"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"
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NEWSLETTER n°13 del 2013
Aggiornamento della settimana -
dal 23 al
29 marzo 2013 -
Prossima NEWSLETTER prevista per il 5 aprile 2013 |
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N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili (di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)
... Fatevi accompagnare da Gesù, Lui vi
ama.
Pasqua è Gesù vivo! (dal
messaggio di auguri pasquali del cardinale Jorge Mario Bergoglio alla
diocesi di Buenos Aires prima di partire per Roma)
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BUONA PASQUA!!!
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)IMMIGRAZIONE
Avrebbe
dovuto essere al centro della campagna elettorale e lo è stato solo in
minima parte, ma ora, in questa confusa fase di trattative, ha la
possibilità di tornare a vedersi riconosciuta l’importanza che merita.
Sto parlando del tema dell’immigrazione, dei milioni di persone (e non
semplicemente numeri) che, per il nostro paese, rappresentano una
risorsa. E non un problema.
Se
ci limitiamo a contare i cittadini stranieri regolarmente presenti in
Italia, questi rappresentano più del dieci per cento dell’occupazione
nazionale. Solo nel campo dell’assistenza famigliare operano più di
750mila persone, l’85 per cento degli occupati dell’intero settore: è
un contributo cruciale in un paese in cui ogni anno 90mila persone
diventano non autosufficienti, spesso e volentieri, a carico della
famiglia. E questo è solo un esempio. Ci sono poi gli infermieri, i
muratori, chi lavora nelle cooperative che forniscono servizi di
pulizie o di consegna merci...
Urgenza immigrazione di don Virginio Colmegna Una
volta terminata l’Emergenza Nord Africa, dove andranno i profughi
espulsi in questi giorni dai centri di accoglienza?
“I profughi non sono clandestini Hanno un permesso umanitario” Serve
"una programmazione politica e sociale che non porti il nostro Paese a
ripetere l'estemporaneità e l'emergenzialità con cui si è affrontato il
dramma dei rifugiati del Nord-Africa, dopo le 'primavere' arabe.
E''
quanto e' emerso da una riunione della Commissione episcopale per le
migrazioni (Cemi) e della Fondazione Migrantes. Ne da' notizia
Migrantes.
Le
due organizzazioni, si legge in una nota, mostrano preoccupazione per i
ripetuti casi di morte di giovani immigrati in Italia che vivono in
condizioni drammatiche, in abitazioni di fortuna, senza i requisiti di
sicurezza. La perdita del lavoro o il precariato, il rientro della
famiglia in patria costringono molti immigrati, uomini e donne, a
vivere in solitudine senza una fissa dimora o in condizioni precarie.
Cei Migrantes: "Basta politica emergenziale sull'immigrazione" -------------------------------------------- Partiamo da un dato: ottanta
miliardi di euro. È la cifra che gli italiani hanno speso in giochi
d’azzardo nel solo 2011: superenalotto, slot machine, Win For Life,
videolottery, Gratta e Vinci, lotto, poker, bingo, roulette, scommesse
sportive… Una quantità di denaro spaventosa, pari a una colossale
manovra finanziaria, che dal 2003 è in crescita continua.
Alberto Conci: Italia: si diffonde la droga del gioco Il governo dimissionario di
Mario Monti sta finendo molto male la sua avventura politica, tra
dimissioni di ministri, proroghe di provvedimenti importanti, inciampi
e slittamenti: eppure deve restare in vita perché l’alternativa non
esiste ancora oppure è molto peggiore dell’esistente. Intanto vanno in
soffitta o vengono ulteriormente rimandate norme forse poco note ma che
sicuramente avrebbero potuto segnare in positivo una stagione per altro
difficilissima e sterile. Nel gennaio 2012 il Parlamento aveva varato
una legge che doveva portare alla chiusura entro l’anno – poi entro il
31 marzo 2013 – dei famigerati Ospedali Psichiatrici
Giudiziari. Già
nel novembre scorso si era capito che questa scadenza non
sarebbe stata rispettata.
UNIMONDO: Chiusura OPG: un altro rinvio di un anno ---------------------------------------------------------------
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Il
16 marzo 2013 a Firenze si è svolta la XVIII giornata della memoria e
dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie indetta da Libera e
da Avviso Pubblico. Oltre 150.000 persone hanno invaso pacificamente la
capitale toscana con fiori di carta colorati, bandiere, striscioni che
legavano la memoria all'impegno.
Firenze:
semi di giustizia, sorrisi di responsabilità
video E
allora dovevate esserci. Se siete tra quelli che dicono che non si sa
più in che cosa credere, dovevate esserci, a Firenze. Venerdì
pomeriggio nella sala dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, tra gli
affreschi di Leonardo e Michelangelo. O ieri mattina nelle vie che
dalla Fortezza da Basso portano allo stadio di Campo di Marte. Dovevate
guardare con occhi vergini i tremori, le emozioni, i sorrisi, gli
applausi, le indignazioni, le speranze, i brani di storia italiana. La
mafia, certo. Ma anche la strage del treno di Viareggio, anche la Moby
Prince, e l'Aquila, e l'amianto, e la Thyssen Krupp, e perfino le
pallottole vaganti che uccidono nella notte di capodanno lasciando
nella disperazione una giovane mamma. Perché Libera è diventata il vero
luogo del paese in cui i deboli e le vittime cercano giustizia e
provano a sconfiggere le proprie solitudini.
L'ITALIA CHE NON SI SQUAGLIA. IN 150.000 TRA LA GIOIA E I VERSI DI NERUDA Siamo
tanti sotto questo sole di marzo che scalda gli ultimi giorni d'inverno
di Firenze durante la diciottesima Giornata della memoria e
dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Oltre 150 mila,
venuti da tutta Italia, di ogni età e orientamento, in una parola
"trasversali", «per unire - come dice don Luigi Ciotti - quello che le
mafie e il potere vogliono dividere». Questo fiume coloratissimo di
partecipazione attiva scorre vivo sotto le finestre dei fiorentini. Una
breve sosta spontanea proprio davanti alla casa dove visse i suoi
ultimi giorni don Lorenzo Milani. A vederci, il prete degli ultimi,
sorriderebbe, anzi di certo sorride da lassù, e accarezza con uno
sguardo di gentilezza e comprensione i familiari delle vittime delle
mafie, alla testa dei 150 mila con il loro «dolore che si fa impegno
graffiante»...
SIAMO STATI A FIRENZE IL 16 MARZO PER UNIRE QUELLO CHE LE MAFIE DIVIDONO la RASSEGNA
STAMPA 16 MARZO 2013
Centocinquantamila:
un fiume di persone ha invaso pacificamente Firenze, raccogliendo
l'invito dell'associazione Libera in memoria delle vittime di mafia.
Sono arrivati da tutta Italia, con centinaia di autobus e anche con un
treno speciale per dire no alla criminalita', per unirsi all'impegno
dell'associazione guidata da don Luigi Ciotti che da' voce alle
richieste 'troppo spesso' inascoltate dei tanti familiari delle vittime.
"Non
uccidiamoli con le ricorrenze rituali, celebrative. Possiamo invece
tenere in vita il loro ricordo facendo memoria delle loro storie di
lotta alla mafia e facendo diventare impegno quotidiano tutti i giorni
i valori da loro professati". Don Ciotti ha quindi invitato i giovani
"a ribellarsi" contro la mafia che a suo parere "va chiamata e definita
come una peste". "Cari giovani chiamate sempre la mafia con questo
nome, quello di peste".
L'intervento
di don Ciotti
video
-------------------------------------------- LIBERA COMPIE 18 ANNI: CONTINUIAMO A CAMMINARE INSIEME Libera
compie oggi diciott'anni. Diciott'anni, che nella vita di una persona
segnano il passaggio alla maggiore età, il riconoscimento del diritto
di voto, la partecipazione alla vita pubblica e democratica con tutti i
suoi doveri e le sue responsabilità.
Nel
nostro piccolo, però, ci sembra di poter dire che responsabile Libera
ha cercato di esserlo sin dalla nascita, sin dal primo giorno, nella
consapevolezza che responsabili non si può mai smettere di esserlo,
perchè la responsabilità - il legame che ci lega gli uni agli altri,
diversi come persone e uguali come cittadini - è il sale stesso della
vita.
E'
questa responsabilità ad aver reso possibili progetti ritenuti da molti
irrealizzabili. E' questa responsabilità ad aver permesso a un numero
crescente di persone, associazioni, gruppi di sentirsi corresponsabili,
coinvolti in un impegno mai solo "contro" la peste mafiosa e i suoi
tanti agenti, ma profondamente "per": per la giustizia sociale, per la
ricerca di verità, per la tutela dei diritti, per una politica
trasparente, per una legalità fondata sull'uguaglianza, per una
cittadinanza all'altezza dello spirito e delle speranze della
Costituzione.
Auguri
allora per i tuoi diciott'anni, Libera, nella consapevolezza che il
migliore modo di celebrarli è di continuare con maggior forza in un
cammino che ha avuto sempre la "sana follia" di anteporre al "realismo
del meno" il desiderio del più.
Continuiamo
a camminare nella speranza insieme.
Luigi
Ciotti
18
anni di memoria e di impegno, di crescita collettiva, di unione di
singoli, sigle, scuole, università. 18 anni di vicinanza ai familiari
delle vittime e alle vittime, ai testimoni di giustizia, a chi
quotidianamente facendo il proprio mestiere si oppone alle mafie e alle
logiche mafiose, che si annidano in tutte le professioni e ad ogni
latitudine. Ci sono tre donne che è importante ricordare in una
giornata così. Sono tre madri...
18 ANNI DI IMPEGNO CON LIBERA --------------------------------------------
“Ecco faccio una cosa nuova” Convertirsi HOREB n. 63 - 3/2012TRACCE
DI SPIRITUALITA'
A CURA DEI CARMELITANI "Il
termine conversione oggi sembra essere fuori dal lessico comune dei
cristiani. Eppure la conversione è esperienza che dovrebbe qualificare
l’intera esistenza cristiana. Essa è un riconoscersi peccatori, ma
accorgersi, nello stesso tempo, di essere avvolti e amati dallo sguardo
di Dio che in tutto il discorso biblico si manifesta come Padre-Madre
amante, e il suo amore si fa gesto che raccoglie, guarisce, nutre,
accarezza, accompagna.
«Bruna
sono, ma bella» (Cant 1,5), confida la creatura nel Cantico dei
Cantici. È la confessione di chi sta vivendo una situazione di
smarrimento e di avvilimento, di inaridimento interiore, di drammatico
oscuramento, provocato nella sua vita dal peccato.
Eppure
confida che non c’è oscurità che le sottragga quella bellezza di cui in
un passato ancora più remoto, di quello che è stato segnato dal suo
fallimento, qualcuno l’ha guardata e l’ha amata.
Dall’oscurità
del suo peccato, intravede nella misericordia di Dio un raggio di luce
che la sta tirando fuori da una situazione di morte e la sta facendo
rinascere come persona nuova. Per questo si dichiara anche “bella”
perché coltiva una incrollabile fiducia che chi l’ha creata ancora la
guarda con straordinario affetto, l’abbraccia e la rende partecipe
della sua bellezza.
Convertirsi,
per chiunque, è accorgersi di questo sguardo di Dio che si manifesta in
Cristo Gesù, nel suo mistero di amore. Convertirsi è sentirsi amati e
tirati fuori da un io che si affaccia alla vita come rinchiuso entro
l’ambizione di possedere persone e cose a proprio vantaggio, è sentirsi
liberati dell’illusoria volontà di fondare il senso del proprio
esistere in se stessi. Nello stesso tempo, è accoglienza dello Spirito
del Signore Gesù che chiede alla creatura la libera decisione di
consegnarsi alla sua Parola fatta carne, e di consentire che essa si
incida nella sua esistenza e determini la sua storia.
Convertirsi
è partecipare al mistero pasquale, che introduce alla vita nuova dei
figli di Dio, apre a relazioni di gratuità nella chiesa e nella
società, e proietta verso un avvenire imprevedibile.
Da
questo orizzonte muove l’articolarsi della monografia ....
(EDITORIALE)
Editoriale (pdf)
Sommario (pdf) E' possibile richiedere
copie-saggio gratuite:
CONVENTO DEL CARMINE
98051 BARCELLONA P.G. (ME)
E-mail: horeb.tracce@alice.it
SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"Vedendo la bellissima collana... Quanti segni Dio... Croce significa soffrire... Maria di Betania scandalizza... Beati sono coloro che... In mezzo alla notte... Il tesoro nascosto... La storia della Passione... Lui, il Signore e il Maestro... La croce di Cristo... Il potere di Gesù... --------------------------------------------------------------- (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Gesù
davanti al Sinedrio
puntata
di "Uomini e Profeti"
Dopo
l’arresto di Gesù dovuto a una serie di circostanze (la preoccupazione
delle autorità religiose, il “tradimento-consegna” di Giuda, i sospetti
delle autorità politiche), Gesù, secondo i racconti evangelici, viene
accompagnato in primo luogo davanti al Sinedrio. Lì, secondo i vangeli,
viene formulata la condanna di Gesù, che poi sarà messo a morte dai
romani. E lì nasce l’accusa al popolo ebraico, tutto intero, e nei
secoli, di essere “deicida”. Ma, oltre alla assurdità di condannare un
popolo intero per azioni commesse da singoli in un determinato periodo
storico, altre cose non tornano. Che il sinedrio si riunisse di notte,
ad esempio, e che in un giorno festivo venisse emessa una condanna…
Gabriella
Caramore, ne ha parlato con Gaetano Lettieri, storico del
cristianesimo, e con rav Di Segni, rabbino capo della Comunità ebraica
di Roma.
Ascolta
o scarica l'audio della puntata integrale del 10.03.2013
--------------------------------------- «Romero
continua ad essere presente nello spirito, nell'impegno, nella
coscienza dei popoli di tutta l'America e della Chiesa». Così il premio
Nobel per la Pace Adolfo Perez Esquivel, ha ricordato monsignor Oscar
Romero, l'arcivescovo di San Salvador, impegnato contro la dittatura
nel suo Paese e ucciso il 24 marzo del 1980. A margine di un incontro
organizzato in memoria di Romero ai Musei Capitolini di Roma, il premio
Nobel ha raccontato: «io conoscevo Romero, era un vescovo semplice,
nell'umiltà si vedeva la grande umanità. Due giorni prima che lo
uccidessero avevo parlato telefonicamente con lui perché sarei dovuto
andare in Salvador per incontrarlo, proprio il giorno in cui venne
assassinato». Romero, aggiunge Perez Esquivel, «mi disse che mi stava
aspettando». «Romero non è solo un martire, ma un profeta», conclude il
premio Nobel per la Pace ricordando che proprio giovedì scorso
nell'incontro con Papa Francesco avevano parlato di lui. (Giacomo
Galeazzi)
IN
MEMORIA DEL VESCOVO ROMERO
«
In memoria del vescovo Romero
In
nome di Dio vi prego, vi scongiuro,
vi
ordino: non uccidete!
Soldati,
gettate le armi...
Chi
ti ricorda ancora,
fratello
Romero?
Ucciso
infinite volte
dal
loro piombo e dal nostro silenzio.
Ucciso
per tutti gli uccisi;
neppure
uomo,
sacerdozio
che tutte le vittime
riassumi
e consacri.
Ucciso
perché fatto popolo:
ucciso
perché facevi
cascare
le braccia
ai
poveri armati,
più
poveri degli stessi uccisi:
per
questo ancora e sempre ucciso.
Romero,
tu sarai sempre ucciso,
e
mai ci sarà un Etiope
che
supplichi qualcuno
ad
avere pietà.
Non
ci sarà un potente, mai,
che
abbia pietà
di
queste turbe, Signore?
nessuno
che non venga ucciso?
Sarà
sempre così, Signore? »
(David
Maria Turoldo)
Quest’anno
il 24 marzo, anniversario dell’uccisione di monsignor Oscar Arnulfo
Romero, arriva durante l’inizio di pontificato del primo Papa
latinoamericano. Che è poi anche il primo Papa gesuita. E il "martirio"
di Romero richiama quello dei padri gesuiti trucidati all’Università
Cattolica del Salvador. La loro storia, finita tragicamente documenta
come l’autenticità della testimonianza del Vangelo si misuri dall’amare
senza limiti e dal dare la vita. Come Gesù sulla croce.
Romero, vivere le fede fino al dono di se stesso Le
manifestazioni promosse dalla Caritas in collaborazione con il Comitato
romano “Oscar Romero” nel 33/mo anniversario del tragico assassinio del
vescovo martire del Salvador
il programma: La forza fragile della nonviolenza Guarda
anche il nostro precedente post:
--------------------------------------- Dal Getsemani alla tomba vuota … sui luoghi della Salvezza (video) Dal Getsemani alla
tomba vuota …
sui luoghi della Salvezza Una
lettura “viva” dei luoghi santi … il Getsemani, il Cenacolo, il
Calvario e il Sepolcro.
Il
biblista Scott Hahn ci aiuta a comprendere i misteri della Salvezza
video
--------------------------------------- Giuda...
il
venir meno nella sequela
di
Antonio Savone
Meditazione
tenuta il 23 gennaio 2012 ai seminaristi nel Seminario di Albenga
(SV)
Introduzione
La
figura, il gesto e il dramma di Giuda hanno interessato e interrogato
intere generazioni di credenti e non credenti. La sua vicenda resterà
sempre un mistero impenetrabile e drammatico nello stesso tempo.
Noi
vogliamo accostare questa figura per cercare di rileggere che cosa può
far sì che la nostra sequela venga meno.
A
ben guardare nel nostro cuore, dobbiamo riconoscere con umiltà, che in
ognuno di noi c’è un poco Giuda: c’è il desiderio di Dio e c’è il
legame con il mondo, c’è l’anelito alla bellezza e c’è un quotidiano
cedimento alla mediocrità che ci infanga, c’è la percezione del profumo
dell’amore e c’è l’olezzo dell’egoismo istintivo, c’è l’anelito al bene
e c’è l’esperienza insistente del male.
Potremmo
sottoscrivere a buon diritto le parole di Paolo ai Romani: “Acconsento
nel mio intimo alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo un’altra
legge, che muove guerra alla legge della mia mente e mi rende schiavo
della legge del peccato che è nelle mie membra. Sono uno sventurato!
Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte?” (Rm 7,22-24).
Ma
Paolo aggiunge subito: “Siano rese grazie a Dio che ci dà la vittoria
per mezzo di Gesù Cristo” (Rm 7,25).
Mai
dimenticare questa confessione di fede espressa quasi con un grido! Mai
lasciare spazio alla desolazione, alla rassegnazione e tantomeno alla
disperazione!
Quando
Giuda si accostò al Signore per consegnarlo con un bacio ai suoi
nemici, Gesù lo chiamò ancora una volta: Amico (Mt 26,50). E per gli
amici Gesù era pronto a dare la propria vita, non solo quella nel
tempo, ma la vita eterna (Gv 17,2). L’avrebbe data anche a Giuda se non
avesse perso la fiducia in lui.
La
Chiesa sente di poter dire se questo o quello è in Paradiso, ma sente
con altrettanta sicurezza che non può dire chi sia all’inferno.
Giuda,
nella sua sventurata esperienza, può esserci maestro, può insegnarci
cosa evitare, su quali rischi vigilare, su quali sentieri rimanere e
faticosamente perseverare...
Giuda...
il venir meno nella sequela
---------------------------------------
Omelia - 24 marzo 2013: Domenica delle Palme - XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù Angelus/Regina Cæli - 24 marzo 2013, Domenica delle Palme Udienza 27 marzo 2013 Omelia - 28 marzo 2013: Santa Messa del Crisma Omelia 28 marzo 2013: Santa Messa nella Cena del Signore Discorso Via Crucis al Colosseo (29 marzo 2013) --------------------------------------------------------------- |
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1) La newsletter è settimanale;
2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm