"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"
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NEWSLETTER n°21 del 2013
Aggiornamento della settimana -
dal 18 al 24 maggio 2013 -
Prossima NEWSLETTER prevista per il 31 maggio 2013 |
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N. B. La Lectio viene aggiornata appena disponibile (di norma il sabato sera)
SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"Gli uomini passano... --------------------------------------------------------------- (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)UNA LEZIONE DI VITA E CORAGGIO Il
23 maggio 1992, sull'autostrada A29, nei pressi dello svincolo di
Capaci e a pochi chilometri da Palermo, persero la vita il magistrato
antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre
agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.
Se non sentiamo che quel tritolo ha ucciso anche noi, allora la memoria
diventa solo celebrazioni e retorica. Queste morti graffiano dentro le
nostre coscienze e ci costringono a fare di più. Tutti. Il 23 maggio è
una lezione di vita e di coraggio, una lezione di cui non conosciamo
ancora tutte le verità. In Italia, purtroppo, non c'è una strage di cui
si conosca a pieno la verità.
Palermo non dimentica
... (fonte: LIBERA)
video
-------------------------------------------- Giunte
al porto le due navi della legalità con 2600 studenti di tutta Italia,
cortei e manifestazioni in tutta la città e nei capoluoghi dell'Isola.
Dalle 10 nell'aula bunker la commemorazione con rappresentanti del
governo, delle istituzioni, Nando Dalla Chiesa e Roberto Saviano.
Napolitano: "Ricordo indelebile nella memoria degli italiani".
Pierluigi Battista: Strage Capaci, 20 mila studenti a Palermo Napolitano: "Ricordo indelebile per gli italiani" E' stata la musica, anche
quella contemporanea, che tanto loro piace, la protagonista delle
piazze, delle strade e degli happening delle migliaia di giovani di
Palermo e della Sicilia e di quelli che, da tutta Italia e da 19 paesi
europei, hanno invaso il capoluogo isolano per il 21/mo anniversario
della strage di Capaci.
Martino Iannone: L'entusiasmo dei giovano contagia la città ---------------------------------------------------------------
DA UNA CHIESA TRIONFANTE AD UNA CHIESA MENDICANTE A 50 ANNI DAL CONCILIO VATICANO II HOREB n. 64 - 1/2013TRACCE
DI SPIRITUALITA'
A CURA DEI CARMELITANI "Sono
passati 50 anni dall’inizio del Concilio ecumenico Vaticano II ed è
importante fare memoria, cioè far presente quell’evento per riviverlo,
perché può accadere che, passata la generazione di coloro che vi hanno
partecipato o che hanno vissuto da vicino la svolta epocale da esso
avviata per la vita della Chiesa, la sua memoria venga meno e si
dimentichino gli orientamenti e le prospettive da esso offerti. Il
Vaticano II, infatti, pur essendo in piena continuità con la fede e la
vita della Chiesa è stato certamente un evento che ha risposto con le
sue scelte ad attese importanti presenti nella comunità cristiana e nel
mondo. Il
Vaticano II, dopo duemila anni nel corso dei quali il cristianesimo si
era sostanzialmente identificato con la cultura europea, apriva la
Chiesa a una piena incarnazione nella vita e nella cultura di tutti i
popoli, restituendole un’autentica cattolicità e rendendola veramente
universale: piena continuità con il passato, con la fede apostolica
trasmessaci attraverso le diverse generazioni, e insieme nuovi decisivi
orientamenti nei confronti degli ebrei, dei cristiani non cattolici,
dei credenti delle altre religioni, ma anche all’interno della comunità
cristiana per quanto concerne la liturgia, la centralità della
Scrittura, la collegialità e la sinodalità come forma e stile di
governo, il riconoscimento del valore e della centralità della persona
umana e della sua coscienza. Gli
orientamenti e le decisioni del Concilio Vaticano II, sebbene accolti
abbastanza pacificamente all’interno della comunità ecclesiale,
purtroppo non sono stati conosciuti e meditati a sufficienza, in questi
cinquant’anni nelle varie comunità cristiane. La
riflessione che proponiamo a più voci, nel presente quaderno, vuole
essere l’occasione provvidenziale per riprendere in mano quei documenti
e cercare di recepire, nello “spirito del Concilio”, un’immagine di
Chiesa a noi frati carmelitani più consona: quella “mendicante”, dove è
fondamentale vivere uno stile di vita povero, fraterno, itinerante,
accogliente e di condivisione della vita del popolo. Si tratta di
riattualizzare il sogno di Papa Giovanni di una Chiesa “che si fa
popolo”: «La Chiesa Cattolica – affermava in una omelia del 13
novembre 1960 – non è un museo di archeologia. Essa è l’antica fontana
del villaggio che dà l’acqua alle generazioni di oggi, come la diede a
quelle del passato»...
(EDITORIALE)
Editoriale (pdf)
Sommario (pdf) E' possibile richiedere
copie-saggio gratuite:
CONVENTO DEL CARMINE
98051 BARCELLONA P.G. (ME)
E-mail: horeb.tracce@alice.it
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)INCONTRI PER L’ESTATE – 2013
della FRATERNITÀ CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO FRATERNITÀ CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO
INCONTRI PER L’ESTATE – 2013
17-22 LUGLIO
Lettere di Giacomo, Giuda e 1Pietro
con p. Pino Stancari sj *****
"DALLA PARTE DEI POVERI, I VICARI DI CRISTO" il programma degli INCONTRI PER L’ESTATE – 2013 della FRATERNITÀ CARMELITANA DI POZZO DI GOTTO (pdf) --------------------------------------- SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"L'uomo che si mette a servizio... Tu seguimi... Le chiacchiere... Spirito di Pentecoste... La Pentecoste sancì... Noi dunque celebriamo... La Sapienza... Proprio quando... La preghiera fa... Il Timor di Dio... Gesù ci consegna... Solo chi sa... La pazienza... Quando le cose... L'occhio che... La vera amicizia... L'amore vero... Finchè non... Ero forestiero... --------------------------------------------------------------- Santa Rita da Cascia (video) Per chi volesse approfondire: Santa Rita - Santuario di Santa Rita da Cascia ----------------------- Beata Vergine Maria Ausiliatrice (video) --------------------------------------------------------------- Le pietre d'inciampo del Vangelo "Guardate le mie mani
e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate: un fantasma non ha carne e ossa." (Luca 24,39) Gianfranco Ravasi: Un fantasma non ha carne...! --------------------------------------------------------------- (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Legge e Grazia nel discorso della montagna
di Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto
(Teramo, Giuristi Cattolici, 19 Aprile 2013)
"1.
La Legge e la Grazia: a quale delle due spetta il primato in ordine
alla salvezza dell’uomo? In che rapporto sono? Per rispondere a queste
domande, è bene precisare i due termini, almeno in maniera essenziale.
La Legge - in ebraico la “Torah” - è ben più che un codice normativo.
Dicono i Maestri ebrei in una sentenza di folgorante intensità: “Chi
non ama la Torah più di Dio, non ama Dio”. Il Dio da amare non è nostra
creatura o proiezione dei nostri desideri, ma il Dio che viene, che ha
parlato nelle Dieci Parole e nei testi tutti che costituiscono la
Torah. Abbandonare la Torah è abbandonare Lui, non amarLo, amare se
stessi. A sua volta, la Grazia della fede cristiana ha parimenti
a che fare con l’amore, perché è l’amore divino che viene ad abitare il
dolore e la morte e redime l’uomo dal di dentro, rendendolo capace di
amare oltre ogni misura di impossibilità o di stanchezza. In
questo senso si comprende perché “pieno compimento della Legge è
l’amore” (Rm 13,10). Legge e Grazia sono entrambe volti dell’amore
divino, che chiede e accende l’amore umano di risposta. Che rapporto
c’è dunque fra queste due forme dell’amore che viene dall’alto? Per
fare luce sulla questione mi riferisco a un testo, il discorso della
montagna (Mt 5-7), di cui il Mahatma Gandhi, ricordando il primo
impatto avuto con
esso,
diceva che gli era andato dritto al cuore: “The Sermon on the Mount
went straight to my heart…”. E aggiungeva: “È stato grazie a
questo discorso che ho imparato ad amare Gesù”. Questa testimonianza
mostra in maniera eloquente come la lettura dei capitoli 5-7del Vangelo
di Matteo possa essere decisiva per l’incontro col Profeta
galileo e il suo messaggio, e in particolare per la comprensione del
rapporto fra la novità della buona novella della Grazia e la Legge data
a Israele. Si potrebbe addirittura dire che la storia delle
interpretazioni del discorso della montagna è la storia delle diverse
comprensioni del cristianesimo...
Legge e Grazia nel discorso della montagna (pdf)
--------------------------------------- Carissimi fratelli,
è
veramente cosa buona e giusta che il vostro Vescovo a Pentecoste vi
dica qualcosa sul dono dello Spirito Santo, sulla novità che egli è
capace di introdurre nella nostra vecchiaia, sugli orientamenti che
egli è solito provocare nella vita degli uomini.
Se
avessi spazio e tempo, vi parlerei dello Spirito Santo come ospite
dell’uomo. E mi attarderei sulla riscoperta che nella Chiesa si va
facendo di lui. E vi annuncerei le meraviglie che egli opera in tante
anime, nelle quali dorme, o freme, o urla, o riposa gemendo.
Oggi, però, voglio parlarvi della Pentecoste come «festa difficile».
Sì
la Pentecoste è una festa difficile. Ma non perché lo Spirito Santo,
anche per molti battezzati e cresimati, è un illustre sconociuto. E’
difficile, perché provoca l’uomo a liberarsi dai suoi complessi. Tre
soprattutto, che a me sembra di poter individuare così...
(tratto da: Opera Omnia, Vol. 5 – Articoli Corrispondenze Lettere Notificazioni, La Pentecoste, festa difficile)
Guarda anche il nostro precedente post:
--------------------------------------- PENTECOSTE Ieri - oggi - sempre Dal Vangelo secondo Giovanni
14,15-16.23-26
... Trasportiamoci
oggi, con tutto il nostro essere, nel Cenacolo e lasciamoci accendere
come lampade dallo Spirito Santo per illuminare l'intera creazione,
lasciamoci seminare come terreno arato e fertile, lasciamoci sospingere
dalla brezza verso l'oceano dell'amore, lasciamoci condurre ai pascoli
della contemplazione orante.
Preghiamo
con insistente supplica: Vieni Spirito Consolatore, trasformaci col tuo
soffio ricreatore, dilata il nostro cuore, rendi puro il nostro
sguardo, splendente il nostro volto; feconda con la tua forza il seme
della Parola perché riecheggi sempre nel nostro cuore e nella nostra
mente e venga proclamata con coraggio dalle nostre labbra. Amen!
(fonte: Eremo S. Biagio)
--------------------------------------- Fra
noi e la vita non ci sono e non ci devono essere argomenti vietati. Il
ventilare delle verità invisibili ci permette di addentrarci
fiduciosamente nel canale dell’esperienza, anche in quella che ci porta
a sbagliare o a scorgere sfumature eterne. Tutto è da vivere. Non
risparmiamoci al mistero. A quello che ci sta davanti e a quello che ci
arde dentro. Se le cose esistono, esistono per l’uomo. Perché l’uomo
arrivi ad amarle, a farsi custode e guida di esse. Davanti alle miserie
più scoraggianti, ciò che ci dà coraggio è che abbiamo davanti a noi
una porta sempre aperta: quella del cuore di Dio. Oggi è domenica di
Pentecoste. Originariamente, la Pentecoste era la “festa della
mietitura” durante la quale gli Ebrei si recavano al tempio per offrire
le primizie del proprio raccolto. In seguito, diventò la festa del
ricordo della consegna delle Tavole della Legge a Mosè sul monte Sinai.
Con Gesù invece la discesa dello Spirito consacrò il gruppo dei
discepoli in Chiesa. In questo giorno la liturgia ci ricorda in fondo
che a Pentecoste Dio santifica la sua Chiesa, e con essa ogni popolo e
nazione, diffondendo ai confini della terra i doni dello Spirito Santo
che sono armi potenti di luce invincibile. Ed ecco, li elenco per
entrare nel significato pieno...
+p.GianCarlo Bregantini, vescovo
Solennità di Pentecoste. Il dono che rinnova la faccia della terra.
--------------------------------------- PENTECOSTE (C-2013)
Riflessione di Gianfranco Ravasi
19 maggio 2013 Letture:
At 2,1-11;
Sal 103 (104); Rm 8,8-17; Gv 14,15-16.23-26 Il card. Gianfranco Ravasi conclude la sua interessante riflessione ricordando queste parole della poetessa Ada Negri:
"Tu mi cammini a fianco, Signore. Orma non lascia in terra il Tuo passo. Non vedo Te: sento e respiro la Tua presenza in ogni filo d’erba, in ogni atomo d’aria che mi nutre." VIDEO --------------------------------------- Pubblicato su “Horeb –Tracce di spiritualità” 64 - n. 1/2013
PER UNA RILETTURA DEL VATICANO II IN PROSPETTIVA “MENDICANTE” di Egidio Palumbo (PDF)
Vedi anche il post relativo ad Horeb:
DA UNA CHIESA TRIONFANTE AD UNA CHIESA MENDICANTE A 50 ANNI DAL CONCILIO VATICANO II - HOREB 64 (2013) N. 1
--------------------------------------- Programma di TV2000 "Il Credo nei mosaici di Monreale", di Sandro Magister e padre Innocenzo Gargano, monaco camaldolese. In dodici puntate come i dodici apostoli, di mezz'ora ciascuna. La trama è il "Credo", l'abc della fede cristiana, con le forme, i colori, la luce di quel capolavoro unico al mondo che sono i mosaici di Monreale.La storica dell'arte Sara Magister ne illustrerà la "lettera" mentre padre Innocenzo ne svelerà lo "spirito", accompagnandoci all'interno stesso del duomo. Un'avventura senza eguali, dai primordi della creazione, all'avvento di Gesù, alla celeste Gerusalemme. Il programma è una produzione Run To Me Film per Tv2000. La cura è di Francesca Romana Pozzonelli. La regia dei filmati realizzati nel Duomo di Monreale è di Davide Gambino per la Run To Me Film; la regia di studio è di Edoardo Pacchiarotti per Tv2000. "Discese agli inferi, il terzo giorno risuscitò da morte" La quinta puntata si apre con le immagini della sepoltura di Gesù e si concentra sulla sua discesa e risalita dagli inferi. Lì sconfigge il dominio della morte, infrange i suoi chiavistelli e libera dal luogo delle tenebre Adamo, Eva e tutti i giusti. Il gesto di Gesù è lo stesso di Dio che introduceva per mano i progenitori nel paradiso. Il sepolcro è vuoto e il Risorto appare alla Maddalena, col suo corpo glorioso. GUARDA LA PUNTATA DEL 19.05.2013
video Guarda anche:
--------------------------------------- Sabato prossimo 25 maggio sarà proclamato beato don Pino Puglisi
"...
Don Pino Puglisi un uomo libero che non
si è lasciato imprigionare dalla paura, dominare dalla paura della
mafia, e animato dallo Spirito Santo è stato un uomo libero desideroso
di dare libertà agli altri. ...
Un modello per tutti noi! ..." video Palermo, preparazione del palco al foro italico
GUARDA il servizio tg3 Sicilia - 20.05.2013
video Leggi i nostri post precedenti:
--------------------------------------- Nell’ultima Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), che si è tenuta a Roma dal 20 al 24 maggio 2013, dedicata all’attenzione per la cura e la formazione degli educatori all’interno della comunità cristiana, mons. Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, è stato nominato Presidente della Commissione Episcopale per le Migrazioni (CEMI) e della Fondazione Migrantes.
il comunicato finale della CEI
Intervista a mons.Francesco Montenegro al termine dell'incontro con Papa Francesco in occasione della visita "ad Limina" in Vaticano il 20 maggio 2013
VIDEO
Guarda anche i nostri post precedenti sull'Arcivescovo di Agrigento:
--------------------------------------- SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA"Alle ore 17.45 del 22.05.2013 Don Andrea Gallo è tornato al Padre.
GRAZIE DON GALLO PER LA TUA PASSIONE E LA TUA UMANITA’!!! Alcune battute: “si fanno ancora chiamare eccellenze…” – “Il popolo grida Santo Romero…” – “Non possiamo dimenticare la Primavera della Chiesa, Il Concilio Vaticano II, La Chiesa povera, la Chiesa che grida contro i potenti…” – “Non solo una Chiesa per i poveri ma una Chiesa povera con i poveri” - “Vogliamo la globalizzazione dei diritti” – “La crisi è stata causata dalla Banca Mondiale…” - “Siete cittadini sovrani…” - “E’ il momento di una rivoluzione culturale, con la nonviolenza attiva…” – “Il cristiano deve denunciare le ingiustizie” – …. Una presa di coscienza per essere umani di don Andrea Gallo (VIDEO) Io vedo che... Sogno una Chiesa... --------------------------------------------------------------- (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Se
la Chiesa ufficiale, con l'arcivescovo Angelo Bagnasco (che sabato
scorso è andato a visitarlo a San Benedetto al Porto), “parlerà” come
da prassi in occasione della cerimonia funebre, quella sul territorio
si è espressa subito, individuando proprio nel cuore e nella
sensibilità verso gli ultimi mostrata da don Gallo quel filo comune che
lo ha sempre tenuto legato all'istituzione anche quando protagonismi o
provocazioni parevano portare a possibili strappi...
"Aveva un cuore da prete" Il sorriso di don Andrea Gallo è come quel suo sigaro toscano sempre in bocca a fargli compagnia. È contagioso. Irrompe frammenti di parole sacre, quelle che lui ha incarnato nella sua lunga e bella vita. Ho avuto la fortuna di essergli vicino per alcuni lavori editoriali negli ultimi tempi, e proprio in questi giorni parlavamo di De Andrè, il suo amico poeta degli ultimi e dei disperati. Si era commosso proprio quando abbiamo cominciato a riflettere su quella straordinaria canzone-poesia che è “Smisurata preghiera”. Quando parlava di De Andrè si commuoveva sempre, mentre con “Bella Ciao”, la canzone dei partigiani, quella che lui amava cantare nelle osterie e nelle feste di paese, aveva un rapporto più battagliero e ironico. Si sentiva partigiano, non solo da un punto di vista storico. Era un partigiano vero, di parte, e come parte aveva scelto di stare con gli ultimi e i reietti del pianeta. Lui, ultimo profeta degli sbandati e degli emarginati, non aveva scuse davanti al Vangelo. Gesù parla chiaro, diceva spesso. E la sua Comunità di San Benedetto al Porto ne è l'esempio concreto. Non c'è ultimo della terra che non sia passato per le sue braccia e il suo cuore colmo d'amore: trans, malati di mente, disoccupati, tossicodipendenti, senza tetto, carcerati. La feccia dell'umanità, direbbe qualche benpensante, ma benedetta da Dio. E da don Gallo... Don Gallo, l'ultimo profeta Don
Andrea Gallo tra contraddizioni ed eccessi, coerenza e radicalità, un
prete che partiva sempre dal basso per ritornaci e ripartire.
Non
si comprende la parabola umana e spirituale di don Andrea Gallo se non
si cerca di andare più a fondo nella storia religiosa della sua città,
Genova. Nel momento del distacco, della fine di una vita quella di don
Gallo, consumata tra gli ultimi, i poveri, gli emarginati della
società, viene spontaneo chiedersi in quale contesto storico, sociale e
religioso il giovane Andrea decise di dedicare la sua vita a Cristo e
all’uomo...
Quel figlio irriverente ma autentico della chiesa genovese «Gli incontri che mi hanno cambiato la vita» don Gallo si racconta da Fazio
video GUARDA ANCHE I NOSTRI POST PRECEDENTI:
--------------------------------------- Lo Speciale di REPUBBLICA
REPUBBLICA: E' morto don Gallo (video) |
CHIESA E SOCIETÀ interventi ed opinioni |
FRANCESCO |
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AVVISI:
1) La newsletter è settimanale;
2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm