"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°34 del 2012

Aggiornamento della settimana

- dal 25 al 31 agosto 2012 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 7  settembre 2012          


 
 



IL VANGELO DELLA DOMENICA 

LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo

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Preghiera dei fedeli




OMELIA 

 di P. Gregorio Battaglia
    di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia

 
N. B. La Lectio a cura di Fr. Egidio Palumbo sarà sospesa e riprenderà in Ottobre
 
La Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibile (di norma rispettivamente la domenica e il lunedì)


NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 








I NOSTRI TEMPI



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"Noi siamo acqua" di Christian Albini


Si parla delle alte temperature di questa stagione per il disagio personale che il caldo ci procura. Anch'io sto scrivendo queste parole alle prese con il sudore e con il computer bollente. Vedo dalla finestra il fiume serio ridotto a un rigagnolo.
Si parla molto meno, invece, della siccità provocata dalla mancanza d'acqua. Già l'anno scorso, in Cina ci sono stati gravi danni all'agricoltura e milioni di persone sono rimaste senza acqua potabile. Anche la nostra produzione agricola sta risentendo pesantemente di questa torrida estate e il "granaio" degli Stati Uniti è colpito dall'arsura.
Possiamo accendere l'aria condizionata negli ambienti chiusi, ma non possiamo "condizionare" l'ambiente. Eppure, passiamo sopra a queste notizie come se niente fosse...



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Settimana Mondiale dell'Acqua (Stoccolma 26-31 agosto 2012)



L’acqua e le sfide a essa connesse sono nuovamente al centro dell’attenzione. Difatti, si svolge in questi giorni, in Svezia, la settimana mondiale dell’acqua, organizzata dall’Istituto internazionale per l’acqua di Stoccolma (Siwi). Circa duemila fra manager, politici, esperti e rappresentanti di varie organizzazioni si riuniscono dal 26 al 31 agosto nella capitale svedese, per partecipare all’edizione 2012 di questo appuntamento annuale sull’acqua, lanciato per la prima volta nel 1991. Questa settimana mondiale è un appuntamento importante. Portato avanti, un anno dopo l’altro, da uno di quegli istituti di cui la Svezia va giustamente fiera, è diventato un evento quasi imperdibile per i tecnici e gli esperti dell’acqua. 

  Il diritto all’acqua nel mondo globalizzato


L’edizione annuale della settimana mondiale dell'acqua, che ha aperto a Stoccolma il 26 agosto e si chiuderà il 31 si concentra su acqua e sicurezza alimentare.

  Settimana mondiale dell’acqua, focus su acqua e sicurezza alimentare

In occasione della Settimana Mondiale dell’acqua, la FAO lancia un nuovo piano d’azione
Nel suo intervento alla cerimonia d'apertura della Settimana Mondiale dell'Acqua (Stoccolma 26-31 agosto 2012), il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva ha affermato "Non esiste sicurezza alimentare senza sicurezza delle risorse idriche", facendo notare che il recente rapporto della FAO The State of Land and Water Resources for Food and Agriculture (Lo Stato Mondiale delle Risorse Idriche e Fondiarie per l'Alimentazione e l'Agricoltura N.d.T.) avverte chiaramente che scarsezza d'acqua ed inquinamento stanno mettendo a rischio in tutto il mondo interi sistemi produttivi.
La Settimana Mondiale dell'Acqua è una conferenza annuale dove responsabili politici ed esperti di tutto il mondo discutono delle risorse idriche e della loro gestione. 

  La siccità obbliga a gestire meglio le risorse idriche per salvaguardare la sicurezza alimentare

In coincidenza con la "Settimana mondiale dell'acqua" (World Water Week, Stoccolma 26-31 agosto 2012), l'UNICEF rende noto che, nonostante gli enormi progressi compiuti negli ultimi 20 anni sul versante dell'accesso a fonti idriche affidabili per miliardi di persone, portare a compimento l'obiettivo dell'acqua per tutti non sarà cosa facile.
«Abbiamo registrato miglioramenti eccezionali in ogni regione del globo» afferma Sanjay Wijesekera, a capo dei programmi Acqua e Igiene per l'UNICEF. «Tuttavia, il nostro impegno non cesserà fino a quando ogni singola persona avrà ogni giorno a disposizione acqua da bere a sufficienza e da fonti sicure. Purtroppo la parte più difficile del compito è quella che abbiamo dinanzi.»

  UNICEF: progressi enormi, ora raggiungere gli esclusi

Fermare gli sprechi, tutti. Cominciando da quelli alimentari per risparmiare acqua, una risorsa che spesso non ci si accorge di buttar via in grandi quantità. I primi paladini di questa nuova forma di "consapevolezza" potranno essere i sindaci aderendo, il 29 settembre da Trieste, al lancio della "Carta per amministratori a spreco zero", nel contesto degli eventi di Trieste Next.
La proposta è stata lanciata da Andrea Segrè - triestino, preside della facoltà di Agraria dell'università di Bologna - durante il suo intervento alla settimana mondiale dell'acqua a Stoccolma (unico italiano presente alla kermesse scandinava), in cui è stata ricordata la risoluzione Ue per dichiarare il 2014 anno europeo contro lo spreco e per impegnarsi a dimezzare gli sprechi entro il 2025. Con la Carta anti-spreco i sindaci non faranno altro che anticipare le azioni indicate nella risoluzione Ue.

  Parte da Trieste la lotta allo spreco dell’acqua. Sindaci in prima linea


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La settimana più calda dell’estate italiana riporta all’attenzione la realtà dei cambiamenti climatici e in particolare l’evenienza di accadimenti estremi: onde torride che si ripetono più volte, prolungata assenza di precipitazioni, fiumi in secca, violentissimi temporali con grandine diffusa, piogge torrenziali che generano smottamenti e frane, incendi più o meno “naturali”. I giornali di tutto il mondo riempiono le cronache agostane di questi eventi. Per ora tuttavia siamo esclusivamente a una fase descrittiva: si evidenziano le ricerche scientifiche, si contano i danni, si piangono le vittime, si annunciano iniziative a livello globale e locale, ma una vera azione preventiva non viene quasi mai attuata. E così si prosegue con gli allarmi.

   Piergiorgio Cattani:  Clima: aumentano temperatura e eventi estremi

I cambiamenti climatici in atto rendono sempre più frequenti ed intensi gli eventi meteorologici estremi: piove di rado ma quando piove la pioggia è di quella cattiva, dirompente, che slava via i nutrienti dal terreno, causando alluvioni, smottamenti e frane. Specie in un Paese come l’Italia, dove la prevenzione del rischio idrogeologico sfiora lo zero. Lo testimoniano le alluvioni che hanno colpito la Liguria lo scorso anno, trovando un territorio impreparato a gestire l’emergenza climatica.
Anche questo autunno il rischio di alluvioni si fa sempre più alto, a causa dell’aumento della temperatura dei mari, ben quattro gradi sopra la media stagionale.

   AlterEco:  Sarà un autunno caldo e sale il rischio alluvioni

22 agosto: è di un rosso bollente il termometro per la settimana più torrida di questa estate 2012,sono in rosso e languono granai e campi per la siccità ed è in rosso il conto delle risorserinnovabili della Terra. Perché oggi, secondo le stime del Global Footprint Network, è l’Earth Overshoot Day ovvero il giorno in cui si esauriscono le risorse che è in grado di generare la Terra ogni anno. Un giorno che arriva sempre prima ogni anno, lo scorso anno il Pianeta andò in rosso il 27 settembre. Un anticipo dovuto senza dubbio alla nostra voracità in continuo incremento ed alla nostra impronta sempre più pesante.
E anche, aggiungiamo, a siccità, incendi, alluvioni, eventi meteorologici sempre più estremi e specie invasive che rallentano la capacità di rigenerarsi della biodiversità e delle risorse naturali da cui dipendiamo.

   AlterEco:  La Terra ci presenta il conto... in rosso

Il 22 agosto sono esaurite tutte le risorse naturali che la terra è in grado di produrre per il 2012. Da qui a fine anno andremo avanti con le riserve accantonate. Insomma, a oggi la natura non è in grado di fornire quanto le nostre infrastrutture, economie e stili di vita gli richiedono: per farlo ci vorrebbe un pianeta e mezzo. Ad aggravare le cose c’è il fenomeno del cash crops: si tende a coltivare quello che costa di più sul mercato e non quello a più alto valore nutritivo. Il consumismo farà sì che il capitalismo si autodigerisca? Andremo verso una decrescita non felice ma obbligata?

   Alessandro Montesi:  Dal 22 agosto esaurite le risorse naturali 2012. Inizia la decrescita infelice?


Secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale il rapporto debito/PIL dovrebbe salire a 125,8 nel 2012 e a 126,4 nel 2013, per poi iniziare una discesa fino a 119,4 nel 2017. Sono numeri preoccupanti, ma non inevitabili. Anche con questo scenario gli obiettivi annunciati dal programma di Fermare il Declino per la prossima legislatura (ridurre il rapporto debito/PIL al 100%, ridurre la spesa pubblica di 6 punti di PIL, ridurre le tasse di 5 punti di PIL) sono perfettamente eseguibili. La questione non è la fattibilità economica ma la volontà politica. Ecco spiegato come in un'analisi scelta per voi da Noise From Amerika.

   Sandro Brusco:  Meno debito e più crescita? Si può anche in Italia



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VIVA LE PARALIMPIADI - Londra 29 agosto / 9 settembre 2012 (1)



Ci sono intuizioni, anche semplici, che possono cambiare la vita di migliaia di persone. Come quella che negli anni successivi alla seconda guerra mondiale ebbe Ludwing Guttmann, neurologo tedesco costretto a fuggire in Inghilterra dopo la persecuzione nazista degli ebrei. Nella città di Stoke Mandeville, vicino Londra, fu messo a capo della "Spinal Injures unit" dove venivano ricoverati i reduci dal fronte che avevano subìto lesioni midollari. Qui si rese conto che questi ragazzi tornavano mutilati non solo nel corpo: alle gravi ferite riportate si aggiungevano anche condizioni psichiche gravi. La depressione portava tanti a lasciarsi andare, altri addirittura al gesto estremo. Ben presto il dottor Guttman capì che bisognava fare qualcosa: intervenire non solo sul versante medico in senso stretto, ma aiutarli a tornare a una vita normale attraverso uno stimolo esterno. E siccome tanti erano ancora giovani, pensò che tutto questo fosse possibile attraverso lo sport. Dagli esercizi fisici distesi sul letto dell'ospedale alle gare agonistiche il passo fu breve. E così il 28 luglio del 1948 i reduci britannici furono i primi atleti al mondo a disputare i Giochi di Stoke Mandeville, nello stesso giorno in cui a Londra si dava il via ai Giochi olimpici. Ma se Guttman può essere definito il padre del movimento paralimpico mondiale, in Italia la sport terapia fu fondata da Antonio Maglio, che organizzò a Roma nel 1960 la prima vera Paralimpiade moderna. 

  PARALIMPIADI, VIAGGIO ALLE ORIGINI: DA STOKE MANDEVILLE AD OSTIA I PRIMI PASSI DEL MOVIMENTO

C’è una nazione “ombra” che per popolazione verrebbe subito dopo Cina e India: quella dei disabili. Sono 650 milioni i disabili a livello globale, oltre il 10 per cento della popolazione complessiva. Tutti insieme popolerebbero la terza nazione del mondo. Una nazione che non conosciamo, fatta anche di atleti e soddisfazioni. 

  Le Olimpiadi e la “nazione ombra” (testo+video)

"Un sogno colorato di sorrisi", così Luca Pancalli immagina le Paralimpiadi di Londra che si apprestano. In una video intervista, il Presidente del CIP risponde alle domande degli internauti, followers della pagina Facebook di Abilitychannel.

  intervista sulleParalimpiadi fatta da Abilitychannel a Luca Pancalli.

Impennata delle vendite grazie al velocista sudafricano che ha gareggiato anche nelle sfide riservate agli atleti normodotati. A 20 giorni dall'inizio delle competizioni i tagliandi strappati sono 1,4 milioni e ne restano 900mila disponibili. In caso di 'sold out' l'edizione britannica supererà il grande successo della precedente di Pechino 

  Febbre da Parampiadi: l'effetto Pistorius scatena la corsa ai biglietti

Video realizzato dai ragazzi della classe 2D della scuola media di Arcistae ( Varese )
Tutto è iniziato quando abbiamo visto una pallina da baseball per non vedenti. Da lì, è iniziata la nostra curiosità, che ci ha portati a fare ricerche su internet, fare slide in Power Point e montarle in Windows Movie Maker. Questo è l'insieme del nostro lavoro, un progetto realizzato in ambito scolastico per aprirci a questo mondo.

  LE PARALIMPIADI: OLIMPIADI PER TUTTI. ragazzi che non mollano (video)



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VIVA LE PARALIMPIADI - Londra 29 agosto / 9 settembre 2012 (2)



Quelle di Londra 2012 saranno le Paralimpiadi più partecipate della storia. Un movimento immenso di atleti con le loro aspettative, con i sacrifici fatti, i record. Perché parlare di Paralimpiadi significa parlare dello sport vero e dei suoi valori. E allora ecco anche storie fantastiche concepite con lacrime, sudore ma anche sorrisi di chi si è rimesso in gioco, di chi è passato dalla disperazione alla gioia, di chi ha combattuto e vinto la propria battaglia. Ma non c’è spazio per la retorica: lo sport paralimpico è competizione, agonismo, divertimento. Ne sa qualcosa Alex Zanardi, noto campione di automobilismo passato per le note vicende della vita all’handbyke, o Assunta Legnante, da atleta olimpica a Pechino a protagonista paralimpica a Londra, in seguito a un’improvvisa cecità. Storie di vita, storie comunque di vittorie.

  dallo Speciale del sito REDATTORE SOCIALE:

  Gli atleti azzurri

  Le discipline paralimpiche

  Il calendario dei giochi

  Guarda le Photogallery

  Paralimpiadi 2012: a Londra gli azzurri impegnati in 12 discipline

  Protagonisti di sogni: gli atleti paralimpici

  PROMO PARALIMPIADI LONDRA 2012 (video)



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Non c’è barriera alle «diverse» abilità in una palestra di Londra dove ragazzi con problemi fisici o di integrazione sociale imparano gratuitamente le discipline circensi. Una storia di emancipazione raccontata nelle foto di Marco Pavan, dagli allenamenti fino agli applausi del pubblico

   POPOLI:  Siamo tutti acrobati

La spedizione azzurra va a caccia di medaglie, con 98 atleti partiti Londra. Ce ne saranno 4200, arrivati da tutto il mondo, per continuare a tenere accesa la fiaccola dello sport. Le Paralimpiadi fanno rima con passione: 2,2 milioni di biglietti già venduti, 20 sport adattati alle caratteristiche dei partecipanti, negli impianti che hanno già fatto da palcoscenico ai Giochi dei normodotati.

   AVVENIRE:  Quel lancio oltre il buio


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... il ministro ha fatto importanti e innovative dichiarazioni, tra cui spicca quella relativa alla modifica della ferrea politica proibizionista dei governi precedenti: “Non intendo sottrarmi al dibattito sulla legalizzazione delle droghe leggere. L’argomento, per la sua estrema delicatezza e le sue molteplici e rilevantissime implicazioni, richiede di essere affrontato nelle competenti sedi istituzionali, con i tempi necessari a un confronto ricco ed articolato che certo non può realizzarsi nel breve periodo di governo che mi è stato affidato”. Subito sono piovute le reazioni, ovviamente di segno diametralmente opposto a seconda della matrice culturale di provenienza

   UNIMONDO:  Droga, Riccardi apre a un dibattito sul protezionismo


Noury (Amnesty): ''Nell'accordo firmato a Tripoli dal ministro Cancelleri, obiettivi analoghi e contenuti simili alle intese sottoscritte dai precedenti governi''. E su possibili ondate migratorie dalla Siria: ''il flusso sarà modesto''

   Emilio Fabio Torsello:  L'altra faccia del governo Monti, i diritti umani dei migranti che tutti dimenticano

Nell’"agenda per la crescita" anche diversi interventi dedicati agli stranieri in Italia. Dai rimpatri assistiti all’informatizzazione, dagli accordi internazionali a nuove norme per contrastare il razzismo

   STRANIERI IN ITALIA:  Governo: "Rivedremo il Testo Unico sull'immigrazione"




Notizie dal mondo

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Orrore in Siria - L'ONU deve intervenire per interrompere il massacro


Due reporter italiani in Siria. Una si ferma al confine con la Giordania, tra i disperati dei campi profughi. L’altro raggiunge la capitale Amman, viene irretito per giorni dai servizi segreti di Assad, con la bella Yara che lo costringe a non fare il suo lavoro e a sorbirsi la propaganda del regime. Poi riesce a liberarsi e a raggiungere Daraa (dopo aver fallito l’ingresso a Homs) e a testimoniare l’orrore.

  Siria, l’orrore visto con gli occhi di due reporter italiani

Intervista al padre gesuita che ha vissuto il Siria per più di trent'anni e chiede all'Onu di intervenire per interrompere il massacro

  Padre Dall’Oglio: “Vi racconto la mia Siria”

Reporter sans frontières esprime le sue più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e ai colleghi di Mika Yamamoto. 
Questa giornalista quarantacinquenne era una reporter molto esperta, abituata agli ambienti più ostili. La sua morte ci ricorda che la Siria è il paese più a rischio per i giornalisti.

  Siria: giornalista giapponese uccisa ad Aleppo, due reporter del canale televisivo Al Hurra dispersi

Ci sono cicatrici che non riescono a guarire. Soprattutto quando a soffrire sono i bambini. La piccola Qamar ha solo 4 anni e non sarà mai più la bimba spensierata che era un tempo...

  video; "Le  cicatrici nell'anima dei bambini"


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Rispediti in Myanmar dalla Cina, rischiano la vita per via della guerra civile
I rifugiati di etnia Kachin cercano riparo ai confini con il Myanmar ma il governo cinese li respinge e caccia i sopravvissuti alla guerra civile. Ecco cosa sta accadendo nelle ultime settimane.

   Alessandra Cristofari:  I profughi accompagnati a morire

Dopo il secondo veto russo-cinese che vietava un intervento straniero in Siria (4 febbraio), gli occidentali hanno fatto finta di cercare la pace mentre conducevano una vasta guerra segreta.

   Thierry Meyssan:  «Sotto i nostri occhi», cronaca di politica internazionale n°5

Nel campo di Za'atari oltre 17mila rifugiati, la metà minori. Con la necessità di avere acqua, vaccinazioni e spazi dedicati per minimizzare l'impatto emotivo della situazione. Così l'Unicef affronta l'emergenza. E chiede sostegno

   REPUBBLICA:  Siria, il dramma dei profughi bambini in migliaia rifugiati in Giordania

Testimonianze agghiaccianti quelle raccolte da Breaking the Silence, un’organizzazione di veterani che hanno servito l’esercito di Israele fino alla Seconda Intifada. Hanno deciso di esporsi per raccontare la realtà quotidiana della vita nei territori occupati.

   Ilaria Bortot:  Israele, parlano gli ex-soldati: "Così calpestavamo i diritti dei bambini palestinesi"

... C’è chi ritiene addirittura che se l’Onu lasciasse l’Africa, gli africani saprebbero risolvere i loro problemi. Crediamo che l’autorità della comunità umana planetaria debba essere capace di impedire le violenze con forze civili di polizia e di pace, senza le guerre chiamate pace, senza l’inerzia di fronte alle sopraffazioni...

   Enrico Peyretti:  L'Africa non è umanità come il resto del mondo?

Un giornalista dell’Apple Daily di Hong Kong ha partecipato sotto copertura, come studente universitario, ad un tour in Cina continentale, organizzato da dei gruppi giovanili di Hong Kong. Nel suo articolo per l’Apple Daily, il giornalista ha raccontato un “tour di lavaggio del cervello”, descrivendo un itinerario pieno di attività atte ad incoraggiare un fervente nazionalismo e a promuovere la propaganda del regime cinese.

   John Wang e Annie Wu:  Reporter di Hong Kong partecipa sotto copertura al "tour di lavaggio del cervello" in Cina

I lavoratori, soprattutto donne, addetti al settore tessile del Bangladesh guadagnano meno di 37 dollari il mese. Aumentano le tensioni. Ma il Governo rifiuta di aumentare i salari.

   Roberto Zichittella:  Made in Bangladesh, stipendi da fame

Con un progetto di legge presentato dal presidente del Congresso honduregno Juan Hernández, volto a creare dei battaglioni speciali da utilizzare nelle attività di ordine pubblico al posto della polizia regolare, l’Honduras di Porfirio Lobo si incammina sulla strada di un progetto (para)militarista molto pericoloso.
Alla metà di agosto il governo del presidente riformatore Thein Sein, oltre ad annunciare una svolta rispetto alla censura sui media imposta per decenni in Birmania, ha istituito una commissione di inchiesta sulle violenze scoppiate in giugno nello Stato occidentale di Rakhine tra la maggioranza rakhine (buddhista) e la minoranza rohingya (musulmana, circa un quarto della popolazione).

   Francesco Pistocchini:  Birmania: il pogrom dimenticato dei rohingya



SCUOLA

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Arriva il prossimo 24 settembre il bando più atteso di questo 2012. Stiamo parlando del bando relativo al maxi concorso dedicato alle scuole e che vedrà la copertura di circa 12.000 cattedre negli istituti statali. 

  Maxi Concorso per le scuole statali: 12.000 cattedre a disposizione

Concorso a cattedre, il bando esce a settembre. Una buona notizia, ma c'è delusione: la scuola italiana ha disperatamente bisogno dell'entusiamo dei giovani.

  Scuola: concorso sì, ma per i giovani

Il paese vuole il concorso. Parliamo del concorso per 12.000 cattedre nella scuola statale.
Bene. Evviva. Anche io lo vorrei, però è un condizionale che non trova requie né risposte. Perché viene dopo il dubbio: il Paese ha bisogno di questo concorso?

  Il paese vuole il concorso

Una nuova infornata di insegnanti per i prossimi due anni. Una notizia che realizza i sogni di chi, da anni, si arrabatta per salire di qualche punto in graduatoria. Sarà l’immissione a ruolo degli abilitati di prima fascia e di terza, più un concorso con bando a settembre. Tutto a posto? Non è detto. I dettagli sono importanti, come fa notare Matteo Cacciola, e potrebbero rovinare tutto il disegno. Per cui, ci vorrà attenzione, ed ecco perché.

  Ma il concorso per docenti nasconde un inghippo


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... Tra tutti gli argomenti di cui poteva trattare parlando di istruzione ha scelto questo: il sostegno alle scuole non statali. Non ha parlato di sostegno primario del governo all’istruzione del paese, non ha parlato del ruolo fondante della scuola nel rimettere la nazione “in carreggiata”, non ha parlato della sussidiarietà indispensabile tra mondo della scuola, mondo della ricerca educativa, mondo politico e società italiana. No. Nulla di tutto ciò: ha semplicemente ribadito che, nonostante i tagli e le tasse stiano infestando ogni angolo della nazione, due cose non verranno intaccate affatto: i grandi patrimoni e i finanziamenti alle scuole non statali, frequentate in genere dagli eredi di quei grandi patrimoni...

   Mila Spicola:  E Monti parlò di scuola




LOTTA ALLA MAFIA


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  Contro la mafia...

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“Contro la mafia non subire in silenzio ma urla il tuo dissenso”.
La scritta risplende con forza sulla maglietta indossata dal nipote di Libero Grassi. Ed è questo giovane ragazzo che insieme al figlio dell’imprenditore tessile, Davide, rimuove, come ogni anno, il cartellone simbolo sistemato dopo l’omicidio, per appenderne in seguito uno nuovo con la medesima scritta: “Il 29 agosto 1991 qui è stato assassinato Libero Grassi, imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla mafia e dall'omertà dell'associazione industriali, dall'indifferenza dei partiti, dall'assenza dello Stato”.


  Lorenzo Baldo e Maria Loi:  Un urlo di dissenso nel ricordo di Libero Grassi



Vietato rivelare intrecci tra cosche, affari e politica. Altrimenti ti querelano e a farlo stavolta è una giunta comunale preoccupata per la rispettabilità del paese. E' ciò che sta accadendo ad Antonio Mazzeo, autore del libro "I Padrini del Ponte", per un'inchiesta sulla cittadina di Falcone, nel messinese. 

  Checchino Antonini:  Vietato parlare di mafia in Sicilia

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FEDE E
SPIRITUALITA'




"Il coraggio di sperare oggi"

HOREB n. 61 - 1/2012


TRACCE DI SPIRITUALITA'
A CURA DEI CARMELITANI

Il terzo millennio si è aperto sotto il segno della minaccia e la paura è diventata compagna oscura della contemporaneità: paura del nucleare, del degrado ecologico, della manipolazione genetica, dell'invasione di "nuovi barbari", del trovarsi disoccupati, della precarietà dell'esistere, e si ha l’impressione che la speranza sia venuta meno nell’orizzonte della nostra cultura. Per cui, oggi, ci si chiede non solo cosa sperare, ma in modo più radicale: è possibile sperare? 

Questo navigare al buio e senza speranza, determinato da varie circostanze, che a volte sfocia in forme di violenza, di indifferenza verso l’altro o di rassegnazione, di per sé non si addice all’uomo, perché egli, credente o non credente, non solo avverte il bisogno di speranza, “ma è speranza”, egli  sente il bisogno di oltrepassare lo scacco dell’esistenza, seppure confusamente, avverte come un risucchio "in avanti", una gravitazione sul futuro, verso una pienezza di senso. 

Sperare si inscrive nel bisogno profondo dell’essere umano. Per cui, nonostante le paure e le continue frustrazioni, egli avverte che la speranza gli consente di vivere, di perseverare, di mantenersi sveglio finché la morte non sia inghiottita nella vittoria. 

Giovanni Crisostomo evidenziava: «Ciò che ci porta alla sventura non sono tanto i nostri peccati  quanto la disperazione». Pensiamo, allora, che è urgente riflettere e coltivarsi come uomini di speranza perché essa ci educa a non trascorrere i nostri giorni da rassegnati e a non concedere mai, rabbiosamente, spazio alla distruzione. 
La speranza coltivata è seme dirompente che ci consente di camminare in libertà e di scegliere ogni  giorno la via della vita. Essa consente, al credente e al non credente, di inserirsi nella dinamicità degli eventi storici, di guardare in profondità gli avvenimenti e di accettare il rischio delle scelte presenti con la costante tensione al futuro. La speranza coltivata crea nell’uomo un atteggiamento attivo, nutrito di coraggio e di fortezza d'animo, che alimenta la resistenza nella sofferenza e la tensione nella lotta. Essa dà un respiro fresco all’uomo e lo attiva a vivere il suo impegno nel mondo, non perché rimanga quello che è, ma perché si trasformi e diventi ciò che gli è promesso che diventerà. 
È dentro questa prospettiva che si colloca la monografia del presente quaderno ..."  (EDITORIALE)


   Editoriale (pdf)

   Sommario (pdf)

   Ricerche nel Web - Una speranza "crocifissa", ma non sconfitta (pdf)



E' possibile richiedere copie-saggio gratuite:
CONVENTO DEL CARMINE
98051 BARCELLONA P.G. (ME)
E-mail: horeb.tracce@alice.it



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IL CONCILIO VATICANO II COME EVENTO DI NUOVA PENTECOSTE - Egidio Palumbo (VIDEO)


IL CONCILIO VATICANO II COME EVENTO DI NUOVA PENTECOSTE di Egidio Palumbo (VIDEO)

Il centro della Chiesa é il Signore risorto, che nella Chiesa é presenza effettiva, reale, creatrice e creativa

Estratto dell'incontro del 7 agosto 2012
La ricezione del Vaticano II in prospettiva “mendicante” di Egidio Palumbo
tenuto nell'ambito della SETTIMANA DI SPIRITUALITA' della FRATERNITA' CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO
"DA UNA CHIESA TRIONFANTE AD UNA CHIESA MENDICANTE A 50 anni dal Concilio Vaticano II"


   IL VIDEO


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La logica del dono gratuito - "Insieme - 7" di Enzo Bianchi - Rocca, agosto 2012
 

Insieme - 7 rubrica di ENZO BIANCHI Rocca, agosto 2012

La crisi economica che stiamo attraversando – crisi dai risvolti umani e sociali pesantissimi per così tante persone – ha però tra le sue conseguenze anche un’inversione di tendenza rispetto a al progressivo rarefarsi della capacità di percepire cosa davvero conti nella verificatosi in questi ultimi decenni. Assistiamo oggi a una sorta di schizofrenia etica: da un lato confermiamo l’ormai ultrasecolare intuizione di Oscar Wilde secondo il quale “oggi si conosce il prezzo di ogni cosa e il valore di nessuna”, ma d’altro lato constatiamo la diffusione della pratica del dono. Dalle associazioni di volontariato di ogni tipo alle banche del tempo, da quanti usano ogni momento libero per condividere sulla rete conoscenze e progettualità a quanti continuano a dedicarsi al miglioramento delle condizioni di vita della collettività, troviamo sempre più persone capaci di “donare” gratuitamente risorse e capacità.
Così quello che a prima vista sembrerebbe il pensiero dominante – cinismo del mercato, ricerca del proprio interesse, volontà di cavarsela a dispetto degli altri, monetizzazione di ogni attività, valutazione degli altri in base alla ricchezza posseduta... – è contestato silenziosamente da chi fa spazio alla gratuità, al prevalere del bene comune sul vantaggio personale. 

   Insieme - 7


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"Apriamo il Vangelo, è come una boccata d'aria fresca dentro l'afa" - P. Angelo Casati commento al Vangelo 21ª Domenica del Tempo Ordinario B


Commento al Vangelo 21ª Domenica del Tempo Ordinario B di P. Angelo Casati

Letture
Gs 24, 1-2a. 15-17.18b
Ef 5, 21-32
Gv 6, 60-69

Forse è giusto sapere com'è finita.
Nelle scorse domeniche abbiamo riascoltato il lungo discorso di Gesù, dalla sinagoga di Cafarnao: nel lungo discorso Gesù si autodefiniva "il pane vivo disceso dal cielo" e della sua carne diceva che è un vero cibo, del suo sangue diceva che è vera bevanda.
Ebbene l'esito, l'esito di quella predicazione nella sinagoga, è stato a dir poco, deludente; secondo i nostri criteri umani, fallimentare. L'esito è raccontato dal brano del Vangelo di Giovanni, che oggi abbiamo ascoltato...


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Signore da chi andremo - Marco Frisina

  video


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  Sant'Agostino di Ippona  (video)


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34° anniversario dell'elezione a Pontefice di Giovanni Paolo I «Papa del sorriso»


Quella del 1978 non fu un’estate qualsiasi per la Chiesa cattolica. Il 6 agosto, infatti, dopo quindici anni di pontificato, venne meno Paolo VI. Il 26 agosto, dopo un rapidissimo conclave — due giorni e quattro votazioni — venne eletto Papa il patriarca di Venezia, che prese il nome di Giovanni Paolo I: Albino Luciani, «Papa del sorriso», «Papa umile», «Papa catechista», «Papa parroco del mondo», «sorriso di Dio». 

   L’eredità di Albino Luciani

Era l'estate del 1978 nel primo conclave di un anno veramente unico nella storia della chiesa, veniva eletto al soglio pontificio Giovanni Paolo I
... Il cardinale annunciò: «Habemus Papam! Eminentissum ac reverendissimun dominum, dominum Albinum. Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Luciani. Qui sibi nomen imposuit Johannis Pauli Primi!». 
Dietro la croce, apparve Giovanni Paolo I, eletto al Soglio di Pietro si disse con 98 o 101 voti, comunque una delle più alte maggioranze registrate nel corso di un conclave, la cui durata fu di sole 26 ore. L’umanità e la simpatia di Luciani conquistarono fin da subito tutti. Indimenticabili i suoi trentatré giorni di pontificato. Un giorno per ogni anno di Cristo fu fatto notare. Nel corso delle sue quattro udienze generali, Luciani rivelò due caratteristiche peculiari della sua personalità: l’umiltà e la semplicità. Humilitas, il suo motto vescovile, significava «non umiltà, bensì impegno ad essere umili». La semplicità fu dimostrata dal dialogo tra il Papa ed i bambini, che egli chiamava a sé per spiegare la dottrina ai fedeli. Concetti chiari e diretti, che gli attirarono alcune critiche da parte di teologi, intellettuali ed esponenti della stampa...

   Papa Luciani: umiltà e semplicità

Intervista a Marco Roncalli, autore della prima, completa, biografia critica di Giovanni Paolo I, del quale ricorrono il 34° anniversario della sua elezione a Pontefice (26 agosto), quello della morte (28 settembre) e il centenario della nascita (17 ottobre).

   ALBINO LUCIANI INEDITO (PRIMA PARTE)

   ALBINO LUCIANI INEDITO (SECONDA PARTE) 

La grande storia ha dedicato un'intera puntata alla figura di Giovanni Paolo I. Il Papa del sorriso

   Giovanni Paolo I. Il Papa del sorriso (video)


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GRAZIE

  Cardinale Carlo Maria Martini sei stato un grande dono di Dio! GRAZIE!!!

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La diocesi di Milano annuncia la morte del cardinale Martini - Siamo grati a Dio per il dono della sua persona


L'arcivescovo di Milano il cardinale Angelo Scola e il Consiglio episcopale milanese, appresa la notizia della morte del cardinale Carlo Maria Martini, si sono raccolti in preghiera. 
Grati a Dio per il dono della sua persona e del suo lungo ministero, invitano tutti, famiglie, comunità parrocchiali e religiose a intensificare la preghiera. 
L'Arcivescovo, il Consiglio episcopale e il Capitolo della Cattedrale accoglieranno la salma del cardinale Martini in Duomo a Milano sabato 1 settembre alle ore 12.00. 
Da quel momento sarà possibile renderle omaggio sino ai funerali che verranno celebrati lunedì 3 settembre alle ore 16.00. (dal Comunicato stampa della diocesi di Milano)

Il morbo di Parkinson che aveva colpito il cardinale Martini già nell’ultimo periodo di episcopato a Milano, a poco a poco, ha devastato il suo corpo lasciando intatte l’intelligenza, la memoria, lo sguardo...
Un’altra volta ricordo ci ha parlato proprio di quella progressiva passività che è la malattia e del suo esito estremo, la morte. Ma aggiungeva solo la morte offre ad ognuno di noi la suprema occasione per affidarci pienamente a Dio come una grande cascata di acqua si getta nel fiume. Ma aggiungeva, confessando le sue paure, spero che in quell’ultima ora ci sia una mano che tiene stretta la mia mano come a vincere i fantasmi dell’ultima ora per affidarmi senza scampo e senza riserve al Signore...
Il Cardinale voleva che sulla sua tomba ci fossero le parole del salmo: «Lampada ai miei passi la tua parola, luce al mio cammino». E in quest’ora che ci priva di una presenza davvero illuminante, risplenda la gratitudine perché sulla nostra strada ha tenuto accesa la lampada della Parola, fino a quando si leverà la stella del mattino. 

   È deceduto il cardinale Martini, il cordoglio della Diocesi ambrosiana

Il cardinal Martini ha invitato con forza alla necessità di una dialettica interiore tra il credente e il non credente che è in noi...

   Il coraggio di credere e di sperare



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Cardinale Carlo Maria Martini, anche noi... "ti portiamo nel cuore"!!!



Pubblichiamo brani dell'ultimo discorso tenuto dal cardinale Carlo Maria Martini in qualità di arcivescovo della diocesi ambrosiana. 
Un saluto che a noi piace rileggere oggi e pensarlo rivolto a tutti...

... Di me posso dire che ho sempre avuto molto forte il senso dei miei limiti e sono consapevole delle mie lacune e delle mie unilateralità. Ho sempre avvertito come superiore alle mie forze il peso di così tante responsabilità. Per le mie mancanze, omissioni e inadeguatezze chiedo perdono a tutti: ai credenti perché possa contare sulla loro intercessione nel giorno del giudizio, e a tutti i non credenti perché è importante poter far leva sul perdono reciproco per guardare al futuro con rinnovata fiducia e servire insieme la giustizia e la pace...
Sono conscio di avere confidato soprattutto sulla parola di Dio, di essermi buttato fin dall'inizio in questa perigliosa impresa con la coscienza sì dei miei limiti e delle mie inadeguatezza ma pure con fiducia totale nella sua Parola. E questo perché sono cristiano e so di essere nato e sostenuto dalla Parola. E a tutti, credenti e non credenti, vorrei ripetere che la sorgente del mio pensare e del mio agire ha voluto essere sempre, almeno nell'intenzione, la parola di Dio, in particolare a partire dalle Scritture. Ho anche cercato sinceramente di ascoltare la storia, gli eventi, le persone, tutti voi che incrociavo nel mio cammino: ho desiderato incontrare almeno idealmente tutti, ma soprattutto gli ultimi, i poveri, i bisognosi, coloro che sono nella sofferenza, i feriti della vita, i carcerati, gli umiliati e gli offesi. Avrei voluto fare molto di più e chiedo perdono a coloro che si fossero sentiti trascurati...
mi pare di poter dire come Paolo, all'inizio della lettera ai Filippesi, che "vi porto nel cuore" e che "Dio mi è testimone del profondo affetto che ho per tutti voi nell'amore di Cristo Gesù" (Fil 1,7-8). Anzi il testo greco di questa lettera permette di tradurre non solo "vi porto nel cuore" ma anche reciprocamente "voi avete nel cuore me, voi che siete tutti partecipi della grazia che mi è stata concessa" (Fil 1,7)...
Ora avrò più tempo per pregare... Sono certo che anche voi pregherete così per me...
Ai miei fedeli raccomando in particolare l'amore della Scrittura e la pratica della lectio divina, mentre ai cristiani di tutte le confessioni affido la speranza dell'unità della Chiesa e di una ritrovata comunione nella molteplicità dei doni di Dio, che permetta un dialogo fruttuoso tra le religioni e una rinnovata amicizia col popolo delle promesse. 
A tutti dico: amatevi gli uni gli altri, così vivrete nella giustizia, nel perdono e nella pace. Il nostro maggiore contributo alla pace in un mondo gravido di conflitti e di minacce di nuovi assurdi conflitti nascerà da un cuore che anzitutto vive in se stesso il perdono e la pace. Servitevi con amore a vicenda facendovi prossimi a tutti, perché chi rende il più piccolo servizio al minimo di tutti i fratelli lo rende non solo al mistero della dignità umana ma a ciò che la fonda, cioè al mistero di Gesù.
E ora mi rivolgo a Maria... Mi ottenga ora di continuare con lei questo servizio per tutti voi... nella Gerusalemme celeste, quando tutti saremo palesemente una cosa sola nel mistero del Padre.

   il testo integrale "Vi porto nel cuore" Omelia per la Natività della Beata Vergine Maria - Duomo di Milano, 8 settembre 2002


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Il teologo risponde


Perché si trascura il comando di Cristo sulla comunione anche con il vino, mentre si prendono alla lettera le sue parole sul matrimonio?
 

  Silvano SirboniEucaristia e matrimonio

Secondo il catechismo dopo la morte l’anima sarà accolta dal Signore, mentre il corpo dovrà attendere la fine dei tempi. Ma com’è possibile se nel Regno dei cieli non esistono né tempo né spazio? E una vita dove il corpo è separato dall’anima, non sarebbe una vita depauperata?

  Giordano FrosiniL'anima e il corpo dopo la morte

Se la liturgia penitenziale all’inizio della Messa rimette i peccati non gravi, quali sono quelli da confessare attraverso il sacramento della riconciliazione?

  Luigi LorenzettiI peccati da confessare


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La Bibbia in un frammento
Le pietre d'inciampo del Vangelo




"Dall'ora sesta
si fece buio
su tutta la terra,
fino all’ora nona." 

(Matteo 27,45)


  Gianfranco RavasiSi fece buio

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CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni

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"Il sapore della sobrietà" di Enzo Bianchi


I temporali che in questi giorni stanno spezzando l’afa opprimente delle ultime settimane simbolicamente chiudono anche la cosiddetta «stagione delle vacanze». Ormai ci siamo infatti abituati ad associare il mese di agosto con le ferie, il tempo libero, lo stacco dall’attività quotidiana. Poco importa che quest’anno si sia mossa da casa – e per periodi sempre più brevi. E con destinazioni ravvicinate – solo metà degli italiani, poco importa che un numero sempre maggiore di persone, in particolare giovani, non abbiano ferie semplicemente perché non hanno neanche lavoro, poco importa che per gli abitanti delle zone terremotate le fatiche della ricostruzione e della permanenza in sistemazioni di fortuna si siano aggiunte alla normale attività lavorativa o che per gli addetti alla protezione civile e alla salvaguardia del patrimonio boschivo ci siano state settimane di incessante lotta alla fiamme... Siamo in agosto e bisogna comunque parlare di vacanze! Ma allora approfittiamo dell’attuale congiuntura, legata alla gravità e alla vastità della crisi sociale ed economica che stiamo attraversando, per fare dell’ormai logora consuetudine di discorrere di vacanze in agosto un’occasione di riflessione sulla qualità della nostra vita e sul nostro atteggiamento verso il tempo, il lavoro, il creato, gli altri. Cosa cerchiamo nelle vacanze, vissute o sognate o rimpiante? Quale parte di noi e delle nostre attività «va in vacanza»? Cosa significa essere se stessi anche quando non si svolgono le mansioni abituali o quando si trascorre del tempo libero e si intrecciano rapporti interpersonali gratuiti, slegati da interessi economici o pratici?
Se ci ponessimo seriamente almeno alcune di queste domande, potremmo fare davvero della crisi attuale un’opportunità...

   "Il sapore della sobrietà" di Enzo Bianchi


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Solidarietà al missionario laico Biagio Conte, animatore della "missione Speranza e carità" di Palermo


Sul fantasma di un fiume, gatti e uomini condividono i sogni e gli stenti della sopravvivenza. Qui, alle porte della Cittadella della speranza, si è combattuta una guerra notturna, primitiva. Da una parte i “turchi” - così chiamano gli ospiti della Missione - vittime di un assedio medievale con spranghe, forconi, bastoni e pietre. Dall'altra, i palermitani dimenticati sulle rive dell'Oreto. Gli assaltatori. I “vichingi”, nessuno si sottrae all'inciuria. Nella mischia, suo malgrado – mentre era impegnato nel ruolo scomodo del mediatore – è rimasto coinvolto Biagio Conte, anima grande e solidale di Palermo, in un corpo sempre più malandato. Una sassata alla testa. Quattro punti di sutura. La ferita del fisico è poca cosa rispetto al significato: Palermo ha colpito Fratel Biagio. Gli ha alzato la mano contro.

   Biagio Conte dopo l'assalto: "Mi hanno ferito, ma non mollo"

   Spedizione punitiva alla "Missione", ferito Biagio Conte (video)

Ha avuto parole di incoraggiamento, il cardinale di Palermo Paolo Romeo. Visitando il missionario laico Biagio Conte, ferito la notte fra giovedì e venerdì, il cardinale ha sottolineato l’importanza dell’opera che ospita oltre 800 persone con difficoltà. Nell’ex caserma dell’aeronautica, in via Decollati, nel quartiere popolare a ridosso della stazione, da vent'anni trovano rifugio i senza fissa dimora, soprattutto extracomunitari. 

   Aggredito l'angelo di Palermo

"L'esperienza di accoglienza e solidarietà della Missione del Fratello Biagio - dice il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando - rappresenta un'esperienza unica ed un patrimonio dell'intera città di Palermo. Atti violenti, quale che ne sia la ragione e chiunque ne siano gli autori, non potranno certamente indebolire l'operato di Biagio Conte cui va l'affetto e la gratitudine di tutti i palermitani".

''Solidarietà e amicizia a Biagio Conte, l'animatore della missione Speranza e carità di Palermo, ferito durante un' inaccettabile spedizione punitiva contro un ospite della sua comunità' è espressa in una nota dal ministro per la Cooperazione internazionale e l'Integrazione, Andrea Riccardi. ''Ho avuto modo di visitare pochi mesi fa la missione e mi sono potuto rendere conto personalmente del prezioso servizio umanitario che Biagio Conte compie quotidianamente nei confronti dei poveri e degli emarginati in un contesto sociale molto difficile'' sottolinea Riccardi, che esprime poi l'auspicio ''che la magistratura faccia piena luce sull'odioso episodio e che sia garantita a Biagio e i suoi amici la possibilità di continuare in piena sicurezza la loro opera meritoria". (Adnkronos)


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 BENEDETTO XVI
 



      Angelus/Regina Cæli - 26 agosto 2012

 
    Udienza - 29 agosto 2012



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OPINIONI E COMMENTI


«Operosa corresponsabilità»: l'invito del Papa - Preti e laici insieme dandosi fiducia


Quanti passi avanti per i fedeli laici nella Chiesa negli ultimi 50 anni. Ma anche quanta retorica, pomposa e malinconica. E, purtroppo, non poca paralisi... Ieri papa Ratzinger, in un messaggio inviato a un incontro internazionale dei laici dell’Azione cattolica, è sembrato pensare: da mezzo secolo rilucidiamo il Concilio, per ritrovarlo subito impolverato; no, stavolta gli daremo una mano nuova di vernice. Le sue parole segnano uno scarto: i laici non sono semplici collaboratori del clero nella missione universale della Chiesa; collaboratori formati, educati, vigilati, certificati e a quel punto degni di fiducia. La loro è «un’operosa corresponsabilità»

La parola «responsabilità», relativa ai laici, nel Concilio c’è, all’inizio e al termine del passaggio della Lumen gentium (37) più moderno e – oggi possiamo dirlo – disarmante. Perché lo leggi e pensi che non ci sarebbe da aggiungere nient’altro: «I pastori riconoscano e promuovano la dignità e la responsabilità dei laici nella Chiesa; si servano volentieri del loro prudente consiglio, con fiducia affidino loro degli uffici in servizio della Chiesa e lascino loro libertà e margine di azione». Ai fondatori e presidenti delle grandi aggregazioni laicali è certo capitato di essere cercati per «un consiglio» richiesto «volentieri». Ma a chi vive nelle parrocchie? E possiede competenze e sensibilità che un parroco non sempre può avere? È accaduto e accade davvero? 

   Preti e laici insieme dandosi fiducia

Leggi anche:
  • Messaggio alla VI Assemblea Ordinaria del Forum Internazionale di Azione Cattolica [Iaşi, Romania, 22-26 agosto 2012]
  • COSTITUZIONE DOGMATICA SULLA CHIESA LUMEN GENTIUM



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"La preghiera non è tempo perso (ndr. noi di "Tempo Perso" avremmo preferito se avesse detto "tempo sprecato"... ;) ma il senso era sicuramente questo!...), non è sottrarre tempo alle attività, anche a quelle apostoliche". Lo ha detto il Papa nell'Udienza Generale tenuta questa mattina nella gremita piazza della Libertà a Castel Gandolfo

 
Il Papa: la preghiera non è mai tempo perso


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  3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm