro possibilità di futuro.
8 marzo 2012, ancora streghe di Giancarla Codrignani
Cercavo uno spunto per parlare dell'Ottomarzo senza farvi cascare
troppo le braccia, quando mi sono imbattuto nell'intervista a
una delle donne più famose del mondo, l’icona musicale Lady Gaga.
Libera donna in libero Stato di Massimo Gramellini
TELEFONO ROSA - L'8 marzo in due minuti - Noi non festeggiamo
video
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Per
la prima volta in occasione della Giornata della Donna, una delegazione
composta da quaranta donne italiane e immigrate su invito di Livia
Turco, presidente della Fondazione Nilde Iotti, ha deposto stamattina
all'Altare della Patria a Roma una corona di alloro e mimose. Un segno
di condivisione dei valori fondanti della Repubblica italiana e per
ribadire la comune battaglia delle donne per i diritti, la dignità,
contro la violenza e per una cittadinanza inclusiva delle
differenze.
8 marzo. Italiane e immigrate all’Altare della Patria
E'
giunto il momento - ha concluso il Presidente Napolitano - "di nuove e
più decise accelerazioni : per il conseguimento della parità di genere,
per il generale progresso di un'educazione al rispetto delle donne come
persone nella pienezza della loro autonomia e del loro ruolo".
"Incrementare l'occupazione femminile per favorire la crescita dell'economia italiana"
Sono tre
donne coraggiose, Maria Concetta Cacciola, Lea Garofalo e Giuseppina
Pesce. Tre donne calabresi che diventano il simbolo in rosa della lotta
alla ‘ndrangheta, alla illegalità ma soprattutto ai soprusi di cui,
ancora, sempre più spesso si sente parlare in modo sommesso.
L’iniziativa “Tre foto e una mimosa” che sta facendo il giro d’Italia
passando di bocca in bocca tra tutti i politici, è stata voluta dal
direttore de Il Quotidiano della Calabria, Matteo Cosenza che,
basandosi su un promemoria del giornalista Giuseppe Baldessarro,
corrispondente della testata dalla provincia di Reggio Calabria, ha
voluto porre, alla società civile, alcune domande.
Maria Concetta, Lea, Giuseppina. Tre foto ed una mimosa per l'otto marzo
Un'altra
giornata internazionale della donna, la 101esima; un altro giorno in
cui metà della popolazione del mondo dovrà decidere se cedere alla
disperazione per i ripetuti femminicidi (37 in Italia dall'inizio
dell'anno), per il perpetuarsi dell'oppressione di genere, per la
disuguaglianza generalizzata in materia di lavoro, responsabilità
familiari, rappresentanza politica, oppure accettare con un sospiro il
canonico rametto di mimose.
Non è ancora un mondo per donne Ma c'è qualche segnale di progresso
Le
donne italiane hanno poco da festeggiare. Vivono peggio delle colleghe
francesi, delle spagnole, delle tedesche e delle inglesi. Col
Nord-Europa, poi, non c’è nemmeno paragone. Non sono chiacchiere da
salone estetico, ma ce lo dice direttamente l’Unione europea, con una
serie di statistiche ben nascoste nel suo sito.
Care donne italiane, siete le meno in salute d’Europa
Una
cronista de «La Stampa» si è finta una 25enne straniera in cerca di un
posto come colf: il suo cellulare preso d’assalto da uomini a caccia
d’avventure. Nessun contatto quando si è presentata come maschio
Cerchi un lavoro e trovi soltanto offerte a luci rosse
Versione
originale e integrale, in alta qualità, del documentario "Il corpo
delle donne" sulla rappresentazione del femminile nella TV italiana
video
Sto
per andare in carcere. Tra poche ore sarò a Rebibbia femminile, proprio
oggi che è l’8 marzo, la festa di tutte le donne. E sinceramente non so
dirvi se questa coincidenza carichi o meno la visita di significato.
Molto probabilmente dipende dall’accezione che diamo all’8 marzo e dal
valore che diamo alle donne (e alla persone) ogni giorno della nostra
vita. Certo è che, per le recluse di Rebibbia, oggi è un giorno come un
altro e la nostra visita servirà a spezzare solo in parte la monotonia
di giornate tutte uguali.
8 marzo con le mamme e i bambini di Rebibbia
...Uno dei significati più profondi di questa giornata va
ricercato nella condizione delle donne rifugiate e migranti,
protagoniste della mobilità internazionale ma spesso non riconosciute
come destinatarie di diritti, donne senza voce che pagano il prezzo più
alto. Tra loro ci sono anche donne vittime di tratta, abusate e
vendute. Così come donne che sono scappate dai loro paesi per sfuggire
alla violenza domestica dopo aver invano chiesto aiuto alle autorità
dei paesi di origine e che in Italia hanno invece ottenuto protezione
attraverso la status di rifugiate...
8 marzo dedicato alle donne rifugiate e migranti
Oggi, 8 marzo, è la Giornata internazionale della
donna, che in Italia compie 90 anni. Una festa che per noi non ha il
colore giallo della mimosa, ma quello variopinto e screziato delle
tante donne che hanno lottato e lottano per le conquiste sociali,
politiche ed economiche femminili (e non solo), contro le
discriminazioni e contro le violenze. Delle donne che si sono fatte
strada e ora reggono Paesi, guidano le sorti dell’economia
internazionale, conquistano platee.
8 marzo, le donne forti che cambiano il mondo
Vedi anche i nostri precedenti post:
- Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: occasione per riflettere
- 8 Marzo - Giornata internazionale della donna
- 8 marzo: "Giornata internazionale della donna", ma è davvero "Festa della donna"?
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(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Riproponiamo un precedente
nostro post con qualche "consiglio" di Madre Teresa che dedichiamo in
particolar modo a tutte le donne, ma non solo...
8 marzo Festa della donna
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Entro a Palazzo Ducale e le
prime parole che ascolto dal presidente della Comunità di S. Egidio
sono tratte da una citazione di Madre Teresa di Calcutta: “Essere non
amati, non voluti, dimenticati. E’ questa la grande povertà,
peggio di non avere niente da mangiare”. Ascolto queste parole di
donna e ripenso alle “mie” donne maltrattate, non amate, non volute (o
volute male) e dimenticate. Penso alla loro povertà che spesso si
accompagna anche a quella economica.
Nessun “codice d’onore”: i clan
mafiosi le donne le uccidono eccome. In poco più di un secolo sono 150
le donne ammazzate dalle mafie. Oggetto di vendette trasversali, troppo
impegnate politicamente, incastrate dentro una situazione familiare e
mafiosa da cui non sono riuscite a uscire. È su di loro che si
concentra il dossier Sdisonorate, realizzato dall’associazione
antimafie daSud, attiva dal 2005.
Oltre alle loro storie lo studio ci presenta molteplici contributi:
un’intervista a Rita Borsellino e Angela Napoli, un saggio su “Madri e
figlie” di Anna Puglisi e Umberto Santino del centro di documentazione
Peppino Impastato, la postfazione della studiosa Ombretta Ingrascì. Del
dossier, presentato il 24 febbraio scorso presso la sede nazionale
dell’associazione a Roma, pubblichiamo ampi stralci della prefazione di
Celeste Costantino
Parlamentari, giornalisti,
sindacalisti, testimoni di giustizia, familiari di vittime della mafia,
amministratori di piccoli e grandi centri, volontari, studenti ma anche
tanti semplici cittadini hanno voluto prendere posizione, affermare che
la Calabria non dimenticherà quelle tre donne di ndrangheta che con il
loro “no” hanno innescato una piccola rivoluzione.
Nel giorno della sentenza del
maxi-processo “Crimine”, l’8 marzo in Calabria è nel segno delle donne
ribelli che, inseguendo un amore conosciuto su internet, un destino
diverso per i figli o, semplicemente, la vita al posto della morte,
hanno aperto il fronte più caldo nel contrasto alla criminalità
organizzata calabrese, il fronte interno. I loro nomi, Rosa
Ferraro, Giuseppina Pesce, Ilaria La Torre e Maria Concetta Cacciola
sono diversi, così come i loro destini: c’è chi è riuscito a
collaborare con la giustizia, chi è stata uccisa e chi ha preferito
togliersi la vita, stretta nella morsa sempre più stretta di famiglie
violente di ‘ndrangheta.
Denunciò abusi, oggi scrive a tutte le donne
... Io sono diventata la MALANOVA del mio paese, la cattiva notizia. E
come tutte le cattive notizie, dovevo pagare. Ma io ho pagato e sto
continuando a pagare tutt'oggi; ma una cosa è certa: io non mi sono mai
arresa, ho sempre creduto in me e nella mia volontà di andare avanti.
Ho creduto nella forza delle donne e soprattutto nella donna che sono
diventata, ancora troppo bambina...
8 marzo, vita e lavoro
Le violenze contro le donne e i salari più bassi sono spie di una disuguaglianza non colmata, neppure in Europa.
Sono milioni nel mondo le donne
che vivono in condizioni di estrema povertà. In occasione dell’8 marzo,
Giornata Internazionale della Donna, l’agenzia Fides ha
raccolto esperienze di aiuto alle donne in Paesi difficili, quali il
Sudan del Sud e il Pakistan.
La chiesa cattolica, come anche
le altre chiese, non possono sottrarsi a guardare con lucidità al ruolo
decisivo che esse hanno giocato per decidere la qualità della vita
delle donne, dato che sono state sia
formidabili potenziali di emancipazione sia terrificanti luoghi di
asservimento. Vale anche per le chiese, in fondo, la domanda: se non
ora, quando?
Più che ricordarle, «forse
bisogna cominciare a conoscerle»: le tredici laiche che parteciparono
come uditrici al Concilio Vaticano II, addirittura più numerose delle
suore (dieci), «non sono figure da tappezzeria, ma donne di spessore»,
evidenzia Cettina Militello, docente alla facoltà teologica del
Marianum, dove domani, venerdì 9, e sabato 10 un seminario approfondirà
i profili di quattro uditrici: Alda Miceli, Rosemary Goldie, Pilar
Bellosillo e Marie-Louise Monnet.
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Dimenticata da tutti, senza
neppure una notizia che confermi che Maria Sandra Mariani sia
viva e sia in buone condizioni. La voce di mamma Fiammetta e del marito
Lido è debole e rotta dalle lacrime che scendono sul viso. Sono i
genitori di Maria Sandra Mariani, la turista italiana sequestrata in
Algeria, nell'oasi di Djanet, nel Sahara, durante un attacco di banditi.
Mamma Fiammetta e papà Lido attendo con speranza una voce, un
messaggio che li tranquillizzi. Attendono con dignità nella loro
casa di San Casciano Val di Pesa (Firenze)
Rossella Urru in marcia nel
deserto diretta a Bamako, capitale del Mali, oppure nascosta da qualche
parte nelle mani di un mediatore e in attesa di essere consegnata alle
autorità consolari italiane? Mentre passano le ore la vicenda è sempre
più misteriosa con voci contrastanti.
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Viviamo un momento storico in
cui è più facile negare, criticare e ignorare piuttosto che accettare,
apprezzare e considerare. Tutto questo si accentua quando ci riferiamo
all’altro, al diverso, allo straniero, all’immigrato. Sono parole
forti, che tendono a “ghettizzare” tutti gli uomini e le donne che non
hanno la pelle del nostro stesso colore e non
professano la nostra religione. Come se questa piccola parola,
nostro, segnasse il confine tra quello che può andare bene e tutto ciò
che non è accettabile.
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Cancellata l’Agenzia per il terzo settore: Non profit KO?
E
adesso? Chi starà dietro ai furbetti dal (finto) cuore tenero e dalla
raccolta fondi facile? Da venerdì 24 febbraio non c’è più l’Agenzia per
il terzo settore. Cancellata per decreto dal governo che vuole mettere
ordine nel settore delle Authority. Una decisione annunciata dal
ministro del Lavoro Elsa Fornero in persona, sotto la cui giurisdizione
dovrebbero ora passare le competenze dell’ex Agenzia per le onlus, da
dieci anni all'opera, sede a Milano in via Rovello.
Cancellata l’Agenzia per il terzo settore: a me il no profit
Non profit, 3.313 Onlus fantasma
Dall'assistenza
agli anziani alla lotta contro la fame: attività inesistenti o molto
dubbie. L'azione di controllo dell'Agenzia per il Terzo settore che il
Governo vuole chiudere.
- Falsità e millantato credito a danno degli ultimi
- Aiuto ai ciechi, lotta contro la povertà: tutte le voci della truffa
- Così il Governo ha detto di voler chiudere l'Agenzia
- La chiusura dell'Agenzia per il Terzo settore, le reazioni
L'accusa
di Stefano Zamagni, presidente dell'Agenzia: "Monti e i suoi ministri
ritengono che per far ripartire l'Italia non serva l'imprenditoria
civile".
"Il Governo uccide il Terzo Settore"
La
crisi economica sta imponendo alle persone, soprattutto a quelle più
fragili, grandi sacrifici. I tagli ai bilanci degli enti locali stanno
producendo, fra i più vulnerabili e fra i malati, un crescente senso di
solitudine e di abbandono da parte delle istituzioni. I nuovi poveri, i
tanti precari, i giovani disoccupati, gli immigrati, i detenuti, gli
anziani vengono lasciati ancora più soli. Le difficoltà economiche non
devono tuttavia essere considerate il segno della necessità di
accantonare definitivamente il nostro sistema di welfare per lasciare
spazio alla beneficenza o al mercato.
Ma il Welfare non è ancora finito di Luigi Ciotti
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“Servono più risorse e un organismo per rilanciare la cooperazione”
Il
ministro a Roma per un convegno. E sui finanziamenti: “Lo 0,12% di
risorse disponibili per il 2012 rappresentano un punto di partenza
talmente basso che risalire non sarà difficile”. Annunciata una
conferenza nazionale per fine maggio.
Riccardi: “Servono più risorse e un organismo per rilanciare la cooperazione”
L’Associazione
ONG italiane, il CINI e LINK2007 sono soddisfatte di com'è andata la
Conferenza “La Cooperazione internazionale dell’Italia: una risorsa da
valorizzare, modernizzare, rilanciare”, tenutasi oggi a Roma, con la
partecipazione del ministro. Se son rose...
FIDUCIA A RICCARDI DALLE ONG 1/3/12
Le
Ong italiane chiedono al Governo che l’aiuto allo sviluppo torni a
essere «al centro della politica». Il ministro Riccardi concorda e
rilancia: presto una conferenza nazionale.
Riccardi: "Rilanciamo la cooperazione"
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Che cosa cambierà, rispetto a
prima, con la nuova Ici-Imu? Per saperlo con esattezza si dovranno
attendere i regolamenti. Ma alcuni punti fermi possono essere posti.
Intanto, l’emendamento del governo ha previsto che, per avere
l’esenzione, gli enti non profit devono svolgere negli immobili di
proprietà attività sociali «con modalità non commerciali». Se
l’attività è mista, invece, l’esenzione si applicherà «solo alla
frazione dove si svolge l’attività di natura non commerciale». E questo
è pacifico. Ma cosa si intende per «modalità non commerciali»?
Massimo Calvi: Imu per il non profit. Era già tutto previsto
Occorre
passare dai tagli allo stato sociale a un forte sostegno al reddito
(l’unica via per rilanciare i consumi); da un mercato senza regole a
un’economia che punta sull’ambiente, sull’innovazione e appunto sul
protagonismo della società civile; da un rigorismo nei conti pubblici
unilaterale e ferreo a una politica fiscale che non ha paura di
utilizzare la leva delle tasse per ridistribuire equamente le risorse,
un oculato intervento statale che non dà contributi a pioggia ma che
premia per davvero l’efficienza. Queste non sono le proposte degli
indignati o dei no global bensì di economisti americani come
Stiglitz o Krugman.
Piergiorgio Cattani: Monti, cosa vuoi fare con il no profit?
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Il
Forum Alternativo Mondiale dell’Acqua (FAME or Forum Alternatif Mondial
de l’Eau) si terrà a Marsiglia, Francia, dal 14 al 17 Marzo 2012.
Questo evento è organizzato in collaborazione con associazioni e
movimenti, sindacati, ONG, cittadini e rappresentanti eletti
provenienti da tutto il mondo.
il sito FAME2012
Attualmente
sono sette miliardi le persone da sfamare sul Pianeta e le stime
parlano di nove miliardi entro il 2050. Per avere cibo per tutti,
bisogna mettere al sicuro l'oro blu: è questo il messaggio che la Fao
lancia quest'anno in occasione di tre avvenimenti cruciali per il 2012,
dal sesto Forum mondiale di Marsiglia alla Giornata mondiale dell'acqua
del 22 marzo, fino alla Settimana mondiale dell'acqua di Stoccolma,
prevista quest'estate.
Forum mondiale Acqua, allarme Fao su oro blu e cibo
Facile
come bere un bicchiere d'acqua. Già, ma se il bicchiere è vuoto? Tra il
12 il 17 marzo, in Francia, a Marsiglia, il Forum mondiale dell'acqua
fa il punto sul bene più prezioso che ha l'umanità. Un bene sempre più
raro, sempre più conteso: in gioco c'è la vita di milioni di persone.
Legata alla sopravvivenza stessa dell'uomo, associata in tutte le
culture a vita e purificazione, l'acqua dovrebbe essere il bene
universale, il diritto per antonomasia. E invece spesso si trasforma in
un privilegio, in un prodotto da vendere e su cui speculare.
Acqua, assetati di diritti
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In un
Pianeta sempre piu' a corto di oro blu e sempre piu' affollato, 'e'
tempo di soluzioni'. E' questo l'onnipresente slogan del prossimo Forum
mondiale dell'acqua, che si tiene a Marsiglia dal 12 al 17 marzo
prossimo, un evento che promette di riunire migliaia di persone per
discutere un piano d'azione globale per preservare l'oro blu. Nella
settimana di lavoro non saranno presenti solo premier e ministri,
parlamentari e rappresentanti di enti locali, ma anche organizzazioni
internazionali come Fao, Unesco e Banca mondiale, istituti tecnici e di
ricerca, insieme ad imprese private, associazioni e organizzazioni non
governative di tutte le bandiere, dagli ambientalisti alle associazioni
di consumatori.
ANSA: Acqua: Forum mondiale 12-17 marzo, risposte a sete Pianeta
All’appuntamento di Marsiglia
(12-17 marzo) si confrontano due posizioni. Quella di molti stati,
imprese e soggetti finanziari, portatori di interessi specifici, che
considerano l’acqua una risorsa strategica e la vogliono gestire. E
quella del forum alternativo, che punta all’interesse dell’intera
collettività e si batte per l’acqua bene comune.
Raffaello Zordan: Non ce la danno da bere
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Il
teologo Vito Mancuso, il cantautore Roberto Vecchioni ed i
registi Paolo e Vittorio Taviani nello studio di "Che tempo
che fa" per parlare di un comune amico, Lucio Dalla
video
Guarda il nostro precedente post:
Ricordando Lucio Dalla
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"Cos'è l'amore?" la domanda ricorrente di Lucio Dalla...
Di una cosa era certissimo: che c'è l'al di là, l'oltre la morte, "il
secondo tempo", la vita per sempre. Ancora recentemente mi aveva
ripetuto: "Questa vita è solo l'anticamera, il bello deve venire!". Ho
conosciuto Lucio una sera a Bologna nel 1971, giovani della medesima
età (uno nato appena ventiquattr'ore prima dell'altro), e siamo subito
diventati amici. Da allora incontri, conversazioni, telefonate,
discorsi a tavola, mie visite a casa sua e ultimamente anche sue venute
a Bose... Lucio era amabile perché umanissimo: nei rapporti con le
persone, certo, ma anche nel suo pensare, nel suo poetare, nel suo
abitare il tempo della vita per trovare in esso ciò che davvero conta,
ciò che rimane, ciò che è eterno: perché "è eterno anche un minuto,
ogni bacio ricevuto dalla gente che ho amato". Tante volte assieme
abbiamo parlato dell'Amore e Lucio ha voluto che fossi io a presentare
a Torino nel dicembre scorso il suo ultimo album: "Questo è amore".
"Cos'è l'amore?", mi chiedeva in un modo che pareva ossessivo. Non che
non lo sapesse, ma voleva sempre mettersi alla prova, interrogarsi
per verificare se i suoi rapporti, i suoi amori erano Amore...
Il mio coetaneo poeta che voleva capire l'amore di Enzo Bianchi (pdf)
Con
la compostezza, il dolore e la legittimità di un vedovo, il giovane
Marco Alemanno ha reso pubblico omaggio al suo uomo e maestro Lucio
Dalla in San Petronio, dopo l'eucaristia, se non rompendo almeno
scheggiando il monolito di ipocrisia che grava, nell'ufficialità
cattolica, sul "disordine etico" nelle sue varie forme, l'omosessualità
sopra ogni altra.
È
importante prenderne atto. Anche se è altrettanto importante sapere che
fuori dalla basilica, nel denso, sconfinato abbraccio che i bolognesi
hanno dedicato a Dalla, i suoi costumi privati non costituivano motivo
di dibattito. Se non per lodare e rimpiangere la dimestichezza di
strada e di osteria che Dalla aveva con "chiunque", il suo promiscuo
prendere e dare parole, tempo e compagnia, la sua disponibilità umana.
Ma dentro San Petronio la vita privata di Lucio, la sua omosessualità
pure così poco ostentata, e mai rivendicata, creava un grumo che
Bologna ha provveduto a sciogliere nella sua maniera, che è
compromissoria, strutturalmente consociativa...
Il compagno di Dalla e il velo dell'ipocrisia di Michele Serra
La
Cei ha espresso l'auspicio che ai funerali di Lucio Dalla non risuonino
le canzoni di Lucio Dalla. Neanche quelle di De Gregori, in questo i
vescovi sono stati assolutamente equanimi. Altro che i gorgheggi pagani
(e struggenti) di Elton John alle esequie di Lady Diana. Nessuna
«canzonetta» deve distrarre i fedeli dall’incontro con la morte che si
celebra nel rito: salutare il feretro sulle note di «Futura» sarebbe
una rimozione del problema. Mi infastidiscono gli applausi ai funerali:
li ritengo una scorciatoia emotiva per non penetrare il mistero,
scaricando fuori di noi l'angoscia che il suono del silenzio ci provoca
dentro. Ma la bella musica non è un applauso e Dalla è Dalla, un poeta,
un cuore pulsante, che poi è quanto di più sacro io riesca a
immaginare...
Funeral party di Massimo Gramellini
Quella
bara nella basilica di San Petronio ha riunito la città nella sua
chiesa mentre attorno alla cerimonia si scatena la bufera della
comunità gay. Esequie sorvegliatissime dalla Curia. Da una parte le
parole d'affetto di padre Bernardo Boschi, frate domenicano che durante
l'omelia si rivolge direttamente al compagno di Lucio Dalla, Marco
Alemanno, parlando della "scossa" provocata dalla notizia della sua
morte: "Un tonfo... direi quasi crudele, vero Marco?" (video). E
dall'altra le parole di Monsignor Gabriele Cavina, che annuncia
Alemanno come "collaboratore" di Dalla, e che nell'istante della
Comunione invita la platea a rispettare il precetto: "Chi desidera
accostarsi all'Eucarestia e si trova in peccato mortale, prima ricorra
al sacramento della Confessione e faccia penitenza".
L'addio a Lucio. "Povero Marco, che crudeltà" padre Boschi tende la mano ad Alemanno
La cronaca del saluto a Lucio Dalla dallo storico giornale di Bologna "Il resto del Carlino"
Lacrime e dolore al funerale Lucio Dalla nel cuore di tutti
...
Se in questi giorni volete capire meglio la figura di Lucio Dalla, vi
consiglio il libro-Dvd, “Gli occhi di Lucio”, scritto con Marco
Alemanno. E’ una biografia pura, senza orpelli, dove stelle e parole
vanno di pari passo e dove con la fisarmonica sotto braccio possiamo
ritrovare la semplicità di un grande innovatore della canzone italiana.
“Gli occhi di Lucio”. La poesia di Lucio Dalla
Lucio
Dalla e Marco Alemanno presentano il libro "Gli occhi di Lucio" a
Lecce. Imperdibile il gorgheggio del cantante dopo aver comprato una
statuetta in cartapesta nel centro di Lecce. Poi l'arrivo nella storica
sede del circolo cittadino per la presentazione del libro. E' il 22
novembre del 2008.
video
Vedi anche i nostri precedenti post:
- Ricordando Lucio Dalla
- Ricordando Lucio Dalla: Vito Mancuso, Roberto Vecchioni, Paolo e Vittorio Taviani a "Che tempo che fa"
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(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
L'incontro tra Lucio Dalla e Alda Merini riproposto da DoReCiakGulp (TG1):
Tg1 DoReCiakGulp del 3 marzo 2012 ( Lucio Dalla ) (video)
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...
A me di Lucio Dalla interessa questo: il fatto che ha molto da
insegnarmi sulla moralità dell'artista di fronte al mondo. Credo che la
sua ricerca religiosa, segnata dalla fede cristiana, non sia estranea a
questa sua posizione, che conta ben più della (pur alta) qualità della
sua musica. E non m'importa un fico secco delle polemiche che i soliti
giornalisti sciacalli amano scatenare, come quella relativa a Marco
Alemanno, suo compagno, che in chiesa è stato chiamato "amico", facendo
gridare i nuovi benpensanti all'ipocrisia...
Luca Doninelli: Se basta la parola "amico" a mandare in crisi certi ideologi
Mi hanno molto
colpito, in questi giorni di sorprendente lutto collettivo, le parole
di alcune persone che sono state vicine a Lucio Dalla, soprattutto
quelle di Enzo Bianchi su la Repubblica di oggi e di
Vito Mancuso a Che tempo che fa di sabato scorso. Pagata la
tara di quel po’ di inevitabile celebrazione che tocca a ogni persona
pubblica e al fatto normalissimo che quando ci si raduna a
salutare per sempre una persona cara, la si ricorda per le cose belle
che ci ha lasciato e non certo per palesarne ombre o difetti, quello
che ogni volta è saltato fuori è il ritratto di un uomo mite, profondo,
buono, in ricerca, amante dell’amore.
Ma soprattutto testimone “a sua insaputa” di questi
valori che - a detta di tutti quelli che l’hanno conosciuto bene -
pure hanno dato forma e colore alla sua esistenza...
Mirella Camera: Le insegne e l'esistenza
Alle esequie a San Petronio le
letture e le preghiere dei fedeli sono affidate a quelli che il
cantautore definì i suoi "teologi preferiti": Vito Mancuso, l'amico
Benedetto Zacchiroli e lo scrittore religioso e priore di Bose Enzo
Bianchi
Giacomo Galeazzi: Dalla in dialogo con Dio
... Due sono le novità venute
da San Petronio: quella messa di addio non è stata solo un “atto
dovuto”, di carattere cittadino più che ecclesiale, come – più o meno –
nei due casi precedenti, ma essa si è svolta come un esplicito
riconoscimento comunitario del “credente e praticante” Lucio Dalla; ad
essa era presente e al termine di essa ha parlato – commuovendo tutti –
quel Marco Alemanno che da otto anni era il “compagno” inseparabile di
Lucio, il quale era ben noto come omosessuale, anche se non ostentava
né rivendicava, anzi viveva con domande e con qualche disagio quella
sua condizione.
Per capire quello che è successo in San Petronio occorre qualche minimo richiamo al cristiano Dalla. Abbiamo visto il teologo Vito Mancuso leggere la prima lettura, il padre domenicano Bernardo Boschi tenere l’omelia, Enzo Bianchi formulare le intenzioni della “preghiera dei fedeli”, il francescano Enzo Fortunato
dare voce a un saluto venuto dal Sacro Convento di Assisi: sono le
persone e gli ambienti con i quali Lucio conduceva la sua combattuta
ricerca di Dio. E bisognerebbe aggiungere i benedettini del monastero
di Santo Stefano in Bologna, nonché il prete della parrocchia vicina a
casa, in piazza dei Celestini, dove Lucio era stato battezzato e dove
andava a messa la domenica e qualche volta leggeva all’ambone...
Luigi Accattoli: Lucio Dalla in San Petronio come e perché
Era pura caricatura l’idea che
le esequie cristiane siano qualcosa che può essere negoziato: sono il
diritto di un battezzato e il desiderio di credenti che hanno sentito
il dolore della morte; sono il rito col quale si accoglie un uomo di
carne, e non i suoi peccati come ha ricordato monsignor Silvagni. Non
per nulla quando questo diritto è stato violato, chiudendo le porte di
una chiesa di Roma a Piergiorgio Welby, i più sbigottiti sono stati i
parroci e i credenti.
Alberto Melloni: La lezione di Bologna
Parla Vito Mancuso, teologo,
amico personale di Lucio Dalla. "Dopo i funerali è prevalsa la logica
dello scontro. Così non si va da nessuna parte"
Valerio Varesi: "Che errore contrapporre Chiesa e gay Omosessuali anche tra preti e vescovi"
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(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Manifestazione in tutta Europa contro la liberalizzazione degli orari. Ma in Italia è probabilmente una battaglia già persa.
Se domenica non è più domenica
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C’è un giorno che è come
nessun altro. Perché libero, festivo, speciale. E che perciò va
preservato dall’obbligo invadente del lavoro, del vendere e del
comprare. In difesa della Domenica – del Dies dominicus –
così, domani scenderà nelle piazze di 12 Paesi europei una "santa
alleanza" laica. Costituita da sindacati di varia estrazione,
associazioni della società civile, assieme alle comunità cattoliche,
protestanti e ortodosse. Tutti uniti nella European sunday
alliance, appunto, per ribadire il carattere particolare e fondamentale
della domenica.
Francesco Riccardii: Giorno senza prezzo
Sempre
più persone in fuga verso lo stato sud-sudanese di Upper Nile e verso
le regioni occidentali dell'Etiopia. Questo il risultato dei nuovi
scontri nelle aree di confine tra Sudan e Sud Sudan
REPUBBLICA: Sud Sudan, nuovi esodi per le violenze. Un campo profughi per 20 mila persone
Un variegato
movimento di liberazione, compresi i combattenti tuareg, chiede il
ritiro dell’esercito e punta all’autodeterminazione del vasto
territorio a nord del fiume Niger, che include Gao, Kidal e Timbuctu.
Accesi i combattimenti. In migliaia riparano oltreconfine. E a fine
aprile ci sono le presidenziali.
Anna Jannello: Mali, Azawad in rivolta
È iniziata, dallo scorso primo
marzo, una nuova era di rapporti economici tra Marocco e Ue. Dopo la
liberalizzazione in febbraio degli scambi agricoli, un nuovo accordo
commerciale introduce la libera circolazione di prodotti industriali,
eliminando i dazi doganali e garantendo, così, una maggior
competitività, in Marocco, dei manufatti europei nei confronti di
quelli asiatici.
Fortuna Ekutsu Mambulu: Commercio Marocco-Ue: i conti tornano
Una
nuova normativa può aiutare l'economia e a difendersi dal denaro
corrotto. Ma vanno aumentati i tempi di prescrizione e le pene: solo
così diventerà uno strumento efficace nella lotta alle mafie. L'appello
dell'autore di Gomorra
Roberto Saviano: "Subito una legge anti-corruzione" (video)
La nostra storia recente si
caratterizza per l’assoluto deficit di verità nelle indagini sui più
eclatanti e dolorosi lutti nazionali.
Francesco La Licata: Tra mafia e politica un progetto segreto
BORSELLINO SI SENTIVA TRADITO E SAPEVA DEI COLLOQUI FRA MAFIA E PARTI INFEDELI DELLO STATO
La Dia notifica ordinanza in carcere per Salvatore Madonia e due
esecutori della strage. Manette anche per un falso collaboratore di
giustizia
LIBERA INFORMAZIONE: Quattro arresti per l'inchiesta su via D'Amelio
Dall’ultima ricostruzione della
Procura di Caltanissetta sulla bomba che il 19 luglio 1992 uccise Paolo
Borsellino, emerge in maniera nitida come gli attentati mafiosi abbiano
accompagnato – parallelamente all’inchiesta milanese Mani Pulite – il
trapasso dalla prima alla seconda Repubblica.
NARCOMAFIE: Borsellino ucciso perchè sapeva della trattativa tra Stato e mafia
Il racconto del "Faccia a
Faccia" con il procuratore Gian Carlo Caselli in occasione del premio
di giornalismo scolastico dedicato a Mauro Rostagno
Bianca Rumore: La Sicilia antimafia un modello per l'Europa
Cinque arresti e il racconto di un sistema che blocca i lavori sulla statale jonica
Gianluca Ursini: Calabria, le mani della 'ndrangheta sulla 106
Intimidazioni e minacce al fondatore di "Ammazzateci Tutti"
AMMAZZATECI TUTTI: Siamo tutti Aldo Pecora
La pace: incontro con l'altro
HOREB n. 60 - 3/2011
TRACCE DI SPIRITUALITA'
A CURA DEI CARMELITANI
Quando
si parla di pace, oggi, facilmente si fa riferimento ad alleanze
strategiche, equilibrio di forze e di armi; si ritiene quindi che la
pace sia frutto di alchimie politiche e del buon senso dei “grandi” di
questo mondo.
Nella
riflessione biblica, la pace è, prima di tutto, dono che procede da Dio
e non dagli uomini, essa è costitutiva della natura di Dio, infatti,
Pace è il suo nome, «Jhwh-Shalom» (Gdc 6,24).
Gesù
viene sulla terra per annunciare agli uomini che Dio è Signore di tutti
e quindi per portare a tutte le genti la nuova novella della pace (At
10,36). Egli non è solo colui che evangelizza la pace, ricorda Paolo,
ma anche colui che, mediante il sangue della sua croce, riconcilia
tutte le cose, facendo la pace (Col 1,20).
Con
la sua morte in croce, sottolinea ancora l’Apostolo, Gesù distrugge in
sé l’inimicizia, abbatte il muro di separazione che tiene lontani
giudei e pagani, e crea un uomo nuovo, per cui, conclude Paolo, “Gesù è
la nostra pace” (Ef 2,14).
Proprio
perché Gesù è la nostra pace, per chi accoglie il suo spirito e si
lascia coinvolgere nel suo vissuto, la pace non si pone come esigenza
etica o sociale, ma essa è intrinseca al dono globale, definitivo e
supremo fatto da Dio all'uomo per mezzo di Gesù Cristo,
allora la pace è costitutiva della vita del credente, in quanto vita
coinvolta nel dinamismo trinitario e animata dallo spirito del Padre e
del Figlio, che è Spirito di comunione e di pace.
Questo
l'incipit dell'Editoriale di Horeb, Quaderni di riflessione e
formazione per quanti desiderano coltivare una spiritualità che assuma
e valorizzi il quotidiano. Editoriale
SommarioE' possibile richiedere copie-saggio gratuite: CONVENTO DEL CARMINE 98051 BARCELLONA P.G. (ME) E-mail: horeb.tracce@alice.it
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Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)
I MERCOLEDÌ DELLA BIBBIA – 2012 CAMMINANDO NELLA VIA DI GESÙ
Lettura del Vangelo di Marco
Dal 25 Gennaio al 28 Marzo
presso la sala del convento dalle h. 20.00 alle h. 21.00
Calendario degli incontri
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Scuola di Formazione per la Vita Cristiana "SCEGLIERE DIO PER AMICO"
Itinerario Formativo Triennale del Vicariato di Barcellona Pozzo di Gotto (ME)
Scuola di Formazione per la Vita Cristiana
"SCEGLIERE DIO PER AMICO"
Itinerario Formativo Triennale
Vicariato di Barcellona P. G. (ME)
III ANNO
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La Bibbia in un frammento
"A questa vista, le folle furono prese da timore, resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini".
(Matteo 9,8)
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Domenica 4 marzo 2012, "Le Frontiere dello Spirito", il programma di cultura
e attualità religiosa, curato e condotto dal Cardinale Gianfranco
Ravasi, insigne biblista, e dalla giornalista Maria Cecilia Sangiorgi.
Nella
prima parte della trasmissione, il cardinale Ravasi commenta con la
consueta competenza e autorevolezza la prima lettura (Gn
22,1-2.9a.10-13.15.18) e il brano del salmo (115,10.15-19) proclamati
nella celebrazione della domenica.
Nella
seconda parte del programma "I volti e le storie", curata da Maria
Cecilia Sangiorgi, il servizio "Misericordia armi di pace all'arsenale
di Torino".
In
primo piano il Sermig - Servizio Missionario Giovani – nato nel 1964 da
un’intuizione di Ernesto Olivero, scrittore che si definisce, un
“innamorato di Dio”, e da un sogno condiviso da molti: sconfiggere la
fame con opere di giustizia e di sviluppo, vivere la solidarietà verso
i più poveri.
La
sede è l’ex arsenale militare di Torino, ribattezzato Arsenale della
Pace, una superficie di quarantamila metri quadrati che migliaia di
volontari, hanno trasformato in una casa di accoglienza per i poveri,
offrendo loro un rifugio per la notte, pasti e cure sanitarie.
il video della puntata intera sul sito Mediaset
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(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Guardatevi dall'inutile mormorazione, preservate la lingua dalla maldicenza (Sap 1,11)
Via dal chiacchiericcio
Una bocca menzognera uccide l'anima (Sap 1,11)
Chi confonde parole
Vecchiaia veneranda non è la longevità, né si misura con il numero degli anni. (Sap 4,8)
Resta per sempre
Che cosa ci ha giovato la nostra superbia? Che cosa ci ha portato la ricchezza con la spavalderia? (Sap 5,8).
Gli altri dei
Sui
potenti sovrasta un'indagine rigorosa. A voi sovrani sono dirette le
mie parole, perché impariate la sapienza e non abbiate a cadere (Sap
6,8-9)
Più forte il dovere
Mi conceda Dio di parlare secondo conoscenza e di pensare in modo degno dei doni ricevuti (Sap 7,15).
Di terra e di cielo
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
II domenica di Quaresima: la festa della Trasfigurazione
La
liturgia, nella seconda domenica di Quaresima, propone alla nostra
meditazione e alla nostra contemplazione il Vangelo della
Trasfigurazione, secondo la versione di S. Matteo (17,1-9). (ndr.
quest'anno Marco 9,2-10)
E'
un passo molto ricco, dalle mille sfumature, del quale non è possibile
in questa sede fare una analisi dettagliata e approfondita. Raccogliamo
solo alcune suggestioni che possono esserci utili per la riflessione
personale, soprattutto come stimolo a far sì che l'esperienza taborica
raggiunga anche noi, dentro le precise, concrete e quotidiane
circostanze nelle quali ci troviamo al presente
Quaresima: la festa della Trasfigurazione
Spiegazione dell'Icona della Trasfigurazione realizzata da G. Raffa nella cappella Muratori (BO)
video
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Dalla
lettera pastorale 1999-2000 del Cardinale C. M. Martini “Quale bellezza
salverà il mondo?”, che fa riferimento all'Icona della Trasfigurazione:
"...E’ bello scommettere la propria esistenza su Colui che non solo è
la Verità in persona, che non solo è il Bene più grande, ma è anche il
solo che ci rivela la bellezza divina di cui il nostro cuore ha
profonda nostalgia e intenso bisogno... Al cuore della
Trasfigurazione vi è dunque la bellezza del dono di Dio da accogliere e
vivere senza riserve... La lettera sarà dunque concepita anzitutto
come una rilettura dell’episodio della Trasfigurazione secondo tre
momenti: la salita verso il monte, la rivelazione sul monte, la discesa
dal monte. Su tutto dominerà il tema della bellezza della rivelazione
trinitaria che risalta dal racconto sinottico (Mt 17,1-10; Mc 9,2-8; Lc
9,28-37) riportato all’inizio della lettera..."
il testo integrale della lettera pastorale del Cardinale Carlo Maria Martini “Quale bellezza salverà il mondo?”
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“In principio Dio disse: Sia la luce! E la luce fu”.
Questa frase non è solo l’incipit della Bibbia, ma è anche la
rappresentazione simbolica dell’inizio assoluto della creazione. Questa
stessa Parola archetipica diventa il principio creatore anche della
storia umana che racchiude in sé splendori e miserie, proprio come
accade alla creatività poetica che ha un profilo glorioso, ma che
rivela anche una sua incapacità radicale ad esprimere il mistero.
Sospesa tra simbolo e silenzio, la creazione nata dalla Parola
trascendente, si rivela come custodia del divino e dell’umano che
s’incontrano e si scontrano in una creatività destinata a generare non
un vuoto finale, ma una pienezza.
il video dell'intervento di mons. Ravasi Festival della Mente (Sarzana 2/9/2007)
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Tentazioni. Gesù, Satana e il potere dell'orgoglio di Enzo Bianchi
Lc 4,3-4:«Ora, gli disse il diavolo: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a
questa pietra che diventi pane». E Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non
di solo pane vivrà l’uomo” (Dt 8,3)».
Occorre
in primo luogo mettere l’attenzione sul «se». Gesù è stato definito
Figlio di Dio dalla voce venuta dal cielo, ed è su questa condizione
che il diavolo fa leva per insidiarlo: se tu sei veramente tale, puoi
rifiutare la qualità umana, qualità svelata dalla fame che potrebbe
condurti alla morte. Non è un caso che la tentazione primordiale
riguardi l’oralità: è su questo terreno che l’uomo e la donna nel
giardino dell’in-principio sono tentati e cadono. In altre parole, le
tentazioni più forti si radicano nella dimensione «primordiale» della
persona: appetito, aggressività, egoismo philautico… Il nostro rapporto
con il cibo e il modo in cui mangiamo rivelano infatti le nostre
radici, le radici del nostro comportamento in relazione a noi stessi,
agli altri e a Dio.
Ma
la tentazione: «Se tu sei Figlio di Dio» è tesa anche a sviluppare una
falsa immagine di Dio, quella suggerita dal serpente ad Adamo ed Eva:
«Voi potete essere Dio» (cf. Gen 3,5). Ovvero: il diavolo insinua a
Gesù che, se lui è davvero Figlio di Dio, potrà fare a meno dei limiti,
del limite creaturale che segna l’uomo, e perciò sarà capace di
trasformare magicamente le pietre in pane! Davanti a Gesù vi è una
pietra, e la tentazione è quella di comandarle di diventare pane: dal
minerale al cibo, dalla natura alla vita, senza passare attraverso gli
altri e senza tenere conto di essi; mangiare piuttosto che avere fame,
e farlo in modo immediato, per soddisfare la fame, senza alcun cammino
di comunione. È un sogno di onnipotenza: avere accesso e potere
immediato, solitario sulle cose!...
Tentazioni. Gesù, Satana e il potere dell'orgoglio di Enzo Bianchi
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Tra le molte cose che si possono dire sulla maniera in cui è vissuta
oggi la dimensione contemplativa dell’esistenza, viene in mente la
disabitudine alla pratica della preghiera e alle pause contemplative.
In questo la nostra civiltà occidentale si distingue nettamente dalle
civiltà dell’Oriente, dove sono in onore la pratica e le tecniche
contemplative e il gusto per la riflessione profonda. Forse la gente
prega e riflette più di quanto non sappia o non dica. Si tratta di
aiutarla a dare un nome più preciso, un indirizzo più costante, a certe
impennate del cuore che, più o meno intensamente, sono presenti nella
storia di ognuno.
L’esodo
massiccio dalle città nei periodi di vacanza e nei fine settimana
esprime in fondo anche questo desiderio di ritorno alle radici
contemplative della vita.
Senza silenzio non si fa la rivoluzione
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... Storie diverse, storie in
fondo simili, perché gli eremiti sono esseri umani ridotti
all’essenziale. Riportati, appunto, al fondo di verità in cui tutti,
quando facciamo i conti con il nostro destino, finiamo per
assomigliarci. È anche per questo, forse, che lo scaffale in cui si
raccolgono i volumi dedicati ai solitari si arricchisce continuamente...
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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Le persone ti pesano?...
Ogni domenica, ascoltando la torah...
Tutti noi abbiamo bisogno di luce...
Cos'è la misericordia...
Più invecchio, più mi convinco che...
Servire Dio nel povero...
La nostra è un'epoca in cui...
... ho ancora dei sogni...
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Mentre
si discute di divorzio breve, il biblista gesuita Silvano Fausti
rilegge le parole del Vangelo sul matrimonio e sostiene che al riguardo
Gesù non impone una legge ma fa un dono: «Dice che è possibile vivere
realmente il rapporto a immagine di Dio: cioè come fedeltà e come
indissolubilità». Ma allora, come trovare il modo per far sì che un
matrimonio abbia le condizioni minime per resistere?
Divorzio veloce e matrimonio duraturo: uno sguardo oltre la legge di Silvano Fausti
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"Povertà condivisione, speranza" di Enzo Bianchi
Insieme -2 Rubrica di ENZO BIANCHI Rocca, marzo 2012
L’acuirsi
della crisi finanziaria e il suo dirompente debordare nell'economia
reale ha causato un sensibile aumento di persone e di famiglie che sono
venute a trovarsi, più o meno inaspettatamente, sotto la soglia della
povertà. Una povertà di certo non scelta dalla quale sperano di uscire
al più presto possibile. In questo contesto che segno può venire alla
società da quanti fanno della povertà liberamente scelta un impegno,
una memoria evangelica e, più in profondità, da tutti i discepoli di
Gesù di Nazaret che ha proclamato “Beati i poveri?”. In altri termini,
come può esserci oggi una “beatitudine” della povertà in una società
che aveva fatto della lotta alla miseria un obiettivo primario e che
ora, per la prima volta da decenni, vede concretamente la possibilità
che i figli conoscano una condizione economica peggiore di quella dei
padri?
Non
va dimenticato che la povertà è la condizione umana, perché l’uomo è
una creatura limitata, fragile, precaria, contrassegnata dal bisogno
e dall'ineluttabile morte. Sì, l’essere umano è mortale, e
basta questo per dire la sua radicale povertà. Nasciamo inermi,
affidati ad altri da cui dipende la nostra vita, e moriamo nella
solitudine che dice tutta la nostra miseria, la nostra incompiutezza.
La condizione umana è quella di una creatura limitata, non
autosufficiente né indipendente, e proprio per questo
chiamata all'interdipendenza, alla condivisione, alla solidarietà
inscritte al cuore dell’esistenza.
Povertà condivisione, speranza
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Uomini e profeti
Fedi e Mondo
Il volto della povertà: ritratti di Francesco d’Assisi con Massimo Cacciari e Chiara Frugoni sabato 3 marzo 2012
Un
tema che non ci è nuovo: il tema della povertà. Ma declinata come
scelta: come scelta di vita in Francesco d’Assisi, e, forse, in
prospettiva larga, ideale, se si capisce a fondo che cosa può
significare povertà, come scelta obbligata se non si vuole essere
sopraffattori del mondo, uccisori del mondo. Non abbastanza si è
insistito sul significato che ha avuto per Francesco d’Assisi la scelta
di vivere poveramente, in obbedienza all’Evangelo di Gesù. È
questo, in fondo, il nodo intorno a cui la vita di Francesco si è
sviluppata, ed è questo il nodo intorno a cui la grande chiesa ha
dibattuto, per contenere la forza eversiva del “santo”. È
qui, anche, che si aprono prospettive di significato di grande
interesse anche per il mondo contemporaneo.
Leggere la Bibbia
“Qohelet. L’essere umano non domina il vento ” con Amos Luzzatto e Salvatore Natoli domenica 4 marzo 2012
Qual
è la visione della vita in Qohelet, l’altro libro “scandaloso” della
Bibbia, dopo il Cantico dei cantici? Ha scritto André Néher che in
Qohelet “si affrontano due etiche contraddittorie. Una che si potrebbe
definire come saggezza razionale, e l’altra come perplessa
irragionevolezza”. È proprio in questo, forse, che consiste la
modernità di Qohelet e la sua forza di attrazione per il lettore di
oggi. Del testo proponiamo una nuova traduzione, di Amos Luzzatto, che
ridefinisce le “parole chiave” di Qohelet come “vanità delle vanità” o
la “teoria dei momenti” (“c’è un tempo per…”), ma anche, assieme a
Salvatore Natoli, ne ridefinisce le dinamiche del conoscere e la
portata etica.
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
JESUS, marzo 2012 Caro Diogneto - 39 «Un’occasione per vivere il vangelo » di Enzo Bianchi
JESUS, marzo 2012 Caro Diogneto - 39 Rubrica di ENZO BIANCHI
Come
reagire a quanto sta succedendo nella chiesa, in questi ultimi tempi in
modo più manifesto di prima? Lamentarci? Già fatto. Denunciare? Pure,
sempre cercando di non offendere la carità né di nominare il
“peccatore”! Forse, si tratta di fare anche di questi momenti
un’occasione per vivere il vangelo e per continuare ad amare la chiesa
anche qualora si dovesse concludere che essa è irreformabile perché
impermeabile al Vangelo...
Un’occasione per vivere il vangelo
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IL BISOGNO DEL NULLA l’uomo mediatore tra visibile e invisibile di Arturo Paoli
RICORDANDO…
Dopo
oltre quarant'anni di esistenza nelle favelas del Brasile
sono tornato alla mia terra lucchese e mi è stata assegnata l’antica
residenza estiva degli arcivescovi, restaurata dopo anni di abbandono.
Da circa cinque anni vi abito e mi sento in un appartamento di
servizio. Avevo previsto che l’ampio salone di ingresso restasse
silenzioso e avevo fatto scolpire in legno un appello del beato De
Foucauld di evitare chiacchiere e riservare il tempo a incontri
personali molto più proficui. Ma con il portone sulla strada aperto
agli arrivi e ai commiati, sembra un sogno il progetto del silenzio.
IL BISOGNO DEL NULLA
Cari amici,
all'inizio della
storia della Chiesa, nelle prime comunità cristiane, coloro che
desideravano approfondire il loro cammino di fede si rivolgevano ai
padri del deserto e chiedevano loro: ”Maestro dammi una parola di
vita”. La breve frase che ricevevano, spesso un versetto della
Scrittura, li accompagnava a lungo nel loro vivere quotidiano. In
quella domanda vi era tutta la consapevolezza del valore della parola
L'EDITORIALE DI MARIO DE MAIO
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Nel decennale del suo insediamento, il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni racconta a Vatican Insider il "suo" Vaticano
Intervista con lo studioso
islamico Khaled Fouad Allam che parla del rapporto tra pensiero
credente e non credente e del dialogo tra le fedi
Negli ultimi mesi sul web è
aumentato in modo esponenziale il numero di siti dedicati alla «lotta
alla cristianofobia». Le discriminazioni e le violenze a cui sono
soggette le minoranze cristiane di molti Paesi è un problema noto e
gravissimo (basti pensare, per citare due casi drammatici,
all’uccisione del politico cattolico pachistano Shahbaz Bhatti un anno
fa o all’attentato contro una chiesa copta ad Alessandria d’Egitto la
sera di Capodanno del 2011). Tuttavia, parallelamente alla doverosa
denuncia di questi fatti, pare che nella rete si stia sviluppando anche
la tendenza a strumentalizzare questa situazione: alcuni siti cercano
di ingigantire il problema, arrivando al punto di produrre prove
infondate o, peggio ancora, manipolate. E ci sono casi di vere e
proprie truffe.
CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
Le
sfide di questi tempi difficili don Francesco Soddu, 53 anni,
sassarese, dal 20 febbraio nuovo direttore della Caritas italiana, ha
scelto di affrontarle in prima linea con umiltà e determinazione.
Paolo Lambruschi: Soddu: «La sfida della carità? È curare la solitudine»
POLITICA
L’Italia
sembra si stia mettendo a posto con l’Europa, eppure il problema rimane
sempre lo stesso: per ripartire dove si trovano i soldi? E chi li tira
fuori? Ballarò ne parla con il viceministro all’Economia Vittorio
Grilli. Gli altri ospiti di Giovanni Floris sono il direttore generale
dell’ABI Giovanni Sabatini, il sindaco di Torino Piero Fassino, la
segretaria generale della Cgil Susanna Camusso, Gianluca Pini della
Lega Nord, la filosofa Michela Marzano, l’economista Giacomo Vaciago,
il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli.. In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza.
In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza (video)
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Per
46 parlamentari del Centrodestra il momento di uscire allo scoperto è
venuto. Ma non hanno capito che il loro tempo è ormai finito.
In Rete i commenti alle parole che hanno provocato una bufera politica. Ma c'è anche chi attacca: "Così alimenta l'antipolitica"
E’
inutile nasconderlo o tentare di minimizzarlo: la cancellazione del
vertice di ieri tra Monti e i segretari di Pdl, Pd e Terzo polo, dopo
il rifiuto di Angelino Alfano a prendervi parte, segna la prima aperta
rottura della maggioranza che sostiene il governo.
Mario Monti avrebbe volentieri
festeggiato il calo dello spread sui titoli italiani per la prima volta
sotto quota 300, se a guastargli la festa non fosse arrivata la lettera
di quarantacinque senatori del Pdl decisi a far pagare al ministro
Riccardi il conto salato di una mozione di sfiducia individuale.
Il
premier Monti (e noi italiani con lui) deve preoccuparsi di un
imprevisto pericolo: il rischio che una delegittimazione della sua
leadership arrivi proprio da quei leader, quegli ambienti, quell’Europa
che finora lo hanno lodato, sostenuto, celebrato. L’Italia che sta
faticosamente risalendo il pozzo della mancanza di credibilità in
materie economiche, viene lasciata amaramente sola, proprio
dall’Europa, in due gravissime crisi internazionali in cui si ritrovata
intrappolata.
Da una parte cogliamo i frutti
positivi del lavoro sin qui fatto dal Governo Monti in Italia ed in
Europa, dove Roma ha ritrovato credibilità ed autorevolezza.
Dall'altra, flettendo la tensione da spread e insieme avvicinandosi le
scadenze elettorali, riscontriamo una generale tendenza al rilassamento
che s'accompagna - e non è un caso - al riemergere di forti tensioni
tra i partiti che sostengono il Governo.
Questa è una miscela pericolosa.
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OPINIONI E COMMENTI
Il
Papa ha confermato per altri cinque anni il cardinale Angelo Bagnasco
alla presidenza dei vescovi italiani. Le conferenze episcopali degli
altri Paesi del mondo eleggono il loro presidente, ma nel caso del
nostro Paese, visto lo speciale legame con la Santa Sede e con il
vescovo di Roma che ha tra i suoi titoli anche quello di «primate
d’Italia», la designazione viene fatta direttamente dal Papa.
Nella lettera aperta firmata in
questi giorni da sette tra parroci, religiosi e religiose vi sono
inquietudini e desideri interessanti da rileggere a cinquant'anni dal
Concilio
L'emergenza educativa può
essere affrontata anche insegnando ai giovani la misericordia di Dio,
grazie al sacramento della Confessione. Lo ha detto il Papa nella
udienza ai partecipanti al corso sul Foro interno promosso dalla
Penitenzieria apostolica, accompagnati dal penitenziere maggiore, card.
Manuel Monteiro de Castro.
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1)
La
newsletter è settimanale;
2) Il
servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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