"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°23 del 2012

Aggiornamento della settimana

- dal 9 al 15 giugno 2012 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 22  giugno 2012          


 
 



IL VANGELO DELLA DOMENICA 

LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo

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Preghiera dei fedeli




OMELIA 

 di P. Gregorio Battaglia
    di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia

 
N. B. La Lectio a cura di Fr. Egidio Palumbo sarà sospesa e riprenderà in Ottobre
    La Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
         (di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
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NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 








I NOSTRI TEMPI



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UNA BELLA NOVITA'. Le donne che diventano protagoniste nella vita delle chiese come in quella delle società civili


 UNA BELLA NOVITA'. 
Le donne che diventano protagoniste nella vita delle chiese come in quella delle società civili
L’ingresso delle donne da protagoniste nella vita delle chiese come in quella delle società civili è segnale chiaro della  grande trasformazione epocale che, a partire dagli ultimi due secoli, costruisce un futuro di novità.
Nel post: 
- Una donna segretario generale aggiunto della Conferenza episcopale francese e un inserto sull'Osservatore Romano;
-  Un discorso sul divino in chiave femminista; 
- Il convegno del Coordinamento Teologhe italiano;
-  La rabbina Jonas nella Berlino nazista

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Una donna segretario generale aggiunto della Conferenza episcopale francese e un inserto sull'Osservatore Romano. Ma basterà davvero per rispondere alla «fuga delle quarantenni»?

  Donne e Chiesa: è solo faccenda di ruoli? di Maria Elisabetta Gandolfi 

Un discorso sul divino in chiave femminista non può consistere semplicemente nel sostituire il linguaggio maschile con uno femminile, nell’usare “Madre” al posto di “Padre”. Il vero contributo della teologia femminista è infatti quello «di evidenziare la dinamica di potere inerente all’atto di parlare sul divino e di invitare le voci più diverse a partecipare alla discussione», imparando ad ascoltare e a valorizzare i molti nomi dati a Dio e, allo stesso tempo, a rispettare le molte persone che lo nominano. Il tutto nella consapevolezza che, se «il linguaggio su Dio è uno dei più difficili e pericolosi con cui lavorare, perché può tradursi in strutture oppressive quanto costituire un trampolino per la liberazione», la sfida deve essere quella di offrire al mondo «un linguaggio sul divino che abbia un significato rispetto a tanti messaggi di odio ispirati dalla destra e vomitati in nome di Dio». È questo il senso dell’intervento della teologa femminista Mary Hunt, co-fondatrice e co-direttrice della Women’s Alliance for Theology, Ethics and Ritual a Silver Spring, nel Maryland, pubblicato, col titolo “Un discorso femminista sul divino in un mondo post-moderno” sul numero 66 dei Quaderni di Teologia Pubblicadell’Instituto Humanitas Unisinos, l’Università gesuita del Vale do Rio dos Sinos, a São Leopoldo, nello Stato brasiliano del Rio Grande do Sul (www.ihu.unisinos.br). Ne riportiamo qui di seguito ampi stralci, in una nostra traduzione dal portoghese. (fonte: ADISTA Claudia Fanti)

  UN LINGUAGGIO FEMMINISTA SUL DIVINO

«Teologhe rileggono il Vaticano II. Assumere una storia, preparare il futuro» è il titolo del convegno teologico internazionale che si terrà dal 4 al 6 ottobre – dunque pochissimi giorni prima del 50° anniversario dell’avvio del Concilio Vaticano II - presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo a Roma, organizzato dal Coordinamento Teologhe italiano (Cti).

  "Il Concilio ha valorizzato la differenza di genere"

Manca poco, ormai. Tutte le volte che lo pensiamo, ci tremano i polsi. Al convegno di ottobre si sono già iscritte quasi duecento persone. Ma: nell’evento che chiude il convegno riusciremo a riempire una sala da 1800 posti per esprimere, insieme a tanti altri, la fiducia e la speranza che la memoria del Concilio, nonostante tutto, riesce ancora ad infonderci?
Si sono iscritte al convegno teologhe che vengono da paesi molto lontani, perfino dell’emisfero sud, dove le risorse economiche non consentono certo a laiche e religiose impegnate nella vita della chiesa di darsi al lusso. Celebrare da donne l’apertura di un Concilio che, per la prima volta nella storia, sia pure timidamente, si è mostrato sensibile a un’umanità fatta anche di donne non è, infatti, un lusso.

  Manca poco…

Donne. Un problema ovunque
La rabbina Jonas nella Berlino nazista
Il coraggio, l’intelligenza, la fedeltà di una donna che non volle rinunciare né allo studio, né alla fede, ma anche una tradizione più articolata di quella che immaginiamo.

con Haim Cipriani, Maria Teresa Milano, Ada Prisco 
puntata di "Uomini e Profeti -  RAI radiotre
sabato 9 giugno 2012

Anche nel mondo religioso ebraico le donne mostrano una certa inquietudine: il loro ruolo mutato nella società non trova un corrispettivo nel mondo religioso, dove ancora il privilegio maschile, per quanto riguarda il ruolo negli studi e nella gestione della autorità spirituale non lascia spazio alla prospettiva femminile. Ma deve proprio essere così? Siamo sicuri che la tradizione autorizzi questa emarginazione intellettuale e spirituale della donna? Il rabbino “riformato” Haim Cipriani rilegge la tradizione in un’ottica femminile, scoprendo vi sono al suo interno posizioni aperte e accoglienti. Ne è prova anche una donna vissuta nella Berlino nazista, Regina Jonas, che studiò e divenne rabbina, scelse di rimanere nella sua città finché fu deportata a Terezin e fatta morire ad Auschwitz. Ma come mai cadde il silenzio su di lei? Perché nessuno ne ha risuscitato la storia, fino ai due ultimi libri recenti. Ospiti della puntata le due autrici: Maria Teresa Milano e Ada Prisco. 
Ascolta o scarica:
  la puntata integrale (audio)

Vedi anche il nostro precedente post:
  L'Osservatore Romano pubblica l'inserto femminile «Donne, Chiesa, Mondo»


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Alex Zanotelli: stop al geocidio! - Alla vigilia di “RIO+20”, che si terrà a Rio dal 20 al 22 giugno 2012.


Alex Zanotelli: stop al geocidio!

Siamo alla vigilia di un altro importante appuntamento per salvare il Pianeta Terra: “RIO+20”, che si terrà a Rio dal 20 al 22 giugno 2012.

Nel 1992 infatti l’ONU aveva convocato a Rio de Janeiro una Conferenza sul Pianeta Terra. Purtroppo alle tante speranze suscitate sono seguiti vent’anni di amare delusioni che hanno portato all’attuale e grave crisi ecologica. Particolarmente amari i fallimenti delle conferenze sul clima di Copenhagen(2009), di Cancun(2010) e di Durban(2011).Siamo sull’orlo dell’abisso. Per questo l’ONU ha nuovamente invitato i governi e le organizzazioni popolari a Rio per trovare una risposta. Ma non ci saranno risposte adeguate se non si capisce che dietro alla crisi ecologica ci sta una profonda crisi antropologica.
La Mercificazione dell’umano che sta avvenendo sotto i nostri occhi ha come conseguenza la mercificazione della Madre Terra. Viviamo dentro un Sistema che ha come unico scopo il profitto, per cui riduciamo sia le persone come il Pianeta Terra a Merce ...

  Alex Zanotelli - stop al geocidio!


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Lavoro, milioni di piccoli schiavi
Il 12 giugno si celebra la Giornata mondiale contro lo sfruttamento minorile: 215 milioni i bimbi e i ragazzi sotto ai 18 anni costretti a lavorare. L’esperienza del Cesvi in Kenya.

    Alberto Picci:   Bambini al lavoro: 215 milioni di vittime

    Alberto Picci:   Si inizia a 5 anni

    Alberto Picci:   Una spaventosa povertà



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NIGERIA.L'ennesima ondata di attacchi contro i cristiani trasforma nuovamente la domenica dei fedeli in un bagno di sangue.
Il ministro della Cooperazione e integrazione, Andrea Riccardi, ha parlato di "un disegno ormai chiaro di pulizia etnica e religiosa" sottolineando che la "comunita' internazionale non puo' piu' assistere a questo massacro di innocenti senza intervenire".

    Massacri nelle chiese in Nigeria

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Non serve aver paura é invece importante adottare i giusti comportamenti

    Cosa fare durante il terremoto. (video)


NON DIMENTICHIAMOCI DELLE ZONE DELL'EMILIA ROMAGNA COLPITE DAL TERREMOTO!
Appello rivolto a docenti, personale ATA, educatori, dirigenti scolastici e lavoratori della conoscenza per il progetto INSIEME LA SCUOLA NON CROLLA attraverso il quale si vuole garantire ai bambini e alle bambine (dai 3 ai 14 anni) delle zone terremotate un contesto organizzato e quaificato dove svolgere attività educative durante i mesi di luglio e agosto.
La scuola pubblica, luogo principe della costruzione della cittadinanza, luogo dove si sviluppano le relazioni sociali e dove si costruiscono appartenenze e senso della comunità. ...

    Insieme la scuola non crolla

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Io credo che quando una  società non è più in grado di proteggere gli anziani e i bambini, significa che un ciclo si è concluso e dobbiamo dare inizio ad altro. Facciamo in fretta.

   Lorella Zanardo:  Cercasi don Milani disperatamente





Notizie dal mondo



Nel 2011, per colpa degli attentati e dei combattimenti sono stati uccisi o feriti 1.756 bambini. Reclutati anche 316 minorenni. La dettagliata denuncia delle Nazioni Unite.

   FAMIGLIA CRISTIANA:  Afghanistan, l'ecatombe dei bambini

Congo, ora è emergenza umanitaria
Nelle regioni orientali del Paese africano si intensificano i combattimenti fra diversi gruppi armati. A pagarne il prezzo, i civili. L'allarme degli organismi internazionali.

   Luciano Scalettari e Alberto Picci:  Si ricomincia a combattere. Tutti contro tutti
   Luciano Scalettari e Alberto Picci:  Il Pam: "Emergenza per decine di migliaia di profughi"
   Luciano Scalettari e Alberto Picci:  La sanità è andata ko a causa della guerra civile

Guerre civili, la Somalia a una svolta
Una forte offensiva diplomatica, ma anche militare, mira a stabilizzare le istituzioni del Paese africano e a stroncare gli Shabab. La fine della guerra civile sembra più vicina.

   Luciano Scalettari:  A tappe forzate verso la pace
   Luciano Scalettari:  Rinnovato impegno degli Stati Uniti per pacificare la Somalia
   Luciano Scalettari:  Offensiva militare contro le roccaforti degli Shabab
   Luciano Scalettari:  Shabab sconfitti e divisi
   Luciano Scalettari:  Scheda - una guerra civile lunga 21 anni

Se il presidente del Sudan, ricercato dalla Corte penale internazionale dell’Aia, andrà a Lilongwe a luglio per il vertice dell’Unione africana verrà arrestato. Lo ha detto a chiare lettere la neoeletta presidente del Malawi. Un segnale importante per l’Africa.

   NIGRIZIA:  Joyce Banda: schiaffo a El-Bashir

Una doccia fredda ha risvegliato gli egiziani a due giorni dall’appuntamento elettorale che vedrà i due candidati Ahmed Shafik, ex-Primo Ministro di Mubarak, e Mohammed Mursi dei Fratelli Musulmani, sfidarsi il 16 e 17 giugno per la Presidenza dell’Egitto.

   Costanza Spocci:  Egitto, democrazia in ostaggio

Incarcerati per 45 giorni. Una delegazione della Corte penale internazionale (Cpi) dell'Aja è stata improvvisamente arrestata nel fine settimana a Zintan, nelle montagne occidentali del Nafusa, mentre si intratteneva con Seif el Islam Gheddafi, il figlio secondogenito dell'ex rais libico detenuto dal novembre scorso nel paese e sotto accusa anche alla Cpi

   Fausto Della Porta:  La Libia arresta la Corte Penale

L’Esercito di resistenza del Signore, che fa capo a Joseph Kony e si muove tra Rd Congo, Repubblica Centrafricana e Sud Sudan, continua a reclutare bambini, a praticare stupri e a seminare insicurezza. Non bisogna abbassare la guardia, afferma Ban Ki-moon.

   Luciano Bertozzi:  Crimini Lra: rapporto Onu

Il racconto in presa diretta della tragedia di un popolo raccontata al telefono dal padre gesuita Paolo Dall’Oglio.

   Paolo Dall'Oglio:  La mia Siria nel sangue (testo+audio)

Una signora anziana, che vive nel centro di Atene, intervistata da un’emittente televisiva denuncia come la polizia, da lei chiamata in soccorso mentre sconosciuti, nella notte, cercavano di entrare nel suo appartamento, abbia rifiutato di intervenire. “Mi hanno detto che non c’erano volanti a disposizione. Allora ho telefonato a quelli di Alba dorata. Sono arrivati in pochi minuti e hanno fatto scappare i ladri”.

   Margherita Dean:  Grecia, dati e fatti

Domenica 17 giugno, la Grecia torna alle urne per la seconda volta in poco più di un mese, dopo che i risultati delle elezioni del 6 maggio scorso hanno determinato un quadro di alleanze governative impossibili. A partire dal 7 maggio, gli elettori greci che, il giorno prima avevano espresso una rabbiosa opposizione al memorandum, sono stati i protagonisti passivi di una serie interminabile di pressioni, nazionali e internazionali: impugnata l’arma della minaccia che la Grecia fuoriesca dall’Euro (anche se non è mai stato spiegato come questo sia tecnicamente possibile), le istituzioni europee hanno pesantemente influenzato il clima politico greco.

   Margherita Dean:  Grecia, a due giorni dal voto





Lotta alla mafia

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BELPASSO - La mafia ha paura e brucia le arance, ma non la speranza. L'impegno di Libera continua!



BELPASSO (CT) - Incendio distrugge agrumeto confiscato alla mafia e affidato alla cooperativa "Beppe Montana Libera Terra"
In fumo oltre 2000 piante di aranci e 100 alberi di ulivo.Libera: «In attesa dei risultati delle indagini, il nostro impegno in quel territorio proseguirà con più determinazione e corresponsabilità. Non ci fermeremo»
Un incendio verificatosi nella giornata di domenica ha distrutto circa sei ettari di agrumeto in contrada Casabianca località Belpasso-Catania. Si tratta di terreni confiscati al clan mafioso della famiglia Riela e affidati ai giovani della cooperativa "Beppe Montana Libera Terra". I giovani della cooperativa, dopo il sopralluogo tecnico, hanno presentato una denuncia contro ignoti alla locale compagnia dei Carabinieri. Secondo i primi rilevamenti sono andate totalmente in fumo oltre 2000 piante di aranci e 100 di ulivo. I terreni erano perimetrali e recintati.

  il comunicato di LIBERA

La bella storia della Coop. Soc. "Beppe Montana - Libera Terra" si è costituita nel giugno 2010

  "Beppe Montana - Libera Terra"

 L'articolo di Nando Dalla Chiesa:

  La mafia brucia le arance, non la speranza

A Belpasso il 23.05.2012 in occasione  del Ventennale "Strage di Capaci 1992-2012" era stata organizzata una riuscita manifestazione culminata in una fiaccolata molto partecipata dalla cittadinanza

  VIDEO


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Gratteri, noi siamo con te - La 'ndrangheta sta progettando un attentato contro il Procuratore aggiunto di Reggio Calabria



(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 13 GIU - La 'ndrangheta sta progettando un attentato contro il Procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri. L'ha rivelato un pentito e l'esplosivo sarebbe già arrivato a Reggio Calabria. Del progetto di attentato a Gratteri s'è occupato il Cosp di Reggio e ha aperto un'inchiesta la Dda di Catanzaro. Nicola Gratteri è uno dei magistrati più attivi nella lotta alla 'ndrangheta, già obiettivo di progetti di attentati, sotto scorta da oltre 20 anni.
IL MOVIMENTO REGGIO NON TACE 
invita tutti, specie i giovani, a radunarsi domenica 17 giugno alle ore 18 in piazza Castello

Scorta Civica della Procura.
Allora, dinanzi a quest'ulteriore minaccia, non possiamo tacere! Il dr Gratteri, poi, non è solo un magistrato competente: con scelte di vita che sostiene di persona da oltre vent'anni, ha dimostrato che la lotta alla 'ndrangheta è efficace non solo con un'alta pro-fessionalità, ma quando nasce dall'amore vero per coloro che soffrono per la sua prepo-tenza e dall'amore viscerale per la propria terra. Lo sappiamo bene tutti i cittadini (e in particolare giovani e studenti) che abbiamo avuto occasione d'ascoltarlo.

Per questo, le minacce contro il dr. Gratteri sono minacce contro il futuro di tutti!!!

NOI OPPORREMO LE NOSTRE PERSONE A QUESTE MINACCE!

Proprio quest'anno, in cui ricordiamo i vent'anni delle stragi avvenute con l'uccisione di Falcone e Borsellino, vogliamo affermare che non ci accontenteremo di piangere (dopo) nuovi morti. Già da subito vogliamo gridare che

DOBBIAMO ASSUMERCI ORA LA RESPONSABILITÀ DI RI-ESISTERE PER RIAPPROPRIARCI DEL NOSTRO FUTURO CAMMINANDO A TESTA ALTA CON GRATTERI! GRATTERI, NOI SIAMO CON TE

    scorta civica alla Procura

  Il sito del movimento: ReggioNonTace!

Dibattito tenuto il 06/06/2012 con Nicola Gratteri organizzato dalla Società Italiana di Scienze Forensi presso il Liceo Scientifico "E. Fermi" di Cosenza.  

  VIDEO


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FEDE E
SPIRITUALITA'




"Il coraggio di sperare oggi"

HOREB n. 61 - 1/2012


TRACCE DI SPIRITUALITA'
A CURA DEI CARMELITANI

Il terzo millennio si è aperto sotto il segno della minaccia e la paura è diventata compagna oscura della contemporaneità: paura del nucleare, del degrado ecologico, della manipolazione genetica, dell'invasione di "nuovi barbari", del trovarsi disoccupati, della precarietà dell'esistere, e si ha l’impressione che la speranza sia venuta meno nell’orizzonte della nostra cultura. Per cui, oggi, ci si chiede non solo cosa sperare, ma in modo più radicale: è possibile sperare? 

Questo navigare al buio e senza speranza, determinato da varie circostanze, che a volte sfocia in forme di violenza, di indifferenza verso l’altro o di rassegnazione, di per sé non si addice all’uomo, perché egli, credente o non credente, non solo avverte il bisogno di speranza, “ma è speranza”, egli  sente il bisogno di oltrepassare lo scacco dell’esistenza, seppure confusamente, avverte come un risucchio "in avanti", una gravitazione sul futuro, verso una pienezza di senso. 

Sperare si inscrive nel bisogno profondo dell’essere umano. Per cui, nonostante le paure e le continue frustrazioni, egli avverte che la speranza gli consente di vivere, di perseverare, di mantenersi sveglio finché la morte non sia inghiottita nella vittoria. 

Giovanni Crisostomo evidenziava: «Ciò che ci porta alla sventura non sono tanto i nostri peccati  quanto la disperazione». Pensiamo, allora, che è urgente riflettere e coltivarsi come uomini di speranza perché essa ci educa a non trascorrere i nostri giorni da rassegnati e a non concedere mai, rabbiosamente, spazio alla distruzione. 
La speranza coltivata è seme dirompente che ci consente di camminare in libertà e di scegliere ogni  giorno la via della vita. Essa consente, al credente e al non credente, di inserirsi nella dinamicità degli eventi storici, di guardare in profondità gli avvenimenti e di accettare il rischio delle scelte presenti con la costante tensione al futuro. La speranza coltivata crea nell’uomo un atteggiamento attivo, nutrito di coraggio e di fortezza d'animo, che alimenta la resistenza nella sofferenza e la tensione nella lotta. Essa dà un respiro fresco all’uomo e lo attiva a vivere il suo impegno nel mondo, non perché rimanga quello che è, ma perché si trasformi e diventi ciò che gli è promesso che diventerà. 
È dentro questa prospettiva che si colloca la monografia del presente quaderno ..."  (EDITORIALE)


   Editoriale (pdf)

   Sommario (pdf)

   Ricerche nel Web - Una speranza "crocifissa", ma non sconfitta (pdf)




E' possibile richiedere copie-saggio gratuite:
CONVENTO DEL CARMINE
98051 BARCELLONA P.G. (ME)
E-mail: horeb.tracce@alice.it



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INCONTRI PER L’ESTATE 2012
LECTIO DIVINA 17-22 LUGLIO
LETTURA DEI LIBRI DI SAMUELE con p. Pino Stancari sj



FRATERNITÀ CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO 

   Locandina (pdf)


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SETTIMANA DI SPIRITUALITÀ 6-11 AGOSTO 2012
DA UNA CHIESA TRIONFANTE AD UNA CHIESA MENDICANTE
A 50 anni dal Concilio Vaticano II



 FRATERNITÀ  CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO


   il programma della settimana di spiritualità (pdf)


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‎"Le Frontiere dello Spirito" puntata del 3 giugno 2012


"Le Frontiere dello Spirito" puntata del 10.06.2012 -  SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO - Anno B -

Il programma di cultura e attualità religiosa, curato e condotto dal Cardinale Gianfranco Ravasi, insigne biblista, e dalla giornalista Maria Cecilia Sangiorgi.

Nella prima parte della trasmissione, il cardinale Ravasi commenta con la consueta competenza e autorevolezza la prima lettura (Esodo 24,3-8) e un frammento del salmo (116) proclamati nella celebrazione della domenica.

Nella seconda parte del programma "I volti e le storie", curata da Maria Cecilia Sangiorgi, il servizio "Benedetta famiglia" sul VII° Incontro Mondiale delle Famiglie  tenuto a Milano dal 29 maggio al 3 giugno 2012, sul tema “La Famiglia, il lavoro e la festa”.

      il video della puntata intera sul sito Mediaset



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Il Corpus Domini nelle nostre strade lastricate di difficoltà


Nella festa del Corpus Domini l’Eucaristia è portata per le vie delle nostre città. Un gesto assai più che devozionale. Un atto altamente significativo, vorrei dire sacramentale: manifestazione del mistero eucaristico come sacramentum caritatis – secondo la felice definizione di Tommaso d’Aquino, rilanciata da Papa Benedetto nell’esortazione apostolica omonima. Eucaristia: sacramento – segno efficace – della carità di Cristo; e in Cristo di Dio: il Dio Amore, Dio Trinitario. Non il Deus in se delle filosofie e delle religioni naturali. Ma il Deus pro nobis, che nell’umanità corporea di Cristo si è avvicinato massimamente a noi: Dio con noi. Fino alla con-corporeità eucaristica: Dio in noi. Espressione della più intima comunione personale, e della più estesa esposizione sociale.

     Pane per la città

SANTA MESSA NELLA SOLENNITÀ DEL CORPUS DOMINI

     OMELIA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI


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«Uno che accetta le ingiustizie non sarà mai cristiano» di P. Silvano Fausti  

 

Che cosa c’entra l’Ultima cena con la vita di tutti i giorni? Viviamo dispersi in mille cose, e abbiamo bisogno di staccare e di trovarLo in una stanza in cui riposare. 
Una lettura del biblista Silvano Fausti.

Il pane che si condivide in casa, è anche una parola: è segno dell’affetto, dell’amore, della condivisione. Se però non si dice mai questa parola, non si esprime mai questo amore, quel pane perde il suo significato. Se però non è colta questa parola esterna come parola interiore di gioia, di piacere, compiacenza, non è colto niente.
Quando uno ti dice una parola, ti dice qualcosa, ma contemporaneamente ti dice un’altra cosa, che è quella parola interiore che senti quando ascolti una parola. Un esempio per capire: se uno ti dice la parola: “ti detesto”, questa è una parola e la capisci. Però senti dentro un’altra parola: una grande tristezza. Se uno ti dice: ti voglio bene, tu senti la parola eterna e dentro senti una parola interna che è la gioia. Quindi, c’è un linguaggio interiore dato soprattutto dalla gioia o dalla tristezza, dalla attrazione o dalla repulsione, che è il modo più proprio di parlare. E noi agiamo sempre in base a questa parola interiore. È anche in questo modo che Dio parla al cuore dell’uomo.

   Uno che accetta le ingiustizie non sarà mai cristiano

Il testo è la sintesi redazione della lectio divina tenuta dell’autore nella Chiesa di San Fedele in Milano.

   L’audio originale 


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Una storia di ordinaria santità: il coraggio di Chiara Corbella che rinvia le cure e muore per far nascere il suo bimbo! 



Una storia di "ordinaria" santità: il coraggio di Chiara Corbella!
Domani saranno celebrati i funerali di Chiara Corbella colpita dal cancro e morta per far nascere suo figlio a solo 28 anni.
L'ultimo  SMS al parroco: Siamo con le lanterne accese attendiamo lo Sposo 

     GUARDA IL SERVIZIO DI TV2000 (video)

Chiara Corbella aveva 28 anni. Era sposata con Enrico Petrillo. Entrambi romani, dell’Aurelio. Una coppia normalissima, molto credente. Una di quelle della generazione Wojtyla, cresciuta in parrocchia a pane e Gmg. La loro è una storia incredibile che in questi giorni rimbalza su internet e merita di essere raccontata. Dopo essersi conosciuti a Medjugorje, si sono fidanzati e a settembre del 2008 hanno coronato la loro storia d’amore con il matrimonio. Dopo pochi mesi Chiara, come desideravano, è rimasta subito incinta. Di Maria. ....

     Rinvia le cure e muore per far nascere il suo bimbo

     Il video della testimonianza  integrale di Enrico e Chiara 
"Quello che voglio dirvi è che c'è tanta confusione in questo, il Signore la mette la verità dentro ognuno di noi, non c'è possibilità di fraintenderla"


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  Il bene zampilla...
  Nel suo corpo...
  Se non sai...
  Non abbiate paura...
  La carità è...
  Cristo, che è...
  Sant'Antonio da Padova (video)
  Dal punto di vista...
  Le persecuzioni...
  Nella festa...


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  Ave Verum Corpus di Mozart (video)


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Si celebra la solennità del Sacro Cuore di Gesù, si celebra la «Giornata Mondiale di Preghiera per la Santificazione del Clero»

  Un clero santo alla sequela di Cristo

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UOMINI E PROFETI

Leggere la Bibbia


L’urlo e la parola: l’indemoniato di Gerasa
[Marco 5]
con Yann Redalié 
domenica 10 giugno 2012


E' di una tale forza narrativa la scena dell’indemoniato di Gerasa, che urla, spezzando ceppi e catene, tra le tombe e sui monti, che anche Jean Starobinski ne ha scritto nei suoi Tre furori, cercando di comprendere come gli interpreti possano porsi di fronte a situazioni estreme della vita. Ospite della puntata di oggi è Yann Redalié, docente di Nuovo Testamento alla Facoltà Valdese di Teologia, che illumina questo passo alla luce del racconto che tutti i protagonisti che, ciascuno per la sua parte, ne danno testimonianza. Ma il passo in questione è anche occasione per riflettere ancora una volta sul rapporto tra la Parola e il lettore. Quale postura deve assumere chi si pone di fronte al testo? Dire che è “Parola ispirata da Dio” non sembra più dar conto di tutta complessità della ricerca. Ma d’altronde un eccesso di esegesi ne può spegnere il potere di verità. Redalié suggerisce di porsi nello spazio di un dialogo aperto. 
Il capitolo comunque non si esaurisce con la guarigione e la missione dell’indemoniato. Gesù opera altri due segni potenti: guarisce la donna ch’egli tocca la veste e fa ridestare da morte la figlia di Giairo. Altri due episodi legati all’impurità, miracoli da interpretare.

  Ascolta

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CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni



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"Famiglie in esilio. Ferite, ritrovate, riconciliate" di Carlo Maria Martini


Non si può certo dire che questo sia un ennesimo libro sulla famiglia che, in clima di Incontro di Milano, vada ad aggiungersi ad una lunga serie di testi - qualcuno li ha già definiti "troppi" - finiti sugli scaffali delle librerie cattoliche e negli stand milanesi. Perché il card. Martini, da arcivescovo di Milano, del dialogo e dell'attenzione alle famiglie ne aveva fatto un punto di forza irrinunciabile nella sua azione pastorale ancora trent'anni fa.
Le famiglie le incontrava, le ascoltava, condivideva le loro gioie e le loro fatiche; con le famiglie ha pregato, ha spezzato il pane dell'Eucaristia e della Parola; alle famiglie ha parlato, ha scritto senza sosta indirizzando loro alcune delle più belle Lettere pastorali che restano pietre miliari tra l'episcopato italiano, a detta dei laici, ma anche di tanti suoi confratelli che spesso vi hanno trovato spunti preziosi.
Certo, ancora una volta non è un testo di "prima generazione", bensì una raccolta ragionata di numersoi interventi sulla famiglia che abbracciano un arco di quasi vent'anni.
Famiglie in esilio è il titolo scelto cui va aggiunto "ferite, ritrovate, riconciliate" quasi a indicare che non si parli di una famiglia modello - qualcuno direbbe una "famiglia ideale", come è capitato di sentire anche in preparazione all'evento di Milano - ma una "famiglia reale", in carne e ossa, che vive quotidianamente in affanno - anche solo col tempo - quando non è anche lacerata, ferita, ricomposta. Ecco allora l'attenzione di Martini per la situazione cui si trovano oggi a vivere le tante famiglie in un nuovo contesto etico e sociale che diventa la loro forza, ma più spesso la loro debolezza.

   Famiglie in esilio. Ferite, ritrovate, riconciliate di Carlo Maria Martini a cura di Maria Teresa Pontara Pederiva

   un estratto del libro: Ringraziare Dio perché è buono – Pregare con e per gli altri


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"Segreti d'ufficio" - Il vero cambiamento passa da una vera trasparenza


La storia del corvo o dei corvi del Vaticano, le lobby misteriose dei finanzieri. Sono vicende che ripropongono il tema della trasparenza. "Scenari" indaga l'argomento mettendo insieme vari tasselli. Nel 2012 il potere vorrebbe ancora poter agire indisturbato ma la rete della comunicazione è tale che i segreti non durano a lungo. Ci vorrebbe appunto maggiore trasparenza ma questo cambiamento pur necessario è ancora lontano.

"Segreti d'ufficio" puntata dell'8.06.2012 di "Scenari"- Rainews24 
Nella prima parte della puntata vengono approfondite le vicende che riguardono il Vaticano

   video


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Tra corvi e talpe meglio una colomba - Povertà cristiana, libertà profetica, credibilità evangelica



Povertà cristiana, libertà profetica, credibilità evangelica di Sergio Paronetto

Tra corvi e talpe preferisco la colomba della pace che annuncia lo Spirito che rinnova la faccia della terra e della Chiesa. “Nella Tua luce vediamo la luce” scriveva Antonio Rosmini, autore del famoso libro sulle piaghe della Chiesa. Spero che una colomba luminosa riesca a volare, sia pure a fatica, anche nei “sacri palazzi” pieni di densa caligine, dove alcuni settori ecclesiastici sembrano intrecciare rapporti oscuri con poteri economici, finanziari, sanitari e immobiliari.
L’immagine biblica della colomba, utilizzata anche per indicare la presenza dello Spirito che dona la pace, ha trovato espressione poetica in alcuni versi del vescovo brasiliano e padre conciliare Helder Camara: “per compiere la missione sacra/ di allevare la pace/ volo in qualunque maniera/ in qualsiasi direzione/ con vento o senza vento/ con forza o senza forza/ fino a cadere/ fino a morire”. Nel 1968, il documento finale del convegno ecumenico di Uppsala affermava in modo deciso e sereno: “Senza lo Spirito Santo Dio è lontano; Cristo resta nel passato; il Vangelo è lettera morta; la Chiesa è una semplice organizzazione; l’autorità è una dominazione; la missione è propaganda; il culto è un’evasione; l’agire cristiano è una morale da schiavi”. ....

   Tra corvi e talpe meglio una colomba


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Alez Zanotelli "Giovani costruite dal basso la nuova economia La vita vince la morte!"





Giovani costruite dal basso la nuova economia La vita vince la morte!" di P. Alez Zanotelli

Padre Alex Zanotelli è andato nel Salento e ha portato il suo messaggio di pace e di speranza, utilizzando il linguaggio e gli argomenti che da sempre lo contraddistinguono.  
Una presenza straordinaria, confortante, che distribuisce ottimismo a chi l'ascolta. 

"La situazione è tragica e al Sud si percepisce ancora di più - ha ammesso il Padre Comboniano - pesa il 40% di disoccupazione giovanile e non ci sono soluzioni semplici. Ai giovani io dico: non aspettatevi più nulla dall'alto, trovate vie nuove, un altro tipo di economia, inventando tutto dal basso. Da qui bisognerà ricominciare e partire dal piccolo. La politica ha deluso? Allora ripartiamo dalla politica delle comunità locali, nei Comuni, riappropriandoci dell'aria, dell'acqua, del sole e la terra. Infine bisogna mettere in discussione il primato della finanza e recuperare il vero senso della politica. Solo così ce la possiamo e dobbiamo fare".

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Grazie P. Alberto Maggi per il tuo coraggio e il tuo abbandono alla tenerezza divina.


Alberto Maggi, un nome noto a tanti e certamente a chi ci segue perché spesso e volentieri presentiamo suoi scritti o suoi video e diamo notizia della pubblicazione dei suoi libri; basta dare una veloce occhiata al suo curriculum che ci si rende conto di essere di fronte a una persona molto colta e appassionata: religioso dell'Ordine dei Servi di Maria ha studiato nelle Pontificie Facoltà Teologiche "Marianum" e "Gregoriana" di Roma e all'"École Biblique et Archéologique" di Gerusalemme, ha condotto per la Radio Vaticana la trasmissione “La Buona Notizia è per tutti!”, scrive per la rivista “Rocca”, ha fondato e dirige (insieme a Ricardo Perez Marquez) il Centro di studi biblici G. Vannucci di Montefano (Mc), teologo, biblista molto conosciuto sia in Italia che all’estero, molto apprezzato ma anche discusso, instancabile sempre in giro a fare incontri, conferenze, dibattiti… 
Ma oggi vogliamo parlare di lui in modo diverso, oggi è un giorno particolare, non potrà ascoltarci, perché proprio ieri mattina è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico… 
Vogliamo parlarne in modo diverso, si diceva, perché in questi due mesi di degenza nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Torrette abbiamo avuto modo di conoscerlo sotto una luce diversa, infatti ha scelto di donarsi completamente ai suoi tanti “amici” di Face book (oltre 5000, il massimo consentito, ma, avendo superato tale numero, per non deludere le ulteriori richieste, ha dovuto aprire anche un altro profilo…) mostrando ogni pensiero, paura, speranza, dolore, ricordo in un diario seguitissimo… 
Padre Maggi è sempre stato convinto dell’importanza dell’uso della rete per entrare in contatto con i propri fedeli e dare la massima divulgazione agli studi biblici e alla Parola di Dio, infatti settimanalmente pubblicava sulla rete il video degli incontri domenicali, le “Videomelie”, ma dal suo letto d’ospedale, in questo periodo così difficile, in cui oltre ai dolori fisici ha subito la perdita della cara mamma, non nascondendo nemmeno debolezze e timori, ha tenuto viva una fitta rete di contatti e, attraverso l’uso dei social network, è riuscito ad arrivare al cuore di tantissimi… i suoi interventi sono attesissimi infatti immediati sono i riscontri. 
La sua bacheca è aperta ed è straripante di messaggi carichi di umanità ed emozioni profonde che danno l’idea di quanto possano essere “reali” i sentimenti che scaturiscono anche grazie a rapporti “virtuali” e di quanto si può realizzare, anche in termini pastorali, grazie alle nuove tecnologie a volte sottovalutate. 
Forse è opportuno lasciare alle sue stesse parole negli ultimi due interventi postati poche ore prima dell'intervento nella sua pagina fb la conclusione di questo scritto, che altro non vuol essere se non l’espressione della vicinanza di “Pietre Vive”, il blog di Tempo Perso, e della nostra pagina Fb “Quelli della Via” all’amico Alberto Maggi nell’attesa di pubblicare al più presto suoi nuovi contributi sempre stimolanti.

Due mesi fa, a quest'ora , iniziava questa straordinaria esperienza che ha tanto arricchito la mia vita. Ho ancora una volta toccato con mano che anche in situazioni di morte, il Signore è capace di far fiorire la vita. Come comprendo Paolo che ai Romani scrive che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio! Lui tutto trasforma in bene, tutto! Da parte mia ho solo tenuto fede all'invito di Paolo " non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene".
Leggo i vostri cari messaggi, i vostri auguri, le vostre preghiere, e ringrazio il Signore... In tutti questa situazione ha fatto emergere il bello, il buono che era in essi e attendeva solo l'occasione propizia per fiorire... Grazie! 
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Oggi sono due mesi che sono ricoverato all'Utic, un mese che è morta mamma, e la vigilia dell'intervento decisivo.
Mi dicono che le vie del Signore sono imperscrutabili, è vero, però se mettesse qualche segnale sarebbe meglio! 
In realtà questi segni ci sono, e tanti, solo che per percepirli bisogna mettere la propria vita in sintonia con il grande disegno di amore che ha un unico traguardo, la nostra piena felicità. 
E io ringrazio il Padre, questi mesi sono stati pieni di segnali che mi fanno comprendere che il Signore si occupa anche delle cose minime o insignificanti della nostra vita... Come non si occuperà allora della vita stessa! 
Con questa disposizione affronto sereno e fiducioso l'intervento di domani, ce la metto tutta... So che mi siete vicini con onde crescenti d'amore, uno tsunami vivificante...a presto, e grazie! 
P.s. Ora per alcuni giorni non sarò in grado di comunicare, ci penserà Ricardo (n.d.r. Ricardo Perez Marquez), fratello e regalo del Signore. A presto!


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Non si dimentichi il Concilio di Francesco Pierli


"...I primi artefici della mia "evangelizzazione" non furono i dogmi di una dottrina, ma gli incontri che ebbi con i genitori, i familiari, i membri della comunità parrocchiale. Del mio vecchio parroco ricordo con affetto non tanto le sue catechesi, quanto il suo stile semplice e gioioso di rapportarsi con la gente, e la sua profonda fede, manifestata sia nelle celebrazioni liturgiche, sia nella sua vicinanza ai poveri, agli ammalati e agli anziani. Quella primordiale trasmissione della fede ebbe una chiara "dimensione donna". Mia madre fu la mia prima evangelizzatrice. Poi vennero le catechiste, certamente preoccupate che imparassi il catechismo, ma soprattutto impegnate a farmi sentire quanto bello e importante era ciò che mi trasmettevano in vista di una vita gioiosa e di comunione con gli altri. 


Nella vita adulta ebbi tanti altri evangelizzatori, non solo cattolici, ma anche protestanti, musulmani, perfino atei: tutti costruttori del Regno di Dio nel mondo. Qualche nome: Primo Mazzolari, Lorenzo Milani, Edith Stein, Raimon Panikkar, Martin Luther King, Chiara Lubich, Dietrich Bonhoeffer, Dorothy Day, Thomas Merton, Etty Hillesum, Mahmoud Taha, Mahatma Gandhi... Persone non paurose e titubanti, ma aperte e accoglienti, interpreti di una convinta obbedienza alle rispettive chiese e religioni che non bloccava la loro intelligenza e il loro senso critico ..."

   Non si dimentichi il Concilio


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JESUS, giugno 2012 Caro Diogneto - 42 di ENZO BIANCHI

 
JESUS, giugno 2012 Caro Diogneto - 42 Rubrica di ENZO BIANCHI 

Fin dalla mia giovinezza ho letto e meditato con assiduità Ignazio di Antiochia, il grande padre della chiesa: dopo le sante Scritture, le sue lettere sono state il messaggio che ha maggiormente ispirato la mia vita di cristiano e di membro tra le membra della chiesa. Il vescovo e martire insiste nell’affermare che nella vita cristiana principio è la fede, fine o scopo è l’amore. Per questo chi professa di appartenere a Cristo sarà riconosciuto per quello che opera: quindi, scrive Ignazio, “è meglio tacere di essere cristiano ed esserlo che professarsi cristiano e non esserlo” (cf. Lettera agli Efesini XIV,1 – XV, 1). Questa esigenza che Ignazio ribadiva all’inizio del II secolo vale tuttora, anche se ultimamente noi l’abbiamo sottovalutata o dimenticata e qualcuno l’ha perfino contestata.
Essere cristiani, certo, è possedere la fede, ma in alcuni casi questa fede – che viene detta certezza e magari si esprime in una militanza eloquente e aggressiva – solleva dubbi più che attirare gli uomini e richiamarli alla conversione. Ora, solo persone che sanno mostrare una conversione avvenuta per loro stessi, che sanno testimoniare la “differenza cristiana” possono narrare con la vita ciò che predicano. 

   Caro Diogneto - 42


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La ricerca Demos per la "Repubblica delle idee" racconta come saremo. Gli italiani guardano al futuro con un prudente ottimismo. La maggior parte pensa che le cose siano destinate a cambiare in fretta e nel profondo. Da qui a dieci anni, oltre la metà si vede felice e scommette sui giovani e tre su quattro pensano che ci sarà un premier donna. Su chi guiderà il cambiamento, però, i nomi sono quelli di oggi: Monti e Grillo su tutti

  Ilvo DiamantiNoi e l'Italia che verrà

La diaspora politica dei cattolici, seguita vent'anni fa al collasso della Dc, li ha resi presenti ovunque e inefficaci dappertutto.
Forse, allora, alla fine degli anni Ottanta, non si poteva fare altro: dare testimonianza dei propri ideali in qualsiasi raggruppamento ci si fosse accampati. Solo che questa strategia, avallata anche da figure di primo piano della gerarchia ecclesiastica, si è rivelata progressivamente e ineluttabilmente perdente su tutti i piani.

  Dario AntiseriCattolici, cresce la voglia di partito Ma i leader per ora disertano

... Più che di riesumazione di foto dai libri di storia (anche gloriose), c'è bisogno di grandi e coraggiosi disegni per un'Italia che faticosamente si avvia nella complessa globalizzazione.

  Andrea RiccardiOra laici e cattolici lavorino insieme

Venerdì pomeriggio il presidente dell’MCL Carlo Costalli annuncerà la nascita del nuovo movimento politico: con Passera, Ornaghi e Bonanni

  Andrea TornielliArriva la nuova «cosa bianca» dei cattolici

... Carlo Costalli è il presidente del Movimento cristiano lavoratori, 345 mila iscritti, nonché tra gli artefici di quel «forum di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro» che riunisce sette associazioni (Acli, Cdo, Cisl, Coldiretti, Confartigianato e Confcooperative, oltre al Mcl) e ha animato il convegno di Todi a ottobre e il manifesto di «Todi 2» presentato due settimane fa. Domani, spiega, parlerà al consiglio nazionale del suo movimento. Problema: che farà il forum da grande?...

  Gian Guido Vecchi«Cattolici, è ora di un nuovo soggetto politico»

Dell' irrilevanza politica dei cattolici si parla dalla fine della Dc, ma con maggiore frequenza da pochi anni quando si è manifestato l' insostenibile squilibrio tra l' immensa rete sociale del cattolicesimo italiano, ed una sua rappresentanza politica sparpagliata quasi dovunque: essa può forse agire da fermento su singoli aspetti, ma sul piano politico e programmatico risulta inefficace, a corrente alternata e marginale. Non si può rinnovare la politica se si rimane solo forza sociale.

  Vittorio PossentiServe un Leader alla Don Sturzo per Federare di nuovo i Cattolici

Dopo un incontro a Palazzo Chigi, i partiti della «strana coalizione» (come fu definita da Mario Monti in un momento in cui poteva dare prova di maggiore sicurezza e senso dell'umorismo) hanno fatto alcune cose serie e utili. Si sono accordati per una mozione unitaria in sostegno del governo e hanno permesso che la Camera approvasse con il voto di fiducia una parte importante della legge sulla corruzione.

  Sergio RomanoUna solidarietà non di facciata

Varato il Decreto Sviluppo: detrazioni per l'edilizia, occupazione nella green economy, sgravi IMU per le imprese. Ma per aumentare la domanda delle famiglie c'è poco o nulla.

  Francesco AnfossiGoverno, tutta qui la fase due?




 BENEDETTO XVI
 





 
    Angelus/Regina Cæli - 10 giugno 2012

      Udienza - 13 giugno 2012, La contemplazione e la forza della preghiera (2Cor 12, 1-10)

    DiscorsoAlla Comunità della Pontificia Accademia Ecclesiastica (11 giugno 2012)

    DiscorsoAi Partecipanti al XV Seminario mondiale dei Cappellani Cattolici dell’Aviazione Civile e dei Membri delle Cappellanie Aeroportuali (11 giugno 2012)

    DiscorsoAl Convegno Ecclesiale della Diocesi di Roma: Lectio divina (11 giugno 2012)

    Omelia7 giugno 2012: Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo



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