"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"
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NEWSLETTER n°14 del 2013
Aggiornamento della settimana -
dal 30 marzo al 5 aprile 2013 -
Prossima NEWSLETTER prevista per il 12 aprile 2013 |
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N. B. La Lectio, la Preghiera dei fedeli e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili (di norma rispettivamente il sabato sera, la domenica e il lunedì)
... Fatevi accompagnare da Gesù, Lui vi
ama.
Pasqua è Gesù vivo! (dal
messaggio di auguri pasquali del cardinale Jorge Mario Bergoglio alla
diocesi di Buenos Aires prima di partire per Roma)
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BUONA PASQUA!!!
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Ha
commosso prima gli spettatori di Ballarò e poi i tanti utenti del web
che hanno condiviso foto e video della sua storia. E ora lo vorrebbero
addirittura ministro dell'Istruzione. La storia di Antonio La Cava di
Ferrandina (Matera), è una di quelle che ridà fiducia nel futuro
dell'Italia. Antonio è stato per 42 anni maestro delle elementari.
Quando ha smesso il suo lavoro ha comprato un’Ape usata, l’ha
modificata, l’ha riempita di libri e l’ha chiamata “Biblio moto carro”.
Ora va in giro per i paesini della Basilicata e si fa annunciare dal
suono di un organetto. Nelle piazze lo aspettano i bambini.
Leggi tutto e guarda il video della dedica di Ballarò: Il maestro a domicilio commuove gli spettatori di Ballarò Anche in Toscana...
Un sacco di porte si sono subito spalancate. E il progetto "BiblioApe" è partito. Illuminata dai riflettori della sala conferenze del Museo Piaggio, dove è stata ufficialmente presentata, fa un figurone... IL BATTESIMO DELLA BIBLIOAPE -------------------------------------------- Una
ventina di secondi. Tanto è durata quattro anni fa, il 6 aprile del
2009, la scossa di magnitudo 6.3 che alle 3:32 devastò L’Aquila e
provincia, provocando 309 morti, circa 2.000 feriti. I numeri
complessivi rendono meglio la dimensione della tragedia: insieme alle
309 vittime ed ai circa 2000 feriti, oltre 67mila sfollati, 23mila
edifici danneggiati, oltre 600 milioni di euro di danni alle aziende.
A quattro anni da quei venti secondi di terrore e di morte sono ancora tante le crepe nella ricostruzione: crepe nelle risorse economiche impegnate e ancora da spendere, crepe nel territorio ancora danneggiato, crepe nella vita delle famiglie. Oggi, in molti vorrebbero rimuovere questa memoria, archiviare ciò che è accaduto. Sarebbe un tragico errore, oltre che un insulto a chi ha sacrificato la propria vita mentre affaristi e pseudo imprenditori ridevano al telefono. LIBERA: Terremoto a L’Aquila, quattro anni dopo per non dimenticare Con 154 voti a favore, 23 astenuti (fra cui Russia, Cina, Cuba e Venezuela) e 3 contrari (Corea del Nord, Iran e Siria, l’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato ieri tra gli applausi ilTrattato sul commercio delle armi (Arms Trade Treaty - qui il testo in inglese in .pdf; qui le dichiarazioni e le votazioni in .pdf).
Un risultato storico ottenuto grazie alla mobilitazione mondiale promossa fin dal 2003 dalla campagna Control Arms sostenuta nel nostro paese soprattutto dalla Rete italiana per il Disarmo. “E’ un passo sicuramente importante per tutte quelle associazioni che da dieci anni si battono per regolamentare i trasferimenti di armamenti. Non è un caso che solo dopo un percorso lungo, diversi momenti di discussione e anni dubbi, in particolare da parte degli Stati Uniti, si sia arrivati a questa approvazione solamente grazie ad una forte pressione internazionale delle associazioni della società civile” – sottolinea il comunicato della Rete italiana per il disarmo. UNIMONDO: Commercio di armi: l’Onu approva il Trattato, contrari dittatori e lobby armiere ---------------------------------------------------------------
“Ecco faccio una cosa nuova” Convertirsi HOREB n. 63 - 3/2012TRACCE
DI SPIRITUALITA'
A CURA DEI CARMELITANI "Il
termine conversione oggi sembra essere fuori dal lessico comune dei
cristiani. Eppure la conversione è esperienza che dovrebbe qualificare
l’intera esistenza cristiana. Essa è un riconoscersi peccatori, ma
accorgersi, nello stesso tempo, di essere avvolti e amati dallo sguardo
di Dio che in tutto il discorso biblico si manifesta come Padre-Madre
amante, e il suo amore si fa gesto che raccoglie, guarisce, nutre,
accarezza, accompagna.
«Bruna
sono, ma bella» (Cant 1,5), confida la creatura nel Cantico dei
Cantici. È la confessione di chi sta vivendo una situazione di
smarrimento e di avvilimento, di inaridimento interiore, di drammatico
oscuramento, provocato nella sua vita dal peccato.
Eppure
confida che non c’è oscurità che le sottragga quella bellezza di cui in
un passato ancora più remoto, di quello che è stato segnato dal suo
fallimento, qualcuno l’ha guardata e l’ha amata.
Dall’oscurità
del suo peccato, intravede nella misericordia di Dio un raggio di luce
che la sta tirando fuori da una situazione di morte e la sta facendo
rinascere come persona nuova. Per questo si dichiara anche “bella”
perché coltiva una incrollabile fiducia che chi l’ha creata ancora la
guarda con straordinario affetto, l’abbraccia e la rende partecipe
della sua bellezza.
Convertirsi,
per chiunque, è accorgersi di questo sguardo di Dio che si manifesta in
Cristo Gesù, nel suo mistero di amore. Convertirsi è sentirsi amati e
tirati fuori da un io che si affaccia alla vita come rinchiuso entro
l’ambizione di possedere persone e cose a proprio vantaggio, è sentirsi
liberati dell’illusoria volontà di fondare il senso del proprio
esistere in se stessi. Nello stesso tempo, è accoglienza dello Spirito
del Signore Gesù che chiede alla creatura la libera decisione di
consegnarsi alla sua Parola fatta carne, e di consentire che essa si
incida nella sua esistenza e determini la sua storia.
Convertirsi
è partecipare al mistero pasquale, che introduce alla vita nuova dei
figli di Dio, apre a relazioni di gratuità nella chiesa e nella
società, e proietta verso un avvenire imprevedibile.
Da
questo orizzonte muove l’articolarsi della monografia ....
(EDITORIALE)
Editoriale (pdf)
Sommario (pdf) E' possibile richiedere
copie-saggio gratuite:
CONVENTO DEL CARMINE
98051 BARCELLONA P.G. (ME)
E-mail: horeb.tracce@alice.it
SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"--------------------------------------------------------------- L'amore non è... --------------------------------------------------------------- ... il 4 aprile del 2005,
celebrando una messa a Buenos Aires in memoria di papa Giovanni Paolo
II a due giorni dalla sua morte, il futuro pontefice osservava: «È
stato un testimone coerente del Signore, che era in comunione con il
suo popolo, con la coerenza di un uomo di Dio. La coerenza -
sottolineava Bergoglio - non si compra, la coerenza non si studia. La
coerenza va coltivata nel cuore»...
VATICAN INSIDER: Francesco: " Wojtyla il papa che non aveva paura"La invoca e la attende tutta la
Polonia, la canonizzazione di Giovanni Paolo II, “e sarebbe
meraviglioso se avvenisse nell’Anno della Fede, ossia entro novembre”.
Parole di cardinale Stanislaw Dziwisz, Arcivescovo di Cracovia, storico
segretario particolare di Karol Wojtyla, che nega di avere parlato con
papa Francesco della santificazione del Pontefice polacco, ma non
nasconde la speranza che il rito si svolga a breve, “magari a ottobre,
a 35 anni dalla sua elezione al Soglio di S. Pietro”. È una richiesta
esplicita, quella del Porporato che ha vissuto accanto a Giovanni Paolo
II per quasi ventisette anni. Comunque, in ogni caso è “felice che sarà
Francesco a celebrarla”, perché Jorge Mario Bergoglio “farà come
Giovanni Paolo II: abbatterà muri, spalancherà le porte della Chiesa a
tutti, e avvicinerà il mondo alla Chiesa”.
Domenico Agasso jr: "Sarebbe meravigliosa la canonizzazione di Wojtyla nell'anno della fede"---------------------------------------------------------------SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"Riproponiamo il nostro post del 2011
Il 4 aprile del 1968, nella cittadina statunitense di Memphis, nel Tennessee, viene assassinato Martin Luther King, pastore battista e leader non violento dei neri americani. E' la naturale conclusione di una vita totalmente spesa al servizio dell'Evangelo e dei propri fratelli. Se avremo aiutato... --------------------------------------------------------------- SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"Dio ci giudica... La croce di Gesù... Allora continuiamo... Coraggio, fratello... Accetta che Gesù Risorto... Chiediamo che... Buona Pasqua... L'amore deve essere... Preghiamo insieme... La tristezza... Un altro mondo è... La sera di Pasqua... Sulla mia strada... I libri, i documenti... Toccare e guardare... Tutto si può capire del cristiano... Il Risorto è nella normalità... --------------------------------------------------------------- (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Proponiamo lo speciale di "A Sua Immagine" andato in onda nel giorno della morte di Cristo il 2/4/2010.
Com'è
morto esattamente? Che significato ha la sua morte? Perché è
avvenuta tra sofferenze atroci? Accanto a queste domande, le domande
dei telespettatori. Il Corpo, il Volto di Gesù nell'arte, le ferite
dell'Uomo della Sindone, le storie di chi passato per una passione, la
sua.
Domande su Gesù: il volto, il corpo, la passione
video --------------------------------------- SOLO QUANDO AVREMO TACIUTO
di Don Tonino Bello
Solo quando avremo taciuto noi, Dio potrà parlare. Comunicherà a noi solo sulle sabbie del deserto. Nel silenzio maturano le grandi cose della vita: la conversione, l'amore, il sacrificio. Quando il sole si eclissa pure per noi, e il Cielo non risponde al nostro grido, e la terra rimbomba cava sotto i passi, e la paura dell'abbandono rischia di farci disperare, restaci accanto. In quel momento, rompi pure il silenzio: per dirci parole d'amore. E sentiremo i brividi della Pasqua! --------------------------------------- "Obbedisce al cuore" di Enzo Bianchi I
cristiani sanno esprimere, comunicare cosa festeggiano a Pasqua? Questo
è il caso serio. Ogni religione ha delle feste nelle quali i fedeli
celebrano eventi o particolari credenze e ha il il diritto di farle
conoscere a chi è estraneo a quella determinata fede. Allora, perché i
cristiani trovano nella Pasqua il fondamento della loro fede e perché
vogliono far conoscere la buona notizia contenuta nella Pasqua? Sono
domande legittime e doverose. È l’ansia missionaria, proselitistica che
fa parlare i cristiani e li spinge a questo annuncio fuori delle loro
comunità, nonostante le maggiori difficoltà che questo comporta ai
nostri giorni? I cristiani vogliono aumentare di numero e incrementare
i loro effettivi, aggregare altri uomini e donne impegnati nella stessa
avventura? Vogliono far crescere la loro casa, la chiesa? No, e va
detto con chiarezza, anche se molti atteggiamenti da parte di gruppi
presenti nella chiesa riducono il cristianesimo a propaganda e a
militanza, senza mai chiedersi se sono discepoli di Gesù.
In
verità nei cristiani c’è la convinzione – che non appartiene all’ordine
del sapere – che l’uomo Gesù di Nazareth, morto il 7 aprile dell’anno
30 della nostra era, ucciso dal potere religioso di Gerusalemme e per
convenienza del potere totalitario imperiale romano a causa del suo
messaggio e del suo stile di vita, aveva speso tutta una vita nel
servizio di chi incontrava, infondendo speranza e fiducia, vivendo un
amore pratico reale e quotidiano verso tutti, amici e nemici, poveri e
ricchi, notabili e persone anonime. Quest’uomo è stato richiamato dalla
morte a una vita per sempre dal suo Dio di cui era figlio inviato tra
gli uomini. Sicché la morte non è più l’ultima parola, non è più la
fine, il destino di ogni essere umano perché esiste una realtà che può
combatterla fino a vincerla: l’amore.
"Obbedisce al cuore" di Enzo Bianchi
--------------------------------------- "La povertà che rende liberi" di mons. Bruno Forte La povertà che rende liberi
di Bruno Forte
"In
questa Pasqua del 2013 vorrei riflettere su un tema, su cui ritorna con
insistenza Papa Francesco: la scelta della povertà e dei poveri. Mi
sembra che esso abbia molto da dire a tutti noi, e forse ancor più a
coloro che hanno responsabilità politiche e istituzionali, chiamati
come sono al servizio del bene comune. Ciò che colpisce nel nuovo
Vescovo di Roma è che le sue parole e i suoi gesti non hanno nulla di
retorico: si avverte che sono la punta di iceberg di una profonda
maturazione, vissuta nel silenzio e nell'eloquenza della carità.
Proprio così, è un soffio di vangelo quello che sta raggiungendo i
cuori di tanti attraverso questo Papa, «venuto dalla fine del mondo».
Da molte parti mi è stato testimoniato di un ritorno alla comunione con
Dio di persone lontane, che si sono sentite toccate dalla buona novella
di Francesco, che ricorda a tutti quanto siamo amati dal Padre e quanto
sia importante affidarsi senza riserve alla misericordia, rivelata e
donata in Gesù. ..."
La povertà che rende liberi
--------------------------------------- SGUARDI DI SPERANZA La
ferita è ancora aperta, e continua a sanguinare. Non può rimarginarsi
la ferita provocata dalla morte di un figlio di 11 anni travolto da un
camion su una pista ciclabile, mentre pedalava allegramente sulla
bicicletta che il padre gli aveva regalato due giorni prima. Ma quel
dolore ha generato frutti inattesi, e ancora continua a produrne. Come
il sacrificio di Cristo sulla croce.
«Non
è finita lì. È la cosa che continua a sorprenderci: la morte non è
l’ultima parola sulla vita di Andrea. Non siamo particolarmente forti o
bravi, mia moglie ed io, ma di fronte a quanto è accaduto dopo quel 23
giugno 2009 dobbiamo riconoscere che quel giorno ha segnato l’inizio di
qualcosa di nuovo, capace di ridare speranza alla vita nostra e di
tante persone». Felice Achilli, classe 1958, amante della pipa, è
sposato con Daniela, dalla quale ha avuto quattro figli, Andrea era
l’ultimo. Responsabile della Cardiologia all’ospedale San Gerardo di
Monza, ha fondato e presieduto per dieci anni Medicina e Persona,
un’associazione di professionisti che operano nel mondo della sanità.
In questi giorni ha pubblicato un libro ("Le infradito blu", Itaca
edizioni) che raccoglie gli incontri fatti dopo la morte del figlio,
nei quali legge una Presenza tanto misteriosa quanto evidente. «È stato
sorprendente vedere quante persone si sono strette a noi
testimoniandoci che Dio non ci lasciava soli col nostro dolore, e
quanti hanno incontrato o riscoperto la fede. Abbiamo toccato con mano
cosa significa che la Chiesa è una compagnia di persone che vive e
testimonia l’abbraccio misericordioso del Padre. Persone, volti,
incontri che ripropongono la verità della Resurrezione di Gesù. Questi
giorni sono per noi il tempo della ferita e della carezza di Cristo,
come ha detto Papa Francesco ai ragazzi del carcere di Casal del Marmo
quando è andato a trovarli il Giovedì santo. Vogliamo lasciarci
accarezzare da Cristo in questa ferita»...
Dalle ferite della morte il germe della rinascita la scheda del libro "Le infradito blu"
I nuovi amici di Andrea marzo 2013 su "Tracce" (pdf)
--------------------------------------- OREUNDICI IL QUADERNO DI APRILE 2013 POTERE E CREATIVITÀ L'EDITORIALE DI MARIO DE MAIO
Quando
abbiamo iniziato a lavorare a questo quaderno, abbiamo messo insieme
due termini "potere e creatività" , sperando che essi potessero essere
coniugati negli avvenimenti importanti che stavano per accadere nella
Chiesa e nella società. La realtà ci ha sorpreso più volte e su tutti i
fronti. "Sono un semplice pellegrino che inizia l'ultima tappa del suo
pellegrinaggio sulla terra" . Con queste parole Papa Benedetto ha
compiuto uno dei gesti più sorprendenti e innovativi che la Chiesa ha
vissuto negli ultimi tempi. Il " buonasera " con il quale Papa
Francesco ha iniziato il suo inedito stile comunicativo, dice lo stile
di usare "con tenerezza" il potere che gli è stato conferito su tutta
la Chiesa...
L'Editoriale di Mario De Maio
L’ESISTENZA È UNA SCELTA non serve più il “discorso su Dio” di Arturo Paoli
...
La vocazione cristiana deve passare dall’io al noi, altrimenti anche
coloro che sono assidui alle messe o ad altre liturgie, sentiranno un
senso di stanchezza e si sentiranno in crisi profonda. Impossibile, se
ci sentiamo di continuare a difendere il nostro individualismo, pensare
l’ideale di amorizzare il mondo. Bisogna cercare di dare alla parola
comunione il suo vero senso, metterci insieme con l’ideale di vivere
profondamente la nostra ragione di esistere: amorizzare il mondo...
L’ESISTENZA È UNA SCELTA non serve più il “discorso su Dio” di Arturo Paoli
Conosce realmente l’uomochi conosce le sue capacità inedite. Ernesto Balducci
--------------------------------------- La storia vocazionale di Francesco Lo Presti: da futuro medico alla scelta di farsi frate “Riconoscere l’amore di Dio per noi per dare spazio all'altro Francesco
Lo Presti, è stato ospite nello "spazio Arancio" del programma di
TV2000 "Nel cuore dei giorni" del 22.03.2013. Francesco Lo Presti
è nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) e cresciuto in una famiglia
numerosa e cristiana. All’età di 19 anni si è trasferito a Roma per
motivi di studio e si è laureato in medicina. Durante il primo anno di
specialistica, all’età di 26 anni mentre seguiva un percorso
vocazionale al convento di San Bonaventura ha deciso di consacrarsi
alla vita francescana.
video --------------------------------------- "La tradizione tradita" di Silvano Fausti L'ultima Parola Silvano Fausti Gesuita, biblista e scrittore
La tradizione tradita
«Io sono il Dio dei tuoi padri, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe» (leggi Atti 7,1-54)
Stefano racconta ai Giudei la loro
storia comune, «radice santa» nella quale anche noi siamo innestati.
Come tutti i profeti, ne attualizza il filone rovente: la fedeltà di
Dio e le nostre infedeltà. Ricorda le tre figure fondamentali: Abramo,
Giuseppe e Mosè. Abramo è il nuovo Adamo, padre di tutti i credenti. In
lui è benedetta la sua discendenza e, in questa, ogni popolo della
terra. Giuseppe, «ucciso» come Abele da invidia fraterna, ricostruisce
la fraternità infranta. Mosè, infine, forma un popolo di fratelli,
liberi dalla schiavitù e in cammino verso la promessa.
Stefano accoglie la tradizione e
mostra la continuità e la novità del cristianesimo rispetto al
giudaismo: Gesù realizza l’attesa di Israele di un mondo nuovo dove
regni fiducia, fraternità e libertà.
La tradizione non è peso da
portare. È albero vivo, il cui frutto maturo è cibo per tutti. L’Antico
Testamento fiorisce ed è fecondo in chi lo guarda non come una mummia,
ma come il patrimonio di famiglia, sua promessa di vita. Tutto ciò che
siamo e abbiamo, ci è consegnato da altri. Tutto è tradizione. Chi la
ignora, perde la propria identità. La tradizione, come la vita, non si
inventa. C’è già. Ma va indagata e capita per realizzarne le infinite
possibilità. Per questo la tradizione non è tutto. Ha senso perché
produce un futuro sempre nuovo. Il pulsare del cuore e il ritmo del
respiro sono nuovi ogni attimo, altrimenti si è morti.
È l’anno della fede...
La tradizione tradita di Silvano Fausti
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Omelia - 30 marzo 2013: Veglia Pasquale nella Notte Santa Angelus/Regina Cæli - 1° aprile 2013, Lunedì dell'Angelo Udienza 3 aprile 2013 --------------------------------------------------------------- |
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1) La newsletter è settimanale;
2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm