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N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili
(di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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Speciale
Pagina in continuo aggiornamento
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Prima
assemblea dei cardinali senza papa: la cattedra del successore di
Pietro è vacante. Abbiamo visto e ascoltato Benedetto XVI mentre
deponeva il peso del ministero di presidenza e di comunione della
chiesa cattolica dopo otto anni, indubbiamente tribolati e segnati da
fatti, eventi, situazioni che hanno affaticato chi aveva il compito di
guidare la barca della chiesa.
Ormai
Benedetto XVI non è più papa, né sommo pontefice, né servo dei servi di
Dio, né vescovo di Roma: è soltanto il vescovo emerito di Roma, come
recita il linguaggio ecclesiastico, perché il papa è uno e uno solo e
lo è dall’accettazione dell’elezione fino alla morte o alla sua
rinuncia. La situazione inedita che si è presentata alla chiesa con la
rinuncia aprirà a confusioni di linguaggio: si daranno al vescovo
Joseph Ratzinger – che è vescovo della chiesa di Dio fino alla morte –
attributi e titoli non adeguati o addirittura svianti. Colui che fu
papa ora è, come ha detto lui stesso, un “pellegrino” nel cammino verso
il regno, un pellegrino tra altri fratelli e non più al di sopra di
loro, un uomo, cristiano e vescovo cui va l’affetto fedele e la
gratitudine per la sua testimonianza di decentralizzazione di se stesso
rispetto a Cristo, unico Signore. Ma non si proiettano più su di lui le
attese che devono andare a colui che sarà il nuovo vescovo di Roma...
Esercizi di sincerità di Enzo Bianchi
Visita il sito Il Conclave in
cui sono riportati i testi giuridici e liturgici più significativi
riguardanti la Sede Vacante e il Conclave, correlati da alcune
riflessioni di don Ivan Grigis.
Conclave 2013: la geografia degli elettori che entreranno nella Cappella Sistina
Vedi anche il nostro precedente post:
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PRIMA CONGREGAZIONE GENERALE
4/3/2013
“Un
clima positivo, sereno, promettente”. Sono cominciate così le
Congregazioni generali del Collegio cardinalizio, una sorta di “pre
Conclave”, informale e con la presenza di tutto il Collegio -
attualmente composto di 207 porporati - e non solo dei 115 cardinali
elettori. Tra i primi atti dell’inizio della Sede Vacante, un messaggio
- di imminente pubblicazione - da inviare al Papa emerito, “un pensiero
per lui accolto con molta naturalezza e spontaneità” dai 142 cardinali
presenti alla prima Congregazione. A riferirne, nel briefing di oggi, è
stato padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa
Sede.
Il
giuramento. Alla prima Congregazione generale del Collegio
cardinalizio, iniziata oggi alle ore 9.30 presso l’Aula nuova del
Sinodo, erano presenti 142 cardinali, di cui 103 cardinali elettori.
Mancano dunque ancora 12 cardinali elettori, per raggiungere il totale
di 115. “Sono in arrivo tra oggi pomeriggio e domani mattina”, ha
assicurato padre Lombardi. La prima Congregazione generale, presieduta
dal decano Angelo Sodano, dal camerlengo Tarcisio Bertone e dal
segretario del Collegio cardinalizio, Lorenzo Baldisseri, è cominciata
- dopo il canto del “Veni Creator Spiritus”, la preghiera e alcuni
indicazioni tecniche - con un breve saluto del decano, che “ha
ricordato l’importanza di questo evento e il significato che ha per la
Chiesa”. Poi c’è stato il giuramento dei cardinali, circa l’osservanza
delle indicazioni contenute nella “Universi Dominici Gregis” e
l’osservanza del segreto. Il giuramento è stato letto dal decano e
confermato da ognuno dei 142 cardinali presenti oggi, che sono passati
a turno sotto il tavolo della presidenza. I cardinali hanno preso posto
in aula secondo l’ordine di precedenza dei loro tre ordini: vescovi,
presbiteri e diaconi. La traduzione simultanea è stata garantita in
cinque lingue: italiano, francese inglese, spagnolo e tedesco.
Tempo del discernimento
Ascolta
il servizio di Benedetta Capelli per Radio Vaticana con le
dichiarazioni di Padre Federico Lombardi: Prima Congregazione dei
cardinali: clima di grande serenità, sarà inviato un messaggio al Papa
emerito (audio mp3)
Prima Congregazione Generale dei cardinali in vista del Conclave (video)
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“Riconoscenza di tutta la Chiesa” per
l’”instancabile lavoro nella vigna del Signore”. È la “gratitudine”
espressa al Papa emerito dal Collegio cardinalizio, nel telegramma
letto dal cardinale decano Angelo Sodano durante la terza Congregazione
generale di oggi. “I padri cardinali riuniti in Vaticano per le loro
Congregazioni generali in vista del prossimo Conclave – il testo del
messaggio, letto oggi ai giornalisti da padre Federico Lombardi,
direttore della sala stampa della Santa Sede – Le inviano in coro un
devoto saluto con l’espressione della loro rinnovata gratitudine per
tutto il Suo luminoso ministero petrino e per l’esempio loro dato di
una generosa sollecitudine pastorale per il bene della Chiesa e del
mondo”. “La loro gratitudine – prosegue il telegramma – vuole
rappresentare la riconoscenza di tutta la Chiesa per il suo
instancabile lavoro nella vigna del Signore”. “I membri del Collegio
cardinalizio – la conclusione del testo – confidano infine nelle sue
preghiere per loro, come per tutta la Santa Chiesa”...
Un'iniziativa che ha successo in rete... "Adotta un cardinale" !!!
Conclave 2013/ Adotta un cardinale: il sito per sostenere con la preghiera gli elettori
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Quarta Congregazione generale
6/3/2013
Quarta
Congregazione generale dei cardinali in Vaticano in vista del Conclave
per l’elezione del nuovo Pontefice. A conclusione della Congregazione,
il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha
incontrato i giornalisti.
il
servizio di Giancarlo La Vella per Radio Vaticana:Quarta Congregazione.
Padre Lombardi: nessuna fretta per il Conclave, ma preparazione adeguata (audio)
Fervono
i lavori delle Congregazioni generali. Quei cardinali che tra qualche
giorno, come fu nel 2005, si affacceranno dai loggiati di San Pietro a
far corona con le loro vesti rosse, dopo l’elezione del nuovo Papa, in
un clima di festa, sono al lavoro. Si confrontano sullo stato della
Chiesa e cominciano a delineare il profilo di chi tra pochi giorni
eleggeranno. Discutono, ascoltano, pregano. È un processo unico,
guardato con interesse e rispetto da tutto il mondo.
L’istituzione
più universale di questo mondo pure “globalizzato”, rinnova così, ed
anzi se possibile approfondisce e mostra a tutti, la sua dinamica di
unità e di collegialità. I cardinali stanno discutendo degli affari
della Santa Sede e dei diversi dicasteri e i loro rapporti con gli
episcopati, del rinnovamento della Chiesa alla luce del Concilio
Vaticano II, dello stato della Chiesa e delle esigenze della nuova
evangelizzazione nel mondo e nelle diverse situazioni culturali, come
si legge nei comunicati.
Unità e collegialità
In
occasione delle Congregazioni generali del Collegio cardinalizio, una
celebrazione di preghiera per la Chiesa si è tenuta questo pomeriggio,
presso l’Altare della Cattedra, nella Basilica di San Pietro. Alla
celebrazione, aperta anche ai fedeli, hanno preso parte i cardinali che
partecipano in questi giorni alle Congregazioni generali in vista del
Conclave. A presiedere i Vespri, il cardinale Angelo Comastri,
arciprete della Basilica vaticana.
il servizio di Debora Donnini per Radio Vaticana:Nella Basilica di San Pietro i cardinali riuniti in preghiera per la Chiesa (audio)
Vedi anche i nostri precedenti post:
- Verso il Conclave / 1
- Verso il Conclave / 2
- Verso il Conclave / 3
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JESUS, marzo 2013 Caro Diogneto - 51
Rubrica di ENZO BIANCHI
Quasi una lettera
Venerabili Padri, cardinali della Chiesa di Roma,
papa
Benedetto XVI, in piena libertà e consapevolezza, mettendo la sua vita
davanti a Dio, in obbedienza alle indicazioni dello Spirito santo, ha
rinunciato a svolgere ancora il ministero petrino perché le sue forze
hanno conosciuto, come in ogni anzianità, una diminuzione tale da
fargli discernere la possibilità di ritirarsi, in modo tale che un
altro possa svolgere con energie adeguate il servizio di comunione a
tutta la chiesa.
Così
Benedetto XVI ha permesso ancora una volta che la chiesa conoscesse il
suo cuore: il cuore di un cristiano che ama la chiesa più della propria
collocazione in essa, che sa distinguere fra la propria persona e il
ministero che Gesù Cristo ha voluto nella sua chiesa, ministero
essenziale per confermare i cristiani nella fede e compaginare la
comunione. È stato significativo che il giorno delle Ceneri, nella
liturgia penitenziale che apre il cammino quaresimale della conversione
e del ripudio del male e delle tentazioni che ci assalgono, il papa
abbia voluto la sua ultima liturgia pubblica per congedarsi dal popolo
in mezzo al quale lo Spirito santo lo aveva costituito come successore
di Pietro. Un invito dunque a tutta la chiesa e a voi cardinali ad
entrare in questo cammino di conversione in cui davanti a Dio ci si
deve interrogare ed esaminare innanzitutto sul rapporto con lui,
sull’ascolto della sua parola, per discernere soprattutto se si crede
che Cristo dimora in ciascuno dei suoi quale speranza della gloria (cf.
Col 1,27).
Nella
mia vita ho già seguito, in preghiera e con partecipazione viva, cinque
conclavi, e ora vivrò allo stesso modo anche questo conclave
quaresimale. Uno di voi, che mi è amico, mi ha detto: “Cosa ci diresti,
mentre ci accingiamo a compiere con timore e tremore questa elezione
papale?”. Con molta semplicità, con parresia, e a motivo della
conoscenza di numerosi tra voi cardinali, oso non certo darvi consigli
sulla vostra scelta ma, da semplice monaco, indirizzarvi queste
richieste condivise da tanti fratelli e sorelle...
Quasi una lettera di Enzo Bianchi
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Che
cosa sta succedendo in Vaticano? Le notizie e le voci, grazie alla
rete, si susseguono come mai prima d'ora. Danno l'impressione di una
situazione in movimento, un vero e proprio conclave informale che è già
iniziato. Se nel 2005, i sostenitori di Ratzinger avevano preparato il
terreno per la sua elezione, presentandolo come il successore naturale
di Giovanni Paolo II, con un ruolo decisivo da parte della curia, oggi
il quadro sembra più fluido e frammentato. Si sa che negli ambienti
curiali le divisioni si sono approfondite e altri protagonisti stanno
emergendo.
Provo a riassumere alcuni fatti.
Da
più parti sono venute richieste di prendere tempo per confrontarsi e
saperne di più anche sugli scandali veri o presunti. La data d'inizio
del conclave non è stata ancora fissata per l'assenza di alcuni
elettori, che molti ritengono una scelta "strategica" per consentire un
prolungamento. I tempi brevi favorirebbero, invece, le candidature
precostituite.
Gli
statunitensi sono al centro dell'attenzione per il loro stile
comunicativo (più organizzato, dinamico ed estroverso) e la capacità di
fare squadra...
Il conclave informale di Christian Albini
In Vaticano (ovvero al cardinale camerlengo Tarcisio
Bertone) non è piaciuta la conferenza stampa tenuta dai cardinali
statunitensi al Collegio Nordamericano di Roma il 5 marzo. E così il
successivo appuntamento con i giornalisti, previsto ieri, è stato
frettolosamente annullato.
È un sintomo del nervosismo e delle divisioni fra i cardinali. Quelli a
stelle e strisce non hanno mai accettato il calendario accelerato
voluto dal camerlengo e da molti fra gli uomini di curia. È necessario,
hanno fatto sapere, prendersi tutto il tempo necessario per discutere
con calma, specie alla luce dello scandalo Vatileaks e delle vicende
riguardanti lo Ior. Su questa linea molti fra gli stranieri,
soprattutto fra coloro che vivono molto lontano da Roma. A questi
cardinali sono arrivate solo voci di seconda o terza mano sugli
avvenimenti degli ultimi mesi, e ora vogliono vederci chiaro, anche
parlando a tu per tu con i tre cardinali che hanno fatto parte della
commissione d'inchiesta, ovvero Herranz, Tomko e De Giorgi. Inoltre i
non curiali sono convinti che sia arrivato il momento di impostare una
riflessione seria sul governo centrale della Chiesa in relazione con
gli episcopati locali. Non si tratta soltanto di scegliere il nuovo
papa, ma di chiarire che cosa deve essere il papato. E il momento per
farlo è proprio questo...
Conclave, non solo un nome di Aldo Maria Valli
Vedi anche i nostri precedenti post:
- Verso il Conclave / 1
- Verso il Conclave / 2
- Verso il Conclave / 3
- Verso il Conclave / 4
- JESUS, marzo 2013 - "Caro Diogneto - 51" Quasi una lettera di Enzo Bianchi
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Il dossier di FAMIGLIA CRISTIANA da oggi in edicola
Le sfide per il nuovo Papa
La Chiesa si misura con una crescente perdita di credibilità. Che fare?
Abbiamo chiesto un parere ad autorevoli esponenti del mondo cattolico.
Ecco le priorità da cui ripartire.
E’
finita l’attesa. I cardinali hanno deciso: il Conclave per scegliere il
successore di Benedetto XVI avrà inizio martedì 12 marzo.
Fissata a martedì 12 marzo la data di inizio Conclave
Guarda la nuova mappa interattiva dei cardinali elettori
I Cardinali del Conclave
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Un cristianesimo in forte
crescita, rappresentato da 11 cardinali. La forte connotazione
spirituale, le insidie del confronto con l'islam.
I 115 cardinali sono pronti per scegliere il nuovo Papa
Era inevitabile, forse. Ma, a
forza di cambiare le carte in tavola, chiamando conclave ogni
riunione più o meno segreta di partito, con segretari e maggiorenti che
impartiscono benedizioni e scomuniche come fossero
noccioline mentre sicelebrano i riti della politica, che
il Conclave, quello vero, finisse per essere trattato come un’assemblea
parlamentare (o un direttivo) era inevitabile. Tanto più un Conclave
che cade in concomitanza col marasma postelettorale nostrano, così che
a scorrere le pagine dei giornali, ogni tanto, ci si perde: ma di che
si parla? Correnti, faide, cordate.
Diplomazia contro pastoralismo, curia contro diocesi, estabilishment
contro rinnovamento. Veleni contro trasparenza. Dossier, ricatti,
rapporti segreti. A leggere il conclave di carta – e a crederci – ci
sarebbe da restare basiti...
Salvatore Mazza: Il «conclave di carta» dei politici e degli apocalittici
Solo 13 su 115 cardinali elettori si trovano su Twitter. Il cardinale Louis Antonio Gokim Tagle il più popolare su Facebook
ZENIT: Quali cardinali si possono trovare su Facebook e Twitter
Quali sono i criteri per
scegliere il miglior candidato ad essere eletto Pontefice? E quali i
problemi più urgenti che dovrà affrontare?
Antonio Gaspari: Quali i criteri per votare il nuovo Pontefice?
Lezioni dal Conclave, di
Alberto Melloni, in onda domenica 3 marzo alle 13.00 su Rai3 e lunedì 4
marzo alle 23.00, su Rai Storia – Digitale terrestre ch54 e TivùSat
La storica decisione di Papa Benedetto XVI, che il 28 febbraio si è
dimesso dal soglio pontificio, pone la Chiesa di fronte ad uno dei
momenti più importanti e delicati della sua storia millenaria. Nella
terza puntata il professor Alberto Melloni, storico e saggista,
racconta aneddoti legati al passato e si sofferma sull’importanza
strategica del ruolo del Vescovo di Roma, cambiato storicamente nel
corso dei secoli, sulla funzione papale nella sua chiave dogmatica e
nel suo significato politico. Come sono stati gli ultimi conclavi,
quelli che hanno portato al soglio pontificio Giovanni XXIII, Paolo VI,
Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI? L’episodio
approfondisce le dinamiche delle votazioni del Conclave. «Per eleggere
il Papa – spiega Melloni – servono i due terzi dei voti dei Cardinali
riuniti». La storia delle elezioni più importanti, a partire dai Papi
eletti a Viterbo, fino alle più recenti, in particolare quelle dei Papi
del Novecento, è al centro di questa puntata, nella quale si prova
anche a capire come Giovanni Paolo II prima e Benedetto XVI poi hanno
cambiato le procedure di elezione del Pontefice.
RAI3: Lezioni dal Conclave (video)
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“Era
una cosa mostruosa, enorme, non assomigliava ad uomo che si nutre di
pane”. È così che nell’Odissea, nel libro IX, viene descritto Polifemo.
È attraverso il pane che si distingue chi è umano e chi non lo è ed è
partendo da questi versi che nasce l’incontro del Piccolo Teatro cui
parteciperò giovedì, “Intorno al cibo”, con Marco Paolini ed Eva
Cantarella. Al centro di questo appuntamento della rassegna “Ulissi” ci
sarà il concetto di cibo, l’idea di mangiare pane come gesto di
appartenenza alla comunità degli uomini.
Ci
è sembrato quindi naturale, come Casa della carità e CeAS, cogliere
questa occasione per aggiungere a questa importante riflessione
culturale anche la nostra esperienza quotidiana di accoglienza. Per
questo, giovedì, chi arriverà al Teatro Strehler riceverà in dono un
piccolo panino. È fatto dalle donne rom accolte dalla Casa della carità
e dal CeAS. Sono persone che, in questi anni, con le loro famiglie,
hanno fatto dei percorsi positivi di autonomia e inclusione. Sono
“Ulissi” che, hanno compiuto e, in alcuni casi stanno ancora compiendo,
un viaggio di ritorno verso la piena cittadinanza.
È un gesto piccolo che però vorremmo servisse a cambiare sguardo...
S’io facessi il fornaio
vorrei cuocere un pane
così grande da sfamare
tutta, tutta la gente
che non ha da mangiare.
Un pane più grande del sole,
dorato, profumato
come le viole.
Un pane così
verrebbero a mangiarlo
dall’India e dal Chilì
i poveri, i bambini,
i vecchietti e gli uccellini.
Sarà una data
da studiare a memoria:
un giorno senza fame!
Il più bel giorno di tutta la storia.
Gianni Rodari
“Un pane più grande del sole”
Per far fronte alle numerose richieste da parte del pubblico si terrà al Teatro Strehler,
e non al mercato rionale di Piazza Wagner come precedentemente
annunciato, il prossimo incontro-spettacolo del ciclo Ulissi / Viaggio
nelle odissee, la rassegna a cura di Marco Rampoldi organizzata dal
Piccolo Teatro in collaborazione con il Comune di Milano.
L'appuntamento è confermato per giovedì 7 marzo 2013 alle 17.30:
tema dell’incontro-spettacolo Intorno al cibo – “Non somigliava a un
mangiatore di pane”, con le letture di Marco Paolini e le riflessioni
di don Virginio Colmegna e di Eva Cantarella.
Dal
mercato rionale di piazza Wagner sarà comunque possibile seguire
l’incontro in diretta dallo Strehler attraverso tre postazioni video.
L’incontro-spettacolo è a ingresso libero con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Per prenotare scrivere a comunicazione@piccoloteatromilano.it
Per saperne di più: Ulissi, viaggio nelle odissee.
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Il
10 maggio il Parlamento di Strasburgo ha approvato la Dichiarazione
scritta che istituisce il 6 marzo come Giornata europea in memoria
dei Giusti.
Il
concetto di Giusto, nato dall’elaborazione del memoriale di Yad Vashem
per ricordare i non ebrei che sono andati in soccorso degli ebrei,
diventa così patrimonio di tutta l’umanità.
Il
termine “Giusto” non è più circoscritto alla Shoah ma diventa un punto
di riferimento per ricordare quanti in tutti i genocidi e totalitarismi
si sono prodigati per difendere la dignità umana.
Il
significato di questa decisione richiama uno degli elementi fondanti
della cultura europea: il valore dell’individuo e della responsabilità
personale.
Quanto affermato nella Bibbia, “chi salva una vita salva il mondo intero”...
LA MEMORIA DEI GIUSTI E LA NOSTRA IDENTITÀ EUROPEA di Gabriele Nissim
CELEBRAZIONI IN EUROPA E IN ITALIA
Clicca qui per vedere la mappa aggiornata delle iniziative
Per saperne di più visita il sito Gaiwo la foresta dei Giusti
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8 marzo, Festa della donna?
La
giornata internazionale della donna non è solo un giorno in cui si
regalano mimose ma un'occasione preziosa per ricordare al pianeta a che
punto siamo con la tutela dei diritti di quella che è di fatto - e
senza inutili vittimismi - ancora un "soggetto debole" della società.
Un soggetto debole che è tale solo perché spesso violato, denigrato,
messo in secondo piano rispetto all'uomo. Ma che, al di là delle
opportunità, racchiude in sé una forza straordinaria, capace di stupire
e cambiare il mondo ogni giorno...
8 marzo, sorrisi e rabbia Le mimose non bastano
Festa?
Non vorrei raffreddare i cortesi bollori di chi si appresta a
saccheggiare mimose e papaveri da donare all’amata, ma mai come
quest’anno parlare di festa sembra appropriato come parlare di un
hamburger di cavallo a un fantino...
8 marzo, Festa della donna? Ma quando mai
Un
8 marzo non basta per occuparsi di problemi delle donne e dellaviolenza
contro le donne. Domani le operatrici dei centri antiviolenza si
rimboccheranno le maniche come sempre ed organizzeranno diverse
iniziative, creeranno occasioni di incontro e di confronto sul loro
lavoro e sulla loro esperienza del problema della violenza...
Festa della donna, un 8 marzo non basta. I numeri della violenza contro le donne
...
per onorare la donna (amica, collega,moglie, madre o sorella) non
occorre me lo ricordi l’8 marzo:amore e rispetto dovrebbero appartenere
sempre al bagaglio civile di ogni uomo. Che non deve assolutamente
sentirsi obbligato ad offrire il solito mazzolino di mimose,appunto,
per sentirsi al riparo di ogni critica. Anzi, trovo il tutto formale,
al limite con l’ipocrisia: sceneggiata maschilista dietro la quale
ognuno si sente (o dovrebbe sentirsi) al riparo di ogni critica...
Festa della donna, radici profonde e rituali commerciali
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8 marzo, Festa della donna
Dedicato alle donne
Tieni sempre presente che
la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni. Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
...
Madre Teresa di Calcutta
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Beata la donna...
Beata la donna
Beata la donna
cosciente della propria femminilità
propria missione nella chiesa e nel mondo.
Beata la donna
chiamata a trasmettere e a custodire la vita
in maniera umile e grande.
Beata la donna
che esercita la propria responsabilità
nella famiglia, nella società e nel mondo.
...
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Un milione di donne sotto
altrettante bandiere rosa. Un unico colore per dire, a un Paese che
stenta a guardarle in faccia, di considerarle per ciò che sono: risorse
preziose di cui non si può fare a meno...
Alessia Guerrieri: «Se non ora quando» La mimosa rifiorisce
Tra i migranti in Italia le
donne occupano un primo piano, anche se costituiscono spesso i soggetti
più deboli e fragili: ormai metà dell'immigrazione italiana ha un volto
femminile, con quasi due milioni e 500mila donne. A sottolinearlo
è Migrantes, secondo cui la Giornata dell'8 marzo costituisce
un'occasione importante per sottolineare la necessità di un approcccio
di genere allo studio delle migrazioni «con un'attenzione fondamentale
alla tutela dei diritti delle donne contro ogni forma di violenza e di
sfruttamento»...
AVVENIRE: Migrantes: non dimentichiamo il dramma delle donne migranti
Senza il contributo delle
donne, la storia del Cristianesimo sarebbe stata ben diversa. È la
constatazione che alcuni anni fa Benedetto XVI fece durante un’udienza
generale. Nel giorno della festa della donna,Alessandro De
Carolis ripropone in questo servizio alcune delle riflessioni del
Papa emerito dedicate al “genio femminile” e alla sua incidenza nella
Chiesa e nella società
RADIO VATICANA: Benedetto XVI: storia del cristianesimo diversa senza la presenza delle donne (testo+audio)
Il Centro italiano femminile
punta sul protagonismo femminile per rinnovare il Paese nella
democrazia e nella responsabilità. Il presidente Campanile Savatteri.
''Abbiamo invocato la presenza delle donne in politica, adesso
nell'ultima tornata elettorale molte sono state elette. Mi auguro che
sappiano e possano fare la loro parte in quanto donne e non sia ancora
una volta un ripetere un modello maschile''
SIR: Noi, cittadine. E credenti
Riflettere sulla vita religiosa
al femminile nel giorno in cui tutto il mondo festeggia l'altra metà
del cielo. Che senso ha, oggi, votare la propria vita a Dio e al
prossimo?
Eugenia Bonetti: Suora, colei che osa il futuro
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“Ecco faccio una cosa nuova”
HOREB n. 63 - 3/2012
TRACCE DI SPIRITUALITA'
A CURA DEI CARMELITANI
"Il
termine conversione oggi sembra essere fuori dal lessico comune dei
cristiani. Eppure la conversione è esperienza che dovrebbe qualificare
l’intera esistenza cristiana. Essa è un riconoscersi peccatori, ma
accorgersi, nello stesso tempo, di essere avvolti e amati dallo sguardo
di Dio che in tutto il discorso biblico si manifesta come Padre-Madre
amante, e il suo amore si fa gesto che raccoglie, guarisce, nutre,
accarezza, accompagna.
«Bruna
sono, ma bella» (Cant 1,5), confida la creatura nel Cantico dei
Cantici. È la confessione di chi sta vivendo una situazione di
smarrimento e di avvilimento, di inaridimento interiore, di drammatico
oscuramento, provocato nella sua vita dal peccato.
Eppure
confida che non c’è oscurità che le sottragga quella bellezza di cui in
un passato ancora più remoto, di quello che è stato segnato dal suo
fallimento, qualcuno l’ha guardata e l’ha amata.
Dall’oscurità
del suo peccato, intravede nella misericordia di Dio un raggio di luce
che la sta tirando fuori da una situazione di morte e la sta facendo
rinascere come persona nuova. Per questo si dichiara anche “bella”
perché coltiva una incrollabile fiducia che chi l’ha creata ancora la
guarda con straordinario affetto, l’abbraccia e la rende partecipe
della sua bellezza.
Convertirsi,
per chiunque, è accorgersi di questo sguardo di Dio che si manifesta in
Cristo Gesù, nel suo mistero di amore. Convertirsi è sentirsi amati e
tirati fuori da un io che si affaccia alla vita come rinchiuso entro
l’ambizione di possedere persone e cose a proprio vantaggio, è sentirsi
liberati dell’illusoria volontà di fondare il senso del proprio
esistere in se stessi. Nello stesso tempo, è accoglienza dello Spirito
del Signore Gesù che chiede alla creatura la libera decisione di
consegnarsi alla sua Parola fatta carne, e di consentire che essa si
incida nella sua esistenza e determini la sua storia.
Convertirsi
è partecipare al mistero pasquale, che introduce alla vita nuova dei
figli di Dio, apre a relazioni di gratuità nella chiesa e nella
società, e proietta verso un avvenire imprevedibile.
Da questo orizzonte muove l’articolarsi della monografia .... (EDITORIALE)
Editoriale (pdf)
Sommario (pdf)
E' possibile richiedere copie-saggio gratuite: CONVENTO DEL CARMINE 98051 BARCELLONA P.G. (ME) E-mail: horeb.tracce@alice.it
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Fraternità
Carmelitana di Pozzo di Gotto
I MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ 2013 IL VANGELO NARRATO PER TEOFILO L'AMICO DI DIO
Lettura del Vangelo di Luca
Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto
I MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ 2013
Dal 23 Gennaio al 13 Marzo presso la sala del convento dalle ore 20.00 alle ore 21.00
IL VANGELO NARRATO PER TEOFILO L'AMICO DI DIO
Lettura del Vangelo di Luca
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Il perdono è...
Che occasione oggi...
La giustizia è...
La pazienza è...
E' il perdono...
Ogni azione...
Un Dio incluso...
Fai della tua fede...
Affidiamo le cose...
Tu sei più...
La giusta ingiustizia di Dio...
Non c'è Pace...
La libertà non sta...
Oltre la legge...
Rendetevi conto che...
Non sempre il male...
Il bene zampilla...
Non ha accesso al cuore...
L'amore di Dio...
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(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
"Un cuore che ascolta - lev shomea' " - n.13 di Santino Coppolino
RUBRICA
Un cuore che ascolta - lev shomea'
"Concedi
al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo
popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo della Domenica di Santino Coppolino
III DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO C)
Vangelo: Lc 13, 1-9
"Ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo".
Conversione,
per Gesù, è sempre cambiamento di mentalità, è lo sconvolgimento del
nostro modo violento di vedere la vita, di entrare in rapporto con gli
altri per trasformarci in autentici figli del Padre, guidati solo dal
suo amore.
Continuare a vivere da violenti, farà di noi dei servi della morte e ci condurrà alla distruzione.
Due episodi di cronaca fanno da esempio a Gesù, per parlarci ancora una volta della misericordia del Padre.
Il
massacro di alcuni Galilei -notoriamente gente bellicosa- nel Tempio,
da parte di Pilato, e il crollo di una torre su 18 abitanti di
Gerusalemme...
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Il 3 marzo 1943 nasce a Castel Boglione Enzo Bianchi.
AUGURI A ENZO BIANCHI!
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Ieri, 3 marzo 2013, Enzo Bianchi ha compiuto settant'anni. E' un'età
importante che consente di gettare uno sguardo ampio sulla vita di una
persona.
Mi
sembra un'occasione per mettere a fuoco, per quel che posso, alcune
colonne portanti della vicenda e del messaggio del priore di Bose.
Personalmente, lo ritengo una voce importante per la chiesa come per la
polis, anche se suscita l'ostilità di alcuni.
Vale
la pena, allora, provare ad abbozzare un profilo d'insieme, per andare
al di là delle semplificazioni dovute agli attacchi astiosi, ma anche
agli schematismi in cui la notorietà può ingabbiare una persona. Mi
limito a un elenco per accenni, in base a quella che è la mia
percezione, facendo riferimento ai suoi testi. Ne risulta, nelle
intenzioni, una piccola guida ragionata alla produzione di Bianchi.
La parabola di comunione di Enzo Bianchi di Christian Albini
Tra i nostri numerosi post dedicati a P. Enzo Bianchi ed alla Comunità di Bose riproponiamo:
- Enzo Bianchi e la comunità di Bose nel dossier del mese di Settembre di “Jesus”
- Bose, ovvero la pratica della bellezza
- Enzo Bianchi: Una vita da priore
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CHIESA
E SOCIETA'
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interventi
ed opinioni |
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Il
Cortile dei gentili compie due anni (il primo incontro si svolse a
Parigi il 24-25 marzo 2011) ed è tempo per i primi bilanci. Abbiamo
allora incontrato colui che - raccogliendo l’invito di papa Benedetto
XVI - ha dato al Cortile forma e sostanza: il cardinale Gianfranco
Ravasi. Nato nel 1942 a Merate (Lecco), dal 1989 al 2007 è stato
Prefetto della Biblioteca Ambrosiana, imponendosi nel frattempo come
uno tra i biblisti più noti al mondo. Dal 2007 è presidente del
Pontificio Consiglio per la Cultura.
Eminenza,
può riassumere brevemente l’idea di fondo che sta all’origine del
Cortile dei gentili, gli obiettivi principali di questa iniziativa e il
motivo per cui è stata scelta questa denominazione?
Il
Cortile dei gentili nasce da un suggerimento di Benedetto XVI, con quel
famoso passaggio del discorso alla Curia Romana del 21 dicembre 2009:
«Penso che la Chiesa dovrebbe anche oggi aprire una sorta di cortile
dei gentili dove gli uomini possano in una qualche maniera agganciarsi
a Dio, senza conoscerlo e prima che abbiano trovato l’accesso al suo
mistero, al cui servizio sta la vita interna della Chiesa. Al dialogo
con le religioni deve oggi aggiungersi soprattutto il dialogo con
coloro per i quali la religione è una cosa estranea, ai quali Dio è
sconosciuto e che, tuttavia, non vorrebbero rimanere semplicemente
senza Dio, ma avvicinarlo almeno come Sconosciuto». Io non ho fatto
altro che riprendere questa idea e svilupparla, soprattutto con lo
scopo di creare uno spazio d’incontro tra credenti e non credenti.
Quanto,
poi, alla scelta del «nome» risulta evidente che il Santo Padre aveva
davanti a sé l’immagine del tempio di Gerusalemme, che comprendeva uno
spazio denominato appunto Cortile dei gentili, in cui potevano accedere
anche le «genti», i pagani, i non circoncisi, senza distinzioni di
cultura, lingua o professione religiosa, un luogo di incontro e di
diversità in cui si poteva ascoltare e guardare ciò che gli ebrei
dicevano e compivano nello spazio sacro a loro destinato (il Cortile
degli Israeliti). Ma, alla fine, le mani non potevano stringersi, come
avviene, invece, nel nostro «Cortile».
Questa
soluzione di incontro è, piuttosto, un frutto maturo colto dall’albero
del cristianesimo. Infatti, Cristo è rappresentato, direi quasi
«sceneggiato», da Paolo (Lettera agli Efesini 2, 14-18), nell’atto di
abbattere il muro di separazione esistente tra i due popoli, facendo
dei due un solo popolo. Credo sia il compito principale affidatoci:
ricordare che esiste una base comune infinitamente superiore alle
distinzioni, pur necessarie. Siamo tenuti ad affermare l’identità delle
culture e delle prospettive, senza negare la comune radice umana.
Il Cortile del dialogo e il Dio sconosciuto: intervista al cardinal Ravasi
Consulta alcuni dei nostri precedenti post sul Cortile dei Gentili:
- “Arte, bellezza e trascendenza” - Cortile dei Gentili Barcellona 17 e 18 maggio
- Fede, ateismo e irreligiosità in Italia - GENTILI SENZA CORTILE - "ATEI FORTI" E "ATEI DEBOLI" NELLA SICILIA CENTRALE
- Assisi: Dialogo tra Giorgio Napolitano e Gianfranco Ravasi - Video e commenti
- I giovani tra fede e nichilismo - Il Cortile dei Gentili ad Assisi
- "Il dialogo interculturale e interreligioso per la pace" E.Affinati, G.Bosetti, Moni Ovadia, G. Zagrebelsky (VIDEO)
- LA CHIESA ASCOLTA IL GRIDO DEI POVERI? Alex Zanotelli: Cosa ne abbiamo fatto del Vangelo? (VIDEO)
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«Ci
ha stupito e ci rammarica la decisione di affidare la nuova presidenza
dello Ior all’avvocato Ernst von Freyberg (nella foto a destra, ndr),
presidente dellaVoss Schiffswerft und Maschinenfabrik una società di
Amburgo attiva nella cantieristica navale civile e militare». Lo
affermano p. Efrem Tresoldi (direttore diNigrizia), p. Mario Menin
(direttore di Missione Oggi) e p. Alex Zanotelli (direttore di Mosaico
di pace), le tre riviste promotrici della Campagna di pressione alle
“banche armate” (www.banchearmate.it) che dal 2000 svolge un attento
monitoraggio delle operazioni di finanziamento e di sostegno al
commercio di armamenti da parte degli istituti di credito.
«La
scelta di nominare al vertice dell’Istituto per le opere di religione
(Ior) il presidente di un’azienda produttrice di navi anche militari,
ci appare lontana da quanto affermato da Benedetto XVI nel suo primo
messaggio per la Giornata mondiale della pace (1 gennaio 2006) in cui
evidenziava “con rammarico i dati di un aumento preoccupante delle
spese militari e del sempre prospero commercio delle armi, mentre
ristagna nella palude di una quasi generale indifferenza il processo
politico e giuridico messo in atto dalla Comunità Internazionale per
rinsaldare il cammino del disarmo”» – notano i direttori delle tre
riviste.
«La
nomina, dopo diversi mesi, del nuovo presidente dello Ior in un momento
come questo nel quale papa Benedetto XVI ha pubblicamente annunciato la
sua rinuncia al ministero papale, ci appare come una pesante ipoteca
per il suo successore: anche la conferma, in questo delicato momento,
dell’incarico agli altri quattro membri del Consiglio di Sovrintendenza
dello Ior, ci appare inopportuna per favorire quel rinnovamento
dell’Istituto per le opere di religione tanto auspicato da ampi settori
del mondo cattolico e non solo»...
CHE C’ENTRA LO IOR CON “L’AVVOCATO ARMATO”?
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Non solo le riviste cattoliche
missionarie e pacifiste animatrici della campagna di pressione alle
banche armate – Nigrizia, Missione Oggi e Pax Christi – si schierano
contro la nomina del nuovo presidente dello Ior, ma anche la comunità
di base delle Piagge di Firenze, che, dopo aver listato a lutto la
bandiera della pace che avvolge l’altare della celebrazione
eucaristica, lancia un appello aperto alla firma di tutti (può essere
sottoscritto inviando una e-mail alla redazione della nostra rivista:
info@adista.it).
Irrompe nel pre Conclave la questione finanze: chiesta maggiore trasparenza
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Riparte il futuro - doppio appello di don Luigi Ciotti
Alla vigilia delle elezioni ci eravamo lasciati con un numero e un impegno: 878 candidati trasparenti –
aderenti alla campagna Riparte il futuro promossa da Libera e Gruppo
Abele – disposti a perseguire la lotta alla corruzione in Parlamento,
qualora eletti.
Il
risultato delle elezioni dimostra come la richiesta dei 155.000
cittadini che hanno firmato la petizione dal 16 gennaio ad oggi
rispecchi un bisogno diffuso dell’elettorato italiano:sono ben 274 i
parlamentari trasparenti che occuperanno il 30% delle poltrone di
Camera e Senato,
su tutto l’arco parlamentare. Un fronte trasversale, munito di
braccialetto bianco al polso come simbolo dell’impegno preso, che dovrà
guidare all’interno delle Istituzioni la lotta alla corruzione: a
cominciare dalla riforma art. 416 tersullo scambio elettorale
politico-mafioso, entro i primi 100 giorni di governo.
Per
schieramento politico sono: Partito Democratico 66,1% (181
parlamentari), Movimento 5 stelle 15% (41), SEL 13,1% (36), Scelta
Civica con Monti 2,6% (7), PDL 1,5% (4), SVP 0,7% (2), Fratelli
d’Italia, Centro Democratico, Lega Nord 0,4% (1).
C’è
dunque un tema su cui esiste già un consenso trasversale nel nuovo
parlamento che andrà a comporsi. Ed è un tema chiave per il fatidico
cambio di marcia di cui il Paese ha bisogno, non meno importante di
altri impegni legislativi o governativi.
In parlamento sono 274 i braccialetti bianchi contro la corruzione.
“La corruzione è la peste del nostro Paese”. Don Luigi Ciotti,
promotore con Libera e Gruppo Abele della campagna Riparte il futuro
che in un mese e mezzo ha raccolto 150.000 firme di cittadini contro la
corruzione e 878 adesioni da parte dei candidati di tutti partiti,
rivolge un doppio appello:
“Ai 275 parlamentari che
si sono presi l’impegno (il 29% delle Camere) affinché perseguano in
Parlamento la lotta alla corruzione cominciando dalla modifica
dell’articolo 416 ter sullo scambio elettorale politico-mafioso.
E ai cittadini affinché
verifichino, monitorino, incoraggino e sostengano l’operato dei
parlamentari perché questo possa avvenire. Continuiamo a firmare e
moltiplichiamo, tra i tanti amici che ci circondano, questa coscienza e
questa responsabilità”
Appello di don Ciotti a cittadini e parlamentari: “moltiplichiamo questa coscienza e questa responsabilità”
video
Vedi anche i nostri precedenti post:
- Senza corruzione "Riparte il Futuro" - Campagna di Libera e Gruppo Abele - Appello di don Ciotti
- Don Luigi Ciotti da Gad Lerner a ZETA
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Esercizi Spirituali guidati dal Card. Gianfranco Ravasi
Dal
17 al 23 febbraio 2013, si sono tenuti nella Cappella Redemptoris Mater
in Vaticano, gli Esercizi spirituali quaresimali per il Papa e la Curia
Romana. Gli Esercizi sono stati predicati dal cardinale Gianfranco
Ravasi, sul tema: "Ars orandi, ars credendi. Il volto di Dio e il volto
dell'uomo nella preghiera salmica".
QUINTA MEDITAZIONE
"LA STORIA COME SEDE DELLA TEOFANIA DI DIO"
GUARDA / ASCOLTA LA MEDITAZIONE INTEGRALE (video)
SESTA MEDITAZIONE
"IL DIO DAVVERO NECESSARIO" (IL MESSIA)
GUARDA / ASCOLTA LA MEDITAZIONE INTEGRALE (video)
SETTIMA MEDITAZIONE
GUARDA / ASCOLTA LA MEDITAZIONE INTEGRALE (video)
Vedi i nostri precedenti post:
- "NON STRUMENTALIZZARE DIO PER IL POTERE" Benedetto XVI - Gli esercizi spirituali con Gianfranco Ravasi
- Benedetto XVI impegnato negli Esercizi Spirituali guidati dal Card. G.Ravasi - Prima meditazione
- Benedetto XVI impegnato negli Esercizi Spirituali guidati dal Card. G.Ravasi - Seconda meditazione
- Benedetto XVI impegnato negli Esercizi Spirituali guidati dal Card. G.Ravasi - Terza meditazione
- Benedetto XVI impegnato negli Esercizi Spirituali guidati dal Card. G.Ravasi - Quarta meditazione
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Le dimissioni di Benedetto XVI hanno sorpreso tutti, ma sorprendenti
sono anche alcune reazioni di coloro che hanno visto nel gesto del Papa
un atto teologicamente rilevante. Eugenio Scalfari, ad esempio, ha
parlato di rivoluzione e della conseguente scomparsa degli ostacoli nel
cammino verso l'unità da parte delle Chiese orientali perché con questa
decisione Benedetto XVI avrebbe demitizzato la sua funzione di
successore di Pietro nella Cattedra di Roma. Egli scrive: «Ma qual è la
natura e quali saranno le conseguenze di questa rivoluzione? La natura
è evidente: la Chiesa si laicizza. Il Papa è stato finora considerato
all'interno della Chiesa e della comunità dei credenti, come Vicario di
Cristo in terra e, infatti, quando parla 'ex cathedra' su questioni di
fede la sua parola è infallibile come decretò il Concilio Vaticano I
del 1870» (Repubblica, 12 febbraio). Secondo Scalfari da questo gesto
apparirebbe che non esiste «il rapporto diretto tra il Capo della
Chiesa e il Figlio di Dio», perché la decisione del Papa mette in
chiaro che «l'autorità del Vescovo di Roma su tutta la cristianità non
deriva da altro che dall'elezione in conclave da parte dei cardinali,
una cerimonia del tutto laica... Le conseguenze di questa
secolarizzazione e laicizzazione riguardano la distribuzione dei poteri
all'interno della Chiesa: in parallelo con la diminuzione del ruolo del
Papa aumenterà quella dei Concili e dei Sinodi, cioè delle assemblee
dei Vescovi» (ib.).
Certamente
ci sono stati periodi nei quali in certi ambienti ecclesiali si era
diffuso un modo miracoloso o soprannaturale di interpretare il
ministero del Papa. Negli spazi liberi del Blog del giornalista Andrea
Tornielli un intervento ha citato il vecchio dizionario ecclesiastico
di Lucio Ferrari che scriveva: «Il papa è di tale dignità e altezza che
è non semplicemente un uomo, ma, per così dire, Dio, e il Vicario di
Dio... quale re del cielo, della terra e dell'inferno. Il papa è, per
così dire, Dio sulla terra... Il papa può a volte contrastare la legge
divina». Il lettore ironicamente si chiede: «Atroce dilemma: Dio può
dare le dimissioni?».
Ma
da tempo queste esaltazioni di carattere quasi idolatrico sono
scomparse dal linguaggio ecclesiale e non sono mai entrate nel
linguaggio teologico. In realtà la decisione di Benedetto XVI non
cambia nulla circa la teologia del Papato, ma piuttosto riflette gli
sviluppi dottrinali già avvenuti nella teologia del postconcilio circa
i ministeri ecclesiali...
Dio può dare le dimissioni? di Carlo Molari
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Dal sito della Santa Sede un dono a tutti per ricordare Benedetto XVI...
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Alla fine l’anziano cardinale
tedesco, per lunghi anni guardiano della più rigida dottrina dogmatica
e morale cattolica – e papa dall’età di 76 anni – ha gettato la spugna.
Subito dopo la morte di Giovanni Paolo II, nell’imponente scenario del
Colosseo, in mondovisione, Ratzinger si era candidato, di fatto, a
prendere il posto di Wojtyla col proposito di ricondurre la Chiesa nel
contesto dottrinale e disciplinare del Concilio di Trento. Già da
prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (Cdf) aveva
combattuto la teologia scaturita dal Vaticano II ma, candidandosi papa
al di sopra delle parti, sceglie un obiettivo più scioccante per
l’opinione pubblica: la “sporcizia” nella Chiesa, quella sotto gli
occhi di tutti e quella nascosta.
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Intervista a una delle gole profonde dei dossier di Vatileaks: "Non
riusciranno a insabbiare tutto. Se abbiamo fatto uscire i documenti
dall'appartamento del Papa è stato per un'operazione trasparenza nella
chiesa"
... La sua rinuncia è quindi una sconfitta o una vittoria?
"È una sfida. Alla Chiesa cattolica e alla Curia, perché facciano bene.
E per realizzare quello che a lui non è riuscito: una Chiesa libera,
forte e trasparente. Libera da interessi privati, anche di alcuni
cardinali. Libera dallo scacco della "malagestio" che negli anni
passati ha caratterizzato alcune operazioni dello Ior. Per una Chiesa
capace di tornare a parlare ai fedeli. Gli stessi fedeli che oggi non
vanno più in Chiesa. Sarà una sconfitta se determinati equilibri si
manterranno. Una vittoria se il gesto estremo del pontefice segnerà la
fine di un declino. Dando l'opportunità al suo successore di ripartire
da zero"...
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3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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