"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°6 del 2013

Aggiornamento della settimana

- dal 2 all'8 febbraio 2013 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 15 febbraio 2013          


 
 



IL VANGELO DELLA DOMENICA 

LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo

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Preghiera dei fedeli




OMELIA 

 di P. Gregorio Battaglia
  di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia

 
N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili 
         (di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)



NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 







I NOSTRI TEMPI


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... «Questa donna incredibile non deve essere in carcere. Anzi, a mio avviso è l'emblema che in carcere, a volte, finiscono le persone sbagliate. La detenzione però non è l'unica forma di contenimento sociale possibile. Invece che gioire per il risultato ottenuto con una donna che in questi anni ha fatto un percorso splendido di maturazione e presa di consapevolezza, ci ritroviamo a soffrire per la sua carcerazione». Don Colmegna non si dà pace perché crede nelle pene alternative al carcere ma ribadisce che la necessità di un impegno a 360 gradi da parte di tutti: «Sia chiaro, nessuno vuole cancellare le pene: il carcere però deve costituire l'extrema ratio».

     Il don digiuna per la mala giustizia

“L’appello di “Carcere, diritti e dignità” resta e continua per tutte le Anna che non hanno parola, contro il sovraffollamento carcerario, per la dignità e i diritti di tutti i detenuti”

     Anna è libera, don Virginio Colmegna sospende il digiuno


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La famiglia in crisi e la famiglia in tempo di crisi 


... Innamorati se ne trovano su tutte le strade del mondo, ma si tratta di strade diverse, e questo da sempre, come quel docente universitario, convivente e con un figlio, che noi conosciamo come sant’Agostino … o quelle tante coppie sposate in chiesa, perché così facevano tutti, ma poi hanno lasciato un tesoro di sacramento ad impolverarsi in cantina … Anche loro fanno parte della pastorale familiare che non è “destinata a …”, bensì “per” e soprattutto “con” le coppie: sono loro i soggetti "risorsa!", non i destinatari.
Ma se non diciamo che l’amore di coppia costituisce un “messaggio teologico” (da Adamo ed Eva alle nozze della Gerusalemme celeste, che non è l'amore "zuccheroso" di quanti non ne hanno idea) dovremo aspettarci che sia inutile fra qualche tempo invocare politiche familiari, perché coppie e famiglie non ce ne saranno più...

   Famiglia, non di sola politica di Maria Teresa Pontara Pederiva

«Oggi è normale pensare che non è più possibile un amore per sempre. Perché si può dire forever per la Roma o la Lazio e non per la propria moglie o il proprio marito? È evidente che qualcosa non funziona». Con paragone calcistico, monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, ha presentato oggi in Vaticano gli atti dell’incontro internazionale delle famiglie che si è svolto a Milano del 2012. «La cultura ha abbandonato la famiglia», è l’allarme lanciato dall’ex vescovo di Terni, «oggi i giovani non si sposano perché la famiglia è sentita più come un peso, che come una prospettiva». Eppure, in una situazione di crisi economica, «se oggi, in Italia e altrove non ci fossero le famiglie, non so i giovani che non trovano lavoro dove andrebbero»... 

   La famiglia resiste, al di là di tutto

La crisi economica attanaglia ormai le famiglie, e alimenta nuove povertà. Di pari passo dilaga ormai una «preoccupante emarginazione affettiva e culturale che le persone separate o divorziate sperimentano sempre più sulla propria pelle». Di fronte a questa situazione «drammatica» la comunità cristiana non può rimanere indifferente ma ha il compito di intervenire, accogliendo e accompagnando le famiglie in crisi. Un messaggio forte quello che è stato ribadito sabato 2 febbraio al Seminario Maggiore al convegno su “Famiglia in crisi: cosa fare?” promosso dal Centro diocesano per la pastorale familiare «per toccare con mano i vari problemi della famiglia e trovare un cammino per intervenire concretamente», come ha spiegato monsignor Paolo Mancini, segretario generale del Vicariato e responsabile della pastorale familiare in diocesi.

   Famiglia: La crisi della famiglia, "provocazione" per la Chiesa

Vedi anche il nostro precedente post

   Matrimoni in calo - Perché sposarsi in Chiesa?


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A proposito di Carnevale...


Quando si pensa oggi al Carnevale, in particolare al Carnevale brasiliano, ci viene in mente di tutto: svago, musica, colori, alcool, scherzi, donne che ballano... Ma si celebra davvero solo così questa festa? ZENIT lo ha chiesto a Edie Bethlem, responsabile in Italia della Comunità Catolica Shalom nata appunto in Brasile.

   La gioia di vivere cristianamente il Carnevale

Nel mondo moderno i processi di laicizzazione e materializzazione della vita dei popoli occidentali hanno portato ad un progressivo svuotamento di contenuto di molte festività o di particolari periodi dell’anno solare, che in passato rivestivano una grandissima importanza simbolica e spirituale e che invece oggi sono ridotte per lo più a mere occasioni consumistiche e commerciali, spesso sfruttate, quando è possibile, per concedersi “ponti” o vacanze varie approfittando della chiusura di scuole e uffici.
Rientrano a pieno titolo in questo discorso anche il Carnevale e la Quaresima...

   Il Carnevale e la Quaresima: significati tradizionali e retaggi


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è giovedì grasso... sorridiamo un po'... ;)

     Coriandoli sul sagrato

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Greenpeace, ha distribuito un facsimile del popolare quotidiano gratuito "Metro", quasi identico all’originale, con notizie verosimili piene di positività e speranza, strappando sorrisi

     Il giornale dei sogni? Eccolo

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Carceri: disonore d'Italia


San Vittore, braccio VI, cella 106. Il secondino apre la griglia e poi la porta, e nei pochi metri del loculo in cui vivono in sette entra il presidente della Repubblica. «Ho 73 anni, devo ancora scontare pochi mesi, sono qui per un reato piccolo, e non mi danno nemmeno i domiciliari...» gli dice subito un detenuto. 
La costernazione, alla soglia del dolore, è grande per Giorgio Napolitano...
Napolitano sa, e lo scandisce, che sulla tragica e aberrante condizione detentiva «è in gioco l’onore e la reputazione dell’Italia». L’Europa ci ha già messo in mora, la condizione dei ristretti «è contro la Costituzione, l’articolo 27 impone funzione rieducativa e senso di umanità», e invece perdurano «sovraffollamento, condizioni di vita degradanti, una inaccettabile sofferenza esistenziale da cui conseguono episodi di violenza e autolesionismo». Si è battuto a lungo perché si affrontasse e risolvesse la situazione, «un appello inascoltato come molti altri del mio settennato», scrive nel suo discorso...

   Napolitano: sulle carceri l’Italia si gioca l’onore

Trentasette uomini girano in cerchio all’interno di un angusto cortile, con la testa bassa e il passo della solitudine. È “La ronda dei carcerati” di Vincent Van Gogh, che nel 1890 imprimeva su tela la disperazione della reclusione nel manicomio di Saint-Rémy. Un quadro sofferto e ossessivo che racconta l’emergenza sociale del sistema penitenziario italiano. A fronte di 47mila posti regolamentari, i detenuti rinchiusi nelle carceri nostrane sfiorano quota 66mila con un tasso di affollamento al primo posto in Europa. Numeri che mostrano una realtà penitenziaria ormai insostenibile, come ha ricordato ieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in visita alla Casa circondariale di San Vittore, richiamando la responsabilità del Paese: “Sono in giuoco il prestigio e l’onore dell’Italia”. Per riflettere sulle condizioni in cui versa il nostro sistema carcerario abbiamo intervistato Luciano Eusebi, ordinario di diritto penale all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

   Riconciliare e riparare

Vedi anche i nostri precedenti post:
  • Carceri, vergogna italiana - La Corte di Strasburgo condanna l’Italia per trattamento inumano
  • Continua la "strage silenziosa". Nelle carceri italiane si continua a morire!


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Notizie dal mondo



La guerra ha stravolto la vita di migliaia di persone. Bambini e donne sono i più colpiti. La guerra ha costretto alla fuga oltre 250 mila persone dal Nord verso il Sud e il Centro. La crisi umanitaria si diffonde in Burkina Faso, Niger e Mauritania dove ci sono 144.439 rifugiati. Sfollati, sradicati e traumatizzati, di cui poco si parla

  Unni KrishnanMali, i volti nascosti della guerra I ricordi-incubo della gente

Una mortalità infantile tra le più alte al mondo che supera il 120‰, un tasso di alfabetizzazione straziante (tra il 25 e il 40%, per le donne 15-20%). Bastavano questi dati a fare del paese africano uno dei paesi più poveri e problematici al mondo, con una speranza di vita che non supera i 50 ann. La raccolta fondi diWorld Vision Italia per un progetto dedicato ai bambini

  Luca Attanasio:   Mali, "Un'emergenza che fa paura" Parlano i cooperanti sul campo

Civili a rischio in Mali. A denunciarlo è l’organizzazione Amnesty International in un documento, pubblicato il 30 gennaio. L'intervista a Riccardo Noury, portavoce per l'Italia di Amnesty International

  NIGRIZIA:   Mali, civili ancora in pericolo (audio)

Dal Pakistan alla Nigeria i volontari nel mirino degli integralisti, che accusano il farmaco di provocare infertilità

  Enrico CaporaleLa guerra degli islamisti contro il vaccino antipolio

Il Guardian svela la storia di molte ragazze che con la promessa di trovare un posto di lavoro qualificato in Arabia Saudita finiscono invece nella spirale dello sfruttamento

  Francesca PaciLa tratta delle giovani indiane spedite a servire gli sceicchi del Golfo

L’omicidio a sangue freddo, il 6 febbraio a Tunisi, di Chokri Belaid, segretario generale del partito Patrioti Democratici ed esponente del Fronte Popolare (coalizione d’opposizione), ha fatto esplodere la protesta in Tunisia. Il commento di Salah Methnani, inviato di Rainews24 a Tunisi.

  NIGRIZIA:   Tunisia, stallo politico e rabbia popolare (audio)

“La Chiesa è solidale con tutto il popolo tunisino che soffre per l’attentato alla sua libertà, al suo diritto al pluralismo e alla sua dignità”, ha dichiarato all’Agenzia Fides (7 febbraio) il direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie della Tunisia, padre Jawad Alamat, che ha definito l’oppositore “una voce libera che si è sempre battuta contro la violenza politica” e ha denunciato la politica lassista del governo, che ha “lasciato agire per troppo tempo i violenti nel nome di un malinteso rispetto della libertà di espressione”.

  ZENIT"La Chiesa è solidale con il popolo tunisino"


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SCUOLA


Caro Ministro, a scriverle è un'insegnante trentottenne indignata speciale. Sono sempre stata choosy, come elegantemente mi definirebbe una sua collega. Fin dalla scuola primaria, come ora la chiamate, sapevo che nella vita avrei voluto insegnare e ho lottato per raggiunger il mio obiettivo...
A distanza di poco più di dieci anni da quella immissione, con infinito orgoglio, avrei voluto esser dall'altra parte, commissario a valutare con rigore e onestà, in una parola serietà, quanti come me, ambiscono ad una cattedra nella vita.
Quel famoso algoritmo ministeriale mi colloca in una buona posizione tra gli aspiranti commissari ed invece io sto per rifiutare con profonda indignazione. Perché? Perché, con leggerezza, non avevo curiosato nella tabella dei compensi. L'ho fatto solo quando molti colleghi, più scaltri e disincantati di me, mi han detto di non aver neanche voluto partecipare perché dell'elemosina proprio non sanno cosa farsene.
50 centesimi, caro Signor Ministro?! 50 centesimi è il compenso che merita la professionalità altissima che un degno commissario dovrebbe avere?...

  Francesca Galatioto:   Concorso a cattedra: per 50 centesimi a compito preferisco rinunciare

Nella Gazzetta ufficiale n. 30 del 5 febbraio 2013 sono state pubblicate le nuove Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione (D.M. n. 254 del 16 novembre 2012).

    Le nuove Indicazioni nazionali per scuola di infanzia e primo ciclo in Gazzetta Ufficiale

 Non è solo un problema demografico e migratorio, ma preoccupa anche il divario sul tasso di abbandono scolastico in età di obbligo formativo. Se non si inverte la tendenza con un serio piano di sviluppo economico, l’implementazione di idee e risorse, il Meridione è condannato all’eutanasia.

  ORIZZONTE SCUOLA:   Italia a due velocità: in 5 anni al Sud 150mila iscritti in meno, al Nord +200mila alunni

Il calo delle iscrizioni fotografato dal Cun non tocca per nulla i diplomati nei licei classici o scientifici (che aumentano). Restano fuori una parte consistente degli istituti che ospitano la maggioranza degli studenti italiani

  Salvo Intravaia:   Università, la fuga dei meno abbienti non si iscrivono da tecnici e professionali

Con la valigia in mano per trovare lavoro. "Gli ingegneri i più disponibili". Il rapporto stilato dalla Fondazione Sussidiarietà con l'università Cattolica

  Corrado Zunino:   Altro che giovani schizzinosi metà dei laureati cambia città

In vista della prossima legislatura, l’UCIIM (Unione Cattolica degli insegnanti) ha redatto un documento nel quale elenca 10 punti irrinunciabili per un rilancio della scuola in Italia e per un effettivo processo di crescita della società civile

  Giuseppe Adernò:   Per un rilancio della scuola italiana

La Domenica ha rivolto cinque domande ai candidati premier e leader delle coalizioni in prima linea nella campagna elettorale che ci sta accompagnando al voto del 24 e 25 febbraio. 

  IL SOLE 24 ORE:   Cultura e sviluppo, le risposte dei candidati premier alle 5 domande del Sole 24 Ore

Sul Domenicale del Sole24ore di oggi 3 febbraio due “oggetti” hanno attirato la mia attenzione: l’intervento di John Armstrong sul “valore intrinseco della cultura”, relativo alla recente lezione della Nussbaum, e le risposte di Bersani, Berlusconi, Giannino, Ingroia e Monti alla domanda n. 3 di un questionario che è stato loro proposto su quanto intenderebbero fare per la cultura e per la scuola qualora vincessero le elezioni.

  Maurizio Trittico:   Per un'educazione "anche" umanistica: dobbiamo crederci?

È difficile se non impossibile “correggere” Maurizio Tiriticco. Che, prendendo spunto da alcune interviste - sull’importanza della cultura umanistica - ai candidati premier di queste elezioni (Il Sole 24 ore, di domenica 3),  polemizza, da par suo, con le risposte che ne danno, perché generiche, inconsistenti, sbagliate. Provo, in prima battuta, a porre qualche domanda dull’iniziativa del quotidiano della Confindustria.

  Antonio Valentino:   La scuola nel dibattito elettorale. Quali priorità



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Lotta alla mafia



“La mafia teme più la scuola che la giustizia”. Luigi Ciotti cita Antonino Caponnetto per sottolineare l’importanza dello studio del fenomeno mafioso. Per questo “Storia della Mafia”, corso tenuto dal Professor Nicola Tranfaglia, presso l’università di Torino, ha un immenso valore: quello di concedere l’approfondimento dello studio accademico al fenomeno della criminalità organizzata. 

  Davide Pecorelli:   Universtà di Torino, a lezione di antimafia (video)

Continuano ad essere molteplici e “stupefacenti” i sistemi che vengono utilizzati nello mondo del narcotraffico internazionale, un mercato che non sembra conoscere la crisi che caratterizza gli altri settori.

  Piero Innocenti:   Gli "ingoiatori" di droghe

“Tradizionalmente l’Italia è abituata a conoscere la realtà delle nostre associazioni di stampo mafioso che hanno agito e agiscono in Italia e all’estero, che hanno allacciato rapporti con organizzazioni criminali straniere all’estero. Ma ora la realtà è parzialmente mutata: accanto al questo fenomeno si è pesantemente manifestata un’altra realtà altrettanto pericolosa: la presenza di organizzazioni straniere in Italia che operano nel nostro territorio, con o senza rapporti con le nostre mafie tradizionali”.
È l’allarme lanciato dalla relazione della Direzione nazionale antimafia

  NARCOMAFIE:   Mafie straniere in aumento, la Dna lancia l'allarme

Ancora un tentativo di infangare la memoria di don Giuseppe Diana. Stavolta è un collaboratore di Giustizia, Carmine Schiavone a tirarlo in ballo. Ma la famiglia di don Diana non ci sta e passa al contrattacco.

  Raffaele Sardo:   La famiglia di don Diana contro il pentito Carmine Schiavone


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FEDE E
SPIRITUALITA'





“Ecco faccio una cosa nuova”

Convertirsi

HOREB n. 63 - 3/2012


TRACCE DI SPIRITUALITA'
A CURA DEI CARMELITANI

"Il termine conversione oggi sembra essere fuori dal lessico comune dei cristiani. Eppure la conversione è esperienza che dovrebbe qualificare l’intera esistenza cristiana. Essa è un riconoscersi peccatori, ma accorgersi, nello stesso tempo, di essere avvolti e amati dallo sguardo di Dio che in tutto il discorso biblico si manifesta come Padre-Madre amante, e il suo amore si fa gesto che raccoglie, guarisce, nutre, accarezza, accompagna.
«Bruna sono, ma bella» (Cant 1,5), confida la creatura nel Cantico dei Cantici. È la confessione di chi sta vivendo una situazione di smarrimento e di avvilimento, di inaridimento interiore, di drammatico oscuramento, provocato nella sua vita dal peccato. 
Eppure confida che non c’è oscurità che le sottragga quella bellezza di cui in un passato ancora più remoto, di quello che è stato segnato dal suo fallimento, qualcuno l’ha guardata e l’ha amata.
Dall’oscurità del suo peccato, intravede nella misericordia di Dio un raggio di luce che la sta tirando fuori da una situazione di morte e la sta facendo rinascere come persona nuova. Per questo si dichiara anche “bella” perché coltiva una incrollabile fiducia che chi l’ha creata ancora la guarda con straordinario affetto, l’abbraccia e la rende partecipe della sua bellezza.
Convertirsi, per chiunque, è accorgersi di questo sguardo di Dio che si manifesta in Cristo Gesù, nel suo mistero di amore. Convertirsi è sentirsi amati e tirati fuori da un io che si affaccia alla vita come rinchiuso entro l’ambizione di possedere persone e cose a proprio vantaggio, è sentirsi liberati dell’illusoria volontà di fondare il senso del proprio esistere in se stessi. Nello stesso tempo, è accoglienza dello Spirito del Signore Gesù che chiede alla creatura la libera decisione di consegnarsi alla sua Parola fatta carne, e di consentire che essa si incida nella sua esistenza e determini la sua storia. 
Convertirsi è partecipare al mistero pasquale, che introduce alla vita nuova dei figli di Dio, apre a relazioni di gratuità nella chiesa e nella società, e proietta verso un avvenire imprevedibile.
Da questo orizzonte muove l’articolarsi della monografia ....  (EDITORIALE)


   Editoriale (pdf)

   Sommario (pdf)



E' possibile richiedere copie-saggio gratuite:
CONVENTO DEL CARMINE
98051 BARCELLONA P.G. (ME)
E-mail: horeb.tracce@alice.it



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Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto
I MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ 2013
IL VANGELO NARRATO PER TEOFILO L'AMICO DI DIO
 Lettura del Vangelo di Luca



Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto 

I MERCOLEDÌ DELLA SPIRITUALITÀ 2013

Dal 23 Gennaio al 13 Marzo presso la sala del convento dalle ore 20.00 alle ore 21.00
 
IL VANGELO NARRATO PER TEOFILO L'AMICO DI DIO
 Lettura del Vangelo di Luca


Leggi il calendario degli incontri (pdf)



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Ricordando don Andrea Santoro ucciso il 5 febbraio 2006 a Trabzon (Trebisonda) in Turchia

     Non bisogna essere buoni...

Riproponiamo il precedente post

     Ricordo di don Andrea Santoro

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Le pietre d'inciampo del Vangelo

"Mentre stavano compiendosi i giorni 
in cui sarebbe stato elevato in alto, 
egli rese duro il suo volto incamminandosi verso Gerusalemme."

(Luca 9,51)

  Gianfranco Ravasi:   L'unica cosa che è necessaria

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Il teologo risponde

Alla fine di una Messa festiva il parroco ha benedetto (con testi del Benedizionale) gli anelli e una coppia che iniziava una convivenza. È previsto pastoralmente questo atto? 

  Mario Bonsignori:   E' lecito benedire i conviventi?

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  Fratelli, andiamo...
  Dio si rivela...
  Voi siete la delizia...
  A noi sempre alla ricerca...
  Gli uomini parlano...
  Chi non è in grado...
  I martiri ci hanno insegnato...
  La fede è toccare Gesù...
  Io credo nel sole...
  L'amore respinto...
  Partono i discepoli...
  Il nostro cibo...
  La mia vocazione...
  Erode tutto apparire...



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"Un cuore che ascolta - lev shomea' " - n.9 di Santino Coppolino



RUBRICA 
Un cuore che ascolta - lev shomea'
"Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male"  (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo della Domenica di Santino Coppolino

IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) 

Vangelo:  Lc 4,21-30


...niente violenza, niente vendetta, il versetto del profeta Isaia viene troncato a metà, per Gesù la lettura è terminata. 
"Gli occhi di tutti erano fissi su di Lui, allora cominciò a dire: Ma i Nazaretani "hanno occhi e non vedono, hanno orecchie e non odono"(Sal 115,5-6; Ez 12,2), la Grazia del Signore Gesù è fonte di scandalo, il Suo messaggio d'amore per tutti gli uomini, siano essi ebrei o pagani, è inaccettabile, essi credono di servire il Dio Altissimo e invece adorano l'idolo della potenza e della forza, che vive e si nutre di violenza e di morte...


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NON TI HO AMATO PER SCHERZO - p. Nino Fazio (VIDEO)


NON TI HO AMATO PER SCHERZO
p. Nino Fazio 
(VIDEO)

Frammento dell'incontro tenuto il 4 febbraio 2013 
a Barcellona Pozzo di Gotto (ME)

Nella celebrazione va fatto solo quello che è vero!
La liturgia manifesta e attua il mistero della Chiesa.

  video


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CHIESA CIRCOLARE O PIRAMIDALE? di p. NINO FAZIO (VIDEO)



CHIESA CIRCOLARE O PIRAMIDALE? 

di p. NINO FAZIO 
La partecipazione piena e attiva di tutto il popolo di Dio

Frammento dell'incontro tenuto il 4 febbraio 2013 
a Barcellona Pozzo di Gotto (ME)

  video


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SACERDOZIO COMUNE E SACERDOZIO MINISTERIALE UNA FRATTURA


Nell’opinione pubblica si riscontra una triplice sovrapposizione: della Gerarchia alla Chiesa; della Gerarchia vaticana a quella Italiana; dei vertici ecclesiastici (Segreteria di Stato e Presidenza della CEI) alla Gerarchia vaticana e a quella italiana. Ne deriva che quando parlano, decidono e operano i vertici della Gerarchia, per l’opinione pubblica (e in fondo per gli stessi vertici) è la Chiesa in quanto tale che parla, decide e opera. Questo fenomeno è tuttora largamente vigente anche se recentemente si è iniziato a fare le necessarie distinzioni.

La Chiesa-Popolo di Dio...

Gli sconfinamenti del sacerdozio ministeriale...

Rinunce, auto-referenzialità e incertezze...

La via della sinodalità e della franchezza...

  SACERDOZIO COMUNE E SACERDOZIO MINISTERIALE UNA FRATTURA


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2 Febbraio: Presentazione di Gesù al Tempio e 17ª Giornata mondiale della Vita Consacrata


L’offerta dei consacrati, un segno per tutti
Con la libertà del dono

​Come le stelle sono il sorriso di Dio nelle tenebre della notte, così le feste liturgiche illuminano di gioia e di speranza il pellegrinaggio dell’uomo credente verso la patria celeste. Nella sua sapiente pedagogia, la Chiesa ha voluto affidare ad alcune di queste feste una particolare intenzione, per la crescita spirituale dei suoi figli diversamente impegnati nella vigna del Signore. Così l’odierna festa della Presentazione di Gesù al Tempio è designata come Giornata dei consacrati: scelta ricca di suggestione e carica di significato. 
La liturgia di questa festa, mentre da una parte ci riporta al clima del Natale, dall’altra già ci trasporta in quello della Pasqua, ricordandoci la profonda unità del mistero di Cristo, di Colui che nasce per morire e muore per farci rinascere a vita nuova...

La presentazione di Gesù neonato al tempio è preludio del suo supremo sacrificio pasquale; per questo anche Maria, la Madre, ne è coinvolta: «Anche a te – dice Simeone – una spada trafiggerà l’anima» (Lc 2,35). Così pure ogni cristiano, ma in modo speciale i consacrati, devono lasciarsi trafiggere il cuore. La testimonianza della fede comporta, infatti, la radicalità nel dare il primato a Dio in tutte le scelte, poiché a nulla varrebbe una fede soltanto teorica, staccata dal realismo, talvolta duro, della vita; un duro realismo che non sgomenta chi ha sempre davanti agli occhi la prospettiva escatologica, ossia il Regno eterno che già viene nell’umana storia e fa passare il tempo cronologico (chrónos) nel tempo di grazia (kairós)...

  Con la libertà del dono di Anna Maria Cànopi

  il Messaggio Giornata vita consacrata 2013.doc

Guarda i nostri precedenti post:
  • I post di Pietre Vive
  • Giornata mondiale della Vita Consacrata
  • La Presentazione di Gesù al Tempio
  • "Educarsi alla vita santa di Gesù" Messaggio della Commissione Episcopale per il clero e la vita consacrata per la 16a Giornata Mondiale della vita consacrata (2 febbraio 2012)


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Il 2 febbraio la Chiesa celebra, secondo un’antica tradizione risalente al VI-VII secolo, un evento della vita del Signore che getta luce sulla sua identità e missione universale. Si tratta della Presentazione al tempio di Gesù da parte dei suoi genitori (cfr. Luca, 2, 22-40). In tale giorno si celebra contestualmente anche la Giornata mondiale della vita  consacrata.

  Salvatore M. Perrella:   La gioia della consacrazione


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OREUNDICI - IL QUADERNO DI FEBBRAIO 2013: RIPENSARE LA POLITICA - "IL LINGUAGGIO DI DIO cambiano le culture, ma Dio non cambia" di Arturo Paoli - L'EDITORIALE di Mario De Maio


OREUNDICI IL QUADERNO DI FEBBRAIO 2013

IL LINGUAGGIO DI DIO cambiano le culture, ma Dio non cambia
di Arturo Paoli

... Le crisi di fede nascono dalla nostra cultura, da quello che viviamo in questo momento, e i primi ad accorgersene sono i giovani. Questo è il momento più arido e freddo che abbia vissuto. È il momento in cui l’amicizia non serve, perché posso fare da me: ma questa è una bestemmia, perché noi non siamo stati pensati da soli, l’uomo è relazione, senza relazione l’uomo è nulla. Non voglio concludere con pessimismo, perché vedo segnali che mi fanno sperare: sarà che l’amicizia è la cosa più bella del mondo? sarà che l’amore verso gli altri è il vero senso della vita? sarà che la felicità che io cerco negli strumenti della tecnica non mi soddisfa fino in fondo? Forse c’è ancora un pezzo di cuore nell’uomo, non è spento del tutto, è ancora al suo posto. Dio troverà la maniera di riscaldare questi cuori, di far sentire che il vero, il buono, il grande è Lui solo. Questo ritorno ha bisogno di lotta: dobbiamo essere i difensori di Gesù, anche se portarlo nella vita è sempre un martirio, non di sangue ma di vita. Allora bisogna che noi cristiani che abbiamo vissuto questa fede abbiamo la forza di renderla più robusta e essenziale nella nostra vita per poterla trasmettere ai giovani. Oggi la fede o è totale o è nulla. La fede è calore di vita, forza intrinseca che può arrivare agli altri. Vi auguro una primavera di fede. Io non la vedrò, ma sono contento che voi possiate vederla.

  IL LINGUAGGIO DI DIO di Arturo Paoli

RIPENSARE LA POLITICA
L'EDITORIALE DI MARIO DE MAIO

Cari amici,
la parola " economia " ha dominato tutto il 2012, la parola "politica" dovrà essere quella del 2013 se vogliamo che l'economia cambi in meglio. Così ci ammonisce l'economista Luigino Bruni. Mi permetto di suggerire che alle parole economia e politica dovremmo aggiungere la parola "spiritualità". La sfiducia verso la politica è talmente diffusa che l'accostamento dei due termini può sembrare irriverente. Eppure anche se nei nostri esami di coscienza non siamo abituati a mettere sotto riflessione le nostre scelte politiche o il nostro comportamento all'interno della "polis", è necessario raccordare in modo consapevole i gesti importanti che faremo con i principi che orientano la nostra vita... 

  l'Editoriale di Mario De Maio

C’è vita nella democrazia,
dunque è giusto
e possibile cercarvi
anche la felicità.
Gustavo Zagrebelsky


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JESUS, febbraio 2013 - "Caro Diogneto - 50" di Enzo Bianchi


JESUS, febbraio 2013 Caro Diogneto - 50
Rubrica di ENZO BIANCHI

Alla mia età è data una grazia: quella di poter fissare con lo sguardo i tempi passati, leggerli più facilmente come storia e quindi penetrare tra i fili dell’ordito e della trama che formano il tessuto della vita della chiesa. Non dimentico, anzi, si è fatto più vivo il ricordo degli ultimi anni cinquanta quando il pontefice Pio XII era, come si diceva, “felicemente regnante”. Cresceva nella chiesa un fermento che chiedeva un vero rinnovamento della fede, della liturgia, della missione e, nello stesso tempo, emergeva un gemito per la sclerosi di molte forme di vita ecclesiale. Cosa si chiedeva, a volte forse in modo confuso, altre volte da parte di uomini e donne profetiche in modo evangelico e determinato, anche al caro prezzo dell’emarginazione e perfino della censura e della condanna ecclesiastica? Si chiedeva innanzitutto la presa della parola: poter parlare nello spazio ecclesiale, manifestare il proprio pensiero, confrontarsi in uno spirito costruttivo e fraterno. Soprattutto i semplici fedeli, chiamati allora “laici”, desideravano assumere una soggettività che li rendesse membra vive del corpo ecclesiale, membra responsabili...

  Caro Diogneto - 50 di Enzo Bianchi


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Simon Pietro nelle parole di Enzo Bianchi e nella mostra “Il cammino di Pietro”


“Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa”. Nella storia della chiesa ci si è più sovente soffermati sulla seconda parte della frase, riportata dall’evangelista Matteo, traendone conseguenze decisive sull’esercizio del ministero di presidenza all’interno delle singole comunità cristiane e della chiesa universale. Ma può essere altrettanto fecondo sostare sulla prima parte della frase e chiederci chi era quel pescatore di Galilea cui Gesù si rivolse con un assertivo “Tu sei Pietro”. Sì, perché costui in realtà si chiamava Simone, figlio di Giona (bar Ionas, secondo l’uso del tempo di identificare le persone con il patronimico), e diventa Pietro solo dopo la vocazione da parte di Gesù che, secondo la tradizione veterotestamentaria, gli cambia il nome per indicare la nuova missione cui è destinato.
Gli scritti del Nuovo Testamento non ci danno una biografia di Simon Pietro, ma ce lo consegnano sotto diverse angolature: come figura storica, uno dei dodici discepoli che “stavano con Gesù”, come ministro con una funzione precisa nella prima comunità postpasquale, come figura vivente cui riferirsi per la guida del gregge del Signore nella cammino storico della chiesa. 

  "Tu sei Pietro" di Enzo Bianchi

I commentatori più arditi hanno accennato al “percorso” della fede, alla bellezza come pungolo - per credenti e non - a mettersi davanti agli interrogativi ultimi, per il resto sul web rimbalzano dispacci con l’elenco di (illustri) nomi degli artisti chiamati a raccolta nella mostra “Il cammino di Pietro”, che questo pomeriggio 6 febbraio viene inaugurata dal Segretario di Stato vaticano e sarà allestita fino all’1 maggio a Castel Sant’Angelo, in occasione dell’Anno della fede. E se la presentazione alla stampa è stata sotto tono, non mancano spunti interessanti. Don Alessio è un giovane vice parroco di un piccolo paese della Carnia, amante ed esperto di arte. Con i suoi ragazzi e parrocchiani inizia ad allestire mostre, finché l’eco arriva a Roma. Al Vaticano l’onore di saperlo valorizzare: in pochi mesi ha costruito un percorso originale – sarebbe riduttivo definirlo una mostra, ben dice il titolo che si tratta di un cammino – con 37 opere da nove paesi europei, tra cui due prime assolute: “L’angelo libera Pietro dal carcere” di Luca Giordano e “Le lacrime di Pietro” del Guercino, mai esposti finora fuori dalla loro sede (il primo a Londra, il secondo a Bologna)...

  Il Cammino di Pietro, una raccolta di capolavori piena di sorprese

La mostra “Il Cammino di Pietro”, una delle iniziative in calendario per l’Anno della Fede, propone, fino al 1 maggio 2013, capolavori provenienti dalle più prestigiose sedi museali europee. Federico Chiapolino per Radio Vaticana, ha chiesto al curatore, don Alessio Geretti, su quali criteri si è basato per proporre un tema così impegnativo.
Ascolta La mostra "Il cammino di Pietro". Il curatore: la fede diventa un viaggio nell'arte (audio)

  CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA "IL CAMMINO DI PIETRO" (ROMA, CASTEL SANT’ANGELO, 7 FEBBRAIO - 1° MAGGIO 2013)


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CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni

  (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


Don Luigi Ciotti da Gad Lerner a ZETA



La politica degli imbonitori e dell'immagine continua a farla da padrona, in questa campagna elettorale. Un volto di credibilità è quello mostrato dalla storia di don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera, il 1° febbraio da Gad Lerner. (Christian Albini)

Seguono i video

   Don Ciotti a ZETA prima parte (video)

   Don Ciotti a ZETA seconda parte (video)

   Don Ciotti a ZETA terza parte (video)

Vedi anche il nostro post precedente:
       Senza corruzione "Riparte il Futuro" - Campagna di Libera e Gruppo Abele - Appello di don Ciotti


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    Convegno Nazionale di Pax Christi (Santa Maria di Leuca 29-31 Dicembre): "Crisi economica internazionale e pace" di Paolo Beccegato


    Convegno Nazionale di Pax Christi 
    Alessano e Santa Maria di Leuca 29 - 31 Dicembre

    Crisi economica internazionale e pace
    Dott. Paolo Beccegato
    Responsabile area internazionale di Caritas Italiana

    Si moltiplicano i rapporti e le analisi che denunciano il crescere del numero dei disastri, naturali e antropici, che causano vittime e danni sempre più ingenti, ad ogni latitudine e longitudine. Tra gli ultimi quello dell’Unione Europea sulle crisi dimenticate, denominato “Forgotten crisis assessment” che, utilizzando la metodologia “Global Needs Assessment”, ha monitorato nel 2012 ben 68 Paesi o territori dove attualmente sono in atto una o più situazioni di crisi umanitaria; un secondo documento dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR) ed altri ancora, provenienti soprattutto dal mondo delle ONG, hanno evidenziato inoltre che il lavoro delle agenzie umanitarie in questa fase storica viene messo a dura prova da una combinazione simultanea di nuovi e vecchi conflitti irrisolti che hanno causato livelli di crisi umanitarie mai raggiunte nella storia recente. Rapporti e analisi suffragate da innumerevoli testimonianze e storie, raccolte da operatori e volontari che dal posto non fanno che alzare la propria voce sulla gravità di tali drammi.
    La crisi economica e finanziaria, infatti, associata ad una serie parallela di fenomeni e processi geo-politici internazionali e regionali, ha suscitato nel corso di questi ultimi anni dinamiche di instabilità sociali e istituzionali, tali da determinare la nascita di nuove situazioni di tensione e conflittualità armata.

       Crisi economica internazionale e pace

    Vedi anche i nostri post precedenti:
    • Convegno Nazionale di Pax Christi (Santa Maria di Leuca 29-31 Dicembre): "La Chiesa del grembiule, sentinella di Pace Giustizia e Salvaguardia del Creato" di don Luigi Renna
    • Per una Chiesa della tenerezza… Con don Tonino Bello, maestro di nonviolenza
    • Convegno Nazionale di Pax Christi (Santa Maria di Leuca 29-31 Dicembre) - In piedi, costruttori di pace di mons. Giovanni Giudici, presidente di Pax Christi
    • Convegno Nazionale di Pax Christi (Santa Maria di Leuca 29-31 Dicembre): "Pace come giustizia e salvaguardia del creato" di Giuliana Martirani
    • Convegno Nazionale di Pax Christi (Santa Maria di Leuca 29-31 Dicembre): "Pensieri scomodi di don Tonino sulla pace" di mons. Vito Angiuli


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    Assemblea plenaria del Pontificio consiglio per la cultura - CULTURE GIOVANILI EMERGENTI - 6/9 febbraio



    Aperta a Roma l'assemblea plenaria del Pontificio consiglio per la cultura. La sfida è il dialogo con le nuove generazioni, divise tra sete di assoluto e miti effimeri.

       La fede dal cuore giovane

    Ascolta i servizi di Radio Vaticana:

       Ravasi: "Ascoltare i giovani per farli incontrare con Cristo" (audio)
       'The Sun': "Apriamo con il rock la Plenaria di un dicastero vaticano" (audio)

    Per saperne di più:

    CULTURE GIOVANILI EMERGENTI

       Programma
       Preparazione
       Input

    • Discorso del Santo Padre
    • Gianfranco Ravasi
    • Armando Matteo
    • Pia de Solenni
    • Antonio Spadaro
    • Louis Riverin
    • David Le Breton
    • Rossana Reguillo Cruz
    • Alanda Kariza
    • Farasoa Bemahazaka
    • The Sun


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    Su come dire la fede ai giovani oggi e sui limiti di alcuni slogan oggettivanti a volte ormai molto più televisivi che evangelici 

      Sergio Ventura:   «Dio ti ama gratis! Che noia…»


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    POLITICA

    Che Paese è quello in cui si lancia il redditometro e intanto si discute di condono tombale? L’Italia e la campagna elettorale delle tasse è il tema centrale della puntata di Ballarò. Tra gli ospiti di Giovanni Floris il segretario della Lega Nord Roberto Maroni, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il leader di “Fare per fermare il declino” Oscar Giannino, il presidente di ASSONIME e della BNL Luigi Abete, la giornalista Maria Latella. Conclude la serata l’intervista a Silvio Berlusconi per la coalizione di centro-destra.
    In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza. (video)

      BallaròPuntata del 5/2/2013 (video)

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    I giovani non si ritrovano nelle vecchie ideologie e molti si dichiarano "disgustati" dalla politica. Le scelte di voto nascono in famiglia ma le mobilitazioni dai Social Network.

      Orsola VetriMa cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    Concedere la cittadinanza a chi nasce in Italia? Sì, no, forse. Il tema dello ius soli e dei diritti dei figli dei migranti divide le forze politiche, tra favorevoli, contrari e incerti. Eppure in molti (a partire dal presidente della Repubblica) hanno chiesto in questi anni una riforma della vecchia legge del 1992, che resta ancorata allo ius sanguinis (la cittadinanza dei genitori) e non prevede lo ius soli (si è cittadini del Paese dove si nasce). Ma nessuno dei 48 disegni di legge presentati alle Camere in questa legislatura (contati dall'Espresso) ha raccolto i consensi necessari ad andare avanti. Queste sono le nuove posizioni in campo a pochi giorni dalle Politiche 2013.

      Vladimiro PolchiCittadinanza ai figli degli immigrati La politica risponde sì, no, forse

    «Il rischio di ingovernabilità rimane secondo noi molto alto». «Il rischio di instabilità politica è aumentato sostanzialmente». «La coalizione di centro-destra, secondo i sondaggi più recenti, è appena il 5% sotto il centrosinistra e questa ultima proposta (la promessa di rimborsare l’Imu, ndr) mira a ridurre ulteriormente il divario». Le tre frasi che avete appena letto sono state scritte ieri, in inglese, in altrettanti rapporti firmati da Deutsche Bank, Nomura e Mediobanca.

      Francesco ManacordaLa paura di un Paese in stallo

    Al momento attuale nessuno pensa di vincere. Né Bersani, che ha visto assottigliarsi il suo vantaggio, né Berlusconi, in rimonta, sì, ma fino a un certo punto. E neppure Monti, che stando agli ultimi sondaggi rischia perfino di arrivare quarto, dopo Grillo. All’improvviso è diventato più forte l’incubo di un risultato «alla greca», in cui una vera maggioranza non si trova. Così la paura fa novanta, e tutti cercano di ritrovare le amicizie perdute. Che questo sia il modo migliore di arrivare a una larga coalizione è tutto da vedere.

      Marcello SorgiL'incubo di un risultato "alla greca"

    Forse stiamo avendo la campagna elettorale che ci meritiamo. Si avverte rassegnazione, assuefazione a un destino di impoverimento e di declino. Ognuno se ne lamenta, certo, e ognuno cerca di lenirne il disagio tirando la coperta dalla propria parte, magari preparandosi a votare per chi promette di proteggerlo di più; ma nessuno sembra davvero credere che esista il modo di allargare la coperta. L'essenza della crisi italiana resta nascosta, taciuta: produciamo troppa poca ricchezza rispetto a quanta ne consumiamo.

      Antonio PolitoNon ci sono più pasti gratuiti

    Sui cieli della campagna elettorale volteggiano promesse, favole, miraggi. Normale: non si raccontano mai tante bugie come prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia, diceva Bismarck. Ed è altrettanto normale, in questi casi, che ciascuno punti l'indice contro la menzogna altrui. Ma c'è invece un assioma che trova sempre d'accordo almeno un paio fra i contendenti. E non si tratta più di blandire l'elettore, quanto piuttosto d'intimargli un altolà. Voto utile, ecco il suo nome di battaglia. Insomma, attento a dove metti la tua croce sulla scheda, altrimenti sprecherai la scheda. Così ripetono all'unisono Bersani e Berlusconi, nemici nell'urna, alleati nell'assioma.

      Michele Ainis Il rompicapo del voto utile

    ... Stavolta non condivido l’articolo che lei mi segnala: non perché la tesi di Ainis sia strampalata, ma perché attiene soprattutto all’etica, che per me è un a priori rispetto alla politica, ma non fino a paralizzare la nostra decisione politica, come del resto ci ha insegnato Machiavelli, e anche Aristotele...

      Federico Orlando Il voto è libero. Meglio se anche utile

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     BENEDETTO XVI
     



          Angelus/Regina Cæli - 3 febbraio 2013

      Discorso Concerto in onore del Santo Padre e del Presidente della Repubblica Italiana, in occasione dell’84° anniversario dei Patti Lateranensi (4 febbraio 2013)
         Discorso Saluto ai partecipanti all'Assemblea Generale della Fraternità Sacerdotale di San Carlo Borromeo (6 febbraio 2013)

         Discorso Ai partecipanti all'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura (7 febbraio 2013)

         Udienza 6 febbraio 2013, Io credo in Dio: il Creatore del cielo e della terra, il Creatore dell'essere umano

         Omelia 2 febbraio 2013: Celebrazione dei Vespri nella Festa della Presentazione del Signore, in occasione della XVII Giornata della Vita Consacrata

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    OPINIONI E COMMENTI

      (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


    L'Angelus di Benedetto XVI e la 35a Giornata Nazionale per la vita


    ... Gesù non è venuto per cercare il consenso degli uomini, ma – come dirà alla fine a Pilato – per «dare testimonianza alla verità» (Gv 18,37). Il vero profeta non obbedisce ad altri che a Dio e si mette al servizio della verità, pronto a pagare di persona. E’ vero che Gesù è il profeta dell’amore, ma l’amore ha la sua verità. Anzi, amore e verità sono due nomi della stessa realtà, due nomi di Dio...

       video

    Nell’odierna Giornata per la vita, celebrata in Italia la prima domenica di febbraio, Benedetto XVI ha auspicato all’Angelus che “ogni essere umano sia tutelato nella sua dignità” e sollecitato ad investire sulla famiglia “quale risposta efficace alla crisi attuale”. Ha poi ricordato che “Gesù non è venuto per cercare il consenso degli uomini” ma “per dare testimonianza di verità”. 

       il servizio di Roberta Gisotti per Radio Vaticana: Il Papa all’Angelus: investire sulla vita e la famiglia come risposta efficace alla crisi attuale (audio)

       il testo integrale del Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 35a Giornata Nazionale per la vita (3 febbraio 2013) “Generare la vita vince la crisi” (pdf)

    La cultura della morte è in affanno. Occorre che chi governa faccia la sua parte
    Sono ormai tanti anni che la Chiesa italiana dedica una giornata al tema della vita umana fragile e indifesa. Lo fa senza facili moralismi e con ragion veduta: invita a promuovere e difendere la vita umana, tenendo conto via via delle reali difficoltà, ma anche indicando le possibili soluzioni...

       Nella giusta logica



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    La riflessione sulla comunicazione che la Chiesa sta portando avanti in questi anni si interroga non su tecniche e modelli, ma sulla vita dell'uomo al tempo in cui l'ambiente digitale ha impatto sulla nostra percezione della realtà, di noi stessi e sulle nostre relazioni. Quest'anno il Pontefice nel suo Messaggio per la 47a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali lancia l'invito a considerare come l'ambiente digitale non sia un mondo parallelo, ma un ambiente nel quale molte persone, specialmente giovani, condividono conoscenza, valori e interrogativi di senso. Da qui l'invito ai cristiani a coinvolgersi in maniera autentica e interattiva, con rispetto e pazienza, con le domande e i dubbi che gli uomini esprimono nel loro cammino di ricerca della verità. Il Papa si è unito alla conversazione che avviene via Twitter aprendo l'account @pontifex proprio per esprimere un segno di attiva partecipazione ai dialoghi degli uomini del nostro tempo, che oggi sono sempre più veicolati dai networks sociali.
    L'articolo integrale di Antonio Spadaro S.I.

      Antonio SpadaroIL PAPA, TWITTER E LO SPAZIO DIGITALE La 47a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (pdf)

    Un universo, anzi un “multiverso”, determinato da “una pluralità di visioni, prospettive e strategie”, forse troppo complesso per la società, ma tanto affascinante per la Chiesa. Così il Papa descrive il mondo giovanile protagonista dell’Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura, di cui oggi ha ricevuto in Udienza i partecipanti.

       Salvatore Cemuzio: Benedetto XVI ai giovani: "Voi siete il punto di riferimento della Chiesa

       VATICANIT: Benedetto XVI: la Chiesa pensa ai giovani (video)



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    Cardinale Carlo Maria Martini
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       AVVISI: 

      1) La newsletter è settimanale;

     

      2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:

          http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm

     

      3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

                http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm