"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°16 del 2012

Aggiornamento della settimana

- dal 21 al 27 aprile 2012 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 4 maggio 2012          


 
 



IL VANGELO DELLA DOMENICA 

LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo

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Preghiera dei fedeli




OMELIA 

di P. Gregorio Battaglia
   di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia

 
N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
         (di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
 e mette così a disposizione in modo facile e veloce
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NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 








Pagina in continuo aggiornamento



"Sia festa in tutto l'universo: Cristo, letizia eterna, è risorto!" (S. G. Damasceno)
AUGURI!



I NOSTRI TEMPI




  (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


42a edizione della Giornata Mondiale della terra


Alla sua quarantaduesima edizione, l’Earth Day, non solo non ha perso il proprio entusiasmo, ma è diventato un evento sempre più importante, in grado di mobilitare cittadini di oltre 190 Paesi, tra cui anche l’Italia, dove per il quinto anno di seguito verrà celebrata la giornata dedicata al Pianeta. Sarà che la coscienza e la sensibilità verso le tematiche ambientali aumentano, mentre la questione si fa più ampia e delicata, da trattare con vivo interesse e costante sollecitudine: ecco perché il 22 aprile diventa, ancora una volta, l’occasione per ricordare che ogni giorno è il giorno della Terra, attraverso quell'appuntamento ormai fisso che è un grande Concerto, che quest’anno si terrà a Napoli. Un concerto «a impatto zero», dal momento che la quantità di anidride carbonica immessa nell'atmosfera dallo spettacolo sarà bilanciata attraverso i nuovi alberi che verranno piantati nelle foreste.

  Earth Day 2012, la Terra si festeggia

Un miliardo di persone in 175 Paesi per l'Earth Day, la Giornata della terra, che oggi darà vita a una maxi-mobilitazione mondiale in difesa dell'ambiente. Dagli Stati Uniti a Bali, dall'Islanda al Pakistan, per tutti lo slogan è ''Mobilitiamo il pianeta'' con eco-eventi volti a sostenere la necessita' di uno sviluppo sostenibile. 

  Earth Day, giornata mondiale della Terra: gli appuntamenti


24 ore da dedicare alla Terra, il posto dove viviamo e a cui dobbiamo tutto: l’aria che respiriamo, il sole, il mare, la natura, gli animali e la terra sotto i nostri piedi. In questa importante giornata, i personaggi della famiglia Nickelodeon si sono attivati in prima linea per ricordare ai ragazzi che, ogni nostro gesto quotidiano può avere un ruolo eco- sostenibile.
Domenica 22 Aprile, su entrambi i canali Nickelodeon e Nick Jr andranno in onda due maratone tematiche dedicate alla Giornata mondiale della Terra. 

  Giornata mondiale della terra: due appuntamenti imperdibili su Nickelodeon

... considerata l’importanza di questa giornata mondiale, anche la televisione intende celebrare tale ricorrenza con programmi rivolti a giovani e adulti al fine di porre l’attenzione sull'importanza di questo evento, simbolo di una volontà rivolta a dire basta ai soprusi a cui il Pianeta Terra è costantemente soggetto. Ma vediamo la programmazione televisiva di oggi per questo Earth Day 2012 

  Earth Day 2012, la giornata della Terra. Programmazione tv

175 nazioni, oltre un miliardo di persone si mobilitano oggi per la Giornata mondiale della Terra: tanti gli eventi e le iniziative: dall'Europa all’America fino all’India e poi l’Iraq, Taiwan con concerti, spettacoli, raduni, ma anche campagne di sensibilizzazione nelle scuole perché il primo obiettivo di questa edizione è proprio quello di informare e ribadire che chiunque, nel suo piccolo, può contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. Cecilia Seppia per Radio Vaticana ha intervistato Enrico Brugnoli, direttore del Dipartmento Ambiente del Cnr

  Giornata mondiale della Terra: mobilitazione globale per l’ambiente (audio)

Concerti a impatto zero, pulizia dei litorali, presentazioni di libri, scambio di sementi: quasi mezzo miliardo di persone in ben 192 Paesi celebreranno la Giornata Mondiale della Terra. Un giorno di iniziative a favore della sostenibilità come accade da 42 anni per sensibilizzare la società civile sulla necessità di conservare le risorse naturali. Con uno zoom sulla nutrizione

  Salvare la Terra con milioni di azioni green Torna la giornata per “mobilitare” il pianeta

... Per non ricalcare le generali e meste considerazioni sul degrado, il quale, nonostante dichiarazioni e denunce, prosegue imperterrito, vediamo cosa ognuno di noi, causa e vittima del global warming , può cercare di fare per allontanare il superamento dei 2° centigradi di temperatura globale, considerato un limite invalicabile per la salute della Terra.
Se moltiplichiamo un nostro atto, anche il più innocente possibile, per i 60 milioni di italiani o per i 7 miliardi di terrestri, esso può contribuire pesantemente al paventato tracollo, così come il battito d'ala della farfalla in Brasile può scatenare (secondo il famoso paradosso di Edward Lorenz) uragani in Texas...

  Un giorno per la Terra Dieci azioni concrete per provare a salvarla

Qualcuno dice che il buon senso si è perso. Noi vorremo dimostrare il contrario.
Vogliamo quindi lanciarti una sfida: dedica un po’ del tuo tempo a pensare cosa tu potresti fare nel concreto della tua quotidianità. Prova a definire un’azione che ti senti in grado di portare avanti. Comunicacela, via web utilizzando il modulo che trovi qui sotto, e poi inizia a metterla in pratica.
Con il tuo aiuto ed il tuo impegno dimostreremo che cambiare è possibile ed è possibile proprio partendo dalla quotidianità di ognuno di noi. Ci riusciremo perchè siamo convinti che esistono ancora persone di Buon Senso che rispettano la Terra con tutto quello che ci sta sopra.
La sfida è lanciata. A te raccoglierla. Te la senti?

  Azioni del buon senso

  il sito Giornata mondiale della terra

Ma c'è anche chi per scelta decide di non festeggiare il giorno della terra...
... L’Earth Day è stato celebrato per la prima volta il 22 aprile 1970, e da allora si ripete sempre uguale a se stesso, trascinandosi appresso il medesimo cahier de doléance. Ma queste lamentele sono davvero giustificate, e distinguono correttamente cause ed effetti? 

  Perché non festeggiamo il Giorno della Terra


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I diritti dell'infanzia a rischio in Italia - Relazione di Vincenzo Spadafora, Garante per l'infanzia e l'adolescenza



Infanzia, diritti dei minori a rischio
Povertà e abbandono scolastico i problemi gravi che colpiscono i più piccoli. La prima relazione di Vincenzo Spadafora, Garante per l'infanzia. Che denuncia l'arretramento dei diritti.

I diritti dell'infanzia non sono diritti “minori” e l'Authority che li deve tutelare in Italia non è un'Autorità “minore”. E' questo un passaggio chiave della Relazione di Vincenzo Spadafora, Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, letta questa mattina nella Sala della Lupa della Camera dei Deputati, alla presenza del presidente della Camera Gianfranco Fini. Spadafora ha assunto l'incarico solo cinque mesi. Più che una relazione sulle cose fatte, la sua è necessariamente una condivisione di “proposte concrete che l'Authority intende portare avanti”.

  Nel nostro Paese i bambini e gli adolescenti sono il 17 per cento della popolazione
  Chi è e che cosa fa il Garante
  Se i diritti dei più piccoli stanno a cuore agli italiani


  il testo integrale della relazione annuale dell'autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza

Mercoledì 18 aprile, alle ore 11, presso la Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio presentazione della Relazione annuale dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza. Sono intervenuti il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, e il Garante Vincenzo Spadafora.

  video


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Il "Festival delle Resistenze contemporanee" 2012 - "La crisi come opportunità"



Il "Festival delle Resistenze contemporanee" 2012 - "La crisi come opportunità" - Bolzano dal 25 aprile al 1° maggio

LA CRISI COME OPPORTUNITÀ
Il "Festival delle Resistenze contemporanee" si svolge anche quest'anno dal 25 aprile, anniversario della Liberazione dalla dittatura nazi-fascista, al 1 maggio, festa dei lavoratori.
La nuova edizione si propone di dare il proprio contributo nel rinsaldare la coesione sociale, nel riscoprire ciò che ci accomuna e unisce. Vuole essere una occasione di riflessione su ciò che ognuno di noi può fare per intraprendere una via di uscita dalla difficile situazione in cui si trova il Paese e per guardare al futuro con fiducia.
È importante pensare a come si possa e si debba resistereoggi, senza mai dimenticare i valori fondanti della società democratica; e come dar vita, attraverso la trasmissione di esperienze fra generazioni e cittadini, a ulteriori e nuovi stimoli per una riscoperta di questi valori attraverso progetti culturali freschi ed attuali.

  video

  il sito ufficiale: "Festival delle Resistenze contemporanee" 2012


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Vivere - 25 aprile. Festa della Liberazione


VIVERE film-documentario

Palco e retropalco propone un film-documentario scritto e diretto da Franco Bernini che ricorda gli anni '43/'44', la caduta del fascismo, la persecuzione nazista fino allo sbarco alleato e all'armistizio. Al centro di questo percorso l'iter di un uomo, di uno degli attori e registi più celebri ed amati di quegli anni: Vittorio De Sica. Interprete e regista di commedie prevalentemente brillanti, De Sica era apprezzato allora soprattutto per la sua eleganza, il suo garbo, il suo fascino, quasi che questa grazia, questa leggerezza nascondessero un nulla e un vuoto.

Il 25 aprile 2012 si celebra per la 67a volta la festa della Liberazione dal nazifascismo. La data ricorda l’insurrezione e la liberazione di Milano da parte dei partigiani e della popolazione civile insorti contro gli invasori.
Rai.tv riunisce in un’ampia offerta video e documenti da non perdere per ricordare quel fondamentale momento storico del nostro Paese. Dal teatro civico di Marco Paolini: "Vivere" in cui si racconta una storia poco nota di Vittorio De Sica nella Roma occupata del 1943; un lungo servizio di "Rainews24" incentrato sulla memoria di quel periodo nei giovani di oggi dal titolo “I ragazzi del 25 aprile”; un ciclo di puntate de “La storia siamo noi” sui protagonisti di quei giorni.
Infine, Dario Fo che racconta la storia del partigiano Luna tratto dal programma “Trasmissione Forzata” e alcuni sketch de “La superstoria”, la trasmissione satirica di Andrea Salerno che ha descritto con ironia l'Italia contemporanea.

  IL FILM-DOCUMENTARIO  VIVERE


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Sono tanti i sacerdoti uccisi dai nazisti, dai fascisti o dai loro alleati in Europa. In Germania furono ammazzati 164 preti diocesani e 60 religiosi, molti dei quali morti nei campi di sterminio. Ci furono preti uccisi anche nella Francia di Petain e nell’Italia fascista, nell’Olanda e nel Belgio occupati dai tedeschi e in tanti altri Paesi europei.


 
Il martirio dei preti per la libertà

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In Italia è scoppiato il festival dell’antipolitica antipartitica. Con più di qualche ragione, ad onor del vero. In vista del 25 aprile vediamo di attraversare alcune nostre tendenze come cittadini per evolvere. In fondo se siamo così mal rappresentati ci dovrà pur essere una ragione.
20 tendenze degli italiani.

   Fabio Pipinato:   25 Aprile. Liberaci da ciò che facciamo volentieri




Notizie dal mondo



L’ex Presidente della Liberia Charles Taylor è stato giudicato colpevole di crimini di guerra e contro l’umanità compiuti in Sierra Leone, durante la guerra civile. Bene. Colpisce solo che l'Occidente scopra che in Africa ci sono sanguinari dittatori solo quando la Cina gli sfila l'egemonia economica.

   Debora Volpi:  La Cina fa paura e l'Occidente scopre che in Africa ci sono sanguinari dittatori

”La Turchia è uno stato ostile”. Il premier iracheno Nouri al-Maliki rompe gli indugi della diplomazia internazionale e risponde al premier turco Racep Erdogan, che a sua volta lo accusa di soffiare sul conflitto settario tra sunniti e sciiti.

   Christian Elia:   Erdogan e l'anima sunnita

Lo hanno chiamato un ‘piano per il reinserimento dei prigionieri condannati per terrorismo’. Un programma molto ambizioso, ha dichiarato il ministro degli Interni spagnolo Jorge Fernandez Diaz, per facilitare il reinserimento delle persone che appartengano a organizzazioni terroriste o criminali, sempre all’interno della legislazione penitenziaria.

   Angelo Miotto :   Conflitto basco. Madrid sorda alle proposte di pace, propone un autodafè ai prigionieri politici

L’ennesimo colpo di stato militare dello scorso 12 aprile mantiene la Guinea-Bissau nella condizione che le è abituale: una non nazione, un “corridoio” funzionale ai traffici internazionali di droga. Istituzioni e elezioni presidenziali bloccate. I vescovi chiedono dialogo. 

   NIGRIZIA:   Se comanda la cocaina

Da quasi un anno le popolazioni Nuba del Kordofan Meridionale sono oggetto di ripetuti bombardamenti aerei da parte dell’esercito di Khartoum che nega l’accesso alle agenzie umanitarie. Nella zona di Kadugli si registrano le prime morti per fame e con l’arrivo delle piogge l’isolamento sarà completo. La testimonianza di p. Renato Kizito Sesana. 

   NIGRIZIA:  Sudan: l'isolamento dei Nuba (testo+audio)

L’ultima risposta del governo, in ordine di tempo, é l’installazione di basi militari provvisorie in località chiave come Yuveni, Chihuanunquiri e Kepashiato, con il fine di esercitare un controllo capillare sul territorio, come parte di una più ampia strategia anti terrorista.

   Andrea Dalla Palma:  Perù: tutt'altro che vinta la lotta al narcoterrorismo




FEDE E
SPIRITUALITA'

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"Il coraggio di sperare oggi" HOREB n. 61 - 1/2012



"Il coraggio di sperare oggi"

HOREB n. 61 - 1/2012

TRACCE DI SPIRITUALITA'

A CURA DEI CARMELITANI

Il terzo millennio si è aperto sotto il segno della minaccia e la paura è diventata compagna oscura della contemporaneità: paura del nucleare, del degrado ecologico, della manipolazione genetica, dell'invasione di "nuovi barbari", del trovarsi disoccupati, della precarietà dell'esistere, e si ha l’impressione che la speranza sia venuta meno nell’orizzonte della nostra cultura. Per cui, oggi, ci si chiede non solo cosa sperare, ma in modo più radicale: è possibile sperare? 

Questo navigare al buio e senza speranza, determinato da varie circostanze, che a volte sfocia in forme di violenza, di indifferenza verso l’altro o di rassegnazione, di per sé non si addice all’uomo, perché egli, credente o non credente, non solo avverte il bisogno di speranza, “ma è speranza”, egli  sente il bisogno di oltrepassare lo scacco dell’esistenza, seppure confusamente, avverte come un risucchio "in avanti", una gravitazione sul futuro, verso una pienezza di senso. 

Sperare si inscrive nel bisogno profondo dell’essere umano. Per cui, nonostante le paure e le continue frustrazioni, egli avverte che la speranza gli consente di vivere, di perseverare, di mantenersi sveglio finché la morte non sia inghiottita nella vittoria. 

Giovanni Crisostomo evidenziava: «Ciò che ci porta alla sventura non sono tanto i nostri peccati  quanto la disperazione». Pensiamo, allora, che è urgente riflettere e coltivarsi come uomini di speranza perché essa ci educa a non trascorrere i nostri giorni da rassegnati e a non concedere mai, rabbiosamente, spazio alla distruzione. 
La speranza coltivata è seme dirompente che ci consente di camminare in libertà e di scegliere ogni  giorno la via della vita. Essa consente, al credente e al non credente, di inserirsi nella dinamicità degli eventi storici, di guardare in profondità gli avvenimenti e di accettare il rischio delle scelte presenti con la costante tensione al futuro. La speranza coltivata crea nell’uomo un atteggiamento attivo, nutrito di coraggio e di fortezza d'animo, che alimenta la resistenza nella sofferenza e la tensione nella lotta. Essa dà un respiro fresco all’uomo e lo attiva a vivere il suo impegno nel mondo, non perché rimanga quello che è, ma perché si trasformi e diventi ciò che gli è promesso che diventerà. 
È dentro questa prospettiva che si colloca la monografia del presente quaderno ..."  (EDITORIALE)


   Editoriale (pdf)

   Sommario (pdf)

   Ricerche nel Web - Una speranza "crocifissa", ma non sconfitta (pdf)




E' possibile richiedere copie-saggio gratuite:
CONVENTO DEL CARMINE
98051 BARCELLONA P.G. (ME)
E-mail: horeb.tracce@alice.it



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Un ecumenismo fatto di gesti quotidiani… dopo la Pasqua, le tante comunita’ che rappresentano i cristiani a Gerusalemme si fanno visita per scambiarsi gli auguri, secondo un rito cementato dalla tradizione

   Buona Pasqua ecumenica (video)


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  La Bibbia in un frammento

"Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, 
si aggira per luoghi deserti 
cercando sollievo, ma non ne trova. Allora dice: «Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito»
".

(Matteo 12,43-44)

  Lo spirito impuro

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‎"Le Frontiere dello Spirito" puntata del 22 aprile 2012



Il programma di cultura e attualità religiosa, curato e condotto dal Cardinale Gianfranco Ravasi, insigne biblista, e dalla giornalista Maria Cecilia Sangiorgi.

Nella prima parte della trasmissione, il cardinale Ravasi commenta con la consueta competenza e autorevolezza la prima lettura (Atti degli Apostoli  13-15.17-19 ) e un frammento del salmo (4) proclamati nella celebrazione della domenica.

Nella seconda parte del programma "I volti e le storie", curata da Maria Cecilia Sangiorgi, il servizio "Il cammino di S. Michele l'Angelo nella grotta". Seconda ed ultima tappa al "cammino dell'Angelo" dedicato all'arcangelo Michele, una devozione che si è riaccesa forse perchè tutti aspiariamo ad un difensore, qualcuno che può sconfiggere il male ....

   il video della puntata intera sul sito Mediaset



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“I discepoli di Emmaus”: - un brano che ha sempre affascinato - Carlo Maria Martini


"Vangelo in miniatura, è un racconto dove fede ed emozione, ragione e sentimento, dolore e gioia, dubbio e certezza si fondono, toccando le corde più profonde del lettore, sia esso credente o soltanto in ricerca, creando profonde risonanze al desiderio di mettersi in cammino verso Colui che offre la pienezza della felicità.
Di esso sono state offerte numerose letture: quella propriamente biblica, quella catechetica, quella liturgica…ognuna da approfondire. Ora ci focalizzeremo sulla interpretazione del racconto.

In cammino verso Emmaus: la vita sconfitta
Gli avvenimenti a Gerusalemme si sono svolti vorticosamente e crudelmente: il processo,l’agonia, la morte, la sepoltura. Due dei discepoli di Gesù, che hanno assistito a tutto ciò, se ne vanno da Gerusalemme verso un villaggio di nome Emmaus e parlano di tutti gli avvenimenti che si sono susseguiti davanti ai lori occhi… hanno subito lo scacco delle loro proiezioni…E’ LA FUGA DAL CROCIFISSO.

Tra le tante chiavi di lettura del brano, sono interessanti i temi della “strada” e della “parola”.
Gesù ed i due discepoli parlano camminando ed il parlare camminando è importante nell’opera lucana. Infatti è propria di questo evangelista la sezione del “grande viaggio”, ben dieci capitoli (9,51-19,27) nei quali viene raccontato il viaggio di Gesù e dei discepoli verso Gerusalemme, all’interno del quale sono inseriti importanti parabole e discorsi del Maestro.
I due discepoli non riescono ad attribuire significato al momento della morte di Gesù. Per loro la croce è ancora un incomprensibile scandalo. Sulla croce è svanito il sogno di poter realizzare con Gesù un cambiamento concreto nel loro paese (“noi speravamo che fosse lui a liberare Israele”).
E’ vero, continua il racconto, che si è sparsa la voce, alimentata da alcune donne, che egli è vivo, ma i discepoli, in fin dei conti, Gesù non lo hanno visto…
I due hanno dato sfogo a tutto quello che avevano dentro. In loro si vede la differenza tra il sapere ed il credere: hanno proclamato un perfetto credo in Gesù di Nazareth, riconoscendone la qualità di profeta, fino alla affermazione: “Egli è vivo”….ma restano nell’incomprensione. Tutto è stato detto, ma tutto resta oscuro. Tutto è razionalmente raccontato, ma di tutto sfugge il senso profondo.

La Parola interpreta la vita
Ora Luca imprime una svolta al racconto. Pone di fronte alla comunità l’ostacolo che non riusciva a superare: la morte di Gesù. Luca dà il senso totale del Cristo attraverso la spiegazione delle Scritture e la frazione del pane. ..."

   “I discepoli di Emmaus” di Carlo Maria Martini  (pdf)


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"7 km da Gerusalemme" film che si ispira all’incontro dei discepoli di Emmaus con il Signore, trasponendo la vicenda ai nostri giorni


Tratto dall’omonimo romanzo di Pino Farinotti, il film del 2007 diretto dal regista Claudio Malaponti si ispira all’incontro dei discepoli di Emmaus con il Signore, trasponendo la vicenda ai nostri giorni (l’Emmaus del Vangelo è indicato come un luogo a sette miglia da Gerusalemme e non a sette km come nel film)
Questo film non è un racconto sulla vita di Gesù, ma una riflessione sulla comunicazione tra Dio e la superficiale esistenza dell’uomo moderno. Nel film, il Gesù incontrato non dice di sé e non offre risposte esplicite alle interrogazioni del viandante. È un compagno di viaggio discreto e silenzioso, che lascia l’interlocutore libero di parlare della realtà e delle persone significative della sua esistenza. 

LA TRAMA
È la storia di Alessandro Forte, pubblicitario 43enne il quale, in piena crisi esistenziale, si trova quasi per caso a partire per la Città Santa. Tra la sabbia e le colline del brullo deserto, sulla strada verso Gerusalemme incontra un uomo scambiato per un bizzarro artista di strada, che dice di chiamarsi Gesù. Dopo l’iniziale sconcerto, tra i due nasce un intenso legame fatto di interrogativi e confronti, causa di un forte cambiamento nell’esistenza di Alessandro.
Mentre passano sullo schermo i flashback della sua vita si colgono, come in una rappresentazione figurativa, la crescita spirituale del protagonista unitamente agli illusori miraggi del mondo moderno. Dal punto di vista cinematografico sono di grande richiamo gesti come la frazione del pane e i momenti in cui Gesù appare e scompare, ma anche il moderno Messia che beve Coca Cola e in macchina si allaccia la cintura di sicurezza. Una sorta di parabola moderna le cui immagini richiamano alla mente le illustrazioni religiose dei vecchi libri che tanto ci hanno incantati da piccoli.

   La scheda completa del film

   video


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"Tito Brandsma, uomo di speranza” di fr. Egidio Palumbo


Video della relazione integrale tenuta il 5 agosto 2011 nell'ambito della settimana di Spiritualità - Estate 2011 - "IL CORAGGIO DI SPERARE OGGI" promossa dalla Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME).

   video


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Resistere al male in nome di Dio: Tito Bradsma


Tra i martiri per la libertà troviamo P. Tito Brandsma,carmelitano olandese, che i nazisti uccisero nel campo di concentramento di Dachau. P. Tito Brandsma è stato proclamato "Beato" dalla Chiesa perché andò incontro alla morte consapevolmente, volutamente, per difendere i principi cristiani contro il mostro che allora divorava l'Europa e le coscienze. 
Ecco alcuni passaggi del discorso che P. Tito tiene come Rettore Magnifico nel 1932 nel dies natalis dell’Università cattolica di Nimega, che era tutto incentrato sul concetto o immagine di Dio.
«Si deve vedere Dio come lo sfondo del nostro essere... , e adorarlo non solo nel nostro intimo, ma anche in tutto ciò che esiste, prima di tutto nel nostro prossimo, ma anche nella natura, nell'universo. Egli, infatti, è presente ovunque, riempie di sé ogni cosa col lavoro delle sue mani. Dio che abita la nostra esistenza, Dio all'opera nel cosmo, non deve solo essere oggetto della nostra intuizione. Bensì, Dio deve manifestarsi nella nostra vita, esprimersi nelle nostre parole e nei nostri gesti, irraggiare da tutto il nostro essere e da tutto il nostro agire. 
[...] Non dobbiamo considerare la persona amante di Dio, il mistico, come colui che sta fuori della vita, della storia. Anzi, chiunque vive la storia e ne porta il peso responsabile, deve sentire come suo primario, supremo compito, arrivare alla conoscenza di se stesso: la più difficile ma anche la più bella di tutte le imprese umane. E attraverso il suo intelletto giungere ad incontrare Dio nella profondità della propria vita. Lì si deve arrivare. Possa pure l'acqua dell'esistenza essere intorbidita dalle burrasche della vita! Tornerà la quiete, lo sguardo pacificato andrà nelle profondità: lì saremo capaci di vedere Dio. Dio ci è visibile: possiamo vederlo e vivere alla sua presenza. Contemplare lui significa lasciarsi da lui influenzare in tutta la nostra condotta. Dio allora si manifesterà anche nelle nostre opere. [...] Non basta insistere sul vivere nella pratica la nostra fede e stimolarci a questo: occorre fare di più. Dobbiamo capire il nostro tempo e non estraniarci dalla storia. Anche noi siamo figli del nostro tempo: siamolo con chiara coscienza. Lasciamo che il tempo attuale agisca su di noi con ciò che di buono ha.
[...] Con gioia vediamo tante persone, soprattutto giovani, piene di grande entusiasmo, guidate da Dio che adorano nel loro intimo, unite a lui ancor più intimamente attraverso la grazia. Esse infatti confermano e rafforzano tale unione con la santa Comunione quotidiana. E dalla loro unione con Dio attingono forza per servire i fratelli: a questo si deve arrivare. L'atto buono non è più sufficiente: occorre diventare consapevoli che servire i fratelli ci è richiesto proprio dalla nostra unione con Dio. Proprio questa consapevolezza ci deve portare a compiere atti di bene. Neppur più la fede è sufficiente da sola: essa deve manifestarsi operando nell'agire; nelle azioni deve manifestare tutto il suo valore.
Una tale immagine di Dio diventa un ideale trainante: essa non solo tra breve troverà accesso accanto alle altre vaghe ed astratte immagini di Dio che in tanti spiriti ancora sopravvivono; ma, una volta che avrà conquistato i cuori, li sorreggerà per una grande lotta ed una lunga resistenza.
[...] Data la necessità di rendere manifesta la nostra fede nel nostro agire, da essa ispirato, dobbiamo essere ancora più attenti a non perder di vista la vita intima di Dio. L’ agire, da solo, non è sufficiente. esso deve provenire da un cuore abitato da Dio; la nostra azione deve giungere dal nostro intimo sacrario dove Dio decreta e consiglia il da farsi. In questo modo il nostro agire sarà non solo forte ed irresistibile all'esterno, ma
anche nel nostro intimo sarà forte. Una manifestazione di vita più riuscita e più nobile»
 
   Breve biografia 

Guarda la relazione:
   "Tito Brandsma, uomo di speranza” 


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"Dalla messa tridentina alla riforma liturgica del Vaticano II" di Enzo Bianchi


"Da tempo sento il dovere di raccontare come ho vissuto la messa per vent’anni, prima della riforma liturgica voluta dal concilio Vaticano II. Sento questo dovere per diverse ragioni. Innanzitutto perché in me il ricordo di quella messa resta vivissimo: da sei a ventiquattro anni è stata per me la messa quotidiana, una messa in cui «servivo» da chierichetto. Quella messa era la principale fonte della mia vita spirituale, era la messa che mi plasmava ogni giorno, era la liturgia di comunione con il Signore nella quale crescevo e facevo discernimento sulla mia vita e sulla mia vocazione. 
Ma c’è anche un’altra ragione per cui sento questo dovere di memoria. Molti che hanno la mia età o sono anche più vecchi, e dunque hanno vissuto come me o più di me quella forma liturgica, sembrano non ricordare, non sanno più parlarne, né sanno leggerla: l’ho constatato più di una volta, rimanendo spesso turbato da tanta smemoratezza… Non si tratta però della trascrizione di ricordi personali, quasi fossero mie memorie, né di nostalgia da parte di un senescente: è un confronto tra due forme di celebrazione, tra due riti entrambi capaci di celebrare il mistero di Cristo, ma uno derivante dall’altro e generato dal più antico, nella continuità della crescita della fede e dell’eloquenza della fede che è la liturgia cattolica. "

   "Dalla messa tridentina alla riforma liturgica del Vaticano II" di Enzo Bianchi


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Il ricordo di padre Ernesto Balducci /1.


Il 25 aprile del 1992 un incidente stradale poneva fine alla vita di Ernesto Balducci. A vent'anni di distanza, cosa ci rimane di lui? Nella Chiesa sembra essere stato dimenticato. Le sue idee, esposte in una quantità notevole di libri, articoli, saggi, conferenze, son quasi solo relegate nella cerchia di chi continua a studiarle. Ma Balducci non è affatto “superato”.
Laicità politica del credente
Le sue riflessioni, le sue speranze, e le sue stesse “visioni” del futuro, non appartengono ad una stagione irrimediabilmente passata. Anzi. 

   PADRE ERNESTO BALDUCCI: “VISIONI” DI FUTURO

Se fosse ancora qui tra noi, padre Ernesto Balducci non avrebbe dubbi. Per uscire dalla crisi dobbiamo ripartire dalle città. Di fronte alla crisi epocale che sta facendo strage di diritti, di fiducia e di vite umane, di fronte al disordine, all'incertezza e allo smarrimento imperanti Balducci ci indicherebbe innanzitutto un luogo. Non un luogo qualunque, ma qualunque luogo dove l’umanità assume un volto concreto. 

   La lezione di Balducci. Per uscire dalla crisi ripartire dalle città

Poche settimane prima di morire (il 25 aprile del 1992), padre Ernesto Balducci cura la postfazione a “Vangeli del terzo millennio”di Paul Gauthier, edito in Italia da Qualevita. Ve ne proponiamo un estratto:
”Ecco cosa mi dico: il Cristo viene a te sotto le specie sacramentali del diverso: la donna, l’operaio, il nero, il musulmano, il buddista ecc. Il Dio di Gesù Cristo è nascosto in ogni diversità, egli è il Santo. Ma la sua diversità ha disteso veli tra noi e ci viene incontro attraverso gli uomini differenti da noi. Il viso di Dio è il viso dell’uomo che io non arrivo a comprendere. Mio compito non è far diventare cristiani gli altri, bensì quello di entrare nella identità degli altri e di comprenderli o, almeno, di prenderla come misura delle possibilità del Regno. 

   La mia umanità è al futuro

Il 25 aprile di venti anni fa, moriva Ernesto Balducci, lo scolopio di Santa Fiora che ha operato per decenni a Firenze. La sua lettura dei segni dei tempi l’ha portato a percepire la differenza tra cristianesimo e cristianità.

   Ernesto Balducci e la cultura dell’Uomo planetario

   il sito della Fondazione Ernesto Balducci

«Testimonianze» dedica questo volume monografico speciale al suo fondatore a 20 anni dalla sua scomparsa (25 aprile1992). Un lavoro «plurale», a più voci, ad opera di amici, studiosi, «compagni di viaggio» che vuole essere l’omaggio ad una figura originalissima di prete, cristiano e pensatore ed alla sua «laica» elaborazione sui temi della pace, dell’interdipendenza planetaria e dei diritti umani. Ma anche una rinnovata occasione per lo sviluppo di una riflessione storico-critica sul percorso di una personalità la cui feconda ed anticipatrice visione del mondo e delle cose va oggi posta in rapporto con i temi ed i problemi inediti e con la complessa ed ambivalente realtà degli anni duemila. 

   Sul crinale della storia. A confronto con Ernesto Balducci 20 anni dopo.



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Il ricordo di padre Ernesto Balducci /2 - "Siate ragionevoli, chiedete l'impossibile"


A vent'anni dalla morte di padre Ernesto Balducci, Chiarelettere pubblica Siate ragionevoli, chiedete l'impossibile, raccolta dei principali scritti politici del don di Santa Flora. 
Vi proponiamo un articolo di padre Balducci apparso su Il Secolo XIX il primo settembre 1991, tre giorni dopo l'uccisione di Libero Grassi.
Della mafia, come della metafisica, dovrebbero parlare solo gli esperti. Ma mentre gli esperti della metafisica, rari e introvabili, possiamo lasciarli senza nostro danno ai loro soliloqui sublimi e inutili, gli esperti della mafia siamo costretti a sopportarli, quando gli avvenimenti li chiamano a ripeterci la lezione di circostanza, senza che al nostro intelletto esterrefatto giunga mai un barlume di luce. Anzi, di anno in anno, che dico?, di mese in mese il buio si fa sempre più buio.
E se cominciassimo a prendere la parola noi che esperti non siamo? Se cominciassimo, sgombrandoci di dosso ogni complesso di inferiorità, ad applicare
anche a questo fenomeno complesso e misterioso i sani e semplici criteri dell’etica politica su cui si basa, o dovrebbe basarsi, la nostra coscienza di cittadini? Ebbene, dopo aver fatto per una giornata una rigorosa astinenza – non ho toccato un quotidiano, non ho ascoltato un giornale radio, per paura di imbattermi negli esperti governativi – provo a dire la mia.

   “Siate ragionevoli, chiedete l’impossibile”: 20 anni senza Padre Balducci

"SIATE RAGIONEVOLI CHIEDETE L'IMPOSSIBILE" - Ernesto Balducci"- introduzione al testo di Don Andrea Gallo.

   video

Pubblichiamo la prefazione di don Andrea Gallo a "Siate ragionevoli chiedete l’impossibile" di Ernesto Balducci (Chiarelettere).
Ernesto Balducci è stato uno straordinario testimone del Vangelo e credo che più che un personaggio da commemorare, a vent’anni dalla morte, sia un uomo da ascoltare e da studiare.

   Ernesto Balducci, un maestro da riscoprire

   la scheda del libro: Siate ragionevoli chiedete l'impossibile


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Il ricordo di padre Ernesto Balducci /3 - Le sfide del tempo con Enzo Bianchi



UOMINI E PROFETI
domenica 22 aprile Le sfide del tempo con Enzo Bianchi Ricordo di Ernesto Balducci

La Bibbia ebraica – la Legge, i Profeti e gli Scritti – finisce con quello che viene definito il Primo Testamento. Ma la Bibbia dei cristiani comprende una serie di piccoli libri che vanno sotto il nome di Primo o Nuovo Testamento. Dalla prossima settimana ne inizieremo la lettura, ma oggi ci chiediamo con Enzo Bianchi, priore della Comunità monastica di Bose, a quali sfide si trova di fronte oggi il credente. Siamo investiti oggi di un pensiero “planetario” che deve forzatamente allargare il proprio sguardo oltre le storie individuali: come mettersi in relazione alle fedi degli altri? E come confrontare la propria fede con il pensiero scientifico? Le visioni vertiginose del cosmo ci proiettano in un universo multiforme e sterminato: dove collocare il posto di Dio? Di fronte allo “sgomento degli spazi infiniti” (Pascal) come pensiamo Dio? Come un principio inaccessibile che “attraversa” il cosmo, o come un’idea di bene che si fa vicina alla creatura?
Ricorderemo anche, in questa puntata, Ernesto Balducci, profeta della cristianità dei nostri tempi, che si pose tempestivamente tutte queste questioni.

  
audio



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Sono passati 20 anni dalla morte di padre Balducci. La storia è cambiata profondamente. Il vagito della comunità mondiale da lui tanto atteso si è presto trasformato in un pianto disperato. Ma ai piedi del faro non c’è luce.

    Francesco Comina:  Il tramonto dell'utopia

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   Guardare la realtà...

   Erano morti...

   Dimmi che...

   I discepoli...

   La pace è...

   A tutti...

   Il bisogno...

   I martiri...

   Quando ti guardo...

   Se uno...

   Solo l'amore...

   Grava quindi...

 

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CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni


(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

Al servizio della storia. A cinquant’anni dal Concilio Vaticano II di Rosario Giuè


A cinquant’anni dall’apertura del Concilio Vaticano II si può lavorare per una nuova responsabilità della Chiesa italiana nel Paese? Da tempo la credibilità della Chiesa italiana non trova molta accoglienza nell’opinione pubblica, specialmente tra i giovani. Provate a parlare con i giovani e chiedete loro cosa pensano della Chiesa. Sempre più spesso l’istituzione ecclesiale è vista da molti come un potere temporale, un potere mondano come tanti altri. E se nel corpo ecclesiale vi sono numerosissimi esempi (anche tra i vescovi) di dedizione e di apertura agli altri e alle altre, di disinteressato impegno, di testimonianza con povertà di mezzi. Se nei Paesi e nelle città vi sono uomini e donne che si spendono ogni giorno al servizio della dignità delle persone, spinti dalla causa del Vangelo; se nelle città numerosi cattolici sono impegnati nella ricerca di verità e giustizia; se non sono poche le comunità cristiane che cercano un nuovo linguaggio adatto ai tempi mutati e alle nuove sensibilità e propongono un’essenza della fede liberata da incrostazioni culturali e storiche non più presentabili; se tutto ciò è vero, contemporaneamente a molti l’istituzione ecclesiale, in Italia, appare come un pachiderma che non sposa la causa dell’uomo ma la causa di sé stessa. ..." (Rosario Giuè - Mosaico di Pace - Marzo 2012)

  Al servizio della storia. A cinquant’anni dal Concilio Vaticano II di Rosario Giuè



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"Essere cristiani oggi" di Gianni Mula e Carlamaria Cannas


Viviamo in un tempo senza gioia né speranza, chiamati tutti ad una scelta di campo in favore delle vittime della crisi che stiamo attraversando. Per i cristiani questa scelta dovrebbe essere ovvia, visto che dal Vaticano II in poi l'opzione preferenziale per i poveri dovrebbe essere la regola, ma la pratica teologica e pastorale ha spesso mostrato una realtà differente. “Mi formavi nel silenzio”, un libro appena pubblicato di Arturo Paoli e Dino Biggio, ci insegna come conservare anche in tempi come questo la gioia e la speranza cristiana.

  "Essere cristiani oggi" di Gianni Mula e Carlamaria Cannas

Leggi anche il nostro precedente post:
  "Mi formavi nel silenzio" di Arturo Paoli e Dino Biggio

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"Relazioni buone e bene comune" lectio magistralis tenuta dal cardinale Angelo Scola il 26 aprile al Centro Congressi della Fondazione Cariplo


“Il significato del bene comune” è il tema della lectio magistralis che il cardinale Angelo Scola ha tenuto giovedì 26 aprile al Centro Congressi della Fondazione Cariplo in occasione dell’evento “Più sociale nel social. Strategie e strumenti per diffondere il concetto di bene comune”, promosso da Fondazione Cariplo e Fondazione Pubblicità Progresso.

  il testo integrale della Lectio Magistralis «Relazioni buone e bene comune» (doc)

  video

Al termine dell'incontro l'Arcivescovo ha risposto alle domande dei giornalisti
Riparte il Fondo: segno della presenza capillare sul territorio della Chiesa in tempo di crisi

  video


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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"


La celebrazione alle 21 in Sant’Ambrogio. Con un milione di euro di dotazione iniziale, previsti interventi per borse lavoro, formazione, microcredito e aiuto a chi ha perso l’occupazione

   Veglia per il lavoro, Scola lancia la Fase 2 del Fondo


   In diretta dalla Basilica di S. Ambrogio Veglia di preghiera per il lavoro

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Alla fine del secolo scorso molti economisti si posero la domanda: «Nell'attuale mutato quadro di riferimento ha ancora senso parlare di priorità del lavoro sul capitale?". La sostenne con forza nel 1981 la Laborem exercens (LE nn. 13-14) e la ribadì, dieci anni dopo, all'interno di una più articolata visione del sistema economico, la Centesimus annus. Oggi, nel pieno della crisi economico-finanziaria, e ben consapevoli delle conseguenze sociali che tale tesi comporta,possiamo ancora proporla?

     Angelo Scola:  Il primato del lavoro e la centralità dell'uomo (pdf)

... «come cristiani, non possiamo fare a meno della domenica, giorno del Risorto…in questo santo giorno l’uomo si riposa dal lavoro, la famiglia si ritrova con tempi distesi, i cristiani partecipano alla liturgia eucaristica, la società cresce»...

    Filippo Di Giacomo:  Difendo la domenica degli italiani


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...  La fede può essere quella forza che "buca" la rete, e ci libera dalla trappola dell’autoreferenzialità e dallo sguardo su noi stessi e sul nostro "ombelico", per darci un "occhio" capace di ricevere la vera luce. Solo così saremo veramente in comunione, e non solo in connessione, tra noi.

  Chiara Giaccardi: Dall'ombelico all'occhio, i cattolici nella Rete

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POLITICA

Il viceministro dell’economia Vittorio Grilli si confronta con il segretario generale della Cgil Susanna Camusso nella puntata di Ballarò in onda martedì 24 aprile.
Tra gli altri ospiti di Giovanni Floris il presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini, Mariastella Gelmini del PdL, l’economista francese Jean-Paul Fitoussi, il presidente di Rcs libri Paolo Mieli, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli. Con un intervento dell’ex-cancelliere tedesco Gerhard Schroeder

In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza (video)

  BALLARO': Puntata del 24 aprile (video puntata integrale)


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L'Europa è talmente malmessa, che non può permettersi alla guida degli Stati uomini senza nuovi progetti sull'Unione, che proseguano con avaro nazionalismo i falsi movimenti di salvataggi inesistenti. Ha bisogno di pensare in grande il doppio sconquasso che l'assedia: la crisi che minaccia l'euro, e la crisi di rappresentanza politica che minaccia la democrazia...

  Barbara Spinelli: Il new deal d'Europa

Sarà di nuovo maggio il mese fatale dell'Europa? Diremo anche dell'euro che «ei fu, siccome immobile/ dato il mortal sospiro»? La sera del sei maggio le urne potrebbero sancire che la maggioranza dei greci non vuole più restare nella moneta unica, premiando la galassia di partiti che sperano di liberarsi dei sacrifici mandando a quel paese la troika, la Bce e la Merkel. E nella stessa sera dovremo prendere atto che anche la maggioranza dei francesi non vuole più stare nell'Europa così come è oggi. Se vincerà Hollande, la sfida è chiara: rinegoziare il patto fiscale appena sottoscritto con la Germania. Ma anche se vincesse Sarkozy...

  Antonio Polito: L'isolamento dei più forti

... Nella nostra Costituzione la democrazia non è una cosa semplice e astratta. E' cosa complessa e concreta. Una cosa che ha più forme. La democrazia rappresentativa ("ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione": art. 67). La democrazia dei partiti ("per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale": art. 49). La democrazia civica partecipativa (la "effettiva partecipazione" all' "organizzazione politica, economica e sociale del Paese: art. 3). La democrazia dell' azione giudiziaria ("tutti possono agire in giudizio": art. 24). La democrazia elettorale ("sono elettori tutti i cittadini": art. 48). Non sono forme alternative o sussidiarie o opzionali. Sono forme tutte necessarie e connesse l' una all' altra. L' una spiega e giustifica l' altra. Se una manca, una sola, la Costituzione non è una costituzione democratica...

  Andrea Manzella: La Costituzione tradita

Di quali istituzioni (e di quali partiti politici) avrebbe bisogno l'Italia per avviare una nuova stagione di crescita economica? Ha senso pensare istituzioni e partiti in questa chiave?

  Angelo Panebianco: L'antipolitica e i suoi antidoti

... Intendiamoci: anche se travestiti i partiti esistono e devono (dovrebbero) esistere. Ma se la società liquida approda al «liquidismo», a un calderone nel quale tutto è disfatto e nulla rifatto, allora arriviamo a Grillo, che non solo è emblematico di questo processo ma che oggi ne è anche protagonista...

  Giovanni Sartori: Com'è liquido il Grillismo

Gli danno dal 7 al 10% dei consensi. Pesca a destra e, soprattutto, a sinistra. Il Movimento di Beppe Grillo sta sfondando nei sondaggi. Complici la crisi e gli scandali dei partiti. Linkiesta ha chiesto un'analisi del movimento a cinque fra sondaggisti e sociologi: “Il qualunquismo non è solo dei grillini e demonizzandoli le forze politiche non recupereranno voti”.

Edoardo Petti: Arrabbiati bipartsan, così Grillo arriverà al 10%

Gli applausi, come al solito. E poi le lodi e l’apprezzamento, naturalmente. Ed è così, praticamente senza eccezione alcuna, che anche ieri leader e comprimari hanno accolto il discorso di Giorgio Napolitano: probabilmente l’intervento più allarmato e severo mai svolto da un Presidente della Repubblica nei confronti dei partiti politici.

  Federico Geremicca: Il tempo è scaduto

Pronunciati ieri in pubblico in occasione delle celebrazioni del 25 aprile, i due quasi simultanei «no» alle elezioni anticipate di Napolitano e Monti dovrebbero aver chiuso, al momento, ma non si sa per quanto, tutto il gran discutere nei giorni scorsi di scioglimento delle Camere. Il Presidente della Repubblica e quello del consiglio hanno fatto due discorsi perfettamente complementari, dedicati rispettivamente alle incognite della situazione politica e di quella della crisi economica

  Marcello Sorgi: Sulle riforme i partiti non possono più attendere

Come tutti i concetti sufficientemente generici evocati per dar nome a fenomeni che inquietano, restando tuttavia sfuggenti, anche la citatissima categoria dell’«antipolitica» rischia di essere chiamata in causa come una spiegazione ritenuta esaustiva di un disagio che è invece complesso oltre che evidentemente profondo. 

  Francesco Ognibene: L'urgenza indiscutibile






 BENEDETTO XVI
 



      Angelus/Regina Cæli - 22 aprile 2012

      Discorso - Concerto offerto dal Gewandhaus di Lipsia (20 aprile 2012)

      Discorso - Ai Membri della Papal Foundation (21 aprile 2012)

      Udienza - 25 aprile 2012, Il primato della preghiera e della Parola di Dio (At 6, 1-7)

 
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OPINIONI E COMMENTI


La lettera di cinque pagine è rivolta alla conferenza episcopale tedesca ma riguarda ogni vescovo, a cominciare dagli italiani che ne discuteranno nell' assemblea di maggio. Benedetto XVI spiega le ragioni per cui si dovrà cambiare la formula dell' Eucarestia nella messa.

  Gian Guido Vecchi: «Il calice fu versato per molti» Cambia la formula dell' Eucarestia

L e parole dell' Ultima Cena, allorché Gesù invitò a bere il suo sangue, ricordano che veniva versato «per molti» o «per tutti»? Il Vangelo di Giovanni non le cita, ma i sinottici - Matteo, Marco e Luca - le riferiscono con varianti.

  Armando Torno: I dubbi sull'originale ebraico


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  2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:

      http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm

 

  3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm