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N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
(di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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Aggiornato il 13/11/2012
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
"Ogni
persona, pur con i suoi limiti fisici e psichici, anche gravi, è sempre
un valore inestimabile, e come tale va considerata. Incoraggio le
comunità ecclesiali ad essere attente e accoglienti verso questi
fratelli e sorelle. Esorto i legislatori e i governanti a tutelare le
persone con disabilità e a promuovere la loro piena partecipazione alla
vita della società."
Queste
le parole di Benedetto XVI all'Angelus del 2 dicembre per ricordare la
Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità.
Il
3 Dicembre si celebra l'annuale appuntamento di riflessione e impegno
sui diritti delle persone disabili. Il tema dell'edizione 2012 è:
"Rimuovere le barriere per creare una società inclusiva e accessibile
per tutti". Le Nazioni Unite: "Colmare il divario fra le buone
intenzioni e le azioni concrete". Nel nostro paese e in tutto il mondo
eventi e appuntamenti per festeggiare la ricorrenza: ecco quelli
principali.
il dossier di SUPERABILE: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ: UN 3 DICEMBRE PER UNA "SOCIETÀ INCLUSIVA"
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Disabilità, giornata oltre le barriere
Oggi
è la Giornata internazionale delle persone disabilità. E la maggior
parte di queste persone, troppo spesso, non riesce a partecipare
pienamente alla vita sociale ed economica.
Don
Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco, realtà
storica di solidarietà, commenta l’appuntamento, lui che per anni si è
battuto per il welfare e per la carità nella Chiesa con un’attenzione
particolare ai portatori di handicap. «La disabiità sta cambiando e sta
crescendo di dimensioni. Oggi ci sono due nuove forme: la prima legata
alla malattia che curata allunga la vita ma porta la disabilità; così
nei casi di ictus, insufficienze respiratorie o cardiache. E la seconda
legata all’anzianità, all’età che avanza esponenzialmente».
"Rimuovere
le barriere per creare una società inclusiva e accessibile per tutti" è
il tema scelto dalle Nazioni Unite per questa edizione. Un’utopia?
Don Vinicio Albanesi: la disabilità è in crescita
Il
3 dicembre è la Giornata internazionale delle persone con disabilità e
il tema dell’edizione di quest’anno è “Rimuovere le barriere per creare
una società inclusiva e accessibile”. Comunità e città per tutti,
insomma. In quest’occasione, non mancano le iniziative nelle città
italiane, come quella del Ministero per i beni culturali per rendere
accessibile il patrimonio di parchi, musei, gallerie e siti
archeologici, attraverso percorsi di visite “non convenzionali” e
progetti speciali di divulgazione. Va nella linea indicata dalle
Nazioni Unite, che hanno istituito la Giornata internazionale nel 1982,
e con le parole del segretario Ban Ki-Moon, ricordano che “occorre
colmare il divario tra le buone intenzioni e le azioni attese da tempo;
dobbiamo sforzarci di raggiungere gli obiettivi della Convenzione delle
Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, quelli di
eliminare la discriminazione e l’esclusione e di creare delle società
che valorizzino la diversità e l’inclusione”.
Per una società inclusiva e accessibile
Si
sono dati appuntamento a Madrid, alla vigilia della Giornata
internazionale europea dei disabili che si celebra il 3 dicembre. Sono
arrivati nella capitale, a bordo di 300 autobus, circa 15mila portatori
di handicap - secondo gli organizzatori - per dare vita a una
manifestazione storica contro i drastici tagli che colpiscono i più
vulnerabili, per lanciare un grido di aiuto, per ribadire il loro
diritto e la loro volontà di esistere, di non essere relegati in un
angolo, nel silenzio e nell'emarginazione.
La marcia di Madrid, atleti paralimpici in piazza
Vedi anche il nostro precedente post:
Giornata
Internazionale dei diritti delle persone con disabilità 2012 "Rimuovere
le barriere per creare una società inclusiva e accessibile per tutti".
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Che
cosa hanno in comune il tenore Andrea Bocelli, diventato cieco a 12
anni con una pallonata; la cantante Annalisa Minetti, che ha perso la
vista a 20 anni; il medico Antonio Guidi, ex ministro della famiglia,
colpito nell’infanzia da danno celebrale; il poeta greco Omero,
considerato una leggenda, autore dell’Iliade e del’Odissea, non
vedente; il più volte campione paraolimpico Oscar Pistorius, per una
malformazione degli arti, a 11 mesi, gli sono state amputate le gambe;
e il pilota della Formula Uno, Max Zanardi , a 35 anni nel 2001, gli
furono amputati gli arti inferiori a causa di un incidente
automobilistico ed oggi è conduttore televisivo e campione ai giochi
paraolimpici?
Questi sei profili, del presente e del passato, sono delle persone con
disabilità, (si è passati dalla definizione di invalido a portatore di
handicap) anche se oggi, un po’ ipocritamente, vengono definiti
“diversamente abili,” questo è ciò che hanno in comune: la loro
disabilità.
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
5 Dicembre Giornata Mondiale del Volontariato
Giornata Mondiale del Volontariato
Oltre
un milione di volontari si spendono, ogni settimana, per far fronte ai
disagi e alle nuove povertà. In un Paese dove la forbice tra ricchi e
poveri è sempre più larga.
Il
5 dicembre il mondo celebra la Giornata internazionale del volontariato
dell’Onu. Quest’anno, però, c’è poco da festeggiare. Il 2012, infatti,
ha dispensato molte delusioni. In Italia, almeno...
Ma il buon samaritano ha ancora seguaci
I
volontari, riuniti nella VI Conferenza Nazionale del Volontariato
dell’Aquila, rivolgono il seguente appello ai cittadini e a tutte le
componenti sociali, istituzionali, politiche, produttive ed economiche
del Paese.
Anche
se questa crisi sta colpendo duramente tutti, e soprattutto i più
deboli, noi crediamo che sia un’occasione per ripensare a fondo la
nostra società e il nostro modello di sviluppo e per delineare un
futuro più sostenibile e giusto.
Occorre
però affrontarla con un grande sforzo culturale, per individuare le
strade del cambiamento, con disponibilità e capacità di innovazione,
perché non è una crisi solo economica e finanziaria, ma anche sociale,
politica, culturale e spirituale. In questo sforzo culturale vogliamo
coinvolgere i cittadini, la politica, le Istituzioni.
Noi,
che già siamo presenti in tutte le situazioni più difficili e ovunque
ci sia da difendere il bene comune, ci impegniamo ad esserlo ancora di
più, con la gratuità, la solidarietà e la responsabilità che ci
contraddistinguono.
Ci impegniamo a...
Chiediamo...
il testo integrale della LETTERA AL PAESE (pdf)
Oggi,
5 dicembre, è la giornata internazionale del volontariato. In Italia la
partecipazione ad attività di volontariato è in crescita. Secondo i
dati Istat, in poco meno di 20 anni la percentuale di persone che si
dedicano al volontariato è passata dal 6,9% al 10%. Nel 2011, secondo
le stime dell’Istituto di statistica, sono più di 5 milioni gli
italiani che hanno svolto una qualche attività gratuita presso
un’associazione di volontariato. Inoltre, secondo una ricerca
pubblicata nel 2011 (“La valorizzazione economica del lavoro volontario
nel settore non profit” di Istat e Cnel) il valore economico delle
attività volontarie in Italia è pari a quasi a 8 miliardi di euro...
Il volontariato in Italia
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Volontariato vuol dire tante
cose. È incontro, scambio, arricchimento reciproco. È gratuità,
impegno, donazione. Ma è pure occupazione, lavoro, benessere. È fatto
di giovani, anziani, disabili, emarginati. È internazionale, locale,
radicato in ogni tipo di cultura. Per questo è un modello universale di
gestione di problemi quotidiani e di emergenze
straordinarie.Volontariato che si trasforma in “economia
civile”, che diventa cooperazione, microcredito, modello
alternativo di economia. Come ogni istituzione umana tuttavia anche il
mondo del volontariato presenta elementi di criticità e deve essere
continuamente riformato e ripensato.
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Quale futuro per l'infanzia in Italia?
Bambini sempre più fragili e poveri di futuro, esposti a sfide sempre
più difficili. Neonati e già con un’ipoteca di 3.500.000 euro di debito
pubblico a testa, il più alto d’Europa. Destinati ad essere sempre meno
nel prossimo futuro, 15 ogni 100 nel 2030 (-1,5% rispetto ad oggi), con
sempre meno peso politico (4% incidenza voto, -0,2%). Con aiuti di
poche decine di euro - 25 euro annui la spesa pro-capite dei comuni in
servizi per l’infanzia e famiglie in alcune regioni del Sud.
Atlante dell'Infanzia, bambini e giovani, Save the Children: futuro cancellato.
I
bambini preziosi, fra pochi anni, «come il petrolio in esaurimento»?
Servisse, questa immagine dura e concreta, a muovere un ampio e
condiviso pensiero politico. Potrebbe anche essere un modo per
ricominciare. Per guardare in avanti e non solo all’attimo presente;
per progettare un futuro più umano. E per sperare insieme, e desiderare
di continuare una storia, la nostra. Compito che pure spetterebbe a una
politica tesa al bene comune, e vera.
Più preziosi del petrolio
In Italia infanzia ha futuro ipotecato (video)
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L'agguato in cortile nella
scuola di Scampia ha riportato l'attenzione sulla questione mafia e
infanzia. In Italia sono infatti 700.000 i minori che vivono in comuni
sciolti per infiltrazione mafiosa, di cui 374.860 nella sola Campania.
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Il gioco d'azzardo, chi ci guadagna?
Lo scorso anno gli italiani hanno speso 79,9 miliardi di euro, mentre per il 2012 si prevede una spesa record di 130 miliardi.
E
si spiegherebbe con il colossale buco di bilancio il via libera non
solo alle slot on line (accessibili già da lunedì scorso) ma perfino a
vere bische legali per il gioco del poker, finora ammesso solo nei
casinò. Entro gennaio dovrebbe infatti essere emanato il bando per
l’assegnazione di mille nuove licenze per l’apertura di sale in stile
saloon da vecchio West.
«L'azzardo tassato meno del pane»
Bisogna
proprio riuscire a guardarli in faccia i padroni e i protettori di
Azzardopoli. Bisogna una buona volta stanarla questa
potentissima e trasversale consorteria che
sta costruendo la nuova grande "industria" italiana che
illude, incatena e sbrana i soldi e la salute soprattutto di
chi ha meno.
Sulla pelle della gente
Siamo
sicuri che lo Stato, e la collettività, ci guadagnino favorendo la
diffusione del gioco d'azzardo? "Mettiamoci in gioco", campagna
nazionale contro i rischi del gioco d'azzardo risponde con un chiaro
"no, non ci guadagnano affatto". Una posizione ribadita il 4 dicembre
rendendo pubblico al Senato un dossier sui costi sociali e sanitari del
gioco d'azzardo. All'interno dell'iniziativa Libera ha presentato il
dossier "Azzardopoli 2.0", sulla presenza delle mafie nel settore.
I costi sociali e sanitari del gioco d'azzardo. Libera presenta "Azzardopoli 2.0"
Vedi anche i nostri post precedenti:
- Crisi e gioco d’azzardo - nuove regole per contrastare la ludopatia
- Manovra finanziaria: Gratta e perdi, lo "Stato biscazziere" finanziato dai poveri
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Praticamente oltre un giovane
su tre (fascia d'età 15-24) è senza lavoro nel Belpaese. E in quanto a
record, non è tutto. Il numero dei disoccupati a ottobre è di 2 milioni
e 870 mila. Un numero così alto non era mai stato toccato dall'inizio
delle rilevazioni Istat.
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Accrescere l’aiuto a chi è in
difficoltà, sicuramente. Raddoppiare la dose di solidarietà, certo.
Adottare uno stile sobrio per non offendere chi è in condizioni di
bisogno, giusto. Ma poi come andrebbero vissute queste feste sul piano
dei consumi? Non c’è forse il rischio che un’eccessiva prudenza e
l’ansia da crisi opprimente finiscano per deprimere ancora di più una
situazione già altamente critica? Con ricadute negative immediate
sull’occupazione di interi settori, chiusure di negozi e attività
familiari ridotte sul lastrico.
Potrebbe sembrare paradossale, ma i fortunati che in questa tempesta
perfetta non hanno visto spazzato via il loro posto di lavoro, coloro
che hanno conservato, più o meno intatti, i redditi, dovrebbero
continuare a spendere per i regali natalizi. Forse persino aumentare un
po’ la spesa per aiutare indirettamente altri lavoratori a rischio
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E' lo strumento più
efficace per ridurre fame e povertà. E' il messaggio del rapporto
della Fao The State of Food and Agriculture 2012,
nel quale si sottolinea che gli agricoltori, oltre un miliardo,
rappresentano i principali investitori. Nei paesi a basso e medio
reddito impegnano più di 170 miliardi di dollari all'anno nei propri
campi: una cifra tripla rispetto a tutte le altre forme di investimento
messe assieme
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Le belle notizie... da diffondere e imitare.
Da lunedì 3 dicembre i cittadini di Trento rischiano nuove
contravvenzioni, ma possono stare tranquilli, si tratta infatti di
“multe al contrario” che non si pagano, ma al contrario premiano
comportamenti spontaneamente positivi di automobilisti, ciclisti,
pedoni e cittadini che sanno sostituire lo stress quotidiano con un
gesto di gentilezza che va oltre il rispetto delle regole...
La “Multa al contrario” vuole sensibilizzare la comunità promuovendo
comportamenti sereni e positivi in un contesto – quello della strada e
della guida – in cui spesso si concentrano lo stress quotidiano e si
amplifica l’ansia collettiva con rischi di incidenti e pericolo per la
salute pubblica.
Da oggi il via a Trento alla "Multa al contrario"
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“Ecco faccio una cosa nuova”
HOREB n. 63 - 3/2012
TRACCE DI SPIRITUALITA'
A CURA DEI CARMELITANI
"Il
termine conversione oggi sembra essere fuori dal lessico comune dei
cristiani. Eppure la conversione è esperienza che dovrebbe qualificare
l’intera esistenza cristiana. Essa è un riconoscersi peccatori, ma
accorgersi, nello stesso tempo, di essere avvolti e amati dallo sguardo
di Dio che in tutto il discorso biblico si manifesta come Padre-Madre
amante, e il suo amore si fa gesto che raccoglie, guarisce, nutre,
accarezza, accompagna.
«Bruna
sono, ma bella» (Cant 1,5), confida la creatura nel Cantico dei
Cantici. È la confessione di chi sta vivendo una situazione di
smarrimento e di avvilimento, di inaridimento interiore, di drammatico
oscuramento, provocato nella sua vita dal peccato.
Eppure
confida che non c’è oscurità che le sottragga quella bellezza di cui in
un passato ancora più remoto, di quello che è stato segnato dal suo
fallimento, qualcuno l’ha guardata e l’ha amata.
Dall’oscurità
del suo peccato, intravede nella misericordia di Dio un raggio di luce
che la sta tirando fuori da una situazione di morte e la sta facendo
rinascere come persona nuova. Per questo si dichiara anche “bella”
perché coltiva una incrollabile fiducia che chi l’ha creata ancora la
guarda con straordinario affetto, l’abbraccia e la rende partecipe
della sua bellezza.
Convertirsi,
per chiunque, è accorgersi di questo sguardo di Dio che si manifesta in
Cristo Gesù, nel suo mistero di amore. Convertirsi è sentirsi amati e
tirati fuori da un io che si affaccia alla vita come rinchiuso entro
l’ambizione di possedere persone e cose a proprio vantaggio, è sentirsi
liberati dell’illusoria volontà di fondare il senso del proprio
esistere in se stessi. Nello stesso tempo, è accoglienza dello Spirito
del Signore Gesù che chiede alla creatura la libera decisione di
consegnarsi alla sua Parola fatta carne, e di consentire che essa si
incida nella sua esistenza e determini la sua storia.
Convertirsi
è partecipare al mistero pasquale, che introduce alla vita nuova dei
figli di Dio, apre a relazioni di gratuità nella chiesa e nella
società, e proietta verso un avvenire imprevedibile.
Da questo orizzonte muove l’articolarsi della monografia .... (EDITORIALE)
Editoriale (pdf)
Sommario (pdf)
E' possibile richiedere copie-saggio gratuite: CONVENTO DEL CARMINE 98051 BARCELLONA P.G. (ME) E-mail: horeb.tracce@alice.it
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Beato Charles de Foucauld
San Nicola di Bari
Sant'Ambrogio
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Siamo, Padre, davanti a te all'inizio di questo Avvento.
E siamo davanti a te insieme,
in rappresentanza anche di tutti i nostri fratelli e sorelle
di ogni parte del mondo.
In particolare delle persone che conosciamo;
per loro e con loro, Signore,
noi ti preghiamo.
Noi sappiamo che ogni anno si ricomincia
e questo ricominciare
per alcuni è facile, è bello, è entusiasmante,
per altri è difficile,
è pieno di paure, di terrore.
Pensiamo a come si inizia questo Avvento
nei luoghi della grande povertà,
della grande miseria;
con quanta paura la gente guarda
al tempo che viene.
O Signore, noi ci uniamo a tutti loro;
ti offriamo la gioia che tu ci dai di incominciarlo,
ti offriamo anche la fatica,
il peso che possiamo sentire nel cominciarlo.
Questo tempo che inizia nel tuo nome santo,
vissuto sotto la potenza dello Spirito,
sia accoglienza della tua Parola.
Te lo chiediamo per Gesù Cristo,
tua Parola vivente che viene in mezzo a noi e viva qui,
insieme con Maria, Madre del tuo Figlio,
che con lo Spirito Santo e con Te
vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Card. Carlo Maria Martini
(fonte: Quotidianità luogo di Dio, Paoline 2006)
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Il cuore è...
Il mondo è...
Se ti accorgi che...
Molti verranno...
Dio percorre...
I bambini hanno...
Dio introduce...
Davanti a ogni sofferenza...
Ciascuno può accedere...
E' sulla sabbia...
Volontà di Dio...
Con la fede...
La fede è...
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La Bibbia in un frammento
Le pietre d'inciampo del Vangelo
"L'angelo le disse: « Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te»".
(Luca 1,28)
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Il Teologo risponde
Perché la Chiesa non ammette l’uso del preservativo per far fronte al flagello dell’Aids?
Vedo che a Messa vi sono persone che stanno in ginocchio e altre in piedi. Non vi è una norma uguale per tutti?
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IL QUADERNO DI DICEMBRE 2012 LA BRACE SOTTO LA CENERE
L'EDITORIALE di Mario De Maio
Il sorriso segreto dell'essere è il titolo suggestivo di un libro
scritto da Mauro Bergonzi (Oscar Mondadori) che potrebbe riassume i
contenuti di questo quaderno, nel quale riportiamo la maggior parte dei
temi del nostro ultimo convegno, svoltosi a Roma nei primi giorni di
novembre. Abbiamo parlato del “fuoco”, che è la ricchezza della vita
che porta in sé ogni essere umano, e della tanta “cenere” che lo copre
e lo mortifica. Ci siamo chiesti come cogliere "il segreto sorriso"
della vita, che con la sua vibrante presenza tenta di esprimersi in noi
e in ogni essere vivente. È suggestiva l'ipotesi di una spiritualità
basata sul "levare", levare la tanta cenere che copre il meraviglioso
fuoco che ci è stato consegnato venendo all'esistenza. Diversamente
dalle tante spiritualità religiose e laiche quasi sempre orientate a
"mettere" obblighi e a insegnare tecniche, “levare” le tante inutili
costruzioni, nate per difenderci, permette di scoprire le innumerevoli
sfumature del vivere che ogni giorno ci sono donate. Levare tutto ciò
che impedisce di godere del semplicemente vivere e vivere con
semplicità.
Il sorriso del "bambinello", nel Natale ormai prossimo (con o senza il
bue e l'asinello!), auguro possa segnare per ognuno e per tutti
l'inizio della consapevolezza di una umanità inedita da far nascere in
ogni cuore. Buon Natale!
IL CRISTIANESIMO E' SEMPLICE l'uomo veramente vivente è la gloria di Dio di Arturo Paoli
Proseguiamo
la pubblicazione di alcune delle omelie predicate la domenica da fratel
Arturo nella comunità di San Martino in Vignale a Lucca.
Marco 10,46-52 (domenica 28 ottobre) ...
A volte sentiamo la stanchezza, il pessimismo pensando che Gesù dopo
tanti secoli non sia intervenuto nella nostra storia. Non ci ha mandati
a chiamare. Non ci ha guariti, non ci ha salvati. La vera domanda che
dobbiamo farci è questa: che cosa vuole Gesù da noi? Noi spesso lo
invochiamo ma non lo ascoltiamo come si dovrebbe. La religione non deve
essere concepita come una pratica con la quale possiamo ottenere
guarigioni, chiedere miracoli, raccontare a Dio le nostre volontà,
riempire i nostri vuoti. Il cristianesimo è essenzialmente una
religione che chiama ad una collaborazione. Signore insegnaci a
collaborare con te, questa è la chiave della relazione con Gesù...
Mc 12,28-34 (domenica 4 novembre) ... Il cristianesimo è
molto semplice. Qualche volta sembra complicato perché siamo noi a
farlo complicato. Il cristianesimo è Dio che si offre a noi come una
fontana zampillante che distribuisce l’acqua pura che inonda la terra.
Dio è l’unica fonte di amore non solo per i cristiani, per gli ebrei,
per i musulmani, ma anche per quelli che non credono, perché l’unica
fonte della vita è l’amore. Questo amore entra in noi e mette ordine
laddove trova confusione e contraddizione. Quello che mette ordine,
armonia, bellezza dentro di noi è il ricevere questo amore con
consapevolezza, per darlo agli altri e non per trattenerlo, legarlo,
tradirlo. Solo così ci trasforma e ci dà una nuova vita...
Mc 13,24-32 (domenica 18 novembre)
L’ultima domenica dell’anno liturgico ci fa pensare alla successione
del tempo: il tempo non è una realtà statica e neppure chiara fin
dall’inizio. Il tempo si potrebbe definire la camminata dell’uomo,
della storia, dell’umanità che non avviene nel buio assoluto, ma
certamente un po’ a tastoni. La ragione è che non siamo capaci di
assumere totalmente il tempo che passa, e questo è il nostro limite...
IL CRISTIANESIMO E' SEMPLICE l'uomo veramente vivente è la gloria di Dio di Arturo Paoli
Sta sbiadendo la luce della stella,
il giorno viene strisciando da oriente e scardina la notte.
I pastori contano le pecore prima di spargerle sui pascoli.
Iosef sta sulla porta.
Ieshu, bambino mio, ti presento il mondo.
Erri De Luca
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La brace sotto la cenere di Vito Mancuso
Padre
Karl Rahner usava volentieri l’immagine della brace che si nasconde
sotto la cenere. Io vedo nella Chiesa di oggi così tanta cenere sopra
la brace che spesso mi assale un senso di impotenza. Come si può
liberare la brace dalla cenere in modo da far rinvigorire la fiamma
dell’amore? Per prima cosa dobbiamo ricercare questa brace”.
Questa
immagine della brace usata da Carlo Maria Martini nella celeberrima
ultima intervista pubblicata da Il Corriere della Sera il 1° settembre
scorso, evoca la vita spirituale. Se la brace è indice del fuoco ma è
sommersa da tanta cenere – istituzionale, ecclesiale, politica,
economica –, come faccio giorno dopo giorno, nel grigiore della
quotidianità, ad alimentare la speranza, a non far spegnere dentro di
me la fiamma della vita spirituale?
La brace sotto la cenere di Vito Mancuso
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Lussuria, se l'amore diventa vizio
Il rapporto deformato con il corpo e la sessualità, due doni di Dio. E'
il tema del nuovo libro di Enzo Bianchi. E ha ispirato artisti come
Giotto, Rubens e Chagall.
La
televisione, il cinema e la pubblicità la richiamano in maniera
ossessiva tramite parole, immagini, ammiccamenti. La sessualità è
svilita. Strumentalizzata. Si fa lussuria. Eppure, è un dono bellissimo
che Dio rinnova di continuo all’uomo e alla donna: la possibilità di
darsi l’un l’altra, in un armonico intreccio di anima e corpo. Quando,
però, si trasforma in vizio, la sessualità deforma il linguaggio
dell’amore rendendolo passione incontrollata ed egoistica.
Nei
secoli, l’arte ha rappresentato questo processo. Dall’antichità fino a
un contemporaneo come Aligi Sassu l’ha fatto spesso in termini crudi...
Lussuria, se l'amore diventa vizio
Lussuria - Il rapporto deformato con il corpo e la sessualità - Enzo Bianchi
video
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«Luoghi dell'infinito»
Editoriale
E’ l’ora
zenit della storia. Nel silenzio di una semplice casa di Nazareth
un’umile fanciulla riceve un inaudito saluto, uno sconvolgente annunzio
di maternità. “Come è possibile?”, chiede. E l’angelo: “Lo Spirito
Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la
sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio
di Dio” (Lc 1,35). “E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in
mezzo a noi” (Gv 1,14). Mirabile mysterium: meraviglioso mistero!
Chi
mai potrà capire tutta la portata del realismo di questo evento? Chi
mai potrà conoscere e narrare lo stupore di tutto l’universo davanti al
Creatore che si fa creatura?
Quando Dio si fa figlio
«Se
non ritornerete...». Nessuna delle religioni, prima e dopo Cristo,
chiede di diventare bambini per conoscere Dio, per entrare nel suo
Regno. Solo Gesù indica questa strada. Una proposta che suscitava e
continua a suscitare scandalo. È lo scandalo che segna il destino di
Adamo ed Eva: «Diventerete come Dio». L’aver colto il frutto proibito è
il peccato di orgoglio: la creatura, che è sempre figlia, vuol ergersi
a Creatore; l’infinitamente piccolo vuol farsi infinitamente grande; la
fragilità e il limite scimmiottano l’onnipotenza. Il peccato originale
è rifiutare il nostro essere figli. E
allora ecco l’impensabile: Dio stesso si fa figlio. Nel seno di Maria
vive la meravigliosa avventura di piccola cellula che si fa embrione e
poi feto e neonato: uomo e Dio fin dal suo minuscolo incipit.
Se non ritornerete come bambini... La salvezza passa da un cuore umile
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Il 30 novembre 2012 fratello Arturo
Paoli ha compiuto 100 anni. Ha vissuto il «secolo breve», passando la
soglia tra il 2° e il 3° millennio perennemente in ricerca con la
bussola sempre puntata su due direttrici che indicavano la stessa
direzione: i Poveri e Dio. Forse sarebbe meglio dire: i Poveri di Dio,
cioè il Dio nei Poveri ovvero il Povero Dio.
Paolo Farinella: Arturo Paoli, 100 anni dalla parte dei poveri
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CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Il
30 novembre 2012, ad Aversa il ‘Premio don Diana - Per amore del mio
popolo’, è stato consegnato a Padre Alex Zanotelli, padre comboniano
sempre in lotta per i diritti civili, che ha vissuto per 12 anni nella
baraccopoli di Korogocho in Kenya. Fortemente impegnato a creare
condizioni di pace e di giustizia solidale.
Il
Premio Annuale Nazionale Premio Don Diana – Per Amore del mio popolo, è
stato istituito da: Comitato don Diana, Libera Caserta e la Famiglia di
Don Giuseppe Diana
"Questo sistema ci sta uccidendo! Dobbiamo convertirci e lottare contro il drago!"
L'INTERVENTO DI P. ALEX ZANOTELLI (video)
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“Non sono numeri” Presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2012 - 22° Rapporto Caritas e Migrantes
di + Bruno Forte Arcivescovo di Chieti-Vasto
Vorrei
rispondere con semplicità ad alcune domande che tanti si fanno
davanti al fenomeno dell’immigrazione, così seriamente documentato
dal Rapporto Caritas e Migrantes 2012.
La
prima è questa: il nostro Paese può chiudere le porte all’immigrazione?
La risposta mi pare evidente: l’Italia è la nazione che per forza
di cose, dal punto di vista geografico, non può né potrà sottrarsi
al fenomeno dell’immigrazione. Naturalmente, in quanto il nostro
Paese è parte della cosiddetta “casa comune europea”, il
quadro complessivo del fenomeno migratorio rimanda necessariamente
all’Europa, che non può affatto restare immobile, come fosse una
passiva spettatrice di fronte al problema, che condensa spesso in
sé tanto dolore e disperazione.
La
seconda domanda è conseguenza di quanto appena detto: che cosa
sta accadendo a Bruxelles riguardo alla sfida immigrazione?...
“Non sono numeri” (pdf)
Dossier Statistico Immigrazione Caritas-Migrantes 2012
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Incontro pubblico con Enzo Bianchi che si misura con la lettera C di Chiesa, Concilio e Comunità.
Giovedì 22 novembre 2012 Basilica Santa Maria Gloriosa dei Frari
ENZO BIANCHI Il Concilio e il nostro tempo
video
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Venerdì 7 dicembre, nella
basilica di Sant’Ambrogio gremita di fedeli, il cardinale Angelo
Scola ha presieduto la celebrazione eucaristica in occasione della
solennità del patrono della Diocesi. Pubblichiamo il testo integrale
dell’omelia pronunciata dall’Arcivescovo durante il Pontificale
Angelo Scola: Omelia
Il
discorso alla città di Milano pronunciato ieri sera dal cardinal Scola
in occasione di Sant’Ambrogio contiene alcuni passaggi cruciali sul
tema dello Stato laico che sono sorprendenti per l’atteggiamento che li
sottende, per il tono, prima ancora che per alcuni loro contenuti. C’è
diffidenza, sfiducia, allarme di fronte a una presunta involuzione
della laicità nello Stato, che si configurerebbe addirittura come
minaccia alla libertà della coscienza religiosa.
Gian Enrico Rusconi: Caro Scola, laicità dello Stato non è nichilismo
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POLITICA
Con questo articolo Antonio
Ingroia apre oggi il suo blog su MicroMega – "Partigiani della
Costituzione" – spiegando la sua dura critica alla decisione con la
quale la Corte Costituzionale ha dato ragione al Quirinale nel
conflitto di attribuzione contro la Procura di Palermo.
Antonio Ingroia: "Povera Italia... La sentenza è un pasticcio politico. Legittimo criticare la Consulta"
«È un tema troppo delicato per
decisioni frettolose a fine legislatura». L'on. Andrea Sarubbi, Pd, non
ci sta a votare la norma. «Dar carta bianca al ministro della Difesa è
un errore».
Luciano Scalettari: Riforma Difesa, perchè no: Sarubbi
Tensioni nella maggioranza che
sorregge il governo Monti e subito Piazza Affari e i Btp affondano.
Forse è solo il desiderio di mettere al sicuro i guadagni in vista
della fine dell'anno, ma sarà meglio non giocare col fuoco...
Luca Spoldi: Governo a rischio? i mercati tremano
Election day, incandidabilità
dei condannati e calcoli pre-elettorali: le tre pessime ragioni di
Berlusconi per affossare ora il Governo Monti. Con buona pace della
stabilità del Paese.
Adriano Biondi: Le tre pessime ragioni di Berlusconi per far cadere Monti
A volte ritornano, è vero. Ma
non sempre a grande richiesta. Prendiamo l'eterno film della réntré del
Cavaliere. Ebbene, per la stragrande maggioranza degli italiani è un
film già visto, e in questo caso sarebbe più indigesto di un
cinepanettone
Francesco Anfossi: Sondaggio: Silvio, non tornare
Il "mal di pancia" del mondo cattolico è palpabile a tutti i livelli: gerarchie, associazioni e movimenti
Andrea Tornielli: Il ritorno del Cavaliere non convince i cattolici
Voltando
le spalle a Grillo si vede l’Italia com’è. Fossi un politico,
oggi, o un analista o un consigliere di quelli che con notevole
autostima e uso di mondo definiscono se stessi spin doctor suggerirei a
chi si candida a guidare il Paese di non rifare lo stesso errore
commesso nel tentativo di decifrare il successo di Silvio Berlusconi.
Di non rifarlo a così breve distanza da allora, per giunta. Suggerirei
di non tenere la camera fissa sul leader, insomma, per rivelarne
nefandezze delitti politici e grottesche debolezze ma di voltargli le
spalle, appunto, e di inquadrare chi lo vota.
Concita De Gregorio: Di spalle a Grillo
OPINIONI E COMMENTI
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Incontro inedito e festoso, stamani in Aula Paolo VI. Benedetto XVI ha
ricevuto in udienza la gente dello spettacolo viaggiante, oltre
settemila persone provenienti da tutto il mondo. Un evento, promosso
dal dicastero per i Migranti e gli Itineranti, che ha dato la
possibilità al Papa di rinnovare la sua vicinanza ai circensi. La
Chiesa, ha detto il Papa, è pellegrina come voi e vi invita a
collaborare nell’impegno della nuova evangelizzazione. Il discorso del
Pontefice è stato preceduto dall’indirizzo d’omaggio del cardinale
Antonio Maria Vegliò, da alcune testimonianze e da uno spettacolo di
alcuni artisti presenti all’udienza.
Il Papa alla gente del circo: la Chiesa è pellegrina come voi, conservate i vostri valori
Far
capire ai lavoratori dello spettacolo viaggiante che la Chiesa non li
ha abbandonati, anche se oggi sono spesso costretti a vivere in
condizioni di marginalità. E’ questo uno dei motivi dell’udienza che
Benedetto XVI concede, questa mattina, a circa 7 mila tra circensi,
fieranti, artisti di strada, bande musicali e madonnari, provenienti da
numerosi Paesi europei, ma anche dalla Russia e dagli Stati Uniti.
L’udienza è il momento culminante di un pellegrinaggio cominciato ieri
con una celebrazione eucaristica nella Basilica Vaticana e uno
spettacolo in Piazza del Popolo. Nelle due giornate sono allestiti in
Piazza San Pietro tre simboli dello spettacolo viaggiante, una giostra,
un tendone da circo e un teatrino di burattini. Ma come nasce
l’occasione di questa udienza? Fabio Colagrande lo ha chiesto, per
Radio Vatticana, al cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del
Pontificio Consiglio della Pastorale per i migranti e gli itineranti
che lo ha organizzato
La gente del circo oggi dal Papa. Il cardinale Vegliò: Chiesa vicina ai circensi (audio)
La
parrocchia è "la chiesa tra le case": tra le case fisse e le case
mobili; tra le case abitate stabilmente e le case abitate
occasionalmente. Anche le piazze, le strade fanno parte della
parrocchia. Nessun luogo ne è escluso, nessuna persona è esclusa. E se
c’è una preferenza – come ricordava il parroco don Primo Mazzolari –
questa è per i poveri, i lontani.
In
occasione dell’udienza straordinaria con la gente dello spettacolo
viaggiante e popolare, Benedetto XVI desidera invitare i circensi, i
fieranti, i lunaparchisti, i musici e gli artisti di strada a sentirsi
parte della parrocchia, delle tante parrocchie in cui per alcuni
giorni risiedono per il proprio spettacolo, con il proprio tendone, la
giostra e l’attrazione, la campina. Le parrocchie devono costituire
una sorta di 'rete' che dice come la Chiesa è in ogni luogo,
dappertutto.
La parrocchia è più povera senza lo spettacolo viaggiante
omelia del card. Vegliò in apertura del pellegrinaggio a Roma
Consulta tutti i documenti della Chiesa cattolica su FIERANTI, CIRCENSI E ARTISTI DI STRADA
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«L'intima
natura della Chiesa si esprime in un triplice compito: annuncio
della Parola di Dio(kerygma-martyria),celebrazione dei
Sacramenti (leiturgia),servizio della carità(diakonia).
Sono compiti che si presuppongono a vicenda e non possono essere
separati l’uno dall’altro» (Lett. enc. Deus caritas est, 25).
Anche
il servizio della carità è una dimensione costitutiva della missione
della Chiesa ed è espressione irrinunciabile della sua stessa essenza
(cfr ibidem); tutti i fedeli hanno il diritto ed il dovere di
impegnarsi personalmente per vivere il comandamento nuovo che Cristo ci
ha lasciato (cfrGv 15,12), offrendo all’uomo contemporaneo non solo
aiuto materiale, ma anche ristoro e cura dell’anima (cfr Lett. enc.
Deus caritas est, 28). All’esercizio della diakonia della carità la
Chiesa è chiamata anche a livello comunitario, dalle piccole comunità
locali alle Chiese particolari, fino alla Chiesa universale; per questo
c’è bisogno anche di un’«organizzazione quale presupposto per un
servizio comunitario ordinato» (cfr ibid., 20), organizzazione
articolata pure mediante espressioni istituzionali.
il testo integrale della lettera apostolica in forma di Motu proprio "De Caritate Ministranda" sul servizio della carità
Con
una lettera apostolica in forma di Motu proprio "De Caritate
Ministranda", Benedetto XVI mette ordine nelle attività caritative.
Intervista al cardinale Robert Sarah presidente del Pontificio
Consiglio "Cor Unum".
COME GESTIRE E COORDINARE LE ATTIVITÀ CARITATIVE
Trasparenza
nell'uso dei fondi, ruolo rafforzato dei vescovi nell'organizzare le
attività caritative, nel stimolarle e garantirne efficacia e
operatività, sono richiesti dal Motu proprio del Papa "De Caritate
ministranda", pubblicato oggi. Si tratta di un documento che completa
un iter di circa due anni di lavoro e nasce da uno spunto della
enciclica di Benedetto XVI, "Deus Caritas est".
Carità, essenza della Chiesa
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Nella prima catechesi
d'Avvento Benedetto XVI ha invitato l'uomo a "accogliere la visione di
Dio sulla realtà e lasciare che sia Lui a guidarci con la sua Parola".
Iacopo Scaramuzzi: Il Papa: fidati della volontà di Dio
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servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
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3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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