"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°30 del 2013

Aggiornamento della settimana

- dal 20 al 26 luglio 2013 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 2 agosto 2013          


 
 



IL VANGELO DELLA DOMENICA 


LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo




OMELIA 

  di P. Gregorio Battaglia
  di P. Aurelio Antista
di P. Alberto Neglia

 
N. B. La Lectio viene sospesa nel periodo estivo



NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 








GMG
Rio2013




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GMG Rio2013 - I nuovi linguaggi digitali della Gmg: Social network, flash-mob e graffiti


Social network, flash-mob e graffiti tre le voci della generazione Rio 2013

Si può organizzare una Giornata mondiale della gioventù senza fare i conti con i linguaggi dei giovani? Ovviamente no. E se c'è un aspetto che balza all'occhio nell'appuntamento che ormai sta per iniziare a Rio de Janeiro è proprio l'attenzione a non lasciar fuori nessuna delle forme espressive attraverso cui i ragazzi di oggi comunicano.
Sarà la prima Gmg a misura di social network quella di Rio de Janeiro, con lo smart-phone o il tablet sempre a portata di mano. Del resto l'account Twitter è stato uno degli ingredienti fondamentali utilizzati dai giovani brasiliani nella preparazione dell'evento. Ma il Comitato organizzatore non si è fermato al tema dei nuovi media: ha voluto dare spazio anche ad altri due fenomeni molto popolari tra i giovani di oggi, i graffiti e i flash-mob...

   I nuovi linguaggi digitali della Gmg

Per saperne di più:

Durante la finale del concorso, gli artisti sceglieranno un tema da realizzare sui muri dei diversi punti turistici della città. I temi comprendono valori, principi umani e cristiani, frasi della Bibbia e frasi dei Santi. Il vincitore sarà votato dalla stessa giuria che sceglierà le 30 opere migliori.
“Questo progetto è molto speciale per la GMG e potrà toccare molti cuori”, afferma Palomá Lladó, coordinatrice del concorso.

   "Arte senza frontiere", il concorso di graffiti del Festival della Gioventù

La coreografia predisposta sulle note di Francisco, la canzone in onore del Papa che si annuncia come il tormentone della veglia di sabato 27. Nel video due ragazzi spiegano uno dopo l'altro i passi e il ritmo «del più grande flash-mob del mondo».

   video

   Visita il sito http://www.rio2013.com/it

La GMG sta per partire, ma anche chi resta in Italia potrà seguire i principali eventi brasiliani in streaming, collegandosi sul sito della Pastorale Giovanile della CEI!
A partire dalle catechesi di mercoledì, giovedì e venerdì, fino alla via crucis, alla veglia e alla messa con Papa Francesco. La veglia sarà trasmessa in diretta da TV2000. Un angolo di GMG anche per chi resta in Italia!
Tredici ore al giorno, da lunedì 22 a domenica 28 luglio, per raccontare l'incontro del Papa con i giovani di tutto il mondo. Alla Giornata Mondiale della Gioventù, a Rio de Janeiro, è dedicata la programmazione di tutta la settimana di Tv2000 che vedrà gli studi di «Nel cuore dei giorni» aperti, ininterrottamente, dalle 13.30 fino alle prime ore del mattino seguente...

   Nel cuore della GMG, 13 ore di diretta a Tv2000


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GMG Rio2013 - I giovani e Papa Francesco


Sarà una torcida brasileira del tutto innovativa. I giovani di tutto il mondo sono pronti ad abbracciare, nella Gmg di Rio, Francesco, il Papa dei ragazzi. Lo rivela il “Rapporto giovani”, la ricerca promossa dall’Istituto G. Toniolo, curata da un gruppo di docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e realizzata da Ipsos con il sostegno della Fondazione Cariplo. Per oltre il 70% degli intervistati (un campione rappresentativo fra i 18 e i 29 anni), Papa Francesco è una persona di cui fidarsi, per l’85 % è vicino alla gente e per il 91% ispira simpatia...

I giovani intervistati vedono in Papa Francesco una persona capace di grande capacità comunicativa, capace di mostrare vicinanza e di mettere in dialogo la Chiesa con i cambiamenti che stanno attraversando la società. Avvertono una vicinanza emotiva e una tensione morale verso la quale manifestano grandi attese soprattutto in ordine all’attenzione verso problemi sociali e verso l’esemplarità dei comportamenti dei cristiani”.

   PAPA FRANCESCO IRROMPE NEL CUORE DEI GIOVANI

Appaiono particolarmente significativi i dati della nuova rilevazione di approfondimento sull’atteggiamento dei giovani verso il Papa e il suo Pontificato, effettuata dal Rapporto giovani su un campione rappresentativo a livello nazionale.
Riguardo ai temi sui quali i giovani percepiscono una maggiore attenzione del Papa, a colpirli maggiormente è sì la vita di preghiera (68%) e le verità professate dalla Chiesa (64% di risposte positive), ma ancor più l’impegno verso gli ultimi e nei confronti delle questioni sociali (oltre l’85%). Seguono, raccogliendo largo consenso, i temi della pace e del dialogo tra religioni (oltre l’80%).


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In volo verso Rio. Il Papa: rischiamo generazione senza lavoro, ridare dignità ai giovani
Un viaggio per incontrare i giovani che non vanno isolati ma aiutati ad affrontare le difficoltà di ogni giorno come quelle lavorative. E’ uno dei concetti espressi ai giornalisti da Papa Francesco nel volo che lo sta portando a Rio de Janeiro per la Giornata mondiale della gioventù. Un particolare accento è stato posto dal Pontefice sul rischio di avere una generazione senza lavoro.
Clima cordiale sul volo Roma – Rio de Janeiro. Il Papa ha incontrato brevemente i giornalisti...

  In volo verso Rio. Il Papa: rischiamo generazione senza lavoro, ridare dignità ai giovani

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GMG Rio2013 - La prima GMG di Papa Francesco


GMG Rio2013 22-29 luglio

Quattro gli appuntamenti espressamente voluti dal Pontefice e che hanno rivoluzionato l'agenda del viaggio: il pellegrinaggio al santuario marino di Aparecida, la visita alla favela di Varginha, la tappa all'ospedale São Francisco de Assis na Providência de Deus, l'incontro con il Comitato del Celam (Consiglio episcopale latinoamericano)

Un Papa “venuto dalla fine del mondo” che fa il suo primo viaggio apostolico nel suo continente, anche se non è stato lui a deciderlo. Del resto, neanche Benedetto XVI aveva programmato di fare il suo primo viaggio internazionale a Colonia, nella natìa Germania, sede designata dal suo predecessore, Giovanni Paolo II, per la Gmg del 2005. Ha esordito con questo “simpatico parallelo” padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, nel briefing di presentazione della Giornata mondiale della Gioventù , in programma a Rio de Janeiro dal 22 al 29 luglio, sul tema: “Ide e fazei discípulos entre todas as nações”, “Andate e fate discepoli in tutte le nazioni del mondo”. Quello di Rio è quindi un viaggio “già deciso”, di cui Papa Francesco raccoglie l’”eredità”, ma il cui programma è stato anche “intensificato e arricchito di ulteriori eventi con il cambio di pontificato”...

   Le scelte ''personali'' di Papa Francesco per la sua prima Gmg

Il cardinale brasiliano Cláudio Hummes, francescano, grande amico di Bergoglio che nella Sistina gli stava accanto e al momento dell'elezione lo abbracciò, «non dimenticarti dei poveri!», spiega che il Papa «ci porta sempre di nuovo alle cose essenziali» e nella Giornata mondiale della gioventù di Rio de Janeiro mostrerà una Chiesa sempre più vicina ai poveri: «Visiterà soprattutto quelli che vivono alla "periferia" - ha raccontato alla Radio Vaticana - perché tutto il suo programma è fatto di questa sua priorità: le periferie, le persone che hanno bisogno, che stanno soffrendo...»...

   L'incontro con i detenuti e la visita nelle favelas Papa Francesco si prepara ad abbracciare Rio

A Rio de Janeiro fervono gli ultimi preparativi per la Giornata mondiale della gioventù. Ma quale messaggio porterà il Papa in questo suo primo viaggio apostolico internazionale?Cristiane Murray lo ha chiesto al cardinale brasiliano Cláudio Hummes, arcivescovo emerito di San Paolo...

   Il card. Hummes: il Papa alla Gmg mostrerà una Chiesa sempre più vicina ai poveri

   GMG Rio 2013 - Inno versione italiana (video)

   Visita la pagina della Santa Sede: Viaggio Apostolico a Rio de Janeiro (Brasile) in occasione della XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù (22-29 luglio 2013) 


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GMG Rio2013 - La partenza, il viaggio in aereo e l'incontro con i giornalisti (testi, foto e video)



Nel suo primo viaggio internazionale che lo porta a Rio de Janeiro (Brasile) in occasione della XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù, in programma nella città brasiliana dal 23 al 28 luglio sul tema: "Andate e fate discepoli tutti i popoli" (Mt 28, 19), papa Francesco ha dato fin dall'inizio l'impronta del suo stile.
Bergoglio ha salutato la delegazione italiana guidata dal premier Letta ed è salito sull'aereo con la borsa in mano.

L’aereo con a bordo il Santo Padre (un A330 dell’Alitalia) è partito dall’aeroporto di Roma-Fiumicino poco dopo le ore 8.45. 

A bordo il Pontefice scherza con il personale di volo e con i giornalisti.

   INCONTRO DEL SANTO PADRE FRANCESCO CON I GIORNALISTI DURANTE IL VOLO PAPALE

Cristiana Caricato, in collegamento dalla sala stampa di Rio de Janeiro, racconta il viaggio dell'aereo papale mostrando le immagini e le parole che Papa Francesco ha rilasciato ai giornalisti presenti sul volo.

   video


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GMG Rio2013 - L'arrivo a Rio, l'accoglienza della folla e la cerimonia ufficiale (testi, foto e video)



Il Papa è sceso dalla scaletta dell'aereo tra gli applausi e i cori dei fedeli, e per prima cosa ha stretto la mano della presidente brasiliana Dilma Roussef.
Francesco ha accarezzato i bambini che gli hanno porto un omaggio floreale e poi, intrattenendosi cordialmente con Dilma Roussef, ha salutato le autorità civili e religiose venute ad accoglierlo.

   video

Papa Francesco sale quindi su un´utilitaria, una piccola Fiat Idea grigia. 
Il mini corteo papale (tre grosse auto di scorta, una piccola vettura a portare il Pontefice) s´infila in una stretta corsia, per raggiungere il centro della città. 
L'auto è stata bloccata più volte dalla folla che le si assiepava intorno, senza alcuna delimitazione con transenne. 

Una folla armata di macchine fotografiche circonda l´auto del Papa. Scende la scorta a far scudo con il proprio corpo. Si procede a fatica. Si va avanti a passo d´uomo finché l´auto con Papa Francesco si ferma del tutto. La scorta ha seri problemi a tenere a freno l'assalto dei fedeli. Momenti di apprensione, c´è paura che accada qualcosa. Che qualcuno si faccia male. Dopo qualche interminabile minuto, si riesce a far rimettere in cammino l´auto del Papa riprende. Tutti tirano il fiato.

Giunto alla Cattedrale, Jorge Bergoglio è sceso dall'auto ed è subito salito su una jeep bianca scoperta per salutare i pellegrini nel centro della città.
Guarda il video

Infine con un elicottero il Pontefice raggiunge il Giardino del Palazzo Guanabara di Rio de Janeiro per la cerimonia ufficiale di benvenuto.

Ecco alcuni passaggi del discorso del Santo Padre:

   il testo integrale del DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO

   video


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GMG Rio2013 - Santuario di Nostra Signora della Concezione Aparecida (testi, foto e video)


GMG Rio2013
24/7/2013

Tappa ad Aparecida del Papa per affidare alla “Madonnina nera” tanto cara ai brasiliani, il buon esito della Gmg e la vita del popolo latinoamericano. 

Il Papa ha dovuto raggiungere la città mariana prima in aereo e poi in elicottero a causa del maltempo. Nella notte due chilometri di fila per migliaia di pellegrini, che sfidando il maltempo si sono messi in coda per poter essere all’interno della Basilica per la Messa. 

Ad Aparecida, dove sta piovendo a dirotto, attendono il Papa circa 200 mila fedeli, è salito sulla jeep bianca non blindata e più volte ha fatto fermare il veicolo per salutare i fedeli e benedire e baciare i bambini. 
Il Santo Padre è stato accolto dall’arcivescovo, card. Raymundo Damasceno Assis, da alcune Autorità locali e poco dopo dal Rettore. 
Papa Francesco, giunto nel Santuario di Aparecida per celebrare la Messa con i vescovi della Provincia, si è soffermato brevemente nella Sala dei 12 Apostoli, dove è esposta l’immagine della Vergine Aparecida. 
Qui ha recitato questa breve preghiera: 
Madre Aparecida, come Te un giorno, così mi sento oggi davanti a te e a Dio, che ci propone per la vita una missione i cui contorni e limiti non conosciamo, le cui esigenze intravediamo appena. 
Ma, nella Tua fede grazie alla quale “nulla è impossibile a Dio”,Tu, o Madre, non hai esitato ed io non posso esitare.
C. Ecco la Serva del Signore. Avvenga per me secondo la tua parola
Così, o Te, come Te, io abbraccio la mia missione. Nelle tue mani pongo la mia vita, E andiamo, Tu-Madre ed Io-Figlio, a camminare insieme, credere insieme, lottare insieme, vincere insieme, come sempre insieme camminaste Tu e Tuo Figlio.
C. Donna, ecco tuo figlio! Figlio, ecco tua Madre!
Madre Aparecida, un giorno portasti Tuo Figlio al tempio per consacrarlo al Padre perché fosse totalmente disponibile alla missione. Portami oggi dallo stesso Padre, consacrami a Lui con tutto quello che sono e con tutto quello che ho.
C. Sono qui! Inviami!
Madre Aparecida, pongo nelle Tue mani e porto al Padre i nostri e Tuoi giovani, la Giornata Mondiale della Gioventù: quanta forza, quanta vita, e quanto dinamismo che germoglia ed esplode e che può essere al servizio della vita, dell’umanità.
C. Accogli e santifica, o Padre, la Tua gioventù!
Infine, Madre, ti chiediamo: rimani qui, accogli sempre i Tuoi figli e figlie pellegrini, ma vieni anche con noi, stai sempre al nostro fianco ed accompagna nella missione la grande famiglia di fedeli, soprattutto quando la Croce pesa di più, sostieni la nostra speranza e la nostra fede. 
C. Sii fedele fino alla morte ed io ti darò la corona della vita! Amen
Guarda il video

In silenzio, con lo sguardo fisso sulla piccola statua di terracotta è rimasto in preghiera silenziosa. Il Papa ha poi deposto ai piedi della Madre di Cristo un mazzo di fiori.
Dopo la preghiera alla Vergine nel santuario di Aparecida il Papa si è ritirato in sagrestia per prepararsi alla celebrazione eucaristica iniziata attorno alle ore 11.10 nella Basilica. Il cardinale Assis ha introdotto la Messa dando il benvenuto al Santo Padre e offrendogli una riproduzione della statua della Santa Vergine e un calice. Si è rivolto con affetto al Pontefice augurandogli di testimoniare autenticamente l’amore del Vangelo, l’amore ai poveri.
Ecco alcuni passaggi del discorso del Santo Padre...

   il testo integrale dell' OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO

   video

Al termine della Messa, Papa Francesco ha consacrato il suo Pontificato a Nostra Signora Aparecida. 
Questo il testo della preghiera di consacrazione:
O Maria Santissima, per merito di Nostro Signore Gesù Cristo, nella Tua amata immagine di Aparecida, spargi innumerevoli benefici su tutto il Brasile. Io, anche se indegno di far parte dei Tuoi figli e figlie, ma pieno di desiderio di partecipare dei benefici della Tua misericordia, prostrato ai Tuoi piedi, ti consacro la mia mente, perché pensi sempre all’amore che meriti; ti consacro la mia lingua perché sempre Ti lodi e diffonda la Tua devozione; ti consacro il mio cuore perché, dopo Dio, Ti ami sopra ogni cosa. Accoglimi, o Regina incomparabile, Tu che Cristo Crocifisso ci ha donato per Madre, nel beato numero dei tuoi figli e figlie; accoglimi sotto la tua protezione, soccorrimi in tutte le mie necessità spirituali e temporali, soprattutto nell’ora della mia morte. 
Benedicimi, o Cooperatrice Celeste, e con tutta la tua potente intercessione, rinfrancami nelle mie debolezze affinché, servendoTi fedelmente in questa vita, io possa lodarTi, amarTi e renderTi grazie in cielo, per l’eternità. E così sia!

Un fragoroso e gioioso applauso ha salutato la benedizione finale impartita dal Santo Padre. 
Il Pontefice ha abbandonato l’altare dove è avvenuta la celebrazione stringendo tra le braccia la statua della Madonna donatale all’inizio della Messa e si è intrattenuto per alcuni minuti a salutare i fedeli raccolti nella chiesa con una particolare attenzione per i disabili sistemati nelle prime file. 
Papa Bergoglio ha rivolto un saluto anche ai rappresentanti di altre confessioni cristiane e religiose tra le quali quella ebraica e islamica.
Il Santo Padre si è poi affacciato dal balcone del santuario percorrendolo più volte per permettere a tutti di vederlo. 
Il Papa ha detto: “Fratelli e sorelle, io non parlo portoghese, devo parlare spagnolo, perdonatemi. Perdonatemi, il mio cuore ringrazia, che la Madonna di Aparecida benedica tutte le vostre famiglie, e la vostra patria”. Sua Santità scherza, vuole vedere se la folla riesce a comprenderlo e chiede: “una madre si può dimenticare dei suoi figli?”. La folla risponde: “Noooo”. “Bravi – risponde il Santo Padre – allora capite!”. Prima di lasciare il balcone afferma: “Pregate per me e che Dio vi benedica… Ora me ne vado e vi saluto”. 
Il Papa ha lasciato la piazza mentre migliaia di persone acclamavano il suo nome: “viva Papa Francesco!”

   video



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GMG Rio2013 - Visita all'Ospedale São Francisco de Assis na Providência - V.O.T. (testi, foto e video)


GMG Rio2013
24/7/2013

Dopo il pellegrinaggio ad Aparecida Papa Francesco visita l'ospedale dedicato al Santo di Assisi e specializzato nel recupero dei ragazzi dipendenti dalla droga, una delle piaghe più drammatiche del Brasile.

È stato un incontro di abbracci e di carezze, un incrocio di sguardi che durerà tutta una vita, quello tra Papa Francesco e i malati dell’ospedale Sao Francisco de Assis na Providencia. I malati tutti in carrozzina accompagnati dal personale medico erano commossi fino alle lacrime, subito dopo il loro incontro con il Santo Padre. C’è chi è trapiantato di fegato, chi ha problemi con i reni, chi è completamente cieco ma, dice, “ho sentito così forte la vicinanza di Papa Francesco che è come se l’avessi visto”. Ed un altro: “Non ci siamo detti nulla. Mi ha accarezzato il viso ed ho sentito tutto il suo amore”. 
La piaga della droga.Ospedale Sao Francisco de Assis na Provedencia: un luogo di dolore ma anche di speranza, dove la gente qui lotta per guarire da una malattia o per uscire dal tunnel delle tossicodipendenze. Il Santo Padre è qui per benedire una nuova struttura per il recupero dei tossicodipendenti, piaga dilagante nel nuovo Brasile: le stime dell'Oms dicono che il 3 per cento della popolazione consuma crack. Ma la nuova deriva della droga qui in Brasile si chiama “oxi”: si presenta in una forma simile al crack, in piccole pietre, di colore però giallognole, e come il crack, si fuma. La differenza è che l'oxi è molto più economico del crack: una pietra di qualche grammo costa al massimo 5 reais, 2 euro. Quattro volte in meno rispetto al crack. “Chiediamo a Papa Francesco - dice padre Francisco Bellotti, direttore dell’Ospedale - di gridare ai giovani oppressi dalla vita e dai problemi: mai più droga e sempre e solo un sì deciso alla vita”. 

Oggi è un giorno speciale per l’Ospedale. Centinaia di persone si sono messe in fila sotto una pioggia battente ed hanno atteso il Papa cantando. Nella folla ci sono anche Maria Teresa e Ruggero Badano, i genitori di Chiara Luce, la ragazza morta a diciotto anni per un tumore osseo che è stata proclamata beata il 25 settembre 2010. E’ stata scelta da Benedetto XVI come una dei tredici intercessori della Gmg di Rio per la sua straordinaria capacità di affrontare il male con la forza dell’amore. Poi qualche minuto prima dell’arrivo del Papa, tra la folla è calato un profondo silenzio e le persone hanno cominciato a pregare l’Ave Maria. In questa atmosfera di gioia ma al tempo stesso di incredibile profondità di fede, è arrivato Papa Francesco. (fonte SIR)
Papa Francesco ascolta le esperienze di due ex tossicodipendenti.

   video

Ecco alcuni passaggi del discorso del Santo Padre...

   il testo integrale del discorso Visita all'Ospedale São Francisco de Assis na Providência - V.O.T.

   video


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GMG Rio2013 - ANGELUS / L'ORA DI MARIA (TESTO E VIDEO)


VIAGGIO APOSTOLICO A RIO DE JANEIRO IN OCCASIONE DELLA XXVIII GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ

PAPA FRANCESCO
ANGELUS / L'ORA DI MARIA

Dal Balcone dell'Arcivescovado di Rio de Janeiro
Venerdì, 26 luglio 2013

Cari fratelli e amici, buongiorno!
Rendo grazie alla Divina Provvidenza per aver guidato i miei passi fin qui, alla Città di São Sebastião do Rio de Janeiro. Ringrazio di vero cuore Mons. Orani e anche voi per la calorosa accoglienza, con cui manifestate il vostro affetto verso il Successore di Pietro. Vorrei che il mio passaggio per questa città di Rio rinnovasse in tutti l'amore per Cristo e per la Chiesa, la gioia di essere uniti a Lui e di appartenere alla Chiesa e l'impegno di vivere e di testimoniare la fede.
Una bellissima espressione popolare della fede è la preghiera dell’Angelus [in Brasile, l’Ora di Maria]. E’ una preghiera semplice da recitarsi in tre momenti caratteristici della giornata che segnano il ritmo delle nostre attività quotidiane: al mattino, a mezzogiorno e al tramonto. Ma è una preghiera importante; invito tutti a recitarla con l’Ave Maria...

   ANGELUS / L'ORA DI MARIA

   video


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FEDE E
SPIRITUALITA'





DA UNA CHIESA TRIONFANTE

AD UNA CHIESA MENDICANTE

A 50 ANNI DAL CONCILIO VATICANO II

HOREB n. 64 - 1/2013


TRACCE DI SPIRITUALITA'
A CURA DEI CARMELITANI

"Sono passati 50 anni dall’inizio del Concilio ecumenico Vaticano II ed è importante fare memoria, cioè far presente quell’evento per riviverlo, perché può accadere che, passata la generazione di coloro che vi hanno partecipato o che hanno vissuto da vicino la svolta epocale da esso avviata per la vita della Chiesa, la sua memoria venga meno e si dimentichino gli orientamenti e le prospettive da esso offerti.
Il Vaticano II, infatti, pur essendo in piena continuità con la fede e la vita della Chiesa è stato certamente un evento che ha risposto con le sue scelte ad attese importanti presenti nella comunità cristiana e nel mondo.
Il Vaticano II, dopo duemila anni nel corso dei quali il cristianesimo si era sostanzialmente identificato con la cultura europea, apriva la Chiesa a una piena incarnazione nella vita e nella cultura di tutti i popoli, restituendole un’autentica cattolicità e rendendola veramente universale: piena continuità con il passato, con la fede apostolica trasmessaci attraverso le diverse generazioni, e insieme nuovi decisivi orientamenti nei confronti degli ebrei, dei cristiani non cattolici, dei credenti delle altre religioni, ma anche all’interno della comunità cristiana per quanto concerne la liturgia, la centralità della Scrittura, la collegialità e la sinodalità come forma e stile di governo, il riconoscimento del valore e della centralità della persona umana e della sua coscienza.
Gli orientamenti e le decisioni del Concilio Vaticano II, sebbene accolti abbastanza pacificamente all’interno della comunità ecclesiale, purtroppo non sono stati conosciuti e meditati a sufficienza, in questi cinquant’anni nelle varie comunità cristiane.
La riflessione che proponiamo a più voci, nel presente quaderno, vuole essere l’occasione provvidenziale per riprendere in mano quei documenti e cercare di recepire, nello “spirito del Concilio”, un’immagine di Chiesa a noi frati carmelitani più consona: quella “mendicante”, dove è fondamentale vivere uno stile di vita povero, fraterno, itinerante, accogliente e di condivisione della vita del popolo. Si tratta di riattualizzare il sogno di Papa Giovanni di una Chiesa “che si fa  popolo”: «La Chiesa Cattolica – affermava in una omelia del 13 novembre 1960 – non è un museo di archeologia. Essa è l’antica fontana del villaggio che dà l’acqua alle generazioni di oggi, come la diede a quelle del passato»...  (EDITORIALE)


   Editoriale (pdf)

   Sommario (pdf)


E' possibile richiedere copie-saggio gratuite:
CONVENTO DEL CARMINE
98051 BARCELLONA P.G. (ME)
E-mail: horeb.tracce@alice.it



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INCONTRI PER L’ESTATE – 2013
della FRATERNITÀ CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO




FRATERNITÀ CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO

INCONTRI PER L’ESTATE – 2013

  • LECTIO DIVINA 
17-22 LUGLIO

Lettere di Giacomo, Giuda e 1Pietro
con p. Pino Stancari sj


*****

  • SETTIMANA DI SPIRITUALITÀ
5-10 AGOSTO
"DALLA PARTE DEI POVERI, I VICARI DI CRISTO"


  il programma degli INCONTRI PER L’ESTATE – 2013 della FRATERNITÀ CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO (pdf)



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Elia è il profeta solitario che coltiva la sete dell'unico Dio e vive alla sua presenza. Egli è il contemplativo rapito dalla passione ardente per l'assoluto di Dio, la cui “parola ardeva come fiaccola”. E’ il mistico che, dopo un cammino lungo e faticoso, impara e leggere i nuovi segni della presenza di Dio. E’ il profeta che si coinvolge nella vita del popolo e, lottando contro i falsi idoli, lo riconduce alla fedeltà dell'Alleanza con l'unico Dio. Egli è il profeta solidale con i poveri e i lontani e difende coloro che soffrono violenza e ingiustizia. Fin dall'origine dell'Ordine dei Carmelitani si trova un'ispirazione alla sua figura, che ne pervade poi tutta la storia, tanto che giustamente il Profeta può considerarsi suo Fondatore ideale.

  SANT'ELIA, PROFETA

  San Giacomo Apostolo (video)

  Santi Anna e Gioacchino (video)


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RUBRICA 
Un cuore che ascolta - lev shomea' 
"Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male"  (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo della Domenica di Santino Coppolino

Vangelo: Lc 10,38-42

L'episodio è narrato solo dall'evangelista Luca e le due sorelle probabilmente sono le stesse della narrazione della risurrezione di Lazzaro, loro fratello (Gv 11,1-45).
In passato questa pericope veniva citata per dimostrare la superiorità della contemplazione sull'azione, ma ciò significa compiere una forzatura a cui il testo non si presta , formando esso un dittico con la precedente parabola del samaritano.
In gioco infatti non c'è la contemplazione ma l'ascolto della Parola, infatti "Maria era seduta ai piedi del Signore e ascoltava la sua Parola"...


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Omelia di don Angelo Casati nella 16ª Domenica del Tempo Ordinario



16ª Domenica del Tempo Ordinario anno C 21 luglio 2013
omelia di don Angelo Casati

Gn 18,1-10a 
Sal 14,2-5
Col 1,24-28 
Lc 10,38-42

Le letture - il brano della Genesi e il racconto di Luca - si illuminano a vicenda: la tenda di Abramo e la casa di Marta e Maria si illuminano a vicenda.
E non vorrei perdere, se mi riesce, questo illuminarsi reciproco.
Ci sono rassomiglianze negli episodi che pongono domande, se noi li leggiamo, in continuità, senza cesure.
Isolando una lettura dall'altra noi eravamo portati a volte a leggere come positiva l'esplosione di gesti, di preparativi, di doni da parte di Abramo verso i tre ospiti alle querce di Mamre, e a leggere in termini decisamente negativi i molti servizi di Marta nella casa, la casa dell'amicizia, di Betania.
Questa lettura -tutto positivo, tutto negativo- se mettiamo i due brani a confronto, non ci convince totalmente, ci lascia in cuore più di un sospetto.
Sbaglieremmo a dipingere Marta come una donna appiattita totalmente sul fare, un fare da cui è assente il cuore.
C'è cuore in Abramo che corre e dà ordini, e lui stesso prende un vitello tenero e poi lo dà al servo e poi prende per gli ospiti latte acido e latte fresco. Così come c'è cuore -così io penso- in Marta che non sa più cosa inventare per il suo amico, il Rabbi di Nazareth.
Ricordo che, conversando una sera tra noi, Enzo Bianchi, il priore del monastero di Bose, ci diceva che far da mangiare, preparare un buon pranzo è uno dei due gesti più significativi del voler bene all'altro. È come se tu dessi vita all'altro.
Far da mangiare - diceva - e ascoltare.
Ascoltare: ecco, questa era la cosa che mancava a Marta. È l'assenza che Gesù rimprovera, dolcemente ma fermamente, a Marta, l'assenza di ascolto. Sua sorella "seduta ai piedi di Gesù" ascoltava....

  omelia di don Angelo nella 16ª Domenica del Tempo Ordinario


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L'altezza dell'umiltà - La preghiera del Rosario


Papa Francesco, la gente e il rosario al santuario della Vergine Aparecida

Stando a racconti trasmessi da una generazione all’altra, la Vergine Aparecida (Apparsa), sotto il nome di Immacolata Concezione, divenne la patrona della città di San Paolo in seguito ad un episodio risalente al XVIII secolo, quando alcuni pescatori, gettando le reti nel fiume Paraiba, portarono in superfice una statua decapitata della Vergine Nera. Dopo avere gettato le reti la seconda volta ne recuperarono la testa.
La statua rimase per un po’ di tempo nella casa di uno di quei pescatori e qui la gente del villaggio si riuniva per recitare insieme la preghiera del rosario. 
Papa Francesco prima di partire per il Brasile ha pregato a Santa Maria Maggiore ed ora eccolo in preghiera nel più grande santuario del mondo. 
Il rosario, preghiera degli umili, preghiera ritmata nel silenzio o nel rumore da mani di uomini e di donne che accarezzano granelli di legno oppure di vetro. 
Una devozione diffusa da san Domenico de Guzman (1170-1221), uomo di studio e fondatore dei Domenicani, come risposta all’eresia che nel suo tempo imperversava con cattiveria e faziosità. 
Una preghiera che ha accompagnato e accompagna, come un canto lievissimo, la sofferenza, la preoccupazione, la fatica, la morte di tante persone. 
Una preghiera spesso posta ai bordi di molti percorsi spirituali perché ritenuta ripetitiva, monotona, superata, vecchia. Forse da rottamare. 
In realtà il rosario è un modo, nella sua semplicità e nella sua essenzialità, per meditare sui misteri della fede in compagnia di una donna, Maria. 
Su questi sentieri dell’anima, dove è difficile se non ingiusto esprimere valutazioni, nasce tuttavia qualche domanda guardando a figure di persone quotidiane e di uomini politici o intellettuali che custodivano e sgranavano con profonda convinzione la coroncina del rosario. 
Perché lo facevano, perché lo fanno?...

  L'altezza dell'umiltà


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 FRANCESCO
 



     Angelus/Regina Cæli - Angelus, 21 luglio 2013

     Angelus/Regina Cæli - Angelus, 26 luglio 2013

     Viaggi Apostolici fuori dall'Italia - Rio de Janeiro (Brasile) - XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù (22-29 luglio 2013)

 


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La teologia della liberazione di Francesco


Alla vigilia del viaggio in Brasile la lettura del teologo argentino Juan Carlos Scannone aiuta a capire le parole di Bergoglio sul «popolo dei fedeli»


A pochi giorni dal viaggio di Papa Francesco in Brasile, la domanda è d'obbligo: davvero, come da più parti s'è detto, il ritorno di Bergoglio da pontefice in America Latina lo vedrà protagonista di riconciliazione tra Roma e la teologia della liberazione?
Un "riavvicinamento" tra il papa e i teologi latino-americani è stato auspicato, di recente da dom Pedro Casaldáliga, vescovo emerito in Brasile, uno dei volti più noti del movimento. Qualche settimana fa Casaldaliga ha chiesto ad Adolfo Pérez Esquivel di farsi latore di questa istanza presso il Papa, nel corso di un incontro privato che il premio Nobel della Pace argentino aveva ottenuto. 

Nella stessa occasione è stato consegnata a Francesco una copia del "Patto delle Catacombe", un accordo firmato da 40 vescovi presenti al Concilio Vaticano II il 16 novembre 1965. I firmatati - che comprendevano i rappresentanti più noti dell'ala "progressista" (tra gli altri i vescovi Helder Camara, Leonidas Proaño e Luigi Bettazzi ) - si impegnavano in quel testo a condurre una vita austera, senza proprietà né conti in banca, senza titoli né beni materiali. Scorrendo l'elenco dei firmatari, il Papa ha commentato: «Ma guarda un po' chi ci ritroviamo qui!». Pérez Esquivel ha riferito: «Francesco si è interessato, ha detto che l'avrebbe controllato; noi ci siamo impegnati per fare un lavoro e riunire tutti questi pensatori, come Leonardo Boff, che tanto hanno contribuito per la Chiesa»...

  La teologia della liberazione di Francesco di Gerolamo Fazzini


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19,20 e 21 luglio 2013:

  Verso la GMG di Rio...

22/07/2013:

  Sto arrivando in Brasile...


23/07/2013:

  Grazie...


24/07/2013:

  Non dimentichiamolo mai...


25/07/2013:

  La vita cristiana...

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Il Card. Maradiaga ha detto al Papa: 
perché non trasformiamo lo Ior in una Banca etica?

  Anche a Rio il Papa si occupa della riforma della Curia

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Il Papa a Lampedusa - «Un'isola che è scandalo e profezia» le riflessioni di mons. Francesco Montenegro


«Un'isola che è scandalo e profezia»

Pubblichiamo l’editoriale scritto dall’arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro, presidente della Commissione Cei per le migrazioni e della Fondazione Migrantes, che uscirà sul prossimo numero di "Migranti-press"

È stato scritto, riferito a Giovanni Paolo II: «Il Papa ha permesso a Dio di respirare attraverso di lui». Ciò è avvenuto l’8 luglio a Lampedusa. Papa Francesco ci ha fatto sentire il respiro di Dio. L’ha fatto in una splendida mattina, resa luminosa dal sole e dal volto gioioso e festoso degli abitanti e degli ospiti.
Lampedusa assieme a Linosa, due piccoli puntini spersi nel Mare Mediterraneo, sono diventate il centro del mondo. Lì si sono concretate le parole di Maria: «Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati … Ha soccorso Israele, suo servo …». 
Lo stesso nome, Lampedusa, sembra che indichi e segni il destino dell’isola. Essa è contemporaneamente pietra d’inciampo (dal greco lèpas, scoglio), e faro (dal latino lampas, fiaccola), è insieme scandalo e anche profezia. È terra ambita dai turisti, ma lo è anche da chi fugge da una realtà di morte, di povertà e di guerra. C’è chi vergognosamente gioisce quando i barconi affondano (mi chiedo da che parte sta la civiltà?) e chi offre generosamente ospitalità a quanti, affamati di vita, fuggono da un presente senza soluzioni e rischiano per un futuro diverso. Lampedusa è davvero l’isola delle contraddizioni. In piccolo, insomma, è il mondo. 
Chi abita questo estremo sud d’Europa, pur amandolo, è costretto a trasferirsi al Nord, mentre, per chi arriva dal continente africano, è già il Nord migliore. Molti (chi potrà mai sapere il numero?) sono annegati portando con sé in quell’immensa "tomba liquida" il legittimo sogno di una vita migliore, altri invece, moderni Lazzaro, sono riusciti a sbarcare nella terra promessa, mentre i faraoni di turno lautamente banchettano. Lampedusa è una splendida isola, rivestita però degli abiti poveri dei poveri: quelli degli abitanti condannati a essere gli ultimi d’Europa e quelli degli immigrati ancora più ultimi.
...

Leggi anche:

  Lettera dell'Arcivescovo a Lampedusa e Linosa per la venuta del Santo Padre

  Lettera dell'Arcivescovo all'Arcidiocesi per la venuta del Santo Padre

Vedi i nostri precedenti post:
  • Il Papa a Lampedusa - cronaca di un evento di portata storica - prima parte
  • Il Papa a Lampedusa - cronaca di un evento di portata storica - seconda parte
  • Il Papa a Lampedusa - cronaca di un evento di portata storica - terza parte



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Francesco, il papa con la valigia - 'Un papa semplice e profondo' di Gianfranco Ravasi


L'episodio della valigia, portata personalmente sull'aereo, è solo l'ultimo esempio dei modi rivoluzionari di Francesco. Che riesce a comunicare con essenzialità e in modo efficace usando anima, corpo e mente.

Era in una città portuale della Turchia asiatica. A notte fonda aveva sentito risuonare in sogno una voce e gli era apparso un volto. Era un europeo che gli gridava: «Vieni in Macedonia e aiutaci!». Questa vicenda molto personale segnerà la storia dell'Occidente: il protagonista era Paolo di Tarso, e quel monito notturno lo spingerà a far approdare il cristianesimo, attraverso una serie di tappe, fino a Roma. Infatti, un'altra voce, quella dello stesso Cristo, lancerà successivamente all'Apostolo - allora in custodia cautelare nella Fortezza Antonia, sede del governatore romano a Gerusalemme - questo invito: «Coraggio! Come hai testimoniato qui su di me, così è necessario che tu mi dia testimonianza anche a Roma!».
CON TUTTE LE DEBITE differenze e distanze, mi piace applicare liberamente queste due scene notturne descritte negli Atti degli Apostoli, la seconda opera scritta dall'evangelista Luca, al papa «venuto dalla fine del mondo». Sì, la Chiesa europea e Roma stessa avevano bisogno della scossa di una simile presenza divenuta subito familiare, eppure così inattesa e sorprendente. Non voglio infliggere ai lettori de "l'Espresso" un altro ritratto di papa Francesco: ogni giorno, quando scorro i titoli della rassegna giornalistica della Sala stampa vaticana, mi imbatto in decine di articoli su di lui in tutte le lingue.
Vorrei solo proporre una considerazione su un lineamento capitale di quella figura, la voce, ossia il suo linguaggio. E' un'esperienza ormai nota a tutti: basta guardare le facce inquadrate casualmente dalla televisione quando lui parla, tra l'altro usando sempre una lingua oggi marginale com'è l'italiano. Nonostante le diversità etniche, tutti sono in tensione verso di lui e «comprendono ciascuno nella propria lingua», come accadeva a san Pietro a Gerusalemme il giorno di Pentecoste. La sua, infatti, è una comunicazione che adotta spontaneamente alcuni registri decisivi per l'incontro delle menti e dei cuori...

  'Un papa semplice e profondo' di Gianfranco Ravasi

Salendo a bordo dell'A330 dell'Alitalia che lo avrebbe portato in Brasile, papa Francesco ha compiuto un altro dei suoi gesti che, con assoluta spontaneità e semplicità ma in piena "rottura" rispetto agli schemi del passato, stanno rivoluzionando lo stile pontificio: mai si era visto, infatti, un Papa partire per un viaggio apostolico portandosi da solo in aereo il bagaglio a mano, una borsa nera che Bergoglio ha tenuto con sé sia durante il colloquio col primo ministro Enrico Letta, sia mentre saliva sulla scaletta dell'Airbus. Questi alcuni degli altri gesti più significativi con cui Francesco ha accantonato orpelli e ridondanze dello stile papale...

  Francesco, il papa con la valigia - Tutti i gesti del Pontefice


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Quello che maggiormente sorprende in questa prima fase di permanenza alla guida della Chiesa di papa Francesco è il coro pressoché unanime di consensi che l’ex arcivescovo di Buenos Aires sta raccogliendo. Ma pauperismo e «francescanesimo a puntate» sembrano più funzionali ad una gigantesca operazione di marketing piuttosto che ad una reale riforma delle strutture della Chiesa. Un'analisi controcorrente della “nuova Chiesa” di papa Bergoglio.

  Valerio Gigante:  Bergoglio lava più bianco. La rivoluzione a parole di papa Francesco



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