"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°22 del 2012

Aggiornamento della settimana

- dal 2 all'8 giugno 2012 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 15  giugno 2012          


 
 



IL VANGELO DELLA DOMENICA 

LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo

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Preghiera dei fedeli




OMELIA 

di P. Gregorio Battaglia
    di P. Aurelio Antista
 
di P. Alberto Neglia

 
N. B. La Lectio a cura di Fr. Egidio Palumbo sarà sospesa e riprenderà in Ottobre
    La Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
         (di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
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NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 








I NOSTRI TEMPI



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‎40a Giornata mondiale dell’ambiente 2012: Green Economy: include anche te?


Il 5 giugno 2012 è la 40esima Giornata Nazionale dell’ambiente, il più grande evento mondiale che celebra le azioni positive a favore dell’ambiente.
Istituita dall’ONU nel 1972, durante la Conferenza di Stoccolma sull’Ambiente Umano in cui venne stilato l’ U.N.E.P. – United Nations Environment Programme(Programma Ambienteale delle Nazioni Unite) , ha lo scopo di stimolare in tutto il mondo la sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali e incoraggiare attenzione politica e azioni in grado di sostenere uno sviluppo giusto e sostenibile.
Il tema di quest’anno è: Green Economy: include anche te?
Non un concetto astratto ma piuttosto qualcosa che può essere applicato intorno a cascuno di noi e di cui è facile entrarne a far parte.

  Giornata mondiale dell’ambiente 2012: Green Economy: include anche te?

”Economia verde: ti include?” e’ lo slogan della Giornata mondiale dell’Ambiente che si celebra in tutto il mondo il 5 giugno. Obiettivo e’ coinvolgere gli abitanti della Terra a fare la loro parte nel passaggio ad un’economia piu’ vicina alla natura che può aiutare a vincere la sfida della crisi e a invertire la tendenza, anche nell’occupazione e specialmente in quella giovanile. 

  Martedì la “Giornata Mondiale dell’Ambiente”: la sfida è vincere la crisi con le green tecnology

Il 5 giugno si celebra la Giornata Mondiale dell'Ambiente. Quella del 2012 si terrà in Brasile a Rio de Janeiro e come slogan porterà un quesito: "Economia verde: ti include?".
La manifestazione impone a tutti gli abitanti della Terra una riflessione sul livello di implicazione di ciascuno in questo nuovo settore dell'economia, quanto meno perché, in un contesto di crisi mondiale, potrebbe rappresentare una boccata d'aria fresca. 

  Green economy. Il vertice di Rio tra speranze e preoccupazioni

C'è veramente poco da festeggiare nel World environment day e molto da ripensare e da fare, immediatamente, se vogliamo salvare il pianeta così come lo conosciamo e lasciarne uno vivibile, sicuro ed equo alle prossime generazioni. La green economy è essenziale ma da sola non basta, occorre una green policy planetaria, una rivoluzione dell'economia e delle coscienze della quale si intravede solo qualche timido barlume in un mare di indifferenza per il futuro. 

  Giornata mondiale dell’ambiente: festa o commemorazione?

Il 5 giugno si festeggerà la Giornata mondiale dell’ambiente, slogan di quest’anno “’Economia verde: ti include?” all’insegna di un Pianeta più verde e un’economia più amica dell’ambiente sono almeno dieci i settori dove il consumatore fa la sua parte, dall’edilizia ai trasporti.
Il sito web della manifestazione fornisce infatti un mini decalogo per sostenere l’economia green. Ecco una sintesi dei suggerimenti utili:

  Un decalogo per sostenere l'economia verde

Il 5 giugno è il World Environment Day ossia la Giornata Mondiale dell’Ambiente, una ricorrenza istituita dall'O.N.U. in memoria di quel lontano 1972 quando durante la Conferenza di Stoccolma sull'Ambiente Umano venne stilato l’ U.N.E.P. - United Nations Environment Programme (Programma Ambiente delle Nazioni Unite). Molte e variegate le iniziative per in programma per il WED che ricorre durante la giornata del 5 Giugno e che quest’anno compie il quarantesimo anniversario. Sul sito ufficiale dell’evento troverete news e curiosità per seguire minuto per minuto lo svolgimento di questo particolare giorno. La parola d’ordine del WED è Agire! Per la Giornata Mondiale dell'Ambiente i comitati organizzatori sparsi per ogni nazione stanno cercando di far seguire una condotta ecosostenibile alla popolazione, incentivando la limitazione dei consumi quanto più possibile e utilizzando mezzi di trasporto a basso impatto ambientale. 

  Giornata Mondiale dell’Ambiente: il World Environment Day


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"Ambiente Italia" - Parchi italiani e abusivismo - video con don Ciotti


A partire dal rapporto sulle ecomafie del 2011 la trasmissione di Rai 3 "Ambiente Italia" spiega la situazione del nostro Paese, con un intervento di don Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera, associazione che si occupa della lotta alle mafie

  Parchi italiani e abusivismo - prima parte (video)

  Parchi italiani e abusivismo - seconda parte (video)


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CICLI DI VITA E RAPPORTI TRA GENERAZIONI - VII Festival dell'Economia a Trento e Rovereto (31 maggio/3 giugno) / 1


Altro che “crescita”.
È stata la parola “limite” la più pronunciata al Festival dell’economia di Trento con sorpresa di molti opinionisti e partecipanti. Consumare di più, produrre di più, risparmiare di meno sembra una litania d’altri tempi. Sale piene, invece, per chi indicò, non da ora, meno “spendi e spandi” e più sobrietà.
Iniziò Johan Galtung che prefigurò la caduta della Goldman Sachs, dopo il rovinoso tonfo dei fratelli Lehman che stiamo ancora pagando. I prodotti finanziari stanno inquinando il mercato e saranno guai per l’ultimo anello della catena. “Un’economia buona, proseguì il prof. norvegese, deve rispettare tre principi: diversità, simbiosi ed uguaglianza. Il capitalismo che conosciamo bene è esattamente il contrario”.

  Il Festival della frugalità

Sono tornato dalla sempre bella città di Trento dopo quattro giorni intensi di conferenze, scambi d’opinione e acquisti frenetici di libri. Organizzazione impeccabile come al solito ma i morsi della crisi si sono visti anche a Trento dove c’era molta meno gente del passato. Quest’anno il tema del Festival era il rapporto tra generazioni e lo scontro che sta maturando tra giovani e le due generazioni che li hanno preceduti. Il Festival ha il raro privilegio di mettere insieme grandi pensatori (c’erano due premi Nobel per l’economia e Serge Latouche), politici (Camusso, Fornero, Passera), banchiere e finanzieri (Profumo, Soros), imprenditori (De Benedetti) e decine di studiosi provenienti da Europa e USA. Il pubblico è colto, informato e preparato.

  Festival dell’economia di Trento: qualche riflessione

Il Festival dell'Economia edizione numero sette si è chiuso vantando numeri da record: aumento di presenze (60.000 visitatori di più?), sale sempre strapiene, giro d'affari in crescita (più 20%?) e una massiccia copertura giornalistica dell'evento da parte dei media nazionali (anche se a «tirare», provincialismo italico, è sempre e solo l'arrivo dei ministri).

  Festival dell'Economia: bello, ma poche risposte



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CICLI DI VITA E RAPPORTI TRA GENERAZIONI - VII Festival dell'Economia a Trento e Rovereto (31 maggio/3 giugno) / 2


CICLI DI VITA E RAPPORTI TRA GENERAZIONI - VII Festival dell'Economia  a Trento e Rovereto (31 maggio/3 giugno)

Incontro con George Soros sulla crisi dell'eurozona
introduce: Federico Fubini

  l'audio integrale

Vladimiro Giacché commenta l’intervento di George Soros al Festival dell’Economia di Trento (31 maggio-3 giugno 2012). Qui il video dell’intervento (qui la traduzione italiana). 

  Vladimiro Giacché cosa pensano davvero i mercati della crisi europea

"I confini sociali dell'insicurezza" 
Dibattito nell'ambito del Festival dell'economia di Trento.
Intervengono: Ilvo Diamanti, il Ministro del Welfare, Elsa Fornero e Pierluigi Stefanini

  l'audio integrale

Sussidi al primo impiego, aumento della flessibilità in uscita, investimenti nella formazione e prolungamento dell’età lavorativa: sono queste le misure per ridurre la disoccupazione giovanile in Italia secondo Christopher Pissarides, premio nobel per l’economia nel 2010 ed economista della London School of Economics intervenuto al Festival dell’Economia di Trento 

  Lavoro: nobel Pissarides, ricette per ridurre gap disoccupazione giovanile

  Nella sezione multimediale del festival dell'economia potrete trovare foto, video, podcast e slide delle conferenze di quest'anno.


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La fantastica corsa di Matt - una lezione di vita da cui abbiamo tanto da imparare


Il suo cognome non è noto, ma la sua impresa, immortalata in un filmato, sta facendo il giro del mondo. Affetto da paralisi spastica cerebrale, il bambino ha gravissime difficoltà motorie ma partecipa alla gara di corsa. Arriva ultimo, ma è un trionfo di umanità


IO ESISTO. E sono come voi. Forse non vi batterò mai. Ma, in fondo, esiste un essere umano in grado di poter affermare che su questa terra non esista nessuno in grado di superarlo in qualsiasi prova d'abilità, intelligenza o coraggio? Forse era questo il mantra che il piccolo Matt si ripeteva mentre arrancava e osservava i suoi compagni di scuola corrergli davanti e sparire già dopo la prima curva. Ma lui non se curava. Lui era in gara con la vita. E grazie a lui, la vita ha vinto.

  I fantastici 400 metri di Matt La lezione di un piccolo disabile

  video


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CARITAS - Domenica 10 giugno in tutte le chiese Colletta nazionale per le popolazioni colpite dal Terremoto nel Nord Italia



In Emilia Romagna altri danni, sfollati e vittime dopo la seconda forte scossa con epicentro nella zona di Mirandola, provincia di Modena e diocesi di Carpi. È stata avvertita anche a Bologna, Ravenna, Milano, Mantova, Bolzano, in Veneto, Trentino, Liguria e in tutto il nord. Anche la prima scossa era stata udita in tutto il nord e parte del centro Italia. E la terra purtroppo continua a tremare.
Benedetto XVI ha invitato alla preghiera e alla solidarietà e la Conferenza Episcopale Italiana ha indetto «una Colletta nazionale da tenersi in tutte le chiese domenica 10 giugno, solennità del Corpus Domini. Il ricavato dovrà essere consegnato tempestivamente alle rispettive Caritas diocesane, che provvederanno a inoltrarlo a Caritas Italiana, già operativa nelle zone colpite con un proprio Centro di coordinamento». Scarica il poster (pdf Mb 3,8).

  Domenica 10 giugno Colletta nazionale Terremoto Nord Italia 

Vedi il nostro precedente post:

  I terremoti seminano morte e terrore: Dov’era Dio?.... Perché ha permesso o ha voluto la morte di tanta gente? Perché la disgrazia colpisce più spesso deboli, indifesi, e piccoli?


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È stata colpita al cuore l’Italia vivace, laboriosa, produttiva, quell’Italia che sa rimboccarsi le maniche, che non si arrende nelle prove. È l’Italia che tutti sentiamo nostra, quale che sia la collocazione geografica di ciascuno di noi nello Stivale, l’Italia dell’imprenditorialità diffusa, della qualità della vita dignitosa, della partecipazione attiva dei singoli e della società civile alle sorti comuni. Sin dall’inizio dell’evento sismico, le reazioni della gente e dei responsabili delle istituzioni ci avevano colpito per il loro coraggio e la fiducia nella ripresa immediata

   Bruno Forte:  Sisma e rinascita - Resurrezione e speranza di un popolo (pdf)

È nato “Fare”, un progetto che nell'Emilia ferita dal sisma mette a disposizione delle aziende alte competenze professionali. Ovviamente in modo gratuito, per solidarietà.

   Alberto Picci:  Terremoto, ecco i manager volontari

«È meglio salvarsi, che rimanere in un posto spaccato a metà». «Ed è meglio prendere un camper o una tenda, che stare dentro dove tutto si è rotto». «La morte non serve, bisogna vivere al sicuro»... Non sarebbero discorsi da bambini, ma di questo parlano, seri, i piccoli di Bondeno (una delle zone più devastate fin dalla prima scossa del 20 maggio scorso), non appena si ritrovano nel cortile della casa-famiglia dell’Associazione “Papa Giovanni XXIII” di don Benzi, aperta nel 2005 da Irene e Mauro Tuzza. Non giocano a fare i grandi, lo sono diventati: la notte in cui «è venuto giù il cielo e la terra è salita».

   Lucia Bellaspiga:  «È venuto giù il cielo» I bambini raccontano la notte di paura


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Ha confessato nella notte. L'assassino di Melissa Bassi è un uomo di 68 anni, padre felice di due giovani laureati. Ha compiuto una strage assurda per un movente assurdo.

    Francesco Anfossi:   Brindisi, la banalità del male


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Notizie dal mondo



Secondo il capo degli osservatori dell'Onu sono state le forze governative di Assad. Bilancio: 92 morti, tra cui 32 bimbi. Impiegati cannoni e carri armati'

   Christian Elia:  Siria, un altro massacro

Cronaca, stringata, delle ultime ore in Libia. Un gruppo di miliziani, incolpando il governo di aver attirato in una trappola mortale il loro capo, occupano l’aeroporto di Tripoli. La Cirenaica lavora alla separazione dalla Tripolitania, il consolato Usa a Bengasi oggetto di un attentato.

   Christian Elia:  Libia, l'unica certezza è il caos

Il colpo di mano militare tra il primo e secondo turno delle elezioni presidenziali sembra frutto del teatro dell’assurdo: non se ne conosce l’ispiratore né si sa chi lo manovra. La comunità internazionale vorrebbe sanzioni pesanti contro i golpisti, mentre l’Angola è interessata al nuovo business con Bissau. Ma se regna la confusione nella capitale, il putsch non ha minimamente inciso sulla quotidianità dei villaggi. 

   Angelo Turco:  Guinea-Bissau, paese senza stato

Per giorni si sono rincorse voci sulla morte del presidente. Smentite da una sua apparizione televisiva. Ma si sa che il dittatore sta male e che è in corso una lotta di potere per succedergli. Dalla disputa in atto tra i vertici militari e i capi del partito uscirà la “nuova” Eritrea. Anche se l’Etiopia vuole avere voce in capitolo. Nel frattempo, il popolo soffre. 

   Gianni Ballarini:  Eritrea, guerra di successione

La Shanghai Cooperation Organization (Sco), già definita “Nato dell’Est”, si riunisce a Pechino in questi giorni. I leader di CinaRussia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan, che il britannico Telegraph definisce amabilmente “tiranni” e che costituiscono il nocciolo dell’alleanza, saranno affiancati nel corso dei lavori da quelli di India, Pakistan, Iran e Mongolia (osservatori), Bielorussia e Sri Lanka (“Paesi dialoganti”). Grande novità, anche l’Afghanistan è stato invitato come ospite al summit di quest’anno, dove è probabile che gli venga concesso perfino lo status di osservatore

   Gabriele Battaglia:  La Nato dell'Est guarda all'Afghanistan

I familiari delle vittime della dittatura militare di Augusto Pinochet (1973-1990) hanno fatto ricorso alla Giustizia per impedire lo svolgimento della cerimonia rievocativa del generale prevista per domenica 10 giugno. A portare avanti questa crociata contro una manifestazione che viene definita “una tortura psicologica per coloro che a causa sua hanno perso delle persone care”, la Agrupación de Familiares de Detenidos Desaparecidos (Afdd). La Corte d’Appello ha dato due giorni al direttore generale dei Carabineros, Gustavo González, per elencare tutti gli antecedenti di questa cerimonia, organizzata da ex militari nostalgici nel teatro Caupolicán  di Santiago e alla quale è prevista la partecipazione di circa 4000 persone.

   Stella Spinelli:  Cile contro Cile



Lotta alla mafia

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C'E' BISOGNO DI PIU' RESPONSABILITA' DA PARTE DI TUTTI  di don Luigi Ciotti - Mesagne 29/05/2012



C'E' BISOGNO DI PIU' RESPONSABILITA' DA PARTE DI TUTTI   don Luigi Ciotti

intervento integrale di Don Luigi Ciotti (Presidente Nazionale di LIBERA) alla manifestazione della legalità - Mesagne 29/05/2012


...La giustizia si può costruire solo sulla verità! ...

Il problema grave non é solo chi fa male, ma quanti guardano e a lasciano fare il male ...

Dobbiamo saper raccogliere i semi di speranza che emergono .. no alla rassegnazione non può appartenere al nostro orizzonte umano e culturale … è il NOI che vince!

  VIDEO


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FEDE E
SPIRITUALITA'




"Il coraggio di sperare oggi"

HOREB n. 61 - 1/2012


TRACCE DI SPIRITUALITA'
A CURA DEI CARMELITANI

Il terzo millennio si è aperto sotto il segno della minaccia e la paura è diventata compagna oscura della contemporaneità: paura del nucleare, del degrado ecologico, della manipolazione genetica, dell'invasione di "nuovi barbari", del trovarsi disoccupati, della precarietà dell'esistere, e si ha l’impressione che la speranza sia venuta meno nell’orizzonte della nostra cultura. Per cui, oggi, ci si chiede non solo cosa sperare, ma in modo più radicale: è possibile sperare? 

Questo navigare al buio e senza speranza, determinato da varie circostanze, che a volte sfocia in forme di violenza, di indifferenza verso l’altro o di rassegnazione, di per sé non si addice all’uomo, perché egli, credente o non credente, non solo avverte il bisogno di speranza, “ma è speranza”, egli  sente il bisogno di oltrepassare lo scacco dell’esistenza, seppure confusamente, avverte come un risucchio "in avanti", una gravitazione sul futuro, verso una pienezza di senso. 

Sperare si inscrive nel bisogno profondo dell’essere umano. Per cui, nonostante le paure e le continue frustrazioni, egli avverte che la speranza gli consente di vivere, di perseverare, di mantenersi sveglio finché la morte non sia inghiottita nella vittoria. 

Giovanni Crisostomo evidenziava: «Ciò che ci porta alla sventura non sono tanto i nostri peccati  quanto la disperazione». Pensiamo, allora, che è urgente riflettere e coltivarsi come uomini di speranza perché essa ci educa a non trascorrere i nostri giorni da rassegnati e a non concedere mai, rabbiosamente, spazio alla distruzione. 
La speranza coltivata è seme dirompente che ci consente di camminare in libertà e di scegliere ogni  giorno la via della vita. Essa consente, al credente e al non credente, di inserirsi nella dinamicità degli eventi storici, di guardare in profondità gli avvenimenti e di accettare il rischio delle scelte presenti con la costante tensione al futuro. La speranza coltivata crea nell’uomo un atteggiamento attivo, nutrito di coraggio e di fortezza d'animo, che alimenta la resistenza nella sofferenza e la tensione nella lotta. Essa dà un respiro fresco all’uomo e lo attiva a vivere il suo impegno nel mondo, non perché rimanga quello che è, ma perché si trasformi e diventi ciò che gli è promesso che diventerà. 
È dentro questa prospettiva che si colloca la monografia del presente quaderno ..."  (EDITORIALE)


   Editoriale (pdf)

   Sommario (pdf)

   Ricerche nel Web - Una speranza "crocifissa", ma non sconfitta (pdf)




E' possibile richiedere copie-saggio gratuite:
CONVENTO DEL CARMINE
98051 BARCELLONA P.G. (ME)
E-mail: horeb.tracce@alice.it



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INCONTRI PER L’ESTATE 2012
LECTIO DIVINA 17-22 LUGLIO
LETTURA DEI LIBRI DI SAMUELE con p. Pino Stancari sj



FRATERNITÀ CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO 

   Locandina (pdf)


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SETTIMANA DI SPIRITUALITÀ 6-11 AGOSTO 2012
DA UNA CHIESA TRIONFANTE AD UNA CHIESA MENDICANTE
A 50 anni dal Concilio Vaticano II



 FRATERNITÀ  CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO


   il programma della settimana di spiritualità (pdf)


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‎"Le Frontiere dello Spirito" puntata del 3 giugno 2012


Il programma di cultura e attualità religiosa, curato e condotto dal Cardinale Gianfranco Ravasi, insigne biblista, e dalla giornalista Maria Cecilia Sangiorgi.

Nella prima parte della trasmissione, il cardinale Ravasi commenta con la consueta competenza e autorevolezza la prima lettura (Deuteronomio 4,32-34.39-40) e un frammento del salmo (32/33) proclamati nella celebrazione della domenica.

Nella seconda parte del programma "I volti e le storie", curata da Maria Cecilia Sangiorgi, il servizio "Bolivia da scoprire don Sandro e la sua parrocchia"


   il video della puntata intera sul sito Mediaset


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"I falsi leader che sfruttano l’identità cristiana" - Lectio del Vangelo di P. Silvano Fausti


Questo breve brano è come il finale di una sinfonia dove risuonano tutti i temi armonizzati: i temi del Vangelo. In ogni discorso sensato, la prima parola che uno dice la si capisce bene dall'ultima, dove si va a parare. Da questo passo comprendiamo il senso di tutto il Vangelo: è come aver finito un percorso di montagna, essere sulla cima e rivedere tutto il sentiero che si è fatto.

   "I falsi leader che sfruttano l’identità cristiana" di Silvano Fausti

Il testo è una sintesi rivista e autorizzata della lectio divina tenuta nella Chiesa di San Fedele in Milano nel corso di vari anni. L’audio originale può essere ascoltato qui.


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SS. Trinità - Noi cristiani dobbiamo  costruire la città nuova attorno alla fontana antica di don Tonino Bello, Vescovo

 

Di seguitoun breve testo don Tonino Bello, che ci introduce alla meditazione del mistero della Trinità. Il titolo originale di questo breve scritto è "Uno per uno fa sempre uno. Verso la Pasqua, casa della Trinità" ed è stato pubblicato nel volume Antonio Bello", Omelie e scritti quaresimali, Scritti di mons.Antonio Bello, vol.II (Edizioni Archivio Diocesano Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi e Luce e vita, Molfetta, 1994) 

"Carissimi fratelli, 
l’espressione me l’ha suggerita don Vincenzo, un prete mio amico che lavora tra gli zingari, e mi è parsa tutt’altro che banale.
Venne a trovarmi una sera nel mio studio e mi chiese che cosa stessi scrivendo. Gli dissi che ero in difficoltà perché volevo spiegare alla gente (ma in modo semplice, così che tutti capissero) un particolare del mistero della Santissima Trinità: e cioè che le tre Persone divine sono, come dicono i teologi con una frase difficile, tre relazioni sussistenti.
Don Vincenzo sorrise, come per compatire la mia pretesa e comunque, per dirmi che mi cacciavo in una foresta inestricabile di problemi teologici. Io, però, aggiunsi che mi sembrava molto importante far capire queste cose ai poveri, perché, se il Signore ci insegnato che, stringi stringi, il nucleo di ogni Persona divina consiste in una relazione, qualcosa ci deve essere sotto. 
E questo qualcosa è che anche ognuno di noi, in quanto persona, stringi stringi, deve essere essenzialmente una relazione. Un io che si rapporta con un tu. Un incontro con l’altro. Al punto che, se dovesse venir meno questa apertura verso l’altro, non ci sarebbe neppure la persona. Un volto, cioè, che non sia rivolto verso qualcuno non è disegnabile… 
Colsi l’occasione per leggere al mio amico la paginetta che avevo scritto. Quando terminai, mi disse che con tutte quelle parole, la gente forse non avrebbe capito nulla. Poi aggiunse: “Io ai miei zingari sai come spiego il mistero di un solo Dio in tre Persone? Non parlo di uno più uno più uno: perché così fanno tre. Parlo di uno per uno per uno: e così fa sempre uno. In Dio, cioè, non c’è una Persona che si aggiunge all’altra e poi all’altra ancora. In Dio ogni Persona vive per l’altra. 
E sai come concludo? Dicendo che questo è uno specie di marchio di famiglia. Una forma di ‘carattere ereditario’ così dominante in ‘casa Trinità’ che, anche quando è sceso sulla terra, il Figlio si è manifestato come l’uomo per gli altri”.
Quando don Vincenzo ebbe finito di parlare, di fronte a così disarmante semplicità, ho lacerato i miei appunti. 
Peccato: perché, tra l’altro, avevo scritto delle cose interessanti. Per esempio: che l’uomo è icona della Trinità (“facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza”) e che pertanto, per quel che riguarda l’amore, è chiamato a riprodurre la sorgività pura del Padre, l’accoglienza radicale del Figlio, la libertà diffusiva dello Spirito. 
Ero ricorso anche a ingegnose immagini, come quella del pozzo di campagna la cui acqua sorgiva viene accolta in una grande vasca di pietra e di qui, in mille rigagnoli, va a irrigare le zolle. 
Ma forse don Vincenzo aveva ragione: avrei dovuto spiegare molte cose. Sicché ho preferito trattenere questa sola idea: che, come le tre Persone divine, anche ogni persona umana è un essere per, un rapporto o, se è più chiaro, una realtà dialogica. Più che interessante, cioè, deve essere inter-essente. 
* * * 
Cari fratelli, lo so che la Trinità è molto più che una formula esemplare per noi, e che non è lecito comprimerne la ricchezza alla semplice funzione di analogia. Ma se oggi c’è un insegnamento che dobbiamo apprendere con urgenza da questo mistero, è proprio quello della revisione dei nostri rapporti interpersonali. 
Altro che “relazioni”. L’acidità ci inquina. Stiamo diventando corazze. Più che luoghi d’incontro, siamo spesso piccoli centri di scomunica reciproca. Tendiamo a chiuderci. La trincea ci affascina più del crocicchio. L’isola sperduta, più dell’arcipelago. Il ripiegamento nel guscio, più della esposizione al sole della comunione e al vento della solidarietà. Sperimentiamo la persona più come solitario auto-possesso, che come momento di apertura al prossimo. E l’altro, lo vediamo più come limite del nostro essere, che come soglia dove cominciamo a esistere veramente. 
Coraggio. 
Irrompe la Pasqua! 
E’ il giorno dei macigni che rotolano via dall’imboccatura dei sepolcri. E’ l’intreccio di annunci di liberazione, portati da donne ansimanti dopo lunghe corse sull’erba. E’ l’incontro di compagni trafelati sulla strada polverosa. E’ il tripudio di una notizia che si temeva non potesse giungere più e che corre di bocca in bocca ricreando rapporti nuovi tra vecchi amici. E’ la gioia delle apparizioni del Risorto che scatena abbracci nel cenacolo. E’ la festa degli ex-delusi della vita, nel cui cuore all’improvviso dilaga la speranza. 
Che sia anche la festa in cui il traboccamento della comunione venga a lambire le sponde della nostra isola solitaria. 
Vostro 
+ don TONINO, Vescovo

     video


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OREUNDICI: IL QUADERNO DI GIUGNO 2012 "PASSIONE PER LA VITA" - PASSIONE DI UOMO, PASSIONE DI DIO di Arturo Paoli - L'editoriale di Mario De Maio


OREUNDICI: IL QUADERNO DI GIUGNO 2012 "PASSIONE PER LA VITA" 

Conoscete una parola più ambigua e allo stesso tempo più ricca di sensi della parola “passione”? C’è un verso nel quale Carducci rievoca la giornata tragica in cui Milano fu invasa e saccheggiata dal Barbarossa, e fu la domenica in cui si benedicono le palme e i rami d’olivo: Ahi domenica triste degli ulivi – passione di Cristo e di Milano. Il poeta allude alla domenica che precede la Pasqua cristiana nella quale si dà inizio ai giorni che commemorano il martirio di Cristo. E questo dà alla parola passione il senso di sofferenza estrema. Ma il senso più comune è quello di accanimento per concentrare il tempo e le proprie forze in un gioco, in uno sport o in un’arte che non può riuscire se non con una persistenza nel lavoro, col rischio di lasciare impegni più importanti e necessari. Una mamma si lamenta del figlio appassionato nel gioco che consuma tempo, energie, denaro e soprattutto toglie alla persona una vera utilità di esistere nel tempo. La passione di vivere è bella se vuol dire accogliere la vita con gioia e letizia.

     PASSIONE DI UOMO, PASSIONE DI DIO essere in un movimento permanente di Arturo Paoli

Cari amici,
tra i tanti significati del termine passione quello che preferisco è il brasiliano apaixonado, che significa innamorato. L’innamoramento a una persona, a un’idea, a un luogo è un’esperienza travolgente che ha a che fare con il nostro “desiderio”, la parte più profonda e più viva del nostro essere. Sono tempi di delusione, incertezza, confusione e talora di disperazione come ci informano i giornali e la televisione. Che fare? Come fare diventare il disagio e l’incertezza una opportunità di trasformazione e cambiamento personale e sociale, liberando le energie migliori che sono assopite dentro di noi e nelle nostre comunità?

     L'EDITORIALE DI MARIO DE MAIO

La vita vincerà: è questa
per noi una sicura speranza.
Perché dalla parte della vita
stanno la verità, il bene,
la gioia, il vero progresso.
Dalla parte della vita è Dio
che ama la vita
e la dona con larghezza
Giovanni Paolo II


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Il primo discorso del primo Papa di Silvano Fausti



Il primo discorso del primo Papa di Silvano Fausti Gesuita, biblista e scrittore

Dio fece Signore e Cristo questo Gesù che voi crocifiggeste” (leggi Atti 2,14-36)

È il primo discorso apostolico. Seguono altri, diversi a seconda di chi parla e di chi ascolta. Evidenzio aspetti che sono per noi altrettante domande.
1. Pietro, come Gesù, non predica una dottrina, ma spiega un fatto visibile. Ciò che avviene a Pentecoste è segno che il Crocifisso risorto compie la promessa fatta ad Israele e aperta a tutte le genti. La dottrina rende curiosi; i fatti invece «trafiggono il cuore» e portano a chiedersi: «Che fare?». ...

     Il primo discorso del primo Papa


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  Io sono con voi...
  Ecco Io sono...
  Donami un cuore...
  Se Dio è...
  E' inutile chiedersi...


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DOBBIAMO ESSERE LA LETTERA VIVENTE CHE DIO RISCRIVE OGGI DIVENTANDO PAGINE RIVOLUZIONARIE …no allo sfruttamento e all’oppressione, per essere dalla parte degli sfruttati e degli oppressi. Sull’esempio di Maria, vi invito ad essere “la lettera vivente che Dio riscrive oggi”, “una lettera diversa, per dare speranza”. Infatti, mentre “aumentano le diseguaglianze sociali, i disagi delle famiglie, la corruzione, la mafia e la connivenza, anche i cristiani si sentono sopraffatti dal senso di sconforto e tristezza. Ma è qui che bisogna dare un segnale diverso: “Penso che in tutto questo il Signore ci chiede molto di più di un senso devozione”. Ciò è possibile diventando “pagine rivoluzionarie”, dicendo no allo sfruttamento e all’oppressione, per essere dalla parte degli sfruttati e degli oppressi. Diventare, dunque, pagine di solidarietà, umanità, rispetto dei diritti umani” e far cessare il disimpegno, la mentalità del male e mafiosa. Non possiamo dirci cristiani se cediamo all’indifferenza e all’individualismo, se non ci mettiamo dalla parte dei barboni, delle donne sfruttate in strada. In questo modo il mondo tornerà a credere, a testimoniare la vera bellezza”. (Mons. Francesco Montenegro, Vescovo di Agrigento, Pontificale della Madonna della Lettera, Patrona di Messina, 04.06.2012)

  Omelia mons. Montenegro (video)

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CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni



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Siamo in un tempo di fine! Una nuova grande speranza! Adesso possiamo dare inizio a cose nuove! di Marco Guzzi poeta e filosofo



Relazione tenuta il 12 aprile 2012 presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma nell'ambito della 59^ Assemblea Nazionale dell' Unione Superiore Maggiori d'Italia "In Cristo, nella Chiesa, per il Mondo. Percorsi di vita comunitaria"

"La speranza non é un concetto, é energia, é Spirito... La speranza é la possibilità di dare inizio alle cose...
Cosa significa questa "visione"?.... Se siamo in un tempo di nuovo inizio é anche perche c'é una fine... e per noi é il mistero della Pasqua, del battesimo... noi dobbiamo capire cosa sta finendo per intuire cosa forse può iniziare ai vari livelli ... Quindi per affrontare qualsiasi problema della vita contemporanea e quindi anche "In Cristo, nella Chiesa, per il Mondo. Percorsi di vita comunitaria", dobbiamo comprendere la natura dell'oggi, del tempo che stiamo vivendo. Dobbiamo comprendere più profondamente la natura dell'oggi, capire meglio il nostro tempo: che cosa sta succedendo? Altrimenti, temo, che rischiamo di fare diagnosi sbagliate sul nostro tempo e quindi di non essere poi in grado di elaborare delle terapie adeguate per affrontarne i problemi... ma capire il nostro tempo richiede un grande slancio del pensiero, dobbiamo pensare, e questo manca, manca nella cultura occidentale degli ultimi decenni, manca un'elaborazione seria che interpreti questa fase storica dandoci delle chiavi di lettura, la cultura cosidetta post-moderna si é ridotta a una chiacchiera... il pensiero viene disertificato, anche in ambito cristiano, ci dimentichiamo che per noi il pensiero non é un optional: En arché en o logos, è il Pensiero nel principio...
Dobbimo interpretare meglio questo tempo, la nostra storia, anche perche la carenza di interpretazioni adeguate fa prevalere solo voci pessimistiche, unilateralmente pessimistiche: il mondo va alla malora!
Ma allora qual'è la speranza cristiana, l'annuncio che noi andiamo a dire al mondo...
Ma allora dov'è la bella notizia che deve annunziare il credente?..."
Viviamo cambiamenti starordinari che mettono in travaglio tutte le nostre identità...

   GUARDA E ASCOLTA  LA RELAZIONE  INTEGRALE


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"La scommessa giusta" di mons. Bruno Forte


Scommettere sulla famiglia fondata sul matrimonio e aperta al dono dei figli e impegnarsi a promuovere le condizioni di lavoro e di rispetto per la festa, che ne aiutano la serenità e la crescita, è contribuire al bene di tutti, liberandosi da logiche spesso riduttive e confuse riguardo al suo valore di cellula decisiva della società e del suo domani. È il messaggio che da Milano parte oggi per l'Italia e il mondo intero.

   La scommessa giusta di Bruno Forte


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BENEDETTO  XVI - Visita Pastorale all'Arcidiocesi di Milano e
VII Incontro Mondiale delle Famiglie (1-3 giugno 2012)
GIORNATA DEL 2  GIUGNO - Mattina



Benedetto allo stadio "San Siro" davanti a 80mila persone per l'incontro con i cresimandi

"... Ora siete cresciuti, e potete dire il vostro «sì» a Dio, un «sì» libero e consapevole. Il sacramento della Cresima conferma il Battesimo ed effonde su di voi con abbondanza lo Spirito Santo. Voi stessi ora, pieni di gratitudine, avete la possibilità di accogliere i suoi grandi doni che vi aiutano, nel cammino della vita, a diventare testimoni fedeli e coraggiosi di Gesù. I doni dello Spirito sono realtà stupende, che vi permettono di formarvi come cristiani, di vivere il Vangelo e di essere membri attivi della comunità. Ricordiamo insieme questi doni:

– il primo è la sapienza, che vi fa scoprire quanto è buono e grande il Signore e rende la vostra vita piena di sapore, perché siate, come diceva Gesù, «sale della terra»;
– poi il dono dell’intelletto, così che possiate comprendere in profondità la Parola di Dio e le verità della fede;
– quindi il dono del consiglio, che vi guiderà alla scoperta del progetto di Dio sulla vostra vita;
– il dono della fortezza, per vincere le tentazioni del male e fare sempre il bene, anche quando costa sacrificio;
– viene poi il dono della scienza, che insegna a trovare nel creato i segni, le impronte di Dio e ad animare con il Vangelo il lavoro di ogni giorno;
– un altro dono è quello della pietà, che tiene viva nel cuore la fiamma dell’amore per il nostro Padre che è nei cieli, in modo da pregarLo ogni giorno con fiducia e tenerezza di figli amati;
– il settimo e ultimo dono è il timore di Dio, che non significa paura di Lui, ma sentire per Lui un profondo rispetto e il desiderio di fare sempre la sua volontà.

Cari ragazzi, tutta la vita cristiana è un cammino, è come percorrere un sentiero che sale su un monte in compagnia di Gesù; con questi doni preziosi la vostra amicizia con Lui diventerà ancora più vera e più stretta. Essa si alimenta continuamente con il sacramento dell’Eucaristia, nel quale riceviamo il suo Corpo e il suo Sangue. Per questo vi invito a partecipare sempre con gioia e fedeltà alla Messa domenicale, quando tutta la comunità si riunisce insieme a pregare, ad ascoltare la Parola di Dio e a prendere parte al Sacrificio eucaristico. E accostatevi anche al Sacramento della Penitenza, alla Confessione: è l’incontro con Gesù che perdona i nostri peccati e ci aiuta a compiere il bene. Non manchi poi la vostra preghiera personale di ogni giorno. Imparate a dialogare con il Signore, confidatevi con Lui, ditegli le gioie e le preoccupazioni, e chiedete luce e sostegno per il vostro cammino. ..... (Benedetto XVI)

   «Ragazzi tendete ad alti ideali, siate santi!»

CELEBRAZIONE DELL'ORA MEDIA CON CLERO, SEMINARISTI E CONSACRATI 
meditazione in Duomo
"Il celibato sacerdotale e la verginità consacrata segno luminoso di  carità pastorale e di un cuore indiviso"
 
   OMELIA BENEDETTO XVI

   il servizio del TG2


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(RIPROPOSTO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"


"In questo tempo siamo in cerca del Dio vicino. . Cerchiamo una fraternità che, in mezzo alle sofferenze, sostiene l’altro e così aiuta ad andare avanti. Dopo questo concerto molti andranno all’adorazione eucaristica – al Dio che si è messo nelle nostre sofferenze e continua a farlo. Al Dio che soffre con noi e per noi e così ha reso gli uomini e le donne capaci di condividere la sofferenza dell’altro e di trasformarla in amore." (Benedetto XVI - VIDEO)

  BENEDETTO XVI: "Siamo in cerca del Dio vicino" (video)

“Le famiglie del mondo incontrano Benedetto XVI” è uno degli slogan, che una volta tanto dice la verità.
Gli esperti la chiamano 'la cellula della società', i giuristi 'la prima comunità', più comunemente si dice 'mamma, papà e figli' (al plurale, quando va bene).
Profili, carnagioni, abiti, lingue oltre a striscioni e bandiere testimoniano la straordinaria varietà delle provenienze. Tutti cattolici? Per la maggior parte sì, ma c'era anche un piccolo gruppo di turchi musulmani.
  Paolo Branca: Se con il Papa arrivano i Turchi alle porte di Milano

Ha colpito molto sabato sera il modo in cui Benedetto XVI ha risposto alle domande delle famiglie. Ma è davvero solo una sua dote personale?
  Giorgio Bernardelli: Se la Chiesa parlasse di più a braccio



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UN VINO CHE VA PER SEMPRE! One World Family Love - Il Papa in festa con le famiglie del mondo - Milano 2 giugno 2012 (video e testo)

 
VII INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE  (1-3 GIUGNO 2012) A MILANO
UN VINO CHE VA PER SEMPRE!

FESTA DELLE TESTIMONIANZE INTERVENTO DI BENEDETTO XVI Parco di Bresso Sabato, 2 giugno 2012.

Ad accogliere Benedetto XVI alla parte serale della Festa delle Testimonianze, dal titolo “One world, family, love”, oltre 350 mila persone riunite nell’area di Milano Campo Nord - Aeroporto di Bresso.Seduto in mezzo ad alcune famiglie italiane e del mondo. Benedetto XVI ha partecipato alla Festa rispondendo ad alcune domande.

"...Nel Rito del Matrimonio, la Chiesa non dice: «Sei innamorato?», ma «Vuoi», «Sei deciso». Cioè: l’innamoramento deve divenire vero amore coinvolgendo la volontà e la ragione in un cammino, che è quello del fidanzamento, di purificazione, di più grande profondità, così che realmente tutto l’uomo, con tutte le sue capacità, con il discernimento della ragione, la forza di volontà, dice: «Sì, questa è la mia vita». Io penso spesso alle nozze di Cana. Il primo vino è bellissimo: è l’innamoramento. Ma non dura fino alla fine: deve venire un secondo vino, cioè deve fermentare e crescere, maturare. Un amore definitivo che diventi realmente «secondo vino» è più bello, migliore del primo vino. E questo dobbiamo cercare. E qui è importante anche che l’io non sia isolato, l’io e il tu, ma che sia coinvolta anche la comunità della parrocchia, la Chiesa, gli amici. Questo, tutta la personalizzazione giusta, la comunione di vita con altri, con famiglie che si appoggiano l’una all’altra, è molto importante e solo così, in questo coinvolgimento della comunità, degli amici, della Chiesa, della fede, di Dio stesso, cresce un vino che va per sempre. .." (Benedetto XVI)

   INTERVENTO DI BENEDETTO XVI

   One World Family Love-Il Papa in festa con le famiglie del mondo (video integrale)


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"La logica dell'utile porta solo forti diseguaglianze e degrado” - Benedetto XVI - Milano


VISITA PASTORALE ALL’ARCIDIOCESI DI MILANO E VII INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE (1-3 GIUGNO 2012)

 “La logica dell'utile porta solo forti diseguaglianze e degrado”

CELEBRAZIONE EUCARISTICA OMELIA DI BENEDETTO XVI
  Domenica, 3 giugno 2012 Solennità della Santissima Trinità
 Benedetto XVI ha presieduto la concelebrazione eucaristica davanti a una folla immensa, stimata in oltre un milione di persone, che fin dalle prime luci dell’alba ha gremito le navate “a cielo aperto” della grande area del Parco Nord - Aeroporto di Bresso.
  
"...Armonizzare i tempi del lavoro e le esigenze della famiglia, la professione e la maternita', il lavoro e la festa, e' importante per costruire societa' dal volto umano” "in questo privilegiate sempre  la logica dell'essere rispetto a quella dell'avere: la prima costruisce, la seconda finisce per distruggere"… "Non e' la logica unilateraledell'utile proprio e del massimo profitto quella che puo' concorrere ad uno sviluppo armonico, al bene della famiglia e ad edificare una societa' piu' giusta, perche' porta con se' concorrenza esasperata, forti disuguaglianze, degrado dell'ambiente, corsa ai consumi, disagio nelle famiglie. ..."
   Omelia di Benedetto XVI


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Poche ore dopo il ritorno di Benedetto XVI da Milano a Roma, la congregazione per la dottrina della fede ha pubblicato lunedì 4 giugno una notificazione comprendente due paragrafi sull’indissolubilità del matrimonio e sul divorzio e le nuove nozze.
Su entrambi questi argomenti il papa si era espresso la sera di sabato 2 giugno, rispondendo a braccio alle domande di due coppie di coniugi, convenuti a Milano per il VII incontro mondiale della famiglia

  Sandro MagisterMatrimonio. I  due linguaggi del Sant'Uffizio e del papa

La grande marcia è cominciata alle sei del mattino. Già a quell’ora da Niguarda, da Sesto, da Monza convergevano i fedeli diretti a Bresso. Tanti i lombardi, che amano fare le cose in grande: portavano sulle spalle grossi zaini, e frigo da spiaggia, e seggiolini e borracce, come andassero in campeggio in Valtellina. Qualcuno brandiva una mappa con il percorso, benché da Milano bastasse andare diritto per viale Suzzani per arrivare a destinazione. Quanti passeggini, e che armeggìo di biberon e di ciucci, e bandiere, e striscioni. Qualcuno s’era portato una tenda, qualcuno perfino gli scarponi da montagna – benché notoriamente Bresso sia piatta come un biliardo. Comunque commuoveva, quel popolo dell’alba che andava dal Papa. Senza clamori, silenzioso, semplicemente contento. Una folla che man mano andava accalcandosi fino a sfociare nella grande spianata dell’aeroporto; e allora, entrando, si guardavano fra di loro stupiti: «Ma guarda, quanti siamo!».

  Marina CorradiDi nuovo e ancora

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Le risposte alla lettera di don Julian Carron sugli episcopati di Martini e Tettamanzi



Le risposte alla lettera di don Julian Carron (sugli episcopati di Martini e Tettamanzi)

Ha suscitato  diverse reazioni la triste lettera riservata (del marzo 2011) di don Julián Carrón, attuale Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, a mons. Giuseppe Bertello, nell’ambito delle consultazioni della Santa Sede riguardo la nomina del nuovo vescovo per la diocesi di Milano.
   la lettera pubblicata da il "Il Fatto Quotidiano"

La risposta a lettera di don Julian Carron,  firmata da fedeli diocesi di Milano

"... Vorremmo testimoniare, in quanto fedeli di questa diocesi, che quanto scritto dal reverendo Carrón non corrisponde a quanto abbiamo vissuto di persona e abbiamo visto coi nostri occhi.
Ricordiamo pochi fatti a titolo di esempio: quanto al ministero del card. Martini, la Scuola della parola, che ha insegnato a migliaia di fedeli di tutte le età a coniugare ascolto della Scrittura e fedeltà al Vangelo nella vita di ogni giorno, e che ha suscitato l’ammirazione e lo stupore di molte persone lontane dalla fede. E poi la Cattedra dei non credenti, che ci ha insegnato ad approfondire la nostra poca fede di fronte a questioni cruciali e brucianti – per noi e per tutti – di quella modernità in cui siamo pur chiamati a vivere. Altro che “frattura tra sapere e credere”! Altro che “intimismo e moralismo”! ..."

   risposta a lettera di don Julian Carron, firmata da fedeli diocesi di Milano

"La lettera di Carrón, che sponsorizza la nomina di Scola a Milano, liquida in modo arrogante gli episcopati di Martini e Tettamanzi ed esprime una concezione anticonciliare di Chiesa." di Noi Siamo Chiesa
Con spirito ecclesiale e parresia, diciamo di non riconoscerci nell’idea di fede e di Chiesa di Gesù Cristo che emerge dalla lettera inviata nel marzo del 2011 da don Julìan Carrón, presidente di Comunione e Liberazione, a mons. Bertello, nunzio apostolico in Italia, in vista della nomina del successore del Card. Tettamanzi.

   L'intervento di Noi Siamo Chiesa


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 BENEDETTO XVI
 





 
    Angelus/Regina Cæli - 3 giugno 2012

      Udienza - 6 giugno 2012, Visita pastorale a Milano - VII Incontro Mondiale delle Famiglie

    DiscorsoIncontro con la Cittadinanza in Piazza Duomo a Milano (1° giugno 2012)

    DiscorsoConcerto in onore del Santo Padre e delle Delegazioni Ufficiali dell'Incontro Mondiale delle Famiglie nel Teatro alla Scala di Milano (1° giugno 2012)

    DiscorsoCelebrazione dell'Ora Media nel Duomo di Milano (2 giugno 2012)

    DiscorsoIncontro con i Cresimandi nello Stadio "Meazza" a San Siro (2 giugno 2012)

    DiscorsoIncontro con le Autorità nella Sala del Trono dell’Arcivescovado di Milano (2 giugno 2012)

    DiscorsoFesta delle Testimonianze nel Parco di Bresso (2 giugno 2012)

    DiscorsoPranzo con Cardinali, Vescovi e alcune Famiglie nell’Arcivescovado di Milano (3 giugno 2012)


      Visita Pastorale all'Arcidiocesi di Milano e VII Incontro Mondiale delle Famiglie 2012 (1-3 giugno)



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OPINIONI E COMMENTI



Milano città della famiglia; Epifania della famiglia. Con queste due frasi Benedetto XVI ha sintetizzato i tre giorni vissuti tra venerdì  e domenica scorsi a Milano dove, oltre a visitare la diocesi, ha presieduto agli avvenimenti conclusivi del VII Incontro mondiale delle famiglie.

  OSSERVATORE ROMANOEpifania della famiglia

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            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm