"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°15 del 2012

Aggiornamento della settimana

- dal 7 al 13 aprile 2012 -

- dal 14 al 20 aprile 2012 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 27 aprile 2012          


 
 



IL VANGELO DELLA DOMENICA 

LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo

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Preghiera dei fedeli




OMELIA 

di P. Gregorio Battaglia
di P. Gregorio Battaglia
    di P. Aurelio Antista
di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia

 
N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
         (di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
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NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 








Pagina in continuo aggiornamento



"Sia festa in tutto l'universo: Cristo, letizia eterna, è risorto!" (S. G. Damasceno)
AUGURI!



I NOSTRI TEMPI




  (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


L’acqua in guerra sulle sponde dei grandi fiumi: l’allarme degli USA


"Che l’acqua sia un bene prezioso lo sappiamo dagli albori dell’umanità. Che per essa si possano scatenare conflitti ce lo insegna la storia. Che pure gli strateghi del Pentagono disegnino scenari di guerra per l’accaparramento dell’oro blu, è una novità di questi ultimi tempi. In realtà già nel 2006 Vandana Shiva pubblicava un libro intitolato appunto “Le guerre dell’acqua” nel quale la studiosa indiana passava in rassegna tra l’altro il rapporto che le più diverse tradizioni e culture del mondo avevano e hanno con l’acqua, intesa sempre come un bene comune. Scrive Shiva: “Storicamente, quello relativo all’acqua è sempre stato trattato come un diritto naturale - un diritto che deriva dalla natura umana, dalle condizioni storiche, dalle esigenze elementari e dalle idee di giustizia. I diritti all’acqua come i diritti naturali non nascono con lo stato: scaturiscono da un dato consenso ecologico all’esistenza umana. In quanto diritti naturali, quelli dell’acqua sono diritti di usufrutto; l’acqua può essere utilizzata ma non posseduta”. Oggi la tendenza è di trattare l’acqua come una merce; di qui la grande mobilitazione internazionale, le campagne di sensibilizzazione, il referendum in Italia.

Nei prossimi anni la questione idrica rischia di fare un salto di qualità. I problemi non sono tanto legati alla privatizzazione ma ai cambiamenti climatici (che produrranno eventi meteorologici e climatici estremi, inondazioni e carestie, desertificazione e scompensi tra acque dolci e salate, deterioramento delle fonti e problemi alle falde acquifere) e alle tensioni politiche. Questo emerge chiaramente dal “Global Water Security” (consultabile in .pdf), un documento della DNI, la direzione dell’Intelligence americana, reso pubblico nel febbraio 2012 su iniziativa della Segreteria di Stato. ...."

 
L’acqua in guerra sulle sponde dei grandi fiumi: l’allarme degli USA - UNIMONDO



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Gli immigrati valgono 100 miliardi di euro, e non solo - Le attività imprenditoriali condotte dagli stranieri in Italia -



“Le 454mila imprese gestite da stranieri producono quasi 76 miliardi di €, pari al 5,5% dell’intera ricchezza prodotta a livello nazionale. L’edilizia è il settore che tra tutti mostra un maggior peso della componente straniera nella creazione del valore aggiunto (il 13,8%) e la Toscana è la prima regione in cui il valore aggiunto prodotto da aziende gestite da stranieri è più elevato che da altre parti (7,7%)”. Dati inequivocabili. Questi alcune stime realizzate dalla Fondazione Leone Moressa sull’apporto economico delle attività imprenditoriali condotte dagli stranieri in Italia. Alla faccia di chi afferma – invero con una voce sempre più flebile – che gli immigrati vengono a rubare il lavoro agli italiani e ad occupare il nostro posto. 

Guardando ancora i dati si coglie che, come è facilmente intuibile, “tra tutte le regioni la Lombardia è quella in cui la componente straniera produce in assoluto la maggiore ricchezza in termini di valore aggiunto superando i 18 miliardi di € (quasi un quarto del totale del valore aggiunto prodotto in Italia dalle imprese condotte da stranieri). Segue a ruota il Lazio (con 9 miliardi di €), il Veneto (10,8%) e l’Emilia Romagna (10,7%)”.

  Gli immigrati valgono 100 miliardi di euro, e non solo - UNIMONDO


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DITTATURA ECONOMICA di Frei Betto



"La povertà colpisce già 115 milioni di persone dei 27 paesi dell'Unione Europea, ossia quasi il 25% della popolazione e minaccia altri 150 milioni di abitanti. 
In Spagna il tasso di disoccupazione arriva al 22,8%. Grecia e Italia sono governate da primi ministri scelti dal FMI. Irlanda e Portogallo sono insolventi. In Belgio e nel Regno Unito le manifestazioni di piazza confermano che "la festa è finita". 
Adesso la Banca Centrale dell'Unione Europea vuole nominare, per ogni paese in crisi, un revisore per controllare i bilanci. È l'ufficializzazione della dittatura economica. Il Regno Unito e la Repubblica Ceca hanno votato contro, ma gli altri 25 paesi hanno approvato. Rimane da sapere se la Grecia, prima della lista della dittatura economica, accetterà di rinunciare alla sua sovranità e consegnare i suoi conti ad un controllo esterno. 
L'attuale crisi internazionale è molto più profonda. Non si esaurisce nella turbolenza finanziaria. È in crisi un modello di civiltà fondato sull'idea che ci possa essere uno sviluppo economico illimitato in un pianeta di risorse infinite… Questo modello identifica felicità con ricchezza, benessere con accumulazione di beni materiali, progresso con consumismo. Tutte le dimensioni della vita - la nostra e quella del pianeta - soffrono oggi per un processo di mercificazione. Il capitalismo è il regno del desiderio infinito bloccato sul paradosso di realizzarsi in un pianeta finito, con risorse naturali limitate e una ristretta capacità di accogliere popolazione. ..."

  Dittatura economica


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"Rovinati dal gioco d’azzardo" di Alex Zanotelli


I “giocodipendenti” sono un milione e portano alla deriva le loro famiglie. C’è chi li aiuta. Anche la chiesa, missionari in testa, deve impegnarsi.

"A metà dello scorso marzo ho avuto una bellissima sorpresa. Nel Rione Sanità di Napoli, dopo l’incontro che siamo soliti fare ogni giovedì con la rete che mette insieme le diverse realtà che lavorano sul territorio, sono stato invitato a partecipare alla prima riunione dei cosiddetti “Ga”, cioè “giocatori anonimi”.
Questa dei “giocatori anonimi”, non molto conosciuta in Italia, è una straordinaria esperienza di gruppi che aiutano le persone a uscire dalla trappola del gioco d’azzardo compulsivo. L’incontro è stato gestito da Ciro e Maria, marito e moglie, che da anni dedicano le loro serate ad aiutare i giocatori d’azzardo a cambiare strada.
È stato importante per me ascoltare le esperienze dei vari partecipanti: come si entra nella logica del gioco d’azzardo (parliamo di gioco lecito: dalle slot machine al gratta e vinci), come si è portati a spendere e a rischiare sempre di più, come si perdono somme rilevanti, come vengono coinvolte, e non di rado disarticolate, le famiglie...
Sono rimasto di stucco quando mi sono reso conto conto di quanto sia esteso questo mondo e di come si può lavorare per arginare questo fenomeno. La logica che muove i “Ga” è la stessa degli “Aa”, gli alcolisti anonimi. Si riuniscono per condividere esperienze, per acquisire sostegno e speranza dal gruppo, allo scopo di risolvere il comune problema. I gruppi di auto-aiuto non sono affiliati a nessuna setta o partito o chiesa. ...." (Alex Zanotelli - pubblicato su "Nigrizia" di Aprile 2012)

  "Rovinati dal gioco d’azzardo" di Alex Zanotelli

  il servizio delle "Iene" "Quando il gioco diventa una droga" (VIDEO)

Newslot, VLT, Bingo, scommesse e lotterie. Un' immensa torta spartita tra Stato, concessionari ed esercenti.Quest'anno l'industria dei giochi ha fatturato 61,4 miliardi di euro, di cui circa 44 ritornano in vincite, 9,9 vanno nelle tasche dell'erario (+17%), il resto in quello di concessionarie e esercenti. Ma chi ci guadagna davvero? 

  SERVIZIO di "REPORT -RAI " video

  la puntata integrale di "Report": I Biscazzieri - Report dell'08/05/2011

Guarda anche il nostro precedente post:

  Crisi e gioco d’azzardo - nuove regole per contrastare la ludopatia


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Profanata la tomba di don Peppino Diana trafugati dalla parrocchia di San Nicola il Santissimo e il calice della Messa, ma... la memoria non si può rubare!


Non c'è pace nemmeno dopo la morte per don Peppe Diana, parroco della chiesa di Casal di Principe intitolata a San Nicola di Bari, ucciso della camorra il 19 marzo del 1994 mentre si trovava nella sua sacrestia. Dopo i danni al parco che porta il suo nome, nel comune reso celebre dagli scritti anti camorra di Roberto Saviano, la cui Giunta è stata sciolta il 6 aprile, è arrivato anche il furto alla sua tomba, dalla quale dei ladri hanno sottratto una mano d'oro del diametro di sette centimetri.

  Saccheggiata la tomba di don Diana

Ormai è chiaro. La parrocchia di don Giuseppe Diana, a Casal di Principe, è tornata nel mirino della camorra. Dopo la profanazione della cappella mortuaria di don Giuseppe Diana e il furto della targa incastonata nel marmo e intitolata al sacerdote anticamorra, sono stati trafugati dalla parrocchia di San Nicola il Santissimo e il Calice della messa. Ce lo riferisce lo stesso don Franco Picone, il successore di don Diana. 

  Minacce al successore di don Diana

"Se prima si poteva ipotizzare che quello avvenuto nel cimitero di Casal di Principe fosse un semplice furto, ora non ho dubbi nel dire che i due episodi siano collegati"

  Don Picone: "Un atto intimidatorio"

Profanata la tomba: sabato un appuntamento di preghiera

  La memoria non si può rubare

«... La camorra, con la sua volgarità e il suo cinismo è sempre più insopportabile, le sua azioni vanno prevenute prima ancora che represse. Don Peppino Diana si batteva per questa presa di coscienza e pagò con la vita il suo apostolato di legalità. Non sarà certo il gesto di alcuni sconsiderati che si sono accaniti sulla sua tomba e cancellarne il valore». 

  Il vescovo Nogaro: «Gesto incosciente»

Il documento della forania di Casal di Principe e della Diocesi di Aversa pubblicato in occasione dei vent'anni dell’uscita della celebre lettera aperta redatta proprio da don Giuseppe dal titolo “Per amore del mio popolo”. La rilettura a cura della diocesi di Aversa si intitola “ Poiché il cielo rosseggia”, con “una breve analisi di quanto è avvenuto in questi 20 anni” 

  il testo integrale del documento “Poichè il cielo rosseggia” 


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"Se capire è impossibile, conoscere è necessario." (Primo Levi)


 
Giornata del ricordo dell’Olocausto


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I dati presentati dalla rete di associazioni Crescere al Sud relativi alla condizione di bambini e giovani mi hanno colpito in profondità anche perchè ho lavorato personalmente a Palermo e in Calabria in progetti di educativa di strada aderenti a CNCA e Libera. Per la mia successiva esperienza di un decennio in America Latina mi permetto di sottolineare l’importanza dell’interdipendenza del fenomeno “ragazzi di strada”. Qui da noi in Colombia la presenza di 10.000 bambini soldatovincolati forzatamente alla guerra da parte di vari attori illegali è collegata alla problematica del narcotraffico internazionale, considerando che la droga colombiana trova accesso all’Europa attraverso la ‘ndrangheta

   Cristiano Morsolin:   Un ponte sud-sud per difendere i diritti dei bambini/e

16 aprile, anniversario della morte di Iqbal Masih, il bambino di 12 anni ucciso nel 1995 dalle mafie tessili del Pakistan perché ne aveva denunciato gli sfruttamenti, ricorre la Giornata mondiale contro la schiavitù infantile, una piaga che coinvolge nel mondo più di 400 milioni di bambini. Secondo i dati diffusi da molte organizzazioni umanitarie, i minori rappresentano ancora oggi più del 10% del potenziale di manodopera mondiale risultando tra le prime e principali “vittime” del Pil.

   Alessandro Graziadei:   Grecia. La nuova schiavitù infantile deninciata dall'Unicef



Notizie dal mondo



Editoriali al vetriolo e giudizi per nulla sfumati come “diktat arbitrari” e “giudizi perversi”: il Daily Telegraph, giornale britannico conservatore vicino al governo inglese, è andato all’attacco della Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu), nata per garantire il rispetto della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (trattato internazionale redatto dal Consiglio d’Europa, firmato a Roma nel 1950 ed entrato in vigore nel 1953, ndr).

   E-ONLINE:  Inghilterra, se la Corte europea dei diritti dell'uomo dà fastidio

La crisi finanziaria del 2007 seppellì la Tigre Celtica. Cinque anni dopo, il Paese è lungi dall’essere risorto. Con una disoccupazione al 14,6 percento, il più alto dal 2009, e un esodo di persone che ha toccato nell’aprile 2011 i 76.400 migranti (più 16,9 percento rispetto al 2010), il Paese è di nuovo in recessione.

   Luca Galassi:   A che punto è l'Irlanda

E’ la domanda che più o meno tutti si fanno: ma non è che tornano i comunisti in Francia? L’avanzata impetuosa della candidatura di Mélenchon per il Front de Gauche che ha nel PCF, e nella CGT, uno dei suoi pilastri, la rende abbastanza legittima, seppure molti la usano come una clava facendo intendere di gulag e di stalinismo, qualcuno evocando addirittura le stragi di Pol Pot. Intanto per ora l’avanzata elettorale è tutta nei sondaggi, per misurarla nelle urne bisognerà attendere domenica prossima.

   Bruno Giorgini:   Francia: Front de Gauche. Tornano i comunisti?

Lia, 29 anni, parrucchiera ad Atene, Valassia, 48 anni, ingegnere ad Atene, Anna, 36 anni, impiegata a Syros, Konstantina, 35 anni, ostetrica ad Atene.
Sono donne, sono madri, sono greche e vivono sulla loro pelle la crisi: senza rendersene pienamente conto, hanno ribaltato ruoli e stereotipi ancora persistenti nella società ellenica. Non si tratta di una rivoluzione culturale ma di necessità: mantenere la famiglia ora che il loro compagno è disoccupato o quasi.

   Margherita Dean:   Grecia. Storie di donne e di crisi

Un nuovo movimento sociale e politico sta cercando di farsi spazio nello scenario nazionale, nell’intento di rivoluzionare la maniera di far politica in Colombia. Si chiama Marcha Patriótica e nasce dalla “confluenza di organizzazioni sociali e popolari che hanno deciso di avanzare conformando un movimento il cui obiettivo è rivendicare temi abbandonati dalla politica tradizionale, quali l’educazione, la terra, la democrazia, il lavoro degno e la salute”.

   Stella Spinelli:  Colombia, nasce il movimento che sfida la vecchia politica corrotta

In occasione del "Dedica Festival" 2012 di Pordenone, il premio Nobel nigeriano alla letteratura, Wole Soyinka, racconta di un popolo rassegnato, ma che, allo stesso tempo, esaspera e amplifica i suoi difetti. Come la corruzione.

   Ismail Ali Farah:  Il "melodramma" nigeriano (testo+video)

Denaro pubblico per centinaia di milioni di euro sottratto di James Ibori, già governatore di uno stato nigeriano. Responsabilità anche della cooperazione inglese e della Banca europea degli investimenti.

   Luca Manes:  Nigeria-Europa, frodi senza frontiere

La protestaa Barma,  nella provincia di Sichuan. I residenti hanno impedito che le forze di sicurezza portassero via i corpi

   REPUBBLICA:  Tibet, altri due monaci si danno fuoco contro la repressione di Pechino


FEDE E
SPIRITUALITA'



La pace: incontro con l'altro

HOREB n. 60 - 3/2011


TRACCE DI SPIRITUALITA'

A CURA DEI CARMELITANI

Quando si parla di pace, oggi, facilmente si fa riferimento ad alleanze strategiche, equilibrio di forze e di armi; si ritiene quindi che la pace sia frutto di alchimie politiche e del buon senso dei “grandi” di questo mondo. 
Nella riflessione biblica, la pace è, prima di tutto, dono che procede da Dio e non dagli uomini, essa è costitutiva della natura di Dio, infatti, Pace è il suo nome, «Jhwh-Shalom» (Gdc 6,24). 
Gesù viene sulla terra per annunciare agli uomini che Dio è Signore di tutti e quindi per portare a tutte le genti la nuova novella della pace (At 10,36). Egli non è solo colui che evangelizza la pace, ricorda Paolo, ma anche colui che, mediante il sangue della sua croce, riconcilia tutte le cose, facendo la pace (Col 1,20). 
Con la sua morte in croce, sottolinea ancora l’Apostolo, Gesù distrugge in sé l’inimicizia, abbatte il muro di separazione che tiene lontani giudei e pagani, e crea un uomo nuovo, per cui, conclude Paolo, “Gesù è la nostra pace” (Ef 2,14). 
Proprio perché Gesù è la nostra pace, per chi accoglie il suo spirito e si lascia coinvolgere nel suo vissuto, la pace non si pone come esigenza etica o sociale, ma essa è intrinseca al dono globale, definitivo e supremo fatto da Dio all'uomo per mezzo di Gesù Cristo, allora la pace è costitutiva della vita del credente, in quanto vita coinvolta nel dinamismo trinitario e animata dallo spirito del Padre e del Figlio, che è Spirito di comunione e di pace.

Questo l'incipit dell'Editoriale di Horeb, Quaderni di riflessione e formazione per quanti desiderano coltivare una spiritualità che assuma e valorizzi il quotidiano.


   Editoriale

   Sommario


E' possibile richiedere copie-saggio gratuite:
CONVENTO DEL CARMINE
98051 BARCELLONA P.G. (ME)
E-mail: horeb.tracce@alice.it


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  La Bibbia in un frammento

"I Chi non è con me
è contro di me."
(Matteo 12,30)

"Chi non è 
contro di noi 
è per noi"
(Marco 9,40)

  Contraddizioni evangeliche


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"Qualunque peccato
 o bestemmia
verrà
perdonata
agli uomini, ma
la bestemmia
contro lo Spirito
non verrà
perdonata"

(Matteo 12,31)

  Bestemmiare lo Spirito

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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


‎"Le Frontiere dello Spirito" puntata dell'8 aprile 2012



Domenica 8 aprile 2012 (Puntata di Pasqua), "Le Frontiere dello Spirito", il programma di cultura e attualità religiosa, curato e condotto dal Cardinale Gianfranco Ravasi, insigne biblista, e dalla giornalista Maria Cecilia Sangiorgi

Nella prima parte della trasmissione, il cardinale Ravasi commenta con la consueta competenza e autorevolezza la prima lettura (Atti degli Apostoli 10, 34a.37-43) e un frammento del salmo (118) proclamati nella celebrazione della domenica.

Nella seconda parte del programma "I volti e le storie", curata da Maria Cecilia Sangiorgi, il servizio "Misericordia il cuore ha i colori del mondo". Una stupenda intervista a sr. Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata in Africa per 24 anni, che dal 2000 lavora a Roma come responsabile dell’Ufficio “Tratta donne e minori” dell’USMI (Unione Superiore Maggiori d’Italia).
Sr. Eugenia Bonetti, é voce di chi non ha voce, delle nuove schiave, vittime della tratta di esseri umani per sfruttamento lavorativo e sessuale, e si impegna affinché sia riconosciuta la loro dignità e ripristinata la loro vera immagine di donne, artefici della propria vita e del proprio futuro.

   il video della puntata intera sul sito Mediaset



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Domande 'Discese agli inferi' e il silenzio del sabato santo


Il sabato santo, giorno in cui non si celebra l’eucaristia, la Chiesa ricorda il riposo di Gesù nella tomba, meditando la sua passione e morte, la discesa agli inferi e aspettando nella preghiera e nel digiuno la sua risurrezione. 

UOMINI E PROFETI.Approfondimento sulla discesa agli inferi di Cristo e sul significato del nascondimento del sabato con lo storico del cristianesimo Gaetano Lettieri e con lo storico dell'arte Franco Boggero.Passione, morte e Resurrezione di Cristo nelle rappresentazioni della tradizione pittorica e scultorea italiana. (puntata trasmessa il 05/04/2007)

   audio


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Il primo giorno della settimana esse si recarono di buon mattino al sepolcro... - La Passione di Cristo in San Luca" - Conversazioni con Gianfranco Ravasi


"Il primo giorno della settimana esse si recarono di buon mattino al sepolcro..."
 conversazioni di Sergio Valzania con Monsignor Gianfranco Ravasi

Il primo giorno della settimana esse si recarono di buon mattino al sepolcro portando gli aromi che avevano preparati, ma videro che la pietra era stata ribaltata davanti al Sepolcro ed entrate, dentro non trovarono il corpo del Signore Gesù..... (puntata di Radio3 Suite del 28/03/2007)

  
audio


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ICONA DELLA RISURREZIONE O DELLA DISCESA AGLI INFERI - GUIDA ALLA LETTURA a cura di fr. Egidio Palumbo


GUIDA ALLA LETTURA
Le pagine del NT non ci informano sul modo con cui Gesù è risorto; gli evangelisti, l’apostolo Paolo e gli altri apostoli non sono attratti da questo tipo di interesse. Al riguardo essi attestano soltanto che “questo Gesù Dio l’ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato pertanto alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo che egli aveva promesso, lo ha effuso come voi stessi potete vedere e udire” (At 2,32-33); “voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, avete chiesto che vi fosse graziato un assassino e avete ucciso l’autore della vita. Ma Dio l’ha risuscitato dai morti e di questo noi siamo testimoni” (At 3,14-15); “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, dicendo che bisognava che il Figlio dell’uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitato il terzo giorno. Ed esse [le donne mirofore] si ricordarono delle sue parole” (Lc 24,5-8; cfr. 24,26-28.44-48); “Vi ho trasmesso, dunque, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici” (1Cor 15,3-5).

   il testo integrale


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Auguri di Buona Pasqua di don Tonino Bello


«La Pasqua frantumi le nostre paure e ci faccia vedere le tristezze, le malattie, i soprusi, e perfino la morte, dal versante giusto: quello del «terzo giorno». Da quel versante le croci sembreranno antenne, piazzate per farci udire la musica del cielo. Le sofferenze del mondo non saranno per noi i rantoli dell'agonia, ma i travagli del parto. E le stigmate, lasciate dai chiodi nelle nostre mani crocifisse, saranno le feritoie attraverso le quali scorgeremo fin d'ora le luci di un mondo nuovo.»

«Pasqua, festa che ci riscatta dal nostro passato! Allora, Coraggio! Non temete! Non c'è scetticismo che possa attenuare l'esplosione dell'annuncio: "le cose vecchie sono passate: ecco ne sono nate nuove". Cambiare è possibile. Per tutti. Non c'è tristezza antica che tenga. Non ci sono squame di vecchi fermenti che possano resistere all'urto della grazia... AUGURI ! »

   video


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Il giorno della vittoria dell'amore di Enzo Bianchi


"In questi giorni di Pasqua emerge con forza la singolarità del cristianesimo tra tutte le religioni, ma emerge con forza anche ciò che nella fede cristiana appare uno “scandalo” e una “follia” per gli uomini religiosi e per quelli che si ritengono autosufficienti nel loro pensare. Va riconosciuto: le altre feste cristiane, con la loro aura poetica, sono vissute più o meno da tutti, ma la Pasqua appare una memoria e una festa irriducibile alla mentalità e al sentire comune.
Che cosa rivivono i cristiani? Innanzitutto leggono e rileggono una storia di passione e di morte. Quella di Gesù di Nazaret, un uomo che – ci dicono quelli che sono stati coinvolti nella sua vita, che hanno vissuto e mangiato con lui – passava per le città e i villaggi della terra di Israele facendo il bene, curando, guarendo, consolando tutti quelli che incontrava. Gesù parlava anche di un Dio che appariva “altro” per gli uomini religiosi del suo tempo, rendeva “vangelo”, buona notizia, quel Dio al quale gli uomini avevano finito per dare immagini perverse proiettandovi i loro desideri mondani. Egli annunciava un Dio il cui amore non deve essere mai meritato, un Dio che ci ama sempre e gratuitamente, un Dio che non castiga ma perdona quelli che cadono nel male, un Dio che chiede riconciliazione e amore reciproco tra gli uomini, un Dio che vuole riconoscimento e culto come mezzi in vista dell’amore, perché egli stesso è amore. ... (Enzo Bianchi)

   Il giorno della vittoria dell'amore



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La Resurrezione non è un teorema ma un incontro con il Cristo risorto - Silvano Fausti


Si può andare ancora oggi al Santo sepolcro, e cosa vediamo? Niente! Siamo di fronte al problema di un’assenza, l’unica assenza indebita: sappiamo che si nasce per caso, si vive non si sa come e non si sa quanto, si è sicuri che si torna al sepolcro e lì si rimane. E Lui non è lì.
Il sepolcro vuoto infrange l’unica certezza che ha l’uomo, l’unico ricordo. In greco, la lingua dei Vangeli, la parola ‘ricordo’ e ‘sepolcro’ sono la stessa parola; anche ‘morte’ ha la stessa radice. Praticamente è infranta la memoria di morte che ha l’uomo. Ma non basta che il sepolcro sia vuoto, come faccio a incontrare il Risorto?
C’è un cammino da fare. Tra l’altro, il segno dell’incontro col Risorto è una cosa semplicissima. Già Nietzsche lo diceva: «Non è vero che Cristo è risorto, se no i cristiani avrebbero un’altra faccia». Cioè l’incontro con il Risorto vuol dire risorgere. Se t’incontri con la luce, hai luce; se t’incontri col fuoco, bruci; se t’incontri con l’acqua sei bagnato perlomeno! ...  (P. Silvano Fausti SJ)

   Ecco perché la Resurrezione non si spiega con le prove



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Speciale Pasqua di "UOMINI E PROFETI" trasmesso domenica 8 aprile 2012 "Gesù di Nazareth: la storia di un uomo" con Maria Cristina Bartolomei, Giorgio Jossa, Salvatore Natoli, Romano Penna, Paolo Ricca


Quest'anno il giorno della Pasqua cristiana, e secondo giorno della Pasqua ebraica, ci chiediamo: chi era Gesù di Nazareth? Che cosa sappiamo realmente di lui? Quanto, di quello che ci è stato narrato, corrisponde a verità storica?...Da chi è stato tradito Gesù? Forse non solo da Giuda, ma anche dalle dottrine e dalla storia.

   ASCOLTA O SCARICA L'AUDIO DELLA PRIMA PARTE DELLA PUNTATA

   ASCOLTA O SCARICA L'AUDIO DELLA SECONDA PARTE DELLA PUNTATA



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"Un nuovo stile di vita"  di Silvano Fausti


«Erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli, nella comunione dei beni, nello spezzare il pane e nelle preghiere… con gioia» (Atti 2,42-47; 4,32-37)

"Homo homini lupus! È più facile vedere un lupo mangiare con l’agnello, che un uomo non mangiare suo fratello! Eppure la descrizione della prima comunità cristiana ispirò i più bei sogni dell’uomo. Libertà, eguaglianza e fraternità entrarono nella cultura grazie a questi testi, ben prima della Rivoluzione francese. Uno stile di vita bello e buono non è utopia, ma realtà che riscatta dalla morte. Mangiare con l’altro invece di mangiare l’altro è l’unica possibilità di vita. 
Questa comunità non è un’ideologia nata a tavolino. Succede «per caso», come ogni opera di Dio: inizia nel Cenacolo per paura, il Venerdì santo; si allarga a 120 persone dopo la risurrezione; dopo Pentecoste, visto che la cosa funziona, si articola sulla stessa linea con 4mila persone, in attesa di dilatarsi all’estremità della terra. ... "  (Silvano Fausti)

   Un nuovo stile di vita


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‎"Le Frontiere dello Spirito" puntata del 15 aprile 2012


Il programma di cultura e attualità religiosa, curato e condotto dal Cardinale Gianfranco Ravasi, insigne biblista, e dalla giornalista Maria Cecilia Sangiorgi

Nella prima parte della trasmissione, il cardinale Ravasi commenta con la consueta competenza e autorevolezza la prima lettura (Atti degli Apostoli 4, 32-35) e un frammento del salmo (118) proclamati nella celebrazione della domenica.

Nella seconda parte del programma "I volti e le storie", curata da Maria Cecilia Sangiorgi, il servizio "Il cammino di S. Michele l'Angelo nella grotta" Crescono i pellegrinaggi ai Santuari, con la riscoperta di antichi itinerari di Fede, come il "cammino dell'Angelo"  dedicato all'arcangelo Michele, una devozione che si è riaccesa forse perchè tutti aspiariamo ad un difensore, qualcuno che può sconfiggere il male ....

   il video della puntata intera sul sito Mediaset


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FAR RINASCERE LA FEDE - bisogna accettare la “morte della teologia” - di Arturo Paoli


"Per chiarire questa alternativa di morte – vita che sono due eventi che in qualche modo interagiscono nelle nostre storie individuali, bisogna tornare al peccato originale. Che è il punto di partenza dell’iniziazione cristiana. Fino al nostro oggi è stato qualcosa di misterioso, una macchietta che il neonato da donna si porta nella carne rosea. È misterioso ma il lavaggio del battesimo cancellerebbe questa misteriosa macchia. Il momento storico che stiamo vivendo è un momento molto importante per questo chiarimento. Quello che veramente cambia ed è sempre in un processo di cambio, è il movimento del pensiero. Il pensatore lituano – francese Lévinas ha definito la tappa attuale di questo movimento, morte della filosofia. E conseguentemente muore la teologia che è come il muschio su una pietra umida. Non si può aiutare la diffusione della fede cristiana se non si accetta l’avvenimento morte della teologia. Lo stesso Lévinas che ha annunziato la morte della filosofia ha scoperto un cammino per illuminare il mistero esistente nel centro della relazione creatore – esseri creati che è il centro stesso della nostra fede. Aprendo una parentesi mi pare che la notizia della morte del padre può aprirci alla scoperta di questa paternità universale che sola può introdurci nel senso della nostra esistenza; e forse questo è il solo sentiero della pace. Quante novità positive scopriranno le generazioni dei credenti che abiteranno la terra! L’amico Luigi Zoja, grande esperto dei sentieri dell’anima, è arrivato a scoprire nei greci che questo peccato originale è una tendenza drammatica che si avvinghia alla misteriosa energia che chiamiamo vita. L’acqua battesimale con i suoi riti e i suoi carismi è un’iniziazione alla nostra esistenza ..."

   FAR RINASCERE LA FEDE di Arturo Paoli


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"Filìa e Logos" di Giovanni Mazzillo


Un Dio al di sopra di ogni cosa, capace di amare a dismisura, in modo disinteressato e infinito. Ecco ciò in cui credo. Giovanni Mazzillo (Teologo)

"D come Dio. Come DARSI, sì come DONARSI. Non c’è alcun Dio se non il Dio che si dona. Insomma: “Non si dà un Dio che non si dà”. Ma non è un gioco di parole. Per me è una legge metafisica. Superiore persino alla legge gravitazionale di Newton che tiene in moto pianeti e satelliti, stelle e galassie. O se si preferisce: superiore persino all'unica legge, della quale si è tuttora alla ricerca, che unifichi quelle quattro leggi primordiali: la nucleare, che tiene uniti gli atomi e le loro particelle subatomiche; la forza debole della radioattività; la forza elettro-magnetica e appunto la stessa forza di gravità. 
Superiore a questa, perché dà ragione di essa e di tutte le altre da essa dipendenti. L’aveva intuita Empedocle. L’aveva chiamata filìa, da filéin, amore tra simili, amore disinteressato che fa esistere le cose, mentre l’odio, il néikos, le disgrega e le distrugge. Se Dio è la radice di tutte le cose e ogni realtà nasce dall'amore, non si dà un Dio che non si dona. Legge metafisica, perché è oltre le leggi fisiche e ne spiega la sensatezza ultima. Dà la ragione a tutte le altri ragioni. È il Logos, cioè la ragione ultima, oltre la quale non ne esiste un’altra. Similmente a quella scoperta da Parmenide e udita per la prima volta da queste parti, nella scuola di Elea: l’essere è e non può non essere, il non essere non è e non può essere. Oggi sono in grado di tradurla così: Dio è colui che ama e non può non amare. Un dio che non ama non può esistere. Quale sarebbe l’alternativa e quale di fatto è stata ed è per tanti l’immagine di Dio? ... "

   Filìa e Logos di Giovanni Mazzillo



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Cos'è più importante nella vita di un uomo, l'obbedienza o la libertà?
Vito Mancuso intervistato da Corrado Augias e da Fabio Fazio



Critica e rinnovamento della coscienza cristiana
Cos’è più importante nella vita di un uomo, l’obbedienza o la libertà? 

Vito Mancuso intervistato da Corrado Augias e da Fabio Fazio
Vito Mancuso, editorialista de la Repubblica, scrittore e docente di Teologia moderna e contemporanea presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, il 30 marzo, è tornato in libreria con Obbedienza e libertà - Critica e rinnovamento della coscienza cristiana; dal 2011, dirige la collana editoriale Campo dei fiori
Il teologo Vito Mancuso affronta con Corrado Augias a “Le Storie - Diario Italiano”, il “tragico paradosso” della coscienza cristiana puntata trasmessa il 20.04.2012

   Le storie - Vito Mancuso

L'intervista di Fabio Fazio a "Che tempo che fa" puntata del 15 aprile 2012.

   VIDEO


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Ricordando don Tonino Bello


20 aprile 2012 - Don Tonino muore il 20 aprile 1993, a 58 anni.
Ancora luce sui nostri sentieri, lo ricordiamo coralmente. Con l’affetto e l’amicizia di sempre.

   Il ricordo di don Tonino di PAX CHRISTI

Il 20 aprile, ricorre il 19° anniversario della scomparsa dell’indimenticabile ed amatissimo don Tonino Bello, vescovo di Molfetta, Giovinazzo, Ruvo, Terlizzi e Ruvo dal 1982 al 1993. Egli non è ancora salito agli onori degli altari, ma è stato fatto santo dalla sua gente, dalle persone da tutti escluse e che per lui, invece, sono stati i tasselli mancanti per arrivare alla santità.

   Ricordiamoci di ciò che Don Tonino Bello scriveva ai politici

Per monsignor Luigi Bettazzi: «Ricordare don Tonino vuol dire credere alla nonviolenza, impegnandosi nella solidarietà ai più poveri ed emarginati, e operare a qualunque costo per la pace».

   Una vita per gli altri di mons. Luigi Bettazzi, Vescovo di Ivrea in JESUS, aprile 1998 (doc)

Torna ogni l'anno l'appuntamento del 20 aprile, data ormai segnata tra gli anniversari da non dimenticare.

   La diocesi ricorda don Tonino

   Don Luigi Ciotti ricorda don Tonino Bello - 1 e 2

Noi vogliamo ricordarlo così...
«Ho visto con mia grande sorpresa che siete in tantissimi! Avrei voluto stringere la mano di tutti, farvi di persona il mio augurio cordiale, perché ve lo voglio ricambiare. L'augurio che voi avete fatto a me questa sera con il vostro canto e la vostra presenza rimbalza su di voi... ed è un augurio di felicità... Vi faccio tanti auguri per la vostra vita, per i vostri sogni, per il vostro futuro» 
«Grazie ancora… per questa manifestazione di affetto…! – ho detto – vorrei scendere ed abbracciarvi ad uno ad uno… comunque lo faccio con la voce e vi stringo con tantissimo affetto… e vi voglio bene!» (don Tonino Bello)

   video: don Tonino nel giorno del suo compleanno


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   Nel sabato dopo...

   Victor quia...

   Sia festa...

   O Gesù...

   La passione...

   Il risorto...

   ... Lasciati confidare...

   La civiltà...

   Non possiamo...

   E' la domenica...

   Cari fratelli...

   Pace a voi...

   Beati quelli...

   Una delle caratteristiche...

   La libertà...

   L'amore...

   Noi siamo...

   Cristo è...


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Uomini e profeti

Fedi e Mondo

Incontro con Alexander Rofé
Ricordo di Gino Girolomoni
con Daniele Garota, Piero Stefani
sabato 7 aprile 2012




Il biblista Alexander Rofé, professore emerito di Antico Testamento all' Università ebraica di Gerusalemme racconta  il suo percorso biografico e intellettuale in una intervista raccolta per noi da Giulia Lo Porto, giovane studiosa di teologia biblica. 

“Non bisogna arrendersi mai e continuare a sperare: non tanto per salvare il mondo, che è una operazione troppo difficile, ma, semplicemente, per non stare dalla parte di quelli che il mondo lo distruggono”. Così Gino Girolomoni  nell’estate del 2011 concludeva l’editoriale dell’ultimo numero di “Mediterraneo” il  periodico di cui era direttore.  Gino Girolomoni è deceduto il 16 marzo scorso all’età di 66 anni. Dai primi anni ’70 viveva con la famiglia  nel monastero di Montebello sulle colline di Urbino da lui restaurato e frequentato  da alcuni intellettuali tra i quali Sergio Quinzio e Guido Ceronetti. Profondo credente e conoscitore della Bibbia, padre del biologico in Italia,  il suo nome è legato al marchio “Alce Nero” e alla lotta contro gli OGM.  Lo ricordiamo oggi insieme a Daniele Garotascrittore,  socio fondatore della cooperativa “Alce Nero” e al teologo Piero Stefani

    Ascolta o scarica


Leggere la Bibbia

Uomini e Profeti – Speciale Cervia
Domenica 15 aprile 2012
ore 10.50-11.50
Atelier dell’errore: la Cervia adriatica 
con Luca Santiago Mora, Ermanno Cavazzoni e i ragazzi dell’Atelier dell’errore: Matilde Ronzoni, Giulia Zini, Marco Scolari, Jacopo Mariconda, Marino Lisai, Federico Chiofalo, Laura Aurelio


“Sto lavorando duro per preparare il mio prossimo errore" dice il signor Keuner in un aforisma di Bertold Brecht.  L’idea che l’errore – la mancanza, l’inadempienza, l’errare – sia parte imprescindibile della natura umana ha guidato Luca Santiago Mora, nel lavoro di docente di attività espressive per la Neuropsichiatria Infantile della Ausl di Reggio Emilia, inducendo così ormai qualche generazione di ragazzini con problemi di adattamento a elaborare disegni fortemente espressivi: ne è nato un immenso “bestiario” (tutti gli animali che non sono entrati nell’arca di Noè), terreno sul quale i ragazzi e le ragazze si sono incontrati con la Guida agli animali fantastici di Ermanno Cavazzoni. A Cervia, dove sarà allestita una mostra dei disegni realizzati, protagonista sarà la “Cervia adriatica”, assieme alla “Remora” e alla “Catoblepa”, al “Pirauste” e al “Pirotoco”.  Ma anche il discorrere su salute e guarigione, normalità e devianza, attrazione terrestre e celeste.

    Ascolta o scarica


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CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni


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Non si supera la crisi senza una profonda svolta morale di Bruno Forte


"La data è quella del 6 Nissan 5772-29 marzo 2012. Il testo è firmato dai membri della commissione bilaterale del Gran Rabbinato d'Israele e della Santa Sede. Il tema è quello su cui abbiamo riflettuto intensamente nei due giorni di lavori: "Religious perspectives on the current financial crisis: vision for a just economic order - Prospettive religiose sull'attuale crisi finanziaria: considerazioni per un giusto ordine economico". Ad aiutare rabbini, vescovi e teologi della commissione si sono aggiunti i contributi rilevanti di Ettore Gotti Tedeschi, presidente dell'Istituto per le Opere di religione vaticano, Meir Tamari, già consulente economico capo della Banca d'Israele, e Stefano Zamagni, del dipartimento di Scienze economiche dell'Università di Bologna. La convergenza delle conclusioni è significativa, perché mostra come - in una prospettiva religiosa orientata al primato del bene comune secondo il disegno del Dio Creatore e provvidente - l'azione economica sia inscindibile dal primato dell'etica: non si supererà la crisi senza una profonda svolta morale. Afferma il testo: «Benché molti fattori abbiano contribuito a causare la crisi finanziaria, alle sue radici sta una crisi di valori morali, nella quale il primato del possedere, quale è espresso in una cultura dell'avidità, ha oscurato il primato dell'essere; in tale situazione, nell'attività economica è venuto a mancare gravemente il valore della verità, praticata con onestà e trasparenza». Una grande menzogna - avallata da forti agenzie di potere - ha fatto passare come equivalenti l'economia virtuale della finanza e quella reale del lavoro e della produzione, favorendo la speculazione più ardita: sta qui una delle radici profonde della crisi economica in atto da ormai quattro anni, di cui pagano i costi più pesanti soprattutto i piccoli risparmiatori e in generale la povera gente. ... (Bruno Forte)

  Non si supera la crisi senza una profonda svolta morale



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Cinque parole chiave: bellezza, cultura, persona, diritto-morale, verità.



Il Cortile dei Gentili a Palermo, crocevia di culture e tradizioni ma anche luogo e simbolo della lotta al crimine organizzato.

1° incontro - prolusione del 29 marzo ore 20.00 - duomo di Monreale
titolo: Società, cultura e fede

La riflessione di mons. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura, si sviluppa, muovendosi tra la contemplazione spirituale degli splendidi mosaici del duomo di Monreale e la corposità della storia umana, intorno a cinque parole chiave: bellezza, cultura, persona, diritto-morale, verità. Le prime due costituiscono una duplice premessa per entrare poi nel cuore della riflessione.

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   Comunione negata? Non è vero, accolto quel bimbo disabile

   Pataccari & fissati

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Troppo silenzio attorno ai sacerdoti che in Calabria, Campania e Sicilia lottano contro la mafia.

   Manco un tweet per i preti coraggiosi

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A Palermo e in Sicilia continuano le intimidazioni e le minacce di Cosa nostra nei confronti dei parroci. Viaggio dentro una Chiesa in prima linea nel ricordo di don Puglisi.

  Giacomo Galeazzi:  Sicilia, i parroci che sfidano la mafia


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POLITICA

La questione della Lega Nord esplode proprio mentre gli italiani scoprono che le tasse sulla casa sono praticamente raddoppiate. Partiti ricchi, italiani poveri: è questa l’Italia che deve cambiare? Il Carroccio si raduna a Bergamo martedì 10 aprile: i militanti si preparano a “pulire il pollaio” invocando altri passi indietro dei dirigenti con una manifestazione che Ballarò seguirà in diretta con i suoi inviati. Tra gli ospiti di Giovanni Floris il sindaco di Firenze Matteo Renzi, il ministro delle Politiche Agricole Mario Catania, il presidente di ASSONIME e della BNL Luigi Abete, il presidente dell’Istat Enrico Giovannini, il presidente delle Acli Andrea Olivero, la giornalista Maria Latella, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli.

In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza (video)

  BALLARO': Puntata del 10 aprile (video puntata integrale)

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L’Italia si aspetta dai partiti trasparenza e rinunce sul fronte dei “rimborsi elettorali”, proprio mentre il governo presenta il nuovo fisco, e le famiglie si chiedono sulle spalle di chi grava il pareggio di bilancio. Tra gli ospiti di Giovanni Floris il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, il ministro della Salute Renato Balduzzi, il filosofo Dario Antiseri, il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota (Lega Nord), Benedetto Della Vedova (FLI), il segretario confederale della Cisl Anna Maria Furlan, l’economista Alberto Quadrio Curzio, il vicedirettore di Repubblica Massimo Giannini, il presidente di Ipsos Nando Pagnoncelli. Di partiti e tasse parleranno anche Woody Allen e Roberto Benigni, intervistati dagli inviati di Ballarò.

In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza (video)

  BALLARO': Puntata del 17 aprile (video puntata integrale)

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«Anche Gesù ha sbagliato a scegliersi uno dei collaboratori...». Roberto Formigoni - Interviene "AVVENIRE"
   Potere e dovere

 L'intervento di Gramellini su "LA STAMPA"
   Anche Gesù

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... Chi voglia governare non può che rinobilitarla, la politica. Se questo non avviene, se i partiti si limitano a denunciare l'antipolitica, avranno mancato per indolenza e autoconservazione l'appuntamento con la verità. Non avranno compreso in tempo l'essenziale: sono le loro malattie a suscitare i pifferai-taumaturghi (l'ultimo è stato Berlusconi). Il paese rischia di morire di demagogia, dice Bersani, ma questa morte è un remake: vale la pena rifletterci sopra...

  Barbara Spinelli: La perdita dell'olfatto

Per capire il grado di nevrosi che percorre il sistema politico basta un esempio. Una battuta o poco più di Pier Ferdinando Casini a "Otto e mezzo", circa la prossima nascita del partito o polo "della Nazione" come evoluzione dell'Udc e dell'area centrista, ha acceso le polemiche. Il fatto poi che la battuta di Casini si sia intrecciata con la notizia che Giuseppe Pisanu, presidente dell'Antimafia, stava per diffondere insieme a Lamberto Dini un documento firmato da altri 27 senatori del Pdl, ha creato altro scompiglio. È il segnale di un'incertezza generale e della difficoltà di immaginare vie d'uscita

  Stefano Folli: Quante nevrosi dietro i sassi nello stagno lanciati da Casini e Pisanu

Che fine hanno fatto gli imponenti movimenti di piazza, che hanno segnato la fine della stagione berlusconiana e hanno inaugurato una stagione che sembrava ricca di speranze a portata di mano? Anzi a portata di voce?
Sono usciti anche dal circuito dei talk-show e dalle trasmissioni televisive dedicate alla politica che hanno di fatto sostituito il discorso pubblico.

  Gian Enrico Rusconi: Dov'è finita la società civile?

Pochi, maledetti e subito. Non sono tanto i soldi che le imprese piangono da quel pagatore renitente che è la Pubblica amministrazione (anche se aiuterebbero non poco); sono i provvedimenti per far ripartire la crescita.

  Fabrizio Galimberti: Liberare l'Italia da lacci e lacciuoli

... Il Def (Documento di economia e finanza) ribadisce più o meno esplicitamente che l’amara medicina dell’austerità non ha alternative nell’attuale contesto europeo e internazionale, almeno finché i nostri conti pubblici e lo stock del nostro debito sovrano non avranno registrato un deciso risanamento. E si può convenire su questa necessità. È lecito chiedersi, tuttavia, se si abbia pari consapevolezza dei rischi della cura che stiamo seguendo, tenuto conto soprattutto dell’intensità e delle modalità con cui è stata applicata fin qui...

  Paolo Guerrieri: La trappola dell'austerità

La riforma dei partiti è indispensabile e non più rinviabile. Il secco ridimensionamento dei rimborsi elettorali, un severo e rigoroso meccanismo di trasparenza e di pubblicizzazione nella gestione delle risorse, un uso responsabile e finalizzato dei fondi a disposizione e, infine, la facoltà di una contribuzione volontaria attraverso il 5/1000 e la stessa dichiarazione pubblica dei vari donatori sono elementi imprescindibili e discriminanti per affrontare e risolvere di petto la delicata questione del “costo della politica”

  Giorgio Merlo: Partiti, ora servono solo esempi e leggi






 BENEDETTO XVI
 




      Angelus/Regina Cæli - 9 aprile 2012, Lunedì dell'Angelo

      Angelus/Regina Cæli - 15 aprile 2012

      Discorso - Via Crucis: Parole del Santo Padre Benedetto XVI (Colosseo, 6 aprile 2012)

      Discorso - Alla Delegazione della Baviera in occasione dell'85° genetliaco del Santo Padre (16 aprile 2012)

      Omelia - 7 aprile 2012: Veglia Pasquale nella Notte Santa

      Omelia -16 aprile 2012: Santa Messa in occasione dell'85° genetliaco del Santo Padre

      Udienza - 11 aprile 2012, La Pasqua del Signore

      Udienza - 18 aprile 2012

 
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


Le donne e il Signore Benedetto XVI Regina Cæli Lunedì dell'Angelo


" ...L’avvenimento della risurrezione in quanto tale non viene descritto dagli Evangelisti: esso rimane misterioso, non nel senso di meno reale, ma di nascosto, al di là della portata della nostra conoscenza: come una luce così abbagliante che non si può osservare con gli occhi, altrimenti li accecherebbe. Le narrazioni incominciano invece da quando, all’alba del giorno dopo il sabato, le donne si recarono al sepolcro e lo trovarono aperto e vuoto. San Matteo parla anche di un terremoto e di un angelo sfolgorante che rotolò la grande pietra tombale e vi si sedette sopra (cfr Mt 28,2). ..."

   il testo integrale



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Cristo Risorto apre i sepolcri dei cuori e dona l’entusiasmo della fede - Benedetto XVI -  Udienza del 11 aprile 2012 -



La Pasqua del Signore

" Cari fratelli e sorelle,dopo le solenni celebrazioni della Pasqua, il nostro incontro di oggi è pervaso di gioia spirituale, anche se il cielo è grigio, nel cuore portiamo la gioia della Pasqua, la certezza della Risurrezione di Cristo che ha definitivamente trionfato sulla morte. Anzitutto rinnovo a ciascuno di voi un cordiale augurio pasquale: in tutte le case e in tutti i cuori risuoni l’annuncio gioioso della Risurrezione di Cristo, così da far rinascere la speranza.

In questa catechesi vorrei mostrare la trasformazione che la Pasqua di Gesù ha provocato nei suoi discepoli. Partiamo dalla sera del giorno della Risurrezione. I discepoli sono chiusi in casa per paura dei giudei (cfr Gv 20,19). Il timore stringe il cuore e impedisce di andare incontro agli altri, incontro alla vita. Il Maestro non c'è più. Il ricordo della sua Passione alimenta l’incertezza. Ma Gesù ha a cuore i suoi e sta per compiere la promessa che aveva fatto durante l’Ultima Cena: «Non vi lascerò orfani, verrò da voi» (Gv 14,18) e questo dice anche a noi, anche in tempi grigi: “non vi lascerò orfani”. Questa situazione di angoscia dei discepoli cambia radicalmente con l’arrivo di Gesù. Egli entra a porte chiuse, sta in mezzo a loro e dona la pace che rassicura: «Pace a voi» (Gv 20,19b). È un saluto comune che tuttavia ora acquista un significato nuovo, perché opera un cambiamento interiore; è il saluto pasquale, che fa superare ogni paura ai discepoli. La pace che Gesù porta è il dono della salvezza che Egli aveva promesso durante i suoi discorsi di addio: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore» (Gv 14,27). In questo giorno di Risurrezione, Egli la dona in pienezza ed essa diventa per la comunità fonte di gioia, certezza di vittoria, sicurezza nell’appoggiarsi a Dio. “Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore”(Gv 14,1) dice anche a noi. ..." (BENEDETTO XVI)

   il testo integrale dell'Udienza dell'11.04.2012 - La Pasqua del Signore

   video



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BENEDETTO XVI UDIENZA GENERALE Mercoledì, 18 aprile 2012


"Cari fratelli e sorelle,
dopo le grandi feste, ritorniamo adesso alle catechesi sulla preghiera. Nell’udienza prima della Settimana Santa ci siamo soffermati sulla figura della Beata Vergine Maria, presente in mezzo agli Apostoli in preghiera nel momento in cui attendevano la discesa dello Spirito Santo. Un’atmosfera orante accompagna i primi passi della Chiesa. La Pentecoste non è un episodio isolato, poiché la presenza e l’azione dello Spirito Santo guidano e animano costantemente il cammino della comunità cristiana. Negli Atti degli Apostoli, infatti, san Luca, oltre a raccontare la grande effusione avvenuta nel Cenacolo cinquanta giorni dopo la Pasqua (cfr At 2,1-13), riferisce di altre irruzioni straordinarie dello Spirito Santo, che ritornano nella storia della Chiesa. E quest’oggi desidero soffermarmi su quella che è stata definita la «piccola Pentecoste», verificatasi al culmine di una fase difficile nella vita della Chiesa nascente.
Gli Atti degli Apostoli narrano che, in seguito alla guarigione di un paralitico presso il Tempio di Gerusalemme (cfr At 3,1-10), Pietro e Giovanni vennero arrestati (cfr At 4,1) perché annunciavano la Risurrezione di Gesù a tutto il popolo (cfr At 3,11-26). Dopo un processo sommario, furono rimessi in libertà, raggiunsero i loro fratelli e raccontarono quanto avevano dovuto subire a causa della testimonianza resa a Gesù il Risorto. In quel momento, dice san Luca, «tutti unanimi innalzarono la loro voce a Dio» (At 4,24). Qui san Luca riporta la più ampia preghiera della Chiesa che troviamo nel Nuovo Testamento, alla fine della quale, come abbiamo sentito, «il luogo in cui erano radunati tremò e tutti furono colmati dello Spirito Santo e proclamavano la Parola di Dio con franchezza» (At 4,31)."

   l'intervento integrale

   video



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Oggi Benedetto XVI compie 85 anni. Il 16 aprile 1927 é, anche, il giorno del suo Battesimo. "Avvenire" consente di inviare a Benedetto XVI un pensiero augurale

   Auguri, Benedetto XVI

«Vi chiedo di sostenermi sempre con le vostre preghiere, affinché, con l’aiuto dello Spirito Santo, possa perseverare nel mio servizio a Cristo e alla Chiesa». "Benedetto XVI
- settimo anniversario dell'elezione di Joseph Ratzinger alla Cattedra di Pietro -

   Sette anni con Benedetto XVI, Papa della gioia

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OPINIONI E COMMENTI


Lo conosceva da ben prima che diventasse Papa. Negli anni Ottanta Joseph Ratzinger per Ersilio Tonini era, oltre che il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, quel cardinale tedesco dalla espressione mite che non mancava mai nei seminari e negli incontri in Vaticano; sempre attento, gentile e però di poche parole, come uno che amasse ascoltare, più che dire la sua. Il cardinale Tonini, arcivescovo emerito di Ravenna-Cervia, quest’anno a luglio compie 98 anni, e dunque per lui Ratzinger potrebbe essere un fratello di non poco più giovane. Ma, ad ascoltare i suoi ricordi, si coglie una simpatia, quasi una affinità tra i due; tra Tonini, nato in una cascina del Piacentino, figlio di contadini, e il Papa, venuto al mondo in un piccolo paese della Bassa Baviera, figlio di un gendarme ma erede a sua volta di una famiglia di agricoltori. 

  Marina Corradi: Tonini: la fede semplice di un finissimo teologo

Il magistero di Benedetto XVI ha avuto, e ha, un contenuto antropologico speciale, essendo diretto all’uomo di oggi, con le sue aspirazione e ansie, le conquiste che realizza, le sconfitte che patisce. Papa Ratzinger – vale la pena di rifletterci in questo giorno anniversario della sua elezione al soglio di Pietro – ha esaltato l’universalità della funzione petrina approfondendo il ruolo centrale che il rapporto tra fede e ragione svolge per aiutare l’uomo a realizzare le idealità più profonde, nella costruzione del suo cammino storico.

  Carlo Cardia: La sintonia che dà futuro


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      http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm

 

  3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm