"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°10 del 2013

Aggiornamento della settimana

- dal 2 all'8 marzo 2013 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 15 marzo 2013          


 
 



IL VANGELO DELLA DOMENICA 

LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo

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Preghiera dei fedeli




OMELIA 

 di P. Gregorio Battaglia
 di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia

 
N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili 
         (di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)



NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 




 
Speciale


Pagina in continuo aggiornamento






Verso il Conclave


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Verso il Conclave / 2


Prima assemblea dei cardinali senza papa: la cattedra del successore di Pietro è vacante. Abbiamo visto e ascoltato Benedetto XVI mentre deponeva il peso del ministero di presidenza e di comunione della chiesa cattolica dopo otto anni, indubbiamente tribolati e segnati da fatti, eventi, situazioni che hanno affaticato chi aveva il compito di guidare la barca della chiesa.
Ormai Benedetto XVI non è più papa, né sommo pontefice, né servo dei servi di Dio, né vescovo di Roma: è soltanto il vescovo emerito di Roma, come recita il linguaggio ecclesiastico, perché il papa è uno e uno solo e lo è dall’accettazione dell’elezione fino alla morte o alla sua rinuncia. La situazione inedita che si è presentata alla chiesa con la rinuncia aprirà a confusioni di linguaggio: si daranno al vescovo Joseph Ratzinger – che è vescovo della chiesa di Dio fino alla morte – attributi e titoli non adeguati o addirittura svianti. Colui che fu papa ora è, come ha detto lui stesso, un “pellegrino” nel cammino verso il regno, un pellegrino tra altri fratelli e non più al di sopra di loro, un uomo, cristiano e vescovo cui va l’affetto fedele e la gratitudine per la sua testimonianza di decentralizzazione di se stesso rispetto a Cristo, unico Signore. Ma non si proiettano più su di lui le attese che devono andare a colui che sarà il nuovo vescovo di Roma...

   Esercizi di sincerità di Enzo Bianchi

   Visita il sito Il Conclave in cui sono riportati i testi giuridici e liturgici più significativi riguardanti la Sede Vacante e il Conclave, correlati da alcune riflessioni di don Ivan Grigis.

   Conclave 2013: la geografia degli elettori che entreranno nella Cappella Sistina

Vedi anche il nostro precedente post:
  • Verso il Conclave / 1


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Verso il Conclave / 3



PRIMA CONGREGAZIONE GENERALE
4/3/2013
“Un clima positivo, sereno, promettente”. Sono cominciate così le Congregazioni generali del Collegio cardinalizio, una sorta di “pre Conclave”, informale e con la presenza di tutto il Collegio - attualmente composto di 207 porporati - e non solo dei 115 cardinali elettori. Tra i primi atti dell’inizio della Sede Vacante, un messaggio - di imminente pubblicazione - da inviare al Papa emerito, “un pensiero per lui accolto con molta naturalezza e spontaneità” dai 142 cardinali presenti alla prima Congregazione. A riferirne, nel briefing di oggi, è stato padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede. 
Il giuramento. Alla prima Congregazione generale del Collegio cardinalizio, iniziata oggi alle ore 9.30 presso l’Aula nuova del Sinodo, erano presenti 142 cardinali, di cui 103 cardinali elettori. Mancano dunque ancora 12 cardinali elettori, per raggiungere il totale di 115. “Sono in arrivo tra oggi pomeriggio e domani mattina”, ha assicurato padre Lombardi. La prima Congregazione generale, presieduta dal decano Angelo Sodano, dal camerlengo Tarcisio Bertone e dal segretario del Collegio cardinalizio, Lorenzo Baldisseri, è cominciata - dopo il canto del “Veni Creator Spiritus”, la preghiera e alcuni indicazioni tecniche - con un breve saluto del decano, che “ha ricordato l’importanza di questo evento e il significato che ha per la Chiesa”. Poi c’è stato il giuramento dei cardinali, circa l’osservanza delle indicazioni contenute nella “Universi Dominici Gregis” e l’osservanza del segreto. Il giuramento è stato letto dal decano e confermato da ognuno dei 142 cardinali presenti oggi, che sono passati a turno sotto il tavolo della presidenza. I cardinali hanno preso posto in aula secondo l’ordine di precedenza dei loro tre ordini: vescovi, presbiteri e diaconi. La traduzione simultanea è stata garantita in cinque lingue: italiano, francese inglese, spagnolo e tedesco. 

   Tempo del discernimento

   Ascolta il servizio di Benedetta Capelli per Radio Vaticana con le dichiarazioni di Padre Federico Lombardi: Prima Congregazione dei cardinali: clima di grande serenità, sarà inviato un messaggio al Papa emerito (audio mp3)

   Prima Congregazione Generale dei cardinali in vista del Conclave (video)


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“Riconoscenza di tutta la Chiesa” per l’”instancabile lavoro nella vigna del Signore”. È la “gratitudine” espressa al Papa emerito dal Collegio cardinalizio, nel telegramma letto dal cardinale decano Angelo Sodano durante la terza Congregazione generale di oggi. “I padri cardinali riuniti in Vaticano per le loro Congregazioni generali in vista del prossimo Conclave – il testo del messaggio, letto oggi ai giornalisti da padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede – Le inviano in coro un devoto saluto con l’espressione della loro rinnovata gratitudine per tutto il Suo luminoso ministero petrino e per l’esempio loro dato di una generosa sollecitudine pastorale per il bene della Chiesa e del mondo”. “La loro gratitudine – prosegue il telegramma – vuole rappresentare la riconoscenza di tutta la Chiesa per il suo instancabile lavoro nella vigna del Signore”. “I membri del Collegio cardinalizio – la conclusione del testo – confidano infine nelle sue preghiere per loro, come per tutta la Santa Chiesa”...

  Il "Grazie" al Papa emerito

Un'iniziativa che ha successo in rete... "Adotta un cardinale" !!!

  Conclave 2013/ Adotta un cardinale: il sito per sostenere con la preghiera gli elettori

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Verso il Conclave / 4


Quarta Congregazione generale 
6/3/2013

Quarta Congregazione generale dei cardinali in Vaticano in vista del Conclave per l’elezione del nuovo Pontefice. A conclusione della Congregazione, il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha incontrato i giornalisti. 

  
il servizio di Giancarlo La Vella per Radio Vaticana:Quarta Congregazione. Padre Lombardi: nessuna fretta per il Conclave, ma preparazione adeguata
 (audio)

Fervono i lavori delle Congregazioni generali. Quei cardinali che tra qualche giorno, come fu nel 2005, si affacceranno dai loggiati di San Pietro a far corona con le loro vesti rosse, dopo l’elezione del nuovo Papa, in un clima di festa, sono al lavoro. Si confrontano sullo stato della Chiesa e cominciano a delineare il profilo di chi tra pochi giorni eleggeranno. Discutono, ascoltano, pregano. È un processo unico, guardato con interesse e rispetto da tutto il mondo.
L’istituzione più universale di questo mondo pure “globalizzato”, rinnova così, ed anzi se possibile approfondisce e mostra a tutti, la sua dinamica di unità e di collegialità. I cardinali stanno discutendo degli affari della Santa Sede e dei diversi dicasteri e i loro rapporti con gli episcopati, del rinnovamento della Chiesa alla luce del Concilio Vaticano II, dello stato della Chiesa e delle esigenze della nuova evangelizzazione nel mondo e nelle diverse situazioni culturali, come si legge nei comunicati. 

   Unità e collegialità

In occasione delle Congregazioni generali del Collegio cardinalizio, una celebrazione di preghiera per la Chiesa si è tenuta questo pomeriggio, presso l’Altare della Cattedra, nella Basilica di San Pietro. Alla celebrazione, aperta anche ai fedeli, hanno preso parte i cardinali che partecipano in questi giorni alle Congregazioni generali in vista del Conclave. A presiedere i Vespri, il cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica vaticana. 

  
il servizio di Debora Donnini per Radio Vaticana:Nella Basilica di San Pietro i cardinali riuniti in preghiera per la Chiesa
 (audio)

Vedi anche i nostri precedenti post:
  • Verso il Conclave / 1
  • Verso il Conclave / 2
  • Verso il Conclave / 3


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JJESUS, marzo 2013 - "Caro Diogneto - 51" Quasi una lettera di Enzo Bianchi


JESUS, marzo 2013 Caro Diogneto - 51
Rubrica di ENZO BIANCHI

Quasi una lettera

Venerabili Padri, cardinali della Chiesa di Roma,
papa Benedetto XVI, in piena libertà e consapevolezza, mettendo la sua vita davanti a Dio, in obbedienza alle indicazioni dello Spirito santo, ha rinunciato a svolgere ancora il ministero petrino perché le sue forze hanno conosciuto, come in ogni anzianità, una diminuzione tale da fargli discernere la possibilità di ritirarsi, in modo tale che un altro possa svolgere con energie adeguate il servizio di comunione a tutta la chiesa.
Così Benedetto XVI ha permesso ancora una volta che la chiesa conoscesse il suo cuore: il cuore di un cristiano che ama la chiesa più della propria collocazione in essa, che sa distinguere fra la propria persona e il ministero che Gesù Cristo ha voluto nella sua chiesa, ministero essenziale per confermare i cristiani nella fede e compaginare la comunione. È stato significativo che il giorno delle Ceneri, nella liturgia penitenziale che apre il cammino quaresimale della conversione e del ripudio del male e delle tentazioni che ci assalgono, il papa abbia voluto la sua ultima liturgia pubblica per congedarsi dal popolo in mezzo al quale lo Spirito santo lo aveva costituito come successore di Pietro. Un invito dunque a tutta la chiesa e a voi cardinali ad entrare in questo cammino di conversione in cui davanti a Dio ci si deve interrogare ed esaminare innanzitutto sul rapporto con lui, sull’ascolto della sua parola, per discernere soprattutto se si crede che Cristo dimora in ciascuno dei suoi quale speranza della gloria (cf. Col 1,27).
Nella mia vita ho già seguito, in preghiera e con partecipazione viva, cinque conclavi, e ora vivrò allo stesso modo anche questo conclave quaresimale. Uno di voi, che mi è amico, mi ha detto: “Cosa ci diresti, mentre ci accingiamo a compiere con timore e tremore questa elezione papale?”. Con molta semplicità, con parresia, e a motivo della conoscenza di numerosi tra voi cardinali, oso non certo darvi consigli sulla vostra scelta ma, da semplice monaco, indirizzarvi queste richieste condivise da tanti fratelli e sorelle...

   Quasi una lettera di Enzo Bianchi



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Verso il conclave / 5


Che cosa sta succedendo in Vaticano? Le notizie e le voci, grazie alla rete, si susseguono come mai prima d'ora. Danno l'impressione di una situazione in movimento, un vero e proprio conclave informale che è già iniziato. Se nel 2005, i sostenitori di Ratzinger avevano preparato il terreno per la sua elezione, presentandolo come il successore naturale di Giovanni Paolo II, con un ruolo decisivo da parte della curia, oggi il quadro sembra più fluido e frammentato. Si sa che negli ambienti curiali le divisioni si sono approfondite e altri protagonisti stanno emergendo.
Provo a riassumere alcuni fatti.
Da più parti sono venute richieste di prendere tempo per confrontarsi e saperne di più anche sugli scandali veri o presunti. La data d'inizio del conclave non è stata ancora fissata per l'assenza di alcuni elettori, che molti ritengono una scelta "strategica" per consentire un prolungamento. I tempi brevi favorirebbero, invece, le candidature precostituite.
Gli statunitensi sono al centro dell'attenzione per il loro stile comunicativo (più organizzato, dinamico ed estroverso) e la capacità di fare squadra...

   Il conclave informale di Christian Albini

In Vaticano (ovvero al cardinale camerlengo Tarcisio Bertone) non è piaciuta la conferenza stampa tenuta dai cardinali statunitensi al Collegio Nordamericano di Roma il 5 marzo. E così il successivo appuntamento con i giornalisti, previsto ieri, è stato frettolosamente annullato.
È un sintomo del nervosismo e delle divisioni fra i cardinali. Quelli a stelle e strisce non hanno mai accettato il calendario accelerato voluto dal camerlengo e da molti fra gli uomini di curia. È necessario, hanno fatto sapere, prendersi tutto il tempo necessario per discutere con calma, specie alla luce dello scandalo Vatileaks e delle vicende riguardanti lo Ior. Su questa linea molti fra gli stranieri, soprattutto fra coloro che vivono molto lontano da Roma. A questi cardinali sono arrivate solo voci di seconda o terza mano sugli avvenimenti degli ultimi mesi, e ora vogliono vederci chiaro, anche parlando a tu per tu con i tre cardinali che hanno fatto parte della commissione d'inchiesta, ovvero Herranz, Tomko e De Giorgi. Inoltre i non curiali sono convinti che sia arrivato il momento di impostare una riflessione seria sul governo centrale della Chiesa in relazione con gli episcopati locali. Non si tratta soltanto di scegliere il nuovo papa, ma di chiarire che cosa deve essere il papato. E il momento per farlo è proprio questo...

   Conclave, non solo un nome di Aldo Maria Valli

Vedi anche i nostri precedenti post:
  • Verso il Conclave / 1
  • Verso il Conclave / 2
  • Verso il Conclave / 3
  • Verso il Conclave / 4
  • JESUS, marzo 2013 - "Caro Diogneto - 51" Quasi una lettera di Enzo Bianchi


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Il dossier di FAMIGLIA CRISTIANA da oggi in edicola
Le sfide per il nuovo Papa
La Chiesa si misura con una crescente perdita di credibilità. Che fare? Abbiamo chiesto un parere ad autorevoli esponenti del mondo cattolico. Ecco le priorità da cui ripartire.

  Le sfide per il nuovo Papa

E’ finita l’attesa. I cardinali hanno deciso: il Conclave per scegliere il successore di Benedetto XVI avrà inizio martedì 12 marzo.

  Fissata a martedì 12 marzo la data di inizio Conclave

Guarda la nuova mappa interattiva dei cardinali elettori

 
I Cardinali del Conclave


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Un cristianesimo in forte crescita, rappresentato da 11 cardinali. La forte connotazione spirituale, le insidie del confronto con l'islam.

  FAMIGLIA CRISTIANA:   Conclave: scocca l'ora dell'Africa?

  FAMIGLIA CRISTIANA:   Conclave: la Chiesa che cresce a Oriente


I 115 cardinali sono pronti per scegliere il nuovo Papa

  VATICAN INSIDER:  Conclave, si comincia martedì 12 marzo

Era inevitabile, forse. Ma, a forza di cambiare le carte in tavola, chiamando conclave ogni riunione più o meno segreta di partito, con segretari e maggiorenti che impartiscono benedizioni e scomuniche come fossero noccioline mentre sicelebrano i riti della politica, che il Conclave, quello vero, finisse per essere trattato come un’assemblea parlamentare (o un direttivo) era inevitabile. Tanto più un Conclave che cade in concomitanza col marasma postelettorale nostrano, così che a scorrere le pagine dei giornali, ogni tanto, ci si perde: ma di che si parla? Correnti, faide, cordate.
Diplomazia contro pastoralismo, curia contro diocesi, estabilishment contro rinnovamento. Veleni contro trasparenza. Dossier, ricatti, rapporti segreti. A leggere il conclave di carta – e a crederci – ci sarebbe da restare basiti...

   Salvatore Mazza: Il «conclave di carta» dei politici e degli apocalittici

Solo 13 su 115 cardinali elettori si trovano su Twitter. Il cardinale Louis Antonio Gokim Tagle il più popolare su Facebook

   ZENIT: Quali cardinali si possono trovare su Facebook e Twitter 

Quali sono i criteri per scegliere il miglior candidato ad essere eletto Pontefice? E quali i problemi più urgenti che dovrà affrontare?

   Antonio Gaspari: Quali i criteri per votare il nuovo Pontefice?

Lezioni dal Conclave, di Alberto Melloni, in onda domenica 3 marzo alle 13.00 su Rai3 e lunedì 4 marzo alle 23.00, su Rai Storia – Digitale terrestre ch54 e TivùSat
La storica decisione di Papa Benedetto XVI, che il 28 febbraio si è dimesso dal soglio pontificio, pone la Chiesa di fronte ad uno dei momenti più importanti e delicati della sua storia millenaria. Nella terza puntata il professor Alberto Melloni, storico e saggista, racconta aneddoti legati al passato e si sofferma sull’importanza strategica del ruolo del Vescovo di Roma, cambiato storicamente nel corso dei secoli, sulla funzione papale nella sua chiave dogmatica e nel suo significato politico. Come sono stati gli ultimi conclavi, quelli che hanno portato al soglio pontificio Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI? L’episodio approfondisce le dinamiche delle votazioni del Conclave. «Per eleggere il Papa – spiega Melloni – servono i due terzi dei voti dei Cardinali riuniti». La storia delle elezioni più importanti, a partire dai Papi eletti a Viterbo, fino alle più recenti, in particolare quelle dei Papi del Novecento, è al centro di questa puntata, nella quale si prova anche a capire come Giovanni Paolo II prima e Benedetto XVI poi hanno cambiato le procedure di elezione del Pontefice.

   RAI3: Lezioni dal Conclave (video)


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I NOSTRI TEMPI


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“Un pane più grande del sole” di don Virginio Colmegna - Milano 7 marzo 2013 incontro-spettacolo Intorno al cibo – “Non somigliava a un mangiatore di pane”


“Era una cosa mostruosa, enorme, non assomigliava ad uomo che si nutre di pane”. È così che nell’Odissea, nel libro IX, viene descritto Polifemo. È attraverso il pane che si distingue chi è umano e chi non lo è ed è partendo da questi versi che nasce l’incontro del Piccolo Teatro cui parteciperò giovedì, “Intorno al cibo”, con Marco Paolini ed Eva Cantarella. Al centro di questo appuntamento della rassegna “Ulissi” ci sarà il concetto di cibo, l’idea di mangiare pane come gesto di appartenenza alla comunità degli uomini.
Ci è sembrato quindi naturale, come Casa della carità e CeAS, cogliere questa occasione per aggiungere a questa importante riflessione culturale anche la nostra esperienza quotidiana di accoglienza. Per questo, giovedì, chi arriverà al Teatro Strehler riceverà in dono un piccolo panino. È fatto dalle donne rom accolte dalla Casa della carità e dal CeAS. Sono persone che, in questi anni, con le loro famiglie, hanno fatto dei percorsi positivi di autonomia e inclusione. Sono “Ulissi” che, hanno compiuto e, in alcuni casi stanno ancora compiendo, un viaggio di ritorno verso la piena cittadinanza.
È un gesto piccolo che però vorremmo servisse a cambiare sguardo...
S’io facessi il fornaio
vorrei cuocere un pane
così grande da sfamare
tutta, tutta la gente
che non ha da mangiare.
Un pane più grande del sole,
dorato, profumato
come le viole.
Un pane così
verrebbero a mangiarlo
dall’India e dal Chilì
i poveri, i bambini,
i vecchietti e gli uccellini.
Sarà una data
da studiare a memoria:
un giorno senza fame!
Il più bel giorno di tutta la storia.
Gianni Rodari

   “Un pane più grande del sole”

Per far fronte alle numerose richieste da parte del pubblico si terrà al Teatro Strehler, e non al mercato rionale di Piazza Wagner come precedentemente annunciato, il prossimo incontro-spettacolo del ciclo Ulissi / Viaggio nelle odissee, la rassegna a cura di Marco Rampoldi organizzata dal Piccolo Teatro in collaborazione con il Comune di Milano.
L'appuntamento è confermato per giovedì 7 marzo 2013 alle 17.30: tema dell’incontro-spettacolo Intorno al cibo – “Non somigliava a un mangiatore di pane”, con le letture di Marco Paolini e le riflessioni di don Virginio Colmegna e di Eva Cantarella.
Dal mercato rionale di piazza Wagner sarà comunque possibile seguire l’incontro in diretta dallo Strehler attraverso tre postazioni video.
L’incontro-spettacolo è a ingresso libero con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento dei posti disponibili. 
Per prenotare scrivere a comunicazione@piccoloteatromilano.it

   Per saperne di più: Ulissi, viaggio nelle odissee.


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6 marzo Giornata europea dei Giusti.


Il 10 maggio il Parlamento di Strasburgo ha approvato la Dichiarazione scritta che istituisce il 6 marzo come Giornata europea in memoria dei Giusti.
Il concetto di Giusto, nato dall’elaborazione del memoriale di Yad Vashem per ricordare i non ebrei che sono andati in soccorso degli ebrei, diventa così patrimonio di tutta l’umanità.
Il termine “Giusto” non è più circoscritto alla Shoah ma diventa un punto di riferimento per ricordare quanti in tutti i genocidi e totalitarismi si sono prodigati per difendere la dignità umana.
Il significato di questa decisione richiama uno degli elementi fondanti della cultura europea: il valore dell’individuo e della responsabilità personale.
Quanto affermato nella Bibbia, “chi salva una vita salva il mondo intero”...

   LA MEMORIA DEI GIUSTI E LA NOSTRA IDENTITÀ EUROPEA di Gabriele Nissim

   CELEBRAZIONI IN EUROPA E IN ITALIA

   Clicca qui per vedere la mappa aggiornata delle iniziative

   Per saperne di più visita il sito Gaiwo la foresta dei Giusti



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8 marzo, Festa della donna?



La giornata internazionale della donna non è solo un giorno in cui si regalano mimose ma un'occasione preziosa per ricordare al pianeta a che punto siamo con la tutela dei diritti di quella che è di fatto - e senza inutili vittimismi - ancora un "soggetto debole" della società. Un soggetto debole che è tale solo perché spesso violato, denigrato, messo in secondo piano rispetto all'uomo. Ma che, al di là delle opportunità, racchiude in sé una forza straordinaria, capace di stupire e cambiare il mondo ogni giorno...

   8 marzo, sorrisi e rabbia Le mimose non bastano

Festa? Non vorrei raffreddare i cortesi bollori di chi si appresta a saccheggiare mimose e papaveri da donare all’amata, ma mai come quest’anno parlare di festa sembra appropriato come parlare di un hamburger di cavallo a un fantino...

   8 marzo, Festa della donna? Ma quando mai

Un 8 marzo non basta per occuparsi di problemi delle donne e dellaviolenza contro le donne. Domani le operatrici dei centri antiviolenza si rimboccheranno le maniche come sempre ed organizzeranno diverse iniziative, creeranno occasioni di incontro e di confronto sul loro lavoro e sulla loro esperienza del problema della violenza...

   Festa della donna, un 8 marzo non basta. I numeri della violenza contro le donne

... per onorare la donna (amica, collega,moglie, madre o sorella) non occorre me lo ricordi l’8 marzo:amore e rispetto dovrebbero appartenere sempre al bagaglio civile di ogni uomo. Che non deve assolutamente sentirsi obbligato ad offrire il solito mazzolino di mimose,appunto, per sentirsi al riparo di ogni critica. Anzi, trovo il tutto formale, al limite con l’ipocrisia: sceneggiata maschilista dietro la quale ognuno si sente (o dovrebbe sentirsi) al riparo di ogni critica...

   Festa della donna, radici profonde e rituali commerciali


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8 marzo, Festa della donna



Dedicato alle donne

Tieni sempre presente che
la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni.
Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
...

Madre Teresa di Calcutta


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Beata la donna...



Beata la donna

Beata la donna
cosciente della propria femminilità
propria missione nella chiesa e nel mondo.
Beata la donna
chiamata a trasmettere e a custodire la vita
in maniera umile e grande.
Beata la donna
che esercita la propria responsabilità
nella famiglia, nella società e nel mondo.
...



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Un milione di donne sotto altrettante bandiere rosa. Un unico colore per dire, a un Paese che stenta a guardarle in faccia, di considerarle per ciò che sono: risorse preziose di cui non si può fare a meno...

   Alessia Guerrieri:  «Se non ora quando» La mimosa rifiorisce

Tra i migranti in Italia le donne occupano un primo piano, anche se costituiscono spesso i soggetti più deboli e fragili: ormai metà dell'immigrazione italiana ha un volto femminile, con quasi due milioni e 500mila donne. A sottolinearlo è Migrantes, secondo cui la Giornata dell'8 marzo costituisce un'occasione importante per sottolineare la necessità di un approcccio di genere allo studio delle migrazioni «con un'attenzione fondamentale alla tutela dei diritti delle donne contro ogni forma di violenza e di sfruttamento»...

   AVVENIRE: Migrantes: non dimentichiamo il dramma delle donne migranti

Senza il contributo delle donne, la storia del Cristianesimo sarebbe stata ben diversa. È la constatazione che alcuni anni fa Benedetto XVI fece durante un’udienza generale. Nel giorno della festa della donna,Alessandro De Carolis ripropone in questo servizio alcune delle riflessioni del Papa emerito dedicate al “genio femminile” e alla sua incidenza nella Chiesa e nella società

   RADIO VATICANA: Benedetto XVI: storia del cristianesimo diversa senza la presenza delle donne (testo+audio)

Il Centro italiano femminile punta sul protagonismo femminile per rinnovare il Paese nella democrazia e nella responsabilità. Il presidente Campanile Savatteri. ''Abbiamo invocato la presenza delle donne in politica, adesso nell'ultima tornata elettorale molte sono state elette. Mi auguro che sappiano e possano fare la loro parte in quanto donne e non sia ancora una volta un ripetere un modello maschile''

   SIR: Noi, cittadine. E credenti

Riflettere sulla vita religiosa al femminile nel giorno in cui tutto il mondo festeggia l'altra metà del cielo. Che senso ha, oggi, votare la propria vita a Dio e al prossimo?

   Eugenia Bonetti: Suora, colei che osa il futuro

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FEDE E
SPIRITUALITA'





“Ecco faccio una cosa nuova”

Convertirsi

HOREB n. 63 - 3/2012


TRACCE DI SPIRITUALITA'
A CURA DEI CARMELITANI

"Il termine conversione oggi sembra essere fuori dal lessico comune dei cristiani. Eppure la conversione è esperienza che dovrebbe qualificare l’intera esistenza cristiana. Essa è un riconoscersi peccatori, ma accorgersi, nello stesso tempo, di essere avvolti e amati dallo sguardo di Dio che in tutto il discorso biblico si manifesta come Padre-Madre amante, e il suo amore si fa gesto che raccoglie, guarisce, nutre, accarezza, accompagna.
«Bruna sono, ma bella» (Cant 1,5), confida la creatura nel Cantico dei Cantici. È la confessione di chi sta vivendo una situazione di smarrimento e di avvilimento, di inaridimento interiore, di drammatico oscuramento, provocato nella sua vita dal peccato. 
Eppure confida che non c’è oscurità che le sottragga quella bellezza di cui in un passato ancora più remoto, di quello che è stato segnato dal suo fallimento, qualcuno l’ha guardata e l’ha amata.
Dall’oscurità del suo peccato, intravede nella misericordia di Dio un raggio di luce che la sta tirando fuori da una situazione di morte e la sta facendo rinascere come persona nuova. Per questo si dichiara anche “bella” perché coltiva una incrollabile fiducia che chi l’ha creata ancora la guarda con straordinario affetto, l’abbraccia e la rende partecipe della sua bellezza.
Convertirsi, per chiunque, è accorgersi di questo sguardo di Dio che si manifesta in Cristo Gesù, nel suo mistero di amore. Convertirsi è sentirsi amati e tirati fuori da un io che si affaccia alla vita come rinchiuso entro l’ambizione di possedere persone e cose a proprio vantaggio, è sentirsi liberati dell’illusoria volontà di fondare il senso del proprio esistere in se stessi. Nello stesso tempo, è accoglienza dello Spirito del Signore Gesù che chiede alla creatura la libera decisione di consegnarsi alla sua Parola fatta carne, e di consentire che essa si incida nella sua esistenza e determini la sua storia. 
Convertirsi è partecipare al mistero pasquale, che introduce alla vita nuova dei figli di Dio, apre a relazioni di gratuità nella chiesa e nella società, e proietta verso un avvenire imprevedibile.
Da questo orizzonte muove l’articolarsi della monografia ....  (EDITORIALE)


   Editoriale (pdf)

   Sommario (pdf)


E' possibile richiedere copie-saggio gratuite:
CONVENTO DEL CARMINE
98051 BARCELLONA P.G. (ME)
E-mail: horeb.tracce@alice.it



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Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto
I MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ 2013
IL VANGELO NARRATO PER TEOFILO L'AMICO DI DIO
 Lettura del Vangelo di Luca



Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto 

I MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ 2013

Dal 23 Gennaio al 13 Marzo presso la sala del convento dalle ore 20.00 alle ore 21.00
 
IL VANGELO NARRATO PER TEOFILO L'AMICO DI DIO
 Lettura del Vangelo di Luca


Leggi il calendario degli incontri (pdf)



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"Un cuore che ascolta - lev shomea' " - n.13 di Santino Coppolino



RUBRICA 
Un cuore che ascolta - lev shomea'
"Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male"  (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo della Domenica di Santino Coppolino

III DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO C) 

Vangelo:  Lc 13, 1-9

"Ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo".
Conversione, per Gesù, è sempre cambiamento di mentalità, è lo sconvolgimento del nostro modo violento di vedere la vita, di entrare in rapporto con gli altri per trasformarci in autentici figli del Padre, guidati solo dal suo amore.
Continuare a vivere da violenti, farà di noi dei servi della morte e ci condurrà alla distruzione.
Due episodi di cronaca fanno da esempio a Gesù, per parlarci ancora una volta della misericordia del Padre.
Il massacro di alcuni Galilei -notoriamente gente bellicosa- nel Tempio, da parte di Pilato, e il crollo di una torre su 18 abitanti di Gerusalemme...


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Il 3 marzo 1943 nasce a Castel Boglione Enzo Bianchi.
AUGURI A ENZO BIANCHI!

  Enzo Bianchi, il monaco di Bose (video)

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"La parabola di comunione di Enzo Bianchi" di Christian Albini


Ieri, 3 marzo 2013, Enzo Bianchi ha compiuto settant'anni. E' un'età importante che consente di gettare uno sguardo ampio sulla vita di una persona.
Mi sembra un'occasione per mettere a fuoco, per quel che posso, alcune colonne portanti della vicenda e del messaggio del priore di Bose. Personalmente, lo ritengo una voce importante per la chiesa come per la polis, anche se suscita l'ostilità di alcuni.
Vale la pena, allora, provare ad abbozzare un profilo d'insieme, per andare al di là delle semplificazioni dovute agli attacchi astiosi, ma anche agli schematismi in cui la notorietà può ingabbiare una persona. Mi limito a un elenco per accenni, in base a quella che è la mia percezione, facendo riferimento ai suoi testi. Ne risulta, nelle intenzioni, una piccola guida ragionata alla produzione di Bianchi.

    La parabola di comunione di Enzo Bianchi di Christian Albini

Tra i nostri numerosi post dedicati a P. Enzo Bianchi ed alla Comunità di Bose riproponiamo:
  • Enzo Bianchi e la comunità di Bose nel dossier del mese di Settembre di “Jesus”
  • Bose, ovvero la pratica della bellezza
  • Enzo Bianchi: Una vita da priore


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CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni

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Il Cortile del dialogo e il Dio sconosciuto: intervista al cardinal Ravasi


Il Cortile dei gentili compie due anni (il primo incontro si svolse a Parigi il 24-25 marzo 2011) ed è tempo per i primi bilanci. Abbiamo allora incontrato colui che - raccogliendo l’invito di papa Benedetto XVI - ha dato al Cortile forma e sostanza: il cardinale Gianfranco Ravasi. Nato nel 1942 a Merate (Lecco), dal 1989 al 2007 è stato Prefetto della Biblioteca Ambrosiana, imponendosi nel frattempo come uno tra i biblisti più noti al mondo. Dal 2007 è presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura.

Eminenza, può riassumere brevemente l’idea di fondo che sta all’origine del Cortile dei gentili, gli obiettivi principali di questa iniziativa e il motivo per cui è stata scelta questa denominazione?

Il Cortile dei gentili nasce da un suggerimento di Benedetto XVI, con quel famoso passaggio del discorso alla Curia Romana del 21 dicembre 2009: «Penso che la Chiesa dovrebbe anche oggi aprire una sorta di cortile dei gentili dove gli uomini possano in una qualche maniera agganciarsi a Dio, senza conoscerlo e prima che abbiano trovato l’accesso al suo mistero, al cui servizio sta la vita interna della Chiesa. Al dialogo con le religioni deve oggi aggiungersi soprattutto il dialogo con coloro per i quali la religione è una cosa estranea, ai quali Dio è sconosciuto e che, tuttavia, non vorrebbero rimanere semplicemente senza Dio, ma avvicinarlo almeno come Sconosciuto». Io non ho fatto altro che riprendere questa idea e svilupparla, soprattutto con lo scopo di creare uno spazio d’incontro tra credenti e non credenti. 
Quanto, poi, alla scelta del «nome» risulta evidente che il Santo Padre aveva davanti a sé l’immagine del tempio di Gerusalemme, che comprendeva uno spazio denominato appunto Cortile dei gentili, in cui potevano accedere anche le «genti», i pagani, i non circoncisi, senza distinzioni di cultura, lingua o professione religiosa, un luogo di incontro e di diversità in cui si poteva ascoltare e guardare ciò che gli ebrei dicevano e compivano nello spazio sacro a loro destinato (il Cortile degli Israeliti). Ma, alla fine, le mani non potevano stringersi, come avviene, invece, nel nostro «Cortile». 
Questa soluzione di incontro è, piuttosto, un frutto maturo colto dall’albero del cristianesimo. Infatti, Cristo è rappresentato, direi quasi «sceneggiato», da Paolo (Lettera agli Efesini 2, 14-18), nell’atto di abbattere il muro di separazione esistente tra i due popoli, facendo dei due un solo popolo. Credo sia il compito principale affidatoci: ricordare che esiste una base comune infinitamente superiore alle distinzioni, pur necessarie. Siamo tenuti ad affermare l’identità delle culture e delle prospettive, senza negare la comune radice umana.

  Il Cortile del dialogo e il Dio sconosciuto: intervista al cardinal Ravasi

Consulta alcuni dei nostri precedenti post sul Cortile dei Gentili:
  • “Arte, bellezza e trascendenza” - Cortile dei Gentili Barcellona 17 e 18 maggio
  • Fede, ateismo e irreligiosità in Italia - GENTILI SENZA CORTILE - "ATEI FORTI" E "ATEI DEBOLI" NELLA SICILIA CENTRALE
  • Assisi: Dialogo tra Giorgio Napolitano e Gianfranco Ravasi - Video e commenti
  • I giovani tra fede e nichilismo - Il Cortile dei Gentili ad Assisi
  • "Il dialogo interculturale e interreligioso per la pace" E.Affinati, G.Bosetti, Moni Ovadia, G. Zagrebelsky (VIDEO)
  • LA CHIESA ASCOLTA IL GRIDO DEI POVERI? Alex Zanotelli: Cosa ne abbiamo fatto del Vangelo? (VIDEO)


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CHE C’ENTRA LO IOR CON “L’AVVOCATO ARMATO”?


«Ci ha stupito e ci rammarica la decisione di affidare la nuova presidenza dello Ior all’avvocato Ernst von Freyberg (nella foto a destra, ndr), presidente dellaVoss Schiffswerft und Maschinenfabrik una società di Amburgo attiva nella cantieristica navale civile e militare». Lo affermano p. Efrem Tresoldi (direttore diNigrizia), p. Mario Menin (direttore di Missione Oggi) e p. Alex Zanotelli (direttore di Mosaico di pace), le tre riviste promotrici della Campagna di pressione alle “banche armate” (www.banchearmate.it) che dal 2000 svolge un attento monitoraggio delle operazioni di finanziamento e di sostegno al commercio di armamenti da parte degli istituti di credito.
«La scelta di nominare al vertice dell’Istituto per le opere di religione (Ior) il presidente di un’azienda produttrice di navi anche militari, ci appare lontana da quanto affermato da Benedetto XVI nel suo primo messaggio per la Giornata mondiale della pace (1 gennaio 2006) in cui evidenziava “con rammarico i dati di un aumento preoccupante delle spese militari e del sempre prospero commercio delle armi, mentre ristagna nella palude di una quasi generale indifferenza il processo politico e giuridico messo in atto dalla Comunità Internazionale per rinsaldare il cammino del disarmo”» – notano i direttori delle tre riviste.
«La nomina, dopo diversi mesi, del nuovo presidente dello Ior in un momento come questo nel quale papa Benedetto XVI ha pubblicamente annunciato la sua rinuncia al ministero papale, ci appare come una pesante ipoteca per il suo successore: anche la conferma, in questo delicato momento, dell’incarico agli altri quattro membri del Consiglio di Sovrintendenza dello Ior, ci appare inopportuna per favorire quel rinnovamento dell’Istituto per le opere di religione tanto auspicato da ampi settori del mondo cattolico e non solo»...

  CHE C’ENTRA LO IOR CON “L’AVVOCATO ARMATO”?


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Non solo le riviste cattoliche missionarie e pacifiste animatrici della campagna di pressione alle banche armate – Nigrizia, Missione Oggi e Pax Christi – si schierano contro la nomina del nuovo presidente dello Ior, ma anche la comunità di base delle Piagge di Firenze, che, dopo aver listato a lutto la bandiera della pace che avvolge l’altare della celebrazione eucaristica, lancia un appello aperto alla firma di tutti (può essere sottoscritto inviando una e-mail alla redazione della nostra rivista: info@adista.it).

  ADISTAI Cristiani si ribellino. Appello della comunità delle Piagge contro la nomina di Von Freyberg


Irrompe nel pre Conclave la questione finanze: chiesta maggiore trasparenza

  Marco Bardazzi e Andrea Tornielli"Dopo Gotti basta italiani". Così lo Ior finì ad un tedesco

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Riparte il futuro - doppio appello di don Luigi Ciotti




Alla vigilia delle elezioni ci eravamo lasciati con un numero e un impegno: 878 candidati trasparenti – aderenti alla campagna Riparte il futuro promossa da Libera e Gruppo Abele – disposti a perseguire la lotta alla corruzione in Parlamento, qualora eletti.
Il risultato delle elezioni dimostra come la richiesta dei 155.000 cittadini che hanno firmato la petizione dal 16 gennaio ad oggi rispecchi un bisogno diffuso dell’elettorato italiano:sono ben 274 i parlamentari trasparenti che occuperanno il 30% delle poltrone di Camera e Senato, su tutto l’arco parlamentare. Un fronte trasversale, munito di braccialetto bianco al polso come simbolo dell’impegno preso, che dovrà guidare all’interno delle Istituzioni la lotta alla corruzione: a cominciare dalla riforma art. 416 tersullo scambio elettorale politico-mafioso, entro i primi 100 giorni di governo.
Per schieramento politico sono: Partito Democratico 66,1% (181 parlamentari), Movimento 5 stelle 15% (41), SEL 13,1% (36), Scelta Civica con Monti 2,6% (7), PDL 1,5% (4), SVP 0,7% (2), Fratelli d’Italia, Centro Democratico, Lega Nord 0,4% (1).
C’è dunque un tema su cui esiste già un consenso trasversale nel nuovo parlamento che andrà a comporsi. Ed è un tema chiave per il fatidico cambio di marcia di cui il Paese ha bisogno, non meno importante di altri impegni legislativi o governativi. 

  In parlamento sono 274 i braccialetti bianchi contro la corruzione.

“La corruzione è la peste del nostro Paese”. Don Luigi Ciotti, promotore con Libera e Gruppo Abele della campagna Riparte il futuro che in un mese e mezzo ha raccolto 150.000 firme di cittadini contro la corruzione e 878 adesioni da parte dei candidati di tutti partiti, rivolge un doppio appello:
“Ai 275 parlamentari che si sono presi l’impegno (il 29% delle Camere) affinché perseguano in Parlamento la lotta alla corruzione cominciando dalla modifica dell’articolo 416 ter sullo scambio elettorale politico-mafioso.
E ai cittadini affinché verifichino, monitorino, incoraggino e sostengano l’operato dei parlamentari perché questo possa avvenire. Continuiamo a firmare e moltiplichiamo, tra i tanti amici che ci circondano, questa coscienza e questa responsabilità”
Appello di don Ciotti a cittadini e parlamentari: “moltiplichiamo questa coscienza e questa responsabilità”

  video

Vedi anche i nostri precedenti post:
  • Senza corruzione "Riparte il Futuro" - Campagna di Libera e Gruppo Abele - Appello di don Ciotti
  • Don Luigi Ciotti da Gad Lerner a ZETA


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 SANTA SEDE
 

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Esercizi spirituali quaresimali per il Papa e la Curia Romana guidati dal Card. G.Ravasi - Quinta, sesta e settima meditazione


Esercizi Spirituali guidati dal Card. Gianfranco Ravasi

Dal 17 al 23 febbraio 2013, si sono tenuti nella Cappella Redemptoris Mater in Vaticano, gli Esercizi spirituali quaresimali per il Papa e la Curia Romana. Gli Esercizi sono stati predicati dal cardinale Gianfranco Ravasi, sul tema: "Ars orandi, ars credendi. Il volto di Dio e il volto dell'uomo nella preghiera salmica".

QUINTA MEDITAZIONE
"LA STORIA COME SEDE DELLA TEOFANIA DI DIO"

  GUARDA / ASCOLTA LA MEDITAZIONE INTEGRALE (video)

SESTA MEDITAZIONE
"IL DIO DAVVERO NECESSARIO" (IL MESSIA)

  GUARDA / ASCOLTA LA MEDITAZIONE INTEGRALE (video)

SETTIMA MEDITAZIONE

  GUARDA / ASCOLTA LA MEDITAZIONE INTEGRALE (video)

Vedi i nostri precedenti post:
  • "NON STRUMENTALIZZARE DIO PER IL POTERE" Benedetto XVI - Gli esercizi spirituali con Gianfranco Ravasi
  • Benedetto XVI impegnato negli Esercizi Spirituali guidati dal Card. G.Ravasi - Prima meditazione
  • Benedetto XVI impegnato negli Esercizi Spirituali guidati dal Card. G.Ravasi - Seconda meditazione
  • Benedetto XVI impegnato negli Esercizi Spirituali guidati dal Card. G.Ravasi - Terza meditazione
  • Benedetto XVI impegnato negli Esercizi Spirituali guidati dal Card. G.Ravasi - Quarta meditazione


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Dio può dare le dimissioni? di Carlo Molari


Le dimissioni di Benedetto XVI hanno sorpreso tutti, ma sorprendenti sono anche alcune reazioni di coloro che hanno visto nel gesto del Papa un atto teologicamente rilevante. Eugenio Scalfari, ad esempio, ha parlato di rivoluzione e della conseguente scomparsa degli ostacoli nel cammino verso l'unità da parte delle Chiese orientali perché con questa decisione Benedetto XVI avrebbe demitizzato la sua funzione di successore di Pietro nella Cattedra di Roma. Egli scrive: «Ma qual è la natura e quali saranno le conseguenze di questa rivoluzione? La natura è evidente: la Chiesa si laicizza. Il Papa è stato finora considerato all'interno della Chiesa e della comunità dei credenti, come Vicario di Cristo in terra e, infatti, quando parla 'ex cathedra' su questioni di fede la sua parola è infallibile come decretò il Concilio Vaticano I del 1870» (Repubblica, 12 febbraio). Secondo Scalfari da questo gesto apparirebbe che non esiste «il rapporto diretto tra il Capo della Chiesa e il Figlio di Dio», perché la decisione del Papa mette in chiaro che «l'autorità del Vescovo di Roma su tutta la cristianità non deriva da altro che dall'elezione in conclave da parte dei cardinali, una cerimonia del tutto laica... Le conseguenze di questa secolarizzazione e laicizzazione riguardano la distribuzione dei poteri all'interno della Chiesa: in parallelo con la diminuzione del ruolo del Papa aumenterà quella dei Concili e dei Sinodi, cioè delle assemblee dei Vescovi» (ib.).
Certamente ci sono stati periodi nei quali in certi ambienti ecclesiali si era diffuso un modo miracoloso o soprannaturale di interpretare il ministero del Papa. Negli spazi liberi del Blog del giornalista Andrea Tornielli un intervento ha citato il vecchio dizionario ecclesiastico di Lucio Ferrari che scriveva: «Il papa è di tale dignità e altezza che è non semplicemente un uomo, ma, per così dire, Dio, e il Vicario di Dio... quale re del cielo, della terra e dell'inferno. Il papa è, per così dire, Dio sulla terra... Il papa può a volte contrastare la legge divina». Il lettore ironicamente si chiede: «Atroce dilemma: Dio può dare le dimissioni?».
Ma da tempo queste esaltazioni di carattere quasi idolatrico sono scomparse dal linguaggio ecclesiale e non sono mai entrate nel linguaggio teologico. In realtà la decisione di Benedetto XVI non cambia nulla circa la teologia del Papato, ma piuttosto riflette gli sviluppi dottrinali già avvenuti nella teologia del postconcilio circa i ministeri ecclesiali...

  Dio può dare le dimissioni? di Carlo Molari


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 SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"


Dal sito della Santa Sede un dono a tutti per ricordare Benedetto XVI...

     BENEDICTUS XVI

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Alla fine l’anziano cardinale tedesco, per lunghi anni guardiano della più rigida dottrina dogmatica e morale cattolica – e papa dall’età di 76 anni – ha gettato la spugna.
Subito dopo la morte di Giovanni Paolo II, nell’imponente scenario del Colosseo, in mondovisione, Ratzinger si era candidato, di fatto, a prendere il posto di Wojtyla col proposito di ricondurre la Chiesa nel contesto dottrinale e disciplinare del Concilio di Trento. Già da prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (Cdf) aveva combattuto la teologia scaturita dal Vaticano II ma, candidandosi papa al di sopra delle parti, sceglie un obiettivo più scioccante per l’opinione pubblica: la “sporcizia” nella Chiesa, quella sotto gli occhi di tutti e quella nascosta.

  Giovanni AvenaLa barca di Pietro, nave senza nocchiero in gran tempesta


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Intervista a una delle gole profonde dei dossier di Vatileaks: "Non riusciranno a insabbiare tutto. Se abbiamo fatto uscire i documenti dall'appartamento del Papa è stato per un'operazione trasparenza nella chiesa"
... La sua rinuncia è quindi una sconfitta o una vittoria?
"È una sfida. Alla Chiesa cattolica e alla Curia, perché facciano bene. E per realizzare quello che a lui non è riuscito: una Chiesa libera, forte e trasparente. Libera da interessi privati, anche di alcuni cardinali. Libera dallo scacco della "malagestio" che negli anni passati ha caratterizzato alcune operazioni dello Ior. Per una Chiesa capace di tornare a parlare ai fedeli. Gli stessi fedeli che oggi non vanno più in Chiesa. Sarà una sconfitta se determinati equilibri si manterranno. Una vittoria se il gesto estremo del pontefice segnerà la fine di un declino. Dando l'opportunità al suo successore di ripartire da zero"...

  Marco AnsaldoVaticano, parla uno dei corvi: "Siamo in 20, presto altre verità"

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  1) La newsletter è settimanale;

 

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      http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm

 

  3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm