"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°4 del 2013

Aggiornamento della settimana

- dal 19 al 25 gennaio 2013 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 1° febbraio 2013          


 
 



IL VANGELO DELLA DOMENICA 

LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo

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Preghiera dei fedeli




OMELIA 

di P. Gregorio Battaglia
 
di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia

 
N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili 
         (di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)



NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 







I NOSTRI TEMPI


(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


Cosa conta davvero nella vita? 


... Ebbene, a pochi giorni dalla pubblicazione del Messaggio di Papa Benedetto per la prossima Giornata del malato... un brano della lettera che Antonio ha scritto per Natale ai suoi amici...
Ci fosse bisogno di conferme, credo che questo testo le dia: il malato che vive con fede la sua stagione di vulnerabilità, appoggiandosi alla compagnia di Gesù, acquista un'energia nascosta, potente e contagiosa.
Se un giorno mi dovesse capitare di trovarmi in una situazione anche lontanamente simile, vorrei avere la stessa lucidità, forza d'animo e - in ultima analisi - fiducia in Dio che Antonio fa trapelare da queste poche righe, inviate agli amici della "Casa sul pozzo" e lette durante la Messa di Natale...
Vorrei dirvelo meglio: di questo amore sono pieno fino all'orlo, al punto che in me ora non ci sarebbe posto per altro. So che vi sembrerà impossibile, ma nulla mi manca di ciò che avevo prima della malattia. Sono in pace. E io stesso, razionalmente, avverto il paradosso di essere arrivato alla gioia attraverso il dolore...
Cosa conta davvero? Cosa tiene insieme e rende belle le nostre vite? Questo percorso di svuotamento non passa necessariamente attraverso privazioni, eventi traumatici, perdite. È fatto di consapevolezza piena. E so che questa consapevolezza, quando verrà, sarà in ciascuno la stessa che mi porto dentro: a tutto possiamo rinunciare fuorché all'amore, quello che ci è dato e quello che siamo in condizione di offrire, fino all'ultimo istante...

   La cattedra di Antonio, malato di Sla di Gerolamo Fazzini

   il testo integrale del MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI PER LA XXI GIORNATA MONDIALE DEL MALATO (11 FEBBRAIO 2013)


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C'è un fronte che vede un rapporto positivo con il mondo come un progresso e un altro che lo considera una pericolosa deviazione. La confusione è grande sotto il cielo!
Forse, vale la pena di fare un po' di chiarezza.

  Christian Albini:   Ma in che mondo vivi?


 SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"

Riceviamo la segnalazione da un amico e volentieri diffondiamo l'artico che è di interesse per tutti infatti "... Nella grande rete digitale ormai sono finiti tutti: dalla casalinga al professore universitario, dal fanciullo al manager. Si potrebbe dire dal Papa all’ultimo dei chierichetti..." 
"In questo mondo digitale come devono vivere i cristiani? Alla domanda risponderà padre Antonio Spadaro il 24 gennaio (ore 17,30, aula magna della Pontificia facoltà teologica della Sardegna, via Sanjust)" l'appuntamento è per gli amici di Cagliari e dintorni...

     I cristiani dinanzi alle sfide dell'era digitale

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Otto milioni di italiani vivono con meno di mille euro al mese. L’ascensore sociale è tornato indietro di 27 anni. La crisi economica ha massacrato la classe media che si ritrova così a fare i conti con le bollette ammucchiate sul frigo, l’assillo dell’affitto da pagare, la retta dei bambini a scuola. Ecco alcune semplici storie di chi per farcela  compra il pane del giorno prima o divide la casa con altre famiglie. Vite di laureati che fanno i baristi e di mariti mandati sul lastrico dal divorzio

  Concita De Gregorio:   Cronache dall'Italia in crisi: "Così siamo diventati poveri"

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Secondo le stime dell'Onu nel 2075 la popolazione mondiale toccherà i 9,5 miliardi di persone, ovvero 3 miliardi di bocche in più da sfamare e da dissetare. Ecco perché come denuncia lo studioGlobal food, Waste not, Want not della britannica l’Institution of Mechanical Engineers (Ime), un’autorevole associazione di ingegneri, non possiamo più permettere che “La metà del cibo che viene prodotto nel mondo, circa due miliardi di tonnellate, finisca nella spazzatura, benché sia in gran parte ancora commestibile”.

  Alessandro Graziadei:   Il nostro spreco quotidiano? Quasi la metà del cibo del mondo

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“Non vogliamo rassegnarci a un’altra guerra che sta ereditando armi e persone di quella libica. Ci allarma il vuoto della politica subalterna all’economia di guerra”. Pax Christi Italia interviene con una presa di posizione fuori dal coro dei media. “Non possiamo accettare che la soluzione dei conflitti avvenga sempre con guerre che li alimentano e li aggravano in una spirale senza fine”.

Comunicato di Pax Christi Italia
Mali: non vogliamo rassegnarci a un’altra guerra

Non vogliamo rassegnarci a un’altra guerra che sta ereditando armi e persone di quella libica.
Ci allarma il vuoto della politica subalterna all’economia di guerra.
L’impresa militare in Mali rischia di diventare “una piccola guerra mondiale” dagli esiti incontrollabili in un’area vastissima, politicamente fragilissima e socialmente complessa: dal Mali all’Algeria, dal Niger alla Nigeria, dalla Mauritania al Burkina Faso, dal Ciad al Corno d’Africa, dal Congo al Sudan, dall’Arabia saudita ai paesi del Golfo, dall’Iraq alla Siria.
Non possiamo accettare che la soluzione dei conflitti avvenga sempre con guerre che li alimentano e li aggravano in una spirale senza fine.
Non intendiamo aderire al consenso quasi unanime verso operazioni militari mosse da logiche neocoloniali che difendono interessi vecchi e nuovi e il controllo di risorse preziose che i maliani non utilizzeranno (oro, petrolio, uranio e gas)...

   MALI. non vogliamo rassegnarci ad un’altra guerra


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Adista ha chiesto, a margine del conflitto che infiamma il Paese, una testimonianza e una chiave di lettura a p. Alberto “Bannu” Rovelli, dei padri bianchi, missionario per 20 anni nella zona oggi teatro di guerra. «Parlare del Mali in questo momento non è facile», ha subito chiarito p. Rovelli: «Si corre il pericolo di dire cose scontate o che saranno contraddette dai fatti. C'è una guerra, questo è sicuro e con la guerra tutti gli orrori sono possibili»

  Giampaolo Petrucci:   Ma una guerra non risolve nulla


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Lotta alla mafia


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Senza corruzione "Riparte il Futuro" - Campagna di Libera e Gruppo Abele - Appello di don Ciotti 



Appello di don Ciotti
  VIDEO

La corruzione è uno dei motivi principali per cui il futuro dell'Italia è bloccato nell'incertezza. 
Riparte il futuro è la campagna che mira a "sbloccare il freno". E' una richiesta di responsabilità. 

Una richiesta ai rappresentanti dei cittadini che siederanno nel prossimo Parlamento, sotto forma di trasparenza: pubblicare il proprio Curriculum Vitae con gli incarichi professionali ricoperti; dichiarare la propria situazione giudiziaria; rendere pubblica la propria condizione patrimoniale e reddituale; dichiarare potenziali conflitti di interesse personali e mediati; inserire nella propria campagna elettorale la promessa di continuare il rafforzamento della neonata legge anticorruzione.

Una richiesta ai cittadini rappresentati con una firma alla petizione. "Metterci la faccia" vuol dire condividere gli ideali di legalità, ma anche monitorare. Fare sentire la propria attenzione, la propria cittadinanza. Vuol dire "non essere cittadini ad intermittenza".


Lancio della campagna

Come partecipare

Obiettivi della campagna

  VIDEO: Senza corruzione riparte il futuro


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Il teatro colmo con quasi 400 cittadini di ogni età desiderosi di conoscere dove sta la Verità nel processo più importante dall’Unità d’Italia ad oggi sulla “presunta” trattativa Stato-mafia. Dagli illustri relatori sono stati trattati molti argomenti di scottante e sconcertante attualità.

  Paola Ragno e Salvatore Bova:   Stato-mafia, vent'anni di trattativa

Queste impressioni d’udienza, scritte in piena notte, sono le ultime sul giudizio di primo grado a carico del Procuratore generale di Messina Antonio Franco Cassata, imputato di diffamazione ai danni della memoria di Adolfo Parmaliana. Ieri sera, infatti, il Giudice di pace di Reggio Calabria Lucia Spinella ha emesso la sentenza di primo grado. Una sentenza storica.

  Fabio Repici:   SENTENZA STORICA – LA CONDANNA PER DIFFAMAZIONE DEL PROCURATORE GENERALE DI MESSINA FRANCO CASSATA: LE IMPRESSIONI D’UDIENZA di FABIO REPICI, L’AVVOCATO ‘EROE’ CHE HA RIDATO ONORE E GIUSTIZIA AD UN UOMO PERBENE, ADOLFO PARMALIANA

Trattative per evitare attentati, trattative per difendere il potere politico, trattative per instaurarne uno nuovo. Difficile, in tutti questi anni, distinguere fra chi – fra gli uomini dello Stato – trattò “a fin di bene” e chi per fini eversivi. Comunque le trattative ci furono – e questo ormai non lo nega più nessuno – e uno dei principali “ambasciatori” fu il boss dei boss messinese, Rosario Cattafi. Che adesso sta continuando a “trattare”, riempiendo cartelle su cartelle

  Antonio Mazzeo:   Mafia-Stato La trattativa continua ora

Le candidature di Ingroia e Grasso alle “politiche” hanno scatenato infuocate discussioni. Fra i due magistrati ci sono differenze abissali. Grasso si è ritagliato una “nicchia” in un partito che gli garantisce un’elezione sicura. Ingroia per contro ha scelto di dar vita ad un nuovo movimento per una “rivoluzione civile”, affrontando un’avventura densa di incognite e rischi. Ma la candidatura dei due ha soprattutto rinfocolato polemiche mai sopite sulla conduzione delle inchieste antimafia, in special modo sul versante dei rapporti mafia/politica.

  Gian Carlo Caselli:   Mafia e politica in tempo di elezioni

«È ormai ampiamente dimostrato il preminente interesse» della criminalità organizzata nel settore del gioco d’azzardo. Lo scrive, senza lasciar spazio a interpretazioni di comodo, la Direzione nazionale antimafia. Fatturato che prolifera grazie a un «sistema di connivenze» funzionari pubblici e uomini delle forze dell’ordine.

  Nello Scavo:   Mafia e azzardo "C'è un sistema di connivenze"


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FEDE E
SPIRITUALITA'





“Ecco faccio una cosa nuova”

Convertirsi

HOREB n. 63 - 3/2012


TRACCE DI SPIRITUALITA'
A CURA DEI CARMELITANI

"Il termine conversione oggi sembra essere fuori dal lessico comune dei cristiani. Eppure la conversione è esperienza che dovrebbe qualificare l’intera esistenza cristiana. Essa è un riconoscersi peccatori, ma accorgersi, nello stesso tempo, di essere avvolti e amati dallo sguardo di Dio che in tutto il discorso biblico si manifesta come Padre-Madre amante, e il suo amore si fa gesto che raccoglie, guarisce, nutre, accarezza, accompagna.
«Bruna sono, ma bella» (Cant 1,5), confida la creatura nel Cantico dei Cantici. È la confessione di chi sta vivendo una situazione di smarrimento e di avvilimento, di inaridimento interiore, di drammatico oscuramento, provocato nella sua vita dal peccato. 
Eppure confida che non c’è oscurità che le sottragga quella bellezza di cui in un passato ancora più remoto, di quello che è stato segnato dal suo fallimento, qualcuno l’ha guardata e l’ha amata.
Dall’oscurità del suo peccato, intravede nella misericordia di Dio un raggio di luce che la sta tirando fuori da una situazione di morte e la sta facendo rinascere come persona nuova. Per questo si dichiara anche “bella” perché coltiva una incrollabile fiducia che chi l’ha creata ancora la guarda con straordinario affetto, l’abbraccia e la rende partecipe della sua bellezza.
Convertirsi, per chiunque, è accorgersi di questo sguardo di Dio che si manifesta in Cristo Gesù, nel suo mistero di amore. Convertirsi è sentirsi amati e tirati fuori da un io che si affaccia alla vita come rinchiuso entro l’ambizione di possedere persone e cose a proprio vantaggio, è sentirsi liberati dell’illusoria volontà di fondare il senso del proprio esistere in se stessi. Nello stesso tempo, è accoglienza dello Spirito del Signore Gesù che chiede alla creatura la libera decisione di consegnarsi alla sua Parola fatta carne, e di consentire che essa si incida nella sua esistenza e determini la sua storia. 
Convertirsi è partecipare al mistero pasquale, che introduce alla vita nuova dei figli di Dio, apre a relazioni di gratuità nella chiesa e nella società, e proietta verso un avvenire imprevedibile.
Da questo orizzonte muove l’articolarsi della monografia ....  (EDITORIALE)


   Editoriale (pdf)

   Sommario (pdf)



E' possibile richiedere copie-saggio gratuite:
CONVENTO DEL CARMINE
98051 BARCELLONA P.G. (ME)
E-mail: horeb.tracce@alice.it



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Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto
I MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ 2013
IL VANGELO NARRATO PER TEOFILO L'AMICO DI DIO
 Lettura del Vangelo di Luca



Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto 

I MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ 2013

Dal 23 Gennaio al 13 Marzo presso la sala del convento dalle ore 20.00 alle ore 21.00
 
IL VANGELO NARRATO PER TEOFILO L'AMICO DI DIO
 Lettura del Vangelo di Luca


Leggi il calendario degli incontri (pdf)



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"La chiesa itinerante nel mondo verso il Regno" di Giuseppe Schillaci (VIDEO)



"La chiesa itinerante nel mondo verso il Regno" 
di Giuseppe Schillaci
9 agosto 2012

Settimana di spiritualità promossa dalla Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto
"DA UNA CHIESA TRIONFANTE AD UNA CHIESA MENDICANTE a 50 anni dal Concilio Vaticano II"

  VIDEO



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"Lo spirito del Concilio Vaticano II " di fr. Egidio Palumbo (VIDEO)


Incontro tenuto il 23 gennaio 2013 a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) nell'ambito dell' ITINERARIO DI FORMAZIONE PER LA VITA CRISTIANA "IL CONCILIO VATICANO II - NUOVA PENTECOSTE DELLA CHIESA" Anno I - 2013 Anno della Fede, promosso dal Vicariato di Barcellona P.G.

Uno spirito nuovo per un “balzo in avanti” 
... Con spirito nuovo intendiamo dire una mentalità nuova, una visione di vita cristiana ed ecclesiale diversa, uno stile di vita e un modo di essere più aderente al vangelo e alla tradizione cristiana (quella con la “T” maiuscola) più sana, autentica e genuina. È uno spirito nuovo finalizzato a fare – come disse papa Giovanni XXIII nel Discorso per l’apertura – «un balzo innanzi verso una penetrazione dottrinale e una formazione delle coscienze; è necessario che questa dottrina certa e immutabile, che deve essere fedelmente rispettata, sia approfondita e presentata in modo che risponda alle esigenze del nostro tempo. Altro è infatti il deposito della Fede, cioè le verità che sono contenute nella nostra veneranda dottrina,altro è il modo con il quale esse sono annunziate, sempre però nello stesso senso e nella stessa accezione. Va data grande importanza a questo modo e, se sarà necessario, elaborarlo con pazienza; si dovrà cioè adottare quella forma di esposizione che più corrisponda al magistero, la cui indole è prevalentemente pastorale» (Gaudet Mater Ecclesia, Discorso per l’apertura del Concilio, 6.5). ....
 
  VIDEO


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 Le pietre d'inciampo del Vangelo

"Se qualcuno vuol venire dietro a me,
rinneghi sé stesso, prenda la sua croce ogni
giorno e mi segua."

(Luca 8,1-2)


  Gianfranco Ravasi:   Le tante croci della nostra vita

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Il teologo risponde


Qualche volta mi piacerebbe entrare in chiesa per pregare, ma sovente nella mia città, come altrove, trovo le porte chiuse. Perché? 

  Silvano Sirboni:   Come pregare se la chiesa è chiusa?

Dopo la sua scoperta, qualcuno ha addirittura definito “Dio” il Bosone di Higgs, perché è la particella che spiega come si forma la materia. Non è esagerato?

  Giovanni Tangorra:   Bosone di Higgs: particella "divina"?

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     San Francesco di Sales (video)

Un santo che non si risparmiava sulla verità detta in modo da poter essere compresa e accolta da tutti. Ecco in due parole il ritratto di Francesco di Sales...
Rileggiamo alcune delle massime di Francesco di Sales tratte dalla sua Opera omnia, e meditiamole, ricordando che il 26 gennaio 1923 in occasione del III centenario della morte del santo, Pio XI lo commemorò con l'enciclica Rerum Omnium Perturbationem, e lo proclamò non tanto "Patrono dei giornalisti" - come tutti usano dire - ma specialmente di "tutti quei cattolici che, con la pubblicazione o di giornali o di altri scritti illustrano, promuovono e difendono la cristiana dottrina". Ben a ragione quindi san Francesco di Sales dev'essere invocato come patrono dei blogger cattolici...

     Il patrono dei blogger cattolici c'è già: è san Francesco di Sales

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     Conversione di San Paolo (video)

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Festa di san Francesco di Sales Patrono dei giornalisti



Caro san Francesco di Sales,
sono passati quattro secoli ma sembra di essere tornati ai bei tempi quando pubblicasti l'«Introduzione alla vita devota». È arrivata anche quest'anno la tua festa e tutti ti cercano, sei il patrono dei giornalisti... Chissà, forse qualcuno tra noi si è ricordato che quando lo pubblicasti il tuo libro andò letteralmente a ruba. E sai - di questi tempi - per noi giornalisti questo ormai è diventato un miracolo talmente grande da far impallidire persino la liquefazione del sangue di san Gennaro...
Sia come sia, sono tante le diocesi che in questi giorni chiamano a raccolta i giornalisti per la festa in tuo onore. E tanti vescovi colgono l'occasione per proporre riflessioni alte sul tema della comunicazione. Il bello è che sono tanti anche i giornalisti che rispondono all'invito...
Scusami, caro patrono, ma ho proprio paura che la tua festa si stia trasformando in una raffica di convegni un pochino ipocriti, che assomigliano molto a una terapia di gruppo...

  Caro patrono ti scrivo di Giorgio Bernardelli

Il dibattito sul giornalismo è sempre vivo e vivace. In occasione del 24 gennaio, festa dei giornalisti, è il caso di riprendere la riflessione. In genere parlando del giornalismo si fa riferimento al giornalista, alla sua figura, al suo ruolo. Si parla, ovviamente, anche dei giornali, dette testate, delle piattaforme. E in realtà oggi dovremmo parlare di più del «pubblico», cioè dei lettori.
Il pubblico sta uscendo da una posizione passiva e sta mettendo sotto pressione l’ecosistema mediatico. La tecnologia abilita nuove forme di rapporto con il pubblico. La credibilità dell’informazione, ad esempio, va continuamente verificata e legittimata in un contesto di relazioni, e dunque diviene «affidabilità»; l’autorevolezza diviene «competenza»; e il giornalista un «testimone competente e affidabile».

  Il giornalista è ancora quello di una volta? di Antonio Spadaro

Cari fratelli e sorelle,
in prossimità della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali del 2013, desidero proporvi alcune riflessioni su una realtà sempre più importante che riguarda il modo in cui le persone oggi comunicano tra di loro. Vorrei soffermarmi a considerare lo sviluppo delle reti sociali digitali che stanno contribuendo a far emergere una nuova «agorà», una piazza pubblica e aperta in cui le persone condividono idee, informazioni, opinioni, e dove, inoltre, possono prendere vita nuove relazioni e forme di comunità...

  il testo integrale del MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI PER LA XLVII GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI "Reti Sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione."



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  La prima cosa...
  Lo sguardo...
  Cantate...
  Dio si fa solidale...
  Solo Tu puoi...
  Per arrivare...
  Il Signore non ci vuole...
  Il cristiano alimenta...
  Il sabato è...
  Fa' che ogni giorno...
  Gesù è colui che...
  Non più un testo...
  Gesù inaugura...
  Gesù non vuole...
  Nessuno è perduto...
  Cerchiamo anche noi...


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"Un cuore che ascolta - lev shomea' " - n.7 di Santino Coppolino



NUOVA RUBRICA 
Un cuore che ascolta - lev shomea'
"Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male"  (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo della Domenica di Santino Coppolino

II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) 

Vangelo: Gv 2, 1-12

"NON HANNO VINO", è il grido della Madre, il grido dell'Israele fedele che si accorge delle <<Sofferenze del popolo>> (Es 3,7) e chiede al Signore che intervenga, che liberi i suoi figli dall'oppressione di una Legge -simboleggiata dalle nozze- incapace di comunicare la gioia, simboleggiata nel vino. Dono gratuito di Dio perchè <Sia felice tu e i tuoi figli dopo di te > (Dt 4,40); a causa della fragilità dell'uomo è divenuta << La Legge del peccato e della morte >> (Rm 8,2); incapaci di portarne il peso, le abbiamo tolto la capacità di dare la vita e l'abbiamo trasformata in uno strumento di oppressione e di morte, svuotata del suo significato autentico, a terra, come le anfore "che giacciono" (Keìmenai) inutilizzabili.
Ma un altro grido si leva, e ancora della Madre: "QUALSIASI COSA VI DICA, FATELA"...



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"La prima contestazione nella Chiesa" di Silvano Fausti


La prima contestazione nella Chiesa
Leggi Atti 6,1-7
di Silvano Fausti (S.J.)

La comunità non è mai perfetta. Dopo la menzogna di Anania e Saffira (ndr vedi nostro post precedente "La prima menzogna") c’è un’ingiustizia: gli apostoli favoriscono le vedove della loro terra, trascurando le altre. La discriminazione etno-culturale suscita contestazione. 
Se le persecuzioni esterne fanno crescere la Chiesa, questa crisi interna potrebbe disgregarla. Difficoltà e mancanze ci sono sempre. La norma è ignorarle e lavorare per soffocare le voci critiche: «Troncare, sopire!». Ma il rimedio è peggiore del male: uccide la fraternità e la parola profetica che vorrebbe ricostruirla. Negare il male produce cancri mortali!
Gli apostoli ci danno buon esempio: riconoscono la loro inadempienza. Solo in questo modo capiscono la propria identità. Non tutto spetta a loro. La comunità scelga chi serve alle mense, mentre loro si daranno alla preghiera e al servizio della Parola. Questo è il compito degli apostoli, e dei loro successori! Così costruiscono la Chiesa. Senza questa base, essa crolla e va in rovina.
È l’anno della fede. Il pericolo di tutti i giubilei è celebrare belle liturgie pur di non affrontare i dovuti cambiamenti (cfr Is 1,10-17!). In questo racconto degli Atti si dice cos’è la fede che gli apostoli dovranno trasmettere a ogni uomo. La fede non sta nel credere a proprie idee o sapere a memoria il catechismo: «Anche i demoni credono, ma tremano!» (Gc 1,19). La fede è perseverare nella preghiera e nel servizio della Parola.

  La prima contestazione nella Chiesa di Silvano Fausti



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SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI 18-25 gennaio 2013 - Quel che il Signore esige da noi - II giorno: letture bibliche e commenti


SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI 18-25 gennaio 2013
Quel che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)

LETTURE BIBLICHE E COMMENTO PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA
II giorno 19 gennaio 2013

Gli otto temi della Settimana, si riferiscono a diversi modi di camminare, aiutandoci così a focalizzare le varie dimensioni di un autentico discepolato, che cammina nel sentiero della giustizia e che conduce alla vita (cfr. Prov 12,28a).

SECONDO GIORNO: Camminare come corpo di Cristo
Riconoscendo la solidarietà tra il Cristo crocefisso e le “persone lacerate” del mondo, come i Dalits, cerchiamo, come cristiani, di imparare insieme ad essere noi stessi parte di questa solidarietà in modo più profondo. Ci deve essere una relazione fra l’Eucaristia e la giustizia, e i cristiani sono invitati a scoprire modi concreti del vivere eucaristico nel mondo.

  II giorno


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SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI 18-25 gennaio 2013 - Quel che il Signore esige da noi - III giorno: letture bibliche e commenti


SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI 18-25 gennaio 2013
Quel che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)

LETTURE BIBLICHE E COMMENTO PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA
III giorno 20 gennaio 2013

Gli otto temi della Settimana, si riferiscono a diversi modi di camminare, aiutandoci così a focalizzare le varie dimensioni di un autentico discepolato, che cammina nel sentiero della giustizia e che conduce alla vita (cfr. Prov 12,28a).


TERZO GIORNO: Camminare verso la libertà
Siamo invitati a riconoscere gli sforzi delle comunità oppresse in tutto il globo, come i Dalits in India, mentre protestano contro tutto ciò che rende schiavo l’essere umano. Come cristiani impegnati verso un’unità sempre più ampia e condivisa, impariamo che eliminare ciò che separa le persone l’una dall’altra è un elemento essenziale della pienezza di vita e della libertà nello Spirito.

  III giorno


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Cristiani uniti nella ricerca del diritto e della giustizia di Santino Coppolino


"UT UNUM SINT"(Gv 17,21)- Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani 18-25 Gennaio 2013 -
Per ogni cristiano la preghiera è quella realtà profonda di dimorare in Dio e di Dio che dimora in noi, è scegliere di costruire la propria casa, la propria vita sulla roccia della Parola del Signore che per noi Cristiani ha assunto un Nome e un Volto in Gesù Nazareno. Quando comprenderemo e decideremo di fidarci e affidarci nelle Sue mani, comincerà in noi quella assimilazione a Colui che ci ama e che ci trasformerà in "Un cuor solo e un'anima sola"(At 4,32). Anche quest'anno veniamo convocati come credenti in Cristo Gesù, a riflettere e a pregare "affinchè diventiamo Uno", coscienti che l'Unità dei Cristiani è sempre dono di Dio, dono da chiedere, da implorare, ma è anche impegno, sforzo, lotta comune passo dopo passo, verso la trasformazione nell'unica famiglia dell'Uno di Dio. Tra i testi biblici offerti alla meditazione dal Consiglio Ecumenico delle Chiese e dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani vorrei consegnare alla vostra riflessione un brano tratto dal libro del Profeta Michea.

  Cristiani uniti nella ricerca del diritto e della giustizia

... Proprio in questi giorni, dal 18 al 25 gennaio, si svolge l’annuale Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, un momento sempre gradito ai credenti e alle comunità, che risveglia in tutti il desiderio e l’impegno spirituale per la piena comunione...

  il testo integrale dell'Angelus di Benedetto XVI del 20 gennaio 2013


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SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI 18-25 gennaio 2013 - Quel che il Signore esige da noi - IV giorno: letture bibliche e commenti


SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI 18-25 gennaio 2013
Quel che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)

LETTURE BIBLICHE E COMMENTO PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA
IV giorno 21 gennaio 2013

Gli otto temi della Settimana, si riferiscono a diversi modi di camminare, aiutandoci così a focalizzare le varie dimensioni di un autentico discepolato, che cammina nel sentiero della giustizia e che conduce alla vita (cfr. Prov 12,28a).

QUARTO GIORNO: Camminare come figli della terra
La consapevolezza del nostro posto nella creazione di Dio ci avvicina, poiché ci rendiamo conto dell’interdipendenza fra noi e con la terra. Contemplando l’urgente appello alla salvaguardia ambientale e ad una condivisione giusta dei frutti della terra, i cristiani sono chiamati a vivere una vita di testimonianza attiva, nello spirito dell’anno del giubileo.

  IV giorno


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SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI 18-25 gennaio 2013 - Quel che il Signore esige da noi - V giorno: letture bibliche e commenti


SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI 18-25 gennaio 2013
Quel che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)

LETTURE BIBLICHE E COMMENTO PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA
V giorno 22 gennaio 2013

Gli otto temi della Settimana, si riferiscono a diversi modi di camminare, aiutandoci così a focalizzare le varie dimensioni di un autentico discepolato, che cammina nel sentiero della giustizia e che conduce alla vita (cfr. Prov 12,28a).


QUINTO GIORNO: Camminare come amici di Gesù
Riflettiamo sulle immagini bibliche dell’amicizia e dell’amore umano come modelli dell’amore di Dio verso tutti. Comprendere noi stessi come diletti amici di Dio ha conseguenze sulle relazioni all’interno della comunità di Gesù. Nella Chiesa, comunità in cui tutti, in pari misura, sono i diletti amici di Gesù, ogni barriera di esclusione è incoerente.

  V giorno


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SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI 18-25 gennaio 2013 - Quel che il Signore esige da noi - VI giorno: letture bibliche e commenti


SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI 18-25 gennaio 2013
Quel che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)

LETTURE BIBLICHE E COMMENTO PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA
VI giorno 23 gennaio 2013

Gli otto temi della Settimana, si riferiscono a diversi modi di camminare, aiutandoci così a focalizzare le varie dimensioni di un autentico discepolato, che cammina nel sentiero della giustizia e che conduce alla vita (cfr. Prov 12,28a).

SESTO GIORNO: Camminare oltre le barriere
Camminare con Dio significa camminare oltre le barriere che dividono e feriscono i figli di Dio. Le letture bibliche di questo giorno citano i vari modi in cui vengono superate le barriere umane, e culminano nell’insegnamento dell’apostolo Paolo: “Con il battesimo infatti siete stati uniti a Cristo, e siete stati rivestiti di lui come di un abito nuovo. Non ha più alcuna importanza l’essere Ebreo o pagano, schiavo o libero, uomo o donna, perché uniti a Gesù Cristo tutti voi siete diventati un sol uomo” (Gal 3,28).

  VI giorno


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SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI 18-25 gennaio 2013 - Quel che il Signore esige da noi - VII giorno: letture bibliche e commenti


SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI 18-25 gennaio 2013
Quel che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)

LETTURE BIBLICHE E COMMENTO PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA
VII giorno 24 gennaio 2013

Gli otto temi della Settimana, si riferiscono a diversi modi di camminare, aiutandoci così a focalizzare le varie dimensioni di un autentico discepolato, che cammina nel sentiero della giustizia e che conduce alla vita (cfr. Prov 12,28a).

SETTIMO GIORNO: Camminare nella solidarietà
Camminare umilmente con Dio significa camminare in solidarietà con coloro che lottano per la giustizia e per la pace. Camminare nella solidarietà ha implicazioni non solo per il singolo credente, ma anche per la stessa natura e per la missione dell’intera comunità cristiana. La Chiesa è chiamata e resa capace di condividere la sofferenza di tutti, attraverso il sostegno e la cura dei poveri, dei bisognosi, degli emarginati. Questo è implicito nella nostra preghiera per l’unità dei cristiani.

  VII giorno


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SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI 18-25 gennaio 2013 - Quel che il Signore esige da noi - VIII giorno: letture bibliche e commenti


SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI 18-25 gennaio 2013
Quel che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)

LETTURE BIBLICHE E COMMENTO PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA
VIII giorno 25 gennaio 2013

Gli otto temi della Settimana, si riferiscono a diversi modi di camminare, aiutandoci così a focalizzare le varie dimensioni di un autentico discepolato, che cammina nel sentiero della giustizia e che conduce alla vita (cfr. Prov 12,28a).

OTTAVO GIORNO: Camminare insieme nella celebrazione
I testi biblici parlano in questo giorno di una celebrazione, non nel senso di celebrare un traguardo di successo, ma come segno di speranza in Dio e nella sua giustizia. In modo analogo, la ricorrenza della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è il nostro segno di speranza che l’unità sarà raggiunta nei tempi e con i mezzi di Dio.

  VIII giorno


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Alla veglia della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani P. Frans Bouwen, padre bianco, specialista delle Chiese Orientali e del dialogo con le Chiese cristiane d’Oriente condivide con noi la sua visione dell’ecumenismo in Terra Santa.

  Christophe Lafontaine:   Intervista a P. Frans Bouwen sull'ecumenismo in Terra Santa

Benedetto XVI ha ricordato con queste parole, durante l'Angelus di ieri, l'incontro di preghiera con i giovani organizzato a Roma dalla comunità ecumenica di Taizé.
Siamo nella Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani e queste parole non cadono a caso. Al di là degli oppositori, che non mancheranno mai, il problema dell'ecumenismo è che non sembra scaldare molti cuori.

  Christian Albini:   L'ecumenismo che c'è e l'ecumenismo che non c'è


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CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni

  (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


Convegno Nazionale di Pax Christi (Santa Maria di Leuca 29-31 Dicembre) - In piedi, costruttori di pace di mons. Giovanni Giudici, presidente di Pax Christi


In piedi, costruttori di pace
mons. Giovanni Giudici, presidente di Pax Christi
(dal Convegno di Leuca 2012)


Tonino Bello
maestro della nonviolenza 
per una Chiesa della tenerezza

Saluto ai partecipanti. Alcuni saluti speciali. Mons Bettazzi.
Il senso del nostro ritrovarci:
Momento di incontro del Movimento. Tappa caratteristica legata alla giornata della Pace.
La memoria di don Tonino che offre il tema al Convegno.
Il suo messaggio ha superato i venti anni dalla sua morte, e questo fatto viene provato da molti fatti convergenti e tutti legati alla preziosa testimonianza personale che egli ha saputo rendere.
Parlo della testimonianza dei gesti che egli ha compiuto, quelli che racconta la sua biografia, e che ci propongono una persona umanamente ricca e anche sostenuta dalla grazia della fede. Il ragazzo di Alessano, il seminarista, il prete, l’educatore, poi il vescovo e il testimone sulla scena nazionale e internazionale.

Ma occorrere ricordare la sua testimonianza anche nel suo stile e nei suoi contenuti. Mi riferisco a quella sintesi che egli ha saputo vivere tenendo assieme, in ogni istanza che egli promuoveva e viveva, il coraggio della novità e la capacità dell’ascolto e del dialogo; la forza di convinzioni e di comportamenti che erano innovativi rispetto alla prassi a lui contemporanea, e che risultavano anche dirompenti rispetto al sentire comune con la pazienza della attesa. (La squadra di pallavolo, lo stile da rettore del Seminario minore, la capacità di iniziativa per ciò che riguarda l’impegno per la pace, la presenza sui luoghi del conflitto armato, l’accoglienza di poveri, emarginati, migranti).
Per questo il sottotitolo del Convegno suona così: “per una Chiesa della tenerezza”...

  In piedi, costruttori di pace

Guarda anche il nostro post precedente:
  • Per una Chiesa della tenerezza… Con don Tonino Bello, maestro di nonviolenza


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Convegno Nazionale di Pax Christi (Santa Maria di Leuca 29-31 Dicembre): "Pace come giustizia e salvaguardia del creato" di Giuliana Martirani


IN PIEDI, COSTRUTTORI DI PACE!
Convegno Nazionale di Pax Christi 
Alessano e Santa Maria di Leuca 29 - 31 Dicembre

Giuliana Martirani

... Il liberismo, già messo in discussione dalla Populorum Progressio e la revisione del nostro Modello di Sviluppo invocata dalla Caritas in Veritate possono essere i due pilastri per la revisione profonda e lungimirante sul bene comune lì invocata. A partire tuttavia dai nostri riferimenti spirituali e culturali che, lungo tutto l’antico e il nuovo testamento ripartono sempre, non dai primi, ma dai secondi della storia e della geografia.
Ma come “trarre, perfino dalla crisi, un’occasione di discernimento e di un nuovo modello economico”proprio noi che non contiamo niente nello scacchiere economico? Che cosa può venire di buono dai paesi de Sud del mondo così caratterizzati da povertà, malattie, analfabetismo, emigrazione, guerre? Che cosa può venire di buono dal Mezzogiorno d’Italia con la sua storia infinita di rifiuti e rifiutati (clandestini)? Può venire, sì, “una nuova e approfondita riflessione sul senso dell’economia e dei suoi fini, nonché una revisione profonda e lungimirante del modello di sviluppo, per correggerne le disfunzioni e le distorsioni”. (Caritas in veritate cap.2, 33)...

   Pace come giustizia e salvaguardia del creato

Vedi anche i nostri post precedenti:
  • Per una Chiesa della tenerezza… Con don Tonino Bello, maestro di nonviolenza
  • Convegno Nazionale di Pax Christi (Santa Maria di Leuca 29-31 Dicembre) - In piedi, costruttori di pace di mons. Giovanni Giudici, presidente di Pax Christi


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Convegno Nazionale di Pax Christi (Santa Maria di Leuca 29-31 Dicembre): "Pensieri scomodi di don Tonino sulla pace" di mons. Vito Angiuli


IN PIEDI, COSTRUTTORI DI PACE!

Convegno Nazionale di Pax Christi Alessano e Santa Maria di Leuca 
29 - 31 Dicembre

Mons. Vito Angiuli (Vescovo di Ugento - S. Maria di Leuca)
 ... riprendo alcune linee del pensiero di don Tonino sulla pace. Richiamo, innanzitutto, la prospettiva teologica della sua riflessione sulla pace. Essa si esprime secondo quattro direzioni: sacramentale, staurologica, cristologica ed escatologica...

   Pensieri scomodi di don Tonino sulla pace


Vedi anche i nostri post precedenti:
  • Per una Chiesa della tenerezza… Con don Tonino Bello, maestro di nonviolenza
  • Convegno Nazionale di Pax Christi (Santa Maria di Leuca 29-31 Dicembre) - In piedi, costruttori di pace di mons. Giovanni Giudici, presidente di Pax Christi
  • Convegno Nazionale di Pax Christi (Santa Maria di Leuca 29-31 Dicembre): "Pace come giustizia e salvaguardia del creato" di Giuliana Martirani


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Un cattolico è in politica perchè ha un mandato dalla comunità ecclesiale? O perchè i suoi valori e la sua competenza lo spingono ad assumersi questo servizio? Non è la stessa cosa.

  Gilberto BorghiCattolici e politica: questione di stile

Il cardinale Angelo Bagnasco accetta di parlare dell’Italia “malata” alla vigilia di due appuntamenti di rilievo: la presentazione, a Roma, del libro che raccoglie cinque anni di sue prolusioni alle assemblee dei vescovi, e il Consiglio permanente della Cei, sempre a Roma, dal 28 al 31 gennaio

  Antonio SciortinoBagnasco: «Così si salva l'Italia»

È da qualche anno che gli italiani mostrano una insofferenza crescente per i fatti di corruzione, soprattutto quando si annidano nella politica, nella pubblica amministrazione e nei servizi pubblici, laddove cioè più forte è la sensibilità sociale, visto che si tratta di comparti essenziali sostenuti con le risorse che derivano dal sistema di prelievo fiscale.

  Carla CollicelliEtica contro la corruzione

A un primo esame delle liste dei partiti, ufficializzate lunedì, emergono luci ed ombre e il rischio "fiore all’occhiello" c’è, da verificare alla prova dei fatti. Con alcune conferme ed alcune sorprese.

  Angelo PicarielloCattolici in lista, determinati a incidere

Il quotidiano dei vescovi analizza le liste in chiave “celeste” come se invocasse una sorta di esercito della salvezza per difendersi chissà da cosa. La realtà è che in Italia gli “altri” non hanno uno straccio di diritto, né i Pacs né i Dico, eppure i cattolici si sentono all’angolo.

  Michele FuscoI maccartisti di Avvenire con le loro liste di purezza



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 BENEDETTO XVI
 



      Angelus/Regina Cæli - 20 gennaio 2013

     Discorso Alla Delegazione Ecumenica della Finlandia, in occasione della festa di Sant’Enrico (17 gennaio 2013)

     Discorso Ai partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio "Cor Unum" (19 gennaio 2013)

     Udienza 23 gennaio 2013, "Io credo in Dio"

     Messaggio XLVII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, 2013 - Reti Sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione.

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OPINIONI E COMMENTI

 SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"

"Il cristiano non deve avere timore di andare controcorrente per vivere la propria fede, resistendo alla tentazione di uniformarsi"...
Si tratta, ha spiegato Benedetto XVI, di un cammino "talvolta difficile, che conosce anche la prova e la morte, ma che apre alla vita, in una trasformazione radicale della realtà"...

   Il Papa: il cristiano non tema di andare controcorrente


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Quest’anno il Pontefice nel suo Messaggio per la 47° Giornata Mondiale delle Comunicazioni («Reti Sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione») ha raccolto una serie di indicazioni già date nei precedenti messaggi, e puntando su 3 “pilastri” o temi-chiave che sembrano essere ormai le fondamenta della prospettiva ecclesiale sulla comunicazione.

   Antonio Spadaro: I TRE PILASTRI DEL MESSAGGIO DEL PAPA PER LA 47a GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI (2013) Commento a «Reti Sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione»

E' ricco di contenuti stimolanti il Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata delle comunicazioni sociali. Vi si legge una prospettiva di umanizzazione della comunicazione digitale, alla luce del Vangelo, che può essere condivisa da chi non crede. C'è anche la proposta di uno stile che dovrebbe essere quello ricorrente dei cristiani nell'incontro con altre identità. Ci sono cristiani che purtroppo non ritengono di poter essere arricchiti dagli altri, ma non è la prospettiva del papa. Riporto due passaggi in cui questo stile è particolarmente evidente.

   Christian Albini: Social network: quando l'incontro arricchisce

 Un messaggio, quindi, «cattolico»: indi­rizzato a «tutto l’uomo e tutti gli uomini» (Cari­tas in Veritate, 55), perché capace di rispondere alle preoccupazioni di tutti. Come quella che ri­guarda la realtà oggi: il digitale può dirsi reale? E con quali implicazioni sull’identità, le relazioni, il rapporto col mondo? A questo riguardo viene posto un pun­to fermo, che da qui in avanti va as­sunto come acquisito: «L’ambiente digitale non è un mondo parallelo o puramente virtuale, ma è parte della realtà quotidiana di molte persone, specialmente dei più giovani». È «par­te del tessuto stesso della società».

   Chiara Giaccardi: Un solo mondo da vivere


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Speciale


stesura definitiva









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n. 23  del 15 giugno 2012

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n. 29  del 27 luglio 2012

n. 32  del 17 agosto 2012

n. 35  del 7 settembre 2012

n. 38 del 28 settembre 2012

n. 41 del 19 ottobre 2012

n. 44 del 9 novembre 2012

n. 47 del 1° dicembre 2012

n. 50 del 21 dicembre 2012
n. 3  del 20 gennaio 2012

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Cardinale Carlo Maria Martini
Profeta dei nostri tempi



 
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   AVVISI: 

  1) La newsletter è settimanale;

 

  2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:

      http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm

 

  3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm