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N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
(di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)
Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
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NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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Pagina in continuo aggiornamento
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"Sia festa in tutto l'universo: Cristo, letizia eterna, è risorto!" (S. G. Damasceno)
AUGURI!
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
"Che
l’acqua sia un bene prezioso lo sappiamo dagli albori dell’umanità. Che
per essa si possano scatenare conflitti ce lo insegna la storia. Che
pure gli strateghi del Pentagono disegnino scenari di guerra per
l’accaparramento dell’oro blu, è una novità di questi ultimi tempi. In
realtà già nel 2006 Vandana Shiva pubblicava un libro intitolato
appunto “Le guerre dell’acqua” nel quale la studiosa indiana passava in
rassegna tra l’altro il rapporto che le più diverse tradizioni e
culture del mondo avevano e hanno con l’acqua, intesa sempre come un
bene comune. Scrive Shiva: “Storicamente, quello relativo all’acqua è
sempre stato trattato come un diritto naturale - un diritto che deriva
dalla natura umana, dalle condizioni storiche, dalle esigenze
elementari e dalle idee di giustizia. I diritti all’acqua come i
diritti naturali non nascono con lo stato: scaturiscono da un dato
consenso ecologico all’esistenza umana. In quanto diritti naturali,
quelli dell’acqua sono diritti di usufrutto; l’acqua può essere
utilizzata ma non posseduta”. Oggi la tendenza è di trattare l’acqua
come una merce; di qui la grande mobilitazione internazionale, le
campagne di sensibilizzazione, il referendum in Italia.
Nei
prossimi anni la questione idrica rischia di fare un salto di qualità.
I problemi non sono tanto legati alla privatizzazione ma ai cambiamenti
climatici (che produrranno eventi meteorologici e climatici estremi,
inondazioni e carestie, desertificazione e scompensi tra acque dolci e
salate, deterioramento delle fonti e problemi alle falde acquifere) e
alle tensioni politiche. Questo emerge chiaramente dal “Global Water
Security” (consultabile in .pdf), un documento della DNI, la direzione
dell’Intelligence americana, reso pubblico nel febbraio 2012 su
iniziativa della Segreteria di Stato. ...."
L’acqua in guerra sulle sponde dei grandi fiumi: l’allarme degli USA - UNIMONDO
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“Le
454mila imprese gestite da stranieri producono quasi 76 miliardi di €,
pari al 5,5% dell’intera ricchezza prodotta a livello nazionale.
L’edilizia è il settore che tra tutti mostra un maggior peso della
componente straniera nella creazione del valore aggiunto (il 13,8%) e
la Toscana è la prima regione in cui il valore aggiunto prodotto da
aziende gestite da stranieri è più elevato che da altre parti (7,7%)”.
Dati inequivocabili. Questi alcune stime realizzate dalla Fondazione
Leone Moressa sull’apporto economico delle attività imprenditoriali
condotte dagli stranieri in Italia. Alla faccia di chi afferma – invero
con una voce sempre più flebile – che gli immigrati vengono a rubare il
lavoro agli italiani e ad occupare il nostro posto.
Guardando
ancora i dati si coglie che, come è facilmente intuibile, “tra tutte le
regioni la Lombardia è quella in cui la componente straniera produce in
assoluto la maggiore ricchezza in termini di valore aggiunto superando
i 18 miliardi di € (quasi un quarto del totale del valore aggiunto
prodotto in Italia dalle imprese condotte da stranieri). Segue a ruota
il Lazio (con 9 miliardi di €), il Veneto (10,8%) e l’Emilia Romagna
(10,7%)”.
Gli immigrati valgono 100 miliardi di euro, e non solo - UNIMONDO
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DITTATURA ECONOMICA di Frei Betto
"La
povertà colpisce già 115 milioni di persone dei 27 paesi dell'Unione
Europea, ossia quasi il 25% della popolazione e minaccia altri 150
milioni di abitanti.
In
Spagna il tasso di disoccupazione arriva al 22,8%. Grecia e Italia sono
governate da primi ministri scelti dal FMI. Irlanda e Portogallo sono
insolventi. In Belgio e nel Regno Unito le manifestazioni di piazza
confermano che "la festa è finita".
Adesso
la Banca Centrale dell'Unione Europea vuole nominare, per ogni paese in
crisi, un revisore per controllare i bilanci. È l'ufficializzazione
della dittatura economica. Il Regno Unito e la Repubblica Ceca hanno
votato contro, ma gli altri 25 paesi hanno approvato. Rimane da sapere
se la Grecia, prima della lista della dittatura economica, accetterà di
rinunciare alla sua sovranità e consegnare i suoi conti ad un controllo
esterno.
L'attuale
crisi internazionale è molto più profonda. Non si esaurisce nella
turbolenza finanziaria. È in crisi un modello di civiltà fondato
sull'idea che ci possa essere uno sviluppo economico illimitato in un
pianeta di risorse infinite… Questo modello identifica felicità con
ricchezza, benessere con accumulazione di beni materiali, progresso con
consumismo. Tutte le dimensioni della vita - la nostra e quella del
pianeta - soffrono oggi per un processo di mercificazione. Il
capitalismo è il regno del desiderio infinito bloccato sul paradosso di
realizzarsi in un pianeta finito, con risorse naturali limitate e una
ristretta capacità di accogliere popolazione. ..."
Dittatura economica
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I
“giocodipendenti” sono un milione e portano alla deriva le loro
famiglie. C’è chi li aiuta. Anche la chiesa, missionari in testa, deve
impegnarsi."A
metà dello scorso marzo ho avuto una bellissima sorpresa. Nel Rione
Sanità di Napoli, dopo l’incontro che siamo soliti fare ogni giovedì
con la rete che mette insieme le diverse realtà che lavorano sul
territorio, sono stato invitato a partecipare alla prima riunione dei
cosiddetti “Ga”, cioè “giocatori anonimi”. Questa
dei “giocatori anonimi”, non molto conosciuta in Italia, è una
straordinaria esperienza di gruppi che aiutano le persone a uscire
dalla trappola del gioco d’azzardo compulsivo. L’incontro è stato
gestito da Ciro e Maria, marito e moglie, che da anni dedicano le loro
serate ad aiutare i giocatori d’azzardo a cambiare strada. È
stato importante per me ascoltare le esperienze dei vari partecipanti:
come si entra nella logica del gioco d’azzardo (parliamo di gioco
lecito: dalle slot machine al gratta e vinci), come si è portati a
spendere e a rischiare sempre di più, come si perdono somme rilevanti,
come vengono coinvolte, e non di rado disarticolate, le famiglie... Sono
rimasto di stucco quando mi sono reso conto conto di quanto sia esteso
questo mondo e di come si può lavorare per arginare questo fenomeno. La
logica che muove i “Ga” è la stessa degli “Aa”, gli alcolisti anonimi.
Si riuniscono per condividere esperienze, per acquisire sostegno e
speranza dal gruppo, allo scopo di risolvere il comune problema. I
gruppi di auto-aiuto non sono affiliati a nessuna setta o partito o
chiesa. ...." (Alex Zanotelli - pubblicato su "Nigrizia" di Aprile 2012)
"Rovinati dal gioco d’azzardo" di Alex Zanotelli
il servizio delle "Iene" "Quando il gioco diventa una droga" (VIDEO)
Newslot,
VLT, Bingo, scommesse e lotterie. Un' immensa torta spartita tra Stato,
concessionari ed esercenti.Quest'anno l'industria dei giochi ha
fatturato 61,4 miliardi di euro, di cui circa 44 ritornano in vincite,
9,9 vanno nelle tasche dell'erario (+17%), il resto in quello di
concessionarie e esercenti. Ma chi ci guadagna davvero?
SERVIZIO di "REPORT -RAI " video
la puntata integrale di "Report": I Biscazzieri - Report dell'08/05/2011
Guarda anche il nostro precedente post:
Crisi e gioco d’azzardo - nuove regole per contrastare la ludopatia
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Non
c'è pace nemmeno dopo la morte per don Peppe Diana, parroco della
chiesa di Casal di Principe intitolata a San Nicola di Bari, ucciso
della camorra il 19 marzo del 1994 mentre si trovava nella sua
sacrestia. Dopo i danni al parco che porta il suo nome, nel comune reso
celebre dagli scritti anti camorra di Roberto Saviano, la cui Giunta è
stata sciolta il 6 aprile, è arrivato anche il furto alla sua tomba,
dalla quale dei ladri hanno sottratto una mano d'oro del diametro di
sette centimetri.
Saccheggiata la tomba di don Diana
Ormai
è chiaro. La parrocchia di don Giuseppe Diana, a Casal di Principe, è
tornata nel mirino della camorra. Dopo la profanazione della cappella
mortuaria di don Giuseppe Diana e il furto della targa incastonata nel
marmo e intitolata al sacerdote anticamorra, sono stati trafugati dalla
parrocchia di San Nicola il Santissimo e il Calice della messa. Ce lo
riferisce lo stesso don Franco Picone, il successore di don Diana.
Minacce al successore di don Diana
"Se
prima si poteva ipotizzare che quello avvenuto nel cimitero di Casal di
Principe fosse un semplice furto, ora non ho dubbi nel dire che i due
episodi siano collegati"
Don Picone: "Un atto intimidatorio"
Profanata la tomba: sabato un appuntamento di preghiera
La memoria non si può rubare
«...
La camorra, con la sua volgarità e il suo cinismo è sempre più
insopportabile, le sua azioni vanno prevenute prima ancora che
represse. Don Peppino Diana si batteva per questa presa di coscienza e
pagò con la vita il suo apostolato di legalità. Non sarà certo il gesto
di alcuni sconsiderati che si sono accaniti sulla sua tomba e
cancellarne il valore».
Il vescovo Nogaro: «Gesto incosciente»
Il
documento della forania di Casal di Principe e della Diocesi di Aversa
pubblicato in occasione dei vent'anni dell’uscita della celebre lettera
aperta redatta proprio da don Giuseppe dal titolo “Per amore del mio
popolo”. La rilettura a cura della diocesi di Aversa si intitola
“ Poiché il cielo rosseggia”, con “una breve analisi di
quanto è avvenuto in questi 20 anni”
il testo integrale del documento “Poichè il cielo rosseggia”
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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
"Se capire è impossibile, conoscere è necessario." (Primo Levi)
Giornata del ricordo dell’Olocausto
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I dati presentati
dalla rete di associazioni Crescere al Sud relativi alla
condizione di bambini e giovani mi hanno colpito in profondità anche
perchè ho lavorato personalmente a Palermo e in Calabria in progetti di
educativa di strada aderenti a CNCA e Libera. Per la mia successiva
esperienza di un decennio in America Latina mi permetto di sottolineare
l’importanza dell’interdipendenza del fenomeno “ragazzi di strada”. Qui
da noi in Colombia la presenza di 10.000 bambini soldatovincolati
forzatamente alla guerra da parte di vari attori illegali è collegata
alla problematica del narcotraffico internazionale, considerando che la
droga colombiana trova accesso all’Europa attraverso la ‘ndrangheta
Cristiano Morsolin: Un ponte sud-sud per difendere i diritti dei bambini/e
16 aprile, anniversario della
morte di Iqbal Masih, il bambino di 12 anni ucciso nel 1995 dalle
mafie tessili del Pakistan perché ne aveva denunciato gli sfruttamenti,
ricorre la Giornata mondiale contro la schiavitù
infantile, una piaga che coinvolge nel mondo più di 400 milioni di
bambini. Secondo i dati diffusi da molte organizzazioni umanitarie, i
minori rappresentano ancora oggi più del 10% del potenziale di
manodopera mondiale risultando tra le prime e principali “vittime” del
Pil.
Alessandro Graziadei: Grecia. La nuova schiavitù infantile deninciata dall'Unicef
Editoriali
al vetriolo e giudizi per nulla sfumati come “diktat arbitrari” e
“giudizi perversi”: il Daily Telegraph, giornale britannico
conservatore vicino al governo inglese, è andato all’attacco
della Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu),
nata per garantire il rispetto della Convenzione europea per la
salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali
(trattato internazionale redatto dal Consiglio d’Europa, firmato a Roma
nel 1950 ed entrato in vigore nel 1953, ndr).
E-ONLINE: Inghilterra, se la Corte europea dei diritti dell'uomo dà fastidio
La
crisi finanziaria del 2007 seppellì la Tigre Celtica. Cinque anni dopo,
il Paese è lungi dall’essere risorto. Con una disoccupazione al 14,6
percento, il più alto dal 2009, e un esodo di persone che ha toccato
nell’aprile 2011 i 76.400 migranti (più 16,9 percento rispetto al
2010), il Paese è di nuovo in recessione.
Luca Galassi: A che punto è l'Irlanda
E’ la domanda che più o meno tutti si
fanno: ma non è che tornano i comunisti in Francia? L’avanzata
impetuosa della candidatura di Mélenchon per il Front de Gauche che ha
nel PCF, e nella CGT, uno dei suoi pilastri, la rende abbastanza
legittima, seppure molti la usano come una clava facendo intendere di
gulag e di stalinismo, qualcuno evocando addirittura le stragi di Pol
Pot. Intanto per ora l’avanzata elettorale è tutta nei sondaggi, per
misurarla nelle urne bisognerà attendere domenica prossima.
Bruno Giorgini: Francia: Front de Gauche. Tornano i comunisti?
Lia, 29 anni, parrucchiera ad
Atene, Valassia, 48 anni, ingegnere ad Atene, Anna, 36 anni, impiegata
a Syros, Konstantina, 35 anni, ostetrica ad Atene.
Sono donne, sono madri, sono greche e vivono sulla loro pelle la crisi:
senza rendersene pienamente conto, hanno ribaltato ruoli e stereotipi
ancora persistenti nella società ellenica. Non si tratta di una
rivoluzione culturale ma di necessità: mantenere la famiglia ora che il
loro compagno è disoccupato o quasi.
Margherita Dean: Grecia. Storie di donne e di crisi
Un
nuovo movimento sociale e politico sta cercando di farsi spazio nello
scenario nazionale, nell’intento di rivoluzionare la maniera di far
politica in Colombia. Si chiama Marcha Patriótica e nasce
dalla “confluenza di organizzazioni sociali e popolari che hanno deciso
di avanzare conformando un movimento il cui obiettivo è rivendicare
temi abbandonati dalla politica tradizionale, quali l’educazione, la
terra, la democrazia, il lavoro degno e la salute”.
Stella Spinelli: Colombia, nasce il movimento che sfida la vecchia politica corrotta
In occasione del "Dedica
Festival" 2012 di Pordenone, il premio Nobel nigeriano alla
letteratura, Wole Soyinka, racconta di un popolo rassegnato, ma che,
allo stesso tempo, esaspera e amplifica i suoi difetti. Come la
corruzione.
Ismail Ali Farah: Il "melodramma" nigeriano (testo+video)
Denaro pubblico per centinaia
di milioni di euro sottratto di James Ibori, già governatore di uno
stato nigeriano. Responsabilità anche della cooperazione inglese e
della Banca europea degli investimenti.
Luca Manes: Nigeria-Europa, frodi senza frontiere
La protestaa Barma, nella
provincia di Sichuan. I residenti hanno impedito che le forze di
sicurezza portassero via i corpi
REPUBBLICA: Tibet, altri due monaci si danno fuoco contro la repressione di Pechino
La pace: incontro con l'altro
HOREB n. 60 - 3/2011
TRACCE DI SPIRITUALITA'
A CURA DEI CARMELITANI
Quando
si parla di pace, oggi, facilmente si fa riferimento ad alleanze
strategiche, equilibrio di forze e di armi; si ritiene quindi che la
pace sia frutto di alchimie politiche e del buon senso dei “grandi” di
questo mondo.
Nella
riflessione biblica, la pace è, prima di tutto, dono che procede da Dio
e non dagli uomini, essa è costitutiva della natura di Dio, infatti,
Pace è il suo nome, «Jhwh-Shalom» (Gdc 6,24).
Gesù
viene sulla terra per annunciare agli uomini che Dio è Signore di tutti
e quindi per portare a tutte le genti la nuova novella della pace (At
10,36). Egli non è solo colui che evangelizza la pace, ricorda Paolo,
ma anche colui che, mediante il sangue della sua croce, riconcilia
tutte le cose, facendo la pace (Col 1,20).
Con
la sua morte in croce, sottolinea ancora l’Apostolo, Gesù distrugge in
sé l’inimicizia, abbatte il muro di separazione che tiene lontani
giudei e pagani, e crea un uomo nuovo, per cui, conclude Paolo, “Gesù è
la nostra pace” (Ef 2,14).
Proprio
perché Gesù è la nostra pace, per chi accoglie il suo spirito e si
lascia coinvolgere nel suo vissuto, la pace non si pone come esigenza
etica o sociale, ma essa è intrinseca al dono globale, definitivo e
supremo fatto da Dio all'uomo per mezzo di Gesù Cristo,
allora la pace è costitutiva della vita del credente, in quanto vita
coinvolta nel dinamismo trinitario e animata dallo spirito del Padre e
del Figlio, che è Spirito di comunione e di pace.
Questo
l'incipit dell'Editoriale di Horeb, Quaderni di riflessione e
formazione per quanti desiderano coltivare una spiritualità che assuma
e valorizzi il quotidiano. Editoriale
SommarioE' possibile richiedere copie-saggio gratuite: CONVENTO DEL CARMINE 98051 BARCELLONA P.G. (ME) E-mail: horeb.tracce@alice.it
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La Bibbia in un frammento
"I Chi non è con me è contro di me."
(Matteo 12,30)
"Chi non è contro di noi è per noi" (Marco 9,40)
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"Qualunque peccato o bestemmia verrà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non verrà perdonata" (Matteo 12,31)
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
"Le Frontiere dello Spirito" puntata dell'8 aprile 2012
Domenica
8 aprile 2012 (Puntata di Pasqua), "Le Frontiere dello Spirito", il
programma di cultura e attualità religiosa, curato e condotto dal
Cardinale Gianfranco Ravasi, insigne biblista, e dalla giornalista
Maria Cecilia Sangiorgi
Nella
prima parte della trasmissione, il cardinale Ravasi commenta con la
consueta competenza e autorevolezza la prima lettura (Atti degli
Apostoli 10, 34a.37-43) e un frammento del salmo (118) proclamati nella
celebrazione della domenica.
Nella
seconda parte del programma "I volti e le storie", curata da Maria
Cecilia Sangiorgi, il servizio "Misericordia il cuore ha i colori del
mondo". Una stupenda intervista a sr. Eugenia Bonetti, missionaria
della Consolata in Africa per 24 anni, che dal 2000 lavora a Roma come
responsabile dell’Ufficio “Tratta donne e minori” dell’USMI (Unione
Superiore Maggiori d’Italia).
Sr. Eugenia Bonetti, é voce di chi non ha voce, delle nuove schiave,
vittime della tratta di esseri umani per sfruttamento lavorativo e
sessuale, e si impegna affinché sia riconosciuta la loro dignità e
ripristinata la loro vera immagine di donne, artefici della propria
vita e del proprio futuro.
il video della puntata intera sul sito Mediaset
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Domande 'Discese agli inferi' e il silenzio del sabato santo
Il
sabato santo, giorno in cui non si celebra l’eucaristia, la Chiesa
ricorda il riposo di Gesù nella tomba, meditando la sua passione e
morte, la discesa agli inferi e aspettando nella preghiera e nel
digiuno la sua risurrezione.
UOMINI E
PROFETI.Approfondimento sulla discesa agli inferi di Cristo e sul
significato del nascondimento del sabato con lo storico del
cristianesimo Gaetano Lettieri e con lo storico dell'arte Franco
Boggero.Passione, morte e Resurrezione di Cristo nelle rappresentazioni
della tradizione pittorica e scultorea italiana. (puntata trasmessa il
05/04/2007)
audio
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"Il primo giorno della settimana esse si recarono di buon mattino al sepolcro..."
conversazioni di Sergio Valzania con Monsignor Gianfranco Ravasi
Il primo
giorno della settimana esse si recarono di buon mattino al sepolcro
portando gli aromi che avevano preparati, ma videro che la pietra era
stata ribaltata davanti al Sepolcro ed entrate, dentro non trovarono il
corpo del Signore Gesù..... (puntata di Radio3 Suite del 28/03/2007)
audio
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GUIDA ALLA LETTURA
Le
pagine del NT non ci informano sul modo con cui Gesù è risorto; gli
evangelisti, l’apostolo Paolo e gli altri apostoli non sono attratti da
questo tipo di interesse. Al riguardo essi attestano soltanto che
“questo Gesù Dio l’ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni.
Innalzato pertanto alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo
Spirito Santo che egli aveva promesso, lo ha effuso come voi stessi
potete vedere e udire” (At 2,32-33); “voi invece avete rinnegato il
Santo e il Giusto, avete chiesto che vi fosse graziato un assassino e
avete ucciso l’autore della vita. Ma Dio l’ha risuscitato dai morti e
di questo noi siamo testimoni” (At 3,14-15); “Perché cercate tra i
morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi
parlò quando era ancora in Galilea, dicendo che bisognava che il Figlio
dell’uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e
risuscitato il terzo giorno. Ed esse [le donne mirofore] si ricordarono
delle sue parole” (Lc 24,5-8; cfr. 24,26-28.44-48); “Vi ho trasmesso,
dunque, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto: che cioè Cristo morì
per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è risuscitato
il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve a Cefa e quindi ai
Dodici” (1Cor 15,3-5).
il testo integrale
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«La
Pasqua frantumi le nostre paure e ci faccia vedere le tristezze, le
malattie, i soprusi, e perfino la morte, dal versante giusto: quello
del «terzo giorno». Da quel versante le croci sembreranno antenne,
piazzate per farci udire la musica del cielo. Le sofferenze del mondo
non saranno per noi i rantoli dell'agonia, ma i travagli del parto. E
le stigmate, lasciate dai chiodi nelle nostre mani crocifisse, saranno
le feritoie attraverso le quali scorgeremo fin d'ora le luci di un
mondo nuovo.»
«Pasqua,
festa che ci riscatta dal nostro passato! Allora, Coraggio! Non temete!
Non c'è scetticismo che possa attenuare l'esplosione dell'annuncio: "le
cose vecchie sono passate: ecco ne sono nate nuove". Cambiare è
possibile. Per tutti. Non c'è tristezza antica che tenga. Non ci sono
squame di vecchi fermenti che possano resistere all'urto della
grazia... AUGURI ! »
video
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"In questi giorni di Pasqua emerge con forza la singolarità del
cristianesimo tra tutte le religioni, ma emerge con forza anche ciò che
nella fede cristiana appare uno “scandalo” e una “follia” per gli
uomini religiosi e per quelli che si ritengono autosufficienti nel loro
pensare. Va riconosciuto: le altre feste cristiane, con la loro aura
poetica, sono vissute più o meno da tutti, ma la Pasqua appare una
memoria e una festa irriducibile alla mentalità e al sentire comune. Che
cosa rivivono i cristiani? Innanzitutto leggono e rileggono una storia
di passione e di morte. Quella di Gesù di Nazaret, un uomo che – ci
dicono quelli che sono stati coinvolti nella sua vita, che hanno
vissuto e mangiato con lui – passava per le città e i villaggi della
terra di Israele facendo il bene, curando, guarendo, consolando tutti
quelli che incontrava. Gesù parlava anche di un Dio che appariva
“altro” per gli uomini religiosi del suo tempo, rendeva “vangelo”,
buona notizia, quel Dio al quale gli uomini avevano finito per dare
immagini perverse proiettandovi i loro desideri mondani. Egli
annunciava un Dio il cui amore non deve essere mai meritato, un Dio che
ci ama sempre e gratuitamente, un Dio che non castiga ma perdona quelli
che cadono nel male, un Dio che chiede riconciliazione e amore
reciproco tra gli uomini, un Dio che vuole riconoscimento e culto come
mezzi in vista dell’amore, perché egli stesso è amore. ... (Enzo
Bianchi)
Il giorno della vittoria dell'amore
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Si
può andare ancora oggi al Santo sepolcro, e cosa vediamo? Niente! Siamo
di fronte al problema di un’assenza, l’unica assenza indebita: sappiamo
che si nasce per caso, si vive non si sa come e non si sa quanto, si è
sicuri che si torna al sepolcro e lì si rimane. E Lui non è lì.
Il
sepolcro vuoto infrange l’unica certezza che ha l’uomo, l’unico
ricordo. In greco, la lingua dei Vangeli, la parola ‘ricordo’ e
‘sepolcro’ sono la stessa parola; anche ‘morte’ ha la stessa radice.
Praticamente è infranta la memoria di morte che ha l’uomo. Ma non basta
che il sepolcro sia vuoto, come faccio a incontrare il Risorto?
C’è
un cammino da fare. Tra l’altro, il segno dell’incontro col Risorto è
una cosa semplicissima. Già Nietzsche lo diceva: «Non è vero che Cristo
è risorto, se no i cristiani avrebbero un’altra faccia». Cioè
l’incontro con il Risorto vuol dire risorgere. Se t’incontri con la
luce, hai luce; se t’incontri col fuoco, bruci; se t’incontri con
l’acqua sei bagnato perlomeno! ... (P. Silvano Fausti SJ)
Ecco perché la Resurrezione non si spiega con le prove
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Quest'anno
il giorno della Pasqua cristiana, e secondo giorno della Pasqua
ebraica, ci chiediamo: chi era Gesù di Nazareth? Che cosa sappiamo
realmente di lui? Quanto, di quello che ci è stato narrato, corrisponde
a verità storica?...Da chi è stato tradito Gesù? Forse non solo da
Giuda, ma anche dalle dottrine e dalla storia.
ASCOLTA O SCARICA L'AUDIO DELLA PRIMA PARTE DELLA PUNTATA
ASCOLTA O SCARICA L'AUDIO DELLA SECONDA PARTE DELLA PUNTATA
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"Un nuovo stile di vita" di Silvano Fausti
«Erano
perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli, nella
comunione dei beni, nello spezzare il pane e nelle preghiere… con
gioia» (Atti 2,42-47; 4,32-37)
"Homo
homini lupus! È più facile vedere un lupo mangiare con l’agnello, che
un uomo non mangiare suo fratello! Eppure la descrizione della prima
comunità cristiana ispirò i più bei sogni dell’uomo. Libertà,
eguaglianza e fraternità entrarono nella cultura grazie a questi testi,
ben prima della Rivoluzione francese. Uno stile di vita bello e buono
non è utopia, ma realtà che riscatta dalla morte. Mangiare con l’altro
invece di mangiare l’altro è l’unica possibilità di vita.
Questa
comunità non è un’ideologia nata a tavolino. Succede «per caso», come
ogni opera di Dio: inizia nel Cenacolo per paura, il Venerdì santo; si
allarga a 120 persone dopo la risurrezione; dopo Pentecoste, visto che
la cosa funziona, si articola sulla stessa linea con 4mila persone, in
attesa di dilatarsi all’estremità della terra. ... " (Silvano Fausti)
Un nuovo stile di vita
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Il
programma di cultura e attualità religiosa, curato e condotto dal
Cardinale Gianfranco Ravasi, insigne biblista, e dalla giornalista
Maria Cecilia Sangiorgi
Nella
prima parte della trasmissione, il cardinale Ravasi commenta con la
consueta competenza e autorevolezza la prima lettura (Atti degli
Apostoli 4, 32-35) e un frammento del salmo (118) proclamati nella
celebrazione della domenica.
Nella
seconda parte del programma "I volti e le storie", curata da Maria
Cecilia Sangiorgi, il servizio "Il cammino di S. Michele l'Angelo
nella grotta" Crescono i pellegrinaggi ai Santuari, con la riscoperta
di antichi itinerari di Fede, come il "cammino dell'Angelo"
dedicato all'arcangelo Michele, una devozione che si è riaccesa
forse perchè tutti aspiariamo ad un difensore, qualcuno che può
sconfiggere il male ....
il video della puntata intera sul sito Mediaset
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"Per chiarire questa alternativa di morte – vita che sono due eventi
che in qualche modo interagiscono nelle nostre storie individuali,
bisogna tornare al peccato originale. Che è il punto di partenza
dell’iniziazione cristiana. Fino al nostro oggi è stato qualcosa di
misterioso, una macchietta che il neonato da donna si porta nella carne
rosea. È misterioso ma il lavaggio del battesimo cancellerebbe questa
misteriosa macchia. Il momento storico che stiamo vivendo è un momento
molto importante per questo chiarimento. Quello che veramente cambia ed
è sempre in un processo di cambio, è il movimento del pensiero. Il
pensatore lituano – francese Lévinas ha definito la tappa attuale di
questo movimento, morte della filosofia. E conseguentemente muore la
teologia che è come il muschio su una pietra umida. Non si può aiutare
la diffusione della fede cristiana se non si accetta l’avvenimento
morte della teologia. Lo stesso Lévinas che ha annunziato la morte
della filosofia ha scoperto un cammino per illuminare il mistero
esistente nel centro della relazione creatore – esseri creati che è il
centro stesso della nostra fede. Aprendo una parentesi mi pare che la
notizia della morte del padre può aprirci alla scoperta di questa
paternità universale che sola può introdurci nel senso della nostra
esistenza; e forse questo è il solo sentiero della pace. Quante novità
positive scopriranno le generazioni dei credenti che abiteranno la
terra! L’amico Luigi Zoja, grande esperto dei sentieri dell’anima, è
arrivato a scoprire nei greci che questo peccato originale è una
tendenza drammatica che si avvinghia alla misteriosa energia che
chiamiamo vita. L’acqua battesimale con i suoi riti e i suoi carismi è
un’iniziazione alla nostra esistenza ..."
FAR RINASCERE LA FEDE di Arturo Paoli
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Un Dio al
di sopra di ogni cosa, capace di amare a dismisura, in modo
disinteressato e infinito. Ecco ciò in cui credo. Giovanni
Mazzillo (Teologo)
"D
come Dio. Come DARSI, sì come DONARSI. Non c’è alcun Dio se non il Dio
che si dona. Insomma: “Non si dà un Dio che non si dà”. Ma non è un
gioco di parole. Per me è una legge metafisica. Superiore persino alla
legge gravitazionale di Newton che tiene in moto pianeti e satelliti,
stelle e galassie. O se si preferisce: superiore persino all'unica
legge, della quale si è tuttora alla ricerca, che unifichi quelle
quattro leggi primordiali: la nucleare, che tiene uniti gli atomi e le
loro particelle subatomiche; la forza debole della radioattività; la
forza elettro-magnetica e appunto la stessa forza di gravità.
Superiore
a questa, perché dà ragione di essa e di tutte le altre da essa
dipendenti. L’aveva intuita Empedocle. L’aveva chiamata filìa, da
filéin, amore tra simili, amore disinteressato che fa esistere le cose,
mentre l’odio, il néikos, le disgrega e le distrugge. Se Dio è la
radice di tutte le cose e ogni realtà nasce dall'amore, non si dà un
Dio che non si dona. Legge metafisica, perché è oltre le leggi fisiche
e ne spiega la sensatezza ultima. Dà la ragione a tutte le altri
ragioni. È il Logos, cioè la ragione ultima, oltre la quale non ne
esiste un’altra. Similmente a quella scoperta da Parmenide e udita per
la prima volta da queste parti, nella scuola di Elea: l’essere è e non
può non essere, il non essere non è e non può essere. Oggi sono in
grado di tradurla così: Dio è colui che ama e non può non amare. Un dio
che non ama non può esistere. Quale sarebbe l’alternativa e quale di
fatto è stata ed è per tanti l’immagine di Dio? ... "
Filìa e Logos di Giovanni Mazzillo
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Critica e rinnovamento della coscienza cristiana
Cos’è più importante nella vita di un uomo, l’obbedienza o la libertà?
Vito Mancuso intervistato da Corrado Augias e da Fabio Fazio
Vito Mancuso, editorialista de la Repubblica, scrittore e docente di
Teologia moderna e contemporanea presso la Facoltà di Filosofia
dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, il 30 marzo, è
tornato in libreria con Obbedienza e libertà - Critica e rinnovamento
della coscienza cristiana; dal 2011, dirige la collana editoriale Campo
dei fiori
Il
teologo Vito Mancuso affronta con Corrado Augias a “Le Storie - Diario
Italiano”, il “tragico paradosso” della coscienza cristiana puntata
trasmessa il 20.04.2012
Le storie - Vito MancusoL'intervista di Fabio Fazio a "Che tempo che fa" puntata del 15 aprile 2012.
VIDEO
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20 aprile 2012 - Don Tonino muore il 20 aprile 1993, a 58 anni.
Ancora luce sui nostri sentieri, lo ricordiamo coralmente. Con l’affetto e l’amicizia di sempre.
Il ricordo di don Tonino di PAX CHRISTI
Il 20 aprile, ricorre il 19° anniversario della scomparsa
dell’indimenticabile ed amatissimo don Tonino Bello, vescovo di
Molfetta, Giovinazzo, Ruvo, Terlizzi e Ruvo dal 1982 al 1993. Egli non
è ancora salito agli onori degli altari, ma è stato fatto santo dalla
sua gente, dalle persone da tutti escluse e che per lui, invece, sono
stati i tasselli mancanti per arrivare alla santità.
Ricordiamoci di ciò che Don Tonino Bello scriveva ai politici
Per monsignor Luigi Bettazzi: «Ricordare don Tonino vuol dire
credere alla nonviolenza, impegnandosi nella solidarietà ai più poveri
ed emarginati, e operare a qualunque costo per la pace».
Una vita per gli altri di mons. Luigi Bettazzi, Vescovo di Ivrea in JESUS, aprile 1998 (doc)
Torna ogni l'anno l'appuntamento del 20 aprile, data ormai segnata tra gli anniversari da non dimenticare.
La diocesi ricorda don Tonino
Don Luigi Ciotti ricorda don Tonino Bello - 1 e 2
Noi vogliamo ricordarlo così...
«Ho
visto con mia grande sorpresa che siete in tantissimi! Avrei voluto
stringere la mano di tutti, farvi di persona il mio augurio cordiale,
perché ve lo voglio ricambiare. L'augurio che voi avete fatto a me
questa sera con il vostro canto e la vostra presenza rimbalza su di
voi... ed è un augurio di felicità... Vi faccio tanti auguri per la
vostra vita, per i vostri sogni, per il vostro futuro»
«Grazie
ancora… per questa manifestazione di affetto…! – ho detto – vorrei
scendere ed abbracciarvi ad uno ad uno… comunque lo faccio con la voce
e vi stringo con tantissimo affetto… e vi voglio bene!» (don Tonino
Bello)
video: don Tonino nel giorno del suo compleanno
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Uomini e profeti
Fedi e Mondo
Incontro con Alexander Rofé Ricordo di Gino Girolomoni con Daniele Garota, Piero Stefani sabato 7 aprile 2012
Il biblista Alexander Rofé,
professore emerito di Antico Testamento all' Università ebraica di
Gerusalemme racconta il suo percorso biografico e intellettuale
in una intervista raccolta per noi da Giulia Lo Porto, giovane studiosa di teologia biblica. “Non
bisogna arrendersi mai e continuare a sperare: non tanto per salvare il
mondo, che è una operazione troppo difficile, ma, semplicemente, per
non stare dalla parte di quelli che il mondo lo distruggono”. Così Gino
Girolomoni nell’estate del 2011 concludeva l’editoriale
dell’ultimo numero di “Mediterraneo” il periodico di cui era
direttore. Gino Girolomoni è deceduto il 16 marzo scorso all’età
di 66 anni. Dai primi anni ’70 viveva con la famiglia nel
monastero di Montebello sulle colline di Urbino da lui restaurato e
frequentato da alcuni intellettuali tra i quali Sergio Quinzio e
Guido Ceronetti. Profondo credente e conoscitore della Bibbia, padre
del biologico in Italia, il suo nome è legato al marchio “Alce
Nero” e alla lotta contro gli OGM. Lo ricordiamo oggi insieme a Daniele Garotascrittore, socio fondatore della cooperativa “Alce Nero” e al teologo Piero Stefani
Leggere la Bibbia
Uomini e Profeti – Speciale Cervia
Domenica 15 aprile 2012
ore 10.50-11.50
Atelier dell’errore: la Cervia adriatica
con Luca Santiago Mora, Ermanno Cavazzoni e i ragazzi dell’Atelier dell’errore: Matilde Ronzoni, Giulia Zini, Marco Scolari, Jacopo Mariconda, Marino Lisai, Federico Chiofalo, Laura Aurelio
“Sto
lavorando duro per preparare il mio prossimo errore" dice il signor
Keuner in un aforisma di Bertold Brecht. L’idea che l’errore – la
mancanza, l’inadempienza, l’errare – sia parte imprescindibile della
natura umana ha guidato Luca Santiago Mora,
nel lavoro di docente di attività espressive per la Neuropsichiatria
Infantile della Ausl di Reggio Emilia, inducendo così ormai qualche
generazione di ragazzini con problemi di adattamento a elaborare
disegni fortemente espressivi: ne è nato un immenso “bestiario” (tutti
gli animali che non sono entrati nell’arca di Noè), terreno sul quale i
ragazzi e le ragazze si sono incontrati con la Guida agli animali
fantastici di Ermanno Cavazzoni.
A Cervia, dove sarà allestita una mostra dei disegni realizzati,
protagonista sarà la “Cervia adriatica”, assieme alla “Remora” e alla
“Catoblepa”, al “Pirauste” e al “Pirotoco”. Ma anche il
discorrere su salute e guarigione, normalità e devianza, attrazione
terrestre e celeste.
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CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
"La data è quella del 6 Nissan 5772-29 marzo 2012. Il testo è firmato
dai membri della commissione bilaterale del Gran Rabbinato d'Israele e
della Santa Sede. Il tema è quello su cui abbiamo riflettuto
intensamente nei due giorni di lavori: "Religious perspectives on the
current financial crisis: vision for a just economic order -
Prospettive religiose sull'attuale crisi finanziaria: considerazioni
per un giusto ordine economico". Ad aiutare rabbini, vescovi e teologi
della commissione si sono aggiunti i contributi rilevanti di Ettore
Gotti Tedeschi, presidente dell'Istituto per le Opere di religione
vaticano, Meir Tamari, già consulente economico capo della Banca
d'Israele, e Stefano Zamagni, del dipartimento di Scienze economiche
dell'Università di Bologna. La convergenza delle conclusioni è
significativa, perché mostra come - in una prospettiva religiosa
orientata al primato del bene comune secondo il disegno del Dio
Creatore e provvidente - l'azione economica sia inscindibile dal
primato dell'etica: non si supererà la crisi senza una profonda svolta
morale. Afferma il testo: «Benché molti fattori abbiano contribuito a
causare la crisi finanziaria, alle sue radici sta una crisi di valori
morali, nella quale il primato del possedere, quale è espresso in una
cultura dell'avidità, ha oscurato il primato dell'essere; in tale
situazione, nell'attività economica è venuto a mancare gravemente il
valore della verità, praticata con onestà e trasparenza». Una grande
menzogna - avallata da forti agenzie di potere - ha fatto passare come
equivalenti l'economia virtuale della finanza e quella reale del lavoro
e della produzione, favorendo la speculazione più ardita: sta qui una
delle radici profonde della crisi economica in atto da ormai quattro
anni, di cui pagano i costi più pesanti soprattutto i piccoli
risparmiatori e in generale la povera gente. ... (Bruno Forte)
Non si supera la crisi senza una profonda svolta morale
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Il Cortile dei Gentili a Palermo, crocevia di culture e tradizioni ma anche luogo e simbolo della lotta al crimine organizzato.
1° incontro - prolusione del 29 marzo ore 20.00 - duomo di Monreale
titolo: Società, cultura e fede
La
riflessione di mons. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio
Consiglio della cultura, si sviluppa, muovendosi tra la contemplazione
spirituale degli splendidi mosaici del duomo di Monreale e la corposità
della storia umana, intorno a cinque parole chiave: bellezza, cultura,
persona, diritto-morale, verità. Le prime due costituiscono una duplice
premessa per entrare poi nel cuore della riflessione.
video
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Comunione negata? Non è vero, accolto quel bimbo disabile
Pataccari & fissati
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Troppo silenzio attorno ai sacerdoti che in Calabria, Campania e Sicilia lottano contro la mafia.
Manco un tweet per i preti coraggiosi
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A Palermo e in Sicilia
continuano le intimidazioni e le minacce di Cosa nostra nei confronti
dei parroci. Viaggio dentro una Chiesa in prima linea nel ricordo di
don Puglisi.
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POLITICA
La questione della Lega Nord
esplode proprio mentre gli italiani scoprono che le tasse sulla casa
sono praticamente raddoppiate. Partiti ricchi, italiani poveri: è
questa l’Italia che deve cambiare? Il Carroccio si raduna a Bergamo
martedì 10 aprile: i militanti si preparano a “pulire il pollaio”
invocando altri passi indietro dei dirigenti con una manifestazione che
Ballarò seguirà in diretta con i suoi inviati. Tra gli ospiti di
Giovanni Floris il sindaco di Firenze Matteo Renzi, il ministro delle
Politiche Agricole Mario Catania, il presidente di ASSONIME e della BNL
Luigi Abete, il presidente dell’Istat Enrico Giovannini, il presidente
delle Acli Andrea Olivero, la giornalista Maria Latella, il presidente
della Ipsos Nando Pagnoncelli.
In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza (video)
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L’Italia
si aspetta dai partiti trasparenza e rinunce sul fronte dei “rimborsi
elettorali”, proprio mentre il governo presenta il nuovo fisco, e le
famiglie si chiedono sulle spalle di chi grava il pareggio di bilancio.
Tra gli ospiti di Giovanni Floris il procuratore nazionale antimafia
Piero Grasso, il ministro della Salute Renato Balduzzi, il filosofo Dario
Antiseri, il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota (Lega
Nord), Benedetto Della Vedova (FLI), il segretario confederale della
Cisl Anna Maria Furlan, l’economista Alberto Quadrio Curzio, il
vicedirettore di Repubblica Massimo Giannini, il presidente di Ipsos
Nando Pagnoncelli. Di partiti e tasse parleranno anche Woody Allen e
Roberto Benigni, intervistati dagli inviati di Ballarò.
In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza (video)
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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
«Anche Gesù ha sbagliato a scegliersi uno dei collaboratori...». Roberto Formigoni - Interviene "AVVENIRE"
Potere e dovere
L'intervento di Gramellini su "LA STAMPA"
Anche Gesù
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... Chi voglia governare non può che rinobilitarla, la politica. Se
questo non avviene, se i partiti si limitano a denunciare
l'antipolitica, avranno mancato per indolenza e autoconservazione
l'appuntamento con la verità. Non avranno compreso in tempo
l'essenziale: sono le loro malattie a suscitare i pifferai-taumaturghi
(l'ultimo è stato Berlusconi). Il paese rischia di morire di demagogia,
dice Bersani, ma questa morte è un remake: vale la pena rifletterci
sopra...
Per capire il grado di nevrosi
che percorre il sistema politico basta un esempio. Una battuta o poco
più di Pier Ferdinando Casini a "Otto e mezzo", circa la prossima
nascita del partito o polo "della Nazione" come evoluzione dell'Udc e
dell'area centrista, ha acceso le polemiche. Il fatto poi che la
battuta di Casini si sia intrecciata con la notizia che Giuseppe
Pisanu, presidente dell'Antimafia, stava per diffondere insieme a
Lamberto Dini un documento firmato da altri 27 senatori del Pdl, ha
creato altro scompiglio. È il segnale di un'incertezza generale e della
difficoltà di immaginare vie d'uscita
Che fine hanno fatto gli
imponenti movimenti di piazza, che hanno segnato la fine della stagione
berlusconiana e hanno inaugurato una stagione che sembrava ricca di
speranze a portata di mano? Anzi a portata di voce?
Sono usciti anche dal circuito dei talk-show e dalle trasmissioni
televisive dedicate alla politica che hanno di fatto sostituito il
discorso pubblico.
Pochi, maledetti e subito. Non
sono tanto i soldi che le imprese piangono da quel pagatore renitente
che è la Pubblica amministrazione (anche se aiuterebbero non poco);
sono i provvedimenti per far ripartire la crescita.
... Il Def (Documento di economia e finanza)
ribadisce più o meno esplicitamente che l’amara medicina dell’austerità
non ha alternative nell’attuale contesto europeo e internazionale,
almeno finché i nostri conti pubblici e lo stock del nostro debito
sovrano non avranno registrato un deciso risanamento. E si può
convenire su questa necessità. È lecito chiedersi, tuttavia, se si
abbia pari consapevolezza dei rischi della cura che stiamo seguendo,
tenuto conto soprattutto dell’intensità e delle modalità con cui è
stata applicata fin qui...
La riforma dei partiti è
indispensabile e non più rinviabile. Il secco ridimensionamento dei
rimborsi elettorali, un severo e rigoroso meccanismo di trasparenza e
di pubblicizzazione nella gestione delle risorse, un uso responsabile e
finalizzato dei fondi a disposizione e, infine, la facoltà di una
contribuzione volontaria attraverso il 5/1000 e la stessa dichiarazione
pubblica dei vari donatori sono elementi imprescindibili e
discriminanti per affrontare e risolvere di petto la delicata questione
del “costo della politica”
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
" ...L’avvenimento
della risurrezione in quanto tale non viene descritto dagli
Evangelisti: esso rimane misterioso, non nel senso di meno reale, ma di
nascosto, al di là della portata della nostra conoscenza: come una luce
così abbagliante che non si può osservare con gli occhi, altrimenti li
accecherebbe. Le narrazioni incominciano invece da quando, all’alba del
giorno dopo il sabato, le donne si recarono al sepolcro e lo trovarono
aperto e vuoto. San Matteo parla anche di un terremoto e di un angelo
sfolgorante che rotolò la grande pietra tombale e vi si sedette sopra
(cfr Mt 28,2). ..."
il testo integrale
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La Pasqua del Signore
" Cari fratelli
e sorelle,dopo le solenni celebrazioni della Pasqua, il nostro incontro
di oggi è pervaso di gioia spirituale, anche se il cielo è grigio, nel
cuore portiamo la gioia della Pasqua, la certezza della Risurrezione di
Cristo che ha definitivamente trionfato sulla morte. Anzitutto rinnovo
a ciascuno di voi un cordiale augurio pasquale: in tutte le case e in
tutti i cuori risuoni l’annuncio gioioso della Risurrezione di Cristo,
così da far rinascere la speranza.
In questa catechesi vorrei mostrare la trasformazione che la Pasqua di
Gesù ha provocato nei suoi discepoli. Partiamo dalla sera del giorno
della Risurrezione. I discepoli sono chiusi in casa per paura dei
giudei (cfr Gv 20,19). Il timore stringe il cuore e impedisce di andare
incontro agli altri, incontro alla vita. Il Maestro non c'è più. Il
ricordo della sua Passione alimenta l’incertezza. Ma Gesù ha a cuore i
suoi e sta per compiere la promessa che aveva fatto durante l’Ultima
Cena: «Non vi lascerò orfani, verrò da voi» (Gv 14,18) e questo dice
anche a noi, anche in tempi grigi: “non vi lascerò orfani”. Questa
situazione di angoscia dei discepoli cambia radicalmente con l’arrivo
di Gesù. Egli entra a porte chiuse, sta in mezzo a loro e dona la pace
che rassicura: «Pace a voi» (Gv 20,19b). È un saluto comune che
tuttavia ora acquista un significato nuovo, perché opera un cambiamento
interiore; è il saluto pasquale, che fa superare ogni paura ai
discepoli. La pace che Gesù porta è il dono della salvezza che Egli
aveva promesso durante i suoi discorsi di addio: «Vi lascio la pace, vi
do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia
turbato il vostro cuore e non abbia timore» (Gv 14,27). In questo
giorno di Risurrezione, Egli la dona in pienezza ed essa diventa per la
comunità fonte di gioia, certezza di vittoria, sicurezza
nell’appoggiarsi a Dio. “Non sia turbato il vostro cuore e non abbia
timore”(Gv 14,1) dice anche a noi. ..." (BENEDETTO XVI)
il testo integrale dell'Udienza dell'11.04.2012 - La Pasqua del Signore
video
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"Cari fratelli e sorelle,
dopo
le grandi feste, ritorniamo adesso alle catechesi sulla preghiera.
Nell’udienza prima della Settimana Santa ci siamo soffermati sulla
figura della Beata Vergine Maria, presente in mezzo agli Apostoli in
preghiera nel momento in cui attendevano la discesa dello Spirito
Santo. Un’atmosfera orante accompagna i primi passi della Chiesa. La
Pentecoste non è un episodio isolato, poiché la presenza e l’azione
dello Spirito Santo guidano e animano costantemente il cammino della
comunità cristiana. Negli Atti degli Apostoli, infatti, san Luca, oltre
a raccontare la grande effusione avvenuta nel Cenacolo cinquanta giorni
dopo la Pasqua (cfr At 2,1-13), riferisce di altre irruzioni
straordinarie dello Spirito Santo, che ritornano nella storia della
Chiesa. E quest’oggi desidero soffermarmi su quella che è stata
definita la «piccola Pentecoste», verificatasi al culmine di una fase
difficile nella vita della Chiesa nascente.
Gli
Atti degli Apostoli narrano che, in seguito alla guarigione di un
paralitico presso il Tempio di Gerusalemme (cfr At 3,1-10), Pietro e
Giovanni vennero arrestati (cfr At 4,1) perché annunciavano la
Risurrezione di Gesù a tutto il popolo (cfr At 3,11-26). Dopo un
processo sommario, furono rimessi in libertà, raggiunsero i loro
fratelli e raccontarono quanto avevano dovuto subire a causa della
testimonianza resa a Gesù il Risorto. In quel momento, dice san Luca,
«tutti unanimi innalzarono la loro voce a Dio» (At 4,24). Qui san Luca
riporta la più ampia preghiera della Chiesa che troviamo nel Nuovo
Testamento, alla fine della quale, come abbiamo sentito, «il luogo in
cui erano radunati tremò e tutti furono colmati dello Spirito Santo e
proclamavano la Parola di Dio con franchezza» (At 4,31)."
l'intervento integrale
video
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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Oggi
Benedetto XVI compie 85 anni. Il 16 aprile 1927 é, anche, il giorno del
suo Battesimo. "Avvenire" consente di inviare a Benedetto XVI un
pensiero augurale
Auguri, Benedetto XVI
«Vi chiedo di sostenermi sempre
con le vostre preghiere, affinché, con l’aiuto dello Spirito Santo,
possa perseverare nel mio servizio a Cristo e alla Chiesa». "Benedetto
XVI
- settimo anniversario dell'elezione di Joseph Ratzinger alla Cattedra di Pietro -
Sette anni con Benedetto XVI, Papa della gioia
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OPINIONI E COMMENTI
Lo
conosceva da ben prima che diventasse Papa. Negli anni Ottanta Joseph
Ratzinger per Ersilio Tonini era, oltre che il prefetto della
Congregazione per la dottrina della fede, quel cardinale tedesco dalla
espressione mite che non mancava mai nei seminari e negli incontri in
Vaticano; sempre attento, gentile e però di poche parole, come uno che
amasse ascoltare, più che dire la sua. Il cardinale Tonini, arcivescovo
emerito di Ravenna-Cervia, quest’anno a luglio compie 98 anni, e dunque
per lui Ratzinger potrebbe essere un fratello di non poco più giovane.
Ma, ad ascoltare i suoi ricordi, si coglie una simpatia, quasi una
affinità tra i due; tra Tonini, nato in una cascina del Piacentino,
figlio di contadini, e il Papa, venuto al mondo in un piccolo paese
della Bassa Baviera, figlio di un gendarme ma erede a sua volta di una
famiglia di agricoltori.
Il magistero di Benedetto XVI
ha avuto, e ha, un contenuto antropologico speciale, essendo diretto
all’uomo di oggi, con le sue aspirazione e ansie, le conquiste che
realizza, le sconfitte che patisce. Papa Ratzinger – vale la pena di
rifletterci in questo giorno anniversario della sua elezione al soglio
di Pietro – ha esaltato l’universalità della funzione petrina
approfondendo il ruolo centrale che il rapporto tra fede e ragione
svolge per aiutare l’uomo a realizzare le idealità più profonde, nella
costruzione del suo cammino storico.
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1)
La
newsletter è settimanale;
2) Il
servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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