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N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
(di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)
Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
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NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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Pagina in continuo aggiornamento
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"Sia festa in tutto l'universo: Cristo, letizia eterna, è risorto!" (S. G. Damasceno)
AUGURI!
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
ATTENTATO A BRINDISI DEL 19 MAGGIO 2012
NON POSSIAMO AVER PAURA, DOBBIAMO AVERE CORAGGIO
Non era
mai successo. In mezzo secolo di bombe, mafia, terrorismo di destra e
di sinistra, stragi di Stato o semplice racket malavitoso, nessuno
aveva mai osato colpire le scuole. Ordigni sui treni, nelle stazioni,
professori uccisi nelle aule universitarie, operai e giuslavoristi
sparati sotto casa, carabinieri massacrati mentre uscivano da un bar
dopo aver preso un caffé. Ma mai, qualche mente criminale e/o politica
aveva preso di mira così gli studenti.
Ma non possiamo avere paura
Don Ciotti: tanto dolore, ma andiamo avanti, CORAGGIO!!! (video)
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ATTENTATO A BRINDISI - Comuncato di PAX CHRISTI
La
violenza contro ragazze e ragazzi davanti a un luogo di formazione,
attivo con l’iniziativa “Guardiamo la legalità negli occhi”, svela un
abisso di crudeltà in cui forze criminali ancora di oscura matrice
(mafiosa o terroristica) cercano di far cadere, distruggendola, la
convivenza civile. Anche Pax Christi interviene con un comunicato
stampa, dopo l’attentato di Brindisi.
Sconfiggere la violenza e l’indifferenza.
Colpiti
da tanta ferocia, esprimiamo alla famiglia e alle compagne di scuola il
nostro profondo dolore per la morte di Melissa Bassi e il ferimento di
altre persone.
Il
messaggio omicida sembra chiaro. Lo scoppio di alcune bombole davanti a
una scuola intitolata a Morvillo-Falcone, vicino al palazzo di
Giustizia, avviene proprio durante il ventennale dell’attentato di
Capaci e nel giorno del passaggio nel brindisino della Carovana
antimafia promossa da Libera.
La
violenza contro ragazze e ragazzi davanti a un luogo di formazione,
attivo con l’iniziativa “Guardiamo la legalità negli occhi”, svela un
abisso di crudeltà in cui forze criminali ancora di oscura matrice
(mafiosa o terroristica) cercano di far cadere, distruggendola, la
convivenza civile.
Preghiamo per chi è morto, per chi piange e per cambiare il cuore dei violenti.
Partecipiamo
idealmente alla manifestazione della città di Brindisi assieme agli
amici di Libera, rinnovando il nostro impegno per il bene nelle nostre
città e nella nostra Repubblica, fondata sulla Costituzione che è la
carta del lavoro e della pace, della solidarietà e dell’unità nazionale.
La
gravità del gesto chiede a tutti una decisione ferma di attivare le
possibilità di partecipazione sociale e politica, secondo le scelte di
ciascuno, per continuare un dialogo tra le persone che consenta di
sconfiggere l’indifferenza, la tentazione del disimpegno, l’apatia nei
confronti della ricerca del bene comune.
Pax Christi
19 maggio 2012
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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Colpire una scuola...
Il crimine...
Il terrore...
Appello per...
E voi giovani...
Questa è l'ora...
Domani il 26 maggio 2012 - IO NON HO PAURA. In piazza "Per Melissa e per il nostro futuro". Iniziativa di Libera.
Vedi i dettagli:
IO NON HO PAURA.
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“Giuro, non starò ferma:
esploderò io come quelle bombe e deflagrerò quest’orrore che, come
cappa, è intorno a noi”. Non usa mezze parole Annalisa, una delle
centinaia di alunne dell’Istituto Professionale “Morvillo Falcone” di
Brindisi. C’è rabbia, inquietudine, tanta incredulità e sgomento.
“Perché? Perché, pezzi di merda!” grida Antonella, compagna di classe
di Melissa. E accanto a lei altre decine di studenti in lacrime.
INC@TTEDRA: Attacco alla scuola italiana. L'istruzione a lutto
Qualche elogio ogni tanto serve
a ridare fiducia. Nel dramma di Brindisi, e di Mesagne, la cittadina da
cui provenivano le ragazze colpite, emergono alcuni esempi positivi. Il
primo viene dall’informazione. La notizia della bomba è apparsa, prima
ancora che divenisse di pubblico dominio, su Facebook grazie ad alcuni
utenti del capoluogo pugliese che l’hanno postata immediatamente. Un
giornale on line, BrindisiReport, l’ha data quasi contemporaneamente e
ha diffuso le immagini della scuola che poi sono state utilizzate dalle
tv nazionali.
Peppino Caldarola: Un'informazione dignitosa esiste, e l'abbiamo vista all'opera per la tragedia di Brindisi
I
ventimila studenti, che hanno partecipato il 23 maggio alla Giornata
della legalità a Palermo nel ricordo del XX anniversario della strage
di Capaci, nella quale persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la
moglie e la sua scorta, hanno dato la risposta concreta al vile
attentato di Brindisi che ha colpito per la prima volta la scuola e gli
studenti, seminando terrore e paura.
Giuseppe Adernò: A Palermo la risposta della scuola ferita
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No allo stop del decreto flussi
proposto dal ministro Cancellieri. Dalla seconda giornata del Migramed
2012 a Cagliari organizzata dalle Caritas del Mediterraneo emergono
critiche all’ipotesi del ministro dell’Interno di chiudere le porte
causa disoccupazione.
Gilberto Borghi: Stiamo rubando loro il futuro
Fortunatamente, nel nostro Paese esistono altre forme di rimpatrio degli stranieri immigrati che non sia quello forzato.
Si chiama rimpatrio – o ritorno – volontario assistito, ed è una
modalità poco conosciuta, accessibile al migrante intenzionato a
tornare nel proprio Paese con un’assistenza adeguata e in condizioni di
dignità e sicurezza. Ciò si traduce nella possibilità di ricevere un
supporto logistico e finanziario per l’organizzazione del viaggio di
rientro e la reintegrazione sociale e lavorativa nel proprio Paese di
origine.
Luca Galassi: Il rimpatrio volontario
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(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Solidarietà...
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Un
teologo bolognese che l'altra notte ha avvertito distintamente il
terremoto riflette sulle domande e le paure che un evento del genere
porta con sé
Marco Tibaldi: Quando tremano i cuori a proposito del terremoto in Emilia Romagna
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
SALVIAMO LO STATO SOCIALE
Nessuno dev’essere lasciato indietro
Appello di don Vinicio
Albanesi, don Luigi Ciotti, don Antonio Mazzi, don Armando Zappolini
affinché il governo Monti fermi i tagli e "salvi lo Stato sociale".
Firma e commenta
SALVIAMO LO STATO SOCIALE Nessuno dev’essere lasciato indietro
Salviamo lo Stato sociale". Famiglia Cristiana pubblica un appello di
don Vinicio Albanesi (Comunità di Capodarco), don Luigi Ciotti (Gruppo
Abele, Libera), don Antonio Mazzi (Fondazione Exodus), don Armando
Zappolini (presidente del Cnca, il Coordinamento nazionale delle
comunità d’accoglienza) affinché il governo Monti fermi i tagli e
"salvi lo Stato sociale".
Salvare
lo stato sociale significa contribuire a sostenere l’Italia con risorse
da valorizzare,senza lasciare che naufraghino. Nel nostro Paese,
purtroppo, negli ultimi anni, il welfare è stato eroso da progressivi
quanto sanguinosi tagli. Chiediamo che il necessario rigore per
risanare il Paese coinvolga tutti, nessuno escluso, gravando equamente
sulle spalle di ciascuno, secondo i pesiche ciascuno può portare. A chi più ha, più deve venire chiesto. Nessuno dev’essere lasciato indietro.Abbattimento
di insensati quanto onerosi privilegi, lotta all’evasione fiscale,
contrasto ai fenomeni di corruzione, drastica riduzione delle spese
militari: i soldi vanno presi là dove ci sono. È intollerabile che non
si possa finanziare il Fondo per la non autosufficienza e si continuino
a riempire gli arsenali. È solo un esempio, tra tanti possibili. Non è
soltanto una questione etica, di giustizia o di tenuta della coesione
sociale. È un problema che va dritto al cuore del patto che fonda il
nostro sistema.Democrazia,
infatti, significa anche che ciascuno possa costruire autonomamente il
proprio progetto di vita, partendo da opportunità che vanno garantite
nel campo educativo.
Un
corretto sistema di protezione sociale aiuta i cittadini a realizzarsi
consentendo di affrontare le difficoltà individuali (handicap,malattie,
infortuni) e gli effetti dei cambiamenti sociali ed economici che
possono incidere pesantemente sulla vita delle persone. Il modello
sociale europeo è nato proprio dal riconoscimento che, abbandonando gli
individui a sé stessi, perderemmo o non valorizzeremmo molte energie,
creatività, aspirazioni: creare le condizioni per sviluppare queste risorse è diventato il compito di una responsabilità pubblica, collettiva, ancorata alla tutela dei diritti di cittadinanza.
Questo chiediamo. Sappiamo di non essere soli a farlo.
ADERISCI ANCHE TU ALL'APPELLO:
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Da giorni in rete gira
un’infografica che mostra le dieci imprese statunitensi che dominano il
mercato del consumo in ogni angolo del mondo
Stella Spinelli: Le dieci imprese che controllano il mondo
Il 23 e 24 maggio gli egiziani
scelgono il sostituto di Hosni Mubarak. E’ il primo voto libero dopo
trent’anni di regime. Un voto che si svolge in un paese duramente
colpito dalla crisi economica, guidato da una struttura ancora
saldamente in mano al potere militare, in cui la rivoluzione dei
giovani non ha ancora completato il suo percorso democratico. In audio,
da Il Cairo, il giornalista Gilberto Mastromatteo.
NIGRIZIA: Egitto: il voto della svolta? (testo+audio)
Diritti umani violati
sistematicamente, ma anche una società civile africana, più consapevole
e matura, che alza la testa (primavera araba). Così il rapporto annuale
dell’organizzazione che si batte per i diritti umani. E l’Italia
zoppica su immigrati e richiedenti asilo. In audio Riccardo Noury,
portavoce di Amnesty International Italia.
NIGRIZIA: Amnesty: due Afriche (testo+audio)
Chiuso il primo
turno delle presidenziali, con tutta probabilità si confronteranno al
secondo (12-13 giugno) un ex ministro del governo Mubarak e un
candidato del Fratelli Musulmani. Si sceglierà tra un governo moderato
e laico e uno di orientamento teocratico. L’incognita dei militari e la
sfida della nuova costituzione.
Giovanni Esti: Nell'urna l'Egitto di domani
Italarmi / Relazione della Presidenza del Consiglio sull'export armi 2011
Ai primi 4 posti della classifica solo gruppi finanziari a guida
straniera. Nel 2011, il valore delle operazioni autorizzate dal
ministero dell’economia e delle finanze per l’export definitivo di armi
è stato di 2.386 milioni di euro. L’ammontare complessivo delle
autorizzazioni supera i 4 miliardi. L’Africa nelle transazioni bancarie
legate all'export di armi italiane pesa per oltre il 18%, grazie alle
vendite all’Algeria.
NIGRIZIA: Banche armate, conti stranieri
E’ attesa per oggi la
liberazione dei tredici pellegrini sciiti iraniani rapiti ad Aleppo –
in Siria – dall’Esercito Libero Siriano (Els) martedì 15 maggio. Le
trattative si fanno serrate, ma il lieto fine della vicenda potrebbe
non bastare a rasserenare gli animi in Libano, dove ormai le
ripercussioni del conflitto in Siria si fanno ogni giorno più evidenti.
Christian Elia: Libano, la Siria è vicina
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
LA STRAGE INFINITA Le stragi di mafia, lo Stato e il ricordo del giudice Falcone puntata di "Brontolo-RAI" del 21.05.2012
Le
stragi di mafia sono collegate da un filo rosso che ha segnato
tragicamente la storia del nostro paese. Dopo quegli anni terribili,
c’è stata forse una sorta di pax tra Stato e Cosa Nostra? È
l’interrogativo che Oliviero Beha porrà ai sui ospiti, che saranno:
Tina Montinaro, vedova del capo della scorta del giudice Falcone;
Antonio Ingroia, procuratore aggiunto della procura distrettuale
antimafia di Palermo; Carlo Palermo, ex magistrato scampato a un
attentato; Neri Marcorè, attore che parteciperà alla Partita del Cuore
tra la nazionale italiana Artisti e la nazionale Magistrati che si
giocherà il 23 maggio a Palermo proprio per ricordare i giudici Falcone
e Borsellino.
video della puntata integrale
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Maria
Falcone apre l'album dei ricordi per raccontare chi era Giovanni
Falcone prima di diventare il magistrato simbolo della lotta alla
mafia. Un racconto appassionato della vita in famiglia e della Palermo
di quegli anni.
Vi racconto mio fratello Giovanni Falcone (video)
GIOVANNI FALCONE EROE DEL NOSTRO TEMPO (video)
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HO
VINTO IO con Rosaria Schifani Un documentario di Felice Cavallaro con
la collaborazione di Fabio Vannini Regia di Fabio Vannini
"Vi
perdono ma vi dovete inginocchiare..." Tutti ricordano la disperata
implorazione che Rosaria Schifani, allora poco più che ventenne,
rivolse ai mafiosi, davanti alla bara del marito Vito, agente della
scorta del giudice Falcone.
Venti
anni dopo, Rosaria ha deciso di fare fino in fondo i conti con se
stessa e con le sue emozioni, tornando sui luoghi della tragedia.
Rosaria racconta, in prima persona, una storia di dolore e di coraggio,
la storia di una donna che, lasciando Palermo, la sua città, ha saputo
offrire al figlio (oggi Emanuele ha vent’anni e nessun ricordo del
padre) e a se stessa una nuova opportunità di vita. Rosaria non ha mai
smesso di cercare i “perché” della mafia e, dopo vent’anni, la sua
analisi del fenomeno che le ha stravolto l’esistenza è amara e
disincantata. Oggi, come ieri, non crede che i mafiosi possano pentirsi
ma a loro vuole dire che lei, con grande fatica, ha saputo ricostruire
la sua vita, mentre loro restano in una spirale di morte, senza
speranza.
video
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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
IL PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI
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Per non dimenticare...
Vogliamo conoscere...
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La
mafia non è un corpo estraneo, una banda contro lo Stato, la squadra
del male contro quella del bene. La Mafia, purtroppo, è cresciuta con
la Repubblica, ha garantito l'ordine - o meglio, una certa idea
dell'ordine- e in cambio ha ottenuto potere, si è ingrassata con un
modello di sviluppo che confinava al nord le attività produttive e
regalava alle borghesie mafiose del sud denaro pubblico in cambio di
consenso politico.
Corradino Mineo: La mafia non è un corpo estraneo
"Il
rischio è che i giovani credano davvero che la mafia siano solo Riina e
Provenzano". Roberto Scarpinato, procuratore generale presso la
Corte d'Appello di Caltanissetta, ha fatto parte del pool antimafia
insieme a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. E li ricorda, a
vent'anni di distanza dalle stragi di Capaci e via d'Amelio, in
un'intervista ad Affaritaliani.it:
"La narrazione pubblica offre una visione semplificata della loro
vicenda. Si divide nettamente in bene e in male, dimenticandosi dei
colletti bianchi e che il vero cuore di tenebra del Potere si
annida nelle istituzioni e nella politica".
Lorenzo Lamperti: Scarpinato ricorda Falcone e Borsellino. "Ma la retorica di Stato crea disagio"
Giovanni
Falcone era timido con le donne. E diceva: «Poi dicono che voglio
fare il protagonista». «Era un vero rivoluzionario, è vero che la
rivoluzione chiede tempo e noi non glielo abbiamo dato», afferma
Alessandra Camassa, magistrato che collaborava con Giovanni Falcone. È
una delle storie raccontate nel docu-film di Paolo Santolini,
ispirato all'ultimo libro di Attilio Bolzoni, Uomini Soli.
Della strage di Capaci si
conoscono esecutori e mandanti diretti ma resta un secondo livello
ancora da esplorare perchè non fu solo Cosa Nostra a volere la morte di
Giovanni Falcone. Su questa zona grigia focalizza l'attenzione Piero
Grasso secondo il quale la strage aveva anche «finalità terroristiche
non tanto eversive quanto conservative per bloccare le spinte che
arrivavano dall'inchiesta di Tangentopoli che aveva scardinato il
quadro politico nazionale».
Piero Grasso: Falcone ucciso anche per bloccare le spinte di Tangentopoli (video)
In vista degli eventi promossi
a Palermo dalla Fondazione Falcone e dal MIUR, abbiamo
intervistato Maurizio de Lucia, sostituto procuratore presso la
Direzione Nazionale Antimafia. Con lui ricordiamo quei giorni –
culminati con gli attentati del 1992 a Giovanni Falcone e, il 19
luglio, a Paolo Borsellino - e cerchiamo soprattutto di capire
cosa è cambiato fino ad oggi e cosa possiamo auspicare per il futuro di
tutte le ragazze ed i ragazzi che parteciperanno alle manifestazioni
palermitane.
Maurizio De Lucia: Ricordo di Falcone e Borsellino (video)
Piero Calabrò – presidente e capitano della Nazionale italiana
magistrati - rievoca i ricordi personali legati a quei terribili giorni.
Piero Calabrò: Ricordo di Falcone e Borsellino (video)
... Un’esperienza vincente del
genere qualsiasi Paese l’avrebbe difesa con le unghie e con i denti.
L’Italia invece no. Vergognoso ma vero, Falcone e il pool furono
letteralmente spazzati via, professionalmente parlando, a colpi di
calunnie ossessivamente ripetute: professionisti dell’antimafia;
impiego spregiudicato dei «pentiti»; uso politico della giustizia.
Guarda caso la tempesta si scatenò quando il pool cominciò a occuparsi
- oltre che di mafiosi di strada - dell’ex sindaco di Palermo
Ciancimino, dei cugini Salvo e dei cosiddetti Cavalieri del lavoro di
Catania. Insomma di quella «zona grigia» che è la spina dorsale del
potere mafioso, perché assicura coperture e complicità a opera di pezzi
della politica, dell’economia e delle istituzioni. Sul banco degli
imputati finì Falcone: osannato da morto, umiliato da vivo...
Gian Carlo Caselli: Giovanni Falcone vent'anni dopo Lotta alla mafia e tranelli dello Stato
Il dossier di FAMIGLIA CRISTIANA
Viaggio nei ricordi dei magistrati che dopo le stragi accettarono di
andare in Sicilia a cercare gli assassini di Falcone e Borsellino.
Video e Interviste.
"Il coraggio di sperare oggi"
HOREB n. 61 - 1/2012
TRACCE DI SPIRITUALITA'
A CURA DEI CARMELITANI
Il
terzo millennio si è aperto sotto il segno della minaccia e la paura è
diventata compagna oscura della contemporaneità: paura del
nucleare, del degrado ecologico, della manipolazione
genetica, dell'invasione di "nuovi barbari", del trovarsi
disoccupati, della precarietà dell'esistere, e si ha l’impressione che
la speranza sia venuta meno nell’orizzonte della nostra cultura. Per
cui, oggi, ci si chiede non solo cosa sperare, ma in modo più radicale:
è possibile sperare?
Questo
navigare al buio e senza speranza, determinato da varie circostanze,
che a volte sfocia in forme di violenza, di indifferenza verso l’altro
o di rassegnazione, di per sé non si addice all’uomo, perché egli,
credente o non credente, non solo avverte il bisogno di speranza, “ma è
speranza”, egli sente il bisogno di oltrepassare lo scacco
dell’esistenza, seppure confusamente, avverte come un risucchio "in
avanti", una gravitazione sul futuro, verso una pienezza di senso.
Sperare
si inscrive nel bisogno profondo dell’essere umano. Per cui, nonostante
le paure e le continue frustrazioni, egli avverte che la speranza
gli consente di vivere, di perseverare, di mantenersi sveglio finché la
morte non sia inghiottita nella vittoria.
Giovanni
Crisostomo evidenziava: «Ciò che ci porta alla sventura non sono tanto
i nostri peccati quanto la disperazione». Pensiamo, allora, che è
urgente riflettere e coltivarsi come uomini di speranza perché essa ci
educa a non trascorrere i nostri giorni da rassegnati e a non concedere
mai, rabbiosamente, spazio alla distruzione.
La
speranza coltivata è seme dirompente che ci consente di camminare in
libertà e di scegliere ogni giorno la via della vita. Essa
consente, al credente e al non credente, di inserirsi nella dinamicità
degli eventi storici, di guardare in profondità gli avvenimenti e
di accettare il rischio delle scelte presenti con la costante
tensione al futuro. La speranza coltivata crea nell’uomo un
atteggiamento attivo, nutrito di coraggio e di fortezza d'animo,
che alimenta la resistenza nella sofferenza e la tensione nella lotta.
Essa dà un respiro fresco all’uomo e lo attiva a vivere il suo
impegno nel mondo, non perché rimanga quello che è, ma perché si
trasformi e diventi ciò che gli è promesso che diventerà.
È dentro questa prospettiva che si colloca la monografia del presente quaderno ..." (EDITORIALE)
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INCONTRI PER L’ESTATE 2012
LECTIO DIVINA 17-22 LUGLIO
LETTURA DEI LIBRI DI SAMUELE con p. Pino Stancari sj
FRATERNITÀ CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO
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SETTIMANA
DI SPIRITUALITÀ 6-11 AGOSTO 2012
DA UNA CHIESA TRIONFANTE AD UNA
CHIESA MENDICANTE
A 50 anni dal Concilio Vaticano II
FRATERNITÀ CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO
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La Bibbia in un frammento
"Fate attenzione: guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei!". (Matteo 16,6.12)
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
“Questo
libro sicuramente non è un libro di Qabbalà” scrive Haim Baharier, in
nota al suo ultimo libro Quabbalessico (Giuntina). “ L’ho voluto più
vicino a un soffio che alza nell’aria spore fuggevoli, da trattenerne a
stento qualcuna in mano… Spero risulti la consapevolezza di una
ritrosia della trascendenza. Piccole scintille da braccare per metterle
– perché no- in sorriso”. Forse è proprio questa “ritrosia della
trascendenza”, unita al sorriso, e guidata da un’intelligenza mobile,
in urto contro i muri del pensiero convenzionale e statico che fa di
Baharier un maestro dell’ebraismo contemporaneo. Ci guiderà attraverso
spericolate acrobazie linguistiche e logiche, mai assertorie, e sempre
aperte ad ulteriori significati, attraverso le strettoie dell’esegesi,
dalla morale, della psicologia, del divino. Raimondo Sinibaldi presenta
la sessione 2012 del Festival Biblico di Vicenza, in particolare
soffermandosi su uno dei temi di quest’anno: i luoghi della
Bibbia…
Ascolta
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Uomini
e profeti - Leggere la Bibbia - Convertitevi, e credete nell’evangelo
[Marco 1,14-45 ] con Enzo Bianchi domenica 13 maggio 2012
Nella
seconda parte del capitolo primo del Vangelo di Marco, dopo il
battesimo e le tentazioni nel deserto, inizia l’attività pubblica di
Gesù: con la predicazione in Galilea, con la chiamata dei primi quattro
discepoli, e con alcune guarigioni a Cafarnao, in sinagoga e in giorno
di sabato. Ne Vangelo di Marco sono molto numerose le guarigioni di
Gesù, a indicare la potenza dei suoi gesti, ma anche la potenza di
resurrezione della Parola di Dio predicata alle genti. A Cafarnao, dove
Gesù ha casa, guarisce un indemoniato abitato da uno spirito immondo,
la suocera di Pietro afflitta da febbre, e più tardi un lebbroso,
l’ultimo degli intoccabili. Ma nel frattempo accade che la folla,
smaniosa di eventi straordinari e desiderosa di guarigione, lo assedia
dentro casa. Mentre Gesù ha bisogno anche di preghiera, e di dedicarsi
alla predicazione non solo nel suo villaggio, ma, per il momento, in
tutta la Galilea. Qui si verifica la prima incomprensione da parte dei
discepoli, che, sedotti dall’entusiasmo delle folle, vorrebbe che Gesù
acconsentisse a continuare i prodigi… Enzo Bianchi legge per noi questi
versetti, sottolineando il bisogno insaziabile delle folle di eventi e
fatti straordinari.
Per
“Letteratura” proponiamo oggi un racconto di Jorge Luis Borges, in cui
si narra, in maniera paradossale, come il racconto della croce possa
scatenare l’ottusa violenza dei carnefici.
Ascolta
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Presentato ufficialmente a Vicenza l'VIII edizione del Festival Biblico: 140 gli appuntamenti, oltre 100 i protagonisti.
Festival Biblico, numeri da record
Un
appuntamento ricco e da non perdere. Vi proponiamo la recente
presentazione al pubblico della manifestazione fatta dal presidente del
Festival, monsignor Roberto Tommasi.
Festival Biblico, a maggio si riparte
Per saperne di più visita il sito FESTIVAL BIBLICO Al
via a Vicenza la settima edizione del festival biblico. Un festival in
rete saranno ben 12 le parrocchie della diocesi di Vicenza ad ospitare
questi eventi - racconto della Bibbia con diversi linguaggi. Serata
inaugurale il 24 maggio in cattedrale con un dialogo tra Enzo bianchi
priore della comunità di Bose e il direttore del corriere della sera
Ferruccio De Bortoli.
video
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Timori
e speranze al Festival Biblico di Vicenza. Gli organizzatori: «Il tema
è stato scelto su sollecitazione dei genitori». Giovedì l’incontro fra
de Bortoli ed Enzo Bianchi
Paura
e speranza, temi portanti del Festival Biblico di quest’anno, che
intreccia l’analisi delle Sacre Scritture con le aspettative di uomini
e donne. Il Festival, 140 appuntamenti tra Vicenza e Verona fino al 27
maggio, entra nel vivo giovedì nella Cattedrale di Vicenza con la
serata inaugurale (ore 21) in cui si confronteranno Ferruccio de
Bortoli, direttore del Corriere della Sera e Enzo Bianchi, priore della
Comunità di Bose, dialogando su «La speranza dalle Scritture: magistero
di Parola e di testimonianza di Carlo Maria Martini». Ma quali sono
oggi le principali paure? E come affrontarle? Monsignor Roberto
Tommasi, presidente del festival biblico, spiega che «il tema del
festival è stato scelto proprio su sollecitazione di molti genitori che
ci avevano raccontato delle paure dei loro bambini».
Leggi tutto: Lavoro, solitudine, fragilità Le paure del nuovo Veneto
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Lectio Magistralis La speranza dalle Scritture: magistero di Parola e di testimonianza di Carlo Maria Martini
giovedì 24 maggio, ore 21 Chiesa Cattedrale Piazza Duomo, 8 - VICENZA
Omaggio al Cardinale Carlo Maria Martini.
Serata inaugurale dell'ottava edizione del Festival Biblico
intervengono:
Enzo Bianchi, monaco e priore della Comunità di Bose Ferruccio De
Bortoli, giornalista, direttore del Corriere della Sera
con proiezione di interviste e interventi video di S.E. Carlo Maria Martini
lettura dei testi: Franca Grimaldi
Il
dialogo tra il priore di Bose e il direttore del Corriere della Sera
Ferruccio De Bortoli alle ore 21 verrà trasmesso in diretta da Telechiara e da Telepace.
Anticipazione dell'intervento di Enzo Bianchi.
Esprimere
gratitudine al card. Carlo M. Martini all’interno di un evento dedicato
alla Speranza delle Scritture che vince la paura significa fare
memoria della speranza che il ministero episcopale del grande biblista
gesuita ha saputo destare non solo nella chiesa locale e nella città
affidata alla sua cura, ma anche nella chiesa universale e nella
società civile. E questo, proprio grazie alla sua conoscenza della
bibbia e della sua familiarità amorosa con il modo di pensare e di
agire richiesto dalla parola di Dio. Del resto, secondo l’apostolo
Pietro, il cristiano è tenuto a questo e non ad altro: a “rendere conto
della speranza” che lo abita a chiunque glielo chiede. E oggi che
viviamo in un tempo posto sotto il segno della crisi, questa esigenza
di testimoniare e suscitare speranza si fa sempre più cogente per i
cristiani. La nostra epoca infatti, definita da molti pensatori come
stagione della “fine” – della civiltà occidentale, della modernità,
della cristianità... – è caratterizzata dal senso della precarietà del
presente e dell’incertezza del futuro, un tempo in cui l’incognito che
ci sta davanti spaventa per la sua imprevedibilità e, insieme, per gli
orizzonti asfittici che lo caratterizzano: il nostro è un mondo che
sembra sfuggire al nostro controllo e impedirci di capire dove stiamo
andando. Ora, tutto ciò provoca un’angoscia profonda, che le tante
situazioni di guerra, miseria e oppressione in atto in varie parti del
mondo non fanno che confermare e che la crisi economica e finanziaria
che attanaglia l’occidente trasforma per troppe persone in disperazione
nel quotidiano.
Ma
allora, cosa significa sperare? E di quale speranza sono portatrici le
Scritture? E, ancora, può la speranza vincere la paura? Proprio a
partire dalla paura possiamo abbozzare una riflessione: in profondità
ciascuno di noi è preda di due “paure madri”, da cui discendono tutte
le altre: la paura della morte e la paura di Dio.
"Le due paure madri della crisi" di Enzo Bianchi
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Ferruccio De Bortoli ed Enzo
Bianchi ricordano il cardinal Carlo Maria Martini: "Ci ha insegnato
l'umiltà, ingrediente necessario per il dialogo con tutti, credenti e
non credenti".
Al Festival Bibilico il ricordo
toccante di Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera:
"Il card. Martini, uomo umile che ha saputo dialogare con i non
credenti".
E' in corso a Vicenza e Verona
e in altre dodici cittadine della regione, il festival dedicato al
Libro con incontri, riflessioni e autorevoli ospiti
Al Festival Biblico mille modi per incontrare le Scritture della speranza
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Siamo
nel tempo pasquale, nel quale la Chiesa ci invita a proclamare la buona
notizia per eccellenza: “Cristo è risorto, è veramente risorto!”.
Immersi in questa gioia possiamo volgerci indietro, al cammino
quaresimale percorso, per verificare se è stato un cammino di
conversione e di crescita spirituale, oppure se non abbiamo mosso un
passo per fare ritorno al Signore, o addirittura abbiamo finito per
cedere ancora di più agli idoli mondani che sempre ci tentano. Nel fare
questo esame di coscienza non possiamo dimenticare che all’inizio della
Quaresima Benedetto XVI ha indirizzato alla chiesa un messaggio volto a
farla riflettere sul fine della sequela: l’amore, la carità. Per questo
il papa di Roma ci ha fornito la traccia di una ricerca, di una
riflessione, di un impegno quotidiano da assumere, quello riguardante
la correzione fraterna.
Ammorbati
come siamo da una vera e propria patologia quale è l’indifferenza gli
uni verso gli altri, la mancanza di prossimità, non sappiamo neppure
più che la correzione fraterna è uno degli atteggiamenti cristiani più
decisivi per la salvezza del singolo e per la stessa comunità
cristiana, la chiesa. Se non ci si sente custodi, responsabili del
fratello, della sorella, dell’altro (cf. Gen 4,9: «Sono forse io il
custode di mio fratello?»), allora si vive nel proprio autismo, senza
guardare agli altri, senza avvicinarsi all’altro, senza praticare il
volto contro volto. In questo modo non nasce mai l’occasione per la
correzione reciproca, e di fatto si incoraggia la crescita del male,
che sarà sempre più dilagante in quanto non viene mai giudicato: e
così, lo si voglia o no, si autorizza chi compie il male a commetterlo
senza essere frenato, richiamato...
Comunità: quando la correzione è fraterna di Enzo Bianchi
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(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Solo questo...
Così dal fallimento...
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(RIPROPOSTI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
“E' troppo tardi – Soli davanti alla speranza" Frammenti di Spiritualità - n. 4 Gabriella Del Signore (VIDEO)
"La mitezza e la speranza - una terra promessa nel resto"- Frammenti di Spiritualità - n. 5 Gabriella Del Signore (VIDEO)
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CHIESA
E SOCIETA'
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interventi
ed opinioni |
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20 Maggio - 46ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali
La
Giornata delle Comunicazioni Sociali è da tempo uno dei momenti più
utili di riflessione, dialogo e confronto per il mondo
dell’informazione. Un confronto che, sia chiaro, non può essere
unidirezionale o autoreferenziale, ma ha il dovere (oltre che
l’utilità) di guardare ai soggetti che della comunicazione sono i più
diretti interessati, ovvero i cittadini. In un momento di grave crisi
globale, crisi che intacca anche il mondo dell’editoria e lo costringe
a rivedere i suoi modelli di business, influenzati anche da un
cambiamento dei costumi e della fruizione della notizia che non
possiamo considerare disgiunti dal tema valoriale, soffermarsi sul
significato dell’ascolto e del racconto è essenziale.
C’è vita buona oltre lo share
In occasione della «Settimana della comunicazione
2012, l’11 maggio a Firenze, a Palazzo Vecchio, l’incontro
«Comunicazione e silenzio» su la corretta informazione e le sue
implicazioni etiche. All’incontro, organizzato dalla Fondazione Niels
Stensen in collaborazione con l’arcidiocesi di Firenze e moderato da
Massimo Lucchesi, partecipano Antonio Polito, del «Corriere della
Sera», il nostro direttore e il cardinale arcivescovo di Firenze che ha
anticipato a «L’Osservatore Romano» i temi del suo intervento.
Di quanto silenzio ha bisogno la parola
Dodici minuti dodici. Itinerario di spiritualità per i comunicatori (video)
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI PER LA XLVI GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI
Guarda anche i nostri precedenti post:
"Ciò
che più ci manca" di Marina Corradi - riflessioni sul Messaggio di
Benedetto XVI per la 46a Giornata delle comunicazioni sociali "Silenzio
e Parola: cammino di evangelizzazione"
San
Francesco di Sales, patrono dei giornalisti - Chiesa e media -
“Silenzio e parola: cammino di evangelizzazione”: messaggio per la 46a
Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali -
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CEI - 64ª Assemblea Generale (21-25 maggio)
Uniti dal “bisogno di ascoltare
insieme il cuore dell’uomo”, i Vescovi delle Chiese che sono in Italia
hanno iniziato a Roma la 64ª Assemblea Generale (21-25 maggio). Nella
Prolusione del Cardinale Presidente, il pensiero solidale alle
popolazioni colpite dal sisma e al “nostro popolo che si sta misurando
con una crisi assai più ampia di ogni previsione”; il richiamo alla
politica, nel segno della sobrietà e della capacità di visione; il 50°
del Concilio, l’Anno della Fede, la parrocchia, “via alla Chiesa”.
Dal lungo discorso pronunciato
da Bagnasco lunedì alla Cei ho provato a isolare cinque passaggi
«vicini» ai cristiani della domenica
A conclusione di una
mattinata di confronto e approfondimento sulla prolusione del Cardinale
Presidente, martedì 22 maggio sono state presentate all’Assemblea
Generale le “Linee guida per i casi di abuso sessuale nei confronti di
minori da parte di chierici”, approvate dal Consiglio Permanente di
gennaio; il testo “traduce” le indicazioni della Congregazione per
la Fede. La priorità assoluta rimane la protezione dei minori e la
premura verso le vittime degli abusi; a essa si accompagna la cura per
la formazione dei futuri sacerdoti.
“Gli
adulti nella comunità: maturi nella fede e testimoni di umanità”. È il
tema centrale della 64.ma Assemblea generale della Conferenza
episcopale italiana (Cei), in corso in Vaticano fino al 25 maggio
prossimo, sul quale oggi ha riferito in conferenza stampa mons. Ignazio
Sanna, arcivescovo di Oristano. Il presule ha quindi ribadito che sulla
questione degli abusi sui minori c'è una condanna "senza se e senza ma".
L’intervento del Santo Padre
alla 64ª Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana –
riunita nell’Aula del Sinodo della Città del Vaticano dal 21 al 25
maggio 2012 – da una parte ha contribuito a evidenziare la piena
sintonia tra il Magistero pontificio e i contenuti della Prolusione
offerta dal Card. Angelo Bagnasco; dall’altra, per molti aspetti ha
costituito un’ampia sintesi del confronto che ha animato il complesso
dei lavori assembleari e che trova nel primato della fede la sua cifra
essenziale.
La pratica religiosa in Italia sta velocemente mutando. Recenti indagini
sociologiche mostrano infatti con chiarezza che, non solo a livello
delle espressioni istituzionali e visibili della fede, ma anche a
livello delle convinzioni, esiste una profonda frattura generazionale.
Questo dato è accompagnato da una seconda, sorprendente, evidenza
che lo studio di don Armando Matteo, docente di Teologia fondamentale
presso la Pontifìcia Università Urbaniana, mette a fuoco: il cospicuo e
rapido allontanamento delle giovani generazioni femminili dal
cattolicesimo. Si tratta di un elemento di novità particolarmente
significativo e allarmante, in un Paese ove la trasmissione della fede
è da sempre matrilineare, che interpella la pastorale a considerare
anche alla luce della crudezza di questi dati i temi urgenti e centrali
dell'educazione alla fede e della nuova evangelizzazione.
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
La «santa indignazione» di Roberto Beretta
Si
diceva proprio così, una volta. Com'è allora che, da «santa» che era,
oggi l'indignazione è stata degradata a moralismo ipocrita e falso?
"La
«santa indignazione». Si diceva così, una volta, nei più pii e
ortodossi ambienti cristiani, raccomandando di usarla per reagire agli
attacchi mossi contro la Chiesa, alla pornografia e al mercimonio del
sesso, alle offese al Papa, più semplicemente e più genericamente
contro "il peccato". E com'è allora che, da «santa» che era e
raccomandata dai santi, oggi l'indignazione (oltre ad essere diventata
un pretesto per la satira televisiva di Vauro) è stata degradata a
moralismo ipocrita e falso? «Quanno ce vo', ce vo'», dicevano una
volta (e forse ancora dicono) a Roma; solo che ormai «nun ce vo'» più,
«nun ce vo'» mai... Gli indignati che scendono in piazza fanno solo
demagogia; quelli che votano Grillo per protesta sono per definizione
l'«antipolitica»; le inchieste tv di denuncia vengono tacciate di
ideologia; la rabbia della gente è sempre populismo; e anche nella
Chiesa - un ambiente invero nel quale il dissenso non è mai stato ben
sopportato... - chi prende le distanze dal clericalismo oppure osa
chiedere conto dell'8 per mille viene gentilmente accompagnato alla
porta (è proprio così, purtroppo: un sacco di credenti preferirebbero
che un fratello nella fede diventi ex, piuttosto che abbia la possilità
di criticare «dall'interno»)...
"La santa indignazione" di Roberto Beretta
LE VICENDE DELLO IOR
"Il
Vaticano licenzia Ettore Gotti Tedeschi, il presidente dell'Istituto
Opere Religiose, lo Ior... La nota della sala stampa vaticana
sottolinea che non si è trattato di dimissioni spontanee: "Il Consiglio
di Sovrintendenza dello Ior ha adottato una mozione di sfiducia del
presidente Gotti Tedeschi". Le colpe del banchiere...non sono
esplicitate nel comunicato ufficiale. Ma chi frequenta il Vaticano ne
ha una lunga lista, così lunga che la cacciata di Gotti era attesa da
mesi."
Massimo Franco: L' esito traumatico di un lungo conflitto
Giacomo Galeazzi: Vatileaks secondo Bagnasco
IL FATTO QUOTIDIANO: Ior, Gotti Tedeschi dopo la sfiducia: “Non parlo per non turbare il papa”
Sandro Magister: Lo IOR sfiducia Gotti Tedeschi. E lui sbatte la porta
Vedi i nostri post già pubblicati:
- VATICANO, FINANZA E SCANDALI? La puntata "Congiuntura in Vaticano", le reazioni ufficiali, e i commenti.../1
- VATICANO, FINANZA E SCANDALI? La puntata "Congiuntura in Vaticano", le reazioni ufficiali, e i commenti.../2
- VATICANO, FINANZA E SCANDALI? La puntata "Congiuntura in Vaticano", le reazioni ufficiali, e i commenti.../3
- L'articolo di Angela Camuso "Riciclaggio, quattro preti
indagati. I silenzi del Vaticano sui controlli", la trasmissione "Gli
intoccabili" de La7 e le dichiarazioni della Sala Stampa della Santa
Sede
ABUSI SUI MINORI
"I
vescovi non sono obbligati a denunciare all'autorità giudiziaria i
preti pedofili. Una prassi già consolidata, ma che da ieri è scritta
nero su bianco nelle «Linee guida per il trattamento dei casi di abuso
sessuale nei confronti dei minori da parte dei chierici», richieste un
anno fa dalla Congregazione per la dottrina della fede...
Sandro Magister: Abusi sui minori. I vescovi italiani li contrasteranno così
Luca Kocci: Abusi sessuali sui minori, il Vaticano non collabora
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La cacciata di Ettore Gotti
Tedeschi dalla presidenza dell’Istituto Opere Religiose – meglio noto
come Ior – è arrivata in un caldo pomeriggio di fine maggio,
laconicamente annunciata da un punto all’ordine del giorno del
Consiglio di sovrintendeza. Poche parole in burocratese stretto per
dire che il grande capo è stato sfiduciato all’unanimità
«Corvo»
o capro
espiatorio per salvare qualcuno che sta più in alto? È questa la
domanda che si fanno in molti in Vaticano di fronte alla voce che
circola riguardo alle indagini sulla fuga di documenti. L’aiutante di
camera è infatti conosciuto da tante persone Oltretevere come persona
semplice e buona, devota al Papa.
Dietro la fuga di documenti c’è invece una mente raffinata, che conosce la politica ecclesiastica.
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POLITICA
Il ballottaggio a Cuneo ha
premiato Federico Borgna, 38 anni, non vedente, consulente finanziario,
ex assessore al bilancio in un piccolo Comune della Provincia e
presidente piemontese dell’Unione italiana ciechi, a capo di una
coalizione composta da quattro liste civiche e dall’Udc.
A Linkiesta dice: «Ripartiremo dall’emergenza lavoro, e dalle
pari opportunità». È la prima volta in Italia che un disabile visivo
guida un capoluogo di Provincia.
«Sono
cieco ma ascolto, leggo e scrivo. Un sindaco innanzitutto deve saper
ascoltare perché solo ascoltando si possono capire i bisogni delle
persone»
di Federico Borgna sindaco di Cuneo eletto nel ballottaggio di domenica 20 sostenuto da quattro liste civiche
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OPINIONI E COMMENTI
Questa settimana il Papa insiste su
come lo Spirito Santo, a sua volta, ci guidi a rivolgerci al Padre come
aveva fatto Gesù nel Getsemani: «Abbà! Padre! Tutto è possibile a te:
allontana da me questo calice! Però non ciò che voglio io, ma ciò che
vuoi tu» (Mc 14,36). E l’udienza diventa così occasione per alcune
profonde riflessioni su una nozione oggi in crisi, quella della
paternità.
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newsletter è settimanale;
2) Il
servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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