"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°5 del 2013

Aggiornamento della settimana

- dal 26 gennaio al 1°febbraio 2013 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per l'8 febbraio 2013          


 
 



IL VANGELO DELLA DOMENICA 

LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo

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Preghiera dei fedeli




OMELIA 

di P. Gregorio Battaglia
 
di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia

 
N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili 
         (di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)



NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 







I NOSTRI TEMPI


(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


Giornata della Memoria - rassegna proposte TV 


Domenica 27 gennaio ricorre la Giornata della Memoria, istituita nel 2000 per ricordare le numerose vittime dello sterminio nazista. Come di consueto anche la tv celebrerà l’importante commemorazione attraverso trasmissioni, approfondimenti, film e fiction offrendo una programmazione piuttosto variegata di cui riportiamo un'ampia rassegna


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Verso la giornata della memoria - Video da RaiNews


RaiNews - Diritti negati del 25 gennaio 2013

Dalla grande storia alle storie dei protagonisti della tragedia dell’Olocausto. Nasce cosi’ Ella’s Secret, un’opera di Harris Freedman, che racconta l’incontro-scontro di due donne: Ella, scampata giovanissima alla strage nazista ed Helga, vissuta nella Germania di Hitler. In studio con Luce Tommasi, le due attrici, Lydia Biondi, Ella sulla scena e Michetta Farinelli, che interpreta il ruolo di Helga. E sempre per parlare di memoria dell’Olocausto, in preparazione della Giornata del 27 gennaio, interviene a Diritti anche Carlo Bugatti, direttore del Museo comunale della Fotografia di Senigallia, che ha seguito con le scuole romane la documentazione fotografica del progetto “Pietre d’inciampo” per ricordare le vittime della Shoah.

   Verso la giornata della memoria (video)


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"Il dovere di ricordare. Riflessioni sulla Shoah" - video



"Il dovere di ricordare. Riflessioni sulla Shoah” è il DVD ideato e narrato da Moni Ovadia e curato da Elisa Savi, con la partecipazione di numerose personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, tra cui Antonio Albanese, Nicoletta Braschi, Lorenzo Cherubini, Luciano Ligabue, Luciana Littizzetto, Shel Shapiro, per affrontare il tema della Shoah, ricostruendo, in chiave narrativa e documentaristica, il clima culturale e sociale da cui si è sviluppato lo sterminio, alimentato da atteggiamenti collettivi, come il razzismo e le discriminazioni che esistono e si rafforzano ancora nelle società attuali.

   IL DOVERE DI RICORDARE La Didattica dell’Olocausto di Laura Tussi

   La più grande tragedia della storia (video)
   Quando vennero (video)
   "Se questo è un uomo" di Primo Levi (video)
   "Il canto del popolo ebraico massacrato" di Yitzhak Katzenelson (video)
   La deportazione gli ebrei italiani (video)
   Shel Shapiro legge da "La notte di Eli Wiesel" (video)
   La banalità del male (video)
   La testimonianza dei sopravvissuti (video)
   E' avvenuto, quindi può avvenire di nuovo (video)

Guarda anche i nostri precedenti post
  • 27 gennaio: la Giornata della memoria per non dimenticare... MAI...
  • 27 gennaio 2012: la Giornata della memoria per non dimenticare... Porrajmos: l'olocausto degli zingari
  • 27 gennaio: la Giornata della memoria per non dimenticare... riflessioni


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Non lasciatemi nel cassonetto


Ogni volta che in tv si parla di un bambino abbandonato i cronisti criminalizzano la madre ma non citano la legge sul parto segreto in ospedale nè la possibilità dell'adozione.

   In pochi giorni due bebè abbandonati

   Chi abbandona il proprio figlio può essere aiutata

   I diritti delle gestanti e dei neonati: la normativa


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Adozioni internazionali e affido familiare


Un calo così vistoso forse non se lo aspettavano nemmeno gli addetti ai lavori, che pur da un paio di anni segnalano grosse difficoltà. Il -22,8 per cento di bambini adottati nel 2012 non è una semplice diminuzione fisiologica visti gli anni di crisi; è, invece, un vero e proprio crollo. 

  Adozioni in crisi Crollo nel 2012

Ci sono povertà più gravi e più profonde rispetto a quelle determinate dalla crisi economica. Povertà che prosciugano l’anima delle persone e delle famiglie e rendono più sterile e quindi più fragile il cuore dell’intera società. Il nuovo calo delle adozioni (meno 22,8% nel 2012 rispetto all’anno precedente), ultimo segnale di un trend negativo ormai consolidato da anni, che va ad aggiungersi al crollo dell’affido familiare (meno 700 nel biennio 2008-2010), va iscritto in questo quadro di impoverimento progressivo della pubblica generosità. 

  Quelle diverse povertà che riducono l’adozione

Le ragioni di questa flessione sono da ricercarsi, secondo gli esperti della Commissione, nel rallentamento delle procedure adottive da parte di alcuni Paesi...
Le famiglie adottive invece risiedono in maggioranza in Lombardia (459 coppie), Lazio (293), Toscana (241), Veneto (233) Piemonte (170). Si tratta, come in passato di nuclei con coniugi che possiedono un titolo di studio medio-superiore e appartengono a categorie lavorative impiegatizie, delle libere professioni e degli insegnanti.
In un'inchiesta pubblicata nel dicembre 2011, Popoli aveva analizzato le caratteristiche di questo fenomeno e le cause di un costante calo del numero di adozioni internazionali in Italia.

  Adozioni internazionali, un brusco calo

Affido, una proposta-provocazione
Dopo l’uscita delle Linee d’indirizzo nazionali sull’affido familiare, le associazioni dibattono se sia meglio chiudere o lasciare esistere le comunità educative.

  L'Ai.Bi: svuotiamo le comunità di accoglienza

  Il Manifesto completo dell'Ai.Bi.

  Cosa replica il Cnca



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“Non è sempre facile oggi parlare di paternità”, soprattutto nel mondo occidentale. A lanciare la provocazione è stato ieri Benedetto XVI, nella catechesi dell’udienza generale, dedicata al tema della “paternità” di Dio. Maria Michela Nicolais, per il Sir, ne ha parlato con lo psichiatra Vittorino Andreoli.

  Maria Michela Nicolais:   Padri "dispenser"


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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


“Dall’obiezione di coscienza alla coscienza dell’obiezione” - Roma 26 gennaio 2013



Si è svolto a Roma sabato 26 gennaio 2013, il Convegno “Dall’obiezione di coscienza alla coscienza dell’obiezione”, a 40 anni dal riconoscimento giuridico dell’obiezione di coscienza al servizio militare in Italia, promosso dalla Commissione Episcopale della CEI per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, Caritas Italiana e Pax Christi Italia.
Molte le personalità chiamate a portare il proprio contributo e testimonianza, a partire da S.E. Mons. Giovanni Giudici(Presidente di Pax Christi) e S.E. Mons. Giuseppe Merisi (Presidente di Caritas Italiana). Sono inoltre intervenuti o hanno portato la loro testimonianza p. Luigi Lorenzetti, mons. Giuseppe Pasini, don Franco Monterubbianesi, Giuliana Bonino, Domenico Rosati, Alfredo Remedi, S.E. Mons. Luigi Bettazzi (Presidente emerito di Pax Christi), Sandro Gozzo, Massimo Paolicelli e Antonio De Filippis.

  il saluto introduttivo di S.E. mons. Giuseppe Merisi (.pdf)

  l'intervento di mons. Giuseppe Pasini (.pdf)


Nel pomeriggio si è tenuta una specifica sessione dedicata alle "esperienze di nonviolenza e riconciliazione di oggi, a partire dai Corpi civili di pace e dalla Difesa civile non armata e nonviolenta, con i contributi di Nicola Lapentadell’Associazione “Comunità Papa Giovanni XXIII”, di Davide Cacchioni, del Collettivo giovani di Pax Christi, e di Aldo Cimmino, attivista napoletano di “Libera”.

  l'intervista a mons. Giuseppe Merisi, presidente di Caritas Italiana a Radio Vaticana (audio)

Un bilancio a quarant'anni dalla Legge 772. L'attualità del servizio civile

  L'obiezione è viva

Servizio civile, 40 anni per la pace

Il servizio civile grande occasione per educare i cittadini all'impegno contro la violenza e tutte le guerre.

  Dall'obiezione di coscienza alla coscienza dell'obiezione

  Per educare alla pace

  Servizio civile: storia e numeri

  Caschi bianchi contro le vendette

Guarda anche il nostro precedente post:

  Forze disarmate - Servizio civile - scelte ancora possibili?


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... Una conferma di come, anche dai vicoli tortuosi e spesso "ciechi" della burocrazia, intessuti di norme ingiuste e contraddittorie, qualche volta si possa uscire, grazie alla sensibilità e alla buona volontà nelle istituzioni...

  AVVENIRECancellieri: «Cristian sarà italiano»

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La Polizia fornisce i dati dei centri d'identificazione ed espulsione: solo la metà dei trattenuti è rimpatriata. Medici per i diritti umani chiede ai politici di rivedere la Bossi-Fini

  Manuel Gandin: Immigrati, Cie: aumentano le rivolte

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La denuncia delle associazioni di volontariato a sostegno di chi fugge da guerre e carestie.

  Roberto Zichittella:   8 x 1000: lo Stato dimentica i rifugiati

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CLOCHARD MORTI A ROMA
Nella capitale, secondo la Caritas di Roma, almeno 5-6.000 persone dormono in rifugi di fortuna

  SIR:   Fatto emblematico

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Notizie dal mondo



Imprese sociali, argine alla violenza
"Luta pela paz" e "Raise the Youth Foundation". Nel Regno Unito, due esempi di come le imprese sociali possano incidere sul territorio riducendo la violenza delle gang giovanili.

  Francesco RosatiDalle favelas del Brasile a East London

  Francesco RosatiColtivare le aspirazioni dei giovani

  Francesco RosatiOpportunità

Oxfam sta sostenendo i profughi siriani in Libano distribuendo stufe e coperte per sopravvivere a un inverno anomalo che ha portato anche la neve. Due donne raccontano la loro storia

  FAMIGLIA CRISTIANASos Siria: "Era tutto in fiamme" (testo+video)

Resta infatti gravissima la crisi umanitaria, sia sul fronte dei rifugiati nei paesi limitrofi, sia sugli sviluppi interni. I morti sono più di 60.000, centinaia di migliaia i rifugiati, 2.500.000 di persone hanno bisogno di aiuti. C’è carenza di cibo, acqua potabile, cure sanitarie.

  CARITAS ITALIANASiria: situazione sempre più preoccupante

Al fianco dei profughi del Sinai, senza risparmio di forze. E' la missione che sta portando avanti in Israele, suor Azezet Kidane, religiosa comboniana. Un impegno che è stato al centro di un convegno, tenutosi nei giorni scorsi, all'Università di Betlemme. Il servizio diAndrea Avveduto, del "Franciscan Media Center" di Gerusalemme

  Andrea AvvedutoUna suora comboniana al fianco dei profughi del Sinai (testo+audio)

Avviene nel campo profughi di Shagarab, agglomerato disumano a 50 chilometri dal confine eritreo e 180 dalla capitale Khartoum. Di loro non si sa più nulla. Finite nelle mani dei trafficanti di esseri umani operativi dai confini settentrionali dell'Eritrea e dell'Etiopia fino al Sinai. Il loro futuro è segnato. Per liberarli chiedono riscatti di 35-40 mila dollari. Le donne destinate a matrimoni forzati o prostituzione

  REPUBBLICA:   Sudan, donne e uomini rapiti per il mercato degli esseri umani

Uccisi due giornalisti in Tanzania e in Repubblica Centrafricana. Continuano le persecuzioni che nel 2012 ha visto morire oltre 100 mila cristiani, come ha ricordato il card. Bagnasco.

  Roberto Zichittella:   Africa, radio cattoliche sotto tiro


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SCUOLA


Un gruppo di insegnanti ha deciso di scendere sul sentiero di guerra contro il Tfa Speciale, la sanatoria “salva-privilegi” approvata dalla VII Commissione del Senato. Il Tfa speciale equipara ai vincitori del regolare concorso anche tutti coloro che possano vantare almeno tre anni di insegnamento alle spalle

  Luca Pautasso:   Docenti contro i privilegi: "Niente abilitazione a chi non ha superato l'esame"

È davvero una fotografia impietosa del sistema universitario italiano quella “scattata” dal Cun, il Consiglio universitario nazionale, in un documento di denuncia indirizzato al governo e al Paese. Una fotografia nella quale, sullo sfondo, compare l’immagine di un’Italia in grave difficoltà. Il documento del Consiglio universitario offre cifre e considerazioni forti.

  Alberto Campoleoni:   Università in grigio

Programmi elettorali a confronto.
La formazione dei giovani è una priorità che tutti i partiti enunciano; una dichiarazione d’intenti che esaurisce il loro impegno programmatico: nessuna proposta significativa è stata elaborata, anzi .. I tratti che accomunano le promesse elettorali sono molti: l’assenza d’una visione d’insieme, la confusione fini/mezzi, la genericità, il mancato riconoscimento dell’inconciliabilità della mission dell’università con quella della scuola. Svarioni che sarebbero stati evitati se le ordinarie metodologie progettuali fossero state applicate e se la formulazione delle promesse ai cittadini fosse stata preceduta dallo studio dello spazio in cui nascono i problemi educativi.

  Enrico Maranzana:   Programmi elettorali 2013 e scuola. Non sanno quello che dicono

Una mobilitazione per difendere un "diritto costituzionale". Migliaia le adesioni da tutte le università italiane. Gli studenti preparano una "votazione simbolica" e chiedono alle Istituzioni di accogliere le loro ragioni

  Carmine Saviano:   Dopo gli Erasmus, la protesta dei "fuori sede". In rete le proposte di "Voglio votare"


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Lotta alla mafia



Metà bancomat per alimentare il sistema di corruzione politico nazionale e metà centro dispensatore di incarichi, consulenze e prebende per mogli, amanti e figli dei potenti di turno. Dopo la Fiat, Finmeccanica è la seconda holding industriale d’Italia: produce aerei, elicotteri, locomotive, carri armati, missili, satelliti e centri di telecomunicazione, con una spiccata vocazione per gli strumenti di morte da esportare ad ogni esercito in guerra.  

  Antonio Mazzeo:   Finmeccanica. Una holding per la guerra


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FEDE E
SPIRITUALITA'





“Ecco faccio una cosa nuova”

Convertirsi

HOREB n. 63 - 3/2012


TRACCE DI SPIRITUALITA'
A CURA DEI CARMELITANI

"Il termine conversione oggi sembra essere fuori dal lessico comune dei cristiani. Eppure la conversione è esperienza che dovrebbe qualificare l’intera esistenza cristiana. Essa è un riconoscersi peccatori, ma accorgersi, nello stesso tempo, di essere avvolti e amati dallo sguardo di Dio che in tutto il discorso biblico si manifesta come Padre-Madre amante, e il suo amore si fa gesto che raccoglie, guarisce, nutre, accarezza, accompagna.
«Bruna sono, ma bella» (Cant 1,5), confida la creatura nel Cantico dei Cantici. È la confessione di chi sta vivendo una situazione di smarrimento e di avvilimento, di inaridimento interiore, di drammatico oscuramento, provocato nella sua vita dal peccato. 
Eppure confida che non c’è oscurità che le sottragga quella bellezza di cui in un passato ancora più remoto, di quello che è stato segnato dal suo fallimento, qualcuno l’ha guardata e l’ha amata.
Dall’oscurità del suo peccato, intravede nella misericordia di Dio un raggio di luce che la sta tirando fuori da una situazione di morte e la sta facendo rinascere come persona nuova. Per questo si dichiara anche “bella” perché coltiva una incrollabile fiducia che chi l’ha creata ancora la guarda con straordinario affetto, l’abbraccia e la rende partecipe della sua bellezza.
Convertirsi, per chiunque, è accorgersi di questo sguardo di Dio che si manifesta in Cristo Gesù, nel suo mistero di amore. Convertirsi è sentirsi amati e tirati fuori da un io che si affaccia alla vita come rinchiuso entro l’ambizione di possedere persone e cose a proprio vantaggio, è sentirsi liberati dell’illusoria volontà di fondare il senso del proprio esistere in se stessi. Nello stesso tempo, è accoglienza dello Spirito del Signore Gesù che chiede alla creatura la libera decisione di consegnarsi alla sua Parola fatta carne, e di consentire che essa si incida nella sua esistenza e determini la sua storia. 
Convertirsi è partecipare al mistero pasquale, che introduce alla vita nuova dei figli di Dio, apre a relazioni di gratuità nella chiesa e nella società, e proietta verso un avvenire imprevedibile.
Da questo orizzonte muove l’articolarsi della monografia ....  (EDITORIALE)


   Editoriale (pdf)

   Sommario (pdf)



E' possibile richiedere copie-saggio gratuite:
CONVENTO DEL CARMINE
98051 BARCELLONA P.G. (ME)
E-mail: horeb.tracce@alice.it



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Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto
I MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ 2013
IL VANGELO NARRATO PER TEOFILO L'AMICO DI DIO
 Lettura del Vangelo di Luca



Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto 

I MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ 2013

Dal 23 Gennaio al 13 Marzo presso la sala del convento dalle ore 20.00 alle ore 21.00
 
IL VANGELO NARRATO PER TEOFILO L'AMICO DI DIO
 Lettura del Vangelo di Luca


Leggi il calendario degli incontri (pdf)



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     San Tommaso D'Aquino (video)


     San Giovanni Bosco (video)

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Il teologo risponde

Perché le modifiche introdotte dalla Cei al testo italiano del Padre nostro («non abbandonarci alla tentazione») e all’Ave Maria («del tuo grembo») non sono state ancora introdotte ovunque per i fedeli?

  Silvano Sirboni:   A quando il nuovo Padre nostro?

Chi pratica atti impuri commette peccato mortale? 

  Giordano Muraro:   Atti impuri: sono peccati mortali?

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 SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"


  Anche la pace...
  Uomini e donne...
  Tu sei la pienezza...
  Il cristiano vive...
  Tu non possiedi...
  Negare l'evidenza...
  Tutto ciò che Dio vuole...
  Familiari di Dio...
  In un mondo di disperati...
  Disprezzare un singolo...
  Il benessere è...
  Nel gesto della semina...
  Gesù può appoggiarsi...
  Dobbiamo essere...
  La paternità di Dio...
  Chi sono io...
  La vita non è...
  Rivisitare il nostro immaginario...



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"Un cuore che ascolta - lev shomea' " - n.8 di Santino Coppolino



NUOVA RUBRICA 
Un cuore che ascolta - lev shomea'
"Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male"  (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo della Domenica di Santino Coppolino

III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) 

Vangelo: Lc 1, 1-4;4,14-21

"...in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto, o illustre Teofilo". Rendersi conto, lett. "conoscere", e cioè fare esperienza vitale, della incrollabilità della Parola, della Roccia su cui è fondata, resa salda la fede di Teofilo -l'amico di Dio- e quella dei credenti di ogni generazione...


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"Un abbraccio che salva. Tu sei l'amico di Dio" di P. Alberto Neglia


I MERCOLEDÌ DELLA BIBBIA – 2013
IL VANGELO NARRATO PER TEOFILO L’AMICO DI DIO
Barcellona P.G. (ME) - 23 gennaio 2013 ore 20,00
presso la la sala del convento 
della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto

"Lettura del Vangelo di Luca - Prologo di Luca e Vangelo dell’Infanzia: Lc 1-2"
a cura di P. Alberto Neglia

Un frammento dell'incontro:
"Un abbraccio che salva. Tu sei l'amico di Dio"

  video



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Concilio Vaticano II e Liturgia /1


La Chiesa in relazione a Dio: la Liturgia opera di Cristo e della Chiesa.
Rilettura della “Sacrosanctum Concilium”  (primo incontro)
p. Nino Fazio

Incontro tenuto il 28 gennaio 2013 a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) nell'ambito dell' ITINERARIO DI FORMAZIONE PER LA VITA CRISTIANA "IL CONCILIO VATICANO II - NUOVA PENTECOSTE DELLA CHIESA" Anno I - 2013 Anno della Fede, promosso dal Vicariato di Barcellona P.G.

1.La liturgia è riconosciuta “luogo” in cui l’Evento Vaticano II è stato maggiormente avvertito “nella Chiesa e nel mondo”, provocando vivacità teologica e teologale, spirituale e pastorale.
2. Punto d’arrivo – la Sacrosanctum Concilium (= SC) – di attese di rinnovamento (non solo liturgico)
nella chiesa cattolica e di partenza per l’attuazione del Concilio. SC – essa stessa – “culmen et fons”,
“culmine e fonte”.
3. La prospettiva di fondo del documento, nel suo orientamento dottrinale (la teologia liturgica, acquisita attorno al Mistero Pasquale) e nell’apertura al futuro, è di promuovere il rinnovamento globale della vita ecclesiale.
Fondamento della riforma liturgica è il riferimento di rinnovamento per “educare alla vita buona del Vangelo”.
...

  video


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Ricordo del Mahatma Gandhi


Gandhi
giusto tra le genti

Nel 1948, mentre si sta recando come ogni giorno alla preghiera della sera, viene ucciso con tre colpi di pistola da un giovane indù Mahatma Gandhi, profeta della non violenza e dell'amore universale...
Il Mahatma, la «grande anima», come era ormai chiamato Gandhi, venne ucciso perché il suo progetto di amore universale per alcuni non era tollerabile. Prima di cadere dolcemente a terra, ferito a morte, egli pronunciò un'unica parola: «Rama», invocando il nome di Dio, perché perdonasse il suo uccisore. (Tratto da: Comunità di Bose, Il libro dei testimoni)

Ogni anno la fine di gennaio offre la possibilità di riflettere su una delle figure che più hanno lasciato un segno nella storia dell’umanità, almeno a memoria d’uomo. Senza dubbio, infatti, il Mahatma Gandhi, morto il 30 gennaio 1948 sotto i colpi di pistola sparati a bruciapelo da un fanatico indù, rappresenta una delle figure più carismatiche apparse nell’ultimo secolo. È stato, infatti, portatore di un vero dono di Dio per l’umanità intera, ben al di là della sua cultura e religione, del suo humus di provenienza e del contesto storico in cui ha vissuto....
Oggi Gandhi sembra dimenticato nel suo Paese e nel mondo, con il sopravvento di diversi integralismi (anche indù) e con la globalizzazione che sembra irridere i suoi ideali del sarvodhaya (benessere per tutti). Ma questo non è prova di un fallimento. Sono fatti, che sembrano piuttosto riecheggiare la profezia di un altro grande del suo tempo, Albert Einstein, che, commentandone la morte, disse: «Le generazioni a venire, forse, non potranno credere che uno come lui possa davvero aver camminato, un giorno, sulle strade di questo mondo»...

  Ricordando Gandhi

... La fede trascende la ragione. L'unico consiglio che posso dare è di non tentare l'impossibile.

Gandhi - Discorso su Dio

  video

Vedi anche il nostro precedente post:

  Per ricordare il Mahatma Gandhi...


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"Siamo ancora capaci di consigliare?" Una riflessione del cardinale Ravasi


L'esigenza di riscoprire uno dei doni dello Spirito Santo in un'epoca, come la nostra, dei nostri giorni, priva di padri e di maestri.

«Mi guardai attorno: ed ecco non c’era nessuno,
nessuno che fosse capace di consigliare,
nessuno da interrogare per avere risposta» (Isaia 41,28)

Avrà pure un significato il fatto che uno dei doni dello Spirito Santo sia proprio il “consiglio”, ossia la guida offerta alla ricerca, alla domanda, all’attesa umana. Non per nulla il crescere del bambino avviene attraverso una batteria di domande che egli scatena nei confronti dell’adulto perché lo aiuti a decifrare il senso della realtà. Similmente la scienza si regge e si sviluppa proprio sulla base di interrogativi ai quali si cerca di dare risposta. Ed è sempre nella stessa linea che si spiegano quei “Perché?” angosciati che i sofferenti lanciano verso il cielo, in attesa di un’indicazione di significato che giustifichi tanta amarezza e l’apparente assurdità del dolore. 
La missione dell’educatore è, pertanto, indispensabile, come lo è quella del padre, del maestro, del sapiente, del sacerdote, del consigliere, del direttore spirituale e così via...

  Siamo ancora capaci di consigliare? di Gianfranco Ravasi


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«Papà mi ha insegnato che esiste un solo Dio, che siamo tutti fratelli». Con queste parole Don Nur, parroco cattolico della Val Dossola, comincia a pregare al funerale di suo padre Adel, musulmano, venuto 34 anni fa in Italia dall’Egitto,come ha raccontato un articolo del Corriere. Cristiani e musulmani si ritrovano intorno al caro defunto uniti nella preghiera.

  Shady Amadi:   Il dialogo interreligioso di Don Nur, meglio di mille convegni

Questa è l’esperienza e lo stile di Taizé: la dimostrazione che l’unità è già possibile, è già vera, è già vissuta. È possibile incontrarsi, costituire una preghiera comune, sentirsi insieme Chiesa tra giovani di tutte le provenienze e di tutte le confessioni cristiane. Una implicita critica di fatto a tutti coloro che puntando il dito sulle differenze e su «chi ha ragione» a proposito di secolari dispute teologiche, mantengono l’ecumenismo in secondo piano come un cammino troppo difficile e neanche tanto meritevole.

  Giacomo D'Alessandro:   Quell'unità dei cristiani che è già reale e chiama a una chiesa nuova


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CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni

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Convegno Nazionale di Pax Christi (Santa Maria di Leuca 29-31 Dicembre): "La Chiesa del grembiule, sentinella di Pace Giustizia e Salvaguardia del Creato" di don Luigi Renna


IN PIEDI, COSTRUTTORI DI PACE!
Convegno Nazionale di Pax Christi 
Alessano e Santa Maria di Leuca 29 - 31 Dicembre

Don Luigi Renna (Docente di teologia morale- Facoltà Teologica Pugliese)
La Chiesa del grembiule non è una identità astratta, ma è popolo di Dio che si identifica con il volto di uomini e donne, vescovi, laici, presbiteri e religiosi che camminano nella compagnia degli uomini di buona volontà. In questa Chiesa del grembiule troviamo don Tonino, testimone credibile, che vive il suo sensus ecclesiae in compagnia degli uomini di buona volontà. Fu Giovanni XXIII ad indirizzare, per la prima volta, una lettera enciclica non solo ai vescovi e ai fedeli tutti, ma anche a tutti gli uomini di buona volontà: era il 4 aprile 1963, e l’enciclica era la Pacem in terris, la grande lettera sulla pace senza se e senza ma. La Chiesa non può che camminare così, pena la perdita della sua identità...

   La Chiesa del grembiule, sentinella di Pace Giustizia e Salvaguardia del Creato

Vedi anche i nostri post precedenti:
  • Per una Chiesa della tenerezza… Con don Tonino Bello, maestro di nonviolenza
  • Convegno Nazionale di Pax Christi (Santa Maria di Leuca 29-31 Dicembre) - In piedi, costruttori di pace di mons. Giovanni Giudici, presidente di Pax Christi
  • Convegno Nazionale di Pax Christi (Santa Maria di Leuca 29-31 Dicembre): "Pace come giustizia e salvaguardia del creato" di Giuliana Martirani
  • Convegno Nazionale di Pax Christi (Santa Maria di Leuca 29-31 Dicembre): "Pensieri scomodi di don Tonino sulla pace" di mons. Vito Angiuli


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“Non sono numeri” Presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2012 - 22° Rapporto Caritas e Migrantes - Video DIVERSAMENTE ITALIANI


Si è svolto nel teatro “Vittorio Currò” dell’Oratorio salesiano di Barcellona Pozzo di Gotto, il convegno di presentazione del Dossier statistico sull’immigrazione del 2012: una raccolta di dati, statistiche, e notizie circa le aree di origine, i flussi, l’inserimento, il lavoro e le conseguenze sul territorio del fenomeno migratorio. In una sala gremita di gente di tutte le età e, come orgogliosamente sottolineato dal sindaco Maria Teresa Collica, “di tutti i colori”, è stato presentato il Rapporto 2012, il 22simo dal 1991, anno in cui per la prima volta la Chiesa propose la realizzazione del Dossier, rivelatosi ottimo punto di partenza e utile strumento per affrontare un fenomeno che interessa l’Italia, un tempo paese di emigrazione, dagli anni Sessanta del Novecento...
Speranza di tutti gli intervenuti è quella di creare, anche e soprattutto attraverso strumenti come il Dossier, le condizioni perché l’immigrato possa integrarsi e non essere visto come “diverso”, per evitare quella caccia all’uomo temuta dal prof. Saitta, affinché la banalità del male di ieri, che ha condotto al mostro del nazi-fascismo, non si tramuti nella banalità del male di oggi, che diffonde la paura dell’altro, del diverso che, come sottolineato da mons. Colosi, “non è un nemico ma un compimento, il nostro destino”.

   Dossier Statistico Immigrazione 2012: dai numeri all’integrazione degli stranieri in città e provincia

Video realizzato dal filmaker Luigi Siracusa con l'occasione della presentazione del Dossier Statistico Immigrazione Caritas-Migrantes "Non sono numeri", Barcellona Pozzo di Gotto (ME)

   DIVERSAMENTE ITALIANI (video)

Vedi anche il nostro precedente post:
  • “Non sono numeri” Presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2012 - 22° Rapporto Caritas e Migrantes di mons. Bruno Forte


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CATTOLICI E POLITICA / Opinioni in vista delle elezioni


Ho ripensato alla figura di Don Luigi di Liegro - il sacerdote che nel '79 ha fondato la Caritas diocesana di Roma - leggendo in questi giorni gli appassionati dibattiti che (...) hanno riguardato il tema del rapporto tra i cattolici e la politica...
I politici non amavano Di Liegro: quelli di destra, ovviamente, lo consideravano un comunista, quelli di sinistra un rompiscatole ingovernabile. Ma neanche la gente lo amava, tranne i poveri. Era scomodo per tutti...
Insomma, per Di Liegro, salire in politica è per i cristiani un dovere, e la partecipazione è un valore sempre, nella società e nella Chiesa.

   Cattolici e politica: che direbbe Di Liegro?

Come voteranno i cattolici? Questo interrogativo ritorna, nell'attuale campagna elettorale, con maggiore insistenza che in altre, ma ciò che con esso ci si chiede è in realtà: «per chi voteranno i cattolici?».
Noi qui vorremmo sganciarci da questa logica quantitativa, peraltro del tutto legittima in termini strettamente politici, e adottarne invece una qualitativa, che ci porta sul terreno di una riflessione ecclesiale. Dove "come" significa: con quali criteri, in base a quale formazione remota, in quale prospettiva intellettuale. Ciò dovrebbe starci a cuore, in quanto membri della comunità cristiana, molto più delle concrete scelte partitiche, perché è da questo che si misura il senso di responsabilità dei credenti verso gli altri, verso se stessi e, in ultima istanza, verso Dio...

   Come voteranno i cattolici?

“Anche stasera o domani, nell’opinione pubblica echeggeranno solo alcune delle nostre parole, e non precisamente queste... si sappia però che è questo, è Gesù Cristo che noi vogliamo porgere, il Suo nome far risuonare. Non è vero che a noi interessa far politica, noi vogliamo dire Gesù”. Così il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, aprendo questa sera, a Roma, il Consiglio episcopale permanente, ha voluto mettere l’accento sul ruolo e sul compito principale della Chiesa: l’annuncio del Vangelo...

   Noi vogliamo dire Gesù

   il testo integrale della prolusione del cardinale (pdf)

   video

Leggi anche i commenti di:

   Stefano Zamagni: «La bioeconomia una questione vitale»

   Don Paolo Asolan: «Compito della comunità cristiana è dire il Risorto oggi»

   Forum delle Associazioni Cattoliche: «Persona e famiglia al centro. Ecco ciò che serve all'Italia»


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Prolusione del card. Bagnasco, elezioni, Giornata per la vita, questioni socio-culturali: gli editoriali delle testate cattoliche

  SIRL'opinione del territorio

Le parole del segretario generale della Cei alla presentazione del comunicato finale del Consiglio episcopale permanente

  SIRUna ricchezza i cattolici in politica

L'importanza delle culture generazionali, argomento principale della porssima plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura

  Alessandro SpecialeRavasi: "La chiesa ha bisogno del pensiero dei giovani"

I giovani “sono il presente e non solo il futuro dell’umanità”, e la loro "diversità" contiene “semi sorprendenti di fecondità e autenticità”. Per questo, “abbandonando le pur necessarie analisi” sulla loro fede, “preferirei puntare sulla fede nei giovani, cioè sulla fiducia nelle loro potenzialità, pur sepolte sotto quelle differenze che a prima vista mi impressionano”.

  SIRDire fede con i giovani

«Il rischio è che la frammentazione porti a un’irrilevanza della presenza dei cattolici» in politica. Mi pare che, con questa frase, mons. Fisichella esprima bene la preoccupazione delle gerarchie nell’ultimo ventennio di vita politica italiana, da Ruini in poi.

  Walter FiocchiIl Vangelo non sta al centro

In vista delle elezioni politiche del prossimo 24-25 febbraio, Adista apre sulle proprie pagine un piccolo spazio di approfondimento, per dare la parola ad alcuni candidati o dirigenti dei partiti e degli schieramenti che si confronteranno nelle urne. Inizia Giulio Marcon, già portavoce della campagna Sbilanciamoci! e candidato come indipendente nelle liste di Sel nella circoscrizione Veneto 2 (Venezia, Treviso, Belluno). Nelle settimane successive sarà la volta del Partito democratico e di Rivoluzione civile.

  Giulio MarconCambiare rotta per un nuovo modello di sviluppo

La tutela della vita umana e della famiglia, valori non negoziabili, è la base su cui costruire una politica ed una economia che garantiscano una società giusta. E’ questa la convinzione al centro della tavola rotonda “I valori cristiani nella politica. Le aspettative dei cattolici”, organizzata a Roma dal movimento culturale "Umanesimo Cristiano" in vista delle ormai prossime elezioni politiche. A fronte di una confusa campagna elettorale e del crescente numero di elettori indecisi, si chiede ai candidati di esplicitare chiaramente su quali principi si orienterà la propria azione. Paolo Ondarza ha intervistato Claudio Zucchelli, presidente di "Umanesimo Cristiano"

  RADIO VATICANAConvegno a Roma sui valori cristiani in politica (testo+audio)

Ma ciò che danneggia di più il nostro Paese è il fatto che l'estrema politicizzazione a cui sono sottoposti i temi etici rende quasi impossibile metterli al centro di una vera discussione pubblica, di un dibattito morale che permetta alla maggior parte della popolazione di farsi in proposito delle idee proprie, di scegliere per motivazioni di coscienza e non per disciplina di partito.

  Lucetta ScaraffiaI temi etici non diventino proiettili elettorali (pdf)


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 BENEDETTO XVI
 



      Angelus/Regina Cæli - 27 gennaio 2013

     Discorso Ai partecipanti alla riunione della Commissione Mista Internazionale per il Dialogo teologico tra la Chiesa Cattolica e le Chiese Ortodosse     Orientali (25 gennaio 2013)
     Discorso Inaugurazione dell'Anno Giudiziario del Tribunale della Rota Romana (26 gennaio 2013) 

     Udienza 30 gennaio 2013, Io credo in Dio: il Padre onnipotente

     Omelia 25 gennaio 2013: Festa della Conversione di San Paolo Apostolo - Celebrazione dei Vespri


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OPINIONI E COMMENTI

  (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


Benedetto XVI Io credo in Dio: il Padre onnipotente


Cari fratelli e sorelle,
nella catechesi di mercoledì scorso ci siamo soffermati sulle parole iniziali del Credo: “Io credo in Dio”. Ma la professione di fede specifica questa affermazione: Dio è il Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra. Vorrei dunque riflettere ora con voi sulla prima, fondamentale definizione di Dio che il Credo ci presenta: Egli è Padre.
Non è sempre facile oggi parlare di paternità. Soprattutto nel mondo occidentale, le famiglie disgregate, gli impegni di lavoro sempre più assorbenti, le preoccupazioni e spesso la fatica di far quadrare i bilanci familiari, l’invasione distraente dei mass media all’interno del vivere quotidiano sono alcuni tra i molti fattori che possono impedire un sereno e costruttivo rapporto tra padri e figli. La comunicazione si fa a volte difficile, la fiducia viene meno e il rapporto con la figura paterna può diventare problematico; e problematico diventa così anche immaginare Dio come un padre, non avendo modelli adeguati di riferimento. Per chi ha fatto esperienza di un padre troppo autoritario ed inflessibile, o indifferente e poco affettuoso, o addirittura assente, non è facile pensare con serenità a Dio come Padre e abbandonarsi a Lui con fiducia.
Ma la rivelazione biblica aiuta a superare queste difficoltà parlandoci di un Dio che ci mostra che cosa significhi veramente essere “padre”; ed è soprattutto il Vangelo che ci rivela questo volto di Dio come Padre che ama fino al dono del proprio Figlio per la salvezza dell’umanità. Il riferimento alla figura paterna aiuta dunque a comprendere qualcosa dell’amore di Dio che però rimane infinitamente più grande, più fedele, più totale di quello di qualsiasi uomo. 

   il testo integrale dell'UDIENZA GENERALE di BENEDETTO XVI Mercoledì, 30 gennaio 2013



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 SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"

A partire da oggi a chiunque, in qualsiasi latitudine del pianeta si trovi, è consentito sfogliare col proprio computer, pagina dopo pagina, i 256 codici miniati che fanno parte del Fondo Palatino della Biblioteca Apostolica Vaticana. Manoscritti rarissimi conservati gelosamente in un bunker sotto il Palazzo Apostolico in condizioni ideali - al buio totale, ad un tasso di umidità relativa del 50%, tra i 18 e i 20 gradi centigradi - ma che una gigantesca operazione di digitalizzazione intrapresa da Benedetto XVI ha reso finalmente fruibili. E’ facile. Basta andare sul sito della Biblioteca per iniziare uno straordinario viaggio nel tempo e nello spazio. Ci sono voluti due anni, una montagna di lavoro, una equipe di 12 persone impiegate in pianta stabile e una tecnologia all’avanguardia per arrivare ad una riproduzione perfetta e ad altissima definizione.

   Biblioteca Apostolica Vaticana


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Dopo due anni di lavoro, un primo gruppo di 256 manoscritti digitalizzati della Biblioteca Apostolica Vaticana, provenienti dal Fondo Palatino, sono da mercoledì scorso disponibili in Rete sul sito della biblioteca papale, all’indirizzo www.vaticanlibrary.va. Si tratta di una prima tappa di un progetto più ampio di digitalizzazione degli ottantamila manoscritti conservati nei suoi fondi che l’istituzione vaticana ha intrapreso, grazie all’aiuto di alcuni sponsor, nella fedeltà alla sua originaria vocazione umanistica, per accogliere le nuove possibilità offerte dalla tecnologia. Al microfono di Fabio Colagrande, il prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, mons. Cesare Pasini

  RADIO VATICANAOn line i manoscritti della Biblioteca Vaticana. Mons. Pasini: un passo nello spirito universale dell'istituzione (testo+audio)

Alle ore 11.30 del 24 gennaio 2013 nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la 47a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali sul tema:“Reti Sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione”. Sono intervenuti: S.E. Mons. Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali; il Rev.mo Mons. Paul Tighe, Segretario del medesimo Pontificio Consiglio. Di seguito gli interventi:

   CYBERTEOLOGIA: La rete ci rende stupidi?

... volevo riflettere sul gesto compiuto nel 1988 da monsignor Marcel Lefebvre, che, come sapete, nel giugno di quell’anno decise di consacrare senza il mandato del Papa quattro nuovi vescovi, due dei quali erano lo stesso Fellay e Richard Williamson...

   Andrea Tornielli: Sguardo cattolico/1

Cari amici, la notizia della nuova sistemazione lavorativa per Paolo Gabriele, l’ex aiutante di camera di Benedetto XVI reo confesso di aver sottratto e divulgato le carte dalla scrivania della segreteria papale finite nel libro di Gianluigi Nuzzi «Sua Santità», ha provocato diversi commenti e reazioni.  

   Andrea Tornielli: Il sorriso di Paolo Gabriele


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Cardinale Carlo Maria Martini
Profeta dei nostri tempi



 
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   AVVISI: 

  1) La newsletter è settimanale;

 

  2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:

      http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm

 

  3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm