"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"
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NEWSLETTER n°4 del 2014
Aggiornamento della settimana -
dal 18 al 24 gennaio 2014 -
Prossima NEWSLETTER prevista per il 31 gennaio 2014 |
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N. B. La Lectio è temporaneamente sospesa
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)“Internet è un dono di Dio”, ma bisogna fuggire la “comunicazione che ha il prevalente scopo di indurre al consumo o alla manipolazione delle persone” che è “un’aggressione violenta”. Lo scrive Papa Francesco nel suo primo messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali sul tema “Comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro”, che viene pubblicato per la festa del patrono dei giornalisti, San Francesco di Sales, cinquant’anni dopo il decreto del Concilio Vaticano II sulle comunicazioni sociali, “Inter mirifica”, che aprì le porte dellaChiesa ai media. Dal cinematografo dei fratelli Lumière di ieri ai tweet papali di oggi. Bergoglio,
che legge il mondo della “comunicazione in termini di prossimità”, si
sofferma molto sugli aspetti problematici dei media. “La velocità
dell’informazione – scrive il Papa – supera la nostra capacità di
riflessione e giudizio e non permette un’espressione di sé misurata e
corretta. La varietà delle opinioni espresse può essere percepita come
ricchezza, ma è anche possibile chiudersi in una sfera di informazioni
che corrispondono solo alle nostre attese e alle nostre idee, o anche a
determinati interessi politici ed economici. L’ambiente comunicativo
può aiutarci a crescere o, al contrario, a disorientarci. Il desiderio
di connessione digitale può finire per isolarci dal nostro prossimo, da
chi ci sta più vicino. Senza dimenticare che chi, per diversi motivi,
non ha accesso ai media sociali, rischia di essere escluso”.
Per
Papa Francesco, che ha ereditato da Benedetto XVI l’account twitter
@Pontifex, i limiti della comunicazione “non giustificano un rifiuto
dei media sociali; piuttosto ci ricordano che la comunicazione è, in
definitiva, una conquista più umana che tecnologica”. L’invito di
Francesco, eletto dalla rivista americana Time uomo dell’anno, è a
“recuperare un certo senso di lentezza e di calma”. Ma lo sguardo del
Papa si rivolge anche a quella “cultura dello scarto” che Bergoglio sta
condannando insistentemente in questi mesi che lo separano dal
compimento del primo anno di pontificato. “Il mondo – scrive Francesco
– soffre di molteplici forme di esclusione, emarginazione e povertà;
come pure di conflitti in cui si mescolano cause economiche, politiche,
ideologiche e, purtroppo, anche religiose. In questo mondo, i media
possono aiutare a farci sentire più prossimi gli uni agli altri; a
farci percepire un rinnovato senso di unità della famiglia umana che
spinge alla solidarietà e all’impegno serio per una vita più dignitosa”.
L’invito
del Papa è a “non ignorare il nostro prossimo reale. Non basta passare
lungo le ‘strade’ digitali, cioè semplicemente essere connessi: occorre
che la connessione sia accompagnata dall’incontro vero. La rete
digitale – precisa Francesco – può essere un luogo ricco di umanità,
non una rete di fili ma di persone umane”. E il Papa conclude
sottolineando che “la testimonianza cristiana non si fa con il
bombardamento di messaggi religiosi, ma con la volontà di donare se
stessi agli altri”. Molto significativa per gli scandali che hanno
coinvolto lo Ior e per le affermazioni sull’esistenza di una lobby gay
in Vaticano, l’omelia della Messa celebrata a Santa Marta...
Papa Francesco: “Internet è un dono di Dio. Varietà di opinioni è ricchezza” Papa
Francesco è un uomo dalla grande e riconosciuta capacità comunicativa.
Il suo messaggio, capace di toccare le persone in modo immediato,
diretto, intuitivo. Ed è proprio il suo messaggio a plasmare e
modellare la forma nella quale egli lo esprime: una forma che finisce
per sbilanciare il corpo fuori da macchine e balconi, transenne e
finestrini. Papa Francesco è un Papa touch, un Papa che ama il contatto
diretto, personale, non mediato.
E
Papa Francesco ha appena reso pubblico il suo Messaggio per la Giornata
mondiale delle comunicazioni. È un messaggio semplice, chiaro e forte.
Scrive: “la Rete digitale può essere un luogo ricco di umanità, non una
rete di fili, ma di persone“. La Rete siamo noi, la Rete è fatta per
toccarci, per incontrarci. Se non lo fa non è se stessa. Internet è una
conquista innanzitutto umana, prima che tecnologica. Non è un
assemblaggio di materiali e strumenti elettrici ed elettronici. La
nostra vita è già una rete, anche senza i computer, i tablet e gli
smartphones. Però queste tecnologie della comunicazione possono
potenziare e aiutare a vivere la nostra esperienza di vita come rete;
se dunque non fossero in grado di spingerci ad una maggiore accoglienza
reciproca, o far maturare la nostra personale umanità e la nostra
reciproca comprensione, non risponderebbero alla loro ragion d’essere
(il credente dice “alla sua vocazione“). Perché, se la comunicazione
non ci rende più “prossimi” gli uni altri altri, se non ci fa vivere la
vicinanza, allora non risponde alla sua vocazione umana e cristiana.
Papa Francesco: “Internet è un dono di Dio”. Ecco perché Un modo dirompente per esprimere la familiarità tra la Chiesa e la Rete che è realtà consolidata. Già Benedetto XVI aveva parlato di internet come «vero dono per l'umanità» e deciso di debuttare su Twitter. Francesco fa un altro balzo: i doni della rete sono doni di Dio. «Non
abbiate timore di farvi cittadini digitali» dice ai comunicatori il
Papa comunicatore, che ha superato gli undici milioni di seguaci su
Twitter. «Anche grazie alla rete il messaggio cristiano può viaggiare
fino ai confini della terra». L'ospedale da campo che vuole il Papa
funziona anche on line: «Aprire le porte delle Chiese significa anche
aprirle nell'ambiente digitale». Dietro ogni connessione, nascosta nel
wi-fi, c'è una persona. La rete è una strada «perché la gente entri, in
qualunque condizione di vita si trovi». La Chiesa è «casa di tutti».
Internet
può aiutare anche a ridurre le divisioni che permangono nell'umanità.
Nel mondo «vediamo la scandalosa distanza tra il lusso dei più ricchi e
la miseria dei più poveri». Ma la vicinanza che offre la rete, la
facilità nel raggiungersi e parlarsi, questo «mondo che sta diventando
sempre più piccolo», portano con sé potenzialità di bene. E le
istruzioni per maneggiare il dono di Dio sono cercare «maggiori
possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti».
Incontri
reali, non virtuali. Tra i tweet e i post si annidano limiti, insidie
da schivare. «Il desiderio di connessione digitale può finire per
isolarci dal nostro prossimo, da chi ci sta più vicino. Senza
dimenticare che chi non ha accesso ai media sociali, rischia di essere
escluso». E poi «la velocità dell'informazione supera la nostra
capacità di riflessione e giudizio e non permette un'espressione di sé
misurata e corretta». Le influenze di «determinati interessi politici
ed economici». Ma ciò non significa rifiutare i media. Solo trovare
ricette per farne buon uso: «Recuperare un certo senso di lentezza e di
calma», «essere pazienti se vogliamo capire chi è diverso da noi».
Trovare spazi per elaborare gli input, a volte eccessivi e
confusionari, della rete.
Qualche ragione di ottimismo arriva da una ricerca dell'Istituto Toniolo sui giovani tra i 18 e i 29 anni...
Il Papa comunicatore benedice internet: "È un dono di Dio"
il testo integrale del MESSAGGIO
DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA XLVIII GIORNATA MONDIALE DELLE
COMUNICAZIONI SOCIALI Comunicazione al servizio di un’autentica cultura
dell’incontro
-------------------------------------------- SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"Internet può offrire... --------------------------------------------------------------Mons. Celli e la prof.
Giaccardi della Cattolica di Milano presentano in Sala Stampa vaticana
il Messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle Comunicazioni
Sociali
“Profondamente francescano”: non c’è espressione migliore, secondo mons. Claudio Maria Celli, per identificare il primo messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali. Nella conferenza di presentazione in Sala Stampa vaticana, il presidente del Dicastero per la comunicazione ha posto in luce i punti chiave del documento che “si alimenta di proposizioni e temi” già espressi da Francesco in questi mesi di pontificato. Salvatore Cemuzio: Il modo "profondamente francescano" di Bergoglio di vedere la comunicazione Il Messaggio di Papa Francesco
per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali ha per
titolo “Comunicazione al servizio di un’autentica cultura
dell’incontro”. Il
testo afferma alcuni punti centrali del modo proprio di Papa Francesco
di vivere e comprendere la capacità dell’uomo di comunicare in maniera
autentica. Collocandosi in continuità con i messaggi di Benedetto XVI
scritti per la medesima occasione, esprime anche una profonda
maturazione della consapevolezza della Chiesa sulle questioni che
riguardano la comunicazione al tempo delle reti digitali. Elenco qui 6
punti centrali di questo messaggio…
Antonio Spadaro: 6 punti centrali del MESSAGGIO di #PapaFrancesco per la 48a Giornata Mondiale delle COMUNICAZIONI Messaggio per la Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali. Celli: testo francescano, no clichè sul relativismo
Iacopo Scaramuzzi: Francesco: Internet dono di Dio se promuove solidarietà Il “prossimo digitale” è
moralmente vicino per condividere un bene spirituale come l’amicizia o
la solidarietà anche se fisicamente si trova a centinaia di chilometri.
È il comunicatore sapiente che non tira dritto ma si ferma per lenire
le ferite.
FAMIGLIA CRISTIANA: E il samaritano entra in rete ---------------------------------------------------------------
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Mi
chiamo Maru, sono un rifugiato etiope, cristiano e vivo in Sudan, dove
lavoro come guardiano. Fino ad un anno fa ero proprio felice, sapete.
Avevo una moglie ed una bambina meravigliosa. Fra pochi mesi Mekdes
compirà 5 anni.
Quando
conobbi Merkeb (mia moglie e madre di mia figlia Mekdes) ci
innamorammo. Ci sposammo; per noi la religione non era un problema. Lei
era musulmana, io cristiano. Pensavamo che il nostro amore avrebbe
resistito a tutto. Dopo poco nacque la nostra bambina Mekdes. Fu una
gioia immensa.
Come
tutti sapete, la maggior parte della popolazione sudanese è musulmana.
L’islam è anche la religione di stato in quel paese. Ci sono molte
frange estremiste musulmane con le quali non si scherza. E proprio
queste hanno iniziato ad infastidire mia moglie, a tormentarla, a
minacciarla. Ebbe paura per sé, per me, per nostra figlia. Il 27
dicembre 2012 decise di andarsene. Scappò con la nostra amata bambina.
Quanto mi mancano i loro sorrisi.
Di
tanto in tanto ebbi loro notizie per telefono. Poi la sera del 15
giugno 2013 l’ultima telefonata dalla Libia. “Stiamo per imbarcarci.
Fra poco saremo al sicuro in Italia.” Da allora il cellulare di mia
moglie è muto.
...
La
piccola può essere solo a Lampedusa o in Sicilia. Ora abbiamo avviato
le ricerche in Italia tramite le organizzazioni preposte. Non posso
vivere senza mia figlia. So che anche lei ha bisogno del suo papà.
Quando potrò riabbracciarti Mekdes ?
“Cerco la mia figlioletta scampata al naufragio di un barcone di migranti: scappava dal Sudan” I
due bambini che vedete nella foto si chiamano Mohamad e Ahmad Hazima,
il primo ha 8 anni e il secondo 12. Mohamad e Ahmad sono siriani e
hanno perso ogni contatto con i loro genitori il 10 ottobre scorso
quando la nave su cui avevano lasciato la Siria ha fatto naufragio. Da
allora la mamma e il papà, Feryal e Rfaat, li cercano indefessamente e
hanno chiesto a questo blog, tramite l’onlus We Are, di lanciare un
appello per il loro ritrovamento. I signori Hazima, che hanno anche un
altro figlio Anas, sono convinti che i loro figli siano in Italia
perché al momento del naufragio alcuni bambini sono stati salvati da
una nave italiana mentre loro sono stati portati a Malta dalla guardia
costiera maltese.
I
piccoli non hanno documenti. Mohamad, al momento della scomparsa,
indossava una maglia bianca, una felpa blu con cappuccio. Ahmad,
invece, aveva una giacca con sotto una felpa verde. Un medico Maamun
Abras ha assicurato agli Hazima di aver visto con i suoi occhi i
bambini sulla barca di soccorso italiana. Ma le loro foto non compaiono
né tra i sopravvissuti al naufragio, né tra i morti. Secondo una
segnalazione Mohamad e Ahmad potrebbero essere in un centro accoglienza
di Siracusa ma gli Hazima da 20 giorni sono in Svezia e non possono
recarsi a Siracusa per mancanza di soldi. Di qui l’appello lanciato da
papà Rfaat alle autorità italiane e ai cittadini in genere: “Vi prego
aiutateci a trovare i nostri figli, siamo disperati”.
L’appello di due siriani: “Aiutateci a trovare i nostri figli, sono in Italia” Per leggere una storia a lieto fine guarda il nostro precedente post:
Quattromila chilometri in cerca del papà, la piccola Jorr lo riabbraccia a Palermo -------------------------------------------- SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"Lo si riconosce dalla stellina
in alto a sinistra. Per il resto, sembra un normalissimo smartphone. Ma
non lo è. Chi lo ha inventato lo ha chiamato Fairphone, "telefono
etico", perché contiene coltan proveniente da un circuito commerciale
equo e solidale. ...
Fairphone, lo smartphone etico 'conflict-free' --------------------------------------------------------------... la Chiesa Cattolica, anche
nelle sue più recenti iniziative e prese di posizione “ufficiali”,
conferma di essere uno dei più lucidi lettori della vicenda siriana
degli ultimi tre anni ed uno degli attori internazionali più
consapevoli intorno ai (possibili?) progressi negoziali nel Paese e
nella regione.
Com’è noto, il prossimo 22 gennaio si celebrerà a Montreux, in Svizzera, poco distante da Ginevra, la cosiddetta “Ginevra 2”, vale a dire la conferenza internazionale nella quale si proverà un nuovo sforzo per un dialogo multilaterale e per una soluzione politico-diplomatica alla guerra in corso in Siria... Alla vigilia della conferenza di Ginevra 2: un utile contributo per la pace Appello... --------------------------------------------------------------Il 29 luglio scorso padre Paolo Dall’Oglio,
collaboratore fisso di Popoli dal 2007, veniva rapito a Raqqa, città
della Siria controllata dalle milizie islamiste dello Stato islamico
dell’Iraq e del Levante. Da allora non si è più avuta notizia di lui...
Mercoledì 29 gennaio, a sei mesi dal suo rapimento, in diverse città d’Europa e del Medio Oriente si terranno momenti di preghiera per ricordare lui, la sua Comunità in Siria e tutti i rapiti nel Paese... In preghiera per padre Paolo, a sei mesi dal rapimento --------------------------------------------------------------Janiki Cingoli,
direttore del Centro italiano per la pace in Medio Oriente (Cipmo),
analizza gli interessi dei partecipanti al tavolo svizzero: "La
questione centrale è se si riesce a trovare un'intesa tra una parte
dell'entourage di Assad e di quello degli oppositori così da creare
equilibrio tra le fazioni più estremiste dei due contendenti e dare le
necessarie garanzie ad Assad e alla sua famiglia"
Daniele Rocchi: Passa attraverso le garanzie di Assad la pace in Siria ---------------------------------------------------------------La
"guerra al terrorismo" esiste solo nella propaganda. Nella realtà, le
potenze appoggiano per i propri scopi i diversi terrorismi. Il caso
Siria, l'Iraq, l'Iran...
FAMIGLIA CRISTIANA: Non c'è nessuna "guerra al terrorismo" ---------------------------------------------------------------L’evasione non è
solo fiscale. O meglio, l’evasione fiscale è evasione sociale, etica,
di responsabilità. Non consiste semplicemente in un risparmio e in un
profitto illeciti, quanto piuttosto in assenza di solidarietà. Evadere
significa “andare fuori”, mettersi fuori, andarsene da un’altra parte,
voltare le spalle. Evadere significa tradire la propria comunità e il
territorio cui si appartiene. Diventare estraneo, straniero,
extracomunitario nel senso pieno e vero del termine. E parassita.
Tonio Dell'Olio: Evadere ---------------------------------------------------------------Da qualche
giorno si fa strada in me una convinzione. Che dalla vicenda Stamina se
ne debba uscire in un certo senso come da un conflitto. Voglio dire che
sarebbe necessario cominciare a pensare a un organismo di
pacificazione. Non un tribunale - dalla giustizia ci attendiamo
l'arresto di chi ha trasgredito le regole, di chi ha fatto carta
straccia delle leggi, di chi ha usufruito di soldi pubblici per
somministrare "cioccolata" (ipse dixit), di chi ha piegato comitati
etici a proprio uso e consumo. Piuttosto avremmo bisogno di una sorta
di grande seduta collettiva di analisi.
Come è potuto accadere tutto questo? Come l'uso della rabbia privata sia stata assunta a metro di pretesa di qualcosa che non stava né in cielo né in terra? Francesca Lozito: Accanto a chi ha creduto al pifferaio magico ---------------------------------------------------------------
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)"La mafia non ha nulla di cristiano!"
don Luigi Ciotti
Dal programma "Lezioni di mafia" estratto puntata dal titolo "Mafia e religiosità" - 21 marzo 2013 -
La mafia è strutturalmente una grave forma di ateismo ... Non basta usare Dio, nascondersi dietro a Dio ... La mafia è la religione che ha messo il padrino al posto del Padre ... La mafia ha usato una forma di religiosità capovolta, di socialità atea.
Usa il battessimo mafioso, tutta una serie di simbologie, e il consenso i mafiosi hanno cercato di acquistarlo
con
il controllo del territorio ad esempio sponsorizzando le processioni,
facendo i "priori" di molte processioni, perchè così si facevano
vedere, portavano la loro immagine, e la gente poteva dire: "Ma guarda
che bravo, guarda che attenzione che hanno per la religione!" ....
VIDEO
-------------------------------------------- L'arcivescovo Vincenzo
Bertolone, postulatore del martire anti-clan don Puglisi, riapre la
discussione sulla sanzione canonica per i mafiosi
Giacomo Galeazzi: "La mafia è contro il Vangelo: non basta la scomunica" “Se la camorra ha assassinato
il nostro Paese, ‘Noi’ lo si deve far risorgere, bisogna risalire sui
tetti e riannunciare la ‘Parola di Vita’”. Con queste parole di don
Peppe Diana si apre il documento “Verso il 19 marzo 2014 - Venti
di Speranza, Venti di Cambiamento”, che illustra le iniziative
programmate dalla diocesi di Aversa e da un comitato ristretto di
associazioni del territorio in occasione del 20° anniversario
dell’uccisione del parroco di Casal di Principe, che cade il 19 marzo.
Tra gli eventi, un raduno nazionale di scuole, associazioni e cittadini
che sfileranno lungo le strade di Casal di Principe il 19 marzo.
Gigliola Alfaro: "Non più terre di camorra ma di don Diana" ---------------------------------------------------------------
NELLA SOBRIETÀ IL FUTURO DELLA TERRA
HOREB n. 66 - 3/2013TRACCE
DI SPIRITUALITA'
A CURA DEI CARMELITANI
I
tifoni sempre più violenti che si ripetono in modo più frequente in
varie parti di questo nostro mondo, provocando morte e distruzione di
intere città ci lasciano sbigottiti e ci fanno dire che il clima è
impazzito.
Sì il clima è impazzito, ma la responsabilità di questo stravolgimento è legata al delirio dell’uomo che, dimenticando la sua vocazione di essere custode del creato, pensa di esserne il padrone e, coltivando un atteggiamento feroce nei riguardi del pianeta terra, provoca, con le proprie scelte consumistiche, inquinamento, desertificazione e morte. Scienziati accreditati ci ricordano che la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera è al limite di guardia. Le emissioni di gas serra continuano a crescere del 2-3% l’anno a causa della deforestazione e dei combustibili fossili: petrolio, carbone e metano. Ci attende una tragedia con conseguenze devastanti: scioglimento dei ghiacciai, innalzamento dei mari, tempeste. L’inquinamento dell’acqua, dell’aria, della terra, quindi, è la conseguenza di un rapporto scorretto tra l’uomo e l’ambiente, un rapporto innaturale tra natura ed esistenza, un rapporto violento tra creature volute e pensate da Dio per vivere in pace. La natura è oggi, in più maniere, violentata. Il fenomeno è preoccupante per la sua ampiezza a scala mondiale, per la vastità a vari livelli, e perché è avanzante con l’avanzare della logica del profitto. L’uomo di oggi, allora, consapevole di questo dato di fatto, è chiamato a svegliarsi dal torpore, e, rinunciando a un tenore di vita che si è dimostrato essere incompatibile con le leggi dell’equilibrio uomo-natura, è invitato a scegliere uno stile di vita sobrio. Questa presa di coscienza non è più rimandabile né da delegare ad altri, ma si impone come atto di responsabilità per rendere vivibile il nostro pianeta e per avviare, sul piano strutturale, la costruzione di un sistema che crei le condizioni per una piena umanizzazione di tutte le relazioni. È questo l’orizzonte che anima la nostra riflessione.
Editoriale (pdf)
Sommario (pdf) E' possibile richiedere
copie-saggio gratuite:
CONVENTO DEL CARMINE
98051 BARCELLONA P.G. (ME)
E-mail: horeb.tracce@alice.it
SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"La prima cosa che la Parola di Dio... Davanti a te tutti gli uomini... Voglio vivere perché tutti i disperati... Che cosa significa per la Chiesa... Queste sono le cose più gradite a Dio... Il sabato è fatto per l'uomo... Per gli uomini non vale... Dobbiamo riconoscere sinceramente e con dolore... Il nome di Cristo crea... Dio non è mai troppo impegnato o distratto... E' bello riconoscere la grazia con cui Dio... Non è la nostra buona condotta... --------------------------------------------------------------- LE PIETRE D'INCIAMPO DEL VANGELO "Quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi". (Giovanni 21,18) Gianfranco Ravasi: Il martirio di Pietro, la più antica testimonianza --------------------------------------------------------------- SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"Oggi
ricorre il centenario della nascita di Esther Hillesum, detta Etty,
vittima della Shoah; Etty infatti è nata a Middelburg il 15 gennaio
1914 ed è morta ad Auschwitz il 30 novembre 1943
SAN SEBASTIANO... (video) Donaci, Signore, il tuo spirito... SANT'AGNESE (video) Patrono dei Giornalisti e degli Operatori dei media
SAN RANCESCO DI SALES (video) Il nostro libero arbitrio... --------------------------------------------------------------- (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Preghiera per i giornalisti di mons. Bruno Forte Cari Giornalisti e Operatori dei “media”, la memoria liturgica di San Francesco di Sales,
Vostro celeste patrono, è l’occasione per rivolgermi a Voi con rispetto
e amicizia, esprimendoVi la vicinanza della mia preghiera e
proponendoVi una preghiera, ispirata al decalogo che Vi avevo proposto
nel 2012 Preghiera del Giornalista
Signore,
che io abbia piena consapevolezza
della dignità del compito che mi è affidato
e delle responsabilità connesse
al servizio dell’informazione.
Aiutami a seguire la voce della coscienza,
cercando di piacere sempre e solo a Te.
Fa’ che non manchi mai al mio cuore
la fiducia nella forza della verità,
cui obbedire anche quando dovessi pagare di persona.
... Guarda anche il nostro precedente post:
--------------------------------------- (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)RUBRICA
Un cuore che ascolta - lev shomea' "Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9) Traccia di riflessione sul Vangelo della Domenica di Santino Coppolino Vangelo: Gv 1,29-34
Giovanni Battista indica Gesù come "l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo", ma cosa si intende per "Agnello di Dio"?
E' l'immagine dell'agnello pasquale, quello che Dio ordinò a Mosè
e al popolo di mangiare la notte di Pasqua, il cui sangue liberò il
popolo dalla morte portata dall'angelo sterminatore e la cui carne
fu l'alimento che permise al popolo di intraprendere l'esodo
dall'Egitto (Es 12,1-4). Definendo Gesù quale "agnello di Dio",
il Battista proclama l'avvento di una nuova Pasqua, di una nuova
liberazione, di un nuovo e definitivo esodo dall'oppressione del"peccato del mondo".
...
--------------------------------------- Riflessioni sul Vangelo Gv 1,29-34 di don Giovanni Berti Questo
passo del vangelo di Giovanni è davvero singolare: anche se al centro
della scena c’è Giovanni il Battista, e anche se tutte le battute sono
sue… non è lui il protagonista. Al centro del racconto come
protagonista assoluto e unico, anche se non appare in primo piano ma
rimane sullo sfondo, c’è Gesù.
Giovanni Battista è lì per lui, non per se stesso o metter in mostra le sue buone azioni.
In
un famoso quadro di Leonardo da Vinci, custodito al Louvre, Giovanni
Battista viene rappresentano con il volto in primo piano mentre alza la
mano e con il suo dito indica verso l’alto, da dove viene la luce che
illumina la scena. Indica Gesù… anche se non si vede e non è dipinto…
In
quel quadro è rappresentato Giovanni con la sua missione e la sua
stessa ragione di vivere, cioè indicare Gesù presente nel mondo come
segno di Dio.
Giovanni
è il testimone che ci presenta la “carta d’identità” profonda di Gesù:
è l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo.
...
Gesù
ci libera dal peccato del mondo… da quella forma di egoismo personale e
storico che porta il singolo e la comunità umana a non sognare più in
un mondo migliore e a non fa nulla per costruirlo, come lo sogna e lo
costruisce Dio, come lo ha sognato e messo in pratica Gesù stesso nei
suoi anni di vita terrena.
Ecco
quindi il cristiano vero: non quello ripiegato su se stesso, pauroso in
un fantomatico dio giudice o pauroso dei giudizi umani…. Il cristiano
vero si sente illuminato da Gesù e di Gesù diventa testimone,
indicandolo presente nella propria vita e nel mondo.
Vivere per non sopravvivere e basta!
--------------------------------------- Un cammino di fratellanza di Giovanni Mazzillo
(Teologo)
La fraternità sulla strada della condivisione e dello sviluppo umano, per la costruzione della pace:
dal Dio dei padri al Dio padre della gioia condivisa. Il tema della fraternità era già nella Giornata Mondiale della Pace del 1971 indetta da Paolo VI: “Ogni uomo è mio fratello”;
“È la pace la grande idea celebrativa dell’amore fra gli uomini, che si
scoprono fratelli e si decidono a vivere come tali”. Il messaggio
conteneva un riferimento diretto alla dichiarazione dei Diritti
dell’uomo: “Tutti gli uomini nascono liberi ed eguali nella dignità e
nei diritti; essi sono dotati di ragione e di coscienza, e devono
comportarsi gli uni verso gli altri come fratelli”. Anche Benedetto
XVI, oltre 35 anni dopo, aveva additato, per la Giornata del 2009 (“Combattere la povertà, costruire la pace”),
un collegamento diretto alla fraternità: “La lotta alla povertà ha
bisogno di uomini e donne che vivano in profondità la fraternità e
siano capaci di accompagnare persone, famiglie e comunità in percorsi
di autentico sviluppo umano”.
Un cammino di fratellanza
Il tema di papa Francesco, “Fraternità, fondamento e via per la pace”
è una messa a fuoco ulteriore e importante per la sua prima Giornata
Mondiale della Pace, visto che già nella sua auto-presentazione come
vescovo di Roma, parlò della fratellanza come comune itinerario del
popolo di Dio in solidarietà con il mondo intero: “E adesso,
incominciamo questo cammino: vescovo e popolo. Questo cammino della
Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese.
Un cammino di fratellanza, d’amore, di fiducia tra noi. Preghiamo
sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché
ci sia una grande fratellanza”.
...
La fraternità diventa fratellanza solo se passa attraverso la condivisione dei beni.
"Un cammino di fratellanza" di Giovanni Mazzillo
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)MOLTE CHIESE CRISTIANE, UN’UNICA CHIESA DI CRISTO
di
Giovanni Cereti
Il
ritorno della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25
gennaio), richiama l’attenzione dei discepoli di Cristo
sull’intollerabilità delle divisioni e sulla necessità di una
riconciliazione fra tutti i cristiani in un mondo che si va unificando
e fra Chiese che sono finalmente libere dalle ingerenze degli Stati che
hanno una grande responsabilità per le separazioni esistenti.
Il
tema che viene proposto quest’anno è quello dell’urgenza di un
coinvolgimento di tutto il popolo cristiano per il superamento delle
attuali divisioni, con riferimento a 1Cor 1, 1-17: Cristo non può
essere diviso.
Contrariamente
all’opinione corrente, per la quale l’impegno per il ristabilimento
della piena comunione fra tutti i cristiani sembra essersi molto
raffreddato in tutte le Chiese, gli eventi del 2013 e i documenti
pubblicati nel corso dell’anno appena concluso sembrano volerci
dimostrare proprio il contrario.
Segni di speranza
Fra
gli eventi, non è inutile ricordare quanto sia stata importante
l’elezione di papa Francesco, che dal suo primo incontro con il popolo
cristiano si è presentato come vescovo di Roma, con un’affermazione
piena di implicanze ecumeniche, insieme all’assemblea del Consiglio
Ecumenico delle Chiese (CEC) che si è tenuta a Busan in Corea del Sud
all’inizio del mese di novembre, sul tema Dio della vita, guidaci alla
giustizia e alla pace.
Quanto ai documenti sarà sufficiente ricordare quello della Commissione teologica del CEC, Fede e Costituzione, dal titolo La Chiesa: verso una visione comune,
presentato a Ginevra il 7 marzo 2013. Questo documento, al quale tutte
le Chiese sono invitate a rispondere (così come è stato per Battesimo
Eucaristia Ministero del 1982), costituisce la terza e definitiva
elaborazione.
Insieme
ad esso, merita attenzione il documento pubblicato dalla Commissione
cattolico-luterana sull’unità e la commemorazione comune della Riforma
nel 2017, con il titolo: Dal conflitto alla comunione, che contiene le
linee guida per una preparazione delle Chiese a celebrare il quinto
centenario dell’inizio della Riforma, data nella quale avremmo
desiderato poter celebrare una piena riconciliazione ma nella quale
potremo almeno sentire quanto le siamo ormai vicini.
E
anche il nuovo anno promette avvenimenti di non minore importanza, come
l’incontro di papa Francesco con Bartolomeo I a Gerusalemme per la fine
di maggio.
Tutti
questi eventi ci interessano, perché mai come oggi i cristiani sentono
che per la comune fede in Cristo e per il comune battesimo formiamo
veramente insieme un’unica famiglia di Dio, un unico Popolo di Dio,
un’unica Chiesa.
Per
i cattolici, una tale convinzione non si fonda sulle acquisizioni del
movimento ecumenico, ma proprio sui documenti del concilio Vaticano II.
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MOLTE CHIESE CRISTIANE, UN’UNICA CHIESA DI CRISTO
--------------------------------------- Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
18 - 25 gennaio 2014
LETTURE BIBLICHE E COMMENTO
PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA
PRIMO GIORNO: Insieme… siamo il popolo di Dio
.... Salmo 95 [94], 1-7 Noi siamo il suo popolo, il gregge che la sua mano conduce ... 1 Pietro 2, 9-10 Un tempo voi non eravate il suo popolo, ora invece siete il popolo di Dio ... Matteo 12, 46-50 Se uno fa la volontà del Padre mio che è in cielo, egli è mio fratello, mia sorella e mia madre
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Tre spunti di riflessione
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Domande per la riflessione personale... Preghiera O Dio misericordioso, insieme a coloro che invocano il nome del Signore, nella nostra fragilità udiamo la tua chiamata ad essere santi. Infatti, Tu ci hai resi una tua ―proprietà particolare‖, un regno di sacerdoti, una nazione santa. Per la potenza del tuo Santo Spirito, avvicinaci nella comunione dei santi e rafforzaci nel compiere la tua volontà e nel proclamare i prodigi di Cristo Gesù nostro Signore. Amen. --------------------------------------- Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
18 - 25 gennaio 2014
LETTURE BIBLICHE E COMMENTO
PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA
SECONDO GIORNO: Insieme… rendiamo grazie per la grazia di Dio in ciascuno di noi Deuteronomio 26, 1-11 Il Signore ci liberò dall‟Egitto Salmo 100 (99), 1-5 Celebrate e lodate il Signore ... Filippesi 1, 3-11 Ogni volta che mi ricordo di voi ringrazio il mio Dio
...Giovanni 1, 1-18 La sua grazia e la sua verità sono venute a noi per mezzo di Gesù, il Cristo ... Tre spunti di riflessione
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Domande per la riflessione personale... Preghiera O Dio amorevole e ricco di grazia, ti ringraziamo per i tuoi doni che sperimentiamo nella nostra tradizione e nelle tradizioni delle altre chiese. Per la grazia del tuo Santo Spirito, possa la nostra gratitudine crescere sempre più mentre ci incontriamo insieme e sperimentiamo il tuo dono di unità in modi nuovi. Te lo chiediamo per Gesù Cristo nostro Signore. Amen. --------------------------------------- Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
18 - 25 gennaio 2014
LETTURE BIBLICHE E COMMENTO
PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA
TERZO GIORNO: Insieme… non manchiamo in nessuno dei doni spirituali
Giobbe 28, 20-28 È sapienza rispettare il Signore
....Salmo 145 (144),10-21 Apri la tua mano generosa e sazi ogni vivente
...Efesini 4, 7-13 [...] a ciascuno di noi Cristo ha dato la grazia sotto forma di doni diversi
...Marco 8, 14-21 Ma perché state a discutere che non avete pane? ... Tre spunti di riflessione
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Domande per la riflessione personale... Preghiera O Dio fedele e generoso, ti benediciamo perché ci hai dato tutti i doni spirituali necessari per giungere "a misura dell‘infinita grandezza di Cristo": per la sapienza, per lo spirito di servizio e per il pane. Aiutaci ad essere segno della tua abbondanza, radunati in unità per portare i doni del tuo Regno eterno dovunque vi sia dolore e indigenza. Ricolmi del tuo Spirito preghiamo nel nome dell‘Unico il cui dono fu il pane della sua vita spezzato per noi, ora e sempre. Amen. --------------------------------------- Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
18 - 25 gennaio 2014
LETTURE BIBLICHE E COMMENTO
PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA
QUARTO GIORNO: Insieme… proclamiamo che Dio mantiene le sue promesse
Lamentazioni 3, 19-26 La bontà del Signore non è finita
....Salmo 57 (56), 8-12 La tua verità arriva alle nuvole
...Ebrei 10, 19-25 Dio mantiene le sue promesse
...Luca 1, 67-75 È venuto incontro al suo popolo ... Tre spunti di riflessione
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Domande per la riflessione personale... Preghiera O Dio fedele, ti rendiamo grazie per il tuo continuo amore e per la tua verità che si estende oltre le nubi. Mentre attendiamo in gioiosa speranza, lavorando e pregando insieme, la piena e visibile unità della tua Chiesa, riempici con la fiducia nella tua promessa. Te lo chiediamo in Gesù Cristo, nostro Signore, nella potenza dello Spirito Santo, un solo Dio ora e sempre. Amen. --------------------------------------- Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
18 - 25 gennaio 2014
LETTURE BIBLICHE E COMMENTO
PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA
QUINTO GIORNO: Insieme… siamo chiamati alla comunione
Isaia 43, 1-7 Io sarò con te
....Salmo 133 (132), 1-4 Guarda come è bello e piacevole che i fratelli vivano insieme
...1 Giovanni 1, 3-7 Siamo uniti gli uni con gli altri
...Giovanni 15, 12-17 Vi ho chiamati amici ... Tre spunti di riflessione
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Domande per la riflessione personale... Preghiera O
Dio Padre di amore, Tu ci hai chiamato alla comunione con il tuo Figlio
e a portare frutti nella nostra testimonianza al vangelo. Per la grazia
del tuo Spirito rendici capaci di amarci gli uni gli altri e di
dimorare insieme in unità perché la nostra gioia sia piena. Amen.
--------------------------------------- Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
18 - 25 gennaio 2014
LETTURE BIBLICHE E COMMENTO
PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA
SESTO GIORNO: Insieme… cerchiamo di essere uniti
Giudici 4:1-9 Se vieni anche tu, ci vado
....Salmo 34 (33), 1-15 Cerchi la pace e ne segua la via
...1 Corinzi 1, 10-15 Siate uniti: abbiate gli stessi pensieri e le stesse convinzioni
Luca 22, 24-30 Tra i discepoli sorse una discussione ... Tre spunti di riflessione
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Domande per la riflessione personale... Preghiera O Dio fedele e generoso, ti benediciamo perché ci hai dato tutti i doni spirituali necessari per giungere "a misura dell‘infinita grandezza di Cristo": per la sapienza, per lo spirito di servizio e per il pane. Aiutaci ad essere segno della tua abbondanza, radunati in unità per portare i doni del tuo Regno eterno dovunque vi sia dolore e indigenza. Ricolmi del tuo Spirito preghiamo nel nome dell‘Unico il cui dono fu il pane della sua vita spezzato per noi, ora e sempre. Amen. --------------------------------------- Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
18 - 25 gennaio 2014
LETTURE BIBLICHE E COMMENTO
PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA
SETTIMO GIORNO: Insieme… apparteniamo a Cristo
Isaia 19, 19-25 Egli manderà loro qualcuno a salvarli
....Salmo 139 (138), 1-12 Come andare lontano da te?
...1 Corinzi 12, 12-26 Se una parte soffre, [...] se una parte è onorata
...Marco 9, 38-41 Chi non è contro di noi è per noi ... Tre spunti di riflessione
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Domande per la riflessione personale... Preghiera Ti rendiamo grazie o Dio, perché Tu benedici tutti e ciascun membro del Corpo di Cristo con i doni del tuo Spirito. Aiutaci a sostenerci reciprocamente, a rispettare le nostre differenze, e a lavorare per l‘unità di tutti coloro che, nel mondo, confessano Gesù come Signore. Amen. --------------------------------------- Le dimissioni di Benedetto XVI
e l’elezione di Papa Francesco sono state di grande importanza non solo
per la Chiesa cattolica, ma anche per i suoi partner ecumenici. La
transizione ha offerto ai nostri interlocutori ecumenici l’opportunità
di condividere la nostra gratitudine per il ministero di Papa Benedetto
xvi e la gioia per l’inaugurazione del ministero petrino di Papa
Francesco. Questi eventi ci hanno dato la possibilità di intensificare
le relazioni con i cristiani delle altre comunità, nel nostro cammino
comune verso l’unità desiderata da Cristo per la sua Chiesa.
Gregory J. Fairbanks: Ecumenismo - Rapporti con il Consiglio ecumenico delle Chiese e l’Alleanza battista mondiale Nel 2017, luterani e cattolici
commemoreranno insieme la Riforma di cinquecento anni fa. E potranno
anche ricordare con gioia i cinquant’anni di dialogo ecumenico
ufficiale condotto a livello mondiale. In questo tempo, infatti, la
comunione sviluppata si è ulteriormente cresciuta.
Matthias Türk: Ecumenismo - Le relazioni con la Federazione luterana mondiale e la Conferenza dell’Unione di Utrecht ---------------------------------------------------------------
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Per
il centesimo anno si celebra oggi la Giornata Mondiale del migrante e
del rifugiato. L'edizione 2014 vede il forte messaggio di Papa
Francesco, dal tema: "Migranti e rifugiati: verso un mondo
migliore".
Sono
un esercito in continuo cammino, i rifugiati e i migranti: oltre 45
milioni i primi, 230 milioni i secondi. E il 2013 è stato l’anno che ha
fatto registrare il più alto numero di vittime tra loro, il cui numero
totale non si conoscerà mai, perché è impossibile calcolare tutte le
vittime scomparse nei mari o nelle sabbie dei deserti.
...
L’Italia
è al quinto posto in Europa per maggior numero di migranti e
all’undicesimo nella classifica mondiale. Il 2013, per la penisola,
sarà soprattutto legato alla sciagura a largo di Lampedusa, nel mese di
ottobre: il naufragio di un barcone di migranti che ha provocato
centinaia di morti. Ma l’Italia può raccontare anche molte storie
positive, di integrazione, di amicizia e realizzazione, come quella di
Bridget Fomundam, insignita due giorni fa del titolo di ‘migrante
dell’anno’ dalla Tavola della Pace della provincia di Pisa...
Si celebra oggi in tutto il mondo la 100.ma Giornata dedicati a migranti e rifugiati, in continuo aumento «Vivo
la mia vita con l'obiettivo di lasciare un segno di speranza». Bridget
Fomundam ha 46 anni ed è un'insegnante di lingua inglese. Camerunense
di nascita, è giunta a Pisa diciotto anni fa «per amore». All'ombra
della Torre, con tenacia e determinazione, è riuscita a trasformare le
sue passioni, i bambini e l'insegnamento ai ragazzi, in un'attività
imprenditoriale che produce formazione e, in controtendenza (alla crisi
economica e a chi pensa che gli immigrati rubino il lavoro agli
italiani), anche posti di lavoro. Il suo coraggio e la sua perseveranza
verranno premiati con il titolo di «immigrata dell'anno 2014» della
provincia di Pisa...
Migrante dell’anno premiata Bridget che insegna inglese Fenomeno
antico quanto l'uomo, l'emigrazione ha sempre accompagnato i popoli
nella loro ricerca di terre da coltivare e da conquistare, da una
parte, e, dall'altra, nella loro fuga dalle sventure, dalle schiavitù e
dalle guerre. A partire dal racconto biblico della torre di Babele e
dall'esodo dall'Egitto, passando attraverso le invasioni barbariche del
300-400 che segnarono la fine del Mondo Classico (o Evo Antico) e
l'entrata dell'Europa nel Medio Evo e, venendo giù giù verso i tempi
moderni fino alle grandi migrazioni europee del dopoguerra verso il
Nuovo Mondo, i popoli sono stati sempre in movimento. Possiamo dire che
la sedentarietà ha riguardato solo poche popolazioni e per periodi
molto limitati. Per motivi opposti, ricchi e poveri hanno sempre
trasmigrato dalle loro terre: i primi per sete di ricchezza e di
potere; i secondi per sfuggire alla fame e alla miseria. D'altra parte
la storia insegna che quasi mai è stato il pane ad andare verso i
poveri, ma sono sempre stati i poveri ad andare dove c'è il pane.
Niente di nuovo, quindi, sotto il sole. Tuttavia
il fenomeno oggi si caratterizza per il tasso di violenza che vi si
solidifica intorno e per il cumulo di sentimenti e di risentimenti che
esso suscita. Affrancandoci dai beceri e ritriti luoghi comuni, propri
di una miopia politica delinquenziale e interessata, cerchiamo di
leggere la storia. Al di
là delle mille varianti che differenziano i singoli fatti, a noi sembra
poter ricondurre ad una unità di fondo tutte le storie dell'attuale
onda migratoria: la falsa globalizzazione che di fatto non è altro che
un vera e propria nuova colonizzazione.... E
così, in questa farsa oscena dei travestimenti, da rapinatori ci
ricicliamo come rapinati. Fino a sentirci vittime invece che assassini. Organizzare la carestia e criminalizzare coloro che la fuggono Papa Francesco non ha
dimenticato Lampedusa a Natale e lo ha fatto a modo suo. Ha, infatti
donato, alla comunità ecclesiale lampedusana, un presepe artistico in
terracotta raffigurante la natività su una barca con san Giuseppe
nell'atto di accogliere sull'imbarcazione un migrante in mare... Un presepe su un barcone il dono di Papa Francesco a Lampedusa Vedi anche il nostro post precedente:
Migranti
e rifugiati. Andare oltre la politica della paura e dell’emergenza,
superare il clima di odio che si sta diffondendo, per mettere in piedi
un vero sistema di accoglienza in grado di incidere anche sul
cambiamento della mentalità dei cittadini.--------------------------------------- SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"Oggi si celebra la giornata mondiale...Vorrei ringraziare coloro che lavorano... --------------------------------------------------------------- No al lavoro schiavo. Migranti e
rifugiati non sono pedine sullo scacchiere dell'umanità. Il messaggio
di papa Francesco per la Giornata mondiale del rifugiato.
FAMIGLIA CRISTIANA: Dossier - Un mondo migliore senza schiavi --------------------------------------------------------------- (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Il
missionario laico Biagio Conte, 'l'angelo dei poveri' di Palermo,
"torna a camminare grazie all'intercessione della Madonna di Lourdes".
Lo afferma la diocesi di Palermo attraverso la sua newsletter. "A
guardarlo ieri mattina in cattedrale, in occasione della celebrazione
interculturale 'Epifania dei popoli' presieduta dal cardinale Paolo
Romeo - si legge nel bollettino diffuso dall'ufficio stampa - sembra
proprio di sì, perché ha abbandonato la sedia a
rotelle dove era relegato ormai da diversi anni ed era ben dritto
sulla schiena insieme ai suoi poveri".
La conferma della inspiegabile guarigione, arriva dallo stesso missionario laico fondatore della missione "Speranza e carità" di via Archirafi e delle altre due comunità di via Garibaldi per l'accoglienza femminile e di via Decollati, denominata "La Cittadella del Povero e della Speranza" dove sono ospitati bel 900 tra immigrati, poveri, senza casa ed ex tossicodipendenti... Chiesa: missionario torna a camminare, per Curia Palermo miracolo ...
Il fatto prodigioso è confermato anche da padre Pino Vitrano, il
sacerdote che collabora con Biagio Conte nella missione Speranza e
carità: "Biagio da tempo soffriva a causa di alcune vertebre
schiacciate che gli impedivano anche di camminare e di altri problemi
circolatori che gli facevano gonfiare i piedi - dichiara il sacerdote -
subito dopo il ritorno dal pellegrinaggio, me lo sono veduto venire
incontro a piedi in maniera clamorosa, senza nessuna difficoltà. Anche
i medici da noi interpellati non sanno fornire una spiegazione
scientifica plausibile"...
Biagio Conte torna a camminare, secondo la Curia è un miracolo Per saperne di più su Fratel Biagio:
Fratel Biagio Conte: l'uomo più buono del 2013 e il nostro post precedente
Solidarietà al missionario laico Biagio Conte, animatore della "missione Speranza e carità" di Palermo --------------------------------------- |
FRANCESCO |
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AVVISI:
1) La newsletter è settimanale;
2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm