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N. B. La Lectio a cura di Fr. Egidio Palumbo sarà sospesa e riprenderà in Ottobre
La Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibile (di norma rispettivamente la domenica e il lunedì)
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
"Noi siamo acqua" di Christian Albini
Si
parla delle alte temperature di questa stagione per il disagio
personale che il caldo ci procura. Anch'io sto scrivendo queste parole
alle prese con il sudore e con il computer bollente. Vedo dalla
finestra il fiume serio ridotto a un rigagnolo.
Si
parla molto meno, invece, della siccità provocata dalla mancanza
d'acqua. Già l'anno scorso, in Cina ci sono stati gravi danni
all'agricoltura e milioni di persone sono rimaste senza acqua potabile.
Anche la nostra produzione agricola sta risentendo pesantemente di
questa torrida estate e il "granaio" degli Stati Uniti è colpito
dall'arsura.
Possiamo
accendere l'aria condizionata negli ambienti chiusi, ma non possiamo
"condizionare" l'ambiente. Eppure, passiamo sopra a queste notizie come
se niente fosse...
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L’acqua
e le sfide a essa connesse sono nuovamente al centro dell’attenzione.
Difatti, si svolge in questi giorni, in Svezia, la settimana mondiale
dell’acqua, organizzata dall’Istituto internazionale per l’acqua di
Stoccolma (Siwi). Circa duemila fra manager, politici, esperti e
rappresentanti di varie organizzazioni si riuniscono dal 26 al 31
agosto nella capitale svedese, per partecipare all’edizione 2012 di
questo appuntamento annuale sull’acqua, lanciato per la prima volta nel
1991. Questa settimana mondiale è un appuntamento importante. Portato
avanti, un anno dopo l’altro, da uno di quegli istituti di cui la
Svezia va giustamente fiera, è diventato un evento quasi imperdibile
per i tecnici e gli esperti dell’acqua.
Il diritto all’acqua nel mondo globalizzato
L’edizione annuale della
settimana mondiale dell'acqua, che ha aperto a Stoccolma il 26 agosto e
si chiuderà il 31 si concentra su acqua e sicurezza alimentare.
Settimana mondiale dell’acqua, focus su acqua e sicurezza alimentare
In occasione della Settimana Mondiale dell’acqua, la FAO lancia un nuovo piano d’azione Nel
suo intervento alla cerimonia d'apertura della Settimana Mondiale
dell'Acqua (Stoccolma 26-31 agosto 2012), il Direttore Generale della
FAO José Graziano da Silva ha affermato "Non esiste sicurezza
alimentare senza sicurezza delle risorse idriche", facendo notare che
il recente rapporto della FAO The State of Land and Water Resources for Food and Agriculture (Lo
Stato Mondiale delle Risorse Idriche e Fondiarie per l'Alimentazione e
l'Agricoltura N.d.T.) avverte chiaramente che scarsezza d'acqua ed
inquinamento stanno mettendo a rischio in tutto il mondo interi sistemi
produttivi. La Settimana
Mondiale dell'Acqua è una conferenza annuale dove responsabili politici
ed esperti di tutto il mondo discutono delle risorse idriche e della
loro gestione.
La siccità obbliga a gestire meglio le risorse idriche per salvaguardare la sicurezza alimentare In
coincidenza con la "Settimana mondiale dell'acqua" (World Water Week,
Stoccolma 26-31 agosto 2012), l'UNICEF rende noto che, nonostante gli
enormi progressi compiuti negli ultimi 20 anni sul versante
dell'accesso a fonti idriche affidabili per miliardi di persone,
portare a compimento l'obiettivo dell'acqua per tutti non sarà cosa
facile. «Abbiamo registrato
miglioramenti eccezionali in ogni regione del globo» afferma Sanjay
Wijesekera, a capo dei programmi Acqua e Igiene per l'UNICEF.
«Tuttavia, il nostro impegno non cesserà fino a quando ogni singola
persona avrà ogni giorno a disposizione acqua da bere a sufficienza e
da fonti sicure. Purtroppo la parte più difficile del compito è quella
che abbiamo dinanzi.»
UNICEF: progressi enormi, ora raggiungere gli esclusi
Fermare
gli sprechi, tutti. Cominciando da quelli alimentari per risparmiare
acqua, una risorsa che spesso non ci si accorge di buttar via in grandi
quantità. I primi paladini di questa nuova forma di "consapevolezza"
potranno essere i sindaci aderendo, il 29 settembre da Trieste, al
lancio della "Carta per amministratori a spreco zero", nel contesto
degli eventi di Trieste Next. La
proposta è stata lanciata da Andrea Segrè - triestino, preside della
facoltà di Agraria dell'università di Bologna - durante il suo
intervento alla settimana mondiale dell'acqua a Stoccolma (unico
italiano presente alla kermesse scandinava), in cui è stata ricordata
la risoluzione Ue per dichiarare il 2014 anno europeo contro lo spreco
e per impegnarsi a dimezzare gli sprechi entro il 2025. Con la Carta
anti-spreco i sindaci non faranno altro che anticipare le azioni
indicate nella risoluzione Ue.
Parte da Trieste la lotta allo spreco dell’acqua. Sindaci in prima linea
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La settimana più calda
dell’estate italiana riporta all’attenzione la realtà dei cambiamenti
climatici e in particolare l’evenienza di accadimenti estremi:
onde torride che si ripetono più volte, prolungata assenza di
precipitazioni, fiumi in secca, violentissimi temporali con grandine
diffusa, piogge torrenziali che generano smottamenti e frane, incendi
più o meno “naturali”. I giornali di tutto il mondo riempiono le
cronache agostane di questi eventi. Per ora tuttavia siamo
esclusivamente a una fase descrittiva: si evidenziano le ricerche
scientifiche, si contano i danni, si piangono le vittime, si annunciano
iniziative a livello globale e locale, ma una vera azione preventiva
non viene quasi mai attuata. E così si prosegue con gli allarmi.
Piergiorgio Cattani: Clima: aumentano temperatura e eventi estremi
I cambiamenti
climatici in atto rendono sempre più frequenti ed intensi gli
eventi meteorologici estremi: piove di rado ma quando piove
la pioggia è di quella cattiva, dirompente, che slava via i
nutrienti dal terreno, causando alluvioni, smottamenti e frane. Specie
in un Paese come l’Italia, dove la prevenzione del rischio
idrogeologico sfiora lo zero. Lo testimoniano le alluvioni che
hanno colpito la Liguria lo scorso anno, trovando un territorio
impreparato a gestire l’emergenza climatica.
Anche
questo autunno il rischio di alluvioni si
fa sempre più alto, a causa dell’aumento della temperatura dei mari,
ben quattro gradi sopra la media stagionale.
AlterEco: Sarà un autunno caldo e sale il rischio alluvioni
22 agosto: è di un rosso
bollente il termometro per la settimana più torrida di questa estate
2012,sono in rosso e languono granai e campi per la siccità ed è
in rosso il conto delle risorserinnovabili della Terra. Perché
oggi, secondo le stime del Global Footprint Network, è l’Earth
Overshoot Day ovvero il giorno in cui si esauriscono le risorse
che è in grado di generare la Terra ogni anno. Un giorno che arriva
sempre prima ogni anno, lo scorso anno il Pianeta andò in rosso il
27 settembre. Un anticipo dovuto senza dubbio alla nostra voracità in
continuo incremento ed alla nostra impronta sempre più pesante.
E anche, aggiungiamo, a siccità, incendi, alluvioni, eventi
meteorologici sempre più estremi e specie invasive che rallentano la
capacità di rigenerarsi della biodiversità e delle risorse naturali da
cui dipendiamo.
AlterEco: La Terra ci presenta il conto... in rosso
Il 22 agosto sono esaurite
tutte le risorse naturali che la terra è in grado di produrre per il
2012. Da qui a fine anno andremo avanti con le riserve accantonate.
Insomma, a oggi la natura non è in grado di fornire quanto le nostre
infrastrutture, economie e stili di vita gli richiedono: per farlo ci
vorrebbe un pianeta e mezzo. Ad aggravare le cose c’è il fenomeno
del cash crops: si tende a coltivare quello che costa di più sul
mercato e non quello a più alto valore nutritivo. Il consumismo farà sì
che il capitalismo si autodigerisca? Andremo verso una decrescita non
felice ma obbligata?
Alessandro Montesi: Dal 22 agosto esaurite le risorse naturali 2012. Inizia la decrescita infelice?
Secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale il rapporto
debito/PIL dovrebbe salire a 125,8 nel 2012 e a 126,4 nel 2013, per poi
iniziare una discesa fino a 119,4 nel 2017. Sono numeri preoccupanti,
ma non inevitabili. Anche con questo scenario gli obiettivi annunciati
dal programma di Fermare il Declino per la prossima legislatura
(ridurre il rapporto debito/PIL al 100%, ridurre la spesa pubblica di 6
punti di PIL, ridurre le tasse di 5 punti di PIL) sono perfettamente
eseguibili. La questione non è la fattibilità economica ma la volontà
politica. Ecco spiegato come in un' analisi scelta per voi da Noise From Amerika.
Sandro Brusco: Meno debito e più crescita? Si può anche in Italia
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Ci
sono intuizioni, anche semplici, che possono cambiare la vita di
migliaia di persone. Come quella che negli anni successivi alla seconda
guerra mondiale ebbe Ludwing Guttmann, neurologo tedesco costretto a
fuggire in Inghilterra dopo la persecuzione nazista degli ebrei. Nella
città di Stoke Mandeville, vicino Londra, fu messo a capo della "Spinal
Injures unit" dove venivano ricoverati i reduci dal fronte che avevano
subìto lesioni midollari. Qui si rese conto che questi ragazzi
tornavano mutilati non solo nel corpo: alle gravi ferite riportate si
aggiungevano anche condizioni psichiche gravi. La depressione portava
tanti a lasciarsi andare, altri addirittura al gesto estremo. Ben
presto il dottor Guttman capì che bisognava fare qualcosa: intervenire
non solo sul versante medico in senso stretto, ma aiutarli a tornare a
una vita normale attraverso uno stimolo esterno. E siccome tanti erano
ancora giovani, pensò che tutto questo fosse possibile attraverso lo
sport. Dagli esercizi fisici distesi sul letto dell'ospedale alle gare
agonistiche il passo fu breve. E così il 28 luglio del 1948 i reduci
britannici furono i primi atleti al mondo a disputare i Giochi di Stoke
Mandeville, nello stesso giorno in cui a Londra si dava il via ai
Giochi olimpici. Ma se Guttman può essere definito il padre del
movimento paralimpico mondiale, in Italia la sport terapia fu fondata
da Antonio Maglio, che organizzò a Roma nel 1960 la prima vera
Paralimpiade moderna.
PARALIMPIADI, VIAGGIO ALLE ORIGINI: DA STOKE MANDEVILLE AD OSTIA I PRIMI PASSI DEL MOVIMENTO
C’è
una nazione “ombra” che per popolazione verrebbe subito dopo Cina e
India: quella dei disabili. Sono 650 milioni i disabili a livello
globale, oltre il 10 per cento della popolazione complessiva. Tutti
insieme popolerebbero la terza nazione del mondo. Una nazione che non
conosciamo, fatta anche di atleti e soddisfazioni.
Le Olimpiadi e la “nazione ombra” (testo+video)
"Un sogno colorato di sorrisi", così Luca Pancalli immagina le
Paralimpiadi di Londra che si apprestano. In una video intervista, il
Presidente del CIP risponde alle domande degli internauti, followers
della pagina Facebook di Abilitychannel.
intervista sulleParalimpiadi fatta da Abilitychannel a Luca Pancalli.
Impennata
delle vendite grazie al velocista sudafricano che ha gareggiato anche
nelle sfide riservate agli atleti normodotati. A 20 giorni dall'inizio
delle competizioni i tagliandi strappati sono 1,4 milioni e ne restano
900mila disponibili. In caso di 'sold out' l'edizione britannica
supererà il grande successo della precedente di Pechino
Febbre da Parampiadi: l'effetto Pistorius scatena la corsa ai biglietti
Video realizzato dai ragazzi della classe 2D della scuola media di Arcistae ( Varese ) Tutto
è iniziato quando abbiamo visto una pallina da baseball per non
vedenti. Da lì, è iniziata la nostra curiosità, che ci ha portati a
fare ricerche su internet, fare slide in Power Point e montarle in
Windows Movie Maker. Questo è l'insieme del nostro lavoro, un
progetto realizzato in ambito scolastico per aprirci a questo mondo.
LE PARALIMPIADI: OLIMPIADI PER TUTTI. ragazzi che non mollano (video)
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Quelle
di Londra 2012 saranno le Paralimpiadi più partecipate della storia. Un
movimento immenso di atleti con le loro aspettative, con i sacrifici
fatti, i record. Perché parlare di Paralimpiadi significa parlare dello
sport vero e dei suoi valori. E allora ecco anche storie fantastiche
concepite con lacrime, sudore ma anche sorrisi di chi si è rimesso in
gioco, di chi è passato dalla disperazione alla gioia, di chi ha
combattuto e vinto la propria battaglia. Ma non c’è spazio per la
retorica: lo sport paralimpico è competizione, agonismo, divertimento.
Ne sa qualcosa Alex Zanardi, noto campione di automobilismo passato per
le note vicende della vita all’handbyke, o Assunta Legnante, da atleta
olimpica a Pechino a protagonista paralimpica a Londra, in seguito a
un’improvvisa cecità. Storie di vita, storie comunque di vittorie.
dallo Speciale del sito REDATTORE SOCIALE:
Gli atleti azzurri
Le discipline paralimpiche
Il calendario dei giochi
Guarda le Photogallery
Paralimpiadi 2012: a Londra gli azzurri impegnati in 12 discipline
Protagonisti di sogni: gli atleti paralimpici
PROMO PARALIMPIADI LONDRA 2012 (video)
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Non c’è barriera alle «diverse»
abilità in una palestra di Londra dove ragazzi con problemi fisici o di
integrazione sociale imparano gratuitamente le discipline circensi. Una
storia di emancipazione raccontata nelle foto di Marco Pavan, dagli
allenamenti fino agli applausi del pubblico
POPOLI: Siamo tutti acrobati
La
spedizione azzurra va a caccia di medaglie, con 98 atleti partiti
Londra. Ce ne saranno 4200, arrivati da tutto il mondo, per continuare
a tenere accesa la fiaccola dello sport. Le Paralimpiadi fanno rima con
passione: 2,2 milioni di biglietti già venduti, 20 sport adattati alle
caratteristiche dei partecipanti, negli impianti che hanno già fatto da
palcoscenico ai Giochi dei normodotati.
AVVENIRE: Quel lancio oltre il buio
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... il ministro ha fatto
importanti e innovative dichiarazioni, tra cui spicca quella relativa
alla modifica della ferrea politica proibizionista dei governi
precedenti: “Non intendo sottrarmi al dibattito sulla legalizzazione
delle droghe leggere. L’argomento, per la sua estrema delicatezza e le
sue molteplici e rilevantissime implicazioni, richiede di essere
affrontato nelle competenti sedi istituzionali, con i tempi necessari a
un confronto ricco ed articolato che certo non può realizzarsi nel
breve periodo di governo che mi è stato affidato”. Subito sono piovute
le reazioni, ovviamente di segno diametralmente opposto a seconda della
matrice culturale di provenienza
UNIMONDO: Droga, Riccardi apre a un dibattito sul protezionismo
Noury (Amnesty): ''Nell'accordo
firmato a Tripoli dal ministro Cancelleri, obiettivi analoghi e
contenuti simili alle intese sottoscritte dai precedenti governi''. E
su possibili ondate migratorie dalla Siria: ''il flusso sarà modesto''
Emilio Fabio Torsello: L'altra faccia del governo Monti, i diritti umani dei migranti che tutti dimenticano
Nell’"agenda per la crescita"
anche diversi interventi dedicati agli stranieri in Italia. Dai
rimpatri assistiti all’informatizzazione, dagli accordi internazionali
a nuove norme per contrastare il razzismo
STRANIERI IN ITALIA: Governo: "Rivedremo il Testo Unico sull'immigrazione"
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Due
reporter italiani in Siria. Una si ferma al confine con la Giordania,
tra i disperati dei campi profughi. L’altro raggiunge la capitale
Amman, viene irretito per giorni dai servizi segreti di Assad, con la
bella Yara che lo costringe a non fare il suo lavoro e a sorbirsi la
propaganda del regime. Poi riesce a liberarsi e a raggiungere Daraa
(dopo aver fallito l’ingresso a Homs) e a testimoniare l’orrore.
Siria, l’orrore visto con gli occhi di due reporter italiani
Intervista
al padre gesuita che ha vissuto il Siria per più di trent'anni e chiede
all'Onu di intervenire per interrompere il massacro
Padre Dall’Oglio: “Vi racconto la mia Siria”
Reporter sans frontières esprime le sue più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e ai colleghi di Mika Yamamoto.
Questa
giornalista quarantacinquenne era una reporter molto esperta, abituata
agli ambienti più ostili. La sua morte ci ricorda che la Siria è il
paese più a rischio per i giornalisti.
Siria: giornalista giapponese uccisa ad Aleppo, due reporter del canale televisivo Al Hurra dispersi
Ci
sono cicatrici che non riescono a guarire. Soprattutto quando a
soffrire sono i bambini. La piccola Qamar ha solo 4 anni e non sarà mai
più la bimba spensierata che era un tempo...
video; "Le cicatrici nell'anima dei bambini"
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Rispediti in Myanmar dalla Cina, rischiano la vita per via della guerra civile
I rifugiati di etnia Kachin cercano riparo ai confini con il Myanmar ma
il governo cinese li respinge e caccia i sopravvissuti alla guerra
civile. Ecco cosa sta accadendo nelle ultime settimane.
Alessandra Cristofari: I profughi accompagnati a morire
Nel campo di Za'atari oltre
17mila rifugiati, la metà minori. Con la necessità di avere acqua,
vaccinazioni e spazi dedicati per minimizzare l'impatto emotivo della
situazione. Così l'Unicef affronta l'emergenza. E chiede sostegno
REPUBBLICA: Siria, il dramma dei profughi bambini in migliaia rifugiati in Giordania
Testimonianze agghiaccianti
quelle raccolte da Breaking the Silence, un’organizzazione di
veterani che hanno servito l’esercito di Israele fino alla Seconda
Intifada. Hanno deciso di esporsi per raccontare la realtà quotidiana
della vita nei territori occupati.
Ilaria Bortot: Israele, parlano gli ex-soldati: "Così calpestavamo i diritti dei bambini palestinesi"
... C’è chi ritiene
addirittura che se l’Onu lasciasse l’Africa, gli africani saprebbero
risolvere i loro problemi. Crediamo che l’autorità della comunità umana
planetaria debba essere capace di impedire le violenze con forze civili
di polizia e di pace, senza le guerre chiamate pace, senza l’inerzia di
fronte alle sopraffazioni...
Enrico Peyretti: L'Africa non è umanità come il resto del mondo?
Un giornalista
dell’Apple Daily di Hong Kong ha partecipato sotto copertura, come
studente universitario, ad un tour in Cina continentale, organizzato da
dei gruppi giovanili di Hong Kong. Nel suo articolo per l’Apple
Daily, il giornalista ha raccontato un “tour di lavaggio del
cervello”, descrivendo un itinerario pieno di attività atte ad
incoraggiare un fervente nazionalismo e a promuovere la propaganda
del regime cinese.
John Wang e Annie Wu: Reporter di Hong Kong partecipa sotto copertura al "tour di lavaggio del cervello" in Cina
I
lavoratori, soprattutto donne, addetti al settore tessile del
Bangladesh guadagnano meno di 37 dollari il mese. Aumentano le
tensioni. Ma il Governo rifiuta di aumentare i salari.
Roberto Zichittella: Made in Bangladesh, stipendi da fame
Con un progetto di legge presentato dal presidente del Congresso
honduregno Juan Hernández, volto a creare dei battaglioni speciali da
utilizzare nelle attività di ordine pubblico al posto della polizia
regolare, l’Honduras di Porfirio Lobo si incammina sulla strada di un
progetto (para)militarista molto pericoloso. Alla
metà di agosto il governo del presidente riformatore Thein Sein, oltre
ad annunciare una svolta rispetto alla censura sui media imposta per
decenni in Birmania, ha istituito una commissione di inchiesta sulle
violenze scoppiate in giugno nello Stato occidentale di Rakhine tra la
maggioranza rakhine (buddhista) e la minoranza rohingya (musulmana,
circa un quarto della popolazione).
Francesco Pistocchini: Birmania: il pogrom dimenticato dei rohingya
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Arriva il prossimo 24 settembre il bando più atteso di questo 2012.
Stiamo parlando del bando relativo al maxi concorso dedicato alle
scuole e che vedrà la copertura di circa 12.000 cattedre negli istituti
statali.
Maxi Concorso per le scuole statali: 12.000 cattedre a disposizione Concorso
a cattedre, il bando esce a settembre. Una buona notizia, ma c'è
delusione: la scuola italiana ha disperatamente bisogno dell'entusiamo
dei giovani.
Scuola: concorso sì, ma per i giovani Il paese vuole il concorso. Parliamo del concorso per 12.000 cattedre nella scuola statale.
Bene.
Evviva. Anche io lo vorrei, però è un condizionale che non trova requie
né risposte. Perché viene dopo il dubbio: il Paese ha bisogno di questo
concorso?
Il paese vuole il concorso
Una
nuova infornata di insegnanti per i prossimi due anni. Una notizia che
realizza i sogni di chi, da anni, si arrabatta per salire di qualche
punto in graduatoria. Sarà l’immissione a ruolo degli abilitati di
prima fascia e di terza, più un concorso con bando a settembre. Tutto a
posto? Non è detto. I dettagli sono importanti, come fa notare Matteo
Cacciola, e potrebbero rovinare tutto il disegno. Per cui, ci vorrà
attenzione, ed ecco perché.
Ma il concorso per docenti nasconde un inghippo
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... Tra tutti gli
argomenti di cui poteva trattare parlando di istruzione ha scelto
questo: il sostegno alle scuole non statali. Non ha parlato di sostegno
primario del governo all’istruzione del paese, non ha parlato del ruolo
fondante della scuola nel rimettere la nazione “in carreggiata”, non ha
parlato della sussidiarietà indispensabile tra mondo della scuola,
mondo della ricerca educativa, mondo politico e società italiana. No.
Nulla di tutto ciò: ha semplicemente ribadito che, nonostante i tagli e
le tasse stiano infestando ogni angolo della nazione, due cose non
verranno intaccate affatto: i grandi patrimoni e i finanziamenti alle
scuole non statali, frequentate in genere dagli eredi di quei grandi
patrimoni...
Mila Spicola: E Monti parlò di scuola
SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Contro la mafia...
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“Contro la mafia non subire in silenzio ma urla il tuo dissenso”.
La scritta risplende con forza sulla maglietta indossata dal nipote di
Libero Grassi. Ed è questo giovane ragazzo che insieme al figlio
dell’imprenditore tessile, Davide, rimuove, come ogni anno, il
cartellone simbolo sistemato dopo l’omicidio, per appenderne in seguito
uno nuovo con la medesima scritta: “Il 29 agosto 1991 qui è stato
assassinato Libero Grassi, imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla
mafia e dall'omertà dell'associazione industriali, dall'indifferenza
dei partiti, dall'assenza dello Stato”.
Lorenzo Baldo e Maria Loi: Un urlo di dissenso nel ricordo di Libero Grassi
Vietato
rivelare intrecci tra cosche, affari e politica. Altrimenti ti
querelano e a farlo stavolta è una giunta comunale preoccupata per la
rispettabilità del paese. E' ciò che sta accadendo ad Antonio Mazzeo,
autore del libro "I Padrini del Ponte", per un'inchiesta sulla cittadina di Falcone, nel messinese.
Checchino Antonini: Vietato parlare di mafia in Sicilia
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"Il coraggio di sperare oggi"
HOREB n. 61 - 1/2012
TRACCE DI SPIRITUALITA'
A CURA DEI CARMELITANI
Il
terzo millennio si è aperto sotto il segno della minaccia e la paura è
diventata compagna oscura della contemporaneità: paura del
nucleare, del degrado ecologico, della manipolazione
genetica, dell'invasione di "nuovi barbari", del trovarsi
disoccupati, della precarietà dell'esistere, e si ha l’impressione che
la speranza sia venuta meno nell’orizzonte della nostra cultura. Per
cui, oggi, ci si chiede non solo cosa sperare, ma in modo più radicale:
è possibile sperare?
Questo
navigare al buio e senza speranza, determinato da varie circostanze,
che a volte sfocia in forme di violenza, di indifferenza verso l’altro
o di rassegnazione, di per sé non si addice all’uomo, perché egli,
credente o non credente, non solo avverte il bisogno di speranza, “ma è
speranza”, egli sente il bisogno di oltrepassare lo scacco
dell’esistenza, seppure confusamente, avverte come un risucchio "in
avanti", una gravitazione sul futuro, verso una pienezza di senso.
Sperare
si inscrive nel bisogno profondo dell’essere umano. Per cui, nonostante
le paure e le continue frustrazioni, egli avverte che la speranza
gli consente di vivere, di perseverare, di mantenersi sveglio finché la
morte non sia inghiottita nella vittoria.
Giovanni
Crisostomo evidenziava: «Ciò che ci porta alla sventura non sono tanto
i nostri peccati quanto la disperazione». Pensiamo, allora, che è
urgente riflettere e coltivarsi come uomini di speranza perché essa ci
educa a non trascorrere i nostri giorni da rassegnati e a non concedere
mai, rabbiosamente, spazio alla distruzione.
La
speranza coltivata è seme dirompente che ci consente di camminare in
libertà e di scegliere ogni giorno la via della vita. Essa
consente, al credente e al non credente, di inserirsi nella dinamicità
degli eventi storici, di guardare in profondità gli avvenimenti e
di accettare il rischio delle scelte presenti con la costante
tensione al futuro. La speranza coltivata crea nell’uomo un
atteggiamento attivo, nutrito di coraggio e di fortezza d'animo,
che alimenta la resistenza nella sofferenza e la tensione nella lotta.
Essa dà un respiro fresco all’uomo e lo attiva a vivere il suo
impegno nel mondo, non perché rimanga quello che è, ma perché si
trasformi e diventi ciò che gli è promesso che diventerà.
È dentro questa prospettiva che si colloca la monografia del presente quaderno ..." (EDITORIALE)
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
IL CONCILIO VATICANO II COME EVENTO DI NUOVA PENTECOSTE di Egidio Palumbo (VIDEO)
Il centro della Chiesa é il Signore risorto, che nella Chiesa é presenza effettiva, reale, creatrice e creativa
Estratto dell'incontro del 7 agosto 2012
La ricezione del Vaticano II in prospettiva “mendicante” di Egidio Palumbo
tenuto nell'ambito della SETTIMANA DI SPIRITUALITA' della FRATERNITA' CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO
"DA UNA CHIESA TRIONFANTE AD UNA CHIESA MENDICANTE A 50 anni dal Concilio Vaticano II"
IL VIDEO
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Insieme - 7 rubrica di ENZO BIANCHI Rocca, agosto 2012
La
crisi economica che stiamo attraversando – crisi dai risvolti umani e
sociali pesantissimi per così tante persone – ha però tra le sue
conseguenze anche un’inversione di tendenza rispetto a al progressivo
rarefarsi della capacità di percepire cosa davvero conti nella
verificatosi in questi ultimi decenni. Assistiamo oggi a una sorta di
schizofrenia etica: da un lato confermiamo l’ormai ultrasecolare
intuizione di Oscar Wilde secondo il quale “oggi si conosce il prezzo
di ogni cosa e il valore di nessuna”, ma d’altro lato constatiamo la
diffusione della pratica del dono. Dalle associazioni di volontariato
di ogni tipo alle banche del tempo, da quanti usano ogni momento libero
per condividere sulla rete conoscenze e progettualità a quanti
continuano a dedicarsi al miglioramento delle condizioni di vita della
collettività, troviamo sempre più persone capaci di “donare”
gratuitamente risorse e capacità.
Così
quello che a prima vista sembrerebbe il pensiero dominante – cinismo
del mercato, ricerca del proprio interesse, volontà di cavarsela a
dispetto degli altri, monetizzazione di ogni attività, valutazione
degli altri in base alla ricchezza posseduta... – è contestato
silenziosamente da chi fa spazio alla gratuità, al prevalere del bene
comune sul vantaggio personale.
Insieme - 7
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Commento al Vangelo 21ª Domenica del Tempo Ordinario B di P. Angelo Casati
Letture
Gs 24, 1-2a. 15-17.18b
Ef 5, 21-32
Gv 6, 60-69
Forse è giusto sapere com'è finita.
Nelle
scorse domeniche abbiamo riascoltato il lungo discorso di Gesù, dalla
sinagoga di Cafarnao: nel lungo discorso Gesù si autodefiniva "il pane
vivo disceso dal cielo" e della sua carne diceva che è un vero cibo,
del suo sangue diceva che è vera bevanda.
Ebbene
l'esito, l'esito di quella predicazione nella sinagoga, è stato a dir
poco, deludente; secondo i nostri criteri umani, fallimentare. L'esito
è raccontato dal brano del Vangelo di Giovanni, che oggi abbiamo
ascoltato...
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SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"
Signore da chi andremo - Marco Frisina
video
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Sant'Agostino di Ippona (video)
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Quella
del 1978 non fu un’estate qualsiasi per la Chiesa cattolica. Il 6
agosto, infatti, dopo quindici anni di pontificato, venne meno Paolo
VI. Il 26 agosto, dopo un rapidissimo conclave — due giorni e quattro
votazioni — venne eletto Papa il patriarca di Venezia, che prese il
nome di Giovanni Paolo I: Albino Luciani, «Papa del sorriso», «Papa
umile», «Papa catechista», «Papa parroco del mondo», «sorriso di
Dio».
L’eredità di Albino Luciani
Era
l'estate del 1978 nel primo conclave di un anno veramente unico nella
storia della chiesa, veniva eletto al soglio pontificio Giovanni Paolo I
...
Il cardinale annunciò: «Habemus Papam! Eminentissum ac reverendissimun
dominum, dominum Albinum. Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Luciani.
Qui sibi nomen imposuit Johannis Pauli Primi!».
Dietro
la croce, apparve Giovanni Paolo I, eletto al Soglio di Pietro si disse
con 98 o 101 voti, comunque una delle più alte maggioranze registrate
nel corso di un conclave, la cui durata fu di sole 26 ore. L’umanità e
la simpatia di Luciani conquistarono fin da subito tutti.
Indimenticabili i suoi trentatré giorni di pontificato. Un giorno per
ogni anno di Cristo fu fatto notare. Nel corso delle sue quattro
udienze generali, Luciani rivelò due caratteristiche peculiari della
sua personalità: l’umiltà e la semplicità. Humilitas, il suo motto
vescovile, significava «non umiltà, bensì impegno ad essere umili». La
semplicità fu dimostrata dal dialogo tra il Papa ed i bambini, che egli
chiamava a sé per spiegare la dottrina ai fedeli. Concetti chiari e
diretti, che gli attirarono alcune critiche da parte di teologi,
intellettuali ed esponenti della stampa...
Papa Luciani: umiltà e semplicità
Intervista
a Marco Roncalli, autore della prima, completa, biografia critica di
Giovanni Paolo I, del quale ricorrono il 34° anniversario della sua
elezione a Pontefice (26 agosto), quello della morte (28 settembre) e
il centenario della nascita (17 ottobre).
 ALBINO LUCIANI INEDITO (PRIMA PARTE)
 ALBINO LUCIANI INEDITO (SECONDA PARTE)
La grande storia ha dedicato un'intera puntata alla figura di Giovanni Paolo I. Il Papa del sorriso
Giovanni Paolo I. Il Papa del sorriso (video)
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GRAZIE
Cardinale Carlo Maria Martini sei stato un grande dono di Dio! GRAZIE!!!
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L'arcivescovo
di Milano il cardinale Angelo Scola e il Consiglio episcopale milanese,
appresa la notizia della morte del cardinale Carlo Maria Martini, si
sono raccolti in preghiera.
Grati
a Dio per il dono della sua persona e del suo lungo ministero, invitano
tutti, famiglie, comunità parrocchiali e religiose a intensificare la
preghiera.
L'Arcivescovo,
il Consiglio episcopale e il Capitolo della Cattedrale accoglieranno la
salma del cardinale Martini in Duomo a Milano sabato 1 settembre alle
ore 12.00.
Da quel momento sarà possibile renderle omaggio sino ai funerali che verranno celebrati lunedì 3 settembre alle ore 16.00. (dal Comunicato stampa della diocesi di Milano)
Il
morbo di Parkinson che aveva colpito il cardinale Martini già
nell’ultimo periodo di episcopato a Milano, a poco a poco, ha devastato
il suo corpo lasciando intatte l’intelligenza, la memoria, lo sguardo...
Un’altra
volta ricordo ci ha parlato proprio di quella progressiva passività che
è la malattia e del suo esito estremo, la morte. Ma aggiungeva solo la
morte offre ad ognuno di noi la suprema occasione per affidarci
pienamente a Dio come una grande cascata di acqua si getta nel fiume.
Ma aggiungeva, confessando le sue paure, spero che in quell’ultima ora
ci sia una mano che tiene stretta la mia mano come a vincere i fantasmi
dell’ultima ora per affidarmi senza scampo e senza riserve al Signore...
Il Cardinale voleva che sulla sua tomba ci fossero le parole del salmo: «Lampada ai miei passi la tua parola, luce al mio cammino».
E in quest’ora che ci priva di una presenza davvero illuminante,
risplenda la gratitudine perché sulla nostra strada ha tenuto accesa la
lampada della Parola, fino a quando si leverà la stella del
mattino.
È deceduto il cardinale Martini, il cordoglio della Diocesi ambrosiana
Il
cardinal Martini ha invitato con forza alla necessità di una dialettica
interiore tra il credente e il non credente che è in noi...
Il coraggio di credere e di sperare
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Cardinale Carlo Maria Martini, anche noi... "ti portiamo nel cuore"!!!
Pubblichiamo brani dell'ultimo discorso tenuto dal cardinale Carlo
Maria Martini in qualità di arcivescovo della diocesi ambrosiana.
Un saluto che a noi piace rileggere oggi e pensarlo rivolto a tutti...
...
Di me posso dire che ho sempre avuto molto forte il senso dei miei
limiti e sono consapevole delle mie lacune e delle mie unilateralità.
Ho sempre avvertito come superiore alle mie forze il peso di così tante
responsabilità. Per le mie mancanze, omissioni e inadeguatezze chiedo
perdono a tutti: ai credenti perché possa contare sulla loro
intercessione nel giorno del giudizio, e a tutti i non credenti perché
è importante poter far leva sul perdono reciproco per guardare al
futuro con rinnovata fiducia e servire insieme la giustizia e la pace...
Sono
conscio di avere confidato soprattutto sulla parola di Dio, di essermi
buttato fin dall'inizio in questa perigliosa impresa con la coscienza
sì dei miei limiti e delle mie inadeguatezza ma pure con fiducia totale
nella sua Parola. E questo perché sono cristiano e so di essere nato e
sostenuto dalla Parola. E a tutti, credenti e non credenti, vorrei
ripetere che la sorgente del mio pensare e del mio agire ha voluto
essere sempre, almeno nell'intenzione, la parola di Dio, in particolare
a partire dalle Scritture. Ho anche cercato sinceramente di ascoltare
la storia, gli eventi, le persone, tutti voi che incrociavo nel mio
cammino: ho desiderato incontrare almeno idealmente tutti, ma
soprattutto gli ultimi, i poveri, i bisognosi, coloro che sono nella
sofferenza, i feriti della vita, i carcerati, gli umiliati e gli
offesi. Avrei voluto fare molto di più e chiedo perdono a coloro che si
fossero sentiti trascurati...
mi pare di poter dire come Paolo, all'inizio della lettera ai Filippesi, che "vi porto nel cuore"
e che "Dio mi è testimone del profondo affetto che ho per tutti voi
nell'amore di Cristo Gesù" (Fil 1,7-8). Anzi il testo greco di questa
lettera permette di tradurre non solo "vi porto nel cuore" ma anche
reciprocamente "voi avete nel cuore me, voi che siete tutti partecipi della grazia che mi è stata concessa" (Fil 1,7)...
Ora avrò più tempo per pregare... Sono certo che anche voi pregherete così per me...
Ai
miei fedeli raccomando in particolare l'amore della Scrittura e la
pratica della lectio divina, mentre ai cristiani di tutte le
confessioni affido la speranza dell'unità della Chiesa e di una
ritrovata comunione nella molteplicità dei doni di Dio, che permetta un
dialogo fruttuoso tra le religioni e una rinnovata amicizia col popolo
delle promesse.
A
tutti dico: amatevi gli uni gli altri, così vivrete nella giustizia,
nel perdono e nella pace. Il nostro maggiore contributo alla pace in un
mondo gravido di conflitti e di minacce di nuovi assurdi conflitti
nascerà da un cuore che anzitutto vive in se stesso il perdono e la
pace. Servitevi con amore a vicenda facendovi prossimi a tutti, perché
chi rende il più piccolo servizio al minimo di tutti i fratelli lo
rende non solo al mistero della dignità umana ma a ciò che la fonda,
cioè al mistero di Gesù.
E
ora mi rivolgo a Maria... Mi ottenga ora di continuare con lei questo
servizio per tutti voi... nella Gerusalemme celeste, quando tutti
saremo palesemente una cosa sola nel mistero del Padre.
il testo integrale "Vi porto nel cuore" Omelia per la Natività della Beata Vergine Maria - Duomo di Milano, 8 settembre 2002
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Siete grandi quando...
Come percepiamo...
Noi siamo oggetto...
Guai a voi...
Aggiungi la carità...
Il martirio è...
In realtà...
Vigilare per...
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Il teologo risponde
Perché
si trascura il comando di Cristo sulla comunione anche con il vino,
mentre si prendono alla lettera le sue parole sul matrimonio?
Secondo
il catechismo dopo la morte l’anima sarà accolta dal Signore, mentre il
corpo dovrà attendere la fine dei tempi. Ma com’è possibile se nel
Regno dei cieli non esistono né tempo né spazio? E una vita dove il
corpo è separato dall’anima, non sarebbe una vita depauperata?
Se la liturgia penitenziale
all’inizio della Messa rimette i peccati non gravi, quali sono quelli
da confessare attraverso il sacramento della riconciliazione?
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La Bibbia in un frammento
Le pietre d'inciampo del Vangelo
"Dall'ora sesta si fece buio su tutta la terra, fino all’ora nona." (Matteo 27,45)
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CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
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"Il sapore della sobrietà" di Enzo Bianchi
I
temporali che in questi giorni stanno spezzando l’afa opprimente delle
ultime settimane simbolicamente chiudono anche la cosiddetta «stagione
delle vacanze». Ormai ci siamo infatti abituati ad associare il mese di
agosto con le ferie, il tempo libero, lo stacco dall’attività
quotidiana. Poco importa che quest’anno si sia mossa da casa – e per
periodi sempre più brevi. E con destinazioni ravvicinate – solo metà
degli italiani, poco importa che un numero sempre maggiore di persone,
in particolare giovani, non abbiano ferie semplicemente perché non
hanno neanche lavoro, poco importa che per gli abitanti delle zone
terremotate le fatiche della ricostruzione e della permanenza in
sistemazioni di fortuna si siano aggiunte alla normale attività
lavorativa o che per gli addetti alla protezione civile e alla
salvaguardia del patrimonio boschivo ci siano state settimane di
incessante lotta alla fiamme... Siamo in agosto e bisogna comunque
parlare di vacanze! Ma allora approfittiamo dell’attuale congiuntura,
legata alla gravità e alla vastità della crisi sociale ed economica che
stiamo attraversando, per fare dell’ormai logora consuetudine di
discorrere di vacanze in agosto un’occasione di riflessione sulla
qualità della nostra vita e sul nostro atteggiamento verso il tempo, il
lavoro, il creato, gli altri. Cosa cerchiamo nelle vacanze, vissute o
sognate o rimpiante? Quale parte di noi e delle nostre attività «va in
vacanza»? Cosa significa essere se stessi anche quando non si svolgono
le mansioni abituali o quando si trascorre del tempo libero e si
intrecciano rapporti interpersonali gratuiti, slegati da interessi
economici o pratici?
Se ci ponessimo seriamente almeno alcune di queste domande, potremmo fare davvero della crisi attuale un’opportunità...
"Il sapore della sobrietà" di Enzo Bianchi
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Sul
fantasma di un fiume, gatti e uomini condividono i sogni e gli stenti
della sopravvivenza. Qui, alle porte della Cittadella della speranza,
si è combattuta una guerra notturna, primitiva. Da una parte i “turchi”
- così chiamano gli ospiti della Missione - vittime di un assedio
medievale con spranghe, forconi, bastoni e pietre. Dall'altra, i
palermitani dimenticati sulle rive dell'Oreto. Gli assaltatori. I
“vichingi”, nessuno si sottrae all'inciuria. Nella mischia, suo
malgrado – mentre era impegnato nel ruolo scomodo del mediatore – è
rimasto coinvolto Biagio Conte, anima grande e solidale di Palermo, in
un corpo sempre più malandato. Una sassata alla testa. Quattro punti di
sutura. La ferita del fisico è poca cosa rispetto al significato:
Palermo ha colpito Fratel Biagio. Gli ha alzato la mano contro.
Biagio Conte dopo l'assalto: "Mi hanno ferito, ma non mollo"
Spedizione punitiva alla "Missione", ferito Biagio Conte (video)
Ha
avuto parole di incoraggiamento, il cardinale di Palermo Paolo Romeo.
Visitando il missionario laico Biagio Conte, ferito la notte fra
giovedì e venerdì, il cardinale ha sottolineato l’importanza dell’opera
che ospita oltre 800 persone con difficoltà. Nell’ex caserma
dell’aeronautica, in via Decollati, nel quartiere popolare a ridosso
della stazione, da vent'anni trovano rifugio i senza fissa dimora,
soprattutto extracomunitari.
Aggredito l'angelo di Palermo
"L'esperienza
di accoglienza e solidarietà della Missione del Fratello Biagio - dice
il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando - rappresenta un'esperienza
unica ed un patrimonio dell'intera città di Palermo. Atti violenti,
quale che ne sia la ragione e chiunque ne siano gli autori, non
potranno certamente indebolire l'operato di Biagio Conte cui va
l'affetto e la gratitudine di tutti i palermitani".
''Solidarietà
e amicizia a Biagio Conte, l'animatore della missione Speranza e carità
di Palermo, ferito durante un' inaccettabile spedizione punitiva contro
un ospite della sua comunità' è espressa in una nota dal ministro per
la Cooperazione internazionale e l'Integrazione, Andrea Riccardi. ''Ho
avuto modo di visitare pochi mesi fa la missione e mi sono potuto
rendere conto personalmente del prezioso servizio umanitario che Biagio
Conte compie quotidianamente nei confronti dei poveri e degli
emarginati in un contesto sociale molto difficile'' sottolinea
Riccardi, che esprime poi l'auspicio ''che la magistratura faccia piena
luce sull'odioso episodio e che sia garantita a Biagio e i suoi amici
la possibilità di continuare in piena sicurezza la loro opera
meritoria". (Adnkronos)
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Angelus/Regina Cæli - 26 agosto 2012
Udienza - 29 agosto 2012
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OPINIONI E COMMENTI
Quanti
passi avanti per i fedeli laici nella Chiesa negli ultimi 50 anni. Ma
anche quanta retorica, pomposa e malinconica. E, purtroppo, non poca
paralisi... Ieri papa Ratzinger, in un messaggio inviato a un incontro
internazionale dei laici dell’Azione cattolica, è sembrato pensare: da
mezzo secolo rilucidiamo il Concilio, per ritrovarlo subito
impolverato; no, stavolta gli daremo una mano nuova di vernice. Le sue
parole segnano uno scarto: i laici non sono semplici collaboratori del
clero nella missione universale della Chiesa; collaboratori formati,
educati, vigilati, certificati e a quel punto degni di fiducia. La loro
è «un’operosa corresponsabilità»
La
parola «responsabilità», relativa ai laici, nel Concilio c’è,
all’inizio e al termine del passaggio della Lumen gentium (37) più
moderno e – oggi possiamo dirlo – disarmante. Perché lo leggi e pensi
che non ci sarebbe da aggiungere nient’altro: «I pastori riconoscano e
promuovano la dignità e la responsabilità dei laici nella Chiesa; si
servano volentieri del loro prudente consiglio, con fiducia affidino
loro degli uffici in servizio della Chiesa e lascino loro libertà e
margine di azione». Ai fondatori e presidenti delle grandi aggregazioni
laicali è certo capitato di essere cercati per «un consiglio» richiesto
«volentieri». Ma a chi vive nelle parrocchie? E possiede competenze e
sensibilità che un parroco non sempre può avere? È accaduto e accade
davvero?
Preti e laici insieme dandosi fiducia
Leggi anche:- Messaggio alla VI Assemblea Ordinaria del Forum Internazionale di Azione Cattolica [Iaşi, Romania, 22-26 agosto 2012]
- COSTITUZIONE DOGMATICA SULLA CHIESA LUMEN GENTIUM
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"La preghiera non è tempo perso (ndr. noi di "Tempo Perso" avremmo
preferito se avesse detto "tempo sprecato"... ;) ma il senso era
sicuramente questo!...), non è sottrarre tempo alle attività, anche a
quelle apostoliche". Lo ha detto il Papa nell'Udienza Generale tenuta
questa mattina nella gremita piazza della Libertà a Castel Gandolfo
Il Papa: la preghiera non è mai tempo perso
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newsletter è settimanale;
2) Il
servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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