"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"
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NEWSLETTER n°14 del 2012
Aggiornamento della settimana -
dal 31 marzo al 6 aprile 2012 -
Prossima NEWSLETTER prevista per il 13 aprile 2012 | | |||||||||||||
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N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili (di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì) Il 2 febbraio 2010 é nato il Blog di Tempo Perso PIETRE VIVE che viene aggiornato quotidianamente e mette così a disposizione in modo facile e veloce una o più notizie ******************* Siamo anche in FaceBook con la pagina sociale "QUELLI DELLA VIA" ******************* Siamo anche in Twitter con la pagina "QUELLI DELLA VIA" *******************
"Sia festa in tutto l'universo: Cristo, letizia eterna, è risorto!" (S. G. Damasceno)
AUGURI!
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Dieci
migranti, sei somali e quattro eritrei, sarebbero morti in mare durante
la traversata tra la Libia e le coste italiane. Lo hanno riferito i 48
profughi soccorsi ieri su un gommone, a circa 60 miglia a Sud di
Lampedusa, dalla nave Orione della Marina Militare e da una motovedetta
della Guardia Costiera.
I
migranti, tutti provenienti da paesi dell'Africa sub sahariana, hanno
raccontato che i loro compagni di viaggio sarebbero affogati dopo
essere finiti in mare. Sono stati gli stessi extracomunitari a lanciare
l'Sos con un telefono satellitare.
Lampedusa, 10 migranti morti durante la traversata Vedi anche il nostro precedente post:
-------------------------------------------- Dio
mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? (Sal 22,1). Questo grido che
raccoglie le ultime forze del Cristo ormai esausto sulla Croce
attraversa il cosmo e penetra nei cieli, ma sembra lasciare insensibile
il cuore di Dio.
In
esso è tutta l’umanità a gridare come un bambino impaurito che,
piangendo, chiama la mamma. Proprio come ogni uomo che, morendo, invoca
d’istinto la madre quasi per rifugiarsi al sicuro nel suo grembo, Gesù
sulla Croce anela a rientrare nel seno del Padre da cui è uscito per
venire nel mondo. Egli in tutta la sua esistenza terrena ha tenuto lo
sguardo rivolto al suo Abbà, papà amato, e anche adesso lo invoca come
Figlio che si è sentito amato e prediletto, ma proprio nell’ora
decisiva della sua missione non lo sente più vicino.
Il grido del Figlio abbandonato…
Il Mediterraneo ci obbliga a riflettere don Virginio Colmegna
"72 persone sono state lasciate alla deriva nel Mediterraneo senza che nessuno le soccorresse fino a che 62 di loro, tra cui donne e bambini, sono morte di fame e sete. L’ho letto sulle pagine del blog della portavoce dell’Unhcr in Italia, Laura Boldrini. È un fatto che deve scuotere le nostre coscienze: non possiamo abituarci ad archiviare episodi come questo come incidenti di percorso necessari nella via verso lo sviluppo o costi da pagare per la nostra sicurezza. ... Ripensavo a tutto ciò mentre ero in ginocchio ai piedi del Crocifisso nella cappella della Casa della carità. E, cercando una preghiera di intercessione adeguata, ho capito che questo dramma era ormai entrato nel mio modo di vivere ilTriduo Pasquale che sta per cominciare.
Il Mediterraneo ci obbliga a riflettere Vedi anche il post già pubblicato:
La grande strage nel Mediterraneo - tragedia ignorata -
-------------------------------------------- 31 marzo alle 20.30 è l'Ora della Terra Sabato
31 marzo: scatta l'Ora della Terra del Wwf, sono già 350 i Comuni
italiani ad aver aderito. Rimarranno al buio simbolicamente per un'ora
monumenti come Castel Sant’Angelo e la Cupola di San Pietro a Roma, il
Teatro alla Scala di Milano, Palazzo Ducale a Venezia, la Torre di
Pisa, Duomo, Battistero e Ponte Vecchio a Firenze, la Mole Antonelliana
di Torino, l’Arena di Verona, i Sassi di Matera, la Valle dei Templi di
Agrigento e tanti altri. Il primo ballerino della Scala di Milano
Roberto Bolle e i cantanti Elisa e Niccolò Fabi parteciperanno
all’evento centrale di Castel Sant’Angelo a Roma, ospiti del concerto
del gruppo “Tetes de Bois”:l’energia elettrica che illumina il palco e
lo fa suonare verrà interamente generata dalle biciclette di 128
volontari reclutati sul web.
Spegnete le luci, è l'Ora della TerraE’
iniziata l’Ora della Terra, la mobilitazione globale del WWF che oggi,
alle 20.30 ora locale, darà vita a un emozionante giro del mondo a luci
spente per lanciare una chiamata all'azione planetaria contro i
cambiamenti climatici e per un futuro sostenibile. La ‘ola’ di buio ha
preso il via alle 8.30 ore italiane da Samoa e terminerà
ventiquattr'ore dopo alle isole Cook, coinvolgendo la cifra mai
raggiunta di 147 Paesi, più di 5000 città di cui quasi 400 in Italia,
oltre 2 miliardi di cittadini e migliaia di organizzazioni, comunità e
imprese, che dimostrano, attraverso il gesto simbolico di spegnere la
luce, di volersi impegnare concretamente, ogni giorno, per fermare i
cambiamenti climatici e avviare un modello di vita più sostenibile a
tutti i livelli della società. Un’edizione tanto più importante perché
guarda al vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile di Rio+20 (20-22
giugno).
E' iniziata l'Ora della Terra 2012Una
sola Terra sembra non bastarci. In termini di risorse naturali, stiamo
consumando l'equivalente di 1,5 pianeti, senza contare i cambiamenti
climatici che minacciano la sopravvivenza di centinaia di specie e la
sicurezza di milioni di persone. Di questo sentiamo parlare
costantemente, ma c'è un appuntamento che ogni anno, per un'ora,
coinvolge il mondo intero in una riflessione che porta a propositi
concreti per arginare, ciascuno con un piccolo contributo, il
sovrasfruttamento delle risorse del nostro pianeta.
Ora della Terra 2012: spegnete quelle luci!-------------------------------------------- XXIII Giornata Mondiale dell’Autismo Si celebra oggi in tutto il mondo la 23esima Giornata Mondiale dell’Autismo che, ormai dal lontano 1989 e su iniziativa di tutti i più importanti stati membri delle Nazioni Unite, intende diffondere, a livello internazionale e grazie alle più rinomate Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale nazionali ed internazionali, non solamente la conoscenza della malattia in quanto tale bensì anche, e soprattutto, la consapevolezza che le persone autistiche di tutto il mondo, come dichiarato da Bruno Morabito (presidente dell’associazione italiana “Divento Grande ONLUS”): “sono persone speciali, una ricchezza non un problema per la società“. video Si celebra oggi, lunedì 2 aprile, in tutto il mondo la Giornata dell’autismo, promossa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica e la comunità scientifica sulla sindrome che colpisce oltre 10 bambini su 10 mila, che salgono a 40 su 10 mila considerando nel loro complesso tutti i cosiddetti disturbi dello spettro autistico (dati diffusi in gennaio dall’Iss, in occasione del lancio delle nuove linee guida). Contro
questa malattia, che stando a un’indagine pubblicata sul Washington
Post negli Usa arriva a colpire addirittura un bimbo su 88, con una
prevalenza cresciuta di quasi l’80% negli ultimi 10 anni, la ricerca
italiana è impegnata a studiare una cura che ancora manca.
Giornata mondiale dell'autismo italiani alla ricerca di una cura
Ma
cosa si intende esattamente per autismo o per disturbo dello spettro
autistico? Senza ombra di dubbio parliamo di una tra le patologie più
complesse dell’età evolutiva. E, benché la sua causa non risulti ancora
definita con certezza, l’ipotesi più accreditata, tra clinici e
ricercatori di diversa formazione, riconosce un’origine genetica con
impronta neuro-biologica.
Autismo, una giornata per conoscerlo
Anche
l'Arco di Costantino, come molti monumenti nelle principali città del
mondo, si illuminerà di blu per la Giornata mondiale dell'autismo. Roma
aderirà così, per la prima volta, all'iniziativa internazionale "Light
it up blue", su invito della onlus "Divento grande"
Leggi tutto e guarda il servizio al Tg1: IL MONDO SI COLORA DI BLU PER LA GIORNATA MONDIALE PER L'AUTISMO
video
-------------------------------------------- "Il mio cuore è spezzato. Non riesco a parlare. Non c'è un modo per esprimere il dolore divorante che risulta dall'assassinio del mio caro marito, rav Jonathan, e dei nostri figli, Aryeh e Gavriel, e di Miriam Mononego, figlia del preside della scuola Ozar Hatorah, rav Yaakov, e della sig.ra Monsonego. Che nessuno debba più soffrire in questa maniera!
Siccome
molti di voi, cari fratelli e sorelle in Francia e nel mondo, state
chiedendo cosa potete fare per me, per mia figlia Liora e per le anime
dei miei cari marito e figli, sento che, per quanto possa essere
difficile, ho il dovere di rispondere alle vostre richieste..."
Lo
afferma Eva Sandler, vedova del rabbino Jonathan Sandler ucciso nella
strage di Tolosa, in una lettera inviata dopo i funerali delle vittime
dell’attentato alla scuola ebraica ‘Ozar Hatorah’ e pubblicata con un
avviso a pagamento sul ‘Corriere della Sera’.
il testo del messaggio di Eva Sandler
Guarda il nostro precedente post:
-------------------------------------------- Un riconoscimento che “considero più una spinta in avanti che una gratificazione per il passato”: così il P. Antonio Spadaro ha ringraziato l’associazione webcattolici che lo ha voluto premiare, il 16 marzo scorso, con il WeCa 2012. Il premio non è stato ritirato direttamente dal direttore di Civiltà cattolica, che, impegnato negli Stati Uniti, ha inviato una lunga lettera in cui spiegava lo spirito con cui, il primo gennaio 2011, ha dato vita al blog che ha ottenuto il riconoscimento. “Se
la Rete cambia il nostro modo di vivere e di pensare, non cambierà (…e
già lo sta cambiando) anche il modo di pensare e vivere la fede? Ecco
la domanda che mi ha messo la pulce nell’orecchio e che nel gennaio del
2011 ha cominciato a pizzicare irresistibilmente”, ha scritto Spadaro.
A Padre Spadaro assegnato il premio WECA 2012 Cari
amici, ho appreso che questo blog, Cyberteologia.it, ha vinto il premio
WeCa 2012, cioè il premio dei Webmaster cattolici. Sono molto
grato di questo riconoscimento. Non ho potuto riceverlo personalmente
perché mi trovo negli Stati Uniti. Ho spedito dunque il seguente
messaggio...
Cyberteologia.it vince il premio WeCa 2012 Esce
proprio oggi nelle librerie Cyberteologia. Pensare il cristianesimo al
tempo della rete, il nuovo libro di padre Antonio Spadaio, direttore de
La Civiltà cattolica e da anni apprezzato e ormai conosciuto
interprete dell'evoluzione dei linguaggi e della cultura cristiana
nell'epoca della Rete. Il libro è l'ultimo frutto di "un ecosistema di
riflessione" - come lo definisce padre Spadaro - avviato prima con
alcuni saggi sulla storica rivista dei gesuiti poi, dal 1° gennaio
2011, col blog Cyberteologia.it. Adesso si sono aggiunti anche la
pagina Facebook Cybertheology, un account Twitter (@antoniospadaro) con
il quotidiano The CyberTheology Daily, e una serie di altre iniziative.
Dall'aprile 2011, c'è anche una rubrica mensile di Cyberteologia sul
mensile Jesus. Pubblichiamo qui sotto un estratto dalla premessa del
libro.
La Rete cambia il modo di vivere la fede?
La scheda del libro CYBERTEOLOGIA Pensare il cristianesimo al tempo della rete
-------------------------------------------- (SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"In
prossimità della Pasqua si intensificano le cosiddette
“catene di S. Antonio” via e-mail, ovvero comunicazioni che cercano
di suggestionare il destinatario con motivazioni umanitarie e
religiose per indirlo ad inviare, a sua volta, lo stesso messaggio ai
suoi contatti personali.
E' Pasqua, attenti alle "catene" ---------------------------------------------------------------
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Un monaco 20enne è morto ieri dopo essersi dato fuoco, nell'ultimo atto di una lunga scia di immolazioni che stanno caratterizzando la "Primavera tibetana". Monaco 20enne si dà fuoco e muore: le immolazioni per la “Primavera tibetana” Ancora
un monaco tibetano che muore dopo essersi dato fuoco per denunciare il
pugno di ferro della Cina contro il popolo e le tradizioni religiose
tibetane. Ancora un giro di vite di funzionari ed esercito per
controllare, prevenire e reprimere espressioni di dissenso che
scaturiscono dai monasteri buddisti. Ancora una volta le fiamme
dell’immolazione che non riescono ad accendere la solidarietà di quanti
potrebbero e dovrebbero alzare la voce in difesa degli indifesi.
Diventiamo sempre più sordi e muti di fronte all’oppressione operata
dal più forte, dal troppo forte contro il più debole, il troppo debole,
l’inerme. Eppure, la disarmante testimonianza di chi usa violenza
contro se stesso per denunciare quella compiuta quotidianamente contro
il proprio popolo non cessa di gridare: con più si cerca di soffocarla
e con più la brace coperta dalle ceneri lascia sprigionare l’ardore di
chi sa di battersi per una causa giusta.
"Il fuoco dei monaci nel buio del mondo" di Enzo Bianchi
-------------------------------------------- Il numero di richiedenti
asilo nei paesi industrializzati è aumentato del 20% nel 2011: lo dice
il rapporto statistico annuale dell'Agenzia Onu per i rifugiati,
pubblicato oggi, a Ginevra. Somalia, Eritrea e Nigeria sono i paesi da
cui provengono la maggioranza dei rifugiati africani.
NIGRIZIA: Unhcr: in aumento il flusso di rifugiati Due anni
dopoo la sconfitta delle "tigri tamil" è ancora vivissimo il ricordo
delle atrocità della "guerra più sporca dell'Asia". Le Nazioni Unite
chiedono di investigare.
Marta Franceschini: Sri Lanka, la sporca guerra senza fine Un
film-denuncia sull’uso dei minori nei conflitti, piaga ancora diffusa
in molti paesi. E sull’attività di reinserimento sociale svolta, in
Sierra Leone, da un missionario.
NIGRIZIA: Ex bambini soldato Sono
stati 2.300 solo nella giornata di mercoledì. La situazione dei
profughi siriani che si dirigono verso la Turchia in cerca di speranza
e di riparo dalle violenze che stanno devastando nel paese, secondo le
stesse parole di Ban Ki Moon, si stanno aggravando sempre di più.
E-ONLINE: Siria, il dramma dei profughi verso la Turchia A
tre mesi dall’inizio delle Olimpiadi in ‘una delle città più
multiculturali del mondo’ – come recita lo slogan – si è scatenata la
bufera su Scotland Yard. Nella polizia di Londra sono stati denunciati
dieci casi di razzismo alla commissione interna e cinque agenti sono
stati sospesi dal servizio.
Luca Galassi: Londra, l’ombra razzista sulle Olimpiadi Sono arrivati all’alba del 4 aprile,
come nelle operazioni contro le organizzazioni criminali. Il governo
israeliano ha mandato una unità di élite della polizia per evacuare una
decina di persone che avevano occupato una palazzina nella città
palestinese di Hebron, al-Khalīl per gli arabi, in Cisgiordania, trenta
chilometri a sud di Gerusalemme.
Christian Elia: Hebron e la coscienza di Israele Questa settimana ci sono tre
notizie che spiegano bene perché Haiti, nonostante sia il paese più
povero del continente americano, si sempre un ottimo posto per fare
affari per quanti non si fanno problemi a speculare sulle spalle degli
ultimi.
Roberto Codazzi: Haiti, gli affari degli altri La Corte Suprema del Cile ha dato il via libera al contestato progetto multimilionario HidroAysén,
che prevede la costruzione di cinque dighe nella Patagonia del sud. Una
triste notizia per tutti quei cittadini, la maggioranza, e le tante
associazioni in difesa dell’ambiente che considerano questo
megaprogetto fatale per l’anima stessa della Patagonia.
Stella Spinelli: Cile, la condanna a morte della Patagonia
La pace: incontro con l'altroHOREB n. 60 - 3/2011TRACCE DI SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI Quando
si parla di pace, oggi, facilmente si fa riferimento ad alleanze
strategiche, equilibrio di forze e di armi; si ritiene quindi che la
pace sia frutto di alchimie politiche e del buon senso dei “grandi” di
questo mondo.
Nella
riflessione biblica, la pace è, prima di tutto, dono che procede da Dio
e non dagli uomini, essa è costitutiva della natura di Dio, infatti,
Pace è il suo nome, «Jhwh-Shalom» (Gdc 6,24).
Gesù
viene sulla terra per annunciare agli uomini che Dio è Signore di tutti
e quindi per portare a tutte le genti la nuova novella della pace (At
10,36). Egli non è solo colui che evangelizza la pace, ricorda Paolo,
ma anche colui che, mediante il sangue della sua croce, riconcilia
tutte le cose, facendo la pace (Col 1,20).
Con
la sua morte in croce, sottolinea ancora l’Apostolo, Gesù distrugge in
sé l’inimicizia, abbatte il muro di separazione che tiene lontani
giudei e pagani, e crea un uomo nuovo, per cui, conclude Paolo, “Gesù è
la nostra pace” (Ef 2,14).
Proprio
perché Gesù è la nostra pace, per chi accoglie il suo spirito e si
lascia coinvolgere nel suo vissuto, la pace non si pone come esigenza
etica o sociale, ma essa è intrinseca al dono globale, definitivo e
supremo fatto da Dio all'uomo per mezzo di Gesù Cristo,
allora la pace è costitutiva della vita del credente, in quanto vita
coinvolta nel dinamismo trinitario e animata dallo spirito del Padre e
del Figlio, che è Spirito di comunione e di pace.
Questo
l'incipit dell'Editoriale di Horeb, Quaderni di riflessione e
formazione per quanti desiderano coltivare una spiritualità che assuma
e valorizzi il quotidiano. Editoriale Sommario E' possibile richiedere copie-saggio gratuite: CONVENTO DEL CARMINE 98051 BARCELLONA P.G. (ME) E-mail: horeb.tracce@alice.it --------------------------------------- La Bibbia in un frammento "I farisei dissero:
costui scaccia i demoni per mezzo di Beeelzebul, principe dei demoni!". (Matteo 12,24)
Beelzebul---------------------------------------------------------------
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Domenica
1° aprile 2012, "Le Frontiere dello Spirito", il programma di cultura e
attualità religiosa, curato e condotto dal Cardinale Gianfranco Ravasi,
insigne biblista, e dalla giornalista Maria Cecilia Sangiorgi.
Nella
prima parte della trasmissione, il cardinale Ravasi commenta con la
consueta competenza e autorevolezza la prima lettura (Is 50,4.7) il
terzo canto del Servo del Signore soffermandosi sull'ultimo versetto
"rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare confuso"
e un frammento del salmo (22,8-9.17-24) proclamati nella celebrazione
della domenica.
Nella
seconda parte del programma "I volti e le storie", curata da Maria
Cecilia Sangiorgi, il servizio "Misericordia il cuore ha i colori del
mondo".
Le
nostre città sono diventate di mille colori, sono molti ormai i
quartieri multietnici dove immigrati ed italiani vivono insieme, una
mescolanza di lingue, culture, tradizioni, religioni diverse e dove lo
sforzo sincero dell'integrazione umana e civile nel rispetto reciproco,
che ormai è diventata una necessità, deve fare i conti con paure e
diffidenze.
Così nel quartiere di via Padova a
Milano, all'interno dell'associazione culturale Villa Pallavicini è
nato nel 2010 il Comitato Stranieri Avanti Insieme...
il video della puntata intera sul sito Mediaset
-------------------------------------------- Domenica delle Palme
A
partire dalle 9,30, Benedetto XVI celebrerà con 9 cardinali la messa
detta delle Palme, dando inizio alla Settimana santa.
Il
rito suggestivo ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, acclamato
dalla folla festante che sventola rami di ulivo. La cerimonia rivive un
momento di trionfo nella vita di Gesù, subito prima però, dell’arresto,
del processo, della condanna a morte nel modo più umiliante, la
crocifissione. Per questo la messa delle Palme apre la Settimana
santa, che proseguirà da giovedì con il triduo pasquale.
Sul
versante orientale del Monte degli Ulivi, lungo l'antica strada che
conduceva a Betania, sorge il Santuario di Betfage, detto anche
Santuario delle Palme, che ricorda l’entrata
trionfale di Gesù a Gerusalemme in sella ad un asinello preso
proprio a Betfage...
.
video: Betfage, il Santuario delle Palme
Ogni anno, per la Gmg, il Papa pubblica un messaggio ai ragazzi di tutto il mondo. Quello di quest’anno è intitolato «Siate sempre lieti nel Signore», ed è stato reso noto lo scorso 27 marzo.
il testo integrale: MESSAGGIO
DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI PER LA XXVII GIORNATA MONDIALE DELLA
GIOVENTÙ 2012 «Siate sempre lieti nel Signore!» (Fil 4,4)
-------------------------------------------- La Festa delle Palme attorno al Santo Sepolcro (VIDEO) La Domenica delle Palme attorno all’edicola del Santo Sepolcro... Un tripudio festoso di Osanna e di rami di palma, preludio del vero trionfo di Cristo, quello della sua Resurrezione. video -------------------------------------------- A Gerusalemme per prepararci alla Settimana Santa Lungo
la Via Dolorosa, nella Città vecchia di Gerusalemme, sorge il convento
francescano detto della Flagellazione. Nel cortile, l’omonima cappella
fa memoria della sofferenza di Cristo flagellato.
A
pochi passi si trova la Cappella che fa memoria invece del momento
della Condanna, ricostruita nel 1904 sulle rovine di una chiesa di
epoca medievale. Qui comincia il lastricato di pietra che la tradizione
collega al “lithostrotos” citato dal Vangelo di Giovanni nel racconto
della sentenza di morte decretata da Pilato. Qui i frati
francescani, nell'ultima settimana di Quaresima prima della Settimana
Santa, hanno guidato la pellegrinazione a memoria di questa condanna e
del cammino di Gesù fino al Calvario.
Una
meditazione sul “dramma più grande di tutta la storia dell’umanità”,
come ha ricordato padre Artemio nella sua omelia. Ma
“seguire Cristo fino al Calvario – continua il vicario – non è un
fallimento ma una Grazia. Prendere la sua croce e seguirlo significa
entrare nella logica di Dio, logica di umiltà, di povertà, di rinuncia
ad ogni violenza, di pace e di perdono, essere al servizio dei fratelli
come fece Gesù sulla Croce”.
Con
la memoria della Condanna, Gerusalemme, come tutti i cristiani, si
prepara a vivere gli ultimi giorni che separano dalla Pasqua:
P. MATTEO MUNARI, ofm - Studium Biblicum Franciscanum
“E’
una settimana piena di contraddizioni, o meglio di contrasti, una
settimana di gioia e di dolore, una settimana di menzogna e di
verità”.
Una
settimana che comincia con la gioia della Domenica delle Palme, momento
in cui ci si illude che Gesù sia stato accolto. Una gioia già segnata
dalla tristezza, spiega padre Matteo, dipinta sul volto di Gesù che sa
che dovrà essere condannato, soffrire, essere flagellato, morire, fino
alla gioia nuova e grande della Resurrezione
“Forse
è la settimana in cui è stata fatta l’ingiustizia più grande nella
nostra storia, la settimana in cui Dio è stato considerato un
bestemmiatore. E’ la settimana nella quale un innocente viene
dichiarato colpevole, è la settimana nella quale un giusto viene
condannato a morte come malfattore. Però è anche una settimana di
verità, perché è una settimana nella quale noi possiamo
incontrare e conoscere il vero volto di Dio, cioè di un Dio che ci ama
cosi tanto al punto di essere pronto a soffrire e morire in croce per
noi. Ed è anche un Dio che fa trionfare la verità nel momento in cui
risorge e ci dice che quell'uomo condannato come malfattore e come
ingiusto in realtà era il figlio di Dio stesso che ci ama infinitamente
ed e’ pronto a morire per noi e a risorgere per noi”.
Una
settimana intensa e ricca, a Gerusalemme. A partire da martedì, alla
Flagellazione, al Santo Sepolcro e al Getsemani durante le messe verrà
cantata la Passione secondo il racconto dei quattro evangelisti.
Giovedì, la memoria della Cena domini e della Lavanda dei piedi si
celebreranno al Sepolcro e al Cenacolo, mentre la sera, intorno alla
Pietra dell’Agonia si pregherà con il Custode nell'Ora santa che
ricorda i momenti precedenti alla cattura di Gesù nell'Orto degli
Ulivi. Venerdì, la memoria della Passione al Calvario, la Via Crucis e
la cerimonia del funerale di Cristo, che evoca la deposizione nella
Tomba. Le celebrazioni per la Resurrezione pasquale cominceranno, al
Santo Sepolcro, con la Veglia Pasquale che, secondo le regole dettate
dallo Statu Quo, si svolge la mattina presto, raccolti intorno
all'edicola che racchiude la Tomba vuota.
video-------------------------------------------- Verso il triduo pasquale: INFINITA SOLITUDINE Ci avviciniamo al triduo pasquale con una riflessione proposta da Amedeo Guerriere guidato dalle parole del beato Tito Brandsma (testimone esemplare della libertà cristiana, morto nel lager di Dachau, a causa della sua intrepida opposizione alla barbarie nazionalsocialista) e di Edith Stein, Santa Teresa Benedetta della Croce, (filosofa tedesca convertitasi al cattolicesimo dall'ebraismo, anch'essa arrestata dai nazisti e rinchiusa nel campo di concentramento di Auschwitz, dove trovò la morte) ...
Chi aiuta oggi Cristo a portare la croce? Forse gli uomini gaudenti, in
spasmodica ricerca di un piacere chiuso dentro gli angusti limiti
sensoriali, talora tanto smodato da condurre alla dissoluzione della
personalità? Forse una chiesa ancora legata alle suggestioni
temporalistiche, alleata del trono, incapace di liberarsi di tutte
quelle sovrastrutture che rischiano di soffocare la Buona novella del
Regno, pronta a predicare la rassegnazione di fronte alle ingiustizie?
O non forse chi si fa carico delle sofferenze delle vittime di un
sistema che non conosce misericordia, brutale, che misura tutto con la
legge del nudo profitto?...
INFINITA SOLITUDINE…
-------------------------------------------- "L'istituzione
dell'Eucarestia - La Passione di Cristo in San Luca" conversazioni di
Sergio Valzania con Monsignor Gianfranco Ravasi
L'istituzione dell'Eucarestia: "E disse loro: Ho desiderato tanto di mangiare questa Pasqua con voi prima di soffrire, poiché vi dico che non la mangerò più finché non sia compiuto il Regno di Dio". E prese un calice e rese grazie e disse: "Prendete e distribuitelo fra di voi, perché vi dico che d'ora in poi io non berrò più del frutto della vite finché non sia venuto il Regno di Dio". (puntata di Radio3 Suite del 30/03/2007) AUDIO -------------------------------------------- LA NEGAZIONE DI PIETRO La Passione di Cristo in San Luca" conversazioni di Sergio Valzania con Monsignor Gianfranco Ravasi Pietro
intanto lo seguiva da lontano. In mezzo all'atrio era acceso un fuoco e
molti vi erano seduti d'intorno. Pietro era fra questi. Ora, una serva
lo vide seduto accanto al fuoco e guardandolo disse: "Anche quello l ì
era con lui, ma egli negò dicendo: non lo conosco neppure o donna...."
(puntata di Radio3 Suite del 28/03/2007)
AUDIO -------------------------------------------- Pilato e il processo a Gesù La Passione di Cristo in San Luca" conversazioni di Sergio Valzania con Monsignor Gianfranco Ravasi Pilato allora convocati i grandi sacerdoti, i magistrati e il popolo, disse loro: "Voi mi avete portato davanti quest'uomo come se incitasse il popolo alla rivolta. Ma ecco, io l'ho interrogato alla vostra presenza, come avete veduto, e non ho trovato in lui nessuna delle colpe di cui lo accusate...." (puntata di Radio3 Suite del 28/03/2007) AUDIO -------------------------------------------- Le meditazioni delle quattordici stazioni della Via Crucis — che sarà presieduta da Benedetto XVI al Colosseo la sera di Venerdì Santo, 6 aprile — sono state scritte dai coniugi Danilo e Anna Maria Zanzucchi, del movimento dei Focolari, iniziatori del movimento Famiglie Nuove. I testi sono preceduti da una introduzione e da una preghiera iniziale Leggi tutto: Famiglia a scuola d'amore sotto la croce
Quest’anno,
per incarico della Santa Sede, le meditazioni per le stazioni della
tradizionale Via Crucis al Colosseo sono state composte da una coppia
di coniugi, in sintonia con l’anno pastorale dedicato alla famiglia. La
scelta è caduta su Annamaria e Danilo Zanzucchi del Movimento dei
focolari, che incontro presso la sede di Famiglie Nuove a Grottaferrata.
Una Via Crucis della famiglia È
la prima coppia a cui il Papa ha affidato la stesura delle meditazioni
per la Via Crucis, che quest'anno si celebrerà il 6 aprile, sempre
nello scenario del Colosseo: Benedetto XVI ha voluto che Anna Maria e
Danilo Zanzucchi, focolarini sposati da quasi sessant'anni, scrivessero
i testi sulle 14 Stazioni. A poche settimane dal VII Incontro mondiale
delle famiglie, in programma a Milano dal 30 maggio al 3 giugno,
saranno le loro riflessioni ad accompagnare il tradizionale
appuntamento.
«Guarda alla famiglia il nostro Venerdì Santo» -------------------------------------------- La passione d’amore di Gesù, il Servo crocifisso Tutte le testimonianze scritte sulla fine della vita terrena di Gesù sono concordi nel dichiarare che egli è morto in croce. Per la Scrittura questa è la morte del maledetto da Dio («Maledetto chi pende dal legno»: Dt 21,23; Gal 3,13), appeso tra cielo e terra perché rifiutato da Dio e dagli uomini. Gesù,
un galileo che aveva radunato attorno a sé una comunità di pochi uomini
e alcune donne coinvolti nella sua vita itinerante, ritenuto rabbi e
profeta da questi discepoli e da un numero più ampio di simpatizzanti,
è stato condannato e messo a morte mediante la crocifissione a
Gerusalemme, il 7 aprile dell’anno 30. Questa fine fallimentare è
subito apparsa uno scandalo, «lo scandalo della croce» (cf. 1Cor 1,23),
un grave ostacolo per la fede in Gesù, specialmente quando si cominciò
a confessarlo Messia di Israele e Figlio di Dio. Ecco perché,
ancora all'inizio del II secolo d.C., il giudeo rabbi Tarfon
afferma nel dialogo con il cristiano Giustino: «Noi sappiamo che il
Messia deve soffrire, ma che debba essere crocifisso e morire in un
modo così vergognoso, non possiamo neppure arrivare a concepirlo».
Eppure
per l’autentica fede cristiana è proprio il crocifisso colui che «ha
raccontato Dio» (cf. Gv 1,18); anche sulla croce, anzi soprattutto
sulla croce, Gesù «ha reso testimonianza alla verità» (cf. Gv 18,37),
trasformando uno strumento di esecuzione capitale nel luogo della
massima gloria. Ma com'è stato possibile che un uomo appeso a
una croce diventasse colui sul quale i cristiani tengono fissi lo
sguardo come Salvatore e Signore?
La passione d’amore di Gesù, il Servo crocifisso
-------------------------------------------- "Le Sette ultime Parole di Cristo sulla Croce" La
composizione venne commissionata nel 1785 a Franz Joseph Haydn dal
vescovo di Cadice (Andalusia, Spagna) come lavoro orchestrale da
eseguirsi nel contesto della Settimana Santa. Il risultato furono
«Sette sonate con un'introduzione ed al fine un terremoto», che vennero
eseguite probabilmente il venerdì santo del 1786 nella chiesa
sotterranea di Santa Cueva. Haydn commenterà più tardi quell'evento:
«Era tradizione eseguire, nella cattedrale di Cadice, durante il
periodo quaresimale, un oratorio. I muri, le finestre e le colonne
della chiesa venivano coperte di drappi neri e solo un grande
lampadario centrale illuminava il buio più profondo. A mezzogiorno
tutte le porte venivano chiuse e la musica prendeva inizio. Dopo un
preludio appropriato, il vescovo saliva all'ambone e pronunciava una
delle sette parole, commentandola. Al termine del sermone scendeva
dalla sede e raggiungeva l'altare, prostrandosi dinanzi al crocifisso.
La musica veniva suonata successivamente – in queste pause - e così via
per tutte le sette parole. La mia composizione si innesta conformemente
in questa pratica».
L’esecuzione dell'opera ebbe un tale successo da convincere Haydn, in seguito, a predisporre altre stesure strumentali: una in forma di grande oratorio per soli, coro ed orchestra; una per pianoforte solo; infine, una versione per quartetto d'archi, nella quale ogni numero è preceduto dalle parole di Cristo nella versione latina. La musica delle sonate delinea lo stato d’animo di Gesù, del buon ladrone, di Maria e Giovanni, dei crocifissori: «Ciascun frammento di testo ha ricevuto nella musica strumentale un trattamento tale da commuovere anche l‘ascoltatore più inesperto nelle profondità della sua anima». Colpisce l’uso frequentissimo delle note ribattute, quasi a sottolineare i colpi ricevuti, lo stillare delle lacrime, sudore e sangue, il continuo pulsare del dolore. Dominata da tale profondo afflato emotivo, peraltro unito all'assoluta perfezione formale dell'impianto quartettistico, l'opera risulta a tutt'oggi uno dei massimi capolavori del genere. F. J. HAYDN (1732-1809): "Le Sette ultime Parole di Cristo sulla Croce"
Introduzione: Maestoso e Adagio
Sonata I: Largo Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: "PADRE, PERDONALI, PERCHE’ NON SANNO QUELLO CHE FANNO" . Sonata II: Grave e Cantabile Uno
dei malfattori appesi alla croce lo insultava: "Non sei tu il Cristo?
Salva te stesso e anche noi!" Ma l’altro lo rimproverava: "Neanche tu
hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente,
perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha
fatto nulla di male". E aggiunse: "Gesù, ricordati di me quando
entrerai nel tuo regno". Gli rispose: "IN VERITA’ TI DICO, OGGI SARAI
CON ME NEL PARADISO"
Sonata III: Grave Stavano
presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di
Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a
lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "DONNA, ECCO IL TUO
FIGLIO!". Poi disse al discepolo: "ECCO LA TUA MADRE!"
Sonata IV: Largo Da
mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la
terra. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: "Elì, Elì, lemà
sabactàni?", che significa: "DIO MIO, DIO MIO, PERCHE’ MI HAI
ABBANDONATO?" .
Sonata V: Adagio
Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: "HO SETE".
Sonata VI: Lento Vi
era lì un vaso pieno d’aceto; posero perciò una spugna imbevuta di
aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. E dopo aver
ricevuto l’aceto, Gesù disse: "TUTTO E’ COMPIUTO!".
Sonata VII: Largo
Era
verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la
terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel
mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: "PADRE, NELLE TUE MANI
CONSEGNO IL MIO SPIRITO" .
Finale: Presto a tutta forza Il terremoto ---------------------------------------------------------- guida all'ascolto (pdf) ----------------------------------------------------- Giovanni Roselli -- Primo Flauto Riccardo Muti -- Conductor
video: prima/seconda/terza/quarta parte
IL COMMENTO DI ENZO BIANCHI puntata di "Uomini e profeti" del 15.04.2006 (audio)
-------------------------------------------- (SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"San Francesco di Paola --------------------------------------------------------------- «L'amore non è una cosa che si puo insegnare, ma è la cosa più importante da imparare.»-Giovanni Paolo II -
Il ricordo del beato Karol Wojtyla. Il papa polacco Giovanni Paolo II moriva sette anni fa. Ecco alcuni brani tratti dal documentario di Italo Moscati andato in onda in 3d, a Speciale Tg1. Il ricordo del Beato Karol (video) Il nostro grazie a Giovanni Paolo II per... il "mea culpa" della Chiesa nel Giubileo del 2000 Il nostro grazie a Giovanni Paolo II per... l'impegno contro la guerra Il nostro grazie a Giovanni Paolo II per... il dialogo interreligioso Il nostro grazie a Giovanni Paolo II per... la condanna alla mafia Il nostro grazie a Giovanni Paolo II per... il rapporto con i giovani --------------------------------------------------------------- "Ma come tu resisti, o Vita?" (San Giovanni della Croce)
---------------------------------------------------------------(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"Nel nascondimento... La Domenica della Passione... Portare l'ulivo... Portare la palma... O buon Gesù... Gesù amò... L'amore di Dio... Chi sa che... Quando oggi... Per Cristo... No, credere a Pasqua... Ecccomi, Signore... --------------------------------------------------------------- Uomini e profeti Fedi e MondoMicrocosmi a Torre Angela
Più
di settanta etnie diverse - e dunque altrettante culture , tradizioni,
religioni - convivono a Torre Angela ,un quartiere periferico di
Roma. La concentrazione di migranti in questa periferia è più alta che
nel resto della capitale e costituisce una grande occasione di crescita
umana, culturale, religiosa per gli abitanti del quartiere,
oltre che una sfida quotidiana a superare pregiudizi, disagi e anche
qualche grave episodio di intolleranza.
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BENEDETTO XVI |
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